Redazione

Proseguono i lavori di rifacimento delle strade programmati dall’Amministrazione Comunale di Francavilla Fontana.

Gli operai, dopo aver completato gli interventi in via Caduti di via Fani, via Filzi e via Montebello, in questi giorni sono impegnati in via San Francesco per il completamento del nuovo manto d’asfalto nel tratto compreso tra il passaggio a livello di Via Grottaglie sino alla Porta del Carmine.

Questo intervento, finanziato con 80 mila euro derivanti dall’applicazione dell’avanzo di amministrazione, integra i lavori svolti nei mesi scorsi che hanno riguardato il tratto finale della strada.lavori_stradali_francavilla_2.jpeg

Tutti questi cantieri rientrano nel blocco di lavori, finanziato con fondi regionali, che ha permesso il rifacimento di arterie importanti come via Germania, viale Francia, il tratto iniziale di via San Vito, via Mulini, via Sette Dolori e di tante strade secondarie. Lavori che si sommano a quelli già completati su via Di Vagno, parte di via della Conciliazione, via Abruzzo, via Calabria, via Molise, via Puglia, via Campania, via Quasimodo e via San Biagio.

“Con il rifacimento di via San Francesco – spiega il Sindaco Antonello Denuzzo – mettiamo in sicurezza una arteria vitale per il traffico in entrata e uscita dalla Città. Si tratta di un intervento particolarmente atteso che abbiamo finanziato con l’avanzo di amministrazione. In questi mesi abbiamo riasfaltato decine di km di strade riservando particolare attenzione a quelle vie che necessitavano di manutenzione da molti anni. Proseguiremo anche nelle prossime settimane per mettere in sicurezza il più possibile la rete viaria di Francavilla Fontana.”

Nei prossimi giorni sarà il turno di via Paisiello e via Luigi Serio.

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L'appuntamento è nelle sale dell'ex Fadda di San Vito dei Normanni con la cantautrice CATERINA , ex concorrente di X-Factor, per il 25 NOVEMBRE.

Partendo dalla piccola Val di Sole, passando per X Factor, a distanza di due anni dal suo primo omonimo album, che ha superato i 3 milioni e mezzo di ascolti su Spotify, CATERINA torna con il secondo lavoro in studio, intitolato “IN QUESTE STANZE PIENE”.
Già anticipato dai brani “La Promessa”, “Abitudini”, “La Vita Davanti” e “Povera me” che hanno consolidato gli importanti numeri di ascolti sulle piattaforme e confermato la cantautrice trentina tra i talenti del nuovo panorama italiano, “In queste stanze piene” sarà disponibile dal prossimo 25 novembre su tutti gli store digitali e in formato CD.
Anche in questo nuovo lavoro, come nel precedente, gli arrangiamenti sono a cura di Clemente Ferrari, già produttore per Max Gazzè e Fiorella Mannoia. Tante le collaborazioni presenti nel disco: tra queste la scrittura di Gio Evan nella ballad “Groenlandia” e di Anansi in “Casa mia”, brano in cui spiccano anche le chitarre e la co-produzione di Davide Aru (Alessandra Amoroso), e Alessandro Cianci (Mecna) che ha suonato le chitarre e co-prodotto “Il Palio di Siena”.
 
“In queste stanze piene” è un viaggio di undici tracce in una casa disordinata- racconta Caterina -, così grande che a volte ci si perde. E serve coraggio per aprirle quelle stanze, togliere la polvere e trovare nuovi passaggi segreti. Capita che questo non sapere dove andare spesso porti alle persone giuste.
E in questa casa si muove Caterina e ci parla con la sua scrittura allegorica e allegra, con melodie fresche di stanze finalmente areate, dove alloggiano orchestrazioni leggere, a volte elettroniche, a volte rivoluzionate da chitarre piene.
Un viaggio tra leggerezza, empatia, sensibilità e consapevolezza, un turbinio di emozioni che confermano l’impronta delle canzoni di Caterina, che come un arcobaleno restano sospese tra la pioggia e il sole.
Forte da sempre di un’intensa attività live, che l’ha portata a realizzare concerti in tutta Italia con importanti aperture per artisti come Max Gazzè, Carmen Consoli, Irene Grandi, Cristina Donà, Carmen Consoli, Simone Cristicchi, Fulminacci e molti altri, Caterina tornerà a brevissimo sui palchi della penisola con la tournée di presentazione del disco.
TRACKLIST
01_Causa Affetto
02_La Promessa
03_Povera me!
04_Groenlandia
05_Non è vero
06_Abitudini
07_Il palio di Siena
08_La vita davanti
09_Non so dove abito
10_Casa mia
11_Sempre più piccola – Bonus Track
12_Credits
Label:Fiabamusic
Edizioni:Fiabamusic/Big Time Edimusica
Distribuzione:Ada Music Italy
Ufficio Stampa e Promozione: Big Time –Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Booking:Tube Agency
CREDITI ALBUM
Il disco è stato arrangiato da Clemente Ferrari che ha suonato tastiere, synth, archi, cori, basso, chitarre e programmazione. Alle chitarre Davide Aru che ha anche collaborato con Clemente per l’arrangiamento di “Casa mia”. Alla batteria per “Non è vero” e “La vita davanti” Cristiano Micalizzi. Pierpaolo Ranieri ha suonato il basso ne “La promessa”.
L’arrangiamento di “Non so dove abito” è di Edoardo Omezzolli.
La preproduzione de “Il Palio di Siena” è di Alessandro Cianci dove ha suonato le chitarre elettriche.
Caterina ha suonato le chitarre in “Il Palio di Siena” e “Sempre più piccola”
Nel disco hanno collaborato e contribuito le penne di Gio Evan, Anansi, Pietro e Antonio Fiabane.
Mix e mastering sono stati fatti al Wasabi Studio da Marco Dal Lago eccetto La promessa e Abitudini il cui mastering è di Giacomo Plothegher.
La produzione esecutiva è di Piero Fiabane, la distribuzione di Ada Music Italy
Fotografia ed editing sono di Tommaso Schirru.
Le grafiche di Tommaso Schirru e Francesca Bazzoni.
GUIDA ALL’ASCOLTO DEL DISCO BRANO PER BRANO
CAUSA AFFETTO:Vorrei dirti e darti un sacco di cose ma ad ogni “causa” corrisponde un “affetto”.
Dunque, torniamo a noi: anche quest’anno ho un anno in più, e un po’ meno coraggio. Ho preso una casa, ma sono in affitto. Volevo dirti una cosa, conto fino a sette e poi forse te la dico. Aspetta e spera e aspetta ancora. Ad aspettare troppo poi si posa. La polvere, nelle stanze della casa e su di noi, e il nostro affetto.
Te l’avevo già detto! Disdetto.
LA PROMESSA:Se la coscienza è logorroica, le parole sono di troppo, forse mai le canzoni: parola di Caterina che, esausta come una cabina telefonica che ne ha sentite di tutti i colori, ci canta di promesse lasciate lì, cose iniziate e già finite, brexit del cuore. Mix tra ritmo cazzuto e malinconia, che suonerebbe volentieri assieme ad un gruppo punk inglese sull’aia.
POVERA ME:È una canzone allegro malinconica per chi fa spesso a botte con se stesso: da una parte del ring la coerenza e dall’altra la totale illogicità. Se è vero che chi si accontenta gode, con le briciole non si possono costruire case e porti sicuri.  In mezzo a tutto questo agitarsi caotico della città, tramonto rosso a favore di selfie alcolico, una rosa comprata e dimenticata al tavolino di un bar: stiamo a guardare, forse è un'altra storia, con una luce tutta sua.
GROENLANDIA:Non è facile per chi scrive sentirsi rappresentati dalle parole di altri, questa canzone è un regalo di Gio Evan e me la sono sentita cucita addosso, lo ringrazio di cuore. Essere a pezzi come la “Groenlandia”, una lotta silenziosa dentro a stanze rumorose. E anche se è difficile, bisogna attraversare i deserti per riuscire a trovare lì deserti ma fertili, non opporre resistenza al vento per credersi aquilone. E tu ti meriti di essere felice. Gira il mappamondo e gira, a caso, punto il dito in un posto, sicuramente ci sarà del vino e a quest’ora c’è anche il sole. Ci andiamo, altrove?
NON È VERO CHE:Avere la soluzione sotto al naso e non volerla vedere non dice che sei miope.
E quando le cose fanno acqua da tutte le parti si cerca sempre un colpevole, o un idraulico. Colpa e ragione stanno, dire nel mezzo è fare torto alla realtà. Tirando le somme, le somme strecciano dalla parte dove tiri: due più due uguale mai. Diventeremo grandi, o più spesso vecchi? 
ABITUDINI:Canzone per ubriachi di vite assolate, alle prese col termometro che non denuncia quasi mai l'età percepita. Ai primi caldi, Caterina scrive una canzone per chi, come lei, indomita al mattino "spegne le sveglie e cerca le stelle" — il mattino ha loro, in bocca —. Per i disordinati che impattano con i loro casini e, forse, entrandoci ne escono. La corsa coi sacchi di pazienza non ha vincitori ma persone curiose. E Caterina promette di stupirci, con le sue abitudini.
IL PALIO DI SIENA:Che colore è il color camaleonte? Ecco appunto, non lo sappiamo. Forse assomiglia ad un arcobaleno ma anche gli arcobaleni se la tirano, tesorucci, deve piovere col sole e blablabla, che indecisione. Parto o non parto? Punto tutto sul mio cavallo, senza carrozza e senza principe per correre al “Palio”. Mi faccio un po’ più in là rispetto alla tua schiena.  Ora si vede bene, da quell’altra parte la luna non è piena, e non è di miele.
LA VITA DAVANTI:Forse i sentimenti più profondi sono strade bianche destinazione tornanti. L’oroscopo interroga: basterà sopravvivere a novembre? Il mese dove il buio arriva un’ora prima e ancora nessun nullaosta all’approdo del Natale. Caterina non tiene più il conto, e se ci vuole il doppio d’amore per chiudere una storia il ‘fareamenodite’ è una medicina difficile da mandar giù.
NON SO DOVE ABITO:Racconta di un momento di smarrimento, è in effetti il primo pezzo scritto dopo il primo disco. Trovarsi a ricominciare il viaggio da capo ma sentirsi come in autostrada quasi asciutti di benzina. Rischiarsela fino alla prossima. Uscita? Guardami: mi si è stampato un sorriso da ebete? Forse no.
CASA MIA:Un muro non fa la casa. La casa è fatta di fondamenta, e le fondamenta sono le persone da cui partiamo, che son radici, ma anche finestre, che ci portano dentro il fuori e noi là fuori. Sono le persone da cui continuiamo a tornare con i ricordi, tavoli ovali di silenziosi ospiti che ci tornano dentro come un profumo inatteso. Azioni gentili e dargli acqua, come avresti fatto tu. Ovunque tu sia se puoi preparami una stanza, sono certa che saprà di casa mia.
SEMPRE PIÙ PICCOLA (bonus track):All’epoca non pensavo di essere in grado di scrivere canzoni, così per cominciare ho scelto di raccontare un momento della mia vita che ancora lasciava i suoi strascichi e mi sfiorava. Parlare dei miei DCA (disturbi del comportamento alimentare) mi ha fatta sentire nuda e vulnerabile, ma ha permesso di metabolizzare cosa era successo. Ad oggi non credo sarei in grado di trovare altre parole più giuste per descrivere quei momenti li. “In queste stanze piene” è il disco giusto per “sempre più piccola” che fa parte della mia casa, è la prima canzone che ho scritto in vita mia e dopo tante canzoni, resta per me un inizio, spero quindi possa essere d’aiuto per una ripartenza a chi l’ascolterà.
 
 
CATERINA – Biografia
 
Caterina Cropelli nasce a Cles nel 1996. A tredici anni impara da sola a suonare la chitarra, strumento che non lascerà mai più. Durante gli anni del liceo inizia a farsi vedere, e sentire, nei locali delle valli trentine.
Nel 2016 Fedez la sceglie per la sua squadra, le “Under Donne”, a X Factor. Vissuta l’avventura nel talent targato Sky, Caterina inizia a scrivere e a comporre le sue prime canzoni.
Accompagnata dalla sua chitarra apre i concerti di grandi nomi della musica italiana come Cristina Donà, Eugenio Finardi, Irene Grandi, Gianluca Grignani, Enrico Ruggeri.
A giugno 2018 esce il primo inedito dal titolo “Non ti ho detto mai”, primo passo di questo nuovo cammino. A giugno 2019 è tempo di “O2”, con la produzione artistica di Clemente Ferrari (già al fianco di grandi artisti come Max Gazzè e Fiorella Mannoia).
L’estate di Caterina trascorre piena di impegni sui palchi di diversi festival italiani in compagnia di Simone Cristicchi, Fabio Concato e Raphael Gualazzi. Il 7 dicembre apre le danze a Carmen Consoli al Mart di Rovereto per il Concertone dell’Immacolata, presentando per l’occasione il suo terzo singolo “Quando”.
Il 13 marzo 2020 esce il singolo “Duemilacredici” che anticipa il suo primo disco di inediti “Caterina”, pubblicato il 27 marzo su etichetta Fiabamusic/Artist First, con il quale l’artista conquista le playlist New Music Friday, Indie Italia, Best of indie Italia 2020 e la copertina di Scuola Indie di Spotify.
D’estate presenta dal vivo l’album in un tour di 15 date, alcune delle quali come opening di Max Gazzè.

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MANOVRA: COLDIRETTI PUGLIA, TORNANO BUONI LAVORO NEI CAMPI; SONO OLTRE 170MILA GLI OPERAI STAGIONALI IN PUGLIA

L’arrivo dei buoni lavoro è importante nelle campagne dove occorre lavorare con la semplificazione burocratica per salvare i raccolti e garantire nuove opportunità di reddito in un momento particolarmente difficile per il Paese, con la Puglia che conta oltre 170mila operai agricoli stagionali. E’ quanto afferma Coldiretti Puglia, in riferimento ai contenuti della manovra che prevede l’introduzione dei buoni lavoro a tempo determinato per un importo fino a 10mila euro.

Coldiretti ringrazia il Governo per aver accolto le sollecitazioni sul problema della manodopera agricola, elemento essenziale – aggiunge Coldiretti Puglia – per garantire la sovranità alimentare che significa nei fatti un impegno per investire nella crescita del settore con il lavoro, aumentare le produzioni, ridurre la dipendenza dall’estero, valorizzare la biodiversità del territorio e garantire ai cittadini la fornitura di prodotti alimentari di alta qualità. A questo punto si può avviare il confronto con le Istituzioni e i sindacati per individuare le formule più adeguate che garantiscano maggiore semplificazione per le imprese e le necessarie tutele per i lavoratori agricoli.

E’ stabile il lavoro in agricoltura in Puglia con 104mila occupati ai livelli pre-pandemia, con un calo degli occupati dipendenti del 2,8% compensato dall’aumento del numero degli autonomi del 3%, mentre permane – insiste Coldiretti Puglia - Il caos sui contratti per 170mila stagionali che rischia di causare ulteriori perdite sulle produzioni agricole sopravvissute a una siccità che non si ricordava da decenni.

Con la revisione degli obblighi dei datori di lavoro sull’informazione ai dipendenti in occasione dell’assunzione – spiega Coldiretti - si rischia il caos negli uffici e ritardi nell’impiego anche in Puglia di oltre 170mila lavoratori stagionali, italiani e stranieri, che operano nelle campagne in un momento delicato in cui i raccolti, dalla vendemmia fino alla frutta alla verdura, sono stati già decimati dalla siccità e dal caldo con danni per oltre 200 milioni di euro.

Purtroppo – evidenzia la Coldiretti Puglia – si tratta di una modifica che complica e rallenta le grandi campagne di raccolta, con  il lavoro delle aziende già peraltro alle prese con grosse difficoltà a reperire manodopera disponibile e il balzo dei costi per materie prime ed energia per la guerra in Ucraina e con i cambiamenti climatici che, fra caldo africano siccità e grandine, stanno devastando le produzioni agricole con cali drammatici in Puglia del 45% per i foraggi che servono all’alimentazione degli animali, del 20% per il latte nelle stalle, del 35-40% per il grano duro per la pasta, di oltre il 15% della frutta ustionata da temperature di 40 gradi, del 20% delle cozze, del 35% della produzione di miele e del 20% del pomodoro con gli agricoltori che hanno dovuto dire addio quest’anno in Puglia a 1 bottiglia di passata di pomodoro su 5, oltre al calo fino al 50% della produzione delle olive.

Quello di cui invece ha bisogno il sistema agricolo – conclude Coldiretti – sono proprio misure concrete per ridurre, e non aumentare, la burocrazia e contenere il costo del lavoro con una radicale semplificazione che possa garantire flessibilità e tempestività di un lavoro legato all’andamento climatico sempre più bizzarro.

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MALTEMPO: COLDIRETTI PUGLIA, 7 EVENTI ESTREMI IN 7 GG; SALENTO COME OKLAHOMA LA TORNADO ALLEY D’ITALIA.

Con 7 eventi estremi in 7 giorni tra bufere di vento, tornado e violenti nubifragi, il maltempo ha colpito duramente il Salento, divenuto come l’Oklahoma, la Tornado Alley d’Italia. E’ quanto afferma Coldiretti Puglia, sulla base dei dati dell’European Severe Weather Database (Eswd) dal 16 novembre ad oggi 2 tornado a Surano e Castrignano del Capo, 3 bufere di vento a Copertino, Nardò e Casarano, 1 tempesta di fulmini a Tricase e un nubifragio a Calimera, con l’ultima tromba d’aria che ha scoperchiato le serre a Nardò.

Con 112 eventi estremi in 10 anni, la Puglia si posiziona al quarto posto – aggiunge Coldiretti regionale - della classifica delle regioni italiane maggiormente colpite dagli effetti violenti dei cambiamenti climatici, con danni stimati pari a 3 miliardi di euro sul settore agricolo.

Anche nel 2022 si sono succeduti siccità grave, nubifragi impressivi, gelate e grandinate, tornado e trombe d’aria, oltre alle tempeste di fulmini – aggiunge Coldiretti Puglia – dove è evidente la tendenza alla tropicalizzazione del clima con un impatto devastante sulle produzioni agricole e sulla vita delle persone. ll moltiplicarsi di eventi estremi hanno provocato vittime e danni che in agricoltura superano già i 300 milioni di euro nel 2022, pari al 10% della produzione regionale secondo la Coldiretti.

Siamo di fronte alle evidenti conseguenze dei cambiamenti climatici anche in Puglia dove l’eccezionalità degli eventi atmosferici è ormai la norma, che – continua la Coldiretti regionale – si manifesta con una più elevata frequenza di manifestazioni violente, sfasamenti stagionali, precipitazioni brevi ed intense ed il rapido passaggio dal sole al maltempo, con sbalzi termici significativi che compromettono le coltivazioni nei campi con perdite della produzione agricola nazionale e danni alle strutture e alle infrastrutture nelle campagne.

Sono 230 i comuni pugliesi a rischio frane e alluvioni e a pagarne i costi, oltre ai cittadini residenti soprattutto nelle aree rurali, sono proprio le 11692 imprese che operano su quei territori. Il consumo del suolo è avvenuto per il 67.5% in contesti prevalentemente agricoli o naturali, depauperando pezzi di territorio e deturpando il paesaggio, oltre ad impoverire il tessuto imprenditoriale agricolo pugliese. E’ evidente in Italia la tendenza ad una tropicalizzazione del clima con le ultime ondate di nubifragi e grandinate che si sono abbattute su terreni secchi i quali – evidenzia la Coldiretti regionale – non riescono ad assorbire l’acqua che causa frane e smottamenti.Maltempo_in_Salento_Serre_scoperchiata_a_Nardò_1.jpg

Il cambiamento climatico riguarda in realtà l’intero pianeta dove è evidente la tendenza al surriscaldamento con l’estate che si classifica da punto di vista climatologico al quinto posto tra le più calde mai registrati nel pianeta con la temperatura sulla superficie della terra e degli oceani, addirittura superiore di 0,89 gradi rispetto alla media del ventesimo secolo, secondo l’analisi della Coldiretti sulla base delle elaborazioni dei dati della banca dati Noaa, il National Climatic Data Centre che registra le temperature mondiali dal 1880.

Dall’inizio dell’anno gli eventi estremi fra nubifragi, bombe d’acqua, grandinate, bufere di vento e tornado che hanno provocato danni e vittime sono cresciuti del +42%, rispetto allo scorso anno con il 2022 che si classifica peraltro fino ad ora in Italia come il più caldo di sempre con una temperatura addirittura superiore di quasi un grado (+0,96 gradi) rispetto alla media storica ma si registrano anche precipitazioni ridotte di 1/3 anche se più violente secondo Isac Cnr. Siamo di fronte alle evidenti conseguenze dei cambiamenti climatici anche in Italia dove l’eccezionalità degli eventi atmosferici è ormai la norma, con una tendenza alla tropicalizzazione che – conclude la Coldiretti – si manifesta con una più elevata frequenza di manifestazioni violente, sfasamenti stagionali, precipitazioni brevi ed intense ed il rapido passaggio dal sole al maltempo, con sbalzi termici significativi che compromettono le coltivazioni nei campi con perdite della produzione agricola nazionale e danni alle strutture e alle infrastrutture nelle campagne.Maltempo_in_Salento_Serre_scoperchiata_a_Nardò_2.jpg

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L’allunaggio, musica e inclusione al Ferdinando di Mesagne. Sabato 26 novembre alle 14.00 presso l’auditorium dell’Epifanio Ferdinando di Mesagne si terrà il concerto “L’allunaggio“, evento realizzato nell’ambito del progetto Pon “Musica e inclusione”, con l’obiettivo di promuovere pari opportunità alle persone con disabilità. 

Il Maestro Vincenzo Deluci, docente esperto del progetto Pon, con le note della sua tromba condurrà gli ascoltatori ad “immaginare” lo straordinario evento in una dimensione immersiva. Il musicista Fabrizio Giannuzzi attraverso la sua voce narrerà il viaggio a ritroso nel tempo al fianco dei tre astronauti di Apollo 11. 
Il concerto permetterà di trascorrere un pomeriggio memorabile dal punto di vista musicale e inclusivo. Seguirà una breve esibizione musicale degli studenti dell’Epifanio Ferdinando che hanno partecipato al progetto “Musica e inclusione”. 
Tale progetto, come afferma il Dirigente dell’Istituto Prof. Mario Palmisano Romano,  ha contribuito ad avvicinare  gli  studenti agli aspetti più “generativi” della creatività,    perché la scuola ha il compito di promuovere lo sviluppo del pensiero creativo e del pensiero divergente, per garantire la formazione di personalità autonome, sicure, critiche, libere. 

I volontari di Protezione civile-Ser di Mesagne su richiesta della polizia locale sono intervenuti sulla Mesagne-Tuturano dove il forte vento ha causato la caduta di un pino sulla carreggiata. Successivamente è stato richiesto l'intervento per una palma caduta in piazza Orsini dove hanno rimosso la stessa e  presidiato la zona per la messa in sicurezza di un palo  Enel  in attesa dell'arrivo degli operatori specializzati.

Nei giorni scorsi è infuriata sui social la polemica sulla via Oliviero Maja, devastata dalla “sistemazione” con tappetino di asfalto al centro della carreggiata e marciapiedi virtuali ai suoi lati. Alto si è levato lo sdegno di tanti cittadini davanti a quel disastro; in molti hanno ricordato che la nostra cittadina voleva essere una capitale della Cultura, un tempo…

Come sempre c’è stata la levata di scudi in difesa dell’amministrazione da parte di chi tifa a prescindere per questa. Il sindaco, indignato ed offeso per le critiche, ha affermato che le chianche residue sono state numerate e messe da parte. Più istituzionalmente poteva fare un breve comunicato per rassicurare i cittadini indignati, ma ha preferito affidare le sue dichiarazioni all’eterno presente dei social, dove tutto viene dimenticato il giorno dopo.
La ragione è nella foto che vediamo: quelle chianche sono state scientemente distrutte per fare presto, stendere velocemente il tappeto di asfalto e correre di gran carriera verso un altro appalto. Non esiste un deposito dove le chianche giacciono amorevolmente numerate, come vorrebbero farci credere i propalatori del sogno mesagnese, quelli dell’umana meraviglia. Questa è solo l’ennesima favoletta “ad usum cretini”.
Siamo di fronte ad una amministrazione che quotidianamente si fregia di star rinnovando Mesagne con tanti lavori ed investimenti ma, purtroppo, la quantità di questi non si accompagna con la dovuta qualità. Lo abbiamo visto con i lavori per le nuove fogne, dove gli scavi cedevano per l’inconsistenza dei materiali di riempimento usati, lo vediamo oggi con queste strade antiche brutalmente sfregiate con indecenti tappetini di asfalto. C’è solo la fretta di fare presto e approssimativamente quanti più lavori possibili. Non credo che la nostra città, candidata a Capitale della Cultura, cosa che a quanto pare è piaciuta a molti concittadini, perlomeno come orizzonte di dignità e bellezza, meriti questo tipo di lavori.
 
Carlo Ferraro
portavoce Movimento 5 Stelle

Dati del giorno: 22 novembre 2022

2.296
Nuovi casi
11.096
Test giornalieri
7
Persone decedute
Nuovi casi per provincia
Provincia di Bari: 638
Provincia di Bat: 149
Provincia di Brindisi: 228
Provincia di Foggia: 292
Provincia di Lecce: 725
Provincia di Taranto: 241
Residenti fuori regione: 18
Provincia in definizione: 5
15.115
Persone attualmente positive
230
Persone ricoverate in area non critica
13
Persone in terapia intensiva

Dati complessivi

1.544.989
Casi totali
13.166.125
Test eseguiti
1.520.633
Persone guarite
9.241
Persone decedute
Casi totali per provincia
Provincia di Bari: 497.013
Provincia di Bat: 130.843
Provincia di Brindisi: 147.521
Provincia di Foggia: 215.874
Provincia di Lecce: 323.511
Provincia di Taranto: 208.759
Residenti fuori regione: 16.250
Provincia in definizione: 5.218

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Un mesagnese ai vertici della società Sanitaservice Asl Brindisi S.r.l.. Si tratta di Francesco Pasanisi Zingarello che è stato nominato con delibera del direttore generale dell’Asl di Brindisi, Flavio Roseto. Sarà lui l'amministratore unico della società Sanitaservice Asl Brindisi S.r.l. che sostituirà Maria Rosa Di Leo, che aveva retto pro-tempore le sorti dell'azienda .
La società “in house” dell’Asl Br/1, attualmente impiega circa 900 persone, si occupa dei servizi a favore dell’Asl di Brindisi nel campo dell’ausiliariato, della logistica ospedaliera, del portierato, cup e screening, riabilitazione psichiatrica, manutenzione del verde, logistica integrata con un fatturato di circa 30 milioni di euro.
A partire dal primo gennaio 2023 gestirà anche il servizio del 118, assorbendo altri 198 autisti e 165 soccorritori e acquistando 35 ambulanze. Francesco Zingarello Pasanisi è dottore commercialista dal 1995, revisore contabile e revisore degli enti locali, perito del Tribunale di Brindisi.
Collabora da diversi anni con la cattedra di Statistica Aziendale presso l’Università degli Studi del Salento. Ha svolto diversi incarichi come componente-presidente del collegio dei revisori per diversi comuni ultimo quello di Modugno (Ba).
E’ stato membro dello staff della presidenza della Provincia di Brindisi con Ferrarese occupandosi del controllo analogo su tutte le società partecipate della Provincia, modulare il controllo di gestione e seguire l’andamento economico-finanziario dell’ente. Ha anche collaborato con i commissari straordinari dell’Ente in tal ruolo.
E’ stato presidente del cda della STP Spa – società di trasporti di Brindisi – , amministratore unico con il commissario straordinario della Provincia di Taranto della società Multiservizi Taranto Isolaverde Spa, amministratore unico della società Terra di Brindisi Srl.
Per un breve periodo è stato direttore amministrativo della BMS Multiservizi Srl del Comune di Brindisi. E’ attualmente presidente di diversi Organismi di vigilanza per la 231.

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“Oggi ho convocato per l'1 dicembre 2022 una conferenza dei sindaci Asl che vedrà l'intervento del direttore generale dell'Asl di Brindisi Flavio Roseto, dell'assessore regionale alla Salute Rocco Palese e del direttore del Dipartimento della Salute della Regione Puglia Vito Montanaro per discutere delle criticità del servizio emergenza-urgenza con particolare riguardo al pronto soccorso dell'ospedale Perrino di Brindisi.

Occorrono soluzioni per uno dei presidi sanitari più importanti e che oggi rappresenta una gravissima criticità nel nostro sistema sanitario.

Molteplici a mio avviso possono essere le soluzioni: dalla contrattualizzazione di nuovo personale medico all'opportuna riorganizzazione dell'attuale personale sanitario Asl, dando priorità ai presidi del pronto soccorso.

Di questo discuteremo in conferenza e chiederò risposte urgenti per il nostro territorio, non c'è più tempo”, lo dichiara il sindaco di Brindisi Riccardo Rossi.