Redazione

Dichiarazione del consigliere Pier Luigi Lopalco(PD)

È inaccettabile quanto annunciato dal Ministro Giorgetti e contenuto nella legge di bilancio del Governo nazionale per il 2025: dopo aver promesso per mesi di aumentare di 3 miliardi e mezzo di euro il fondo sanitario, ci ritroviamo oggi con un incremento di appena 900 milioni di euro. Una cifra del tutto insufficiente e irrisoria rispetto alle reali necessità del nostro sistema sanitario, che si traduce in un ennesimo colpo inferto alla sanità pubblica italiana.

Il Governo delle promesse non mantenute, che sembra non aver fatto tesoro degli insegnamenti della pandemia, più che investire per garantire un servizio sanitario nazionale efficiente e accessibile a tutti, smantella un sistema che dovrebbe essere tutelato e rafforzato. Non depauperato!

Di fronte al crescente bisogno di cure tempestive da parte dei cittadini e alla necessità di risorse sempre più adeguate per garantire una medicina di prossimità, la risposta della destra di Governo va in tutt’altra direzione e mette a rischio il diritto fondamentale, garantito dalla nostra Costituzione, alla salute.

È ora che il Governo comprenda che la tutela della salute deve essere una priorità assoluta che non può e non deve essere messo in secondo piano per questioni di bilancio, perché in gioco c’è la vita e il benessere di milioni di cittadine e cittadini. Chiediamo pertanto un immediato ripensamento di questa manovra e l’assegnazione delle risorse promesse e necessarie per garantire un servizio sanitario pubblico degno di un Paese civile.

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– Il Comune di Fasano annuncia il completamento della parte principale dei lavori di riqualificazione di Largo Oronzo Guarini. A partire da venerdì, 18 ottobre, sarà nuovamente attiva la fermata del servizio di trasporto pubblico urbano situata presso il piazzale Stazione.

Si informa, pertanto, che la fermata attualmente utilizzata dal servizio di trasporto pubblico urbano, posizionata in viale Ponte di Cesare all'angolo con viale Stazione, non sarà più operativa da venerdì 18 ottobre.

Si invitano tutti gli utenti a prestare attenzione a questa modifica e a utilizzare la nuova fermata di Largo Oronzo Guarini per le loro esigenze di trasporto pubblico.

Si ricorda inoltre che sono operative le nuove paline interattive che avvisano gli utenti in tempo reale su arrivi e partenze ed eventuali ritardi dei bus, e una web app (clicca qui o scansiona il QRcode sulle paline), che permette di ricevere sul proprio dispositivo mobile tutte le informazioni utili per fruire correttamente del servizio di trasporto pubblico locale, oltre alla possibilità di collegarsi al sito Cotrap per acquistare online, comodamente dal proprio telefonino, i ticket di viaggio.

Le nuove paline interattive sono anche fornite di pulsante con scritte in linguaggio braille che attivano il sistema informativo audio per gli utenti ipovedenti.

L'Amministrazione Comunale ringrazia la cittadinanza per la pazienza e la collaborazione mostrata durante i lavori di riqualificazione e si impegna a continuare a migliorare i servizi offerti alla comunità.

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Sarà Ostuni la quarta città in Italia ad ospitare il corso per Degustatore dell’Olio organizzato dall’Ais (Associazione Italiana Sommelier). Il percorso didattico è stato presentato oggi all’interno dell’Ostuni Palace (che sarà la sede del corso a partire dal prossimo 6 novembre). Ad illustrare obiettivi e programma del corso in conferenza stampa il presidente dell’Ais Puglia, Giacomo D’Ambruoso, e Rocco Caliandro Delegato AIS Brindisi. Presente questo pomeriggio per i saluti istituzionali anche il sindaco di Ostuni, Angelo Pomes. Le lezioni frontali del corso saranno strutturate secondo un percorso modulare costituito da 3 sezioni. Nel primo modulo verranno esaminati gli aspetti tecnico-agronomici alla base della produzione, saranno forniti gli strumenti per valutare eventuali difetti e, insieme, verrà proposto il modello AIS per la degustazione degli oli extra- vergini. Nel secondo modulo saranno considerati aspetti geografici relativi alla diffusione dell’olio extra-vergine a livello regionale, nazionale e internazionale e sarà presentata la scheda a punteggio per la valutazione quali-quantitativa dell’olio. Nel terzo modulo si entrerà nel vivo dell’abbinamento tra olio e cibo, con focus specifici sul tema delle tendenze gastronomiche attuali, sugli aspetti storico-culturali dell’olio extra-vergine e sulle sue proprietà nutraceutiche. 

«È con grande orgoglio che oggi presentiamo ufficialmente il Corso da Degustatore di Olio, un'iniziativa che, grazie all'impegno di Ais Puglia, prende vita in una delle capitali dell'olio pugliese: Ostuni. Questa città, conosciuta e apprezzata per il suo legame profondo con la tradizione olivicola- afferma D’Ambruoso - è la cornice ideale per un progetto che mira a diffondere la conoscenza e la valorizzazione dell'Olio Extra Vergine di Oliva, uno dei pilastri della cucina mediterranea e simbolo di qualità del nostro territorio. L'olio Evo non è solo un prodotto di eccellenza, ma è un vero e proprio patrimonio culturale, capace di unire le tradizioni gastronomiche dell'Europa del Sud e rappresentare un punto di incontro tra popoli e culture». «Attraverso questo corso, che si terrà presso l'Ostuni Palace Hotel a partire dal 6 Novembre, vogliamo offrire agli appassionati e ai professionisti del settore gli strumenti necessari per apprezzare e riconoscere l'altissimo valore di questo alimento, che racchiude in sé storia, sapienza e biodiversità. La Puglia è terra di olio, di tradizioni millenarie legate alla coltivazione dell’olivo, e con questa iniziativa ci impegniamo a rafforzare ulteriormente la consapevolezza del valore del nostro Olio Evo, promuovendo la sua cultura non solo a livello locale, ma in una visione più ampia e internazionale. Sono certo – evidenzia il presidente dell’Ais Puglia - che questo percorso formativo contribuirà a rendere ancora più forte il legame tra i pugliesi e il loro prezioso "oro verde", e a far conoscere le straordinarie qualità organolettiche che distinguono i nostri oli nel panorama mondiale». 

«Non posso nascondere l’emozione per la presentazione di questa sera, ma anche per quel che sarà dal prossimo 6 novembre. Lavoriamo in maniera sinergica – spiega Caliandro – per valorizzare questo territorio nel settore vitivinicolo da tanti anni. Non abbiamo mai risparmiato alcuna energia, custodendo ormai da qualche tempo il sogno di poter dedicare la stessa attenzione per un’altra eccellenza: l’olio extravergine di oliva, simbolo della nostra Puglia e patrimonio identitario della nostra cultura. Da qui l’emozione per l’avvio di questo percorso che avverrà a breve. Sono orgoglioso di quanto fatto fino a questo momento dalla nostra delegazione e convinto che la strada intrapresa sia quella giusta per rendere il giusto riconoscimento a quelle che sono queste due eccellenze del nostro territorio, come il vino e olio». L’istituzione del corso per Degustatori di Olio da parte dell’Ais rappresenta un passo decisivo verso il riconoscimento ufficiale della figura del professionista dell’olio Ais, aprendo nuove e interessanti opportunità di lavoro e valorizzando il ruolo strategico che questo prodotto d’eccellenza ricopre nella cultura e nell’economia italiana.

Un operatore della Polizia di Stato di Brindisi, libero dal servizio, ha sventato un furto in un’abitazione di San Vito dei Normanni.

La sera del 10 ottobre scorso, il poliziotto, che presta servizio al Commissariato di Pubblica Sicurezza di Ostuni, faceva rientro presso la sua abitazione di San Vito dei Normanni, quando si avvedeva della presenza di tre individui travisati che si introducevano sul balcone dell’abitazione attigua alla sua.

Dopo aver richiesto l’ausilio di altri colleghi, in attesa che giungessero, si qualificava nel tentativo di immobilizzare i tre, ma di tutta risposta questi cercavano di fuggire e così il poliziotto si poneva all’inseguimento di uno di loro; accortisi della tenacia del poliziotto, i malviventi lo affrontavano brandendo un bastone di circa 30 cm col quale cercavano di colpirlo al capo, non riuscendoci in quanto riusciva a pararsi con il braccio, rimediando una contusione.

Successivamente i tre si introducevano su un’auto di grossa cilindrata, alla cui guida vi era un quarto complice, riuscendo a far perdere le loro tracce. Alla vittima, visitata presso il Pronto Soccorso dell’ospedale “Perrino”, per fortuna, non veniva riscontrata alcuna frattura e veniva dimessa con una prognosi di 5 giorni. All’Assistente Capo Coordinatore della Polizia di Stato sono andati i complimenti del Questore della Provincia di Brindisi per la professionalità con cui ha affrontato la situazione.

FURTI: COLDIRETTI PUGLIA, I PREDONI DEGLI OLIVETI FANNO RAZZIA DI OLIVE NELLE CAMPAGNE.

Con l’avio della campagna olivicola e olearia, si riaccende il fenomeno delle razzie di olive che vanno sorvegliate di notte e scortate di giorno e di notte durante i trasferimenti nei frantoi. E’ la denuncia di Coldiretti Puglia, rispetto a quanto sta già avvenendo negli oliveti a partire dalla ‘zona calda’ a Bitonto, dove le bande criminali hanno riavviato i furti di olive, ma il fenomeno annualmente riguarda l’intera regione.

I gruppi di malfattori in 3/5 minuti riescono a portare via oltre 30 kg di olive ad albero – aggiunge Coldiretti Puglia -  battendo gli ulivi con mazze anche di ferro per far crollare il maggior numero di prodotto, danneggiando al contempo le piante. Le squadre di malfattori trascinano le reti sotto gli olivi a mano a mano che i complici percuotono i rami, per raccogliere il maggiore numero possibile di olive in caduta, ma a rischio sono anche i mezzi, camion e autocarri che trasportano le olive.

Con la raccolta 2024 delle olive in Puglia per la produzione dell’olio extravergine che segna in media un crollo del 40% rispetto allo scorso anno a causa della siccità, il fenomeno dei furti  rende lo scenario ancora più critico. Oltre alla perdita di reddito per il furto di olive e al danneggiamento delle piante, gli agricoltori sono costretti ad impiegare più manodopera per recuperare dal terreno parte della ‘refurtiva’ che i ladri non riescono a portare via, aggiunge Coldiretti Puglia.

Secondo l’analisi dell’Osservatorio sulla criminalità dell’agricoltura e sul sistema agroalimentare promosso da Coldiretti sui risultati conseguiti dalle Forze di Polizia, l’intero comparto agroalimentare è caratterizzato da fenomeni criminali legati a furti, estorsioni e alla contraffazione di prodotti alimentari ed agricoli e dei relativi marchi garantiti. I danni al sistema sociale ed economico sono molteplici, dal pericolo per la salute dei consumatori finali, all’alterazione del regolare andamento del mercato agroalimentare. Per questo Coldiretti Puglia, ringraziando le forze dell’ordine per l’opera incessante svolta quotidianamente, chiede una stretta sui controlli per assicurare maggiore sicurezza agli agricoltori e agli operai.

Il fronte dell’illegalità è sempre più ampio e riguarda la proprietà fondiaria, le infrastrutture di servizio all’attività agricola e, non da ultime, le produzioni agricole ed agroalimentari. I reati contro il patrimonio, quali furto di mezzi agricoli (15%), abigeato (11%), furto di prodotti agricoli (13%), racket (9%), usura, danneggiamento, pascolo abusivo, estorsione, rappresentano la “porta di ingresso principale” della malavita organizzata e spicciola nella vita dell’imprenditore e nella regolare conduzione aziendale. Masserie, pozzi e strutture letteralmente depredate, chilometri e chilometri di fili di rame, letteralmente volatilizzati lasciando le imprese senza energia elettrica e possibilità di proseguire nelle quotidiane attività imprenditoriali. Capitolo a parte merita il mercato parallelo di prodotti agricoli provenienti da migliaia di chilometri di distanza, spesso sofisticati, spacciati per prodotti di qualità, quando di qualità non sono, per cui viene illegalmente utilizzato il marchio ‘made in Puglia’, a danno dell’imprenditoria agricola pugliesi e dei consumatori.

Nuova battaglia dei Cicloamici di Mesagne che sabato scorso hanno inviato una nota alla direzione regionale di Rete Ferroviaria Italia con la quale hanno chiesto l’apertura a ciclisti e pedoni della strada demanio ferroviario tra invaso del Cillarese e linea ferroviaria Brindisi Taranto. In pratica le associazioni ambientaliste Cicloamici Fiab di Mesagne, il Wwf di Brindisi, Legambiente Brindisi, Italia Nostra Sezione di Brindisi hanno inviato il 12 ottobre scorso un documento a Rete Ferroviaria italiana.

Con questo intendono formulare alcune riflessioni ed una proposta utili a integrare e potenziare le modalità di trasporto sostenibile ovvero trasporto ferroviario con il trasporto in bici e a piedi. Chiedono in particolare che sia aperta a pedoni e ciclisti una strada appartenente a Rfi collocata nei pressi della Stazione di Brindisi “Perrino”. La predetta strada ha un’importanza turistica e culturale di enorme valore poiché tra l’antico tracciato della via Appia e il bacino idrografico del Cillarese che rappresenta per Brindisi una risorsa naturalistica e ricreativa importante. Negli ultimi anni si sono moltiplicati gli eventi e le iniziative atte a valorizzare il bacino idrografico, l’invaso, le strade lungo l’argine del Canale del Cillarese e dei suoi affluenti.

Nella nota gli ambientalisti hanno precisato che “la strada in questione appartiene al demanio ferroviario ed attualmente è chiusa al traffico, ma che potrebbe divenire un itinerario di alta valenza paesaggistica utile a collegare gli itinerari a Brindisi e condurre ciclisti e pedoni diretti a Brindisi alla ciclabile Pittachi”.La strada ha lunghezza 1,36 chilometri si trova compresa tra una sbarra sulla via Giovanni Rizzo e un muro di sbarramento collocato subito dopo il sottopasso ferroviario che si innesta poi su strada comunale “Lo Spada”.  La strada di Rfi può condurre in tranquillità e sicurezza, turisti, pellegrini e cittadini dalla città fino ai diversi itinerari collegati alla Via Appia - Via Appia Claudia tra Brindisi e Taranto e Via Appia Traiana tra Brindisi e Bari. La strada rappresenta, pertanto, una straordinaria risorsa da subito fruibile senza gravare sulle pubbliche finanze. Infine, nella nota le scriventi associazioni ambientaliste “chiedono a Rfi che sia riaperta e riqualificata la strada appartenente al demanio ferroviario.

Proponiamo che la strada divenga una pista ciclopedonale e dunque un itinerario riservato a ciclisti e pedoni ed al più ai frontisti in modo da garantire la migliore sicurezza e rappresentare una straordinaria risorsa per la mobilità sostenibile in Provincia di Brindisi. Proponiamo che Rfi possa attuare virtuose azioni di integrazione tra trasporto ferroviario e trasporto in bici. Candidando le stazioni ferroviarie a divenire veri e propri hub per la Via Appia patrimonio Unesco capaci di trasportare accogliere, informare e nutrire escursionisti, pellegrini e semplici cittadini”.446bece0-520f-4012-aaae-442d72af01b6.jpgb0d9f4c2-0577-4e6e-8a4c-98bf5739ffc9.jpgpiantina_del_tratto_di_strada_di_Rfi.pnga2fab6f4-e8bb-4c7c-9865-4249b5e64d30.jpgcicloamici_e_rete_ferroviaria.jpegc2d1dd8d-1bee-4476-a8a4-1d9c96a89559.jpg

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Ricerca, sperimentazione e innovazione tecnologica nell’ambito delle patologie cardiovascolari saranno il tema dell’evento promosso dalla Asl Brindisi e dal Centro cardiologico Monzino, in programma il 18 ottobre nella sala convegni delle Cantine Due Palme a Cellino San Marco. Responsabili scientifici sono Gian Paolo Giorda e Raffaele Quarta.

Interverranno per i saluti il direttore generale Maurizio De Nuccio, il direttore sanitario Vincenzo Gigantelli, il direttore amministrativo Loredana Carulli, il presidente della Commissione Sanità della Regione Puglia, Mauro Vizzino, il presidente della Provincia di Brindisi, Toni Matarrelli, il presidente dell’Ordine dei medici, Arturo Oliva, la responsabile eventi delle Cantine Due Palme, Antonella Maci.

L’innovazione – spiegano gli organizzatori - è un elemento imprescindibile per migliorare le possibilità di cura del malato con patologia cardiovascolare. I nuovi farmaci consentono di trattare pazienti ad alto rischio. Tecnologie avanzate di imaging, come la risonanza magnetica cardiaca e la tomografia computerizzata cardiaca, hanno elevato la precisione diagnostica. Dispositivi come pacemaker e defibrillatori sono diventati più piccoli, efficienti e sofisticati, mentre procedure guidate dall’imaging e dall’approccio fisiopatologico hanno reso la rivascolarizzazione coronarica una pratica sempre più usata. Inoltre, la medicina personalizzata, basata sulla genetica, può consentire piani di trattamento mirati, mentre la telemedicina contribuisce a migliorare la gestione a lungo termine delle malattie cardiovascolari attraverso il monitoraggio remoto.

Tuttavia, l’innovazione non riguarda solo l’avanzamento della conoscenza e l’introduzione di nuove tecnologie, perché impone anche la creazione di reti cliniche e l’implementazione di modelli organizzativi efficaci per offrire servizi di qualità ai cittadini. La creazione di reti collaborative tra gli operatori della salute permette uno scambio efficiente di informazioni e la condivisione delle migliori pratiche, contribuendo così a migliorare la qualità̀ delle cure. Parallelamente, l’innovazione nei modelli organizzativi, come l’implementazione di approcci multidisciplinari e la promozione di protocolli di trattamento standardizzati, ottimizza la gestione delle risorse e favorisce una maggiore coerenza nella cura dei pazienti cardiologici.

All’evento, organizzato dall’Ufficio Formazione della Asl, interverranno per il Centro Cardiologico Monzino Marina Camera, responsabile dell’Unità di ricerca Biologia cellulare e molecolare cardiovascolare e docente del Dipartimento di Scienze farmacologiche dell’Università Milano che parlerà dell’associazione tra emicrania con aura e forame ovale pervio; Gualtiero Colombo, responsabile dell’Unità di ricerca Immunologia e genomica funzionale che si soffermerà sul progetto Epifania, dedicato agli indicatori prognostici nelle persone con aterosclerosi coronarica subclinica non ostruttiva. Il ruolo degli infermieri in telemedicina nel controllo remoto di dispositivi di cardiostimolazione sarà affrontato dall’infermiere Rosario Cervellione; di ipertensione refrattaria e denervazione renale si occuperà Piero Montorsi, direttore del Dipartimento di Cardiologia interventistica del Monzino, mentre Francesco Cannata, del Dipartimento di cardiologia perioperatoria e Imaging cardiovascolare, affronterà il tema dell’anatomia, diagnosi e terapia del forame ovale pervio.

Per la Asl Brindisi interverranno Maria Milo, medico della Cardiologia UTIC dell’ospedale Perrino (la rete dello scompenso cardiaco fra ospedale e territorio), Eluisa Muscogiuri, direttore dell’Unità operativa di Radiologia (le nuove tecnologie applicate alla diagnostica per immagini), Salvatore Distaso, responsabile dell’ambulatorio di Cardiologia del Pta di Mesagne (la prevenzione del rischio cardiologico attraverso la telemedicina e l’intelligenza artificiale).

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Questa notte un'auto è andata a fuoco, intorno alle ore 3,30, in via Appia a Brindisi. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco di Brindisi che hanno spento l'incendio e messo in sicurezza l'area e i carabinieri che hanno avviato le indagini per individuare la causa. 

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La vertenza aperta per il processo di decarbonizzazione è evidente che non riguarda solo il destino e la permanenza di Enel sul territorio ma intreccia il futuro di tutto il tessuto sociale ed economico brindisino. Per questo riteniamo largamente insufficiente il mandato con cui gli ‘ambasciatori’ dell’A.D. di Enel, Flavio Cattaneo, e del Direttore Enel Italia, Nicola Lanzetta, hanno incontrato sindacati e imprese. È davvero disarmante la modalità con cui si intende far passare una piccola concessione alle imprese locali alla stregua di un investimento strategico. Per garantire l'occupazione e una  giusta transizione occorre una prospettiva più a lungo termine rispetto a quanto annunciato.

In questa grande confusione, per Enel corre l’obbligo di pianificare e condividere con il territorio dire con chiarezza quello che intende fare in merito allo sviluppo e al rilancio industriale nonché alla concessione della banchina  portuale, anche alla luce della pronuncia dell’Autorità di regolazione dei trasporti.

Tuttavia non si può trascurare il fatto che, in questo quadro estremamente grave, il grande assente è il Governo che sulla strategia industriale di un’azienda di Stato come Enel, ha la prima e l’ultima parola. Dopo le promesse e le passerelle dei ministri di Lega, Forza Italia e Fratelli d’Italia Salvini, Pichetto Fratin e Urso gli indirizzi politici su Enel del Governo non sono cambiati che invece ha confermato di voler acquisire più dividendi dalle società partecipate, andando a scapito perciò degli investimenti sui territori.

Il territorio brindisino è stanco di accordi disattesi e vane promesse e pretende risposte, garanzie e prospettive concrete, poiché non è più tollerabile e credibile che una società come Enel, strutturata e quotata, non abbia una programmazione industriale e di investimenti per uno dei maggiori siti produttivi d’Europa.

Francesco Cannalire segretario PD Brindisi e consigliere comunale Brindisi

Con i consumatori pugliesi che tagliano il carrello della spesa a causa del ridotto potere d’acquisto con un effetto a valanga sull’intera filiera agroalimentare, sono poco meno di 1 milione le persone che vivono in condizioni di povertà relativa e non possono permettersi di portare in tavola un pasto completo e di qualità. E’ quanto emerge da una analisi di Coldiretti Puglia, diffusa in occasione della Giornata mondiale dell’Alimentazione promossa dalla Fao che si celebra il 16 ottobre ed è dedicata al diritto al cibo.

La povertà alimentare tra i minori – sottolinea la Coldiretti regionale – è cresciuta prima per effetto della pandemia e poi della guerra con l’aumento dell’inflazione che ha colpito duramente la spesa e messo in difficoltà un numero crescente di famiglie con un balzo del 12% degli under 15 anni costretti a ricorrere agli aiuti per mangiare, ma a rischio alimentare ci sono anche gli anziani e i migranti stranieri.

Fra i nuovi poveri – continua la Coldiretti Puglia – ci sono coloro che hanno perso il lavoro, piccoli commercianti o artigiani che hanno dovuto chiudere, le persone impiegate nel sommerso che non godono di particolari sussidi o aiuti pubblici e non hanno risparmi accantonati, come pure molti lavoratori a tempo determinato o con attività saltuarie, persone e famiglie che mai prima d’ora – precisa la Coldiretti – avevano sperimentato condizioni di vita così problematiche. La stragrande maggioranza di chi è stato costretto a ricorrere agli aiuti alimentari lo fa attraverso la consegna di pacchi alimentari – insiste Coldiretti Puglia – che rispondono maggiormente alle aspettative dei nuovi poveri (pensionati, disoccupati, famiglie con bambini) che, per vergogna, prediligono questa forma di sostegno piuttosto che il consumo di pasti gratuiti nelle strutture caritatevoli.

Coldiretti ha reso strutturali le iniziative di solidarietà, un segno tangibile della filiera agroalimentare verso le fasce deboli della popolazione più colpite dalle difficoltà economiche. In tutti i mercati contadini è attiva la ‘spesa sospesa’, dove i consumatori hanno la possibilità di fare una donazione libera grazie alla quale acquistare prodotti a favore dei più bisognosi, sul modello dell’usanza campana del “caffè sospeso”, quando al bar si lascia pagato un caffè per il cliente che verrà dopo.

In questo caso i cittadini che acquistano nei mercati e nelle fattorie di Campagna Amica possono decidere di donare prodotti alimentari alle famiglie più bisognose che potranno portare in tavola generi alimentare Made in Italy, di qualità e a km zero che verranno consegnate ai bisognosi in accordo con i Comuni, ma in molti mercati contadini – conclude Coldiretti Puglia - si lasciano anche i prodotti freschi invenduti a organizzazioni caritatevoli che passano a prenderli per utilizzarli nelle mense.

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