Il generale Messe, tra coscienza e ostruzionismo

Aprile 18, 2020 1381

messe giovanni deputatoGent. mo Direttore,

leggo sempre con grande interesse gli articoli scritti dal Prof. Enzo Poci, ma in particolare quelli riguardanti il mio concittadino Gen. Messe, il quale, com'è noto, sconta da più di 50 anni una sorta di "confino della memoria" proprio nella Sua città natale. Francamente non capisco, mi creda, come alcuni personaggi, palesemente radicalizzati e comunque totalmente superati dai tempi, possano ostinarsi a non valutare con serenità ed onestà intellettuale le argomentazioni riportate dal Prof. Poci nei suoi articoli, se non altro perchè frutto di costante impegno e rigore storico. Quale, dunque, il risultato di questo anacronistico ostruzionismo? Sicuramente una grave forma di inquinamento ai danni di una quanto mai opportuna rivalutazione della figura del Generale proprio nella Sua città natale, giacchè la storiografia ufficiale ne ha da sempre riconosciuto le alte qualità morali e professionali. RingraziandoLa intanto per la cortese ospitalità, poiché, se da un lato la ritengo un doveroso plauso all'ottimo lavoro del Prof. Poci, dall'altro mi auguro possa servire da ennesimo (modesto) stimolo nei confronti dell'attuale Amministrazione Comunale di Mesagne affinché possa rimediare, attraverso iniziative che diano concreta visibilità al Personaggio, a questa palese ingiustizia nei confronti di un Suo Illustre Figlio: lo esige la coscienza di tutti coloro che si sentono realmente uomini liberi.

Dott. Sergio S. Diviggiano (mesagnese trapiantato a Roma da 50 anni) 

Ultima modifica il Sabato, 18 Aprile 2020 09:12