Redazione

Dati vaccinazione Puglia, Amati: “Se i sistemi informatici delle Regioni si parlassero, non ci sarebbe problema per vaccini ai turisti”.

“Se si mettessero in rete i sistemi informatici delle Regioni sulla campagna vaccinale, non ci sarebbe alcun problema nel garantire la vaccinazione ai turisti. Il dibattito su questa questione sta mettendo in evidenza la carenza digitale delle Regioni, per cui sembra un problema di stato fare una cosa che potrebbe essere realizzata con un click. Non capisco quale potrebbe essere il problema di un centro vaccinale della Puglia che accoglie la prenotazione e somministra il vaccino ad un cittadino della Lombardia, o viceversa, accedendo semplicemente al database Lombardo. A volte c’immergiamo in dibattiti, anche infuocati, che sarebbero stati giustificati negli anni '70 del secolo scorso”. Lo dichiara il presidente della commissione regionale bilancio e programmazione del Consiglio regionale pugliese, Fabiano Amati, commentando i dati aggiornati alle ore 17:13.

Ieri, mercoledì 26 maggio, sono state somministrate 34.540 dosi dosi.
+2.073 rispetto a martedì 25,
+399 rispetto a lunedì 24,
+16.906 rispetto a domenica 23.
Ad oggi sono state consegnate 2.363.815 dosi di vaccini, delle quali sono state somministrate 2.206.392.
Nello specifico sono 1.523.140 le prime dosi e 683.252 le seconde dosi.
Risultano in giacenza 157.423 dosi.

*Il punto sull'immunità*. La percentuale dei pugliesi che hanno ricevuto almeno una dose è del 38.53 % (nella classifica nazionale in posizione numero 6 e sopra la media nazionale del 37,24%) mentre il 17,28 % ha ricevuto anche la seconda dose (nella classifica nazionale nella posizione numero 14 e sotto la media nazionale del 17,74%).

Il punto sui fragili. Su 485.896 censiti quali fragili, sono state somministrate 501.755 dosi, pari a una copertura (1 e 2 dose) del 51,63%.

Il punto sull’utilizzo dei singoli vaccini.
VAXZEVRIA (ASTRAZENECA) dosi consegnate 543.100, dosi somministrate 531.338. Giacenza 11.762. Il 79,59% dei vaccinati attende la seconda dose. Ieri, mercoledì 26 maggio, sono state somministrate 4.101 dosi di Vaxzevria (AstraZeneca), -330 rispetto al giorno precedente.
PFIZER/BIONTECH dosi consegnate 1.564.015, dosi somministrate 1.446.848. Giacenza 117.167. Il 42,69% dei vaccinati attende la seconda dose. Ieri, mercoledì 26 maggio, sono state somministrate 16.234 dosi di Pfizer/BioNTech, -4.131 rispetto al giorno precedente.
MODERNA dosi consegnate 209.500, dosi somministrate 186.600. Giacenza 22.900. Il 45,15% dei vaccinati attende la seconda dose. Ieri, mercoledì 26 maggio, sono state somministrate 11.213 dosi di Moderna, + 4.897 rispetto al giorno precedente.
JANSSEN dosi consegnate 47.200, dosi somministrate 41.606. Giacenza 5.594. Ieri, mercoledì 26 maggio, sono state somministrate 2.992 dosi di Janssen, + 1.637 rispetto al giorno precedente.

Il punto sulla Puglia nel confronto con le altre Regioni. La Puglia è in quarta posizione nella classifica generale nazionale: su 2.363.815 dosi consegnate, sono state somministrate 2.206.392, pari al 93,3%.

Il punto sulla Puglia nel confronto con le altre regioni per fasce d’età.
Quarta per la fascia +90 (101,21%);
Sesta per fascia 80/89 (94,64%);
Prima per fascia 70/79 (89,35%).

Il punto sulla Puglia nel confronto con le altre Regioni per fasce d’età e su entrambe le dosi.
Undicesima per la fascia 90+ (81,06%)
Decima per la fascia 80/89 (82,7%)
Undicesima per la fascia 70/79 (31,1%)

Il punto sulla Puglia nel confronto con le altre regioni per categorie.
Tredicesima per la categoria Operatori sociosanitari (81,1%).
Prima per la categoria personale scolastico (61,2%)
Quattordicesima per la categoria ospiti RSA (80,9%)
Ottava per la categoria over 80 (82,1%)

Il punto sull’obiettivo settimanale fissato dal Commissario straordinario, calcolato su un obiettivo nazionale di 500mila somministrazioni al giorno.
Nel periodo 21 maggio - 27 maggio 2021, in Puglia sono state somministrate 100.004 dosi, cioè 32.937 dosi in meno rispetto all’obiettivo fissato di 231.941.

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Giovedì 27 maggio a Castello Imperiali si è tenuta una intensa seduta del Consiglio Comunale di Francavilla Fontana. L’Assise cittadina, con la mozione presentata dai Consiglieri Balestra, Galiano e Ferreri, è tornata a parlare della nuova sede dell’ITST Fermi.

Il Sindaco Antonello Denuzzo ha illustrato le ragioni che impediscono di pensare all’ex polo fieristico in quanto l’area non è pienamente di proprietà comunale e comunque ha una estensione assolutamente insufficiente per le necessità del nuovo Fermi.

Il terreno in questo momento al vaglio delle amministrazioni comunale e provinciale si trova nell'area nord della Città ed è di proprietà pubblica.

La mozione, che intendeva impegnare l’Amministrazione Comunale nell'individuazione dell’area dove collocare il nuovo Fermi, è stata respinta dal Consiglio in quanto la Giunta è già da tempo al lavoro in tal senso.

“Il nuovo Fermi – spiega il Sindaco Antonello Denuzzo – è un’opera attesa da decenni. D’intesa con la Provincia e con la dirigenza scolastica siamo al lavoro per definire la soluzione migliore per la scuola e per l’intera cittadinanza. Per quanto di nostra competenza, l’Amministrazione Comunale farà tutto il possibile.”

Sul fronte tributi il Consiglio Comunale ha approvato la rateazione della TARI (imposta sui rifiuti) per l’anno 2021. La scadenza delle quattro rate è stata fissata nel 30 giugno, 31 agosto, 31 ottobre e 31 dicembre.

Novità in arrivo per quanto riguarda la mobilità con l’istituzione di una Consulta per la mobilità sostenibile e la sicurezza stradale. L’organo coinvolgerà attivamente la cittadinanza nei processi di rinnovamento della mobilità urbana che, nei prossimi mesi, sarà disciplinata dal PUMS (Piano Urbano della Mobilità Sostenibile).

“La Consulta per la mobilità sostenibile e la sicurezza stradale – dichiara l’Assessore alla Mobilità Sostenibile Sergio Tatarano – introduce un elemento di democraticità nel cammino verso l'affermazione della mobilità alternativa. Esperti/e, associazioni ma anche le famiglie ed il mondo della scuola potranno fornire il proprio contributo nella individuazione di percorsi sostenibili, concordando anche soluzioni come quelle dei percorsi casa-scuola, a cui abbiamo lavorato fin dal nostro insediamento ed a cui teniamo in modo particolare.”

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L’investimento nella notte di un gatto che è rimasto agonizzante in strada per ore nonostante l’intervento di un’animalista e il mancato arrivo delle forze dell’ordine, chiamate più volte dalla volontaria, ha fatto emergere la necessità di un protocollo da adottare in casi similari al fine di spostare l’animale ferito, o agonizzante, e condurlo presso un veterinario convenzionato. Stessa cosa se l’animale è deceduto affinché si eviti che sia spiaccicato sull’asfalto.

“La procedura deve essere chiara e rapida quando siamo di fronte ad un animale randagio investito – ha spiegato Ivonne Falcone, degli “Amici di Snoopy”, bisogna chiamare le forze dell'ordine, polizia municipale, carabinieri o polizia di stato, che devono intervenire sul posto ed attivare la procedura: per i cani basta chiamare il servizio veterinario competente che provvederà a prelevare il cane, microchipparlo  e decidere se trasferirlo presso la clinica convenzionata con il Comune, se ha bisogno di cure specifiche, oppure trasferirlo in un canile sanitario come primo soccorso di stabilizzazione”. Per i gatti la procedura riguarda unicamente l’accordo siglato tra Comune e clinica veterinaria convenzionata. La clinica, infatti, una volta che riceve, sia di giorno sia di notte, la comunicazione dagli organi competenti, con verbale di constatazione, va a recuperare il gatto.

Tuttavia, nonostante che le procedure sano chiare, peraltro suffragate dalla legge regionale del 02/2020, accade che il meccanismo si inceppa nelle ore notturne. “La polizia municipale non fa il servizio notturno, però – ha aggiunto Ivonne Falcone - ci sono carabinieri e polizia di stato. Nel nostro caso la polizia non ha risposto alle nostre chiamate, non ne conosciamo il motivo e le nostre telefonate son tracciate, fortunatamente hanno risposto solo i carabinieri”. “Pensavamo di aver risolto e invece no – ha precisato la volontaria -, ci hanno detto che non potevano intervenire perché non avevano pattuglie. Mi chiedo: non potevano nemmeno telefonare al veterinario dell’Asl di turno?”.

A questo punto gli animalisti si chiedono “chi deve intervenire dalle ore 22 alle ore 8 del mattino quando un animale è agonizzante nelle vie del paese?”. Secondo la volontaria degli “Amici di Snoopy” “sarebbe utile che l’ufficio randagismo del Comune comunicasse a tutti gli organi competenti come orientarsi in caso di investimento di un animale randagio la cui proprietà è del Comune e, pertanto, deve assolvere inevitabilmente al primo soccorso dell'animale. Oppure ogni cittadino deve sentirsi libero di soccorrere un animale randagio portandolo direttamente in clinica e autorizzando il medico veterinario convenzionato a verbalizzare i fatti?”.

Gli animalisti riconoscono di vivere in una città “in cui ogni giorno si fanno dei piccoli progressi per garantire il senso civico per tutti, compresi gli animali; il sistema, però, si inceppa nelle ore notturne, nei giorni festivi, in estate quando il mondo sembra viaggiare ad una velocità diversa e tutto assume un aspetto e un contorno in totale solitudine per chi ha necessità di essere aiutato”. Infine, l’animalista ha spiegato che è giusto siglare “intese, protocolli e quant’altro, ma non si può creare un sistema organizzativo parallelo solo con il volontariato, serve la sinergia di tutti: istituzioni e cittadini”.

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Emergenza epidemiologica: a ieri a Mesagne si contano 59 persone positive con obbligo di isolamento fiduciario.

VIZZINO – INCONTRO CON I SINDACI DEL TARANTINO: “FORNITE ASSICURAZIONI PER L’OSPEDALE DI MANDURIA”. 

In qualità di Presidente della Commissione Sanità della Regione Puglia e su invito dell’amico ex consigliere regionale Giuseppe Turco, in data odierna ho partecipato ad un incontro con i sindaci dell’area orientale della provincia di Taranto, finalizzato a ricevere notizie in relazione al futuro dell’ospedale “Marianna Giannuzzi” di Manduria.
Erano presenti il dott. Michele Schifone (sindaco di Torricella), il dott. Alfredo Longo (sindaco di Maruggio), il dott. Gregorio Pecoraro (sindaco di Manduria), il dott. Giuseppe Fischetti (sindaco di Fragragnano) e la dott.ssa Antonietta D’Oria (sindaco di Lizzano). Era assente il sindaco di Sava, dott. Dario Iaia, per il concomitante consiglio comunale sul bilancio. 
Ho avuto modo di riferire le assicurazioni recepite dal direttore del Dipartimento Salute della Regione Puglia Vito Montanaro e dal direttore generale dell’Asl di Taranto Stefano Rossi. Il “Giannuzzi”, terminata la fase più calda dell’emergenza sanitaria, cesserà di essere un ospedale-covid e tornerà ai livelli di efficienza che ben conoscono i cittadini di quest’area del Tarantino. A ciò si aggiungeranno approfondite valutazioni in relazione alla possibilità di ulteriori forme di potenziamento dell’offerta sanitaria pubblica.
Con i sindaci, comunque, abbiamo concordato una linea costante di dialogo, proprio allo scopo di verificare la tempistica degli interventi.

Le scelte politiche rivendicative della FLAI di Brindisi vergono al  miglioramento, alla tutela delle condizioni di vita, di lavoro, alla salvaguardia della salute, dell'ambiente e del territorio. La FLAI inoltre fonda ed individua sulla salute e sicurezza nei luoghi di lavoro i punti nodali di tematiche come  condizioni e qualità del lavoro che determinano veri livelli di garanzia di salute e sicurezza come aspetti di uno stesso problema.

L'obiettivo fondamentale e prioritario è che bisogna lavorare per il "benessere" dell'individuo, che in questo momento di  ripresa e di  ripartenza alza l'attenzione sulle misure di prevenzione e protezione, sul rispetto della normativa perché un lavoratore/lavoratrice che esce di casa per andare a lavorare ha il diritto di tornarci! 
La vita delle persone deve essere un valore collettivo superiore al profitto.
Dichiara Segr. Gen. Flai Brindisi Cosimo Della Porta “Questa è la base per affrontare e debellare il problema,, rispettare la dignità delle persone e tutelarne l'integrità psico-fisica, della salute e della sicurezza.
 Non ci sono obiettivi intermedi, è un approccio socio-culturale. La prevenzione resta la direttrice da perseguire, attraverso la reale e concreta partecipazione dei lavoratori e dei rappresentanti per la sicurezza è quindi una consapevolezza dei problemi ed una capacità di percezione che può svilupparsi solo a partire da una capillare diffusione di formazione e di informazione di qualità.
L'azione sindacale della FLAI di Brindisi su tutto il territorio deve essere ritenuta di primaria importanza, per far sì che gli impegni si tramutino in azioni concrete. Occorre per questo esercitare, a tutti i livelli, la dovuta pressione affinché risorse finanziarie e umane vengano destinate  alle azioni di prevenzione e controllo nei luoghi di lavoro; rimarcando che la nostra azione sindacale, contrattuale e rivendicativa parte proprio dalla tutela dei diritti dei lavoratori.”
Ed ancora” L’agricoltura è uno dei settori a maggior rischio, sia per entità che per frequenza degli infortuni denunciati e non, e quindi prevede una particolare attenzione e un coinvolgimento degli Enti e delle Istituzioni che si occupano di elaborare le misure protettive e preventive per tutelare la salute e la sicurezza degli operatori agricoli.
Già all’interno del D.Lgs 81/08 vengono introdotti i concetti chiave generici per la tutela dei lavoratori agricoli, le disposizioni per i datori di lavoro, le misure preventive tecniche, procedurali ed organizzative, e l’utilizzo dei dispositivi di protezione.
Inoltre come organizzazione sindacale , come FLAI CGIL di Brindisi riteniamo fondamentale spingere ancor di più sulle istituzioni per ampliare la rete del lavoro agricolo di qualità, che nasce con l'intento di arginare il fenomeno del caporalato nel settore agricolo del nostro paese, come strumento di contrasto del fenomeno del lavoro sommerso ed  irregolare, dando vita ad una sorta di “white list”; per le imprese agricole che si distinguono nel rispetto delle norme in materia di lavoro, e quindi il maggior rispetto delle normative vigenti sulla salute e sicurezza sul posto di lavoro. La rete del lavoro agricolo di qualità nasce quindi con l’intento di arginare il fenomeno del caporalato nel settore agricolo nel nostro paese anche con l’applicazione  della legge 199/ 2016  ma l’obiettivo della Rete è quindi quello di garantire una sorta di certificazione di qualità o etica, afferente al non utilizzo di lavoro nero per le imprese, favorendo in prospettiva, anche attraverso le grandi reti di distribuzione, una via “privilegiata” per tali imprese anche dal punto della concessione dei finanziamenti alle imprese. Il fenomeno del caporalato in essere è causa di incidenti e mancanza di sicurezza, lo sfruttamento stesso è una mancanza di sicurezza, oltragio e calpestio dei diritti dei lavoratori. 
Fermiamo la strage nei luoghi di lavoro" .
Questo il monito che verrà lanciato venerdì 28 maggio, nei presidi unitari.
Fondamentale la formazione, definire subito ed agire concretamente per la creazione di dati statistici che obblighino le aziende al registro delle segnalazione dei mancati infortuni, l’obbligo di adottare misure atte ad eliminare o ridurre il rischio perché un mancato infortunio può causare  infortuni sul lavoro.
INNOVAZIONE ,CONSIGLI ED INVESTIMENTI PER UN LAVORO PIU’ SICURO  
FORMAZIONE come diritto universale ed esigibile di ogni lavoratore e lavoratrice: NESSUNO/A AL LAVORO SENZA UNA PREPARAZIONE ED UN ADDESTRAMENTO ADEGUATI. Formazione anche per i datori di lavoro e per coloro che intendono aprire un'attività la stessa deve essere considerata come una forma "intangibile" di investimento che crea valore aggiunto alla risorse umane e, di riflesso, genera profitto all'azienda fornendo  soluzioni e strumenti per il raggiungimento della migliore soluzione in termini di costi / benefici applicati in qualsiasi contesto aziendale. 
Investire  nei programmi scolastici, almeno delle scuole superiori, la materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro. Le ragazze ed i ragazzi che oggi frequentano scuola/università, sono e saranno le lavoratrici e i lavoratori, le imprenditrici e gli imprenditori, di domani. Devono poter comprendere il valore della vita umana anche sul lavoro. Devono poter comprendere il valore della vita umana anche sul lavoro;devono poter conoscere quanto è importante proteggersi e proteggere.
Rispettare  le  norme perla sicurezza, non  è questione burocratica ma significa rispettare la vita.
SEGRETERIO FLAI CGIL BRINDISI
COSIMO DELLA PORTA
 
 
 
 
 
 

Nella Asl di Brindisi ieri sono state somministrate circa 3.000 dosi, per la maggior parte vaccinazioni negli hub per fasce d’età e somministrazioni per soggetti allergici.

Proseguono anche le vaccinazioni dei medici di medicina generale con seconde dosi negli hub e in ambulatorio e prime dosi a domicilio.

Le persone da 60 a 79 anni possono anticipare la data di prenotazione del vaccino anti Covid già confermata rivolgendosi al servizio Cup.

È in fase di programmazione la data della seconda dose di genitori, tutori, affidatari, caregiver e familiari conviventi di persone con gravi disabilità, che hanno ricevuto il vaccino nella sessione straordinaria organizzata nei giorni di Pasqua e Pasquetta (domenica 4 e lunedì 5 aprile).

Un incidente stradale si è verificato poco fa a Mesagne in via Alessandro Volta, angolo via Falcon, dove due auto, per cause ancora in fase di accertamento, si sono scontrate. Nell'urto un mezzo è andato a sbattere sulla facciata di un'abitazione. Fortunatamente non c'è nessun ferito. 

Il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano sulla base delle informazioni del direttore del dipartimento Promozione della Salute Vito Montanaro, informa che oggi giovedì 27 maggio 2021 in Puglia, sono stati registrati 7.922 test per l'infezione da Covid-19 coronavirus e sono stati registrati 288 casi positivi: 58 in provincia di Bari, 8 in provincia di Brindisi, 52 nella provincia BAT, 81 in provincia di Foggia, 53 in provincia di Lecce, 36 in provincia di Taranto.

Sono stati registrati 32 decessi: 3 in provincia di Bari, 27 in provincia di Lecce, 2 in provincia di Taranto.

Il Dipartimento Salute chiarisce che il dato sui decessi della ASL di Lecce non è relativo alle ultime 24 ore e non è indicativo di alcun picco di mortalità, ma è risultante da una verifica e un aggiornamento dei casi su periodo più esteso.

Dall'inizio dell'emergenza sono stati effettuati 2.468.973 test.

215.307 sono i pazienti guariti.

27.885 sono i casi attualmente positivi.

Il totale dei casi positivi Covid in Puglia è di 249.668 così suddivisi:

94.340 nella Provincia di Bari;

25.111 nella Provincia di Bat;

19.147 nella Provincia di Brindisi;

44.647 nella Provincia di Foggia;

26.320 nella Provincia di Lecce;

38.923 nella Provincia di Taranto;

796 attribuiti a residenti fuori regione;

384 provincia di residenza non nota.

I Dipartimenti di prevenzione delle Asl hanno attivato tutte le procedure per l'acquisizione delle notizie anamnestiche ed epidemiologiche, finalizzate a rintracciare i contatti stretti.

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Tassa sulla trasparenza, Zullo: “Con il governo rosso-giallo 5 o 10 euro per accedere agli atti, ennesimo danno ai diritti dei pugliesi”.

Nota del capogruppo regionale di Fratelli d’Italia, Ignazio Zullo.
“In campagna elettorale uno degli spot del Movimento 5 Stelle era: ‘Con noi al Governo regionale una Regione più trasparente’. Ora che al Governo ci sono andati, la trasparenza ha un costo: 10 o 5 euro per ogni atto regionale che il cittadino chiede. Alla faccia della Trasparenza e della Democrazia che dovrebbe garantire l’accesso agli atti della Pubblica Amministrazione (pagata con i soldi dei cittadini) non solo in modo gratuito, ma anche in tempi congrui. 
E così la Puglia, la prima Regione in Italia ad avere un governo rosso-giallo, è anche la prima a introdurre una tassa sulla Trasparenza. Chissà cosa avrebbero detto i ‘vecchi’ grillini, quelli che volevano aprire i Palazzi del Potere come scatolette di tonno. E, quindi, sentiamo anche il dovere politico e morale di coprire quel vuoto di opposizione che c’è in Regione gridando all’ennesimo scandalo di questa giunta Emiliano: ma come si possono tassare i cittadini che chiedono di accedere agli atti della Pubblica Amministrazione? 
Per questo invitiamo immediatamente la Giunta Emiliano - e sollecitiamo l’assessore grillina a farsi carico di questa nostra richiesta – a revocare subito la delibera che prevede questa assurda tassa”