Redazione

L’accelerazione impressa al processo di decarbonizzazione rischia di determinare notevoli danni all’economia del territorio della provincia di Brindisi. La centrale Enel di Cerano è ormai sostanzialmente ferma da mesi e da un momento all’altro potrebbe giungere la notizia riguardante la decisione della società elettrica di chiudere definitivamente i battenti.
Tutto questo non avrebbe determinato conseguenze drammatiche per lavoratori ed imprese se si fosse realizzata per tempo la fase di transizione con il conseguente processo di riconversione industriale.
Tutto questo, come è noto, non è avvenuto ed oggi siamo tutti impegnati a recuperare il tempo perso profondendo il massimo sforzo nell’ambito dell’attività del “tavolo” convocato dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy. E’ evidente, infatti, che un intervento del Governo sarà necessario per assicurare al territorio brindisino risorse da erogare a chi avrà realmente intenzione di fare impresa, assicurando ritorni occupazionali e per le imprese del territorio.
La Provincia di Brindisi è impegnata in questa direzione e profonderà ogni sforzo possibile perché non si perda un solo minuto sul futuro di tutti coloro che in queste settimane vivono il dramma dell’incertezza occupazionale.
 
Antonio Matarrelli – Presidente Provincia di Brindisi
Lino Luperti – Consigliere provinciale con delega a rappresentare l’Ente nel tavolo ministeriale
 

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L’accelerazione impressa al processo di decarbonizzazione rischia di determinare notevoli danni all’economia del territorio della provincia di Brindisi. La centrale Enel di Cerano è ormai sostanzialmente ferma da mesi e da un momento all’altro potrebbe giungere la notizia riguardante la decisione della società elettrica di chiudere definitivamente i battenti.
Tutto questo non avrebbe determinato conseguenze drammatiche per lavoratori ed imprese se si fosse realizzata per tempo la fase di transizione con il conseguente processo di riconversione industriale.
Tutto questo, come è noto, non è avvenuto ed oggi siamo tutti impegnati a recuperare il tempo perso profondendo il massimo sforzo nell’ambito dell’attività del “tavolo” convocato dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy. E’ evidente, infatti, che un intervento del Governo sarà necessario per assicurare al territorio brindisino risorse da erogare a chi avrà realmente intenzione di fare impresa, assicurando ritorni occupazionali e per le imprese del territorio.
La Provincia di Brindisi è impegnata in questa direzione e profonderà ogni sforzo possibile perché non si perda un solo minuto sul futuro di tutti coloro che in queste settimane vivono il dramma dell’incertezza occupazionale.
 
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Nel rispetto dei diritti delle persone indagate, della presunzione di non colpevolezza e della necessaria verifica dibattimentale, per quanto risulta allo stato attuale, salvo ulteriori approfondimenti e in attesa del giudizio, si comunica quanto segue.

 La Polizia di Stato di Brindisi, la sera del 18 ottobre, ha tratto in arresto un brindisino di 54 anni poiché colto nella flagranza differita del reato di atti persecutori ai danni della ex compagna.

Nei mesi scorsi la donna aveva già sporto una denuncia ai danni dell’ex compagno che, non essendosi mai rassegnato alla fine della loro relazione sentimentale, aveva iniziato a mettere in atto numerosi comportamenti persecutori ai danni della donna.

All’esito di rapide indagini condotte dalla Squadra Mobile della Questura di Brindisi lo scorso 16 ottobre l’uomo era stato già sottoposto alla misura cautelare del divieto di avvicinamento alla persona offesa, come disposto dal G.I.P. del Tribunale di Brindisi, su richiesta della locale Procura della Repubblica. Nonostante il provvedimento cautelare, la mattinata del 18 ottobre l’uomo si è recato presso la ditta di proprietà della donna, indirizzando verso la stessa numerosi epiteti ingiuriosi per poi dileguarsi e fare perdere le proprie tracce. L’intervento immediato dei poliziotti ha permesso di individuare l’uomo e cristallizzare le sue responsabilità. In tal senso ruolo fondamentale hanno avuto le dichiarazioni della vittima, nonché alcuni file audio dalla stessa registrati e le immagini degli impianti di video sorveglianza, posti nelle immediate vicinanze del luogo teatro degli eventi. Alla luce degli elementi raccolti, grazie alla recente normativa che ha introdotto la possibilità di trarre in arresto in flagranza differita i presunti stalker, l’uomo è stato arrestato e tradotto presso la Casa Circondariale di Brindisi.

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Sta pagando a caro prezzo gli effetti della Xylella il settore florovivaistico in Puglia che perde in volume il 15%  della produzione nel decennio 2014-2023, con le restrizioni in termini di movimentazione, export e produzione stessa, con la lista delle piante ospiti che continua ad allungarsi, mettendo a repentaglio il lavoro di serre e vivai. A denunciarlo è Coldiretti Puglia, sulla base del rapporto 2024 dell’ISMEA sul florovivaismo Made in Italy, con il settore che in Puglia rappresenta il 3% della produzione agricola, ma sta perdendo terreno, pur bancando quasi 200 milioni di euro di produzione l’anno, oltre il 5% della produzione florovivaistica nazionale e l’8% di quella vivaistica del Paese, grazie al grande dinamismo delle aziende florovivaistiche pugliesi.

Intanto, continua ad allungarsi l’elenco delle specie di piante che hanno l’obbligo di inserire il codice di tracciabilità nei passaporti delle piante, ma grazie al pressing di Coldiretti che ha sin da subito evidenziato le criticità per gli operatori, l’applicazione è stata fissata dal 1° luglio 2025 per le specie Lavandula angustifolia, Lavandula x intermedia, Lavandula latifolia, Lavandula stoechas e Salvia rosmarinus.

E’ una ulteriore tegola per l’agricoltura e per il settore florovivaistico, ma anche per gli uffici fitosanitari sul territorio – aggiunge Coldiretti Puglia – un mix esplosivo che mette a rischio la ripartenza nelle aree colpite dalla Xylella e la tenuta stessa sui mercati interni e sull’export florovivaistico pugliese che rappresenta un elemento di punta del Made in Italy.

Gravi i danni d’immagine e sull’export di prodotti florovivaistici causati dalla Xylella fastidiosa, spesso usata come scusa per bloccare ingiustificatamente fiori e piante in vaso Made in Italy – insiste Coldiretti Puglia - con la Direzione Generale della Salute dell’Unione Europea che aveva già messo in mora il governo britannico dopo l’annuncio di nuovi requisiti applicati ai Paesi in cui è nota la presenza della Xylella, con l’obbligo di parametri più rigorosi per l'importazione di olivo, mandorlo, lavanda, rosmarino ed oleandro da paesi in cui è nota la presenza di Xylella, oltre a rigide condizioni per le importazioni, comprese le ispezioni del luogo di produzione e dell'area circostante, i test, le ispezioni pre-esportazione e un periodo di quarantena di un anno prima dell'importazione.

Le esportazioni di prodotti pugliesi sono colpite spesso – sottolinea la Coldiretti regionali – da blocchi e misure restrittive giustificati ufficialmente dal rischio della diffusione di malattie e parassiti delle piante ma che non trovano spesso riscontro nella realtà e coprono invece politiche protezionistiche.  Una vera e propria guerra commerciale sommersa che – precisa la Coldiretti – nasconde spesso la volontà di difendere degli interessi locali per aggirare anche accordi internazionali sul libero scambio, a cui non corrispondono le stesse regole e le stesse restrizioni in termini di importazione. Un esempio per tutti è quello dell’import dall’estero di agrumi con foglia senza che siano accompagnati da regolare passaporto verde, che hanno causato la rapida diffusione di patologie che hanno attaccato il patrimonio arboreo e produttivo made in Italy. Ciò espone il nostro territorio agli attacchi da parte di virus alieni e insetti alieni che decimano le produzioni e spesso fanno morire addirittura le piante, come le caso della Xylella.

Sotto accusa è il sistema di controllo dell’Unione Europea con frontiere colabrodo che hanno lasciato passare materiale vegetale infetto e parassiti vari. Una politica europea troppo permissiva che consente l’ingresso di prodotti agroalimentari e florovivaistici nell’Ue senza che siano applicate le cautele e le quarantene che devono invece superare i prodotti nazionali quando vengono esportati con estenuanti negoziati e dossier che durano anni e che affrontano un prodotto alla volta. Per effetto dei cambiamenti climatici e della globalizzazione si moltiplica l’arrivo di virus e insetti che provocano stragi nelle coltivazioni e per questo serve un cambio di passo nelle misure di prevenzione e di intervento sia a livello comunitario che nazionale – conclude Coldiretti Puglia – anche con l’avvio di una apposita task force.

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Nella tarda serata del 18 ottobre scorso, a Francavilla Fontana, i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della locale Compagnia hanno arrestato in flagranza di reato un 47enne, già noto alle forze dell’ordine, per i delitti di detenzione illegale di armi, munizioni ed esplosivi e detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. In particolare, i militari, a conclusione di mirati e prolungati accertamenti hanno ritenuto opportuno approfondire eseguendo una perquisizione che ha permesso di rinvenire all’interno dell’abitazione di campagna del predetto:

-         4 pistole illegalmente detenute, due delle quali aventi matricola abrasa;

-         160 cartucce di vario calibro, compatibili con le citate armi corte;

-         19 cartucce per fucile cal. 12,

il tutto nascosto in un vano appositamente ricavato nella base del caminetto, a cui si accedeva spostando una mattonella che i militari hanno notato disallineata rispetto alle altre e che ne costituivano il rivestimento;

-         33 Kg di esplosivo confezionato in ordigni artigianali, nascosti in un cartone, occultato all’interno del caminetto;  

-         250 grammi di sostanza stupefacente del tipo cocaina, occultata nella plafoniera del bagno.

Quanto rinvenuto è stato sottoposto a sequestro.

Dopo le formalità di rito, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, l’uomo è stato condotto presso la Casa Circondariale di Brindisi.

L’indagato non è da ritenersi colpevole fino a quando la responsabilità penale non sarà accertata con sentenza irrevocabile.

Tale servizio rientra nelle attività di contrasto alla criminalità, in modo particolare contro i delitti contro la persona e il patrimonio, nonché contro lo spaccio di sostanze stupefacenti che il Comando Provinciale dei Carabinieri di Brindisi sta svolgendo in tutta la provincia.

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Teknical Massafra: Convertino 6, Taurino, Tautonico 4, Barletta, Patrimia 5,
Sottilr 8, Carabotta 19, Marzulli 6, Mariano 3, Gentile, Salinari, Calone 5.
Allenatore: L. Dicensi.
AIDO Mens Sana Mesagne: Pesce, Rollo 6, Potì 9, Paciullo 3, Pazzarelli 18,
Brunetti 12, Panico 1, Moro 3, Dellegrottaglie 2, Gigli 12, Ciccarese 5,
Liace 14. Allenatore: Cosimo Romano.
 
Vince a Massafra la Mens Sana Mesagne e resta imbattuta e in testa alla
classifica. Troppo il divario tra le due formazioni con la squadra di casa
imbottita di giovani futuribili e dalle belle speranze. I mensanini partono
subito come un rullo compressore forti del quintetto proposta da coach
Romano con Paciullo, Pazzarelli, Brunetti, Gigli e Liace, mentre coach
Dicensi manda in campo Convertino, Sottile, Carabotta, Marzulli e Calone.
Subito gli ospiti prendono le redini della partita e non la lasceranno più
fino al termine. Le triple di Brunetti creano il primo allungo (4-12), poi
Carabotta, il migliore dei padroni di casa, prova a ricucire il primo
strappo, ma Liace e Gigli portano il tempino sul punteggio di 18-28. Nel
secondo periodo il tema dell’incontro non cambia. La Mens Sana  continua a
condurre tranquillamente, anche se paga alcuni evidenti errori difensivi che
permettono al Massafra di recuperare parzialmente. L’ingresso di Potì
aumenta il divario, due triple del novolese portano gli ospiti a +18
(23-41), poi il solito Carabotta e il sempre efficiente Sottile rientrano
parzialmente, ma al riposo lungo la Mens Sana Mesagne conduce 34-51. Non
cambia l’esito dell’incontro nel terzo periodo, i due allenatori ruotano
tutti i disponibili. Un parziale di 4-17 (38-68) allarga il divario nel
punteggio della gara, i padroni di casa mettono a referto solo otto punti  e
il terzo quarto si chiude sul 42-74. L’ultimo periodo serve solo per le
statistiche, Pazzarelli (18) è il miglior realizzatore dei mensanini,
Brunetti chiude con una doppia-doppia frutto di 12 punti (3/7) e 14
rimbalzi, il primo canestro tra i senior di Dellegrottaglie e l’esordio tra
i “grandi” di Francesc Pesce classe 2009. Sabato si ritorna in casa, ore
18:30 palestra Liceo scientifico, per il big match della terza giornata di
andata con la Newgen Martina ancora imbattuta. La società rende noto che, in
accordo con gli Organi di pubblica sicurezza, l’accesso alla struttura sarà
contingentato in base alla esigua capienza di posti malgrado le numerose
richieste.

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Dopo la bella affermazione contro il Castellaneta, la Rossotono Mesagne cerca continuità sul difficile campo di Corato contro la Nuova Matteotti che, nella precedente giornata, ha battuto agevolmente il Basket Barletta. Ancora assente Oboichuk per infortunio, coach Olive schiera Stella, De Ninno, Mucenieks, Kalan e Mazzullo, mentre coach Gargano risponde con Postigo, Spina Diana, Obiekwe Sam, Gaye e Cicivè.

L’inizio di gara è lento. I primi punti arrivano dopo due giri di lancette ad opera di Obiekwe Sam, al quale risponde De Ninno da tre per il primo vantaggio Virtus. Gli uomini di Olive provano a scavare il primo solco nel match portandosi sul +5, ma Cicivè rimette a posto le cose con due triple, non esattamente il marchio di fabbrica del lungo di casa. La partita è equilibrata e spigolosa, con la Rossotono che ha dalla sua un Kalan in più che, illuminato da Stella, traccia la strada per il massimo vantaggio ospite sul 14-22. Sul finale del primo quarto il Corato prova a rientrare, ma un ottimo ingresso di Piscitelli e Berdychevskyi riporta il distacco sui tre possessi (20-27).

Il secondo quarto trova i gialloblu più lenti e compassati rispetto ai dieci minuti precedenti. La Virtus resta a secco per ben tre minuti, ma il Corato non riesce ad approfittarne a pieno, rosicchiando solo 4 punti. Sul 24-27, un tiro dalla lunga distanza di Berdychevskyi (ottima gara la sua) sblocca mentalmente la Rossotono che allunga fino al 26-34 obbligando coach Gargano al timeout. Dall’interruzione il Corato esce rinvigorito mentre la Virtus si spegne, subendo un parziale di 8-0 che riporta il match in parità. Coach Olive blocca il cronometro per cercare di riordinare le idee, ma al riposo il tabellone sancisce il sorpasso (37-34) dei padroni di casa.

Al rientro non c’è il tanto atteso cambio di passo. La Virtus sembra stranamente nervosa ed incappa anche in errori banali in appoggio sotto canestro. In questo momento di massima difficoltà, il Corato commette l’errore di non sferrare la spallata decisiva e piano piano i ragazzi di Olive rientrano fino al 41-38. Il vero handicap dei gialloblu è la mancanza di rimbalzi difensivi, tanto che sul finale di quarto i padroni di casa riescono nuovamente ad allungare fino al +11 potendo rigiocare anche due o tre volte la palla. Un ottimo Angelini chiude il parziale con una tripla delle sue fissando il punteggio sul 49-41.

A questo punto Coach Olive tira fuori il coniglio dal cilindro schierando un quintetto piccolo, veloce e giovane, che applica una zona dinamica e aggressiva che fiacca fisicamente un Corato molto provato dall’assenza di alternative valide in panchina. A nemmeno metà del quarto la Virtus ha già completato la rimonta e l’ennesima tripla di Kalan mette la freccia sul 56-59. Il finale è solo gialloblu: Angelini e Kalan in attacco e un eccezionale Berdychevskyi in difesa, che limita Cicivè e chiunque gli capiti a tiro, blindano la vittoria. Alla sirena finale il tabellone si assesta sul 58-72, con un parziale monstre di 9-31.

Quella di ieri è senza dubbio la vittoria dell’acume tattico di coach Olive e di una squadra giovane che ha dimostrato di avere gli attributi e forse l’incoscienza per poter competere in questa categoria. Ottimo Kalan, ma non è una novità, bene Angelini, in crescendo nella gara, senza dubbio la nota di merito la dedichiamo a Berdychevskyi, non tanto e non solo per i 19 punti in fase offensiva, quanto per l’enorme gara difensiva espressa dal giovane gialloblu.

Corato: Cicivè 12, Obiekwe Sam 15, D'Imperio 0, Gaye 6, Guadagno n.e., De Giglio n.e., Martinelli 2, Spina Diana 0, Postigo Lopez 23, Di Girolamo n.e., Cannillo n.e., Savino 0. Coach: Gargano.

Mesagne: Stella 6, Piscitelli 0, Qittane 4, Mucenieks 0, Kalan 14, De Ninno 13, Berdychevskyi 19, Angelini 14, Ndoye n.e., Carriero n.e., Mazzullo 2. Coach: Olive.

Parziali: 20-27; 37-34; 49-41; 58-72.

Arbitri: Ricciardi di Santeramo in Colle e De Pascalis di Lecce

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Politiche Giovanili, premiati con 22 city-bike gli studenti universitari vincitori del bando «La strada giusta»

Un contributo alla valorizzazione del merito e alla diffusione della cultura della mobilità sostenibile, ecologica, moderna attraverso i giovani.
Per il sesto anno il Comune di Fasano, assessorato alle Politiche Giovanili, premia i più bravi studenti fasanesi con il bando «La strada giusta», regalando 22 city-bike per far pedalare i talenti verso un futuro di successo. 
Un concreto contributo dell’Amministrazione Comunale non solo alla valorizzazione del merito ma anche alla diffusione della cultura della mobilità sostenibile, ecologica, moderna attraverso i giovani.
Questa mattina, domenica 20 ottobre, nell’androne di Palazzo di Città si è svolta la cerimonia di premiazione alla presenza del Sindaco Francesco Zaccaria, dell’assessore alle Politiche Giovanili Pier Francesco Palmariggi e dell’assessore all’Istruzione e alla Mobilità Donatella Martucci.
 
«Siamo molto felici di aver confermato per il sesto anno il progetto “La strada Giusta” – dice il sindaco Francesco Zaccaria –. Un riconoscimento per i ragazzi che si sono distinti per i risultati raggiunti nel corso dell’ultimo anno accademico, le loro famiglie che hanno la forza e il merito di sostenerli durante il loro percorso di studi e i professori che hanno svolto un lavoro egregio per la loro formazione. Un progetto che, inoltre, vuole anche promuovere i corretti stili di vita e la consapevolezza che la città può essere vissuta attraverso mezzi di trasporto alternativi all’auto. Il futuro, anche quello della nostra città, è nelle vostre mani. L’amministrazione sarà sempre al vostro fianco, affinché la strada intrapresa sia davvero quella giusta».
 
«La strada giusta non è solo il nome di un progetto, ma un vero e proprio mantra che ci invita a riflettere sull'importanza delle scelte che facciamo ogni giorno - spiega l’Assessore alle Politiche Giovanili Pier Francesco Palmariggi -. Premiare gli studenti meritevoli con questi mezzi ecologici significa incoraggiare uno stile di vita più sostenibile e responsabile, promuovendo l'uso della bicicletta come alternativa valida al trasporto tradizionale. Vogliamo che tutti gli studenti abbiano la possibilità di 'pedalare' verso il futuro, affrontando con determinazione le sfide che la vita universitaria presenta. Ringrazio gli uffici dell’Assessorato alle Politiche Giovanili che hanno reso possibile questa iniziativa e mi congratulo di cuore con i vincitori. Spero che queste city-bike diventino per loro non solo un mezzo di trasporto, ma un simbolo di impegno e passione per il futuro».
 
«Premiamo il merito regalando una bici – dice l’assessore all’Istruzione e alla Mobilità Donatella Martucci –, con l’auspicio che questa possa rappresentare l’occasione per far riflettere i ragazzi su un modo diverso per muoversi. È un obiettivo ambizioso quello di cambiare le abitudini di mobilità dei cittadini che continueremo a perseguire con tanti altri progetti e iniziative, nella convinzione che il benessere e la salute passano anche attraverso città più pulite, senza traffico e libere dai veicoli».

Tante sono le voci che già da diverso tempo girano sulla chimica di base e sulla crisi del settore in generale. Brindisi ovviamente essendo un Petrolchimico legato esclusivamente a queste produzioni sia con Eni-Versalis che con Basell rientrano in pieno in questa situazione. 

Per questi motivi come Uiltec siamo fortemente preoccupati sulle scelte che Eni-Versalis farà a partire dalla presentazione del Piano Industriale che si terrà il prossimo 24 ottobre.
Allo stesso tempo siamo fiduciosi perché Eni attraverso le sue consociate è nelle condizioni di favorire per il territorio di Brindisi idonei investimenti ecosostenibili che possano scongiurare altre situazioni di crisi economiche ed occupazionali.
Il territorio non reggerebbe, dopo la dismissione e la fuga di Enel, un'altra chiusura che provocherebbe una vera e propria desertificazione industriale. Ecco perché confidiamo molto sulla responsabilità sociale da parte di Eni.
 
Carlo Perrucci
Segretario Uiltec

Si è conclusa con i successi di Aurora Grandis e del team Italia maschile la seconda ed ultima giornata del Circuito Europeo Under 23 “Fencing for Everyone” di fioretto che si è svolto a Brindisi tra il PalaPassuglia e la splendida cornice del Teatro Verdi per le fasi finali delle prove individuali. Nella gara femminile, così come accaduto ieri in quella maschile, podio tutto italiano con la vittoria di Aurora Grandis, l’argento di Benedetta Pantanetti e i bronzi di Greta Saioni e Giulia Amore. Nella gara a squadre maschile successo per il quartetto italiano con Raian Adoul, Jacopo Bonato, Federico Greganti e Matteo Iacomoni.

 
Una prova, quella del fioretto femminile, con tante atlete italiane che hanno raggiunto gli ottavi di finale. Un turno che ha visto il successo di Aurora Grandis su Maria Beatrice Foggiato per 15-13, di Benedetta Pantanetti su Sophie Bardes 15-9, di Greta Saioni su Alison Staino per 15-13 e di Giulia Amore sulla tedesca Kothieringer 15-11. I quarti di finale hanno visto solo atlete italiane protagoniste con le vittorie rispettivamente di Grandis su Carlotta Ferrari con il punteggio di 15-13, di Pantanetti su Matilde Calvanese 15-11, di Saioni su Margherita Lorenzi 15-12 e di Amore contro Guia Di Russo 15-11. Le due semifinali al Nuovo Teatro Verdi hanno visto Aurora Grandis battere 15-11 Giulia Amore, mentre Benedetta Pantanetti ha avuto la meglio su Greta Saioni con il punteggio di 15-14. Il successo finale è poi andato ad Aurora Grandis che ha superato 15-7 Benedetta Pantanetti, medaglia d’argento.
 
Nella gara a squadre maschile il quartetto italiano con Raian Adoul, Jacopo Bonato, Federico Greganti e Matteo Iacomoni ha usufruito di un bye nei quarti di finale e ha poi superato con ampio margine, per 45-13 la nazionale dei Paesi Bassi. In finale gli italiani hanno mantenuto un buon vantaggio fin dai primi assalti e hanno avuto la meglio sulla Gran Bretagna con il finale di 45-39 salendo così sul gradino più alto del podio.
 
Si conclude dunque la due giorni di gare di Brindisi con il sabato che aveva visto la vittoria di Matteo Iacomoni nel fioretto maschile individuale in un podio tutto azzurro con Jacopo Bonato secondo ed il bronzo rispettivamente per Federico Greganti ed Elia Pasin. Successo, sempre sabato, per la squadra di fioretto femminile italiano con la squadra composta da Sophie Bardes, Aurora Grandis, Benedetta Pantanetti e Claudia Rotella.
 
La prima tappa del Circuito Europeo Under 23 “Fencing For Everyone” di Brindisi ha rappresentato un weekend di agonismo e spettacolo, con il Nuovo Teatro Verdi trasformato in palcoscenico sontuoso per la scherma italiana e internazionale, ma anche ricco dei valori che questo sport afferma e trasmette da sempre. Un esempio, per nulla “nuovo” nel mondo della scherma ma sempre bello e importante da raccontare, arriva dalla prova di fioretto femminile.
Due atlete danesi, causa gli scali del viaggio in areo, sono arrivate in Puglia senza il bagaglio contente la propria attrezzatura schermistica. “Capita”, purtroppo, ed è il momento più difficile soprattutto per chi deve affrontare una gara lontano dal proprio Paese. Il Comitato organizzatore guidato da Patrizia Carra, e in particolare la società Lame Azzurre Maestri Zumbo di Brindisi, club promotore della kermesse presieduto da Alessandro Rubino, si sono immediatamente attivati per consentire alle portacolori della Danimarca di poter prendere regolarmente parte alla competizione. In loro aiuto, in particolare, è corsa Sara Tessari, fiorettista del Circolo della Scherma Brindisi, che insieme al suo maestro Antonio Muraglia ha recuperato e messo a disposizione il materiale necessario affinché le due “avversarie” danesi potessero gareggiare.
Accade spesso nella scherma, si potrà pensare. Ed è bello che questi episodi di solidarietà e condivisione continuino a verificarsi ancora. Sempre.
 
E' possibile visionare per intero la serata di presentazione e le due giornate di gare collegandosi sul sito www.europeanfencingcup.com.