Redazione

Sabato 19 ottobre, alle ore 18, nella Civica Biblioteca di San Vito dei Normanni si svolgerà una conferenza, dal titolo “Dialoghi musicologici”, per presentare gli atti del convegno internazionale di studi sulla produzione sacra e profana di Leonardo Leo, che si è svolto lo scorso anno a Reggio Calabria, il 3 e 4 ottobre, su iniziativa del dipartimento di Musicologia del Conservatorio “Francesco Cilea”. L’appuntamento chiude la prima parte del “Barocco Festival Leonardo Leo”, la rassegna di musica antica giunta alla XXVII edizione e organizzata dalla Città di San Vito dei Normanni con il Comune di Brindisi, il Ministero della Cultura e la Regione Puglia. L’ingresso è libero. Info T. 347 0604118.  

Il convegno di Reggio Calabria ha rappresentato un momento cruciale per gli studi musicologici per la riscoperta e la rivalutazione della vasta produzione leana. L’iniziativa ha coinvolto studiosi di spicco nel campo della musica barocca, che hanno esaminato in profondità le opere di Leo e realizzato un intenso lavoro di ricerca, analisi e confronto, accomunati dall’idea di approfondire la conoscenza di un autore il cui contributo al repertorio musicale del XVIII secolo riveste un interesse assoluto. In particolare, si è discusso della complessità del rapporto tra il sacro e il profano nella produzione di Leo, capace di muoversi con sapienza tra questi due mondi apparentemente opposti dimostrando una padronanza tecnica e una sensibilità espressiva che lo collocano tra i massimi esponenti della Scuola Napoletana. Le nuove scoperte su Leo gettano luce su aspetti originali della sua biografia e della sua attività compositiva offrendo spunti di riflessione per future ricerche.

Durante l’incontro sarà approfondito anche l’oratorio di Leo “In Lode della Beata Vergine del Rosario, eseguito in prima assoluta moderna dall’orchestra “La Confraternita de’ Musici” lo scorso 7 settembre. Il capolavoro, rimasto nell’oblio per lungo tempo, è uno dei vertici della produzione sacra del compositore e offre un esempio chiaro del suo talento nella costruzione di strutture polifoniche e nell’uso di un linguaggio musicale espressivo. L’esecuzione dell’oratorio rappresenta un tassello fondamentale nel processo di riscoperta e valorizzazione del repertorio leano, permettendo di apprezzare la profondità e la spiritualità della sua musica. La riscoperta aggiunge ulteriore valore alla figura di Leonardo Leo nel panorama della musica barocca europea.

A condurre l’incontro sarà la musicologa Maria Grazia Melucci, presenza che garantisce un dibattito di alto profilo scientifico e culturale. Sarà presente anche il curatore degli atti del convegno, il prof. Gaetano Pitarresi, autore di un monumentale lavoro di oltre 700 pagine che raccoglie gli interventi dei numerosi studiosi coinvolti nel convegno di Reggio Calabria. Pitarresi illustrerà i principali risultati della ricerca, con particolare attenzione alle nuove prospettive emerse sull’opera del musicista. L’incontro vedrà la partecipazione del M.O Cosimo Prontera, direttore artistico del “Barocco Festival Leonardo Leo, il quale offrirà una testimonianza diretta sull’importanza di preservare e divulgare questo patrimonio musicale, anche attraverso iniziative concertistiche e di studio come quella del Festival.

---------------
Per restare aggiornato con le ultime news del Gazzettino di Brindisi seguici e metti “Mi piace” sulla nostra pagina Facebook. Puoi guardare i video pubblicati sul nostro canale YouTube. 
Per scriverci e interagire con la redazione contattaci

Al via a San Michele Salentino il “Piano Italia a 1 Giga” finanziato con i fondi del PNRR per rendere disponibili i collegamenti Internet per abitazioni, attività commerciali e imprese. L’intervento di Open Fiber nel Comune in provincia di Brindisi prevede il cablaggio in modalità FTTH (Fiber To The Home, la fibra ottica fino a casa) di 2.485 civici distribuiti sul territorio e corrispondenti a 2.647 unità immobiliari.

La connettività in fibra ottica realizzata da Open Fiber può raggiungere la velocità di 10 Gigabit al secondo e permette di ottenere numerosi vantaggi grazie all’accesso ad una vasta gamma di servizi in rete, oltre a semplificare le relazioni tra cittadini e pubbliche amministrazioni, potenziare la didattica per gli studenti e migliorare la produttività e la competitività delle piccole e medie imprese.

OPEN FIBER E LA SOSTENIBILITÀ

L’intervento su San Michele Salentino prevede il riuso di infrastrutture già esistenti, limitando al minimo l’impatto e gli eventuali disagi per la comunità. Come nei cantieri aperti da Open Fiber in tutta Italia, gli scavi saranno effettuati privilegiando metodologie innovative e a basso impatto ambientale. Le potenzialità della tecnologia FTTH sono inoltre di fondamentale importanza anche in termini di ecosostenibilità. I cavi in fibra ottica, infatti, consumano meno energia riducendo l’emissione di anidride carbonica e calore in atmosfera.

I VANTAGGI DELLA NUOVA RETE A BANDA ULTRA LARGA

«L'arrivo della fibra ottica ultraveloce segna un passo decisivo per lo sviluppo della nostra comunità, permettendo a cittadini, imprese e istituzioni di competere con le grandi città - spiega il sindaco Giovanni Allegrini -. La connessione veloce garantirà l'accesso a servizi digitali essenziali, favorendo la crescita economica e la fruibilità di aree in questo momento poco connesse. Grazie al coordinamento dell'amministrazione migliaia di unità immobiliari potranno beneficiare di questa infrastruttura, promuovendo nuove opportunità produttive e migliorando le attività esistenti».

«Prosegue l’impegno di Open Fiber per digitalizzare la Puglia e dotare le comunità locali di una rete in fibra ottica ad alta velocità che garantirà connessione stabile e performante per lo svolgimento di molteplici attività da remoto e l’erogazione dei servizi online - dice Adriano Rutigliano, field manager dell’azienda guidata dall’Amministratore delegato Giuseppe Gola

-. Si tratta di un investimento strategico per il territorio che, grazie alla proficua sinergia con l’Amministrazione comunale, porterà la tecnologia FTTH in oltre duemila unità immobiliari rendendo San Michele Salentino digitalmente avanzata».

 

IL PIANO ITALIA A 1 GIGA

Il “Piano Italia a 1 Giga” rientra nei piani di intervento pubblico della Strategia italiana per la Banda Ultra Larga, finanziato e promosso dal Dipartimento per la trasformazione digitale della Presidenza del Consiglio grazie ai fondi del PNRR, e attuato da Infratel Italia.

Open Fiber si è aggiudicata complessivamente 8 lotti in gara, per un totale di 3.881 comuni in 9 regioni: Puglia, Campania, Emilia-Romagna, Friuli-Venezia Giulia, Lazio, Lombardia, Sicilia, Toscana e Veneto.

---------------
Per restare aggiornato con le ultime news del Gazzettino di Brindisi seguici e metti “Mi piace” sulla nostra pagina Facebook. Puoi guardare i video pubblicati sul nostro canale YouTube. 
Per scriverci e interagire con la redazione contattaci

SICCITÀ: COLDIRETTI PUGLIA, ANNATA MAGRA PER LE CASTAGNE (-90%) FRUTTO SIMBOLO DELL’AUTUNNO

A causa del caldo sopra la media e dell’umidità nella fase cruciale della piante in produzione, con un attacco forte di peronospora del castagno

Annata magra per le castagne in Puglia, con una manciata di chili raccolti a causa della siccità e dell’umidità nella fase cruciale della piante in produzione, con un attacco forte di peronospora del castagno, la bruciatura fogliare, che fa cadere le foglie ma anche i ricci, rendendo nullo il raccolto. E’ quanto emerge dal monitoraggio effettuato dalla Coldiretti Puglia, che stima il crollo della produzione di castagne fino al 90%  per il frutto simbolo dell’autunno sulle tavole dei consumatori.

Si tratta di un prodotto molto gradito dai consumatori – aggiunge Coldiretti Puglia - che è a rischio di estinzione in Puglia anche per la presenza del cinipide galligeno del castagno proveniente dalla Cina. Contro questa minaccia è stata avviata una capillare guerra biologica, così come la difesa contro il mal dell’inchiostro. Nelle aree vocate in Puglia come Vico del Gargano, Carpino, Ischitella e Cagnano, nel basso Salento tra Supersano, Alessano e ai Paduli, sulla Murgia, i castagneti sono stati strappati a fatica ai virus alieni e al mal dell’inchiostro, afferma Coldiretti Puglia, sulla base del monitoraggio della produzione in Puglia dell’albero del pane, il castagno.

A pesare – sottolinea Coldiretti Puglia – sono, oltre al clima, gli attacchi del cinipide galligeno del castagno (Dryocosmus kuriphilus) proveniente dalla Cina, che da anni infesta i boschi provocando nella piante la formazione di galle, cioè ingrossamenti delle gemme di varie forme e dimensioni. Il mal dell’inchiostro, invece, è una malattia provocata dall’agente patogeno Phythophthora cambivora – spiega Coldiretti Puglia – ovvero un fungo appartenetene alla classe degli Oomycetes che provoca danni visibili dalle macchie necrotiche che hanno una caratteristica forma a “lingua di fuoco”.

Si resta molto lontani – sottolinea la Coldiretti – dai fasti produttivi del passato per quello che Giovanni Pascoli chiamava “l’italico albero del pane”, simbolo dell’autunno nei libri scolastici di molteplici generazioni di giovani scolari. Basti ricordare che nel 1911 la produzione di castagne ammontava a 829 milioni di chili, ma ancora dieci anni fa era pari a 55 milioni di chili.

Le castagne sono consumate dall’uomo fin da tempi immemorabili, ne parla per primo lo storico greco Senofonte, vissuto tra il 430 e il 355 A. C, che definisce il castagno “l’albero del pane”, poi nel 40 a.c. Marziale. Di castagne parla ancora Virgilio (il quale suggerisce d’innestare il castagno sul faggio) che le ricorda cucinate con il latte e mangiate con il formaggio. Per secoli un vero alimento, o un obbligato surrogato, grazie alle castagne, tante comunità rurali hanno potuto fronteggiare carestie, crisi economiche. Poi un lento abbandono con lo spopolamento delle aree interne della nostra penisola.

Il rischio è quello di trovarsi nel piatto, senza saperlo, castagne straniere provenienti soprattutto da Portogallo, Turchia, Spagna e dalla Grecia, spesso spacciate per italiane, con forti ripercussioni sui prezzi corrisposti ai produttori. Da qui la richiesta di Coldiretti di assicurare più controlli sull’origine delle castagne messe in vendita in Italia per evitare che diventino tutte, incredibilmente, tricolori. Ancora peggiore è la situazione dei trasformati, per i quali non vi è l’obbligo di etichettatura di origine e per le farine di castagne che, non avendo un codice doganale specifico, non è neppure dato a sapersi quante ne vengano importate.

Se non si vuole comunque correre il rischio di acquistare spesso a caro prezzo caldarroste straniere in vendita nel centro delle città, la Coldiretti invita i consumatori a prestare attenzione alla qualità e suggerisce di ricorrere a un più genuino fai da te casalingo per garantirsi un prodotto fresco, sicuro e a costi accessibili. Meglio allora frequentare i mercati degli agricoltori di Campagna Amica o quelle sagre che si potranno svolgere in questi giorni dove è possibile fare buoni acquisti di alta qualità oppure rivolgersi alle imprese agricole e riscoprire il gusto di partecipare nei boschi alla raccolta delle castagne.

Un patrimonio che continua a essere presente nelle tradizioni alimentari autunnali degli italiani da consumare – conclude la Coldiretti – in diversi modi: arrosto (dopo averle incise sul lato bombato metterle in una padella di ferro con il fondo forato e cuocerle o sul fuoco vivo o in forno per circa 30 minuti, dopo la cottura si consiglia di avvolgerle in un canovaccio umido); lesse (dopo averle lavate accuratamente, cuocerle in abbondante acqua salata per circa 40 minuti); cotte in latte e zucchero; usate per particolari ripieni, nella preparazione di primi piatti o elaborati secondi a base di carne.

---------------
Per restare aggiornato con le ultime news del Gazzettino di Brindisi seguici e metti “Mi piace” sulla nostra pagina Facebook. Puoi guardare i video pubblicati sul nostro canale YouTube. 
Per scriverci e interagire con la redazione contattaci

Anche quest’anno riparte il progetto, fortemente voluto dal Questore Dr. Giampietro Lionetti, “I GIOVEDI’ DELLA LEGALITA” della Polizia di Stato di Brindisi, in collaborazione con gli Istituti scolastici della città di Mesagne, giunto alla sua quarta edizione. Per l’anno scolastico 2024/2025, tutti i giovedì, a partire dal prossimo 17 ottobre e fino al 5 giugno 2025, il Dirigente, insieme agli uomini e alle donne del Commissariato di P.S. di Mesagne incontreranno gli studenti sia tra i banchi di scuola sia all’interno degli Uffici dello stesso Commissariato.

Gli incontri, grazie alla fattiva collaborazione dei Dirigenti e dei collaboratori scolastici dell’IISS “Epifanio Ferdinando”, dell’Istituto Comprensivo Statale “Giovanni XXIII - Moro” e dell’Istituto Comprensivo Statale “Carducci - Materdona” di Mesagne, verteranno sui temi della legalità. Nello specifico, si parlerà dei pericoli della rete, del corretto uso dei social network, della prevenzione di comportamenti a rischio legati all’abuso della Rete Internet, della sensibilizzazione dei fenomeni legati al bullismo ed al cyberbullismo, di educazione stradale, dei pericoli legati all’uso di alcol e sostanza stupefacente, della prevenzione di comportamenti a rischio legati all’uso improprio di fuochi pirotecnici, di integrazione e di prevenzione del gioco d’azzardo.

Gli studenti, insieme agli uomini e alle donne della Polizia di Stato, affronteranno importanti tematiche per acquisire consapevolezza sull’importanza di essere cittadini attivi, avendo l’opportunità di visionare i mezzi e le strumentazioni della Squadra Volante e della Polizia Scientifica.

 

---------------
Per restare aggiornato con le ultime news del Gazzettino di Brindisi seguici e metti “Mi piace” sulla nostra pagina Facebook. Puoi guardare i video pubblicati sul nostro canale YouTube
Per scriverci e interagire con la redazione contattaci

Prosegue incessante l’attività di prevenzione e contrasto al fenomeno delle truffe, in particolare alle persone anziane da parte del Comando Provinciale Carabinieri di Brindisi. Negli ultimi giorni sono state denunciate tre persone. In particolare,

–      a Torre S. Susanna:

i Carabinieri della Stazione hanno denunciato un 20enne il quale, previo contatto telefonico tra l’anziana vittima e un complice qualificatosi come appartenente alle Forze dell’Ordine, avrebbe poco dopo raggiunto a casa la persona offesa, inducendola in errore facendole credere che alcuni familiari erano rimasti coinvolti in un sinistro stradale - in realtà mai verificatosi - e che, a causa dei danni causati, per poter evitare l’arresto, sarebbe stato necessario pagare un somma di diverse migliaia di euro, parzialmente consegnata dalla malcapitata unitamente ad alcuni monili in oro;

i citati militari hanno denunciato un 44enne che, mediante la tecnica della truffa telefonica e riuscendo a fingere di essere il figlio dell’anziana vittima, sarebbe riuscito a ottenere una ricarica della carta prepagata per un importo di quasi 1.000,00 euro.

–      a Erchie, i Carabinieri della Stazione hanno denunciato un 20enne, il quale attraverso una nota piattaforma on-line avrebbe fittiziamente concluso la vendita di alcuni accessori per auto, inducendo in errore la vittima e riuscendo a farsi pagare una somma di quasi 200 euro.

Ancora una volta l’Arma dei Carabinieri, da sempre impegnata a tutela delle comunità, rinnova l’invito alla popolazione a segnalare immediatamente eventuali analoghi fenomeni criminali, la cui pervasività ai danni delle persone anziane costituisce motivo di allarme sociale. In tale ottica, si evidenziano alcune delle metodologie più diffuse e nel contempo si forniscono dei semplici ma efficaci suggerimenti su come comportarsi per evitare spiacevoli situazioni di cui, sovente, l’ignara vittima si accorge quando ormai è troppo tardi. Tra i modus operandi criminali, alcuni dei più frequenti sono:

-     il falso incidente stradale: la vittima viene contattata telefonicamente da uno sconosciuto che si presenta come “avvocato” il cui cliente sarebbe asseritamente rimasto coinvolto in un incidente stradale con il nipote della persona anziana. Tale presunto avvocato suggerisce quindi all’anziana vittima di pagare una somma di denaro per risolvere rapidamente e senza ulteriori più gravi conseguenze la questione, oppure prospettando l’obbligo di pagare una presunta “cauzione” a causa del momentaneo “fermo” del nipote operato dalle forze dell’ordine. I truffatori cercano di agire quindi facendo percepire una gravità tale dell’accaduto, al punto da non consentire il tempo sufficiente per riflettere su quanto si stia effettivamente verificando;

-     il finto “amico” di famiglia: talvolta i truffatori sanno come intenerire gli anziani, facendo leva sui loro sentimenti, bontà, generosità e comprensione; sentimenti genuini che gli vengono invece ritorti contro per indurli in buona fede a “regalare” somme di denaro a sconosciuti che, scaltramente entrati in possesso di alcune informazioni personali e familiari delle vittime designate e presentandosi come “amici di vecchia data” dei figli o dei nipoti, una volta carpita la fiducia dell’anziano interlocutore, lo persuadono a rivolgere un dono in contanti per poter far fronte a fittizi problemi economici, spese sanitarie dovute a gravi malattie, la perdita del lavoro o altri problemi di varia natura che, ovviamente, inducono ad un pagamento;

-     un pacco postale “urgente”: l’anziano/a viene contattato/a telefonicamente da un presunto dipendente di un ufficio postale o ditta che si occupa del servizio di corriere a domicilio, il quale comunica che, a breve, un collaboratore si recherà a casa dell’anziana vittima per consegnare un pacco “urgente”, il cui destinatario effettivo sarebbe la figlia o il nipote che, per i più svariati motivi, non ha ancora potuto procedere al pagamento; causa per la quale al momento della consegna l’anziano/a dovrà imprescindibilmente corrispondere l’importo dovuto. È bene sapere che i truffatori fanno leva proprio sulla “urgenza”, in quanto induce la vittima a non esitare, instillando il dubbio che la cosa più importante sia quella di non rischiare di perdere il pacco;

-     dipendenti di banca o appartenenti alle forze dell’ordine in abiti borghesi: di visite, quando si è in casa, se ne possono ricevere tante, ma non certo quelle degli impiegati di banca, i cui servizi vengono offerti solo presso gli sportelli, per corrispondenza, con carte di credito e online. Particolare attenzione, poi, a chi dice di far parte di enti benefici o religiosi, che, in modo assolutamente più credibile, preavvisano con messaggi nella buca delle lettere e di prassi non inviano volontari nelle abitazioni. O ancora, alla porta si presenta uno o più appartenenti alle Forze dell'Ordine, con un tesserino di riconoscimento a giustificare gli abiti civili? Comportamento del tutto inusuale: Carabinieri, Polizia e Guardia di Finanza operano presso le abitazioni in uniforme e vi giungono con auto di servizio con i colori istituzionali.

Ecco quindi che bisogna alzare la guardia e, prima di lasciarsi convincere, è sempre meglio prendersi il tempo necessario per capire senza fretta se ciò che viene chiesto o proposto dagli sconosciuti sia realmente lecito. Dunque, mai fornire telefonicamente informazioni personali, anagrafiche e bancarie, così come è bene non aprire subito la porta di casa se non si è certi di chi stia bussando/citofonando. Allo stesso modo, è necessario prestare attenzione e non rischiare di farsi distrarre quando fuori casa si presentano due persone o anche più. Non solo. Curare rapporti di buon vicinato è certamente un ottimo strumento per aiutarsi a vicenda. In tutti questi casi, quando non si sa cosa fare e ci si trova da soli, può essere molto utile semplicemente telefonare ad un parente e chiedere un aiuto o, meglio ancora, chiamare i Carabinieri al numero di emergenza 112 per ricevere un immediato ausilio telefonico e per avere il supporto di una pattuglia che potrà raggiungere l'abitazione e svolgere gli accertamenti necessari. Una breve chiamata, spesso, aiuta a evitare brutte sorprese ed è per questo che anche nelle prossime settimane saranno tenuti ulteriori incontri con quante più famiglie e anziani, al fine di instaurare un confronto, in un’ottica di prevenzione del fenomeno. Infatti, soprattutto nell’ultimo periodo, sono diversi i casi di persone, anche anziane, che, grazie ai consigli ricevuti nel corso dei vari incontri, sono riuscite a evitare il raggiro.

---------------carabinieri_persone_chiesa_torre_ss_2.jpg
Per restare aggiornato con le ultime news del Gazzettino di Brindisi seguici e metti “Mi piace” sulla nostra pagina Facebook. Puoi guardare i video pubblicati sul nostro canale YouTube
Per scriverci e interagire con la redazione contattaci

Si intitola 70 Times 7 (Triode, Altafonte) il nuovo singolo dei Chromophobia e di Ibrah .

Il giovane rapper, reduce dalla partecipazione a Xfactor Italia 2024, presenta in trasmissione il nuovo inedito prodotto dai Chromophobia.La combo artistica vuole così farci scoprire di più del suo mondo, dimostrando come abbia ben chiaro il percorso musicale che vuole intraprendere. “70 Times 7” sarà disponibile su tutte le piattaforme digitali da venerdì 18 Ottobre.

70 Times 7, tratto dalla Bibbia, Genesi 4,23-24 (canto della spada, Lamech) e dal vangelo secondo Matteo 18,21-22, esplora il tema della pace e del perdono ed unisce sonorità elettroniche, strumenti acustici e un rap innovativo.

Grazie al talento e alla determinazione che continuano a dimostrare, soprattutto durante le date dei loro live tour, i giovani artisti stanno rapidamente affermandosi come progetto delle più promettente nel panorama Dancehall-elettronico italiano. Sono innate le capacità di creare un legame con il pubblico e ciò è evidente in ogni performance: con estrema tenacia, I Chromophobia insieme ad Ibrah stanno muovendo intere folle nel mondo musicale e sono già pronti a collezionare grandi successi e ad affermarsi tra le più amate band del nostro Paese.

BIOGRAFIA CHROMOPHOBIA:
Davide Petiti in arte David Seta e` un compositore e polistrumentista e Francesco Verardi in arte Nuck è un dj e producer. I due, entrambi classe ’91, provenienti da diverse formazioni artistiche iniziano la loro collaborazione come compositori e autori per terzi e successivamente lavorano ai loro primi inediti, dando vita al duo Chromophobia.

La loro formazione live, arricchita da vari musicisti (Seshat, Michele Santoro, Salvatore Altavilla, Enrica Pizzaleo, Georgia Fonseca, Vincenzo Mazzoccoli, Cristiana Voccoli, Davide Milone), offre show inediti, che combinano musica, danza, teatro e arti circensi. Nel 2021 la band pubblica il primo album Appia (Soulmatical – B1/Universal Music Italy). Il primo singolo Purple Money entra nella Top10 degli Airplay Esordienti per le prime 8 settimane.

Nel 2022 pubblicano il singolo I Know You Wanna Dance, nel 2023 Babylon e il 28 Giugno del 2024 We walk on water (Triode music/Altafonte Italia) che ha rilevato sin da subito un grande successo nelle radio nazionali e locali consolidando, così`, la loro presenza sulla scena musicale italiana, grazie a un mix unico di strumenti acustici, elettronici e digitali.

BIOGRAFIA IBRAH:
IBRAH è da tempo una presenza viva e attiva nella scena underground. Ha partecipato a numerosi concerti e eventi, esibendosi con un’energia unica che lo ha fatto conoscere e apprezzare.

Con la sua musica, IBRAH non si limita a esibirsi, ma porta in scena una storia di passione, sacrificio e crescita, rispecchiando il percorso personale che lo ha condotto 15 anni fa da Tunisi al Salento, fino al prestigioso palco di X Factor. Il suo stile inconfondibile unisce il rap alle più svariate contaminazioni musicali ed è frutto di anni di dedizione e sperimentazione.

---------------
Per restare aggiornato con le ultime news del Gazzettino di Brindisi seguici e metti “Mi piace” sulla nostra pagina Facebook. Puoi guardare i video pubblicati sul nostro canale YouTube. 
Per scriverci e interagire con la redazione contattaci

L’emergenza climatica che stiamo vivendo ci impone un cambio di passo urgente. La produzione energetica basata sulle fonti fossili è una delle principali cause delle emissioni di CO2, va da sé che oggi il ricorso a impianti di produzione energetica a fonti energetiche rinnovabili è l’unica strada perseguibile e deve procedere di pari passo con gli obiettivi di decarbonizzazione fissati per il 2035.

L’Italia, per raggiungere questi obiettivi, dovrà produrre almeno 159 GW di potenza complessiva da fonti rinnovabili entro il 2030 e 250 GW complessivi al 2035, di cui 180 GW di nuove installazioni.

Nel raggiungimento degli obiettivi di diffusione delle fonti rinnovabili, fondamentale sarà il ruolo delle Regioni che, secondo il Decreto del 21 giugno 2024, dovranno individuare le “aree idonee”, ovvero le aree in cui è previsto un iter accelerato e agevolato per la costruzione e l'esercizio degli impianti a fonti rinnovabili e delle infrastrutture connesse, secondo le disposizioni vigenti di cui all'art. 22 del decreto legislativo 8 novembre 2021, n. 199.

Il ruolo della nostra regione nella strategia energetica italiana è fondamentale, tanto che la produzione prevista al 2035 è del 9,2% del totale nazionale. La Puglia è destinata a diventare un hub delle rinnovabili, creando una filiera che porterà riscontri in termini ambientali, tecnologici, sociali ed economici. È necessario governare questo processo per creare sinergie con i territori, coinvolgere il mondo del lavoro e della formazione, sviluppare la logistica e rendere, finalmente, i cittadini pugliesi protagonisti di questo cambiamento.

L’iter procedurale di individuazione delle aree idonee deve, a nostro avviso, essere accompagnato da una campagna di ascolto e comunicazione su quanto emerso dallo studio del territorio, al fine non solo di informare, ma anche di migliorare il Piano in caso di criticità. È indispensabile definire il nuovo Piano Energetico ambientale Regionale fermo al 2009, la cui programmazione è il riferimento essenziale per individuare le aree idonee.

I principi cardine su cui deve basarsi il piano, per non rischiarare di essere concretamente inattuabile, devono tenere conto che gli impianti non possono solo essere inseriti in aree degradate e non possono rispondere ad un criterio di invisibilità. Inoltre, vanno salvaguardati gli eventuali progetti che alla data di entrata in vigore della legge regionale abbiano già avviato una delle procedure amministrative attuative dell’impianto.

La Puglia, negli ultimi anni, ha dato un enorme contributo alle produzioni industriali, mostrando allo stesso tempo grande sensibilità circa i temi legati alle fonti rinnovabili. Per questo deve essere accompagnata da una pianificazione concreta e partecipata, che possa condurla verso questo processo di innovazione. 

---------------
Per restare aggiornato con le ultime news del Gazzettino di Brindisi seguici e metti “Mi piace” sulla nostra pagina Facebook. Puoi guardare i video pubblicati sul nostro canale YouTube. 
Per scriverci e interagire con la redazione contattaci

Il Consigliere per la Sanità del Presidente della Regione Puglia, dott. Tommaso Gioia, interviene con forza sulla delicata questione dell'internalizzazione del Centro per neurolesi e motulesi di Ceglie Messapica. Una decisione normativa necessaria, ma che desta serie preoccupazioni per i lavoratori coinvolti.

"Nonostante i toni trionfalistici - dichiara senza mezzi termini il dott. Gioia - nutro una moderata, ma fondata preoccupazione per il futuro dei lavoratori del presidio. È stato loro ripetutamente garantito che nessuno sarebbe rimasto senza impiego, eppure il bando per le nuove assunzioni a tempo indeterminato sembra mettere a rischio proprio questo."

Dopo un'attenta analisi, insieme ad esperti del settore, il Consigliere ritiene che il bando vada rivisto e rimodulato, al fine di salvaguardare i diritti di chi, fino a ieri, aveva un'occupazione stabile. "Non possiamo permettere - incalza Gioia - che questi lavoratori si ritrovino in una situazione di incertezza."

Il Consigliere, invece, esprime un giudizio positivo sulla scelta dell'avviso a tempo determinato riservato al personale interno, considerandolo un passo nella giusta direzione per assicurare la continuità lavorativa e la stabilità degli operatori attualmente impiegati.

"Siamo di fronte a una sfida importante - conclude il dott. Gioia - che richiede il massimo impegno e la tutela dei diritti dei lavoratori, elemento fondamentale per garantire la qualità dei servizi offerti ai cittadini."

---------------
Per restare aggiornato con le ultime news del Gazzettino di Brindisi seguici e metti “Mi piace” sulla nostra pagina Facebook. Puoi guardare i video pubblicati sul nostro canale YouTube. 
Per scriverci e interagire con la redazione contattaci

Come se fosse un semplice adeguamento tecnico al gasdotto TAP molto contestato finora.

TAP si permette di chiedere il raddoppio della portata da 10 a 20 miliardi di metri cubi chiedendo la non assoggettabilità a una nuova Valutazione di Impatto Ambientale: come se fosse quasi un’opera minore, un piccola modifica al progetto originario.

Intanto è stata confermata la tendenza della sempre minore domanda di gas nel nostro paese: appena 31 miliardi mc nel primo semestre 2024, il dato più basso dal 2013. Il consumo di gas è passato dai 39,8 mld mc del primo semestre 2021 ai 31,1 mld mc del primo semestre 2024: una riduzione del 21,86%.

In seguito alla riduzione del consumo di gas, anche le import di gas naturale si è  ridotto:  - 6,5 % confrontando il mese di giugno 2023 con il mese di giugno 2024.

Ma c’è una netta diminuzione delle esportazioni di gas naturale del -77,9% confrontando il primo semestre 2023 col primo semestre 2024, flessione che è addirittura del -85,2% raffrontando giugno 2023 con giugno 2024, un vero crollo delle esportazioni di gas: perciò l’Europa non ha bisogno del gas in più di TAP

Ma TAP dimentica anche che il gasdotto TAP era stato autorizzato per 10 miliardi di metri cubi, eludendo le prescrizioni per la direttiva Seveso 3, cioè la valutazione per rischio di incidente rilevante della Comunità Europea, stando così sotto i limiti imposti dalla Direttiva.

E non furono considerati gli effetti cumulativi tra il PRT di Melendugno e l’interconnessione TAP/SNAM del gasdotto fino a Matagiola, Brindisi, perché due erano state costruite due linee distinte da un reticolato adiacente, ma formalmente due gasdotti distinti.

TAP è a giudizio presso il Tribunale di Lecce per disastro ambientale per il gasdotto.

Col raddoppio, non solo l’opera rientra nella direttiva Seveso 3, ma nessuna Valutazione di Impatto Ambientale è stata chiesta per l’interconnessione TAP/SNAM verso Matagiola, Brindisi, prolungamento necessario del gasdotto TAP, dove sussistono altri 11 impianti a rischio di incidenti rilevanti.

La furbata di TAP e SNAM di chiedere la non assoggettabilità a nuova valutazione del solo tratto fino a Melendugno, sanerebbe anche il raddoppio del gasdotto fino a Brindisi, e ciò non è accettabile.

Inoltre a Matagiola, Brindisi,  SNAM ha presentato un ulteriore progetto di gasdotto, sarebbe il tredicesimo, fino a Masseria Manampola, vicino Grottaglie, del diametro di 56 pollici e finanziato dal PNRR.  Matagiola, a 4 chilometri dal popoloso quartiere di Sant’Elia diventerebbe una bomba a livello di rischio di incidente.

La Campagna Nazionale Fuori dal Fossile insieme a associazioni locali ha presentato le proprie osservazioni al progetto e invita tutte le autorità locali a tenere la massima attenzione sui soliti progetti inutili, dannosi e costosi che non portano nessun vantaggio, ma solo danni al territorio e profitti per i proponenti.

Invitiamo tutta la cittadinanza al sit in di sabato 19 ottobre, dalle ore 17.30, incrocio corso Roma Corso Umberto per parlare di DL 1660 e anche di questi sopprusi nel nostro territorio.

Brindisi, 16/10/2024

Movimento No TAP/SNAM di Brindisi

---------------
Per restare aggiornato con le ultime news del Gazzettino di Brindisi seguici e metti “Mi piace” sulla nostra pagina Facebook. Puoi guardare i video pubblicati sul nostro canale YouTube. 
Per scriverci e interagire con la redazione contattaci

BRINDISI IN TOTALE EMERGENZA CADE A TORINO

IL PUNTEGGIO FINALE di 82-61 IN FAVORE DEI PADRONI DI CASA AL PALA ASTI DI TORINO.

Quinta giornata di campionato di Serie A2 e sconfitta in trasferta per una Valtur Brindisi in totale emergenza di uomini, rotazioni ed energie per un roster ridotto all’osso viste le assenze nel reparto lunghi di Ogden, Vildera e Ndzie. La squadra lotta e prova ad usare le poche armi a disposizione, Torino ne approfitta e alla lunga distanza scava un solco con cui gestisce e amministra l’andamento del match.

Lo starting five dei biancoazzurri è rivoluzionato per ovvie ragioni e coach Bucchi decide di iniziare l’incontro con Calzavara-Allen-Arletti-De Vico-Del Cadia. La squadra di casa sfrutta la prestanza fisica del lungo statunitense Ajayi, Brindisi risponde con i cinque punti in fila dell’ex di turno De Vico (9-11 al 7’). Del Cadia commette due falli personali molto presto costringendo lo staff tecnico ad abbassare subito il quintetto, privi di un pivot di ruolo. La personalità di Gallo permette a Torino di piazzare il primo break dell’incontro sul 9-0 per chiudere la prima frazione in vantaggio 18-11. L’attacco brindisino si inchioda per dodici minuti di gioco ad un solo canestro dal campo realizzato, fattore che determina un gap in doppia cifra da recuperare (29-14 al 17’). Torino converte al meglio un primo tempo da 6/15 al tiro dalla lunga distanza, Brindisi si ferma a 25 punti in venti minuti. Al rientro in campo la squadra di casa continua ad aggredire e aumentare il ritmo, Montano timbra ancora il match a suon di triple, Fantoma e Allen provano a scuotere i suoi ma la differenza di intensità e rotazioni è largamente a favore della Reale Mutua per il vantaggio sul +21 a fine terzo quarto (63-42). Taylor sale di colpi nel finale prendendosi la scena al Pala Asti da MVP dell’incontro, Brindisi si ritrova a -26 e nel momento più difficile tira fuori carattere e orgoglio risalendo a -15 (74-59 al 38’). Il finale dal Pala Asti di Torino recita il punteggio di 82-61.

Prossimo turno di campionato, in programma lunedì 21 ottobre in trasferta sul campo della Real Sebastiani Rieti. Palla a due alle ore 21:00.

IL TABELLINO

REALE MUTUA TORINO-VALTUR BRINDISI: 82-61 (18-11, 37-25, 63-42, 82-61)

 

REALE MUTUA TORINO: Ladurner 3 (1/3, 4 r.), Ajayi 13 (2/5, 1/3, 12 r.), Landi 13 (1/4, 3/6, 7 r.), Schina (0/1, 0/2, 2 r.), Gallo 6 (3/3, 0/2, 4 r.), Severini 3 (0/1, 1/4, 5 r.), Taylor 28 (5/8, 6/10, 3 r.), Montano 12 (0/2, 4/10, 2 r.), Seck (1 r.), Ghirlanda 4 (1/2, 0/1, 1 r.), Garuzzo ne. Coach: Boniciolli.

VALTUR BRINDISI: Buttiglione, Laquintana (0/2, 0/2, 1 r.), Arletti 6 (1/1, 2 r.), Del Cadia 6 (3/5, 9 r.), Fantoma 4 (2/3, 0/3, 2 r.), De Vico 6 (0/2, 1/5, 2 r.), Radonjic 5 (1/2, 1/6, 10 r.), Calzavara 10 (5/7, 0/4, 5 r.), Allen 24 (3/8, 4/8, 2 r.), Guadalupi ne. Coach: Bucchi.

ARBITRI: Ursi – Moretti - Martellosio. 

NOTE - Tiri liberi: Torino 11/16, Brindisi 13/18. Perc. tiro: Torino 28/68 (15/38 da tre, ro 14, rd 29), Brindisi 21/58 (6/28 da tre, ro 10, rd 29).

---------------
Per restare aggiornato con le ultime news del Gazzettino di Brindisi seguici e metti “Mi piace” sulla nostra pagina Facebook. Puoi guardare i video pubblicati sul nostro canale YouTube. 
Per scriverci e interagire con la redazione contattaci