Redazione

Siamo lieti di annunciare l'avvio del nuovo servizio di isole ecologiche intelligenti, attive da oggi nella marina di Carovigno, dopo il loro recente posizionamento. Questo servizio rappresenta un'ulteriore modalità di conferimento dei rifiuti differenziati, integrando la raccolta differenziata porta a porta senza sostituirla.
L'assessore all'ecologia, Annamaria Saponaro, ha dichiarato: "Siamo felici di poter partire con questo nuovo servizio di isole ecologiche intelligenti. Si tratta di una modalità in più per il conferimento dei rifiuti differenziati che si aggiunge alla raccolta differenziata porta a porta e non la sostituisce."
Le isole ecologiche intelligenti sono state installate in vari punti della marina di Carovigno, precisamente a:
  • Carisciola in via Atena,
  • Torre Santa Sabina in via Lago d'Iseo,
  • Pantanagianni in Viale Vienna,
  • Specchiolla in via della Pineta,
  • Serranova.
Presso questi punti sarà possibile conferire plastica, vetro, carta/cartone e alluminio. Il conferimento avviene tramite l'utilizzo della tessera sanitaria. Per chi non fosse in possesso della tessera sanitaria, è possibile richiedere un badge presso l'ufficio ambiente del Comune di Carovigno.WhatsApp_Image_2024-07-04_at_10.33.38.jpeg
L'assessore Saponaro ha inoltre precisato: "Ci preme sottolineare che le isole ecologiche non sostituiscono il porta a porta, che rimane il sistema principale di raccolta. Piuttosto, le isole rappresentano un supporto aggiuntivo per chi, ad esempio, non riesce a conferire nel giorno dedicato perché magari è in partenza, per chi trascorre solo il fine settimana nelle località marine, o semplicemente per chi in occasioni speciali ha accumulato più rifiuti del dovuto. In tali casistiche, il cittadino potrà conferire correttamente il rifiuto differenziato."
Questo strumento è stato introdotto con l'obiettivo di ridurre l'abbandono dei rifiuti e migliorare la qualità e la quantità della raccolta differenziata. È quindi fondamentale la collaborazione dei cittadini per mantenere la città pulita, una conquista che appartiene a tutti.
In conclusione, l'assessore all'ambiente Saponaro ha ricordato: "Le isole ecologiche sono videosorvegliate e gli abbandoni sono puniti con sanzioni pecuniarie. Invitiamo tutti al corretto uso e conferimento dei rifiuti."
Il Comune di Carovigno confida nella responsabilità e nell'impegno della comunità per fare di questo nuovo servizio un successo e un esempio di civiltà e rispetto per l'ambiente.

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Per gli amanti della buona musica venerdì alle ore 21 ritorna a Mesagne la rassegna musicale “Jazz & Wine” che si svolge nel luogo dove un tempo c’era il giardino delle monache Clarisse, in piazza dei Commestibili, presso Giudamino. Ad esibirsi il trio composto da Ramona Ricchiuto, la voce del gruppo, Gianluca Pagliocca al contrabbasso e Stefano Pellegrino al piano. Ancora una volta i fratelli Dipietrangelo hanno pensato a un trio che farà vibrare i cuori dei presenti con i brindisi del vino prodotto dall’antica Cantina di Sandonaci. Ramona Ricchiuto, leccese di 32 anni laureata in Giurisprudenza, è una cantante conosciuta nel mondo musicale nazionale avendo partecipato a diversi concorsi canori tra cui quello di Castrocaro. L’ultimo suo cd è stato “Vestita di pizzo” uscito nel 2019 nella compilation Distory. La sua cantante preferita è Elisa. Gianluca Pagliocca è un musicista poliedrico. Suona il contrabbasso, uno strumento poco conosciuto e poco suonato, con le dita.  Il suono del contrabbasso è caratterizzato da una profondità e da una ricchezza timbrica notevoli, in grado di avvolgere l’ascoltatore. Pagliocca durante la serata suonerà insieme all’ensemble, musiche come il bebop, lo swing e il jazz contemporaneo. L’ultimo componente del gruppo è il pianista Stefano Pellegrino. La musica suonata dal salentino Pellegrino al pianoforte è una parte fondamentale del jazz fin dalla sua nascita, sia in contesti solistici che nei complessi. Il suo ruolo è uno dei più completi e ricchi tra tutti gli strumenti grazie alla sua capacità e estensione in ambito sia armonico e melodico. La rassegna “Jazz & Wine”, gradita a tutte le fasce di età, riporta le menti alle musiche timbriche brasiliane o argentine. Il jazz è ormai un cult mondiale tanto che il 30 aprile di ogni anno si celebra la Giornata internazionale del jazz.

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Brindisi, assalto portavalori, Demitri (NSC): «Criminali più equipaggiati delle forze dell’ordine, potenziare mezzi delle stazioni».

«Dopo quello di Sassari assistiamo a distanza di poco tempo, a un altro increscioso episodio criminoso, questa volta in Puglia, sulla Brindisi Lecce, strada piuttosto trafficata, circostanza che ci fa pensare che solo per miracolo non si contano vittime».

Così Cataldo Demitri, segretario generale Puglia del Nuovo Sindacato Carabinieri (NSC).

«I malviventi hanno agito con esplosivo e mitragliette, fortunatamente i blindati hanno attutito i colpi e le guardie giurate sono rimaste illese. Oramai i criminali sono più equipaggiati delle forze dell’ordine. Non osiamo immaginare – dice Demitri – cosa sarebbe accaduto se su quell’intervento fossero intervenute pattuglie delle stazioni Carabinieri che, a differenza dell’aliquota radiomobile, non dispongono di mezzi blindati. Alla luce di questa crescente escalation criminale chiediamo in vista del comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica che si terrà domani a Brindisi, che siano previste maggiori dotazioni idonee per gli operatori delle forze dell’ordine e che siano meglio equipaggiate anche le pattuglie delle stazioni carabinieri che, in caso di interventi pericolosi, vanno tutelate». 

 

COMUNE DI FASANO
TEATRO PUBBLICO PUGLIESE

ESTIVA 2024

Minareto-Selva di Fasano
7 e 24 luglio con Ippolito Chiarello e Giuseppe Scoditti


La programmazione artistico-culturale del Comune di Fasano per il prossimo periodo estivo si arricchisce di una rassegna teatrale al Minareto, organizzata in collaborazione con il Teatro Pubblico Pugliese.

Il 7 luglio, ore 21, l’attore e regista salentino Ippolito Chiarello porta in scena “Oggi sposi”, per la regia di Maria Cassi con Luigi Bubbico al pianoforte. Uno spettacolo che ha 20 anni, ma che ancora oggi continua a mietere successi e consensi tra pubblico e critica. un lavoro che scava nell’ambito del comico e del grottesco con i modi dell’avanspettacolo e del varietà, contaminati dai sistemi dettati dall’esperienza teatrale nell’ambito della ricerca. Attraverso la musica, la letteratura, l’improvvisazione e le massime della saggezza popolare l’attore racconta il matrimonio e l’amore in una sorta di cerimonia collettiva. 

Il 24 luglio,ore 21, invece, l’attore barese Giuseppe Scoditti, tre i protagonisti dell’ultimo film di Nanni Moretti “Il sol dell'avvenire”, porterà il pubblico di Fasano nell’atmosfera di un nightclub per uno stand-up comedy show che spazia dall’amore al coronavirus.


INFO E BIGLIETTERIA

Costo del biglietto €10 posto unico

Vendita dei biglietti online e nei punti vendita Vivaticket e la sera di spettacolo dalle ore 19 presso il Minareto, Selva di Fasano. 

Info e prenotazioni solo WhatsApp: +39 334 1144911



SCHEDE SPETTACOLI

7 luglio 2024 - ore 21

Nasca Teatri di Terra

Ippolito Chiarello

OGGI SPOSI 

uno spettacolo di IPPOLITO CHIARELLO 

al pianoforte Luigi Bubbico 

allestimento drammaturgico Silvia Ricciardelli 

luci e suoni Marco Oliani

regia MARIA CASSI 



Il giorno più bello della vita di una coppia viene narrato con le canzoni di Daniele Silvestri, Fred Buscaglione, Totò, Mina e con l’espiazione canora a base di Eros Ramazzotti e Umberto Tozzi (per citare i più famosi). Da Ti Amo al Dante di Paolo e Francesca il passo è breve. Il tremendo peccato del bacio più famoso della letteratura italiana è recitato tra una risata e l’altra. Fanno compagnia al sommo i testi di Alessandro Manzoni e Giovanni Verga, Francesco D’Assisi e Gabriele D’Annunzio, Dino Campana e Fernando Pessoa. 

E ancora le deliranti posizioni dell’Amore dura tre anni del francese Frédéric Beigbeder. 

Chiarello ci mette del suo con racconti della sua stessa vita, con gli amori finiti e quelli mai iniziati. L’eterno dilemma: matrimonio si, matrimonio no, e l’amore in tutto questo cosa c’entra? Un po’ rito, un po’ sfogo. Lo sfogo di un uomo che “memore”… disserta a voce alta sul matrimonio e l’amore. Pescando a piene mani nel repertorio letterario e musicale antico e contemporaneo, l’attore, tra il serio e il comico, attraversa “pericolosamente” i meandri del “rapporto di coppia”. Del matrimonio vengono riproposti anche i preparativi, con la lista delle cose da fare, e i regali, con una esilarante lista nozze dove vasi kitsch trovano spazio tra televisioni ingombranti e il cd delle Vibrazioni. Lo spettacolo gioca su due registri: la comicità spinta in forma di raffinato varietà dettata da un pianista distratto e poesia alta.


24 luglio 2024 - ore 21

Teatri di Bari / Elsinor

Giuseppe Scoditti

1 E 95

stand-up comedy show di e con GIUSEPPE SCODITTI

scritto da Ludovico D’Agostino e Giuseppe Scoditti 

costumi Sartoria Teatrale Arrigoni 

video Giacomo Scoditti 


1 e 95 è un monologo comico. L’atmosfera è quella di un nightclub, in cui arriva il comico in smoking e comincia lo show. Come in un flusso di coscienza, gli argomenti si susseguono ad un ritmo forsennato. L’importante è tenere viva l’attenzione e, soprattutto, divertire. La veste dello spettacolo è classica, pulita, vintage, ma il contenuto sarà folle, anarchico e imprevedibile. La scrittura è libera, si spazia da un tema ad un altro: chi siamo noi, i rapporti amorosi, il coronavirus, i pipistrelli, la mia altezza, le scuole di inglese e chi più̀ ne ha più̀ ne metta; gli argomenti si accavallano, ritornano, scompaiono come un lungo soliloquio interiore senza nessun criterio. L’attore è davanti al pubblico, illuminato da un semplice piazzato e ha come unica arma per intrattenere il pubblico le sue parole, le battute, i discorsi, le facce, piccoli momenti di improvvisazione e qualunque altra cosa. Non c’è scenografia o altri tipi di effetti scenici. L’attore ha a disposizione un microfono con asta, uno sgabello con sopra un bicchiere d’acqua e tutto quello che si può creare col pubblico.

 
 

Partita stamane, intorno alle 8.30, la XIII edizione della Regata del Grande Salento Brindisi-Valona che ha registrato il record di adesioni con 50 imbarcazioni iscritte: 72 miglia nautiche da coprire con destinazione Valona, lasciando a dritta l’isola di Saseno. Sono 41, comunque, le imbarcazioni che sono riuscite a partire regolarmente. 

Con due eventi tenuti (martedì 2 luglio) nella sezione di via Amerigo Vespucci e (mercoledì 3 luglio) sul lungomare Regina Margherita, con la partecipazione degli equipaggi delle 50 imbarcazioni iscritte (record della manifestazione), la Lega Navale Italiana ha ufficialmente presentato la regata. Il dato numerico rimarca la costante crescita della regata e sottolinea la sinergia tra le due sponde, tra Brindisi e Valona, tra la LNI Brindisi e il Marina di Orikum, dove sabato 6 luglio si terrà la cerimonia di premiazione della regata.regata_Partenza_Brindisi-Valona_4-7-2024_3.jpg

Quest’anno - per la prima volta - la Brindisi-Valona è stata presentata anche in città, davanti alla Scalinata Virgilio, per espressa volontà del sindaco Giuseppe di Marchionna che ha più volte sottolineato l’importanza storica dell’evento e la cooperazione tra le città in termini, culturali, commerciali, turistici e sportivi.

La prima edizione si tenne nel 2011, a venti anni dallo sbarco a Brindisi dei profughi albanesi, con il nobile scopo di ricordare e ripercorrere quella rotta con altri obiettivi e significati.

In palio il «Trofeo dell’Accoglienza», riservato alla prima classificata in tempo reale, e il Trofeo «Mirko Gallone», che sarà invece assegnato all’imbarcazione che si imporrà nella classifica over-all, ossia nella graduatoria in tempo compensato.

Alla cerimonia tenuta ai piedi della Scalinata Virgilio hanno partecipato il sindaco di Brindisi Giuseppe Marchionna, il vicesindaco di Valona Klevis Kasso, il comandante della Capitaneria di Porto Luigi Amitrano, il presidente della VIII Zona Fiv Alberto La Tegola.

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APPELLO SICUREZZA AL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO, GIORGIA MELONI

 

Fabio Mura, Presidente Vedetta 2 Mondialpol Spa

“Pochi minuti fa, ancora un assalto da Far West sulle strade pugliesi, dopo l’attacco di stampo terroristico avvenuto alla nostra sede di Sassari meno di una settimana fa.

Ci troviamo davanti a un’emergenza sicurezza su tutto il territorio nazionale che ci costringe a ridurre a quanto strettamente necessario la nostra attività di protezione e trasporto valori fino a quando lo Stato non darà segnale di voler occuparsi di questa gravissima situazione di banditismo diffuso in qualsiasi parte d’Italia.

Solo pochi mesi fa abbiamo visto assalti sull’autostrada Milano Torino come sulle strade sarde che solo per miracolo non hanno comportato morti.

Non sono solo le nostre persone a essere in pericolo, è la cittadinanza tutta.

Ci rivolgiamo pertanto alla sensibilità del Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni perché intervenga in maniera decisa a garanzia della sicurezza del territorio nazionale.

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XYLELLA: COLDIRETTI PUGLIA, RIGENERAZIONE SALENTO FERMA AL 14%; SUBITO TAVOLO PERMANENTE

E’ urgente un tavolo nazionale permanente con governance multidisciplinare che affronti in maniera sinergica il completamento del Piano straordinario per la rigenerazione olivicola della Puglia, il contrasto all’avanzamento della Xylrella, l’avvio di un secondo piano per la rigenerazione delle aree colpite dalla Xylella fastidiosa in Puglia, il coordinamento ed il sostegno alle attività di ricerca ed un pieno e consapevole coinvolgimento delle Istituzioni Nazionali e dell’Europa sul problema Xylella. E’ l’appello lanciato dalla piazza a Bari con migliaia di agricoltori  per far tornare a vivere il Salento, dopo il disastro causato dalla Xylella all’olivicoltura, all’ambiente, al paesaggio e al turismo.

Sui cartelli dei manifestanti si legge “Burocrazia fa più danni della Xylella”, “Il salento non vuole morire di Xyella”, “Subito espianti e reimpianti”, “Salviamo il Salento: paesaggio e turismo”, con gli agricoltori arrivati dal Salento per far sentire la propria voce contro le disattenzioni e le lungaggini burocratiche che stanno ostacolando la rigenerazione” per sollecitare interventi di ricostruzione, quando – denuncia Coldiretti Puglia - il numero stimato di ulivi reimpiantati che sono poco di 3 milioni, contro i 21 milioni di piante infette per la strage causata dalla Xylella, pari ad appena il 14%.

“La Xylella è un problema nazionale, oltre che regionale ed europeo e se dovesse continuare a ‘camminare’, non ci sarà più olio da commercializzare, oltre al danno per l’economia ed il turismo con la perdita di ambiente e paesaggio. La zona di contenimento si è allargata pericolosamente a nord – afferma il presidente di Coldiretti Puglia, Alfonso Cavallo - e il fronte della malattia è molto ampio, le ‘eradicazioni chirurgiche’ vanno attuate tempestivamente, ma soprattutto vanno attivate misure per espiantare tutti gli ulivi secchi che ancora incombono nelle campagne salentine e finanziate misure per i reimpianti e la ripresa piena dell’attività olivicola”.

“E’ inaccettabile la lentezza nell’istruttoria delle pratiche ed anche nella distribuzione degli aiuti, quando ci vogliono addirittura fino a sei mesi per la liquidazione dell’anticipazione richiesta da alcune imprese. Chiediamo di procedere immediatamente all’avanzamento della graduatoria per tutta la dotazione disponibile di 80 Meuro, dotando sia l’Ente istruttore che l’Ente liquidatore di personale adeguato per accelerare le istruttorie e le liquidazioni degli acconti e dei saldi alle aziende beneficiarie”, ha detto Pietro Piccioni, direttore di Coldiretti Puglia.

Ma serve anche la verifica tecnica delle casistiche dei ritardi – aggiunge Coldiretti Puglia - per procedere senza indugio alla determinazione di eventuali economie o rinunce per continuare a scorrere la graduatoria, oltre alla realizzazione di accordi pubblici/privati per la fornitura di piante con vivai, assicurando quantitativi di materiale a prezzi calmierati e vigilare sulle speculazioni.

Rispetto alla misura per la ricostruzione del Piano nazionale di Rigenerazione sono giunte 8.133 domande singole e 26 domande collettive (contenenti 879 domande di adesione) per oltre 222 Meuro di richiesta, ma la dotazione finanziaria ammonta a soli 80 Meuro, con il volume complessivo delle erogazioni, tra acconti e saldi, che riguarda al momento soltanto 300 imprese per un importo pari a quasi 9 milioni di euro, una cifra irrisoria rispetto ad una misura fondamentale per la ripresa produttiva, territoriale e paesaggistica dell’area colpita da Xylella che sconta una tempistica lunghissima e incompatibile con le urgenze del territorio colpito.

Solo nell’area infetta risultano contaminati quasi 200mila ettari e 21 milioni di alberi e contro il dilagare della Xylella che è arrivata in provincia di Bari sono determinanti monitoraggio, campionamento, analisi di laboratorio e continua ricerca, considerato che non esiste ancora una cura per la batteriosi, per l’individuazione dei focolai nei primissimi stadi della infezione –  conclude Coldiretti Puglia - su piante sensibili e la successiva rimozione secondo legge, così come il controllo della presenza di potenziali vettori contaminati, restano l’unica soluzione per ridurre la velocità di avanzamento della infezione. L’efficacia e sistematicità è garanzia per le aree indenni della Puglia e delle regioni limitrofe, anche puntando sulle tecnologie innovative di monitoraggio remoto.

 

 

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coldiretti_corteo_di_protesta_luglio2024_2.jpgCINGHIALI: COLDIRETTI PUGLIA, SONO 250MILA IN PUGLIA CHE CON SICCITA’ VANNO A CACCIA DI CIBO E ACQUA; SUBITO PIANO STRAORDINARIO CONTENIMENTO

Con la Puglia invasa da circa 250mila cinghiali, non c’è solo la peste agrifana, ma è allarme per la sicurezza delle persone in campagna e città –

Con la siccità che ha fatto seccare  i raccolti e asciugare canali e torrenti, aumentano le scorribande dei branchi di cinghiali a caccia di cibo e acqua, spostandosi da un territorio all’altro, tanto che sono capaci di percorrere fino a 40 chilometri alla volta.  La denuncia arriva da Coldiretti Puglia, con migliaia di agricoltori, allevatori, cittadini, esponenti istituzionali, sindaci e consumatori scesi in piazza a Bari davanti al Palazzo della Giunta regionale per far arrivare un grido di allarme altissimo e corale contro l’invasione dei cinghiali e della fauna selvatica, per cui serve l’adozione da parte della Regione Puglia del piano regionale straordinario di contenimento.

“Non c’è più tempo, va adottato immediatamente in Puglia il Piano straordinario per la gestione ed il contenimento della fauna selvatica, che recepisca le misure previste dal decreto interministeriale varato lo scorso anno, per difendere il territorio da una vera e propria invasione”, ha tuonato il presidente di Coldiretti Puglia, Alfonso Cavallo.

Con la Puglia invasa da 250mila cinghiali, non c’è solo la peste, ma è allarme per la sicurezza delle persone in campagna e città – denuncia Coldiretti Puglia - con i branchi che si spingono fin dentro i centri urbani, fra macchine in sosta, carrozzine con bambini e anziani che vanno a fare la spesa, “con le aree della Murgia barese e tarantina, del Gargano e del subappennino dauno – tuona il direttore di Coldiretti puglia, Pietro Piccioni - divenute l’eldorado dei cinghiali che devastano i raccolti divorando lenticchie di Altamura. cicerchie, fave, ceci e piselli, broccoletti, ortaggi, piantine appena seminate di favino e grano, uva soprattutto su vite a spalliera, frutta scuotendo gli alberi, tutto il sottobosco e la biodiversità dei boschi e dei parchi”. 

I cinghiali rappresentano anche il principale veicolo di diffusione della peste suina africana, una malattia innocua per l’uomo ma che minaccia la sopravvivenza della norcineria nazionale, una filiera che vale complessivamente circa 20 miliardi. Secondo le attuali regole, basta un cinghiale malato rinvenuto a chilometri di distanza da una stalla per far scattare la decisione di abbattere migliaia di maiali perfettamente sani.

I branchi dei cinghiali – sottolinea la Coldiretti – si spingono sempre più vicini ad abitazioni e scuole, fino ai parchi, distruggono i raccolti, aggrediscono gli animali, assediano stalle, causano incidenti stradali con morti e feriti e razzolano tra i rifiuti con evidenti rischi per la salute. La situazione è diventata insostenibile in città e nelle campagne con danni economici incalcolabili alle produzioni agricole ma – sottolinea Coldiretti – viene compromesso anche l’equilibrio ambientale di vasti ecosistemi territoriali in aree di pregio naturalistico con la perdita di biodiversità sia animale che vegetale.

In tale scenario anche l’Autorità per la sicurezza alimentare Europea (EFSA) ha lanciato un appello agli Stati dell’Unione Europea chiedendo misure straordinarie per evitare l’accesso dei cinghiali al cibo e ridurne del numero di capi per limitare il rischio di diffusione della peste suina africana (psa) che colpisce gli animali ma non l’uomo. La maggioranza dei cittadini – conclude Coldiretti Puglia - considera l’eccessiva presenza degli animali selvatici una vera e propria emergenza nazionale che incide sulla sicurezza delle persone oltre che sull’economia e sul lavoro, specie nelle zone più svantaggiate.

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coldiretti_corteo_di_protesta_luglio2024_3.jpgCINGHIALI: COLDIRETTI PUGLIA, CENTINAIA INCIDENTI STRADALI ALL’ANNO IN PUGLIA CON 3 MORTI NEL 2023

In Puglia sono stati 3 i morti nel 2023, ma sono centinaia gli incidenti stradali all’anno causati dai cinghiali con gli automobilisti coinvolti che non denunciano il sinistro sapendo che difficilmente verranno poi rimborsati i danni. E’ quanto emerge da una stima di Coldiretti Puglia su dati Osservatorio Asaps in occasione della mobilitazione a Bari di migliaia di agricoltori, allevatori, cittadini, esponenti istituzionali, sindaci e consumatori contro l’invasione dei cinghiali e degli animali selvatici ormai arrivati anche dentro le città. 

Una vera e propria emergenza che mette a rischio la sicurezza e la salute degli automobilisti per la presenza di animali selvatici e di cinghiali, che possono arrivare a un quintale e mezzo di peso e 150 centimetri di lunghezza. Una paura – evidenzia Coldiretti Puglia – che dilaga dalla collina  alla pianura, dalle zone vicino ai bacini fino a quelle sul mare, ma nei piccoli centri di provincia con meno di cinquemila abitanti sale addirittura all’83% dei residenti.

E se su arterie statali, provinciali e comunali non ci sono quasi mai reti di respingimento contro i selvatici, sulle autostrade invece – sottolinea la Coldiretti regionale - si trovano le protezioni ma non sempre sono efficaci visto che ci sono stati anche casi in cui i branchi di cinghiali sono arrivati sulla carreggiata dell’autostrada scavando cunicoli sotto la rete divisoria fra l’asfalto e la campagna circostante.

Ma si tratta – evidenzia la Coldiretti Puglia - solo della punta dell’iceberg perché molti non denunciano scoraggiati dalle lungaggini burocratiche e dalle condizioni poste dalle assicurazioni come ad esempio, oltre alle tracce sulla vettura e sull’asfalto, anche il rinvenimento della carcassa dell’animale con il quale ci si è scontrati.

Il problema – sottolinea la Coldiretti regionale – è che i cinghiali non rimangono sul luogo dell’incidente, visto che l’animale anche ferito si rifugia nella boscaglia o nei prati, oppure succede che lo schianto contro un albero, un cippo chilometrico o lo sbandamento e l’uscita di strada si verificano proprio per evitare l’impatto con l’animale che scappa senza lasciare tracce. All’automobilista, sempre che non debba essere portato in ospedale, non rimane che chiamare il carroattrezzi e rassegnarsi a pagare i danni senza neppure poter denunciare l’accaduto considerata la mancanza di prove. Non è più solo una questione di risarcimenti ma è diventato un fatto di sicurezza delle persone che va affrontato con decisione. Serve agire in modo concertato tra Ministeri e Regioni, Province e Comuni ed avviare un piano straordinario senza intralci amministrativi. Bisogna rendere ancora più efficaci i piani di contenimento e allargare le maglie di intervento – conclude Coldiretti Puglia - perché in caso contrario la questione è destinata a peggiorare.

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coldiretti_bari_lungomare_corteo_coldiretti.jpgSICCITÀ: COLDIRETTI PUGLIA, E’ STATO D’EMERGENZA CON DANNI PER OLTRE 1MLD EURO; SOS SUGLI SCAFFALI

Va istituzionalizzato un tavolo regionale permanente per l’emergenza irrigua

E’ stato d’emergenza in Puglia, stretta nella morsa della siccità grave ed emergenziale, con danni per oltre 1 miliardo di euro in poco più di 2 anni e raccolti dimezzati che rischiano di svuotare gli scaffali, dalle ciliegie al grano, dal miele fino alle olive. E’ la richiesta avanzata da migliaia di agricoltori di Coldiretti che con i cittadini, i sindaci e i consumatori hanno chiesto interventi immediati alla Regione Puglia perché senza acqua l’agricoltura muore e viene a mancare il cibo per i cittadini.

Per la siccità e le temperature ben al di sopra della norma sin dall’inverno ne hanno fatto già le spese le clementine che sono finite al macero, compromesse – ricorda Coldiretti Puglia - dalla mancanza di acqua che ne ha inibito l’accrescimento, ma anche la produzione di grano per fare pane e pasta risulta dimezzata per effetto della prolungata siccità che ha stretto tutta la regione in una morsa per mesi causando il taglio delle rese. La crisi idrica ha determinato un calo drastico di foraggio verde nei pascoli con l’aggravio dei costi – incalza Coldiretti Puglia -  per l’acquisto di mangimi per garantire l’alimentazione degli animali nelle stalle, ma anche gli apicoltori hanno dovuto dire addio ad oltre 1 vasetto di miele su 2 con le api stremate senza cibo per le fioriture azzerate, con il 60% in meno di raccolta condizionata dal caldo e dalla siccità. Ma a preoccupare – continua Coldiretti Puglia – sono le previsioni della prossima campagna di raccolta delle olive, dove si stima un crollo del 50% rispetto all’anno scorso, con effetti altrettanto gravi sulla produzione di olio extravergine.

La siccità grave e perdurante  sta costringendo gli agricoltori all’irrigazione di soccorso con costi altissimi per il caro gasolio – spiega Coldiretti Puglia - per tirare l’acqua dai pozzi e rifornirsi di acqua con le autobotti, anche per abbeverare gli animali nelle stalle, con i pozzi artesiani  che stanno franando, mentre altri pozzi a falda superficiale, stanno scomparendo, si stanno prosciugando.

“Se manca l’acqua manca il cibo per i cittadini. I campi e le stalle sono stretti nella morsa dell’emergenza siccità con la fallimentare gestione dell’acqua e della bonifica in Puglia, a partire dalla mancanza delle manutenzioni ordinarie e straordinarie per cui comunque agli agricoltori vengono recapitate le cartelle pazze, ma lo stesso vale per le opere irrigue di cui molte sono incomplete, spesso in stato precario, con perdite non più sostenibili e anche gli invasi realizzati hanno necessità di essere riqualificati, ampliati e resi idonei per una moderna distribuzione sull’area regionale”, ha detto Alfonso Cavallo, presidente di Coldiretti Puglia.

“Va istituzionalizzato un tavolo regionale permanente per l’emergenza irrigua e la siccità che affronti senza indugio annose quanto impellenti questioni a carico di ARIF e dei consorzi di bonifica commissariati e del consorzio unico. A causa delle reti colabrodo va perso 1 litro di acqua su 2, uno spreco che non ci si può permettere, dall’efficientamento delle reti di adduzione e scolo al completamento impianti incompiuti, dalla manutenzione straordinaria degli impianti irrigui collettivi, pozzi compresi e delle reti di distribuzione di acqua potabile nelle aree rurali al rinnovo degli accordi con le Regioni Basilicata e Molise, dall’ampliamento e messa a regime di impianti idonei per una moderna distribuzione sull’area regionale alla questione annosa dei consorzi di bonifica commissariati”, ha insistito il direttore di Coldiretti Puglia, Pietro Piccioni.

Ogni anno va perso l’89% dell’acqua piovana, una dispersione che la Puglia non può permettersi – insiste Coldiretti - considerato che l’acqua non ce l’ha e ha bisogno di importanti opere per ridisegnare il proprio assetto idrico e idrogeologico e per garantire non solo l’approvvigionamento idrico per la popolazione, ma per assicurare corpi irrigui adeguati alle produzioni agricole, artigianali e industriali. La Puglia, tra l’altro, ha il triste primato nazionale di essere la regione d’Italia dove piove meno, ma quando piove in maniera anche violenta, l’acqua non viene raccolta per la mancanza di invasi utili a conservarla, ma il fatto che la Puglia conviva da sempre con la siccità – conclude Coldiretti Puglia -  con oltre il 57% del territorio a rischio desertificazione, impone di non sottovalutare e minimizzare il problema, piuttosto di correre ai ripari una volta per tutte sfruttando le risorse del PNRR anche per far fronte allo stato di emergenza cronica che la nostra regione sopporta, con costi enormi a carico di tutti i settori produttivi e della popolazione stessa.

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Questa mattina, introno alle ore 8,30, alcuni malviventi hanno assaltato un portavalori e un furgone di scorta, con raffiche di mitraglietta, che stavano percorrendo la superstrada Brindisi-Lecce, all'altezza dello svincolo per Torchiarolo. I malviventi hanno appiccato il fuoco almeno a sette mezzi bloccando la primaria arteria. Sul posto ci sono polizia, carabinieri, vigili del fuoco e ambulanze. I 5 vigilantes presenti sui due portavalori sono rimasti fortunatamente illesi. Tutt'intorno tantissimi bossoli di munizioni sparati dalle mitragliette di cui era munito il commandos di criminali. Il bottino dovrebbe aggirarsi intorno ai 3milioni di euro.

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Sono già migliaia gli agricoltori e gli allevatori scesi in piazza a Bari con centinaia di trattori contro le emergenze che mettono a repentaglio la sopravvivenza stessa dell’agricoltura pugliese, dai cinghiali che invadono campagne e città alla siccità, con la mancanza di acqua che decima i raccolti ed il cibo per i cittadini, fino alla Xylella che ha gravemente compromesso l’olivicoltura salentina.

Su cartelli e striscioni si legge “Noi seminiamo, i cinghiali raccolgono”, “Il cinghiale campa, il campo crepa”, “Chiuso per cinghiali”, “No acqua no agricoltura”, “Puglia assetata”, “Senza acqua l’agricoltura muore”, “Sos siccità”, “No acqua no rigenerazione Salento”, “Bonifica ai produttori”, “Con campi a secco agricoltura ko”, “Burocrazia fa più danni della Xylella”, “Salviamo il Salento: paesaggio e turismo”, mentre dietro il palco c’è una grande scritta “Città e campagna unite contro i cinghiali” Al fianco degli agricoltori si sono schierati esponenti delle istituzioni, sindaci con i gonfaloni e cittadini preoccupati dalla presenza dei cinghiali sotto casa, ma anche delle ripercussioni sulla garanzia e sulla sicurezza del cibo alle famiglie.

Sul Lungomare Nazario Sauro sfilano giovani e donne, che hanno lasciato i campi e le stalle e con le loro storie testimoniano un profondo disagio per le emergenze agricole che incidono sul reddito e sul futuro stesso del loro lavoro in agricoltura.

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Verrà presentato oggi giovedì 4 luglio alle ore 18,00 presso la Biblioteca comunale “Ugo Granafei”, “Il giovedì delle Mamme”, una iniziativa realizzata da Conchiglia APS in partenariato con il Consorzio dei comuni dell’Ambito BR4, in collaborazione con la Biblioteca di Comunità “Ugo Granafei” e l’Unione Giovani Dottori Commercialisti e Revisori Contabili di Brindisi.

Nell’ambito del programma della Biblioteca di Comunità, un pomeriggio a settimana verrà dedicato ad attività e servizi principalmente ideati per le mamme che non studiano e non lavorano (NEET) attraverso l’animazione dell’area kids con laboratori per i più piccoli (5 - 10 anni) e uno sportello presidiato da esperte per il supporto all’orientamento, alla formazione, alla ricerca del lavoro e all’attivazione personale.

Il giovedì delle mamme è parte del progetto “Ali di Farfalle – inclusione sociale e lavorativa delle mamme NEET” finanziato dal Fondo di Beneficenza ed opere di carattere sociale e culturale di Intesa Sanpaolo e prevede anche un ciclo di workshop incentrati sull’economia e finanza personale della donna che sarà realizzata da UGDCRC Brindisi.

Per le mamme e le famiglie che vorranno partecipare alla presentazione del 4 luglio, in contemporanea si svolgerà il laboratorio “Costruiamo le farfalle magiche”.

Il progetto continuerà giovedì 11 luglio con un pomeriggio di orientamento e informazione per le mamme che vorranno saperne di più e, in contemporanea, dalle ore 16,30 alle ore 18,30, il laboratorio per bambini “Giochi di Luci e Ombre”.

Si partirà poi a pieno regime dal primo giovedì di settembre, ogni giovedì pomeriggio dalle 15,30 alle 18,30 sino a maggio 2025.

Un esperimento che intende offrire insieme a servizi di conciliazione del tempo delle mamme e delle famiglie, una serie di proposte per riattivare i percorsi personali di donne che dopo la nascita dei loro figli hanno dovuto interrompere lo studio o il lavoro.

Per informazioni: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

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