Redazione
BOLLETTE: COLDIRETTI PUGLIA, FORNO SPENTO PER META’ DEI CITTADINI
BOLLETTE: COLDIRETTI PUGLIA, FORNO SPENTO PER META’ DEI CITTADINI, CON CARO BOLLETTE ADDIO ANCHE A TERMOSIFONE E MESSA IN PIEGA.
Il 40% dei pugliesi sta rinunciando a telefonia e prodotti elettronici, il 25% sta tagliando le spese per ristoranti, viaggi e abbigliamento.
La metà dei cittadini (50%) ha deciso di ridurre o rinunciare all’uso del forno elettrico mentre il 35% ha tagliato l’utilizzo dei fornelli a gas per contenere i consumi energetici e pagare meno in bolletta in un momento di grave crisi economica per le famiglie e di incertezza per il futuro. E’ quanto emerge dall’indagine di Coldiretti Puglia sul sito undefined, dal quale emerge che per far fronte ai rincari il 51% dei cittadini è più oculato nell’acquisto di cibo, il 40% sta rinunciando a telefonia e prodotti elettronici, il 25% sta tagliando le spese per ristoranti, viaggi e abbigliamento, mentre i pugliesi non intendono rinunciare alle attività sportive, evidentemente perché reduci dal lungo lockdown causato dal Covid che li ha costretti a restare a casa per mesi.
L’allarme per la guerra energetica legata al conflitto in Ucraina, con gli appelli delle istituzioni alla riduzione dei consumi di gas ed elettricità e il prevedibile rincaro delle bollette con l’arrivo della stagione fredda dopo mesi di clima temperato – aggiunge Coldiretti regionale –, hanno fatto breccia nelle abitudini dei cittadini. La rinuncia alla cottura dei cibi colpisce soprattutto le famiglie a basso reddito che nel 54% dei casi hanno ridotto o eliminato l’utilizzo del forno elettrico, rispetto al 32% dei redditi alti, mentre il 51% ha ridotto o rinunciato all’utilizzo della cucina con fornelli a gas, contro il 25% dei redditi alti.
Ma i tagli tra le mura domestiche non finiscono qui. Ben il 55% dei cittadini - secondo l’indagine Coldiretti/Censis - dichiara di ridurre anche il ricorso a termosifoni o stufe elettriche, per tenere sotto controllo la spesa per il riscaldamento.
Oltre alla cucina e al riscaldamento si fa comunque più attenzione all’intera gestione casalinga della vita quotidiana, dall’uso del ferro da stiro, diminuito dal 45% dei cittadini all’asciugacapelli, cui ha rinunciato il 33%. Ma oltre a vestiti stirati e messa in piega si taglia anche sulla pulizia di casa, con il 38% che utilizza di meno l’aspirapolvere e il 40% che cerca di fare a meno persino della lavatrice. Nonostante un 2022 che si classifica fino ad ora in Italia come l’anno più caldo di sempre, con una temperatura superiore di +1,07 gradi rispetto alla media storica, c’è poi un 47% di italiani che ha rinunciato nel possibile a fare ricorso addirittura al condizionatore.
La punta dell’iceberg della situazione di difficoltà sono in Puglia sono le oltre 440mila famiglie che in Puglia costrette a chiedere aiuto per mangiare e rappresentano la punta dell’iceberg delle difficoltà in cui rischia di trovarsi un numero crescente di famiglie a causa dell’inflazione spinta dal carrello della spesa per i costi energetici e alimentari, denuncia Coldiretti Puglia nell’evidenziare un aumento del 12% nell’ultimo anno secondo i dati del rapporto 2022 del Fondo per l’aiuto europeo agli indigenti (Fead).
Contro la povertà è cresciuta anche la solidarietà – conclude Coldiretti - che si è estesa dalle organizzazioni di volontariato alle imprese e ai singoli cittadini a partire dall’esperienza della Spesa sospesa di Campagna Amica attraverso la quale abbiano voluto dare un segno tangibile della solidarietà degli agricoltori verso le fasce più deboli della popolazione più colpite dalle difficoltà economiche con la donazione di oltre 6 milioni di chili di cibo e bevande di alta qualità”.
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Mesagne. In pensione la fontana pubblica di via Marconi
Dopo 107 anni di onorato servizio la fontanella pubblica di Aqp collocata in via Marconi è andata in pensione. La società dell'Acquedotto pugliese ha ritenuto che a causa della cirsi idrica la fontana dovesse essere dismessa. Era in servizio dal 1915 allo scoccare del primo conflitto mondiale. Ha erogato acqua nei periodi bui della comunità locale, tra guerre e pandemie. Probabilmente anche per un'ottica di risparmio è stato deciso il suo pensionamento.
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Radiodiagnostica: attività per il recupero delle liste di attesa. Turni aggiuntivi, pomeridiani, serali e festivi, per abbattere le liste d'attesa e recuperare le prenotazioni di alcuni esami strumentali che determinate categorie di pazienti aspettano da tempo. La Asl di Brindisi ha stilato un calendario straordinario per la Tac e la Risonanza magnetica che mira a tagliare le lunghe liste di alcune prestazioni che, soprattutto a causa della pandemia, si sono accumulate.
Il piano di riduzione delle liste di attesa coinvolge anche il Pta di Mesagne la cui Tac sarà affidata alla Radiodiagnostica del Perrino, diretta da Eluisa Muscogiuri, in accordo col direttore del Dipartimento Onco-Ematologico Radioterapico Radiodiagnostico, Maurizio Portaluri, e con il direttore del Distretto sociosanitario di Mesagne, Michele Morgillo. I professionisti dell'ospedale di Brindisi hanno dato disponibilità a lavorare anche su Mesagne. Questa ulteriore soluzione contribuirà a raggiungere prima gli obiettivi stabiliti.
Nei giorni feriali, al Perrino, le macchine saranno in funzione dalle 20 alle 23; di sabato saranno effettuati esami dalle 14 alle 20; la domenica, infine, dalle 8 alle 20. A breve, a Brindisi come a Mesagne, saranno attivati turni aggiuntivi di Ecografia e Radiologia. Il programma di recupero prevede una massiccia attività di recall degli assistiti, mirante ad anticipare gli appuntamenti già fissati, nel rispetto delle liste di attesa e delle relative classi di priorità.
“Siamo al lavoro - ha spiegato Muscogiuri - per recuperare il tempo perso in questi due anni, complicati da tutti i punti di vista. Con la disponibilità offerta dai colleghi, dai tecnici e dagli infermieri a effettuare sedute aggiuntive in orari serali e giorni festivi, nonostante gli impressionanti carichi di lavoro a cui siamo sottoposti, puntiamo a tagliare le liste d'attesa che sappiamo essere uno dei tasti dolenti dell'offerta sanitaria, locale ma non solo. Ringrazio tutti i miei collaboratori, senza i quali non sarebbe possibile implementare questa nuova e impegnativa organizzazione, tutta a vantaggio e nell'interesse dell'utenza”.
Il direttore generale della Asl, Flavio Maria Roseto, ha sottolineato che “questa misura rientra in un piano più generale di miglioramento dell'offerta dei nostri servizi sanitari. Insieme all'attivazione dei turni straordinari di Tac, Risonanza magnetica, Ecografia e Radiologia, i numerosi lavori in corso nelle strutture e la riorganizzazione di spazi e attività, mirano a rendere più efficiente l’intero sistema. Ringrazio di cuore tutta l'équipe di Radiodiagnostica dell'ospedale Perrino, dal direttore Muscogiuri al coordinatore dei tecnici Emilio Errico, per lo spirito di servizio che ancora una volta stanno dimostrando. Un'azienda, specie se sanitaria, funziona solo se prevale l'interesse collettivo: con la disponibilità ad effettuare i turni aggiuntivi, i nostri professionisti hanno dimostrato di possedere un grande senso di responsabilità oltre all’elevata competenza. Siamo consapevoli che la strada è ancora lunga, ma il percorso non ci spaventa poiché ci muoviamo seguendo una rotta precisa, tracciata dalle indicazioni regionali e ministeriali che, siamo certi, produrrà frutti da mettere a disposizione di tutta la comunità”.
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Mesagne. Una taglia sugli assassini di Carlo Giannini
Una ricompensa di 20mila sterline sarà consegnata a chi fornirà notizie certe sull’omicidio del mesagnese Carli Giannino avvenuto il 12 maggio scorso in Gran Bretagna, nella città di Sheffield, nello Yorkshire meridionale dell’Inghilterra. Ad offrire la ricompensa è una società inglese, la Crimestoppers, che ha come oggetto della propria mission l’aiutare le persone a fornire informazioni anonime su attività criminali e giungere all’individuazione dei responsabili. A sei mesi dall’omicidio del giovane pizzaiolo le indagini ufficiali della polizia inglese sembrano essere a un punto morto. Da qui la decisione della società di offrire una ricompensa a chi fornirà notizie. Sul sito istituzionale di Crimestoppers è scritto: “Per supportare le indagini e incoraggiare le persone che hanno bisogno di rimanere anonime, Crimestoppers - che è indipendente dalla polizia - offre una ricompensa fino a 20 mila sterline per le informazioni che l'ente di beneficenza riceve esclusivamente e che portano alla condanna dei responsabili”. La direttrice regionale per lo Yorkshire e Humberside, Gemma Gibbs, ha, inoltre, aggiunto: ““I nostri pensieri vanno alla famiglia e agli amici di Carlo sia qui nel Regno Unito che in Italia, e alla più ampia comunità di Sheffield che è stata colpita da questa tragedia”.
La direttrice Gibbs ha proseguito: “Il nostro ente di beneficenza esiste per aiutare a rendere tutte le nostre comunità più sicure offrendo alle persone un modo per parlare del crimine in modo completamente anonimo. Puoi parlare con noi senza ritorno. Ciò significa che non chiediamo né memorizziamo mai nessuno dei tuoi dati personali”. Per coloro che volessero fornire informazioni su questo efferato omicidio lo possono fare chiamando il Contact Center nel Regno Unito al numero verde 0800 555 111, che è aperto 24 ore al giorno, sette giorni alla settimana o utilizzare il modulo online anonimo semplice e sicuro che si trova sul sito web. “Non possiamo tracciare la tua chiamata o tracciare il tuo indirizzo Ip e non chiediamo né registriamo mai alcuna informazione personale. Nessuno saprà mai che ci hai contattato”, ha concluso Gemma Gibbs. Sull’omicidio di Carlo Giannini c’è quanto ripreso dalle telecamere di videosorveglianza che alle ore 23,06 dell’11 maggio scorso, hanno ripreso Carlo entrare nel Manor Fields Park di Sheffield. Alle ore 5 del 12 maggio un passante aveva telefonato alla polizia, dicendo che un giovane era seduto su una panchina del parco e sembrava morto. La polizia aveva confermato che si trattava di un omicidio dovuto a un fendente. Dopo alcune settimane di indagini la polizia di Sheffield aveva arrestato un 27enne sospettato di aver avuto qualche ruolo nell’omicidio del Giannini. Prima di lui era stato tratto in arresto un ragazzo di 17 anni, rilasciato sotto inchiesta, e uno di 18 anni, anch’egli rilasciato poco dopo su pagamento della cauzione. Poi il nulla. Vani gli anche gli appelli lanciati dalla famiglia Giannini sui media inglesi per cercare qualcuno che potesse fornire elementi utili alle indagini della polizia.
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Mesagne. Una taglia sugli assassini di Carlo Giannini
Una ricompensa di 20mila sterline sarà consegnata a chi fornirà notizie certe sull’omicidio del mesagnese Carli Giannino avvenuto il 12 maggio scorso in Gran Bretagna, nella città di Sheffield, nello Yorkshire meridionale dell’Inghilterra. Ad offrire la ricompensa è una società inglese, la Crimestoppers, che ha come oggetto della propria mission l’aiutare le persone a fornire informazioni anonime su attività criminali e giungere all’individuazione dei responsabili. A sei mesi dall’omicidio del giovane pizzaiolo le indagini ufficiali della polizia inglese sembrano essere a un punto morto. Da qui la decisione della società di offrire una ricompensa a chi fornirà notizie. Sul sito istituzionale di Crimestoppers è scritto: “Per supportare le indagini e incoraggiare le persone che hanno bisogno di rimanere anonime, Crimestoppers - che è indipendente dalla polizia - offre una ricompensa fino a 20 mila sterline per le informazioni che l'ente di beneficenza riceve esclusivamente e che portano alla condanna dei responsabili”. La direttrice regionale per lo Yorkshire e Humberside, Gemma Gibbs, ha, inoltre, aggiunto: ““I nostri pensieri vanno alla famiglia e agli amici di Carlo sia qui nel Regno Unito che in Italia, e alla più ampia comunità di Sheffield che è stata colpita da questa tragedia”.
La direttrice Gibbs ha proseguito: “Il nostro ente di beneficenza esiste per aiutare a rendere tutte le nostre comunità più sicure offrendo alle persone un modo per parlare del crimine in modo completamente anonimo. Puoi parlare con noi senza ritorno. Ciò significa che non chiediamo né memorizziamo mai nessuno dei tuoi dati personali”. Per coloro che volessero fornire informazioni su questo efferato omicidio lo possono fare chiamando il Contact Center nel Regno Unito al numero verde 0800 555 111, che è aperto 24 ore al giorno, sette giorni alla settimana o utilizzare il modulo online anonimo semplice e sicuro che si trova sul sito web. “Non possiamo tracciare la tua chiamata o tracciare il tuo indirizzo Ip e non chiediamo né registriamo mai alcuna informazione personale. Nessuno saprà mai che ci hai contattato”, ha concluso Gemma Gibbs. Sull’omicidio di Carlo Giannini c’è quanto ripreso dalle telecamere di videosorveglianza che alle ore 23,06 dell’11 maggio scorso, hanno ripreso Carlo entrare nel Manor Fields Park di Sheffield. Alle ore 5 del 12 maggio un passante aveva telefonato alla polizia, dicendo che un giovane era seduto su una panchina del parco e sembrava morto. La polizia aveva confermato che si trattava di un omicidio dovuto a un fendente. Dopo alcune settimane di indagini la polizia di Sheffield aveva arrestato un 27enne sospettato di aver avuto qualche ruolo nell’omicidio del Giannini. Prima di lui era stato tratto in arresto un ragazzo di 17 anni, rilasciato sotto inchiesta, e uno di 18 anni, anch’egli rilasciato poco dopo su pagamento della cauzione. Poi il nulla. Vani gli anche gli appelli lanciati dalla famiglia Giannini sui media inglesi per cercare qualcuno che potesse fornire elementi utili alle indagini della polizia.
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Covid 19. Oggi sono complessivamente 2307 i casi in Puglia di cui 227 in provincia di Brindisi
Dati del giorno: 29 novembre 2022
Dati complessivi
MEMORIA E IMPEGNO PER FRANCESCO GUADALUPI, VITTIMA INNOCENTE DELLE MAFIE
Mercoledì 30 novembre, a partire dalle ore 9.00 nel piazzale antistante la Parrocchia Ave Maris Stella in via Duca degli Abruzzi 27, il Presidio Libera di Brindisi “Antonio Sottile e Alberto De Falco” e l’Istituto Comprensivo Casale ricordano Francesco Guadalupi, per tutti don Ciccio, vittima innocente delle mafie. Guadalupi, allora presidente di Assindustria Brindisi, fu ferito in un tentativo di rapina messo in atto l’11 ottobre del 1986 all’interno dello stabilimento di pastorizzazione del latte che aveva sede nel rione Casale. Morì dopo una lunga agonia il 30 novembre dello stesso anno. Fu il primo omicidio di Vito Di Emidio, sicario della Sacra Corona Unita, allora diciannovenne. Solo lo scorso anno, il 1° dicembre, per la prima volta Guadalupi è stato ricordato in città pubblicamente presso l’IC Casale.
Quella mattina, alla presenza delle Istituzioni e dei figli Ninni Fortunato e Maria Pia, l’aula magna del plesso Kennedy è stata a lui intitolata e gli studenti dell’istituto hanno creato un apposito logo ispirato alla sua persona e ai suoi valori. Per l’anno scolastico attualmente in corso, i volontari di Libera hanno scelto di incontrare alcune classi dell’Istituto Carnaro e del Polo Messapia e, nelle scorse settimane, hanno raccontato loro la storia di Guadalupi. Hanno così preparato gli studenti all’iniziativa di mercoledì prossimo, alla quale parteciperà in presenza una loro delegazione.
Oltre agli studenti, saranno presenti ANPI Brindisi e la rete territoriale di Libera, la Coop. Soc. Amani, il Consiglio Comunale dei Ragazzi e delle Ragazze, Padre Francesco Monticchio della stessa parrocchia, i rappresentanti delle Istituzioni e delle Forze dell’Ordine. L’incontro sarà un’occasione per condividere le riflessioni dei giovani e le testimonianze di chi ha conosciuto Guadalupi al fine di ricostruirne una memoria collettiva. A distanza di 36 anni, questa iniziativa di memoria e impegno diventa opportunità per far sentire l’affetto della cittadinanza ai familiari di Francesco Guadalupi e per raccogliere il testimone del suo profondo legame con il territorio ribadendo l’impegno contro la criminalità organizzata presente nella città di Brindisi.
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FRANCAVILLA, 400.000 EURO CONTRO LE BARRIERE ARCHITETTONICHE
Francavilla Fontana (BR) dà inizio ai primi lavori di attuazione del PEBA, il Piano per l’Eliminazione delle Barriere Architettoniche, strumento urbanistico atteso da decenni e di cui il Comune si è dotato solo nel 2020.
Prima dell’approvazione del PEBA, nel 2016, il Comune di Francavilla Fontana era stato diffidato dalla Regione Puglia, a seguito di un esposto presentato dall’Associazione Luca Coscioni, realtà attiva a livello internazionale nella tutela del diritto alla salute e, quindi, anche contro le discriminazioni verso le persone con disabilità. La diffida faceva riferimento al mancato rispetto della legge 41/86, che obbliga ogni comune a dotarsi del piano in modo da poter stabilire un cronoprogramma di interventi per l’abbattimento delle barriere architettoniche.
“Il comune inadempiente, in base alla legge, dovrebbe essere commissariato, ma Francavilla fu graziata perché l’Amministrazione in carica terminò il mandato in anticipo. - Così l’avv. Rocco Berardo, coordinatore delle iniziative sulla disabilità dell’Associazione Luca Coscioni - L’iniziativa diede avvio a una collaborazione con l’assessorato al Welfare della Regione Puglia che realizzò una mappatura dei comuni e approvò le linee guida per la redazione dei PEBA: si scoprì che quelli a norma erano pochissimi, ma a livello regionale si misero subito in campo l’impegno e i finanziamenti necessari”.
Nel 2019 Francavilla Fontana ha ottenuto un finanziamento regionale per la redazione del piano e intrapreso un percorso di coinvolgimento delle associazioni di persone con disabilità, che hanno contribuito a segnalare le criticità sul territorio, facilitando la scelta delle soluzioni tecniche, recepite dal progetto finale che, nel 2020, è giunto in Consiglio, dove è stato approvato all’unanimità. Da quel momento sono stati stanziati 200mila euro per il primo anno e altrettanto per il secondo anno, da utilizzare per immobili ed infrastrutture.
Il primo edificio interessato dagli interventi è il comando di Polizia locale dove sarà creata una rampa d’accesso, delle mappe tattili descrittive della struttura, dei percorsi dedicati, dei servizi igienici a norma per le persone con disabilità così come stalli riservati nel parcheggio antistante. Poi toccherà ad alcune scuole cittadine. A seguire, gli interventi sul primo blocco di strade e marciapiedi.
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COLDIRETTI PUGLIA, SUBITO DECRETO FLUSSI SALVA RACCOLTI
LAVORO: COLDIRETTI PUGLIA, SUBITO DECRETO FLUSSI SALVA RACCOLTI; RIDURRE DIPENDENZA ESTERO.
Occorre emanare immediatamente il decreto flussi 2023 per salvare i raccolti e cogliere nel settore agroalimentare le opportunità che vengono dalla ripresa economica in un settore che resta ancora fortemente dipendente dal contributo dei lavoratori stranieri e difendere la sovranità alimentare. E’ quanto afferma Coldiretti Puglia, nel sottolineare l’importanza di ridurre la dipendenza alimentare dall’estero e assicurare la possibilità di produrre e consumare prodotti al giusto prezzo.
In Puglia sono 88mila i cittadini non comunitari al 1° gennaio 2022, di cui 14mila per motivi di lavoro – aggiunge Coldiretti Puglia - ripartiti tra le province di Bari e Lecce che trainano rispettivamente con 4.194 e 3.683 lavoratori extracomunitari, seguite da Foggia con 2.886 cittadini non comunitari, Taranto con 2.401 e Brindisi con 995 lavoratori non comunitari.
Per l'effetto congiunto dei cambiamenti climatici e dell’esplosione dei costi di produzione, in misura superiore ai Paesi concorrenti, le importazioni di prodotti agroalimentari in Italia sono cresciute del 29% nel 2022 aumentando la dipendenza dall’estero, denuncia Coldiretti che ha presentato al Governo un piano in più punti per far crescere il settore agroalimentare come asset strategico del Paese al pari dell’energia.
Da mesi è sos manodopera nei campi in Puglia dove per salvare i raccolti, con la campagna olivicola in corso, e cogliere nel settore agroalimentare le opportunità che vengono dalla ripresa economica è importante il decreto flussi in un settore che resta ancora fortemente dipendente dal contributo dei lavoratori stranieri, quando nei campi pugliesi già sono andate perse 30mila giornate di lavoro.
Un problema grave in una situazione in cui a livello regionale viene ottenuto da mani straniere più di ¼ del Made in Italy a tavola, con oltre 38mila lavoratori stranieri che forniscono il 22,4% del totale delle giornate di lavoro necessarie al settore in Puglia, mentre si registrano fortissime difficoltà a reperire anche la manodopera italiana.
A pesare sono i limiti al passaggio nelle frontiere disposti da molti Paesi per l’emergenza Covid – spiega Coldiretti - ma anche il mancato riconoscimento in Italia dei green pass ottenuti da vaccini somministrati nei Paesi extracomunitari, come il Sinopharm cinese, la cui validità non riconosciuta in Italia.
Il contributo dei lavoratori immigrati all’agricoltura pugliese è importante nella raccolta dei pomodori, degli asparagi e dei carciofi e nelle stalle sono divenuti insostituibili. In Puglia il maggior numero di extracomunitari hanno nazionalità rumena (51,18%), albanese (13,02%), bulgara (13,11%), marocchina (4,11%) e polacca (3,51%)”.
In questo contesto – aggiunge la Coldiretti Puglia - per sostenere la crescita è necessario garantire la presenza di lavoratori in un settore come quello agricolo dove un prodotto su quattro viene raccolto da mani straniere.
L’approvvigionamento alimentare è assicurato in Puglia grazie al lavoro di oltre 100mila aziende agricole e stalle, più di 5mila imprese di lavorazione alimentare e una capillare rete di distribuzione tra negozi, supermercati, discount e mercati contadini di Campagna Amica, nonostante le preoccupazioni per la sicurezza, i vincoli, le difficoltà economiche e gli ostacoli oggettivi all’operatività, dalla ridotta disponibilità di manodopera ai blocchi alle frontiere per i trasporti, un impegno quotidiano senza sosta che è sostenuto anche dalle consegne a domicilio, dall’asporto e da importanti momenti di solidarietà verso i 200mila indigenti.
Intanto, arrivano i buoni lavoro nelle campagne dove – conclude la Coldiretti - occorre puntare sulla sburocratizzazione attraverso il confronto con le Istituzioni e i sindacati per individuare le formule più adeguate che garantiscano maggiore semplificazione per le imprese e le necessarie tutele per i lavoratori agricoli.
Cittadini non comunitari regolarmente presenti per motivo della presenza e provincia, per sesso (01/01/2022) |
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PROVINCE |
Soggiornanti di lungo periodo |
Lavoro |
Famiglia (a) |
Studio |
Asilo/ Umanitari |
Altro |
Totale |
Taranto |
4576 |
2.401 |
1.191 |
30 |
1.196 |
158 |
9.552 |
Brindisi |
3832 |
995 |
816 |
23 |
1.491 |
195 |
7.352 |
Lecce |
11205 |
3.683 |
2.123 |
182 |
2.192 |
501 |
19.886 |
Foggia |
6845 |
2.886 |
1.635 |
48 |
1.705 |
328 |
13.447 |
Bari |
23745 |
4.194 |
4.854 |
412 |
3.841 |
1.084 |
38.130 |
Puglia |
50203 |
14.159 |
10.619 |
695 |
10.425 |
2.266 |
88.367 |
Fonte: elaborazioni Istat su dati del Ministero dell'Interno
(a) Sono compresi i minori registrati sul permesso di un adulto anche se rilasciato per motivi di lavoro.
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Il pugliese Gennaro Sicolo eletto vicepresidente del Consiglio Oleicolo Internazionale
Il pugliese Gennaro Sicolo eletto vicepresidente del Consiglio Oleicolo Internazionale. All’imprenditore olivicolo bitontino, presidente di CIA Puglia, è stata affidata la delega all’olio d’oliva
Il COI ha sede a Madrid, dov’è stato fondato nel 1959 per iniziativa delle Nazioni Unite.
Il pugliese Gennaro Sicolo è stato eletto vicepresidente del Consiglio Oleicolo Internazionale (International Olive Council), l'unica organizzazione internazionale al mondo dedicata all'olio d'oliva e olive da tavola. Sicolo, imprenditore olivicolo bitontino, presidente di CIA Puglia e vicepresidente nazionale di CIA Agricoltori Italiani, entra così nella cabina di regia internazionale dell’olivicoltura mondiale. L’elezione è avvenuta nel pomeriggio di lunedì 28 novembre 2022, durante la riunione del COI che è in corso in questi giorni in Spagna.
Il COI ha sede a Madrid, dove è stato creato nel 1959 sotto gli auspici delle Nazioni Unite. Il Consiglio contribuisce in modo decisivo allo sviluppo responsabile e sostenibile dell'olivo e fornisce un forum mondiale in cui le politiche vengono discusse e adottate per affrontare le sfide che attendono il settore. Si compone di 17 membri, uno dei quali è L’Unione Europea, in rappresentanza di tutti i suoi paesi produttori di olive da tavola ed oli d'oliva. A Gennaro Sicolo è stata affidata la delega all’olio d’oliva.
“E’ un grandissimo onore ed è anche un onere di rilievo”, ha commentato Sicolo. “Le sfide che l’agricoltura sta affrontando sono globali e a livello globale vanno affrontate, per incidere su regole internazionali condivise, che tutelino gli olivicoltori che producono secondo gli standard più elevati di sicurezza alimentare e tutela del lavoro. Gli italiani sono tra questi e il peso e la voce dell’Italia devono avere un ruolo e una tutela”.
“Siamo felicissimi per l’elezione del nostro presidente”, ha dichiarato Giannicola D’Amico, vicepresidente vicario di CIA Puglia. “E’ un riconoscimento importante per tutta la nostra organizzazione ed è testimonianza forte e concreta dell’autorevolezza che Gennaro Sicolo ha conquistato nel settore olivicolo in decenni di impegno e battaglie condivise”.
L’elezione di Gennaro Sicolo al COI arriva in un momento di cambiamenti epocali per l’olivicoltura. La Puglia, nel panorama italiano e internazionale, nonostante le difficoltà congiunturali e il dramma Xylella che continua a colpire soprattutto nel Salento, si conferma come una delle aree dell’Europa e del Mediterraneo di maggiore produzione di olive e di olio extravergine d’oliva di eccelsa qualità. Il rilancio del settore, dunque, è fondamentale, per rafforzare una filiera che è tra i fiori all’occhiello del made in Italy nel mondo ed esprime, soprattutto in Puglia, un potenziale enorme per quanto riguarda l’export, l’innovazione e la ricerca.
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