Redazione
IL GRUPPO « UOMINI IN CAMMINO » ADERISCE ALLA GIORNATA NAZIONALE CONTRO LA VIOLENZA SULLE DONNE
IL GRUPPO « UOMINI IN CAMMINO » ADERISCE ALLA GIORNATA NAZIONALE CONTRO LA VIOLENZA SULLE DONNE.
La violenza sulle donne è una problema degli uomini. Questa affermazione si sta facendo sempre più strada nella società grazie ai femminismi e a piccoli gruppi di uomini che prendono coscienza di quanto le violenze sulle donne siano profondamente radicate nel modo di pensare e vivere il loro essere maschi, modo che non è un prodotto naturale bensì della educazione, della cultura e dei valori in cui siamo cresciuti.
Che la violenza sia un problema degli uomini vuol dire quindi che gli uomini devo cercare di rinunciare ai privilegi che la società patriarcale gli ha sempre concesso ed aprirsi ad una relazione paritaria ed alle novità di ruoli e di impegni che essa comporta. Se rinunciare ai privilegi maschili in un sistema che ne è radicalmente pervaso non è semplice, gli uomini possono utilizzarli per cambiare il sistema. La violenza di genere, infatti, ha a che fare con il potere.
È una violenza sistemica, che vuol dire che non ne è escluso neanche chi non è violento. Siamo tutti responsabili in quanto siamo parte di un sistema che supporta l'idea di supremazia, di possesso, di non parità.
Non si tratta però soltanto di essere uomini « più buoni », « più gentili » « più disponibili », si tratta di guadarsi intorno e di cogliere le discriminazioni e le ingiustizie nei riguardi della donna attivandosi per cambiare lo stato delle cose dal livello personale a quello sociale, economico e culturale: nelle case, nella scuola, sul lavoro, nelle città e nel mondo. Nella nostra regione 2 donne su 3 non lavorano, 1 su 3 rinuncia a cercare lavoro e 1/3 delle occupate lavora part-time. Privare una donna di una buona occupazione significa renderla meno indipendente ed esporla a violenze e abusi.
Questa è una situazione che non possiamo e non vogliamo accettare, nemmeno in quanto uomini, e quindi invitiamo tutti gli altri uomini a interrogarsi e attivarsi insieme per costruire una società e un futuro più paritari e liberi dalla violenza.
Uomini in Cammino della Provincia di
Brindisi
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GIORNATA VIOLENZA DONNE: COLDIRETTI PUGLIA, UNA GERBERA BIANCA PER DIRE #NEMMENOCONUNFIORE
Una gerbera bianca, che nel linguaggio dei fiori significa candore e purezza, da portare a casa per donarla a mamme, mogli, fidanzate, a tutte le donne, un gesto gentile per ribadire che le donne non si toccano #nemmenoconunfiore. Ad organizzare l’iniziativa è stata Coldiretti Donne Impresa Puglia, con i florovivaisti di Campagna Amica al mercato dei contadini a Brindisi, in occasione della Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne, una ricorrenza istituita dall'Assemblea generale delle Nazioni Unite il 17 dicembre 1999.
Celebrata anche la resilienza delle donne in agricoltura che in Puglia stanno affrontando con energia e caparbietà – aggiunge Coldiretti Puglia - lo scenario difficile causato dalla guerra in Ucraina con il balzo dei costi di produzione e l‘inflazione, una schiera di 24mila aziende rosa che stanno guidando la risalita.
“La violenza, gli abusi e la mancanza di rispetto verso le donne si sconfiggono cambiando la mentalità discriminatoria anche in ambiente di lavoro e nei differenti settori economici, dove le donne sono costrette ad inaccettabili momenti di disparità e dipendenza psicologica e materiale. Anche in campagna le donne vanno sostenute per dare forza e vigore ad un ruolo che è divenuto centrale e attivando ogni possibile misura incentivante la conciliazione vita – lavoro”, spiega Maddalena Rignanese Rinaldi, responsabile di Coldiretti Donne Impresa Puglia.
“Coldiretti sta contribuendo a costruire un percorso che supporti e incentivi l’imprenditoria agricola femminile che offre notevoli potenzialità occupazionali, puntando sulle giovani, considerato che in Puglia per esempio il 54% delle domande per i nuovi insediamenti sono state presentante proprio dalle giovani donne. L’agroalimentare può offrire 100mila posti di lavoro green entro i prossimi 10 anni in Puglia con una decisa svolta dell’agricoltura verso la rivoluzione verde, la transizione ecologica e il digitale, ma anche un nuovo welfare in campagna con gli agriasilo, le fattorie didattiche e quelle di agricoltura sociale, che in alcuni territori potrebbero rappresentare un presidio insostituibile”, insiste Rignanese.
Le 24mila aziende agricole ‘rosa’ che in Puglia stanno dando un volto multifunzionale e innovativo con professioni antiche riviste in chiave moderna, in agricoltura, silvicoltura e pesca, dove quasi una azienda agricola su 3 è guidata da donne e cresce anche il numero di agriturismi in rosa (+ 3,7%), passati da 286 a 305 in Puglia, a dimostrazione di quanto le imprenditrici siano riuscite, aggiunge Coldiretti Puglia, a cogliere al massimo le opportunità offerte dalla multifunzionalità in agricoltura.
Nell’attività imprenditoriale le donne dimostrano capacità di coniugare la sfida con il mercato ed il rispetto dell’ambiente e la tutela della qualità della vita - aggiunge Coldiretti Puglia – con una grande attenzione al sociale, assieme alla valorizzazione dei prodotti tipici locali e della biodiversità diventando protagoniste in diversi campi, dalle attività di educazione alimentare ed ambientale con le scuole ai servizi di agritata e agriasilo, dalle fattorie didattiche ai percorsi rurali di pet-therapy, fino agli orti didattici all’agricoltura sociale, mercati di Campagna Amica e l’agriturismo.
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XYLELLA: COLDIRETTI PUGLIA, ISTITUITA NUOVA AREA INFETTA
Istituita una nuova area infetta denominata ‘Valle d’Itria’ a causa dell’’elevato rischio sanitario confermato nell’area tra Monopoli e Polignano con 119 ulivi infetti. A darne notizia è Coldiretti Puglia, in relazione alla determinazione dell’Osservatorio Fitosanitario della Puglia che ha istituito una nuova zona infetta chiamata “Valle D’Itria”, con relativa zona cuscinetto dalla larghezza di 5 km.
L’elevato numero di piante infette trovate nelle aree comprese tra Polignano e Monopoli – aggiunge Coldiretti Puglia - ha confermato l’elevato rischio sanitario descritto a marzo 2022 nel Piano D’Azione 2022, con la necessità di applicare nella zona infetta del’l’art. 7 del Reg. 2020/1201 ovvero l’eliminazione della pianta trovata infetta, eliminazione di tutte le piante della stessa specie di quella trovata infetta indipendentemente dal loro stato sanitario, le piante di specie diverse da quella della pianta infetta che sono risultate infette in altre parti dell’area delimitata e tutte le piante specificate, che non sono state immediatamente sottoposte a campionamento e ad analisi molecolare, tutto questo in un buffer di 50 metri dalla pianta infetta.
Intanto, sono 1.054 gli ulivi infetti abbattuti da giugno ad oggi, una misura molto sofferta che si è resa necessaria per arrestare l’avanzata della Xylella, il batterio killer che interessa 8mila chilometri quadrati di territorio, il 40% della Puglia, con un totale di 240 piante infette rinvenute nel piano di monitoraggio 2022.
Oltre alle pratiche fitosanitarie obbligatorie, serve tempestività per estinguere immediatamente i focolai attivi con gli ulivi infetti che sono fonti di inculo della malattia e bloccare l’avanzata inarrestabile della malattia, in zona indenne – aggiunge Coldiretti Puglia - dove oltre all’abbattimento degli ulivi infetti si dovrà procedere anche sulle piante delle specie sensibili presenti nel raggio di 50 metri, perché la diffusione della Xylella Fastidiosa potrebbe costare miliardi di euro nei prossimi 50 anni in Europa, se l’espansione della zona infetta non venisse arrestata.
La Xylella ha inciso anche sulla campagna olivicola in corso in Puglia, dove In provincia di Brindisi – denuncia Coldiretti Puglia - la raccolta subirà una riduzione generale del 20-25% a causa degli eventi atmosferici, oltre alla continua avanzata della Xylella fastidiosa, con la presenza sempre più numerosa di oliveti con evidenti disseccamenti caratteristici dell’infezione dovuta al batterio. Nella parte sud del territorio provinciale tale fenomeno interessa oramai tutti gli oliveti con conseguenze anche sulla produzione ed una diminuzione del prodotto che in tali comprensori raggiunge oltre il 50% rispetto alle annate precedenti. A causa della Xylella fastidiosa sono andate perse 3 olive su 4 in provincia di Lecce con il crollo del 70% della produzione di olio di oliva anche nell’annata in corso, un andamento produttivo divenuto incontrovertibile dal 2015 ad oggi, mentre sono state registrate forti problematiche sui nuovi impianti di olivo causate dai forti attacchi di Oziorrinco e di Cicale.
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Mesagne. La polizia emette un Daspo per parco Poti'
IL QUESTORE DI BRINDISI EMETTE DASPO URBANO NEI CONONTI DI GIOVANE MESAGNESE GIÀ ARRESTATO PER SPACCIO DI DROGA.
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Mesagne "Città che legge"
Mesagne si conferma “Città che legge”, conquistando anche per il biennio 2022 – 2023 il titolo che il Cepell conferisce ai Comuni impegnati a promuovere la lettura sul proprio territorio. Il riconoscimento apre le porte alla possibilità di accedere a finanziamenti e bandi per consolidare buone pratiche culturali attraverso politiche pubbliche di valorizzazione e percorsi di coinvolgimento di singoli, associazioni ed enti.
La prima di 2 iniziative cobas sull'energia
Il Sindacato Cobas sarà nella giornata di Venerdì 25 Novembre alle ore 7,00 davanti i cancelli di Cerano e alle ore 13,30 davanti le banchina di Costa Morena dove si scarica il carbone nella prima giornata delle due iniziative rivolte a dare continuità alle proposte che abbiamo fatto da anni sulla chiusura del ciclo del carbone che resta al 2025.
Dove alla nostra città viene chiesto un ulteriore sacrificio di aumento della produzione elettrica della centrale Enel di Cerano , dovuta ad una guerra in Ucraina che produce solo ricchezza per le compagnie dei combustibili ,delle armi , degli speculatori di ogni risma .
La seconda giornata si svolgerà così:
-Sabato 26 Novembre ore 9,00 incontro con l’Onorevole Mauro D’Attis presso la sede dei Cobas di viale Commenda 74 aperta a tutti.
l'Onorevole D?Attis ci illustrerà le sue iniziative rivolte alla applicazione dalla legge ,legge nata da un suo emendamento e da un altro Onorevole di Civitavecchia, con cui si mettono dei paletti per la fase di uscita dal carbone e per realizzare delle proposte occupazionali alternative.
Ricordiamo solo che la applicazione della legge ha già subito dei ritardi dovuti alla ultima competizione elettorale.
Il Cobas da anni propone :
-una cassa integrazione speciale che permetta ai più anziani delle ditte appaltatrici di poter andare in pensione .
-I dipendenti diretti dell’Enel hanno già qualche anno di abbuono, nel caso allungare di qualche anno con lo stesso strumento usato per le ditte.
-Per i dipendenti rimasti prevedere la realizzazione di corsi di formazione professionale sulle rinnovabili.
Realizzare comunità energetiche in tutta la Provincia di Brindisi ,autoproduzione di energia dove è possibile su tetti pubblici e privati, con investimenti nazionali ed Europei.
Tutti chiedono soldi allo Stato come nel caso della società Act Blade da realizzare a Costa Morena ; a questo punto chiediamoli per permettere ai cittadini di risparmiare sulle bollette.
Quello che chiediamo è di realizzare un programma vero adesso e di non aspettare la fine di tutto.
"Strutture consigliate da Torre Guaceto": si apre il percorso per la certificazione
Guide turistiche, strutture ricettive e ristoranti “consigliati da Torre Guaceto”. Il Consorzio di Gestione dell’area protetta taglia il nastro del percorso che permetterà agli operatori virtuosi del territorio di ottenere la certificazione CETS ed essere così promossi e valorizzati dalla riserva.
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Nomine di direttori di Dipartimento e di Struttura complessa nella Asl Brindisi. Nellambito della riorganizzazione dipartimentale in atto nella Asl di Brindisi, sono state effettuate di recente le nomine dei direttori dei dipartimenti, che raggruppano unità operative affini nelle diverse strutture aziendali. Negli ultimi mesi lazienda ha inoltre completato diverse procedure per la nomina dei direttori di strutture complesse ospedaliere.
Covid 19. oggi sono complessivamente 1326 i casi positivi in Puglia di cui 140 in provincia di Brindisi
Dati del giorno: 24 novembre 2022
Dati complessivi
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COLDIRETTI PUGLIA, CENSIMENTO DA RECORD CON 329 SPECIALITA’ TRADIZIONALI PUGLIESI.
Dalla matriata alla muschiska, dai mùgnuli al senape, dalla cazzateddhra alla paparine 'nfucate, sono 329 i tesori Made in Italy fatti in Puglia e censiti dal Ministero delle Politiche Agricole che sono oggi messi a rischio dall’esplosione dei costi di produzione legata alla crisi energetica per la guerra in Ucraina. E’ quanto emerge dal nuovo censimento 2022 presentato dalla Coldiretti delle specialità ottenute secondo regole tradizionali protratte nel tempo per almeno 25 anni, presentata in occasione dell’inaugurazione del XX Forum Internazionale dell’Agricoltura e dell’Alimentazione, organizzato dalla Coldiretti a Villa Miani a Roma.
Una mappa dei sapori, della tradizione e della cultura della tavola Made in Italy che vece la squadra di pane, paste e dolci (81), quella di frutta, verdura e ortaggi (128) e il gruppo delle specialità a base di carne (25), seguiti dai formaggi (17) e dai prodotti della gastronomia (49), ma non mancano bevande analcoliche, distillati, liquori e birre, i mieli, i prodotti della pesca e i condimenti come l’olio extravergine aromatizzato, in un viaggio del gusto che tocca anche gli angoli più nascosti del Paese. Non è infatti un caso che nei piccoli borghi – sottolinea la Coldiretti – nasca il 92% delle produzioni tipiche nazionali secondo l’indagine Coldiretti/Symbola, una ricchezza conservata nel tempo dalle imprese agricole con un impegno quotidiano per assicurare la salvaguardia delle colture storiche. Un patrimonio che spinge a tavola 1/3 della spesa turistica alla scoperta della Puglia che è ricercata dai vacanzieri italiani e stranieri proprio per il buon cibo grazie ai primati nella qualità, nella sostenibilità ambientale e nella sicurezza della propria produzione agroalimentare.
Si tratta anche di una azione di recupero importante della biodiversità con allevatori e coltivatori eroici impegnati a salvare varietà e razze a rischio di estinzione che altrimenti non sarebbero mai sopravvissute alle regole delle moderne forme di distribuzione. Un’azione formalizzata con i prodotti presenti nell’elenco dei “Sigilli” di Campagna Amica che – sottolinea la Coldiretti Puglia – sono la più grande opera di valorizzazione della biodiversità contadina mai realizzata in Italia che può essere sostenuta direttamente dai cittadini nei mercati a chilometri zero degli agricoltori e nelle fattorie lungo tutta la Penisola, una mappa del tesoro che per la prima volta è alla portata di tutti.
Tra i sigilli della biodiversità in Puglia si va dall’azzeruolo, piccolo frutto molto buono e gustoso ma poco conosciuto, viene chiamato "lazzeruolo", azzarruolo, azzaruolo, alla capa di morte, conosciuta come chepe de murte” o “Grucciolo”, questo cavolo rapa caratterizzato per la parte inferiore che somiglia ad una grossa rapa, dal mugnolo, considerato il cavolo povero dei contadini, progenitore del broccolo, oggi in pericolo rischia di scomparire, alla sporchia, una pianta parassita delle fave, in quanto si alimenta della clorifilla proprio di quest’ultima, dolce con un retrogusto leggermente amara e i contadini – aggiunge Coldiretti Puglia - la trasformarono in cibo prelibato dopo averla riscoperta, fino allo sponzale, appartenente alla stessa famiglia delle cipolle, sono dei piccoli bulbi con un fusto verde commestibile e ai cardoncelli, una verdura selvatica dal gusto leggermente dolciastro.
Dietro ogni prodotto c’è una storia, una cultura ed una tradizione che è rimasta viva nel tempo ed esprime al meglio la realtà di ogni territorio, conclude Coldiretti Puglia nel sottolineare la necessità di difendere questo patrimonio del Made in Italy dalla banalizzazione e dalle spinte all’omologazione e all’appiattimento verso il basso perché il buon cibo insieme al turismo e alla cultura rappresentano le leve strategiche determinanti per un modello produttivo unico che ha vinto puntando sui valori dell’identità, della biodiversità e del legame con i territori.
SPECIALITÀ TRADIZIONALI PUGLIA 2022 |
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Regione |
Bevande analcoliche, |
Carni (e frattaglie) |
Condimenti |
Formaggi |
Prodotti Vegetali allo stato naturale o trasformati |
Paste fresche e prodotti della |
Prodotti della gastronomia |
Preparazioni di pesci, |
Prodotti di origine animale |
Totale |
Puglia |
14 |
25 |
1 |
17 |
128 |
81 |
49 |
10 |
4 |
329 |