Redazione
Brindisi, querelle tra i settori giovanili del calcio
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GIORNATA MONDIALE DELL'OLIVO
GIORNATA MONDIALE ULIVO: COLDIRETTI PUGLIA, PERSO 52% DELL’OLIO PUGLIESE; SE NE CONSUMANO ALMENO 8 KG A TESTA.
Con il crollo della produzione pugliese (-52%) si dice addio ad 1 bottiglia su 2 di olio extravergine Made in Puglia, mentre l’esplosione dei costi mette in ginocchio le aziende agricole e per l’inflazione generata dal conflitto in Ucraina volano sugli scaffali i prezzi al dettaglio. E’ quanto emerge dall’esclusivo Dossier “2022 fra clima e guerra, nasce l’olio nuovo” di Coldiretti e Unaprol su dati Ismea, diffuso in occasione della Giornata Mondiale dell’Ulivo, con iniziative nei mercati di Campagna Amica in Puglia, a Lecce, Brindisi e Taranto.
La produzione della Puglia nel 2022 – riferiscono Coldiretti e Unaprol – crolla a circa 86 milioni di chili, in netta diminuzione rispetto alla campagna precedente con il cambiamento del clima che ha tagliato i raccolti. In questo scenario i costi delle aziende olivicole – evidenziano Coldiretti e Unaprol – sono aumentati in media del 50% e quasi 1 realtà su 10 (9%) lavora in perdita con il rischio di chiusura, secondo i dati Crea. A pesare, in particolare – continuano Coldiretti e Unaprol – i rincari diretti e indiretti determinati dall’energia che vanno dal +170% dei concimi al +129% per il gasolio nelle campagne mentre il vetro costa oltre il 30% in più rispetto allo scorso anno, ma si registra anche un incremento del 35% per le etichette, del 45% per il cartone, del 60% per la banda stagnata, secondo l’analisi Coldiretti e Unaprol. Olivicoltori e frantoiani sono costretti a fronteggiare l’incremento dell’elettricità, i cui costi sono quintuplicati.
E se i costi crescono scendono i ricavi delle imprese, mentre il carrello della spesa delle famiglie registra aumenti dei prezzi al dettaglio per la maggior parte dei prodotti della tavola – spiegano Coldiretti e Unaprol – con le nuove produzioni di olio extravergine d’oliva fra le più sensibili ai rincari. L’Italia – precisano Coldiretti e Unaprol – è fra i primi tre maggiori consumatori di olio extravergine di oliva al mondo subito dopo la Spagna e prima degli Stati Uniti e rappresenta il 15% dei consumi mondiali secondi elaborazioni Coldiretti e Unaprol sugli ultimi dati IOC (International oil council).
Continua a rispondere bene il mercato all’olio extra vergine di oliva italiano, con il 75% dei consumatori che si dichiara propenso all’acquisto se si tratta di prodotto italiano e la maggioranza assoluta dichiara che al momento di acquistare un olio extravergine d’oliva non bada al prezzo per avere la massima qualità.
I consumatori usano in media 8 chili a testa di olio extravergine di oliva e ogni famiglia spende in media 117 euro all’anno per acquistare olio d’oliva che è anche l’alimento più popolare sulle tavole nazionali, addirittura più di pane e pasta, utilizzato da oltre il 97% degli italiani nell’ultimo anno, secondo un’analisi di Coldiretti sui dati Istat sugli stili alimentari con una crescente attenzione verso il prodotto di qualità che ha favorito la nascita di corsi e iniziative come la Evo School di Unaprol che forma gli esperti dell’olio del ventunesimo secolo.
Il consiglio della Coldiretti è quello di diffidare dei prezzi troppo bassi, acquistare extravergini a denominazione di origine Dop e Igp, quelli in cui è esplicitamente indicato che sono stati ottenuti al 100 per 100 da olive italiane o di comperare direttamente dai produttori olivicoli, nei frantoi o nei mercati di Campagna Amica dove è possibile assaggiare l’olio EVO prima di comprarlo e riconoscerne le caratteristiche.
L’ulivo in Puglia è presente su oltre 370mila ettari di terreno coltivato, con 5 oli extravergine DOP e 1 IGP Olio di Puglia. L’olivicoltura pugliese è la più grande fabbrica green del Mezzogiorno d’Italia – ricorda Coldiretti Puglia - con 60 milioni di ulivi, il 40% della superficie del Sud, quasi il 32% nazionale e l’8% comunitaria ed un valore di 1 miliardo di euro di PLV (Produzione Lorda Vendibile) di olio extravergine di oliva.
La coltivazione dell’olivo è la più estesa del territorio regionale (64% della superficie agricola utilizzata regionale) ed interessa ben 148.127 aziende (43% del totale). Un patrimonio minacciato dai cambiamenti climatici – aggiunge Coldiretti Puglia - dalle oscillazioni produttive e dall’emergenza Xylella che ha intaccato il patrimonio olivicolo di Lecce, proseguendo indisturbata il cammino di infezione a Brindisi, Taranto e arrivando fino alla provincia di Bari.
A livello regionale e nazionale vanno programmate e realizzate campagne quinquennali di comunicazione, strutturali e adeguatamente finanziate, che promuovano – dice Coldiretti Puglia - in maniera strategica e coordinata il prodotto simbolo della Puglia, l’olio extravergine di oliva. Ma è importante lavorare anche sull’internazionalizzazione per sostenere le imprese che vogliono conquistare nuovi mercati e rafforzare quelli consolidati – conclude Coldiretti Puglia - valorizzando il ruolo strategico dell’ICE e con il sostegno delle ambasciate.
STIME PRODUZIONE OLIO IN PUGLIA (NOVEMBRE 2022) |
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PUGLIA |
MEDIA 18-21 |
2021 |
20/22 |
Var. % 22/21 |
145.037 |
177.407 |
85.686 |
-52% |
* Elaborazioni Coldiretti Puglia su fonte dati Ismea.
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I Carabinieri incontrano gli studenti
I Carabinieri incontrano gli studenti. Il 25 novembre 2022, i Carabinieri della Compagnia di San Vito dei Normanni, nell’ambito dei seminari formativi per la diffusione della cultura della legalità, hanno incontrato le classi dell’Istituto Scientifico “Leonardo Leo” di San Vito dei Normanni. All’incontro, tenuto dal Capitano Vito Sacchi, Comandante della Compagnia, e dal Luogotenente Carica Speciale Antonio Palma, Comandante della Stazione, hanno partecipato 320 studenti e il corpo docenti. Dibattito costruttivo, in cui sono stati affrontati alcuni argomenti delicati come la legalità e il tema sulla violenza di genere vista la ricorrenza (Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne). Particolarmente attiva la partecipazione degli studenti che hanno posto numerose domande, raccontato esperienze personali e rappresentato alcuni dubbi ai relatori. L’incontro ha coinvolto attivamente gli studenti con i quali è stato instaurato un confronto costruttivo, stuzzicandone la curiosità e affrontando questi delicati argomenti con un approccio diretto in cui, oltre i riferimenti normativi, sono stati esposti casi pratici, esperienze personali e considerazioni. L’incontro è inserito in una più ampia calendarizzazione di appuntamenti che vedono l’Arma dei Carabinieri operare vicina ai giovani e giovanissimi studenti con l’obiettivo di abbattere il muro dell’omertà, accrescere il senso civico e la fiducia dell’Istituzione.
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Via Musco, mercoledì 30 novembre la riapertura al traffico
FASANO – Via Musco sarà riaperta al traffico. Il tratto compreso tra via Roma e le vie Colonna e San Pietro sarà nuovamente agibile da mercoledì 30 novembre.
Ieri è arrivato l’ultimo parere favorevole dai tecnici progettisti degli interventi di messa in sicurezza e dei lavori portati avanti dall’amministrazione comunale.
Lunedì e martedì saranno eseguite le operazioni di smontaggio e pulizia dell’area di cantiere e dal 30 i veicoli potranno tornare a circolare.
«Pur trattandosi di in piccolo tratto di strada – dichiara il sindaco Francesco Zaccaria - via Musco è un’arteria molto importante per la viabilità cittadina. Un intervento progettato e realizzato dall’amministrazione che si è sostituita ai privati (ai quali sarà richiesto il ristoro pro quota delle spese sostenute dal comune) al fine di garantire la pubblica incolumità e superare l’accertamento delle responsabilità che ancora è in corso».
Nei giorni scorsi è stata anche riaperto anche il tratto di strada di via Colonna angolo corso Garibaldi, dove sono in corso lavori di consolidamento.
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COLDIRETTI PUGLIA, SOS FRANE CON SCOMPARSA 30% CAMPAGNE; IN PUGLIA A RISCHIO 9% TERRITORIO
COLDIRETTI PUGLIA, SOS FRANE CON SCOMPARSA 30% CAMPAGNE; IN PUGLIA A RISCHIO 9% TERRITORIO. E’ a rischio pericolosità frana il 9% del territorio in Puglia, dove negli ultimi 50 anni è scomparso quasi 1 terreno agricolo su 3 (-30%) a causa dell’abbandono e della cementificazione che hanno ridotto la capacità di assorbimento della pioggia e messo a rischio l’ambiente e la sicurezza dei cittadini con frane ed alluvioni. E’ quanto denuncia la Coldiretti Puglia, in riferimento all’ultima ondata di maltempo, sulla base dei dati Ispra che in Puglia, su una superficie di 19.541 kmq, registrano un’area a pericolosità frana pari al 9%, di cui il 3,1% ad elevata e molto elevata pericolosità.
Oltre l’89% dei comuni pugliesi è a rischio frane, smottamenti e dissesto idrogeologico con la tropicalizzazione del clima caratterizzata da veneti estremi e controversi che aggravano lo stato di salute di un territorio già molto fragile per la cementificazione l’abbandono. Sono 230 su 257 i comuni pugliesi a rischio di dissesto idrogeologico e a pagarne i costi – segnala Coldiretti Puglia – oltre ai cittadini residenti soprattutto nelle aree rurali, sono proprio le 11.692 imprese che operano su quei territori. Il rischio idrogeologico, con differente pericolosità idraulica e geomorfologica, riguarda – rileva Coldiretti Puglia – il 100% dei comuni della BAT, il 95% dei territori di Brindisi e Foggia, il 90% dei comuni della provincia di Bari e l’81% dei comuni leccesi e sono 8.098 i cittadini pugliesi esposti a frane e 119.034 quelli esposti ad alluvioni.
Il rischio idrogeologico riguarda contesti prevalentemente agricoli o naturali per il 67% perché in Puglia la terra frana e si consuma anche a causa dell’abbandono delle aree rurali per fattori diversi – insiste Coldiretti Puglia - a cui si aggiungono fenomeni meteorologici sempre più intensi, concentrati in poche ore e su aree circoscritte, con alluvioni e danni anche in aree non eccessivamente antropizzate. La salvaguardia del suolo, dell’ambiente e delle produzioni agricole e agroalimentari è fondamentale per garantire un avvenire alle future generazioni.
Per proteggere la terra e i cittadini che vi vivono, l’Italia deve difendere il patrimonio agricolo e la disponibilità di terra fertile puntando a una forma di sovranità alimentare che crei le condizioni perché il Paese diventi autosufficiente nella produzione di cibo, conclude Coldiretti nel sottolineare che occorre anche accelerare sull’approvazione della legge sul consumo di suolo che giace da anni in Parlamento e che potrebbe dotare l’Italia di uno strumento all’avanguardia per la protezione del suo territorio.
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Politiche Giovanili, a Mesagne nuovi finanziamenti per promuovere formazione e lavoro
Politiche Giovanili, a Mesagne nuovi finanziamenti per promuovere formazione e lavoro. “Galattica – Rete Giovani Puglia” e “Punti Cardinali: punti di orientamento per la formazione e il lavoro” sono gli avvisi pubblicati dalla Regione Puglia - il primo a cura della Sezione Politiche Giovanili e di ARTI - Agenzia Regionale per la Tecnologia e l’Innovazione, il secondo promosso dalla sezione Politiche e Mercato del Lavoro – nell’ambito dei quali il Comune di Mesagne si è aggiudicato due finanziamenti, rispettivamente di 50mila e 91mila euro. Nel corso della conferenza stampa che si è svolta in mattinata nella stanza del primo cittadino a Palazzo dei Celestini, il sindaco della città, Antonio Matarrelli, e il consigliere comunale con delega alle Politiche giovanili, Vincenzo Sicilia, sono intervenuti spiegando nei dettagli le ulteriori iniziative che sarà possibile promuovere grazie ai fondi ricevuti. All’incontro ha partecipato Stefania Palana, responsabile comunale alle Politiche sociali, che ha curato l’istruttoria delle proposte inoltrate alla Regione. Erano presenti Gabriele Colucci de “La Manovella”, Marcello Ostuni per il “Salento Fun Park” e Dario Ziza per “Musicarte”.
“Centralità ai giovani e alle loro idee, supporto e strumenti per realizzare percorsi di vita e professionali: non sono principi che possono essere affidati solo alle parole. La Regione Puglia ha dimostrato di poter riempire di contenuti concetti condivisibili da tutti che però non sempre si traducono in scelte concrete. Il lavoro degli uffici comunali, in questo caso le Politiche Giovanili, ha fatto il resto, creando le condizioni affinché le opportunità create possano rappresentare una valida occasione di crescita per i nostri ragazzi ”, ha commentato il sindaco Matarrelli, esprimendo soddisfazione per la capacità di fare rete degli attori territoriali coinvolti, riunitisi intorno a obiettivi trasversali e comuni. I servizi e le attività finanziate si svolgeranno presso i due laboratori urbani presenti sul territorio - “Lab Creation” e “Salento Fun Park”- chiamati a svolgere una funzione strategica per la realizzazione delle iniziative in programma, e nelle sedi e col contributo degli altri partner di progetto. “Galattica finanzia un piano di intervento locale che ha come obiettivo quello di informare e accompagnare i giovani, guidandoli lungo un percorso di rafforzamento dell’identità personale che guarda all’inserimento lavorativo. La misura permetterà di sperimentare il Servizio Civile regionale, aggiungendo valore alle esperienze già attivate col Servizio Civile Universale e col Servizio Civile Digitale. Mentre Punti Cardinali sostiene i percorsi di orientamento e formazione attraverso incontri mirati e l’attivazione di uno sportello istituito per facilitare le scelte di studio e lavoro. I destinatari sono i ragazzi di età compresa tra 15 e 29 anni”, ha spiegato il consigliere Sicilia. Il progetto “Operazione orientamento”, presentato da Mesagne per il bando “Punti Cardinali”, mira alla facilitazione dell’incontro tra domanda e offerta di formazione, propedeutica per l’incontro tra domanda e offerta di lavoro. Come da obiettivi indicati nell’Avviso regionale, le attività indicate in risposta all’avviso Galattica serviranno ad accompagnare i giovani verso opportunità ed esperienze in ambito sociale, professionale e di partecipazione civica, favorendone l'autonomia, il protagonismo e l’inserimento attivo nelle comunità locali.
Sono partner di Galattica: Musicarte, Ciccio Riccio, Salento Fun Park e Scintilla. Per il progetto Punti Cardinali: l’Agenzia Formativa Ulisse, Meltemi Vacanze Resort, Collettivo Musicarte, Aps La Manovella, Asd Acqua2o, Innova.menti, Ordine dei Commercialisti Brindisi, Pasternak.
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Nelle edicole di Mesagne è presente da qualche ora l’ultimo numero di “Memorie mesagnesi”
Nelle edicole di Mesagne è presente da qualche ora l’ultimo numero di “Memorie mesagnesi”. Si tratta dell’anno IV n. 2, che copre i mesi compresi fra marzo-ottobre di quest’anno. L’Istituto culturale “Storia e territorio”, che lo promuove ha deciso di mantenere invariato il contributo economico a dispetto dell’aumento esponenziale dei costi di produzione e di quello della carta. E dunque, i “Memores civitatis” nel loro editoriale collettivo (che è la caratteristica di tutti i numeri) osservano la situazione della rimozione delle “chianche” da alcune vie antiche, ma secondarie, per ripristinare alcune arterie cittadine.
Quindi propongono il discorso integrale di Liliana Segre in occasione dell’apertura del Senato, dandosi appuntamento fra un anno per una verifica in chiave locale delle tante esortazioni di quel discorso. Un articolo della direttrice della Biblioteca arcivescovile “De Leo”, Katiuscia Di Rocco, legge in chiave locale il progetto che la biblioteca sta conducendo sugli internati nei lager nazisti e la macchina del consenso, mentre Tranquillino Cavallo riferisce del ritorno nella città natale dei resti mortali del “soldato Palumbo” morto nel corso del secondo conflitto mondiale. Le tradizioni popolari legate all’agricoltura trovano spazio nel saggio di Marcello Ignone che, in “Dalla monda all’olio” ricostruisce la stagione olivicola di un tempo.
“La via Appia Antica e il National Geographic” è un testo di Tranquillino Cavallo sulle ultime vicende di questa arteria romana che passava necessariamente da Mesagne per raggiungere il suo termine a Brindisi e di essa si riferisce anche per la candidatura Unesco. Chiudono il numero un saggio di Domenico Ble che propone “Aggiunte pittoriche alla produzione di Giampietro Zullo” e la segnalazione dell’ultima produzione editoriale dell’Istituto. Si tratta de “Una nave fra i vigneti. Castel Acquaro dal XVI secolo ai giorni nostri”, una ricerca di Mario Vinci che nei prossimi giorni verrà ufficialmente presentata.
ECCO LE EDICOLE DOVE POTETE TROVARE "MEMORIE MESAGNESI":
- Edicola “Mater Domini” di Tonino Palma, in via Materdona, 172;
- Edicola “Ciribì”, di Angela Marinosci, in via Castello, 34;
- Edicola “Pattydea”, di Franco Esperti, in via Marconi 139;
- Edicola “La Carica dei 101”, in via Sandonaci, 20;
- Edicola “A chiare lettere”, in via Normanno, 30.
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Getta un cane dentro un canile causandone la morte
Getta un cane dentro un canile causandone la morte, uomo condannato ad 8 mesi di reclusione e riconosciuta la pericolosità sociale. Enpa parte civile: “Sentenza importante”. Lanciò dentro il canile di Copertino (Lecce) una cagnolina, causandone la morte. Il Tribunale di Lecce ha condannato il responsabile ad 8 mesi di reclusione, al risarcimento della parte civile e delle spese processuali e ha riconosciuto la pericolosità sociale dell’uomo, applicando quindi la misura di sicurezza della libertà vigilata per la durata di un anno. “Sono sentenze importanti – commenta Carla Rocchi, Presidente nazionale Enpa – che ricordano, ancor più in una giornata come oggi in cui si parla di violenza contro le donne, che le persone che maltrattano e uccidono gli animali sono persone socialmente pericolose ed è quindi bene che vengano riconosciute come tali e punite con il massimo della severità”.
Il fatto è avvenuto a Copertino, in provincia di Lecce, il 1 dicembre 2017. La cagnolina, che era scappata dal finestrino della macchina del suo proprietario, è stata trovata dall’imputato e gettata al di là del cancello dentro il canile comunale di Copertino dove è stata rinvenuta morta. Le indagini dei Carabinieri di Copertino e l’esame dei fotogrammi video nei quali è stato ripreso l’uomo hanno portato all’individuazione del colpevole. L’Ente Nazionale Protezione Animali attraverso l’avvocato Enpa, Claudia Ricci e l'avvocato Vincenza Raganato di Enpa Rete Legale a Lecce si è poi costituita parte civile nel procedimento nei confronti dell’uomo, riconosciuto ora colpevole dal Tribunale di Lecce del reato di uccisione di animali (art 544-bis C.P).
“All’imputato – ha affermato Claudia Ricci – è stata riconosciuta anche la pericolosità sociale e per questo è stata applicata la misura di sicurezza della libertà vigilata per la durata di un anno con prescrizione di permanenza presso una comunità terapeutica e di affidamento ad un programma terapeutico, o con altre modalità e prescrizione da determinarsi a cura del Magistrato di Sorveglianza. Ritengo – continua Ricci - sia molto importante, che oltre ad applicare le misure di sicurezza in questo caso, vista la pericolosità sociale sia stato prescritto il contenimento del soggetto all'interno di una struttura ad hoc e l'applicazione di un programma terapeutico. Noi lo ricordiamo sempre: chi commette crudeltà sugli animali è una persona pericolosa per tutta la società”. (Foto archivio)
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Tavolo tecnico della salute in carcere, Antigone Puglia "insieme per la tutela dei diritti dei detenuti"
Si è tenuto mercoledì 23 novembre u.s. presso la Presidenza del Consiglio regionale della Puglia, il secondo incontro del tavolo tecnico sulla salute in carcere convocato e coordinato dalla Presidente Loredana Capone alla presenza dell’assessore alla sanità Dottor Rocco Palese.
L’Associazione Antigone è parte del tavolo con il Garante regionale delle persone private della libertà personale, i Presidenti dei Tribunali di Sorveglianza di Bari, Taranto e Lecce, i Direttori degli Istituti di pena pugliesi, i Dirigenti sanitari delle carceri pugliesi e il Provveditore dell’Amministrazione Penitenziaria regionale.
La Puglia è tra le regioni con il maggior tasso di sovraffollamento carcerario con Istituti di pena in forte affanno tra cui Brindisi, Taranto e Foggia.
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Campagna vaccinale anti Covid, il report sulle dosi somministrate al 23 novembre in provincia
Campagna vaccinale anti Covid, il report sulle dosi somministrate al 23 novembre. Secondo l'ultimo report a cura dell'Unità operativa di Epidemiologia del Dipartimento di Prevenzione della Asl Brindisi, dal 27 dicembre 2020 al 23 novembre 2022 sono state somministrate 956.836 dosi di vaccino, di cui 342.456 prime dosi, 332.247 seconde dosi, 260.737 terze dosi e 21.296 quarte dosi; mediamente, sono state somministrate 1.495,06 dosi per giornata di vaccinazione.
Il 64% (612.193) delle dosi è rappresentato da Pfizer, il 23,1% (221.350) da Moderna, il 9% (86.099) da AstraZeneca, il 2,6% (25.008) da Pfizer pediatrico, l'1,3% (12.098) da Janssen (Johnson&Johnson) e lo 0,01% (88) da Novavax. Il dato delle prime dosi risulta così distribuito: il 53,14% a persone al di sotto dei 60 anni; il 24,88% agli anziani; il 12,13% ai soggetti fragili; il 3,9% al personale sanitario; il 2,55% al personale scolastico; l’1% alle forze dell'ordine; il 2,40% ad altre categorie. Questa la distribuzione delle seconde dosi: per il 54,73% ai soggetti al di sotto dei 60 anni; per il 26,07% agli anziani; per il 10,25% ai soggetti fragili; per il 3,87% al personale sanitario; per il 2,37% al personale scolastico; per lo 0,99% alle forze dell'ordine; per l'1,71% alle altre categorie. Questa, invece, la distribuzione delle terze dosi: il 29% agli anziani; il 48,46% a persone al di sotto dei 60 anni; il 10,56% ai soggetti fragili; il 3,33% al personale sanitario; l'1,20% al personale scolastico; lo 0,92% alle forze dell'ordine; il 6,53% alle altre categorie. Questa, infine, la distribuzione delle quarte dosi: il 73,30% agli anziani; il 13,25% ai soggetti fragili; lo 0,05% al personale scolastico; lo 0,83% al personale sanitario; lo 0,14% alle forze dell'ordine; lo 5,24% ai soggetti al di sotto del 60 anni; il 7,19% alle altre categorie.
Fino al 23 novembre i residenti o domiciliati in provincia di Brindisi vaccinati con la prima dose sono 335.392, di questi 321.302 con la seconda dose e 246.931 con la terza dose, con una copertura vaccinale pari rispettivamente al 90,9%, all'87,1% e al 71,4%. Sono 21.008 i residenti che hanno ricevuto la quarta dose. La copertura vaccinale con la prima dose relativa ai residenti con più di 80 anni di età è pari al 99%, al 97% per il ciclo completo e all'86,1% per la terza dose. I residenti di età compresa tra 5 e 11 anni vaccinati con prima dose risultano essere 13.011 per una copertura vaccinale pari al 57%.
Sono 133.801 le dosi erogate finora dai medici di medicina generale e pediatri di libera scelta, di cui 58.464 (43,7%) in ambito ambulatoriale. Il 18,5% (24.759) delle dosi è stato somministrato a soggetti over 80, il 24,8% (33.201) a soggetti della fascia di età 70-79 anni, il 24,1% (32.235) a soggetti con età tra 60 e 69 anni e il 32,6% (43.606) a soggetti sotto i 60 anni. I soggetti fragili rappresentano la categoria a rischio vaccinata prevalentemente dai medici di famiglia (72.199; 54%), seguita dai soggetti con età superiore a 60 anni (34.916; 26,1%), dai soggetti sotto i 60 anni (9.849; 7,4%) e da altre categorie (16.837; 12,5%).
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