Redazione

Ron, Noemi, Nina Zilli, Flavio Insinna, Q-Cine con Neri Marcorè, Francavilla è Jazz. La Città degli Imperiali si fa “un sacco bella” per l’estate 2024 con il ricco cartellone di appuntamenti promosso dall’Amministrazione Comunale che abbraccia musica, cinema, teatro ed enogastronomia.

In questi mesi – spiega il Sindaco Antonello Denuzzo – abbiamo lavorato alla costruzione di un cartellone ricco di suggestioni con nomi di primo piano. Quest’anno il palco di Piazza Giovanni XXIII accoglierà Ron, Noemi, Nina Zilli, Flavio Insinna, i grandi interpreti della scena jazz e, per la prima volta, una rassegna con i talenti teatrali del territorio. Quella che all’inizio si è presentata come una sfida, ossia concentrare tante manifestazioni nel cuore della Città, a distanza di alcuni anni si è rivelata una intuizione apprezzata dal pubblico e dagli stessi artisti che ritengono Francavilla una meta interessante.

Dopo l’anteprima musicale di giugno dal loggiato barocco del Castello con il trio composto dai maestri Rosanna Volpe, Gregorio Palummieri e Antonio Curto e il "Concerto in frac" con la voce di Gaia Gentile, il mese di luglio si aprirà all’insegna del gusto con la prima edizione dell’International Food Festival che si svolgerà su viale Lilla da giovedì 11 a domenica 14 luglio.

Da venerdì 19 luglio in Largo Liguorini tornerà il cinema sotto le stelle con “C’è ancora domani”. La rassegna proseguirà venerdì 19 luglio con “Wonka”, venerdì 2 agosto con “Wonder” e giovedì 22 agosto con "Barbie".

Lunedì 22 luglio in piazza Giovanni XXIII arriverà Ron con una tappa del suo tour “Come una freccia in fondo al cuore”. La musica proseguirà martedì 23 luglio con la notte delle cover band, una iniziativa diffusa che si terrà nel centro storico. Sabato 27 luglio sarà Flavio Insinna il protagonista assoluto in Piazza Giovanni XXIII con lo spettacolo “Musica è pace”.

Da martedì 30 luglio, sempre sotto la cupola più alta del Salento, prenderà il via la prima edizione della rassegna teatrale Fabula che vedrà in scena la Compagnia "Voci nella Notte" con Cenerantola (30 luglio), la Compagnia “Il Sipario” con “Una maga per amica” (31 luglio) e l’Associazione "Mino Di Maggio" con “L’isola che non c’è” (1 agosto).

Musica, cinema, teatro e enogastronomia – prosegue l’Assessore al Turismo Carmine Sportillo – sono gli ingredienti principali su cui abbiamo puntato per accendere i riflettori sulla Città. L’obiettivo è offrire una opportunità di crescita per le tante attività commerciali che operano sul territorio attraendo il maggior numero di persone possibile.

Sabato 3 agosto tornerà la notte bianca dei bambini con spettacoli di artisti di strada e tante sorprese per i più piccoli. Mercoledì 7 agosto a Castello Imperiali sarà di scena il Maurizio Di Fulvio Trio in "Classical italian songs and latin jazz" a cura dell’Associazione Armonie. Venerdì 9 e sabato 10 agosto arriveranno nel quartiere San Lorenzo le notti più luminose dell’estate con gli eventi a cura del Comitato Festa San Lorenzo. L’11 agosto in Piazza Vittorio Emanuele II spazio all’arte con “In viaggio con te – moda e pittura” a cura della Casaccia.

Lunedì 19 agosto in Piazza Giovanni XXIII tornerà la grande musica con Noemi che porterà a Francavilla Fontana una tappa del suo tour estivo. Il 21 e 23 agosto la musica sarà protagonista anche in Piazza Umberto I con il Memorial Francesco Birtolo (21 agosto) e Night Fever (23 agosto).

In via Roma dal 24 al 29 agosto prenderà il via il percorso enogastronomico di Cibaria che accoglierà anche la Cena in Bianco (27 agosto). Il 29 agosto tornerà lo spettacolo itinerante degli scacchi viventi in costume d’epoca, mentre dal 30 agosto all’1 settembre è in programma la seconda edizione di Q-Cine con ospiti Neri Marcorè, Dario Fabbri e Licia Colò.

Il settembre francavillese, dal 4 all'8, si aprirà con Francavilla è Jazz, la rassegna diretta da Alfredo Iaia che ormai rappresenta un momento imperdibile per i tanti appassionati del genere. Dal 13 settembre entreranno nel vivo i festeggiamenti per la Madonna della Fontana che si concluderanno domenica 15 settembre con il concerto di Nina Zilli in piazza Giovanni XXIII.

Dal 16 al 24 settembre torneranno le iniziative della Settimana Europea della Mobilità Sostenibile, mentre il 20 settembre è in programma nel chiostro della Croce il Concerto per Francesco a cura di ArmoniE con il Sator Duo (Violino e Chitarra) e la voce narrante di Luca Tironzelli.

Il 20 e 21 settembre nel centro storico arriverà la “Notte dei Briganti”. A chiudere l’estate francavillese sarà lo sport con lo Sport City Day e l’Imperial Run in programma il 22 settembre.

Artisti affermati, rassegne consolidate, spettacolo, cinema, teatro e Festa patronale. L’estate francavillese – conclude l’Assessora allo spettacolo Numa Ammaturo – ha ormai raggiunto una sua precisa identità e continua a crescere. Vi aspettiamo per vivere serate ricche di emozioni, con ingresso gratuito.

La partecipazione a tutte le iniziative della rassegna estiva “Un sacco bella” è libera e gratuita.

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Prima di addentrami nella descrizioni della sperimentazione del KIT DOMUS e dei risvolti pedagogici su cui abbiamo riflettuto insieme alle colleghe e ai collaboratori di Teambuldingdesign, ci tengo a ringraziare la passione travolgente degli ideatori del gioco e soprattutto il profondo approccio ecologico che sottende l’idea ludica, crediamo che sia una idea concreta che possa contribuire alla costruzione di un pensiero ecologico e sostenibile condiviso e cercherò nel mio intervento di sottolinearne i punti di forza .

La sperimentazione del KIT si è collegata strettamente al focus del progetto didattico realizzato quest’anno nella nostra scuola dell’infanzia. ABITARE IL MONDO è il progetto educativo didattico realizzato per l’anno educativo 2324 e ha avuto come scopo principale stimolare i bambini ad ampliare il proprio sguardo verso in mondo in cui viviamo, al fine di coltivare il loro essere cittadini consapevoli. Un obiettivo arduo che abbiamo perseguito con gli strumenti a loro più accessibile ossia il gioco e le attività esperenziali.

Perché ABITARE IL MONDO e DOMUS sono in piena armonia?Domus_un_gioco_a_tempo_lento_4.jpg

Perché Domus si sposa benissimo con la motivazione di base del nostro tema trainante.

Siamo partiti dalla CASA, la base sicura di ognuno di noi, il luogo da cui tutto parte, il nostro luogo del cuore, ma sappiamo anche che il termine casa, oltre a identificare un edificio dalle forma e dimensioni variabili, sia anche soprattutto uno stato d’animo. Infatti crescendo impariamo che ci sono luoghi fisici ma soprattutto condizioni relazionali nelle quali ci sentiamo a casa. E affinchè questo stato di benessere possa concretizzarsi, si devono creare le condizioni relazionali, ambientali e sociali ideali, condizioni di cui tutti noi, grandi e piccini, in qualità di cittadini dobbiamo sentirci responsabili.

 Da qui l’obiettivo pedagogico fondante il progetto, stimolare i bambini ad accrescere la propria consapevolezza di essere cittadini, persone che vivono il pianeta terra e che il benessere di ognuno di noi passa dall’equilibrio del nostro modo di stare al mondo e il rispetto che abbiamo delle risorse disponibili

Un progetto quindi che ha avuto lo scopo di coltivare germogli di cittadinanza consapevole, uno scopo arduo a cui non ci siamo potuti sottrarre, siamo educatori, facilitatori di valori, custodi di semi preziosi, per cui dobbiamo sperare che ogni piccolo gesto possa trovare il proprio sviluppo nel migliore modo possibile.

Per fare ciò abbiamo focalizzato l’attenzione su alcuni obiettivi dell’Agenda 2030, quelli che abbiamo ritenuto i più accessibili per i bambini (slide elenco obiettivi) approfonditi attraverso al preparazione alle giornate speciali …. (slide Elenco giornate). Capite bene quindi come la sperimentazione DOMUS collimasse perfettamente con le finalità del progetto, un ESEMPIO CONCRETO di come sia possibile trovare e custodire un EQUILIBRIO tra le risorse del Pianeta e il nostro modo di viverlo.

La sperimentazione del KIT approdata in aula dopo che nel primo trimestre del progetto, con i bambini abbiamo potuto lavorare per bene sul termine CASA, ci abbiamo giocato attraverso vari strumenti (costruzioni classiche, disegni immaginari, ricreazioni artistiche, osservazione di immagini fotografiche, albi illustrati, disegni liberi, ricostruzione di scorci di paese ecc ecc) (slide con alcune foto degli elaborati). In parallelo avevamo già avviato la disseminazione dei germogli di cittadinanza consapevole connessi ad alcuni temi dell’Agenda 2030 .

I RISVOLTI EDUCATIVI della sperimentazioneDomus_un_gioco_a_tempo_lento_2.jpg

Il Kit Domus ha rivelato diversi aspetti interessanti sul piano educativo e pedagogico che sono stati osservati durante la pratica con i nostri bambini. Le riflessioni che mi appresto ad illustrare sono frutto della scambio continuo con le colleghe e i collaboratori di TEAMBULDINGDESIGN e hanno lo scopo di socializzare con voi tutti le ricadute pedagogiche ed educative di questo strumento che possiamo dire è del tutto innovativo e inusuale per la didattica tradizionale.

Ma cosa è successo quando abbiamo presentato per la prima volta il kit?

Come tutte le situazioni nuove, inconsuete si è diffuso un gran silenzio, si è abbassato il tono emotivo, l’attenzione è stata canalizzata verso il kit e i tipi di argilla, i livelli di ascolto sono spiccatamente elevati  un silenzio denso di attenzione si è diffuso e vi assicuro che catturare il silenzio è cosa riservata a poche predilette circostanze J.. scherzi a parte i bambini hanno da subito osservato i materiali, le varie tipologie di argilla, ci siamo soffermativi a verbalizzare le sensazioni al tatto, alla vista, all’olfatto,  sia dell’argilla in polvere sia già di quella già pronta ad essere modellabile e che gentilmente Mario ci aveva lasciato a disposizione per avviare i lavori.

Perché ciò è successo?

Perchè affinchè l’esperienze della conoscenza e della curiosità possano essere del tutto soddisfatte, in ognuno di noi si attiva il processo dell’ATTENZIONE, dell’ASCOLTO, questo comportamento si è manifesto in modo molto spiccato nei bambini, silenzio, curiosità, ascolto sono state le prime manifestazioni. La seconda dimensione vissuta è il senso di serenità, i bambini non si sono trovati in una condizione per cui i mattoncini per essere strumento ludico finalizzato, non sarebbero stati l’elemento di contesa per costruire la torre più alta, bensì hanno da subito compreso la novità, la possibilità di costruire da sé il gioco e hanno colto il valore cooperativo del gioco, chi impastava, chi modellava o mischiava i tipi di argilla, di inseriva il composto nel calco e chi si impegnava ad allinearli per bene per l’asciugatura tutto in un bel equilibrio .

Tutti presupposti importanti per il processo di ideazione, infatti l’attivazione dell’attenzione e della curiosità hanno consentito ai bambini creare e trasformare l’immagine mentale della loro casa ideale, e soprattutto introiettare il concetto di riuso e trasformazione dei materiali.

Ma quali sono i punti della riflessione pedagogica che la sperimentazione ha sollecitato?

Gli elementi rilevanti e gli aspetti educativi che l’esperienza ha saputo sollecitare sono diversi, tutti riconducibili alla nostra pratica educativa ma osservati da un punto di vista differente e con uno sguardo più ampio quello di poter contribuire ad diffondere un Pensiero ecologico attraverso l’Educazione Naturale. In sintesi il KIT DOMUS ci ha permesso di riflettere su alcuni temi

I benefici educativi della MANIPOLAZIONE DEGLI ELEMENTI NATURALI

L’ESPERIENZA DELL’ATTESA : domus un gioco a tempo lento

Il valore della situazione ludica condivisa con i pari e gli adulti

L’importanza DELL’EDUCAZIONE NATURALE E IL PENSIERO ECOLOGICO

LE POTENZIALITA’ DEL KIT NELLA PRATICA EDUCATIVA

 LA MANIPOLAZIONE: I Benefici educativi della manipolazione degli elementi naturali

 

DOMUS è un gioco che implica l’attività di manipolazione e risponde a molti bisogni dei bambini, stimola la loro creatività, sviluppa competenze sensoriali, motorie, cognitive ed espressive, favorisce la coordinazione oculo-manuale e sviluppa la manualità fine e grossolana (slide_______________) .

In particolare la presenza dell’argilla, come tutti i materiali che si prestano alla manipolazione, incoraggia i bambini a toccare consistenze insolite ed evidenzia il rapporto tra gesto, segno e forma sostiene la naturale propensione dei bambini di lavorare i materiali plasmabili (pensiamo alla terra, agli impasti di acqua e farina, alle paste modellabili) e stimolare l’esplorazione, la scoperta e la creatività, ma soprattutto sostiene e rinforza nei piccoli la consapevolezza che ogni loro azione lascia un’impronta e questa è espressione di sé, la manifestazione immediata prodotta dal loro movimento.

E’ importante sottolineare anche l’aspetto emotivo che sottende la manipolazione dei materiali plasmabili, infatti possono essere lavorati con dolcezza (lisciati, plasmati con i polpastrelli, smussati) oppure con violenza (penetrati con le dita e con gli oggetti) ed in tal caso esprimere una carica di aggressività, che viene così canalizzata.  Sarà di certo questo il motivo per cui durante lo svolgimento dell’attività i bambini si sono soffermati molto nella fase di impasto e manipolazione in cui si sono mostrati molto interessati.

Durante l’attività di manipolazione i bambini immergono le loro mani e la loro immaginazione nel materiale proposto, come nel caso dell’argilla, dove le mani si muovono, la materia si adegua ad esse e la loro creatività si accende…! Questo lo abbiamo osservato in modo deciso quando abbiamo creato gli abitanti della casa, qui i bambini hanno lasciato libero sfogo alla loro creatività, non hanno avuto a disposizione un calco, hanno manipolato e creato spinti solo dalla loro fantasia. 

La manipolazione dell’argilla ha consentito attraverso la sensorialità di organizzare le informazioni, trovare connessioni di forme, scoprire differenze, osservare la trasformazione del materiale nei vari passaggi di stato ha permesso ai bambini di fare apprendere in modo empirico concetti collegati alle competenze STEAM, ossia le nozioni scientifiche, tecnologiche, matematiche, fisiche e chimiche che rinforzano il pensiero logico e preoperatorio che è tipico di questa fascia di età.

Di fondo le attività di manipolazione consentono di apprendere le proprietà dei materiali manipolati, la loro durezza, la plasticità, la penetrabilità, la resistenza, tutti concetti scientifici che i bambini possono apprendere facendo ancor prima di studiarle nelle specifiche lezioni di tecnica o tecnologia.

Nello specifico la manipolazione dell’argilla ha permesso anche di andare oltre questi concetti, ha consentito ai bambini di osservare i diversi stati della materia, l’argilla secca in polvere che mista ad acqua diventa modellabile, ma anche l’argilla in forma solida che messa a riposo in acqua assume una consistenza fangosa che attraverso il processo di asciugatura e riposo trova la consistenza giusta per essere modellata. Tutto ciò ha permesso di porre l’attenzione su una caratteristica tipica di questi mattoncini, non sono solo frutto di un lavoro artigianale, sono durevoli ma allo stesso tempo fragili, possono rompersi o beccarsi se buttati a terra ma possono essere rigenerati proprio grazie alle proprietà dell’argilla, basta metterli a mollo e ritornano ad essere plasmabili. Questa caratteristica consente di sottolineare il valore di sostenibilità del gioco, un classico mattoncino in plastica o in legno se rotto non può più essere riutilizzato mentre i mattoncini DOMUS possono essere riprodotti rendendo visibile il circolo virtuoso e rigenerativo del materiale.

Motivo per cui l’adozione del KIT DOMUS sostiene l’educazione naturale e lo sviluppo del pensiero ecologico

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L’ESPERIENZA DELL’ATTESA : domus un gioco a tempo lento (slide_____________)

Un altro aspetto importante che i bambini possono esperire attraverso l’uso del kit è la possibilità di vivere una dimensione, ahi noi, quasi sconosciuta ormai anche a noi adulti ..ossia la dimensione dell’attesa e del tempo.

Affinchè l’argilla possa essere manipolabile e funzionale ad essere plasmabile, necessita di alcuni passaggi e poi quando affinchè i mattoncini possano acquisire la loro vera funzione, ossia divenire tasselli per una costruzione creativa, bisogna attendere il tempo dell’asciugatura. Un tempo variabile perché influenzato dalle condizioni atmosferiche, dal livello di consistenza dell’argilla manipolata, quindi da fattori che non dipendono da noi. Quindi siamo in una situazione in cui il livello di controllo dei bambini è messo in discussione e quindi questo elemento potrebbe essere un deterrente, un punto di debolezza del gioco, ma di fatti ha dei fortissimi risvolti educativi, sostiene L’ESPERIENZA DELL’ATTESA!

L’elemento ATTESA è un fattore molto interessante che oggi ormai ai bambini rischia di essere sconosciuta. Come è possibile? Forse perché per loro natura sono poco tolleranti all’attesa e quindi impazienti mi direte! Si forse si, la dimensione temporale è una percezione che si acquisisce nel corso degli anni, ma non è a questo che cui mi riferisco, bensì a come, in modo inconsapevole, stiamo privando i bambini dell’esperienza dell’attesa. Ebbene si, con le nostre “nuove”  abitudini influenziamo la frustrazione del non poter ottenere tutto e subito e soprattutto non custodiamo il valore della lentezza e dell’attesa..

- abbiamo fame e non vogliamo uscire per andare a comprare qualcosa? Nessun problema ci pensa il delivery!

- Abbiamo scattato una foto..possiamo subito vederla senza attendere lo sviluppo del rullino, anzi se non ci piace la possiamo anche rifare!

-Abbiamo bisogno di un prodotto che non troviamo nei negozi del nostro paese, oppure non abbiamo abbastanza tempo per andare in cerca? Ma ci sono gli acquisti online!

- E ancora vogliamo vedere un film ma non abbiamo voglia di andare al cinema, cercare parcheggio, rischiare che non ci siamo posti? ..lo acquistiamo online ..

e potremo andare avanti per almeno altre decine di situazioni ormai quotidiane e consuete ...dalle videochiamate,  ai messaggi audio, alle riunioni online, ai ticket saltafila   ecc ecc

Tutte queste abitudini sono ormai pienamente acquisite dai bambini sin dalla loro tenerissima età, di fatti li stiamo privando dell’esperienza dell’ATTESA .

Ma ora non è questo il contesto e il tema della serata, ma ho voluto lanciare una piccola sollecitazione che ognuno potrà approfondire se lo ritiene necessario 

  

RELAZIONE CON L’ADULTO (slide _____________)

Il kit DOMUS è un kit che utilizzato nell’età prescolare non può essere utilizzato in modo autonomo dai bambini in tutte le sue fasi, necessita dell’affiancamento di un adulto, almeno nella fase iniziale di modellazione dell’argilla, ma al di là dei tempi la questione che ci interessa sottolineare è che sia uno strumento ludico da condividere, in cui il bambino riconosce il livello di competenze dell’adulto e apprende facendo insieme.

L’adulto è portatore di soluzioni e strategie che possono ovviare ad alcuni problemi es.. l’impasto di argilla è troppo asciutto o troppo morbido, il mattoncino una volta secco ha bisogno di essere modellato, o ancora gli incastri non sono allineati o sono troppo piccoli? L’esperienza manuale di un adulto diventa insegnamento come nella pratica dell’aiutante di una bottega artigianale, il giovane impara guardando e facendo insieme.

Questo naturalmente l’aspetto pratico ma poi c’è anche tutto l’aspetto relazionale che sottende lo scambio e condivisione del gioco , aspetto importantissimo, perché giocare insieme a DOMUS  significa soprattutto regalarsi del tempo da condividere

L’EDUCAZIONE NATURALE ED EDUCAZIONE AL PENSIERO ECOLOGICO (slide_____________)

Un approccio pedagogico nient’affatto nuovo ma che trova le sue origini nei padri e nella madri della pedagogica contemporanea, Jean Jacques Rousseau, Friedrich Frobel, Maria Montessori e John Dewey sono solo alcune tra le figure pedagogiche di spicco che hanno costruito l’ideologia educativa mettendo al centro la natura e il rapporto dei bambini con essa.

Una pratica che è tornata in auge soprattutto a seguito della crisi pandemica e in questi anni in cui la crisi climatica crescente sta suggerendo a noi tutti di mettere in discussione i nostri stili di vita a sostegno di un pensiero più ecologico e rispettoso delle risorse naturali che abbiamo a disposizione e considerando la NATURA maestra in grado di garantire ricchi stimoli e opportunità di apprendimento.

Una educazione naturale per un pensiero ecologico, considera l’uso dei materiali naturali in modo predominate, e non si tratta esclusivamente di applicare la outdoor education o di introdurre gli elementi naturali nella pratica didattica, si tratta di adottare una pedagogia VERDE in cui sono presenti i materiali naturali nella pratica di apprendimento e utilizzarli sotto forma di gioco e attività ludiformi.

Questo tema su cui non è il caso di dilungarsi ora ma che consente di esplorare le infinite e benefiche interconnessioni neuronali attivate che sottendono un più gradevole e duraturo l’apprendimento, è uno dei rivolti pedagogici che il KIT DOMUS possiede, è uno strumento che consente ai bambini e agli adulti di entrare in connessione con la natura e trarre i benefici sul piano dello sviluppo e la crescita dei bambini.

Mi limiterò solo a dire che l’ambiente naturale offre una varietà di materiali pressoché infinito, sassi, foglie, rametti,sabbia, terra ognuno ha una consistenza al tatto diversa dall’altro, per non parlare di forme, colori, dimensioni, ma anche di odori, sapori, suoni. Sono oggetti facilmente accessibili e stimolano la curiosità e l’esplorazione e a differenza dei giocattoli tradizionali, i materiali naturali sono spesso privi di scopi predeterminati e quindi più performanti dal punto di vista della creatività e dello sviluppo della fantasia dei bambini che diventano i principali protagonisti del loro stesso gioco.

Infine la pratica educativa che tiene al centro gli elementi naturali sollecita una maggiore consapevolezza ambientale nei bambini e negli adulti quindi più propensi a diventare cittadini attivi e responsabili in grado di vivere relazioni sostenibili con l’ambiente con gli altri.

LE POTENZIALITA’ DEL KIT NEL SISTEMA EDUCATIVO

Nel confronto con i collaboratori di TERRABUILDINGDESIGN è emerso quanto questo strumento abbia vaste potenzialità di essere sviluppo nei gradi di istruzione successivi alla scuola dell’infanzia

Nella scuola primaria di primo e secondo grado, significa rinforzare le competenze motorie e plastiche che molto spesso vengono trascurate perché considerate attività per bambini piccoli, offrire loro ancora la possibilità di conoscere i materiali e il loro impiego, ideare costruzioni e introdurre concetti strettamente collegati alla scienza, alla geometria, si posso utilizzare i tasselli e i manufatti DOMUS per misurare i volumi, i perimetri di forme geometriche

Nelle scuole superiori e tecniche lavorare proprio su dei modelli in scala, modelli ideati in ottica sostenibile, sperimentare e applicare teorie di ingegneria, fisica, chimica dei materiali, ossia attività laboratoriali ampie e in grado di usare la pratica per passare dal sapere al saper fare.

Crediamo abbia delle ottimi possibilità di divulgazione, e soprattutto auspichiamo che le giovani generazioni e anche noi adulti ci possiamo soffermare a sviluppare uno stile di vita, un’organizzazione delle città e del vivere la natura in modo più equilibrato.

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CONSUMI: COLDIRETTI PUGLIA, SI SPENDE 1 EURO SU 3 PER MANGIARE FUORI CASA; SERVE INDICAZIONE DI ORIGINE NEI MENU.

Quasi un euro su tre viene speso per mangiare fuori casa e diventa quindi rilevante l’indicazione dell’origine dei cibi serviti nei menu dagli oltre 20mila ristoranti, pizzerie, bar e attività di ristorazione mobili presenti in Puglia. Ad affermarlo è Coldiretti Puglia, sulla base dei dati della Fipe, secondo cui dopo l’emergenza Covid mangiare fuori è in forte crescita ed ha un impatto rilevante sul sistema agroalimentare nazionale dove nel complesso i consumi alimentari, nel 2023, sono stati pari al 68% in casa ed al 32% fuori casa, il massimo di sempre secondo la Federazione dei Pubblici Esercizi.

L’attività di ristorazione è un determinante mercato di sbocco per molti prodotti agroalimentari per un importo di acquisti stimato in circa 30 miliardi lo scorso anno, secondo l’Osservatorio Coldiretti.

Dal vino alla birra, dalla carne al pesce, dalla frutta alla verdura ma anche su salumi e formaggi di alta qualità – aggiunge Coldiretti Puglia - trovano nel consumo fuori casa un importante mercato di sbocco. In alcuni settori come quello ittico e vitivinicolo la ristorazione rappresenta addirittura il principale canale di commercializzazione per fatturato.

Il Made in Italy dal campo alla tavola targato Puglia è rappresentato da un totale di 60 Cibi e Vini certificati DOP IGP, la regione numero 8 in Italia per prodotti DOP IGP STG, a cui si aggiungono le 4 STG nazionali e le 2 bevande spiritose IG regionali, per un totale di 66 Indicazioni Geografiche. A livello economico, secondo le ultime stime dell'Osservatorio Ismea-Qualivita, il settore dei prodotti DOP e IGP in Puglia vale 678 milioni di euro, con il comparto dei prodotti agroalimentari che pesa per il 6,9% e quello vitivinicolo per il 93,1%.  dove Dop, Igp e i 365 prodotti pugliesi riconosciuti tradizionali dal Masaf vengono coltivati, allevati e trasformati, in quelli che rappresentano veri e propri presidi presìdi della biodiversità. Ma anche la  superficie agricola destinata a biologico raggiunge i 321mila ettari in Puglia dove il settore torna a crescere, con un aumento del 12% in 1 anno, confermando la Puglia al top della classifica nazionale per l’agricoltura biologica e con Campagna Amica la più ampia rete dei mercati di vendita diretta degli agricoltori.

Primati che vanno però difesi dal fenomeno del “fake in Italy”, il cibo straniero spacciato per italiano sfruttando il concetto di ultima trasformazione sostanziale per gli alimenti, quello che tecnicamente si chiama codice doganale. In questo modo cosce di prosciutto estero dopo essere state salate e stagionate vengono vendute per italiane e lo stesso capita col latte straniero che diventa mozzarella italiana. Una frode contro la quale è partita dal Brennero una grande mobilitazione di Coldiretti con obiettivo la raccolta di un milione di firme per una proposta di legge europea di iniziativa popolare sulla trasparenza di quanto portiamo in tavola.

La Polizia di Stato con l’avviata stagione estiva, per la quale si registra un forte incremento di presenze turistiche in questo territorio, pone alta l’attenzione nei confronti dei responsabili di gravi disordini in pubblici esercizi o in locali di pubblico intrattenimento che ne impediscono la legittima fruizione profilando criticità di Ordine e Sicurezza Pubblica. 

 
Il Questore della Provincia di Brindisi, Giampietro Lionetti, a seguito di istruttoria della Divisione Polizia Anticrimine della Questura di Brindisi, ha emesso nei confronti di un cittadino extracomunitario, responsabile nel decorso mese di giugno di un grave comportamento all’interno di tre locali pubblici con annessa sala “slot” di questo Capoluogo, la misura di prevenzione del divieto di accesso e stazionamento cd. “Daspo Willy per la durata di anni 3.
 
Il provvedimento è aggravato dal divieto per anni 1 per i locali presenti nell’intera provincia, considerato che l’uomo è già stato condannato, ed è già destinatario di altra analoga misura per le identiche condotte compiute in altro centro. 

Il Sindacato Cobas denuncia il comportamento della ditta Sir,ditta che si occupa dello scarico del carbone a Cerano, che ha spedito  venerdì 5 Luglio  le lettere di licenziamento ai  76 lavoratori di cui una parte finisce il 19 Luglio ed una altra il 31 Dicembre.

Siamo profondamente allarmati dal comportamento della Sir che non rispetta i tentativi che  le istituzioni e la stessa Enel stanno cercando  di sostenere in queste drammatiche  ore .

Lunedì 8 Luglio alle ore 11,30 il Sindacato Cobas incontra il Signor Prefetto di Brindisi, Luigi Carnevale ,  che farà il punto su tutte le iniziative intraprese in questi giorni a favore dei lavoratori.

Il 16 Luglio è convocata una nuova riunione sui licenziamenti a Bari presso la Task Force Regionale sulla occupazione guidata dal Presidente Leo Caroli, che cercherà di convincere la ditta Sir ad adottare il provvedimento di cassa integrazione per cessata attività della durata di un anno.

Ricordiamo la pretestuosa richiesta della Sir che chiedeva ai lavoratori di lasciare i buoni pasto ed altro per contenere i costi della cassa integrazione, in caso di rifiuto non avrebbe adottato il provvedimento della stessa cassa integrazione.

La necessità di avere tempo per avviare corsi di formazione e di riqualificazione è stato annunciato nei giorni dal presidente della Task Force Leo Caroli durante una riunione a Bari con Enel e 2 delle 7 aziende che vorrebbero investire a Brindisi.

Il Cobas in questo difficile percorso ha  chiesto aiuto ,come unico rappresentante del territorio brindisino,  all’onorevole Mauro D’Attis che  si era già mobilitato da tempo sul problema della de carbonizzazione e che in queste drammatiche ore sta dando un grande contributo alla soluzione del problema.

Il Sindacato Cobas è fortemente soddisfatto dalle azioni svolte in queste ore dalle Istituzioni Locali tese a far cambiare idea alla Sir e ad accettare la cassa integrazione che ci da tempo per soluzioni alternative che non smetteremo mai di perseguire.

Brindisi 07.07.2024

Per il Cobas Roberto Aprile

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Domenica 7 luglio alle ore 19.30 presso l’Auditorium del Castello Normanno Svevo di Mesagne verrà presentata l’opera di Alessandro Passaro dal titolo “Il G7 di Giotto” con testo critico di Nicola Zito e con il patrocinio del comune di Mesagne. Il quadro si affianca, in un dialogo complementare, alla mostra “G7 – Sette secoli d’arte italiana” organizzata in occasione del summit e che vede esposte le opere dei maggiori protagonisti dell’arte italiana. Alessandro Passaro si inserisce in tale contesto guidato dalla forza di una espressione pittorica materica ed onirica che rivela un lavorio interiore sulla pittura e sul significato che il percorso storico ha avuto sulla propria produzione artistica. I riferimenti al maestro del Trecento giocano con il numero inserito nel nome del summit e dello stesso pittore ma è soprattutto la dimensione irreale a venir fuori dalla composizione. Un sogno rivelatore ha ispirato Passaro nella realizzazione dell’opera: la narrazione visiva prende infatti ispirazione da un episodio legato agli strumenti di produzione artistica e quindi dalla storia personale, dai rapporti con il vissuto, con la famiglia e con l’eterno storico.

Come asserisce Nicola Zito nel testo critico: “Partendo dallo studio di Giotto, eccezionale innovatore e sperimentatore a livello tanto stilistico-formale quanto tecnico, Passaro estrinseca un suo peculiare punto di vista del medium pittorico – di per sé sempre suscettibile a metamorfosi prima mentali che visive – in cui la tradizione, ripresa e riletta in chiave contemporanea, si va a fondere con la più stringente attualità, rappresentata dagli incontri del G7 che si sono svolti nella Terra di Brindisi. Il dipinto, che si sviluppa come un’autentica installazione ambientale, animata dalla volontà di coinvolgere appieno lo spettatore, raffigura un altopiano in cui campeggia un gruppo di sette alberi che sono la trasposizione simbolica delle nazioni partecipanti, quelle superpotenze mondiali che l’artista tramuta in elementi vivifici della Natura.” Il G7 di Giotto sarà visibile fino al 30 novembre 2024 tutti i giorni dalle 09:00 – 13:00 e dalle 17:00 – 22:00, chiuso il lunedì mattina.

Alessandro Passaro (Mesagne 1974)  Dalla sua terra prenderà il temperamento sanguigno e la franchezza emotiva, elementi che caratterizzeranno il suo lavoro. Consegue il diploma di laurea all’Accademia di Belle arti di Lecce nel 2005. Si evidenzierà con un genere pittorico che va dal figurale all’informale, sempre con atteggiamento sperimentale verso le potenzialità del mezzo. L’idea di un limite che si trasforma in ricchezza linguistica è ciò che lo affascina maggiormente. Ha esposto tra le altre sedi, al Museo Pino Pascali, alla Galleria Nazionale di Cosenza, alla Galleria Nazionale di Perugia, ai Cantieri Teatrali Koreja, alla Fondazione Sticchi. Vive e lavora a Mesagne (BR).

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Nello scorso mese di dicembre un giovane aveva perpetrato uno scippo all’interno del cimitero di Mesagne ed era fuggito facendo perdere le tracce. Trascorsi 7 mesi era ormai tranquillo che il reato non avesse più un seguito. Invece, sabato mattina i poliziotti del commissariato di Mesagne hanno bussato alla porta della sua abitazione di Francavilla Fontana e gli hanno notificato una denuncia a piede libero per il reato consumato il giorno dell’Immacolata dello scorso anno. Davanti a quei fogli che i poliziotti brandivano tra le mani ha avuto la certezza che quella sua azione non fosse passata nel dimenticatoio. Adesso dovrà rispondere di furto con strappo. L’episodio si è verificato nel primo pomeriggio del giorno della festività della Vergine Immacolata all’interno del cimitero di Mesagne. Qui tra i tanti presenti a portare un fiore sulla tomba dei propri cari c’era anche una signora che stava camminando in un viale, quando un giovane le si era avvicinato e con mossa fulminea le aveva strappato la borsetta dal braccio. Poi era fuggito facendo perdere le tracce. All’interno della borsa c’erano alcuni oggetti personali, banconote, un bancomat, e documenti di identità. Sul posto era stata fatta intervenire una volante i cui agenti avevano acquisito le dichiarazioni e la denuncia della vittima e avevano avviato le indagini. Accertamenti durati alcuni mesi durante i quali i poliziotti hanno ricostruito la dinamica dello scippo e giunti a una potenziale identificazione dell’autore. Si tratta di un giovane di Francavilla Fontana già noto alle forze dell’ordine. Sabato mattina i poliziotti hanno bussato alla porta della sua abitazione della città degli Imperiali e gli hanno notificato l’avviso di conclusioni delle indagini e la relativa denuncia di furto con strappo.

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Riceviamo e pubblichiamo una foto che i nostri lettori ci hanno inviato che riprende dei rifiuti presenti in via Foggia da diversi giorni. Inutile dire che una più attenta civiltà da parte dei cittadini e una maggior solerzia degli operatori ecologici sarebbe auspicabile per tenere pulità la città.

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VACANZE: COLDIRETTI PUGLIA, 2 TURISTI ITALIANI SU 3 IN VISITA NEI PICCOLI BORGHI NELL’ESTATE 2024; 1/3 BUDGET DESTINATO AL CIBO

Le tipicità prodotte nei piccoli comuni dalla carota giallo – Viola di Tiggiano alla cipolla di Zapponeta, dalla fava di Zollino al pomodoro di Morciano

Il cibo è la principale voce del budget della vacanza, con 2 turisti italiani su 3 in visita nei piccoli borghi nell’estate 2024 che destineranno un terzo della spesa alla tavola in ristoranti, pizzerie, trattorie, agriturismi, street food e souvenir enogastronomici in mercati, feste e sagre di paese. Ad affermarlo è Coldiretti Puglia, sulla base dei dati del nuovo rapporto di Coldiretti-Fondazione Symbola “Piccoli Comuni e Tipicità”.

Negli 88 piccoli comuni della Puglia la miriade di produzioni locali riconosciute tradizionali dal MASAF, oltre alle DOP e IGP, vengono coltivate, allevate e trasformate in aree sotto i cinquemila abitanti e riguardando specialità come la carota giallo – viola di Tiggiano, la cipolla di Zapponeta, la fava di Zollino, la patata di Zapponeta, il pisello nano di Zollino, pomodoro di Morciano, la fava di Carpino, il cacioricotta caprino orsarese, il lardo di Faeto, il prosciutto di Faeto, il calzone di Ischitella, l’arancia del Gargano e il limone Femminello del Gargano, per citarne alcuni,.

“ll successo di una vacanza – dice Antonio Baselice, presidente di Terranostra Puglia, associazione agrituristica di Coldiretti – oggi dipende dal cibo (35%) e le realtà rappresentate dai piccoli comuni coniugano al meglio i prodotti tipici all’eccellenza alla bellezza dei centri storici e del paesaggio, tanto che Pietramontecorvino, Bovino, Alberona, Roseto Valfortore, Specchia appartengono ai ‘Borghi più belli d’Italia’. Il turismo pugliese non è solo mare, piuttosto volano per lo sviluppo di tutto il territorio, elemento di promozione del paesaggio, della cultura e degli stessi prodotti agroalimentari locali”.

I piccoli borghi hanno un significativo valore economico, storico, culturale e ambientale in un paesaggio fortemente caratterizzato dalle produzioni agricole. Rappresentano – dichiara  Coldiretti - anche un motore turistico che, se adeguatamente valorizzato, può diventare una risorsa strategica per il rilancio economico e occupazionale del Paese, contrastando lo spopolamento che aggrava anche la situazione di isolamento delle aziende agricole e aumenta la tendenza allo smantellamento dei servizi, dei presidi e delle forze di sicurezza presenti sul territorio.

Il turismo enogastronomico è il vero traino dell’economia turistica pugliese – sottolinea Coldiretti Puglia – caratterizzato da 5 milioni di ulivi pluricentenari60 Cibi e Vini certificati DOP IGP, la regione numero 8 in Italia per prodotti DOP IGP STG, a cui si aggiungono le 4 STG nazionali e le 2 bevande spiritose IG regionali, per un totale di 66 Indicazioni Geografiche. A livello economico, secondo le ultime stime dell'Osservatorio Ismea-Qualivita, il settore dei prodotti DOP e IGP in Puglia vale 678 milioni di euro, con il comparto dei prodotti agroalimentari che pesa per il 6,9% e quello vitivinicolo per il 93,1%, a cui si aggiungono i 365 prodotti pugliesi riconosciuti tradizionali dal Masaf vengono coltivati, allevati e trasformati, in quelli che rappresentano veri e propri presidi presìdi della biodiversità. Ma anche la  superficie agricola destinata a biologico raggiunge i 321mila ettari in Puglia dove il settore torna a crescere, con un aumento del 12% in 1 anno, confermando la Puglia al top della classifica nazionale per l’agricoltura biologica e con Campagna Amica la più ampia rete dei mercati di vendita diretta degli agricoltori.

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“Stune mia: serata d’onore”: si chiama così l’evento che si terrà martedì 9 luglio alle 20.30 nel Chiostro di San Francesco ad Ostuni in onore del professor Silvio Carrino, poeta, scrittore e autore dei versi della celeberrima “Stune mia”, la canzone che fu scritta nel 1967 con la musica di Rosario Bruno e che, da allora, è una specie di inno per tutti gli ostunesi e per tutti coloro che amano Ostuni.

Il professore Carrino compie 90 anni proprio il 9 luglio e fin dagli anni Cinquanta collabora con il mensile cattolico ostunese “Lo Scudo” (promotore della serata, patrocinata dal Comune di Ostuni); le sue poesie dialettali sono state raccolte nei volumi “Stune mia”, “Vuleva speddetrà” e “E pure quanne ne vetime arreta”. Carrino è anche autore di un dizionario italiano-ostunese. Oltre a “Stune mia” ha scritto i testi di molte altre canzoni, alcune delle quali verranno eseguite nel corso della serata, patrocinata dal Comune di Ostuni.

Leggeranno e commenteranno le poesie:  Nello Ciraci, Lilia Pacifico, Rosario Santoro, Pasquale Scalone e Ferdinando Sallustio. Ospiti musicali: Rosario Bruno, Jenny Farina e Piero Lapenna.

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