Redazione

Un tragico incidente stradale  si è verificato questa mattina lungo la statale che collega Lecce a Taranto nel tratto in cui è presente lo svincolo per Erchie. Qui per cause ancora in fase di accertamento si sono scontrati un motocarro e un furgone. Nello scontro Francesco Argese, pensionato di Erchie, è deceduto. Sul posto sono intervenute ambulanze del 118 e i carabinieri che stanno ricostruendo il sinistro. 

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Sei auto sono andate a fuoco nella notte a Brindisi. In un caso dovrebbe trattarsi di incendio doloso. Il primo episodio si è verificato in via Cappellini, dove una Volkswagen Golf ha preso fuoco coinvolgendo un altro mezzo parchegiato nei paraggi. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco. Il secondo episodio si è verificato sempre a Brindisi in via Dè Flagilla. Qui le fiamme hanno preso avvio da un'auto in marcia. Il conducente è sceso dal mezzo per mettersi in salvo mentre lo stesso ha proseguito la sua marcia fermandosi a ridosso di altri tre mezzi incendiandoli. Anche qui sono intervenuti i vigili del fuoco. Sui due episodi indagano le forze dell'ordine.

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Una ragazza di 26 ann, Claudia Ditano, è deceduta la notte scorsa cadendo nel vano di un ascensore dal quarto piano di un condominio di Fasano. La Ragazza, probabilmente, non si è accorta che quando si è aperta la porta dell'ascendore questo era fermo al primo piano ed è precipitata giù. Sul posto sono giunti i vigili del fuoco, che hanno recuperato in mattinata il corpo, i carabinieri, e il 118. L'ascensore è stato posto sotto sequestro. 

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Quindici milioni di euro. A tanto ammonta la somma richiedibile da parte dei viaggiatori alle compagnie aeree, per il solo mese di giugno, per via dei pesanti disservizi aerei, che, entro agosto possono raggiungere anche i 60 milioni di euro. Questa è la stima, raccolta dal dipartimento ricerca e sviluppo della claim company, ItaliaRimborso, che, giornalmente, riceve reclami da parte di passeggeri, spesso lasciati da soli in aeroporto per via di un volo cancellato o di un volo in ritardo.

Un trend certamente in crescita nell’ultimo periodo e destinato ad aumentare nel corso dell’estate, a partire da questo weekend, il secondo proprio della stagione estiva. Basti pensare che, nel mese di giugno, i disagi aerei sono quasi raddoppiati rispetto al mese di maggio, con la prevalenza dei disservizi aerei provocati dalle compagnie aeree low cost, anche per il maggiore numero di voli operati rispetto ad altre compagnie. I disagi aerei, infatti, aumentano al costante aumento dei voli operati da parte delle compagnie aeree, che, nelle ultime settimane, ed in particolare negli ultimi dieci giorni si ritrovano a dover provocare dei disagi aerei, nei più dei casi per guasti sul piano tecnico. In altre situazioni, invece, gli aeroporti non sono pronti a ricevere il numero cospicuo di passeggeri che stanno volando nei cieli italiani.

Ecco quindi che i disservizi aerei possono essere dietro l’angolo, considerando che luglio e agosto sono i mesi preferiti dagli italiani per partire. Il più dei casi, infatti, la responsabilità ricade proprio sulle compagnie aeree ed i passeggeri si possono rifare sul Regolamento Europeo 261/2004, ottenendo una compensazione pecuniaria che va da 250 a 600 euro. Una sorta di risarcimento richiedibile se il volo in ritardo supera le tre ore, o, se il volo viene cancellato con un preavviso inferiore a 14 giorni.

«Giornalmente – dice Felice D’Angelo, ceo di ItaliaRimborso – veniamo costantemente contattati dai passeggeri che ricevono un disservizio aereo per richiedere la nostra assistenza. Ciò che stiamo analizzando in queste settimane è qualcosa che va fuori dal normale, tanto da dover incrementare il personale in azienda, garantendo una copertura anche nei fine settimana, spesso scelti dai viaggiatori per spostarsi in aereo. Le compagnie, infatti, spesso, lasciano il viaggiatore solamente con una mail ed il passeggero, così, non si trova preparato, non conoscendo i propri diritti. I 15 milioni di euro richiedibili di risarcimento per i viaggiatori, per il solo mese di giugno, sono la testimonianza dei pesanti disservizi aerei di questi giorni».

È bene precisare che, in situazioni di sciopero, come quello del prossimo venerdì 5 luglio, il passeggero non può richiedere la compensazione pecuniaria, ma, può ottenere il rimborso delle spese sostenute per giungere a destinazione. Tra queste rientrano quelle per il trasporto, le eventuali notti in hotel e pasti.

«Nei casi di scioperi – dice Felice D’Angelo, ceo di ItaliaRimborso – il passeggero può subire un ritardo o una cancellazione del volo. Il viaggiatore, qualora non riprotetto dal vettore aereo con un nuovo volo, può sicuramente sostituirsi alla compagnia aerea e sostenere tutte le spese per raggiungere la meta prefissata. In questo caso sarà poi possibile avviare un reclamo di rimborso, rivolgendosi direttamente al vettore aereo, ad un claim company o ad un proprio legale di fiducia».

Se da un lato la normativa europea garantisce i diritti ai viaggiatori, dall’altro, la realtà dei fatti è spesso complicata. Ad oltre un anno dell'entrata in vigore della riforma Cartabia, che doveva snellire la burocrazia giudiziaria, si registra un maggior danno ai passeggeri ed un beneficio per le compagnie aeree, con in prima fila le lowcost straniere.

La riforma Cartabia, infatti, ha modificato il processo civile anche davanti al giudice di pace, introducendo l'obbligatorietà della conciliazione. L'auspicio del ex Ministro Marta Cartabia circa lo snellimento del carico giudiziario davanti ai giudici di pace, ad oltre un anno dell'entrata in vigore, è infatti smentito dai fatti, a danno dei passeggeri aerei costretti ad attendere tre anni per ottenere un indennizzo che, nella maggior parte dei casi, è di 250 euro. Il tutto a beneficio dei vettori, con le società lowcost più note in prima fila. Infatti, sono proprio le lowcost che detengono il primato del traffico aereo e, per l'effetto, il primato dei disservizi, non presentandosi però alle conciliazioni, rinviando quindi il problema al giudice di pace competente.

L'Ordine degli Avvocati di Milano, congiuntamente a quello di Roma e di Napoli hanno già scritto al ministro Nordio una nota ove evidenziano la necessità di ritornare allo strumento di citazione quale atto introduttivo del giudizio. A questi si aggiunge il Consiglio dell'Ordine degli Avvocati di Trapani, presieduto dall'avvocato Salvatore Longo, che, con propria delibera, sottolinea la progressiva riduzione del numero dei giudici e la carenza del personale amministrativo.

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Una mattinata dedicata alla tutela della zona di riserva integrale dell’Area Marina Protetta di Torre Guaceto. I volontari delle Leghe navali di San Vito dei Normanni e Torre Santa Sabina hanno ripulito gli isolotti ed i fondali della zona A dai rifiuti spiaggiati. Ad agosto torneranno in azione. 

Sono arrivati nel cuore dell’area protetta a bordo delle loro imbarcazioni, ad attenderli il personale del Consorzio di Gestione di Torre Guaceto pronto a supportare e coordinare l’iniziativa. 
Un contributo importante alla tutela della zona più preziosa e delicata dell’AMP, un evento eccezionale visto il divieto di transito di mezzi a motore nell’intera riserva e in particolar modo nella zona A, alla quale non è possibile accedere neanche per fare il bagno, in ragione delle sue peculiarità. 
Le donne, gli uomini e i bambini si sono dedicati alla pulizia degli isolotti ed i fondali, operazione che ha permesso di liberare l’area da una grande mole di rifiuti difficilmente asportabili visti i vincoli necessari alla tutela della zona A. 
“Ringraziamo la comunità delle Leghe navali di San Vito dei Normanni e Torre Santa Sabina per la cura e la dedizione dimostrata nei confronti della riserva – ha commentato il presidente del Consorzio di Gestione di Torre Guaceto, Rocky Malatesta -, data la quantità di rifiuti portati dalle correnti marine che potrebbe tornare a spiaggiarsi, abbiamo già programmato una seconda attività di pulizia per il mese di agosto”.

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Continua con successo il percorso di formazione per i docenti del Terzo Istituto Comprensivo di Francavilla Fontana. L’istituto, sempre più orientato verso l’innovazione e l’inclusione, offre ai propri insegnanti una serie di laboratori sul campo mirati all’adozione delle tecnologie più avanzate in ambito educativo. Questa iniziativa coinvolge docenti della scuola dell'infanzia, primaria e secondaria di primo grado, con un focus particolare sull’uso di strumenti digitali e dell’intelligenza artificiale.
 
I laboratori “Innovazione didattica con l’intelligenza artificiale” e “Tecnologie intelligenti per un’inclusione efficace” offrono un’opportunità unica per esplorare e sperimentare le ultime innovazioni tecnologiche direttamente in contesti educativi reali.
 
Attraverso attività pratiche e immersive, i docenti apprendono l’uso di applicazioni e tecnologie avanzate. Questi strumenti permettono di trasformare la didattica tradizionale in esperienze di apprendimento personalizzate e coinvolgenti, offrendo nuove prospettive per l’insegnamento e l’apprendimento.
 
L’Intelligenza Artificiale in Classe: un cambiamento epocale
 
L'introduzione dell'intelligenza artificiale nel contesto scolastico rappresenta una svolta significativa per l'educazione. Queste tecnologie consentono di creare ambienti di apprendimento più dinamici e personalizzati, adattabili alle esigenze individuali di ogni studente. Grazie all’IA, è possibile personalizzare il percorso educativo e fornire risorse su misura per ciascun alunno.
 
Il Terzo Istituto Comprensivo di Francavilla Fontana si pone all'avanguardia nell'adozione dell'intelligenza artificiale in classe. La capacità di questi strumenti di analizzare dati e fornire feedback in tempo reale apre nuove frontiere per l'insegnamento, permettendo un monitoraggio continuo dei progressi degli studenti e una risposta immediata ai loro bisogni educativi.
 
Inclusione e Sviluppo delle Competenze: Una Missione Prioritaria
 
Oltre a migliorare le competenze tecniche dei docenti, i laboratori promossi dall’istituto, mirano a promuovere una cultura dell’inclusione. L’obiettivo è creare un ambiente scolastico in cui ogni studente si senta valorizzato e supportato nel proprio percorso di crescita.
 
Le tecnologie intelligenti offrono strumenti potenti per facilitare l'inclusione. Ad esempio, possono aiutare a superare le barriere linguistiche, supportare gli studenti con difficoltà di apprendimento e offrire modalità alternative di accesso ai contenuti didattici.
 
Un Futuro di Opportunità per Docenti e Studentidocenti_computer_aula_pc_2.jpg
 
I corsi di formazione organizzati dal Terzo Istituto Comprensivo di Francavilla Fontana rappresentano un’opportunità preziosa per i docenti di aggiornarsi e acquisire nuove competenze. La partecipazione attiva ai laboratori sul campo e l'interazione con tecnologie avanzate consentono agli insegnanti di integrare strumenti innovativi nella loro pratica quotidiana, rendendo la didattica più efficace e stimolante.
 
Queste iniziative non solo arricchiscono il bagaglio professionale dei docenti, ma contribuiscono anche a costruire una scuola più inclusiva e accessibile per tutti gli studenti. In un mondo in cui la tecnologia è sempre più centrale, il Terzo Istituto Comprensivo di Francavilla Fontana dimostra di essere pronto a guidare i propri alunni verso un futuro di successo e opportunità.

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La decima edizione del torneo Internazionale “Brindisi Porta del Salento” è stata, come da tradizione, una festa di sport e amicizia, ma sarà ricordata per il rapporto che si è istaurato con gli “amici” dell’Algeria, rimasti entusiastici per l’accoglienza e le bellezze del territorio. La finalissima, un derby stracittadino, preceduta dall’inno d’Italia cantato live dalla brindisina Alessandra Stomati, è stata giocata, con gli spalti del PalaZumbo gremito di ragazzi, genitori, appassionati e addetti ai lavori, tra la New Basket Brindisi e l’Aurora Basket Brindisi. Proprio quest’ultima si è aggiudicato il torneo 2024 con il risultato di 64 a 78. Tutte le altre squadre si sono classificate, a pari merito, al terzo posto, nello spirito dell'iniziativa che privilegia più i rapporti umani, l'amicizia, la lealtà, il rispetto e la considerazione, piuttosto che la parte agonistica. La cerimonia di premiazione, presentata dal giornalista Mimmo Consales e fortemente voluta dalla Robur Brindisi, è stata l'occasione per premiare personalità del mondo dello sport e del sociale che si sono particolarmente distinti negli ultimi anni. Ma anche una delle poche occasioni per Brindisi di ricordare quanti, con impegno e passione, hanno dato allo sport, al basket in particolare, e che oggi non ci sono più. Il premio “Roberto Buscicchio”, storico dirigente sportivo della Libertas Brindisi, è stato consegnato dalla figlia, Cinzia Buscicchio, all’On.le Mauro D’Attis, parlamentare brindisino e vice presidente della Commissione Antimafia, per il suo costante impegno verso il territorio, mentre il Sindaco di Brindisi, Giuseppe Marchionna, primo cittadino del capoluogo adriatico, ha consegnato la medaglia della Presidenza del Senato della Repubblica. Una targa in ricordo di Rodolfo Trabacca, da tutti ricordato come “Foffo”, storico presidente regionale della FIP Puglia, è stata consegnata al Questore di Brindisi, Giampietro Lionetti, per i risultati ottenuti in termine di ordine pubblico durante il vertice del G7. Il Questore ha ricevuto, altresì, dall’On. Mauro D’Attis, la medaglia della Presidenza della Camera dei Deputati. Le due Istituzioni, Senato della Repubblica e Camera dei Deputati, anche per questa edizione, hanno patrocinato la manifestazione ritenendola di grande rilevanza sportiva e per le finalità legate ai valori della Lealtà, del Rispetto, dell’Amicizia e della Considerazione. La targa in ricordo di Luigi Mellone, per tutti Gigi, storico presidente del Comitato zonale e regionale della FIP, è stata consegnata dalla vedova, Sig.ra Rita Perugino, all’ex arbitro di serie A, Cosimo Corsa. Il già maestro dello sport, Gianni Russo, ha consegnato la targa in ricordo di “Peppino Todisco”, tra i fautori della pallacanestro in provincia di Brindisi, all’allenatore algerino Taoui Amine, coach del Rouiba Club Basketball. Il premio “Fabiano Ventruto”, cestita e amico della Robur Brindisi, al quale è dedicato il centro mini-basket, è stato assegnato al miglior giocatore del torneo che una commissione di tecnici ha individuato nell’atleta dell’Aurora Basket Davide Roma: a consegnare la targa il Sindaco di Brindisi, Giuseppe Marchionna. All'allenatore, che ha mostrato nell'arco del torneo di aver trasmesso al meglio i principi formativi ed educativi del basket, è stato assegnato il premio Elio Pentassuglia: Ivano Rolli, Presidente Regionale del Centro Sportivo Italiano, ha consegnato il riconoscimento ad Antonio Monaco, coach della Mens Sana Mesagne. La targa fair play in ricordo di Gigi Maiorano, storico dirigente brindisino, è stata assegnata ad Alessandra Siccardi, dirigente Aurora Basket Brindisi per l’impegno profuso per la promozione dei valori etici propri dello sport e per la costante disponibilità alla collaborazione. Miglior realizzatore del torneo, premio Claudio Malagoli, se l’è aggiudicato Manuel Sponziello, dell’Aurora Basket. Il giocatore più tecnico, individuato in Tommaso Paparella, tesserato con il Basket Fasano, ha ricevuto il premio “Mino Marchese”, amico della Robur Brindisi scomparso prematuramente. 
Anche quest'anno gli organizzatori hanno voluto istituire il premio “Vincenzo Baldassarre”, per tutti Enzo, prematuramente scomparso, amministratore pubblico, persona corretta e generosa, nonché tifoso e appassionato di basket. Il premio è stato assegnato all'imprenditore Baldassarre Silvestri Colitti dell’azienda Ristosì licenziataria del marchio “Mc Donald’s”: il premio è stato ritirato da Federica Colitti, responsabile People. Nell’ambito del progetto “Cresci con lo sport” portato avanti, ogni anno, dall’Asd Robur Brindisi, sono stati consegnati due riconoscimenti: a Mattia Stefano, medico, consigliere comunale ed ex giocatore di basket della Mens Sana Mesagne; a Vincenzo Sicilia, imprenditore, neo assessore al Comune di Mesagne ed ex giocatore di basket della Mens Sana Mesagne. Una targa di ringraziamento degli organizzatori è stata consegnata a Vito Maci per la collaborazione quale referente per il campo di gioco di Torre Santa Susanna.  
Quest’anno, la Robur Brindisi ha voluto istituire un riconoscimento speciale, realizzato in collaborazione con la Mens Sana Mesagne, società con la quale ha collaborato per 20 anni, in ricordo di Angelo Greco, per tutti noi Angelone, un esempio raro di volontario dedito all’associazionismo, venuto a mancare lo scorso anno. Il premio, rivolto a tecnici, dirigenti e operatori del mondo sportivo, valorizzerà l’impegno di una persona che si è saputa distinguere per costanza e dedizione nel corso della quotidiana attività a favore degli altri e in grado di interpretare, in campo e fuori, il valore sociale dello sport come strumento di inclusione e di integrazione. Per questa edizione il premio, consegnato dalla vedova, Rosanna Calabrese, è stato assegnato a Francesca Tortorella della Mens Sana Mesagne, storica collaboratrice di Angelo Greco e da sempre vicina al coach nell’organizzazione e nella gestione dei gruppi della società mesagnese.
Poi, la premiazione di tutte le squadre e degli arbitri che hanno diretto le gare del torneo da parte di alcuni amministratori presenti, tra cui, il sindaco di Fasano, Francesco Zaccaria, il vice sindaco di Torre Santa Susanna, Nicola Tieni, l’assessore al Comune di Mesagne, Anna Maria Scalera, il Presidente del Consiglio comunale, Gabriele Antonino, l’assessore allo sport Lidia Penta, gli assessori Luciano Loiacono, Ernestina Sicilia e Daniela Maglie, e il vice presidente regionale della Federazione Italiana Pallacanestro, Pino Olive). La seconda classificata, la New Basket Brindisi, è stata premiata dal Questore di Brindisi, Giampietro Lionetti, mentre la vincitrice della decima edizione, l’Aurora Basket Brindisi, ha ricevuto il Trofeo direttamente dalle mani del Sindaco di Brindisi, Giuseppe Marchionna. 
In conclusione, l’Asd Robur Brindisi, intende evidenziare il rapporto di amicizia che si è creato con la formazione algerina della Rouiba Club Basketball: la società e il Vice Console algerino per il sud Italia, Layachi Aidouni, presente alla cerimonia, hanno donato ai Sindaci che hanno ospitato il torneo, al deputato locale, Mauro D’Attis, al Questore, Giampietro Lionetti, e agli organizzatori alcuni riconoscimenti e una maglia personalizzata della squadra algerina in segno di stima e amicizia. 

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UE: COLDIRETTI PUGLIA, OGGI 1/7 SCATTANO I DAZI SUL GRANO RUSSO DOPO +1004% ARRIVI; STANGATA DA 95 EURO/TON

Da oggi 1° luglio scattano i dazi sul grano russo decisi dall’Unione Europea dopo che si è registrata una vera e propria invasione di prodotto da Mosca, con le importazioni aumentate del 1004% rispetto all’anno precedente, un provvedimento importante per la sopravvivenza di 38mila aziende agricole in Puglia, il Granaio d’Italia, con gli arrivi selvaggi di grano dall’estero che hanno un effetto dirompente sui prezzi pagati agli agricoltori, crollati sotto i costi di produzione. A ricordarlo è la Coldiretti Puglia, in occasione dell’entrata in vigore del regolamento che aumenta i dazi all'importazione di tutti i cereali, semi oleosi e prodotti derivati della Federazione russa e della Repubblica di Bielorussia, in modo che non possano accedere al mercato dell'Ue a condizioni altrettanto favorevoli rispetto ai prodotti di altre origini. Nel caso del grano si tratterà di un dazio aggiuntivo di 95 euro a tonnellata.

Si tratta di una misura decisa dalla Commissione Ue per porre un freno a quello che viene considerato un tentativo di Putin di destabilizzare il mercato comunitario, anche se per tutelare gli agricoltori italiani è necessario un cambio di passo con l’adozione di politiche europee strutturali di difesa del reddito, partendo dall’affermazione del principio di reciprocità. Le regole che vengono seguite dalle aziende agricole nazionali devono valere anche per chi vuole vendere i propri prodotti sui mercati della Ue. Nella coltivazione del grano russo vengono peraltro usate – denuncia Coldiretti - sostanze non ammesse in Europa, come l’erbicida Fenoxaprop P ethyl ma anche il Glifosato, l’essiccante vietato in Italia in pre raccolta e usato anche sul frumento canadese, oltre al Pirimiphos methyl fumigante insetticida.

Nel 2023 si è registrata un’invasione di grano duro russo per la pasta mai registrata prima della storia, con quasi mezzo milione di tonnellate che è entrato nel nostro Paese, abbattendo fino al -60% il prezzo del grano italiano. Si tratta di valori che – rileva la Coldiretti – portano la coltivazione ampiamente sotto i costi di produzione, rendendola di fatto antieconomica ed esponendo le aziende agricole al rischio crack, soprattutto nelle aree interne senza alternative produttive. A tale invasione si è aggiunta peraltro quello dalla Turchia, Paese spesso oggetto di triangolazioni dello stesso grano russo.

Proprio da Ankara si sono peraltro intensificati gli arrivi anche nel 2024, proprio alla vigilia della trebbiatura in Italia, con il paradosso che nonostante il grave calo di produzione stimato in un -20% a causa della siccità al Sud il grano nazionale viene pagato ancora meno dello scorso anno.

Sotto accusa ci sono gli accordi gli accordi di libero scambio europei – incalza Coldiretti Puglia – per cui vanno fermate le importazioni sleali, introducendo con decisione il principio di reciprocità per fare in modo che tutti i prodotti che entrano nell’Unione rispettino gli stessi standard dal punto di vista ambientale, sanitario e del rispetto delle norme sul lavoro previsti nel mercato interno, poiché è intollerabile la concorrenza sleale che mette a rischio la salute dei cittadini e la sopravvivenza delle imprese agricole. Ad aumentare sono anche gli arrivi dalla Turchia sulla quale grava peraltro il sospetto di triangolazioni dalla Russia.

La scelta dei ministri Ue – conclude Coldiretti – è un primo passo verso uno stop deciso alle importazioni sleali e una risposta alla tutela del reddito degli agricoltori, dopo che con il Decreto legge agricoltura sono stati stanziati 20 milioni di euro in più per i contratti di filiera del grano.

Proprio per affermare il principio di reciprocità e una totale trasparenza su tutti i prodotti alimentari venduti sui mercati dell’Ue la Coldiretti ha avviato una grande mobilitazione alle frontiere, dal Brennero ai porti con la raccolta di un milione di firme per imporre l’obbligo dell’indicazione dell’origine in etichetta e cambiare il codice doganale.

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Nella mattinata di domenica 30 giugno, ad Oria, presso il Santuario di San Cosimo alla Macchia, i Carabinieri della Compagnia Carabinieri di Francavilla Fontana, nell’ambito dei seminari divulgativi per la prevenzione delle truffe in danno di vittime vulnerabili, promossi dal Comando Provinciale Carabinieri di Brindisi, hanno tenuto un incontro al termine della celebrazione eucaristica per fornire alcuni consigli pratici soprattutto ai cittadini meno giovani, ma anche ai familiari, per conoscere e riuscire a prevenire eventuali tentativi di truffa che, purtroppo, malviventi senza scrupoli cercano di attuare ai danni delle fasce più vulnerabili della popolazione, con l’intento di indurre in errore le anziane vittime per impossessarsi di denaro contante, oppure di oggetti preziosi. In tale ottica, all’incontro, tenuto dal Capitano Alessandro Genovese, Comandante della Compagnia di Francavilla Fontana, hanno partecipato circa 200 persone, alle quali sono state illustrare alcune delle metodologie più diffuse; nel contempo, sono stati forniti dei semplici ma efficaci suggerimenti su come comportarsi per evitare spiacevoli situazioni di cui, sovente, l’ignara vittima si accorge quando ormai è troppo tardi. Tra i modus operandi criminali, alcuni dei più frequenti sono:

-     il falso incidente stradale: la vittima viene contattata telefonicamente da uno sconosciuto che si presenta come “avvocato” il cui cliente sarebbe asseritamente rimasto coinvolto in un incidente stradale con il nipote della persona anziana. Tale presunto avvocato suggerisce quindi all’anziana vittima di pagare una somma di denaro per risolvere rapidamente e senza ulteriori più gravi conseguenze la questione, oppure prospettando l’obbligo di pagare una presunta “cauzione” a causa del momentaneo “fermo” del nipote operato dalle forze dell’ordine. I truffatori cercano di agire quindi facendo percepire una gravità tale dell’accaduto, al punto da non consentire il tempo sufficiente per riflettere su quanto si stia effettivamente verificando;

-     il finto “amico” di famiglia: talvolta i truffatori sanno come intenerire gli anziani, facendo leva sui loro sentimenti, bontà, generosità e comprensione; sentimenti genuini che gli vengono invece ritorti contro per indurli in buona fede a “regalare” somme di denaro a sconosciuti che, scaltramente entrati in possesso di alcune informazioni personali e familiari delle vittime designate e presentandosi come “amici di vecchia data” dei figli o dei nipoti, una volta carpita la fiducia dell’anziano interlocutore, lo persuadono a rivolgere un dono in contanti per poter far fronte a fittizi problemi economici, spese sanitarie dovute a gravi malattie, la perdita del lavoro o altri problemi di varia natura che, ovviamente, inducono ad un pagamento;

-     un pacco postale “urgente”: l’anziano/a viene contattato/a telefonicamente da un presunto dipendente di un ufficio postale o ditta che si occupa del servizio di corriere a domicilio, il quale comunica che, a breve, un collaboratore si recherà a casa dell’anziana vittima per consegnare un pacco “urgente”, il cui destinatario effettivo sarebbe la figlia o il nipote che, per i più svariati motivi, non ha ancora potuto procedere al pagamento; causa per la quale al momento della consegna l’anziano/a dovrà imprescindibilmente corrispondere l’importo dovuto. È bene sapere che i truffatori fanno leva proprio sulla “urgenza”, in quanto induce la vittima a non esitare, instillando il dubbio che la cosa più importante sia quella di non rischiare di perdere il pacco;

-     dipendenti di banca o appartenenti alle forze dell’ordine in abiti borghesi: di visite, quando si è in casa, se ne possono ricevere tante, ma non certo quelle degli impiegati di banca, i cui servizi vengono offerti solo presso gli sportelli, per corrispondenza, con carte di credito e online. Particolare attenzione, poi, a chi dice di far parte di enti benefici o religiosi, che, in modo assolutamente più credibile, preavvisano con messaggi nella buca delle lettere e di prassi non inviano volontari nelle abitazioni. O ancora, alla porta si presenta uno o più appartenenti alle Forze dell’Ordine, con un tesserino di riconoscimento a giustificare gli abiti civili? Comportamento del tutto inusuale: Carabinieri, Polizia e Guardia di Finanza operano presso le abitazioni in uniforme e vi giungono con auto di servizio con i colori istituzionali;

-     messaggi recapitati sul cellulare, da parte di numeri sconosciuti, in cui il mittente si spaccia per figlio/a o nipote dell’anziano/a, riferendo di aver smarrito il telefono e di aver necessariamente dovuto cambiare il numero, invitando il destinatario del sms a cliccare su un link contenuto nel messaggio col fittizio pretesto di memorizzare la nuova utenza mobile nella rubrica. Prestare attenzione a tali messaggi ed evitare categoricamente di cliccare su tali link, in quanto in realtà contengono dei virus che permettono ai truffatori di rubare dai telefoni dati sensibili, password, codici di accesso a indirizzi e-mail e conti bancari.

Ecco quindi che bisogna alzare la guardia e, prima di lasciarsi convincere, è sempre meglio prendersi il tempo necessario per capire senza fretta se ciò che viene chiesto o proposto dagli sconosciuti sia realmente lecito. Dunque, mai fornire telefonicamente informazioni personali, anagrafiche e bancarie, così come è bene non aprire subito la porta di casa se non si è certi di chi stia bussando/citofonando. Allo stesso modo, è necessario prestare attenzione e non rischiare di farsi distrarre quando fuori casa si presentano due persone o anche più. Non solo. Curare rapporti di buon vicinato è certamente un ottimo strumento per aiutarsi a vicenda. In tutti questi casi, quando non si sa cosa fare e ci si trova da soli, può essere molto utile semplicemente telefonare ad un parente e chiedere un aiuto o, meglio ancora, chiamare i Carabinieri al numero di emergenza 112 per ricevere un immediato ausilio telefonico e per avere il supporto di una pattuglia che potrà raggiungere l’abitazione e svolgere gli accertamenti necessari. Una breve chiamata, spesso, aiuta a evitare brutte sorprese ed è per questo che altri incontri saranno tenuti anche nelle prossime settimane, al fine di instaurare un confronto con quante più famiglie e anziani possibile, in un’ottica di massiccia prevenzione del fenomeno.

È importante prestare la massima attenzione, rivolgendosi alle forze dell’ordine in caso di necessità, reale o presunta, non esitando a chiamare il 112. Il numero è gratuito, noi sempre pronti ad aiutarvi.

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Da giovedì scorso sono entrate in vigore le ordinanze emesse dalla polizia locale di Mesagne per regolamentare la movida estiva. Manon tutto è a posto, almeno a sentire un gruppo di residenti che da una parte plaudono per i provvedimenti che l’ente pubblico ha adottato, ma dall’altra protestano poiché per loro non c’è stata nessuna tutela. In particolare si riferiscono ai parcheggi poiché l’ordinanza 295/24 vieta di tenere le auto dei residenti in piazza, ma non offre loro alternative. Da qui la levata di scudi. Dunque, nel centro storico di Mesagne monta la protesta dei residenti dopo che le ordinanze emesse giorni fa dalla polizia locale per regolamentare di sera i parcheggi nel centro storico sono entrate in vigore. In pratica dal 28 giugno al 1° di settembre è vietato posteggiare nelle aree indicate nell’ordinanza dalle ore 20,00 all’una del giorno successivo.

Pena per chi contravviene alle direttive la ricezione di una multa. A nulla sono valse le rimostranze dei residenti che in passato hanno redatto e inviato in Comune delle petizioni affinché l’ente pubblico garantisse loro uno stallo per le loro auto al di fuori del centro storico. “Noi non protestiamo contro l’ordinanza – hanno spiegato alcuni residenti – bensì contro l’emarginazione cui l’ente ci sottopone. Abbiamo speso fior di euro per restaurare le abitazioni del centro storico, ritornarci a vivere e rivitalizzarlo per l’intero anno e pertanto è giusto chiedere una tutela da queste ordinanze”. I residenti hanno, quindi, precisato: “Queste ordinanze ci obbligano a uscire le nostre auto dal centro storico entro le ore 20. Diciamo uscire e non parcheggiare nei garage poiché di questi ce ne sono pochissimi nel cuore antico della città. Qui inizia il nostro disagio poiché in ossequio a quanto ordinato usciamo i mezzi, ma nel circondario non vi sono posti sia perché alcune strade limitrofe sono interessate dalla medesima ordinanza sia perché gli altri stalli, compresi quelli a pagamento, sono già occupati”. Allora che fare? “Siamo costretti – hanno proseguito i residenti – a peregrinare con le nostre auto in zone molto più lontane, dove sperare di poter trovare qualche stallo libero per posteggiare. Non è tutto poiché dopo l’una della notte ci dobbiamo alzare e andare a riprendere le auto oppure ci andiamo il giorno dopo quando dobbiamo utilizzarle per andare a lavorare”.

Per la verità il problema dei parcheggi, che di sera esplode, esiste anche nel resto della giornata. “Pur avendo gli stalli a noi riservati nel centro storico – hanno concluso i residenti – durante la giornata sono tanti gli automobilisti che per non pagare la sosta posteggiano in piazzetta sant’Anna dei Greci occupando i nostri posti. La carenza dei controlli, più volte auspicati, da parte delle istituzioni preposte non fa che aggravare il problema”.

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