Redazione

Nella giornata di Giovedì 21 Ottobre, alle ore 11:30, presso la Sede della Banca di Credito Cooperativo di Ostuni (BR) la meravigliosa mostra di Marcello Carrozzo, fotoreporter di fama mondiale ha aperto la V Edizione del “Festival della Cooperazione Internazionale”.

La Pro Loco Ostuni “La Bianca tra gli Ulivi” quale ente autorizzato ad operare in città, ha scelto di concedere il partenariato al Festival della Cooperazione Internazionale 2021, con il proprio logo e con la collaborazione attiva nell’organizzazione dei diversi eventi .

Queste le parole della Presidente della Pro Loco Ostuni “La Bianca tra gli Ulivi” D.ssa Madia Trinchera:

“In questo periodo di pandemia abbiamo due possibilità, o scegliere di rimanere in un pericoloso limbo in attesa passiva di un futuro da ridefinire oppure possiamo prenderci la responsabilità di scelte coraggiose e costruire il futuro partendo dal presente, lavorando tutti assieme verso un obiettivo comune. Per questo motivo ho accolto con entusiasmo, orgoglio e un pizzico di emozione la proposta di collaborazione del Dott. Francesco Colizzi tra l’ente che rappresento e l’AIFO, in vista del Festival della Cooperazione Internazionale. Da sempre – ha concluso la presidente Trinchera - la mission della nostra Pro Loco è quella di aggregare e stimolare lo spirito di collaborazione con le forze migliori della città e non solo. Ciò che ci spinge a  lavorare in sinergia con altre realtà è la comune certezza che solo mettendosi in gioco e “allenandosi” a diventare cittadini attivi, capaci di progettualità e di relazioni, avviene la formazione globale della persona, in grado quindi di costruire il proprio futuro e quello del Paese”

Parte attiva del Festival della Cooperazione Internazionale, in quanto ufficio stampa dell’evento, è anche il volontario della Pro Loco Ostuni “La Bianca tra gli Ulivi” , Dott. Alessandro Nardelli, giornalista ed organizzatore di eventi culturali. Queste le sue parole:

“Lo scrittore Tahar Ben Jelloun afferma - Con la cultura si impara a vivere insieme; si impara soprattutto che non siamo soli al mondo, che esistono altri popoli e altre tradizioni, altri modi di vivere che sono altrettanto validi dei nostri. – Per me, collaborare all’organizzazione del Festival della Cooperazione Internazionale è un’esperienza nuova, che sto vivendo con una rinnovata apertura mentale che mi porterà sicuramente a crescere, come uomo, come cittadino e come studioso. Ringrazio la Presidente Madia Trinchera per avermi concesso questa importante occasione e il Dott. Franco Colizzi per avermi voluto al suo fianco nella gestione della comunicazione di questo evento”.

 

RIPARTE URBAN NATURE: “VOGLIAMO CITTA’ CON PIU’ NATURA”. DOMENICA 24 OTTOBRE LA FESTA PROMOSSA DAL WWF.

Le nostre città devono diventare nature-positive e amiche del clima: è con questo messaggio che il WWF Italia ha lanciato la quinta edizione di Urban Nature in vista della manifestazione che anima i grandi e i piccoli centri in tutta Italia in occasione della Festa della Natura in città. Quello che arriva da tutti gli angoli del nostro Paese è un messaggio di riscatto e resilienza per avere città con più natura, più salubri e più sicure nell’epoca della pandemia da COVID e dei fenomeni estremi causati dal cambiamento climatico. Quest’anno la Festa della Natura in Città del WWF arriva in un momento importante a livello globale: la Conferenza delle Parti sulla Biodiversità (a Kunming in Cina, 11 ottobre), convocata per arrestare e invertire la curva della perdita di natura.

Nel corso delle iniziative di Urban Nature, famiglie, bambini, giovani, studenti, appassionati di natura daranno vita ad azioni concrete per tutelare, valorizzare e incrementare la biodiversità urbana. Protagonisti gli attivisti del WWF, come sempre in difesa della natura, che organizzano visite nelle aree verdi, giochi, mostre, pulizia e sistemazione delle aree naturali.

A Brindisi l'evento, inizialmente previsto per il 10 ottobre, è slittato a domenica 24 ottobre per il maltempo. La nostra associazione organizzerà Urban Nature in collaborazione con AIGAEE, nel giardino del bastione Carlo V, adiacente a Porta Mesagne, con una serie di laboratori e una passeggiata alla scoperta dei grandi alberi del piazzale della stazione.

A partire dalle 9:30 e fino alle 13:00, bambini e adulti potranno prendere parte ai laboratori e visitare le due mostre in corso nei locali del bastione:

  • “Il mare: sopra e sotto”, con fotografie di Antonello Alò, Alessandro Caiulo e Giuseppe Lanotte;
  • “Libere espressioni”, la mostra pittorica collettiva a cura dell'Endas Brindisi.

Nel giardino potrete inoltre trovare il nostro banchetto informativo per tutta la durata della manifestazione.

Programma

09:30 inizio Urban Nature, la festa della Natura in città;

10:00 laboratorio “conoscere gli insetti”;

10:30 laboratorio “costruisci la casa per gli insetti”;

11:00 laboratorio di illustrazione e lettura "Il giardino dimenticato"; 11:15 passeggiata e laboratorio “i grandi alberi di piazza Crispi”: Per questo speciale evento, chi si iscrive al WWF, domenica riceverà in regalo un tris di piantine aromatiche.

Urban Nature, che giunge nel 2021 alla sua V edizione, è un’iniziativa che si sta sempre più affermando: lancia un messaggio forte e partecipato che vuole dare respiro e spazio al mosaico di iniziative che concretamente operano per città che siano in equilibrio con la natura. Quest’anno sono già oltre 60 le realtà che hanno aderito alla Festa della Natura in Città (lo scorso anno, nonostante il lockdown, si svolsero complessivamente 125 eventi e incontri in 82 Comuni italiani).

Con Urban Nature:

decementifichiamo le città, per ridurre le strutture e le infrastrutture in grigio e riempire di verde le nostre aree urbane;

nutriamo la biodiversità, per dare spazio agli orti urbani e sociali, all’apicoltura urbana e all’agricoltura periurbana, trasformando le città in fonti di cibo sano e a km zero;  rinverdiamo le nostre scuole, con la diffusione delle Aule Natura (sono 12 quelle che verranno consegnate in questo periodo nelle scuole italiane) per una didattica multidisciplinare a contatto con la natura.

Tra i partner nazionali del WWF, co-promotori sin dall’inizio di Urban Nature, l’Associazione Nazionale dei Musei Scientifici (ANMS) e l’Arma dei Carabinieri, con il pieno coinvolgimento degli Uffici Territoriali Carabinieri per la Biodiversità (UTCB). Urban Nature vede i patrocini del Ministero della Transizione Ecologica e dell’ANCI – Associazione Nazionale dei Comuni Italiani, ai quali si sono aggiunte

AIGAE (Associazione Italiana Guide Ambientali Escursionistiche);  APGI ( Associazione Parchi e Giardini D'Italia) ; CESAB ( Centro Ricerche in Scienze Ambientali e Biotecnologie); CITTADINANZA ATTIVA; FAI – FEDERAZIONE APICOLTORI ITALIANI; UNAAPI -Unione Nazionale Associazioni Apicoltori Italiani; FEDERAZIONE NAZIONALE PRO NATURA; FEDERGEV; FIAB (FEDERAZIONE ITALIANA AMBIENTE E BICICLETTA); GIACCHE VERDI; SOCIETA' SPELEOLOGICA ITALIANA 

Il Generale Roberto Riccardi ha ricordato che: “Nel 2020 abbiamo comunque registrato il recupero di ben 500.000 beni culturali”.

 “Nel 2020 abbiamo comunque registrato il recupero di ben 500.000 beni culturali, in tutte le categorie che il Codice dei Beni all’Art2 e all’Art 10 individua e dunque reperti archeologici, sculture, dipinti, manoscritti, libri antichi. E’ un impegno che è nel solco di un’attività che svolgiamo dal 1969, 52 anni di storia e nel 2020 è sorto anche un nuovo Nucleo a L’Aquila, un presidio dell’Abruzzo e del Molise per fornire una risposta sempre più efficiente”. Lo ha dichiarato il Generale Roberto Riccardi, Comandante del Comando Carabinieri Tutela del Patrimonio Culturale, intervenendo al Cinquantesimo Congresso Nazionale di Archeoclub d’Italia.

E la Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico, in programma dal 25 al 28 Novembre a Paestum ed il cui Fondatore e Direttore, Ugo Picarelli è stato premiato da Archeoclub d’Italia per la Comunicazione culturale, lancerà l’Itinerario Culturale del Patrimonio Subacqueo del Mediterraneo.

“Un “Itinerario Culturale del Patrimonio Subacqueo del Mediterraneo, una rete che colleghi Campania, Calabria, Puglia, Sicilia, ma anche Egitto, Grecia, Israele e Turchia”. Questa la proposta di candidatura che avanzerà la Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico sottoponendola all’esame del Consiglio d'Europa.

La 23esima Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico di Paestum avrà una nuova sede definitiva quale il Tabacchificio Cafasso simbolo dell’economia della Piana del Sele, simbolo dell’archeologia industriale ma soprattutto la consapevolezza che chi organizza eventi, un grande contenitore culturale come il nostro ha anche l’obbligo di proporre e di mettere in campo delle intuizioni – ha dichiarato Ugo Picarelli, Fondatore e direttore della Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico - delle visioni, che i soggetti titolati possono mettere in campo. Abbiamo posto in essere tre proposte forti che sottolineano l’importanza che lo stesso Covid ha rafforzato e che dunque i viaggiatori devono vivere più esperienze, più sostenibilità e quindi la proposta della candidatura al Consiglio d’Europa di un itinerario Culturale Europeo dei siti archeologici subacquei del Mediterraneo e al tempo stesso anche la possibilità per i nostri Parchi Nazionali di sviluppare la mobilità sostenibile con le auto elettriche e al tempo stesso la grande attenzione per i treni storici. Queste tre proposte saranno presenti per recuperare le destinazioni storiche ma soprattutto per recuperare le destinazioni italiane all’insegna di quello sviluppo del patrimonio culturale.

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«Mio cugino lo fa per molto meno». Ecco perché le PMI italiane sono al terzultimo posto nella media europea. Il digital marketing è sottovalutato. Figure sempre più improvvisate causano perdite e danneggiano i Brand.

Che l’era social sia oramai alla portata di tutti, questo è un dato di fatto, ma non basta possedere uno smartphone, connessione internet e un account sulle diverse piattaforme per diventare un social media manager professionista o un content marketing specialist. Così come, ad esempio, non basta essersi guadagnati in famiglia il titolo di campione al gioco dell’allegro chirurgo per diventare un medico ed acquisire le competenze per esercitare la professione.

Questo purtroppo, nel nostro Paese, è un concetto molto diffuso e che, con la digitalizzazione delle piccole e medie imprese sempre più presenti sulla rete e sui social per promuovere prodotti e attività, ha generato caos e perdite in termini di guadagno e di credibilità.

In Italia su una popolazione residente di 60 milioni, ci sono 80 milioni di smartphone. Sono più di 50 milioni le persone che accedono a Internet ogni giorno e 41 milioni quelle attive sui social media. Il 98% degli italiani compra più frequentemente dai grandi marketplace online e, diversamente da qualche anno fa, non ha remore ad acquistare da siti di eCommerce o eShop stranieri: in testa ci sono quelli cinesi, inglesi, americani e tedeschi.

Piattaforme marketplace che per sponsorizzare il loro brand, sicuramente non si sono rivolte al cugino nerd di turno ma a veri esperti di digital marketing.

C’è ancora tanto da fare invece per promuovere gli eCommerce e più in generale i business delle aziende italiane.

«Il digital marketing ha in sé tante competenze diverse, tra cui anche la gestione dei social che non può essere slegata dalle altre aree. Per fare un esempio pratico non puoi avere un sito che presenta le grafiche e i contenuti del brand e un social dello stesso brand con contenuti completamente diversi, oppure un piano editoriale che non porti in alcun modo traffico al sito o tramite cui non sia possibile tracciare vendite e risultati» dichiara Federica Argentieri Ceo Founder di Timotico Ltd- Content Marketing Specialist e Video Marketer da circa 10 anni, autrice del Best Seller Amazon Italia “Disney Business”.

Federica Argentieri di marketing se ne intende eccome! Fa parte infatti di Timotico, ossia una società inglese di comunicazione integrata sul web, che propone in UK e Italia consulenze e attività di produzione in ambito Digital Content Marketing, con attenzione alle strategie di produzione e di distribuzione dei contenuti per i social e il web dedicata alle aziende che si affacciano al mercato Digital. 

«Bisogna guardare ciascun aspetto in ottica di business e di risultati, cosa che il cugino improvvisato, semplicemente non sa fare, perché queste competenze richiedono anni di studio ed esperienza, come per qualsiasi altra professione che si rispetti».

Argentieri pone l’accento sulle conseguenze cui si va incontro quando ci si rivolge a cugini improvvisati nel digital content marketing, tra cui la produzione di contenuti audio-video, immagini e testi per il social e il web.

«Un esempio è quanto accadde nel 2017 con il video amatoriale girato in una filiale della banca Intesa San Paolo. Un video destinato agli ambienti interni ma che una volta balzato sui social ha generato l’ironia, i meme e pesanti prese in giro verso la protagonista. Se questo risultato di un prodotto amatoriale era destinato al personale interno di un’azienda e ha generato tanta polemica, si può immaginare cosa succederebbe alla reputazione di una compagnia se a produrre quel tipo

di contenuti fosse quotidianamente il suo social media manager».

Le perdite, dunque, non riguardano solo l’immagine e la credibilità dell’azienda, ma si stimano anche in termini economici. Il cugino nerd e non professionista, chiederà sicuramente somme da destinare alle inserzioni sponsorizzate su Google, Facebook, Instagram. Uno spreco inutile di denaro, perché il “cugino” non ha le capacità, né le competenze per sviluppare una strategia adatta a quelle che sono le esigenze dell’azienda e del marchio, così come non ha capacità e competenze per gestire ed improntare l’account business dell’azienda che in caso di errori potrebbe essere rallentato o addirittura bloccato insieme a quello dell’amministratore.

Sebbene la maggior parte delle aziende oggi abbia una propria presenza sul web, molte di queste preferiscono arrangiarsi anziché rivolgersi a veri professionisti.

Questo è uno dei principali motivi che nell’era della digitalizzazione delle imprese, vede l’Italia purtroppo al 26esimo posto su 28, molto al di sotto della media europea, così come emerso dai dati del DESI (Digital Economy and Society Index), indice di misurazione e monitoraggio dei progressi dei paesi europei per quanto riguarda la digitalizzazione dell’economia e della società, creato dalla Commissione Europea.

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Ha preso avvio a Mesagne il nuovo servizio della polizia locale. Si tratta della sezione motociclista che ha come obiettivo quello di prevenire e reprimere abusi e malcostumi in tutte le zone della città. In particolar modo nel centro storico dove in alcune vie le auto non possono transitare. Le motociclette in dotazione sono delle Yamaha Tracer 700 Police. Gli agenti sono stati forniti di caschi integrali apribili, guanti professionali, panciera elasticizzata motociclista, pantaloni da motociclista estivo, giubbino estivo in Goretex Modello Puglia, per una spesa complessiva di 3 mila 193 euro, escluso IVA. Nella nuova dotazione automobilistica c'è da aggiungere anche una Fiat Renegade 4x4 già in servizio.

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Dal prossimo 4 novembre entra in funzione presso il Comune di Mesagne il nuovo servizio “UnicumData” che da una parte permetterà all’ente pubblico di recuperare circa 1 milione e 300 mila euro di tasse comunali eluse o evase mentre dall’altra permetterà ai cittadini di utilizzare gratuitamente una serie di servizi comunali stando comodamente seduti a casa propria. Il tutto si inquadra nell’ottica del progetto “Mesagne – Città digitale”. “Continua il percorso di innovazione tecnologica dell’ente. In questo caso con l’istituzione di un servizio che consente ai cittadini di verificare la propria situazione tributaria e immobiliare senza spostarsi da casa, rendendo la consultazione delle informazioni più semplice, efficiente e trasparente”, così il sindaco Antonio Matarrelli ieri mattina ha annunciato oggi l’avvio dello sportello evoluto online “UnicumData”.

“Grazie all’adozione di questa innovativa soluzione, i contribuenti potranno visualizzare e controllare i propri dati immobiliari, ottenere un rapido resoconto delle scadenze tributarie e provvedere al pagamento delle stesse tramite il collegamento a PagoPa”, ha aggiunto Giuseppe Colucci Carluccio, consigliere comunale con delega allo studio dei progetti di intervento in materia di analisi del bilancio, Documento Unico di Programmazione e piani finanziari. Il sistema permette di controllare le informazioni anagrafiche, dalla residenza ai recapiti, immobiliari - numero, qualità, titolarità, possesso -, fiscali - verifica dovuto e versato, modulistica compilabile per dichiarazioni imu/tari - ed il cassetto fiscale del contribuente - avvisi di pagamento, modelli F24 per procedere al pagamento dei tributi, ricezione di comunicazioni dirette da parte dell’Amministrazione comunale -. Inoltre, la soluzione soddisfa pienamente il principio di trasparenza secondo cui la pubblica amministrazione è tenuta a rendere visibile e controllabile all’esterno il proprio operato, rafforzando il dialogo con i contribuenti e semplificando il reperimento di dette informazioni.

UnicumData consente l’accesso all’utilizzo tramite identificazione con sistema Cie, la Carta d’identità elettronica, o con sistema Spid, il Sistema pubblico identità digitale, varato dal Governo. Permette a cittadini e tecnici di generare e stampare certificati catastali dei fabbricati e dei terreni; ottenere estratti di mappa catastale; visualizzare la localizzazione degli immobili tramite l’indirizzo geografico/satellitare certificato, risolvendo così le difficoltà che vari operatori di servizi affrontano tutti i giorni per raggiungere luoghi o cittadini sul territorio comunale: dai rilievi topografici, alle opere pubbliche, alle visite mediche, al pronto soccorso salvavita, ai vigili del fuoco, alle riparazione di gas, acqua, elettrica.

Per garantire un’esperienza d’uso immediata, l’accesso per i cittadini sarà possibile anche da sistemi mobili. Inoltre, “il cittadino potrà usufruire di un servizio di assistenza diretta erogato tramite sistema di Chatbot disponibile H24, 7 giorni su 7, basato sull’intelligenza artificiale in grado di simulare conversazioni intelligenti via chat con gli utenti che necessitano supporto, e di servizio di ticketing”, ha concluso Francesco Siodambro, responsabile comunale dei servizi finanziari.

 UnicumData, dunque, è un servizio utile per i cittadini, ma anche per i tecnici professionisti, le associazioni di settore, i Caf e gli assistenti fiscali: giovedì 4 novembre, alle ore 15.30, presso l’aula consiliare del Comune di Mesagne, in collaborazione con lo staff ingegneristico “Car-Tech Group”, si svolgerà un incontro che ne spiegherà nel dettaglio il funzionamento.

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La Uil pensionati Stu Appia comunica che anche per le pensioni di novembre il pagamento sarà accreditato dalle Poste Italiane da lunedì prossimo 25 Ottobre per i titolari di un Libretto di Risparmio, di un Conto BancoPosta o di una Postepay Evolution.

I titolari di Carta Postamat, Carta Libretto o di Postepay Evolution potranno prelevare i contanti dall’ATM Postamat, evitando così il bisogno di recarsi allo sportello.

La raccomandazione che la Uil Stu Appia fa ai pensionati iscritti è di evitare gli assembramenti e di rispettare per ricevere i contanti, la turnazione alfabetica che potrà variare in base al numero di giorni di apertura dell’Ufficio Postale di riferimento:

Pertanto i Pensionati che hanno i cognomi che iniziano:

  • Dalla A alla B Lunedì 25 ottobre
  • Dalla C alla D Martedì 26 ottobre
  • Dalla E alla K Mercoledì 27 ottobre
  • Dalla L alla O Giovedì 28 ottobre
  • Dalla P alla R Venerdì 29 ottobre
  • Dalla S alla Z Sabato mattina 30 ottobre

La Stu Appia comunica agli iscritti che le Poste Italiano ricordano inoltre che i cittadini di età pari o superiore a 75 anni che percepiscono prestazioni previdenziali presso gli Uffici Postali, che riscuotono normalmente la pensione in contanti e che non hanno già delegato altri soggetti al ritiro della pensione, possono chiedere di ricevere gratuitamente le somme in denaro presso il loro domicilio, delegando al ritiro i Carabinieri.

La Su Appia raccomanda a tutti i pensionati di osservare le linee guida stabilite dalle Poste Italiane, che hanno come obiettivo prioritario il garantire la tutela della salute dei pensionati e dei lavoratori negli Uffici Postali. Pertanto è obbligatorio indossare la mascherina protettiva e tenere la distanza di almeno un metro in attesa di entrare in ufficio solo all’uscita dei clienti precedenti.

Per ulteriori informazioni è possibile consultare il sito www.poste.it o prendere contatto il numero verde 800 00 33 22.

La Stu Appia ringrazia i pensionati per la partecipazione attiva avvenuta il 16 ottobre in Piazza San Giovanni a Roma in Solidarietà con la Cgil sull’attentato alla Democrazia da parte di alcuni estremisti.

Per quanto riguarda la previdenza, come contenuto nella piattaforma sindacale unitaria, il sindacato della Uil pensionati richiede l’esigenza di una riforma complessiva della legge Fornero che affronti i bisogni di giovani, donne, lavoratori e pensionati.  In particolare, per quanto riguarda i pensionati, la necessità è nella richiesta di misure che tutelino in modo efficace il potere d’acquisto, l’ampliamento della platea per i beneficiari della quattordicesima con l’incremento dell’importo per chi già la riceve e l’adozione di un meccanismo più equo di rivalutazione.

Sul capitolo Sanità, secondo il segretario della Uil pensionati Carmelo Barbagallo, l’esigenza è in una riforma complessiva del Servizio sanitario nazionale, maggiormente incentrata su territorialità e domiciliarità e l’emanazione di una Legge quadra nazionale sulla Non Autosufficienza, introdotta già dalla prossima Legge di Bilancio.

Serve infine, secondo la Uil nazionale dei pensionati, un intervento deciso per combattere l’evasione e per ridurre la pressione fiscale su lavoratori e pensionati, che sono il vero ammortizzatore sociale del Paese e un’importante risorsa per la società.   

Il segretario responsabile

Tindaro Giunta

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Martedì alle ore 23,35 il Comune di Mesagne ha inviato al ministero per i Beni e le attività culturali il dossier della candidatura a “Capitale italiana della Cultura 2024”. Adesso il progetto sarà sottoposto alla valutazione di una commissione di sette esperti di chiara fama nella gestione dei beni culturali. Al termine di tale valutazione la città vincitrice potrà beneficiare della somma di 1 milione di euro grazie alla quale potrà mettere in mostra, per il periodo di un anno, i propri caratteri originali e i fattori che ne determinano lo sviluppo culturale, inteso come motore di crescita dell’intera comunità. Dunque, martedì notte il Comune di Mesagne ha inviato, alle ore 23,35 e alle 23,45 con un secondo invio di sicurezza, il dossier della candidatura della città messapica a “Capitale italiana della cultura 2024”.

AUDITORIUM MESAGNE 2024Subito dopo il sindaco Toni Matarrelli ha postato il seguente messaggio di ringraziamento: “Abbiamo appena inviato al ministero il progetto di “Mesagne Capitale della Cultura 2024”. Voglio ringraziare i tantissimi amici e sostenitori che ci stanno supportando: le associazioni, le scuole, gli enti pubblici e privati e i comuni. E poi artisti, educatori, autori, organizzatori sparsi per l’Italia e l’Europa, che con poche righe, uno spunto, la lettura di una bozza, il tempo di una telefonata che nutrisse l’idea facendola crescere, hanno contribuito a quello che per ora ci sembra un sogno”. Matarrelli ieri mattina ha, poi, aggiunto: “Oggi, che abbiamo dormito 4 ore in più della media delle 2 ore a notte dell’ultima settimana, possiamo solo dirvi che abbiamo seguito la visione di Simonetta Dellomonaco, e che questa è la prima volta che un progetto di Capitale della cultura in Italia viene ideato e diretto da una donna e che Mesagne, da ex capitale della Sacra corona unita, si è candidata a Capitale della Cultura. Questa visione la porteremo avanti comunque vada. Incrociate le dita anche voi. Forza e grazie”. Intanto, il Comune ha registrato il marchio “#Mesagne2024”, che utilizzerà nelle attività che si svolgeranno in futuro in città.

Al progetto mesagnese hanno aderito ben 31 città dell’arco jonico-salentino, la Provincia di Brindisi, le città di Lecce e Brindisi, oltre a una miriade di vari esperti. Solo qualche giorno fa la Regione Puglia ha sottoscritto con le città di Mesagne e Conversano, la seconda realtà pugliese che concorre per il titolo, un protocollo d’intesa con il quale le due città convengono nel considerare il riconoscimento di «Capitale italiana della cultura» per l’anno 2024 come un’opportunità per l’intero sistema regionale e, pertanto, interpretano le candidature dei Comuni di Conversano (BA) e Mesagne (BR), come “occasione per maturare un approccio progettuale sul tema della cultura e dell’attrattività turistica, all’interno di una cornice regionale di leale e rinnovata collaborazione e cooperazione tra Regione ed enti locali”.

Soddisfatto del lavoro svolto è Marco Calò, consulente del Comune di Mesagne per le Politiche culturali. “Si tratta di un percorso straordinario – ha esordito l’esperto - che segna una svolta epocale per la nostra città in quanto nel dossier abbiamo costruito un modello di valorizzazione culturale sostenibile e in grado di essere sviluppato nei prossimi anni. Voglio sottolineare il contributo eccezionale nella fase della coprogettazione di tutta la comunità che, in forma singola ed associata, ha prodotto dei contenuti importanti”. Calò ha, infine, assicurato che i “cittadini saranno coinvolti non come spettatori, ma come attori nell’attuazione del programma operativo e di sviluppo del progetto inserito nella candidatura. Ora incrociamo le dita e aspettiamo le decisioni della commissione ministeriale. Mi sento di dire che, in un certo senso, la nostra Città ha vinto la propria sfida di consapevolezza”.

 

matarrelli toni nel suo studio20 ott 21 2Dopo oltre quaranta giorni di insonnia finalmente ieri il sindaco di Mesagne, Toni Matarrelli, si è riposato un po'. Il volto, comunque, è ancora teso e mostra i segni della kermesse epistolare in cui ha contribuito personalmente alla stesura di un dossier multidisciplinare nel quale è stata fatta la sintesi di un lavoro intenso che ha coinvolto diverse realtà. Tuttavia, bisogna anche dire che il progetto ha risvegliato quel senso di appartenenza alla città da parte di molte realtà territoriali che, da tempo, erano un po' sopite. Il risultato di tutto questo lavoro non è ancora dato di sapere poiché secretato dal ministero anche se il sindaco Matarrelli scalpita per poterlo diffondere.

matarrelli calò e il team dei dipendenti comunali che ha inviato il dossierSindaco Matarrelli finalmente la città di Mesagne ha inviato al Mibac il progetto di “Mesagne Capitale italiana della Cultura 2024”.

“Si tratta di un lavoro straordinario fatto da un comitato scientifico che ha elaborato una serie di idee arrivate da tantissime persone. Tanti anche i contributi scaturiti dagli incontri di coprogettazione che hanno arricchito il dossier. Si è trattato di un lavoro certosino che è stato svolto dal comitato scientifico che ha fatto sintesi delle tante proposte. Pertanto, possiamo dire che siamo molto soddisfatti per il risultato che ha prodotto questo lavoro il cui contenuto, al momento, non possiamo ancora diffondere. Infatti, ci sono delle regole ben precise da parte del ministero. Adesso a fronte di 23 progetti presentati, di cui 2 pugliesi, Mesagne e Conversano, la commissione dovrà scegliere, per la fase finale, solo 10 città. L’auspicio è che la nostra Mesagne possa arrivare tra le prime dieci”.

Mesagne e Conversano, due realtà per molti versi gemelle, ma avversarie.

“Per questo motivo con Conversano ci siamo già messi d’accordo che la città che non andrà in finale potrà sostenere l’altra. Inoltre, il sostegno arriverà anche dalla Regione Puglia. Per questo motivo è stato sottoscritto un protocollo di intesa con l’ente affinché una parte dei progetti potrà essere sostenuta con fondi regionali realizzando parte delle proposte inserite nei dossier”.

Il progetto della candidatura di Mesagne è stato condiviso da tante altre città delle province di Brindisi, Lecce e Taranto.

“Il partenariato è molto nutrito poiché oltre a tutte le città della provincia di Brindisi, la stessa Provincia, ci sono anche le città di Lecce, Campi salentina, Nardo, Porto cesareo, Otranto, Manduria, Maruggio e tante altre ancora. Poi si sono uniti i contributi arrivati da don Luigi Ciotti, Vanessa Scalera, Sergio Rubini, Moni Ovadia, il re degli scacchi Anatoly Karpov, ed altre personalità di fama internazionale. È davvero gratificante che queste persone, così importanti, abbiano voluto appoggiare la nostra candidatura”.

mesagne 2024Sindaco, comunque vadano le cose, adesso avete un progetto culturale che potrete attuare nei prossimi anni per far crescere la città di Mesagne.

“Il lavoro svolto è la sintesi di tante culture, di tante storie, è uno strumento eccezionale sotto l’aspetto del sentimento che non andrà perso. A prescindere dall’esito della competizione “Mesagne2024” resta come idea progettuale. Per la sua attuazione, naturalmente, coinvolgeremo tutti coloro che ci hanno aiutato. In questi giorni in cui abbiamo “costruito” il progetto abbiamo visto che c’è tanta volontà di partecipare, di contribuire in maniera molto qualificata a far crescere la nostra città”.

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Campagna vaccinale anti Covid, il report sulle dosi somministrate al 21 ottobre 2021. Secondo l'ultimo report a cura dell'Unità operativa di Epidemiologia del Dipartimento di Prevenzione della Asl Brindisi, dal 27 dicembre 2020 al 21 ottobre 2021 sono state somministrate 592.423 dosi di vaccino, di cui 310.241 prime dosi, 278.684 seconde dosi e 3.498 terze dosi; mediamente, sono state somministrate 2.086 dosi per giornata di vaccinazione.

Il 69% (213.964) delle prime dosi è rappresentato da Pfizer, il 14,2% (44.138) da AstraZeneca, il 13% (40.208) da Moderna e il 3,9% (11.931) da Janssen (Johnson&Johnson).

Il dato delle prime dosi risulta così distribuito: il 50,3% a persone al di sotto dei 60 anni; il 26,5% agli anziani, il 13,1% ai soggetti fragili; il 4,3% al personale sanitario; il 2,8% al personale scolastico; l’1,3% alle forze dell'ordine; l’1,7% ad altre categorie. Questa, invece, la distribuzione delle seconde dosi: per il 52% ai soggetti al di sotto dei 60 anni; per il 27,3% agli anziani; per l'11,6% ai soggetti fragili; per il 4,5% al personale sanitario; per il 2,8% al personale scolastico; per l'1,2% alle forze dell'ordine; per lo 0,6% alle altre categorie.

Fino al 21 ottobre i residenti o domiciliati in provincia di Brindisi vaccinati con la prima dose sono 300.684 e di questi 269.592 con la seconda dose, con una copertura vaccinale pari rispettivamente all'86,7% e al 77,7%.  La copertura vaccinale con la prima dose relativa ai residenti con più di 80 anni di età è pari al 96,5% e al 93,1% per il ciclo completo.

Sono 67.728 le dosi erogate finora dai medici di medicina generale, di cui 15.522 (22,9%) in ambito domiciliare. Il 18,5% (12.508) delle dosi è stato somministrato a soggetti over 80, il 26,1% (17.682) a soggetti della fascia di età 70-79 anni, il 27,4% (18.530) a soggetti con età tra 60 e 69 anni e il 28% (19.008) a soggetti sotto i 60 anni. I soggetti fragili rappresentano la categoria a rischio vaccinata prevalentemente dai medici di famiglia (47.892; 70,7%), seguita dai soggetti con età superiore a 60 anni (13.414; 19,8%), dai caregiver (1.321; 2%) e da altre categorie (5.101; 7,5%).

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SETTIMANA SOCIALE NAZIONALE: COLDIRETTI PUGLIA, OLTRE 200MILA PERSONE IN PUGLIA IN POVERTÀ ASSOLUTA.

Sostenibilità sociale, ambientale ed economica, sviluppo delle aree rurali, difesa della proprietà intellettuale, rispetto dei diritti dei lavoratori, tutela delle biodiversità, contrasto ai cambiamenti climatici e lotta allo spreco, alla fame e alla povertà sono alcuni degli importanti impegni sui quali occorre ora passare atti. E’ quanto afferma la Coldiretti che con una delegazione di giovani italiani, accompagnati dal Consigliere Ecclesiastico Nazionale di Coldiretti, Monsignor Nicola Macculi, sta partecipando alla 49ª Settimana Sociale dei Cattolici Italiani sul tema ‘Il Pianeta che Speriamo. Ambiente, lavoro, futuro. #tuttoèconnesso’, alla presenza del Cardinale Gualtiero Bassetti, presidente dei Vescovi Italiani, del Ministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibile, Enrico Giovannini, Sergio Gatti, direttore generale Federcasse, Stefano Russo,  segretario generale della CEI, del presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, del prefetto di Taranto, Demetrio Martino, del Vescovo di Taranto, Filippo Santoro, dei Sindaci di Taranto, Rinaldo Melucci  e Brindisi, Riccardo Rossi, con i direttori di Coldiretti della Puglia e di Taranto, Pietro Piccioni e Aldo De Sario.

L’emergenza Covid ha impoverito più di una famiglia su quattro (28,8%) che ha dichiarato nel 2020 un peggioramento della situazione economica rispetto all’anno precedente – ricorda Coldiretti Puglia - con oltre 200mila persone che in Puglia si trovano in una situazione di povertà assoluta.

La punta dell’iceberg delle difficoltà in cui si trova la Puglia è rappresentata dal numero cresciuto esponenzialmente di persone a rischio povertà, con un’incidenza media pari al 30,4%. Si tratta del valore più elevato degli ultimi quindici anni – aggiunge Coldiretti Puglia - dove fra i nuovi poveri sono coloro che hanno perso il lavoro, piccoli commercianti o artigiani che hanno dovuto chiudere, le persone impiegate nel sommerso che non godono di particolari sussidi o aiuti pubblici e non hanno risparmi accantonati, come pure molti lavoratori a tempo determinato o con attività saltuarie che sono state fermate dalla limitazioni rese necessarie dalla diffusione dei contagi per Covid.

Le iniziative solidali sono tanto più importanti considerato che l’avanzare dell’emergenza coronavirus ha fatto salire di oltre 200mila i nuovi poveri che hanno bisogno di aiuto anche per mangiare per effetto della crisi economica e sociale provocata dalla pandemia e dalla conseguente perdita di opportunità di lavoro. Una catastrofe sociale senza precedenti dal dopoguerra contro la quale – aggiunge Coldiretti Puglia – è importante garantire interventi anche sul piano alimentare a chi si trova in difficoltà.

Persone e famiglie che mai prima d’ora – precisa la Coldiretti regionale – avevano sperimentato condizioni di vita così problematiche. Contro la povertà – sottolinea la Coldiretti regionale – è cresciuta la solidarietà che si è estesa dalle organizzazioni di volontariato alle imprese e ai singoli cittadini.

Con la crisi un numero crescente di persone è stata costretta a far ricorso alle mense dei poveri e molto più frequentemente – sottolinea la Coldiretti – ai pacchi di aiuto alimentare, anche per le limitazioni rese necessarie dalla pandemia. Fra i nuovi poveri – continua la Coldiretti – ci sono coloro che hanno perso il lavoro, piccoli commercianti o artigiani che hanno dovuto chiudere, le persone impiegate nel sommerso che non godono di particolari sussidi o aiuti pubblici e non hanno risparmi accantonati, come pure molti lavoratori a tempo determinato o con attività saltuarie che sono state fermate dalla limitazioni rese necessarie dalla diffusione dei contagi per Covid.

Persone e famiglie che mai prima d’ora – precisa la Coldiretti – avevano sperimentato condizioni di vita così problematiche. In realtà il piano di aiuti pubblico– continua la Coldiretti – è stato già anticipato nei fatti dall’impegno di quasi 1 italiano su 3 (30%) che ha partecipato quest’anno a iniziative di solidarietà, fa beneficienza e donazioni per aiutare le famiglie più bisognose piegate dal peso della crisi causata dall’emergenza Covid. Nel 2020 sono stati oltre 5 milioni i chili di prodotti tipici Made in Italy, a chilometri zero e di altissima qualità distribuiti dagli agricoltori della Coldiretti e Campagna Amica per garantire un pasto di qualità ai più bisognosi di fronte alla crescente emergenza provocata dalla pandemia Covid. Si tratta – conclude la Coldiretti – della più grande offerta gratuita di cibo mai realizzata dagli agricoltori italiani per aiutare a superare l’emergenza economica e sociale provocata dalla diffusione del coronavirus e dalle necessarie misure di contenimento.

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