Redazione
I sindaci Rossi e Salvemini scrivono al ministro Carfagna
I sindaci di Brindisi e Lecce, Riccardo Rossi e Carlo Salvemini, hanno inviato al ministro per il Sud Mara Carfagna una lettera per riavviare la discussione e la pianificazione del Cis. Ritengono infatti, necessario proseguire la strada intrapresa per portare ingenti fondi alle due città capoluogo.
Di seguito il testo della lettera.
Sig. Ministro,
la presente per porre alla Sua attenzione il Contratto Istituzionale di Sviluppo, CIS, Brindisi-Lecce, la cui istruttoria è rimasta sospesa, in virtù degli avvicendamenti nei Dicasteri.
Il percorso per la definizione dello strumento è iniziato nel luglio del 2019, con il Ministro Barbara Lezzi e, successivamente, proseguito con il Ministro Giuseppe Provenzano che lo ha implementato, estendendo le aree di intervento ai comuni della Provincia di Lecce a Nord della città di Lecce e a quelli della Provincia di Brindisi a Sud della città di Brindisi; in questo modo si è tracciata un’area vasta, da Lecce a Brindisi, con la cerniera dei comuni tra le due città.
Nel percorso compiuto è stata Invitalia l’agenzia individuata per la raccolta delle proposte di intervento da finanziare attraverso il CIS.
Siamo oggi, a circa due anni dall’attivazione di questo percorso, a chiederLe cortesemente un tavolo ove fare il punto della situazione e riavviare l’istruttoria per la definizione del CIS.
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Settimana mondiale della Tiroide, pubblicato il report dell'Osservatorio regionale: “Raggiunta la iodosufficienza, scomparso il gozzo in età scolare”.
In occasione della Settimana mondiale della Tiroide (24-30 maggio 2021), il 14 maggio scorso è stato pubblicato il rapporto dell’Istituto superiore di Sanità sul “Monitoraggio della iodoprofilassi in Italia - Dati 2015-2019” relativo all’indagine condotta su circa 4mila giovanissimi tra gli 11 e i 13 anni e finalizzata a valutare l’assunzione di iodio nella popolazione italiana.
Allo studio ha contribuito in maniera sostanziale l'Osservatorio della Regione Puglia, della cui équipe fanno parte Daniela Agrimi, dell'ambulatorio di Endocrinologia diagnostica e interventistica tiroidea del Distretto sociosanitario 4 della Asl di Brindisi, Liborio Rainò, dell'unità operativa semplice dipartimentale di Promozione della salute – Dipartimento di Prevenzione e del Gruppo interdisciplinare aziendale della Asl di Brindisi, e Mirella Bellavista, dell'associazione non profit Gruppo aiuto tiroide di San Pietro Vernotico. Gli studiosi della Asl di Brindisi, negli anni di lavoro e controllo dello studio, hanno dimostrato come le azioni messe in campo sul territorio brindisino abbiano portato i frutti sperati.
Agrimi sottolinea che “Il report, condotto dall’Osservatorio nazionale per il monitoraggio della iodoprofilassi in Italia in collaborazione con gli osservatori regionali per la prevenzione del gozzo di nove regioni rappresentative del Nord, Centro e Sud del Paese, attraverso la determinazione della concentrazione urinaria di iodio effettuata sui partecipanti, ha evidenziato il raggiungimento della iodosufficienza in tutte le regioni esaminate, mentre la valutazione ecografica del volume tiroideo ha mostrato la scomparsa del gozzo in età scolare. Significativo è l'utilizzo del sale iodato in circa il 70% delle famiglie dei bambini reclutati, dato coerente con i risultati dello studio condotto dall’Iss su 130mila adulti dai 18 ai 64 anni che ha evidenziato l’uso del sale iodato nel 74% degli italiani intervistati”.
Il programma di iodoprofilassi è stato introdotto nel nostro paese più di 15 anni fa, con l'approvazione della legge 55 del 2005, che regola la vendita e l’utilizzo del sale iodato: il successo della iodoprofilassi è stato raggiunto nonostante negli ultimi anni si sia osservata una riduzione di circa il 12% del consumo di sale nella popolazione, decremento in linea con le azioni di sanità pubblica che hanno come slogan “poco sale, ma iodato”.
L’Osservatorio regionale per la prevenzione del gozzo della Regione Puglia, coordinato da Daniela Agrimi, ha contribuito alla formulazione del rapporto Istisan, partendo dalla rilevazione di uno stato di iodocarenza lieve-moderata della popolazione pugliese e ponendo l’accento sulle attività svolte nel periodo 2015-2019 per la promozione della iodoprofilassi nel territorio pugliese.
“In particolare, è stata illustrata – commenta Rainò - l’esperienza dello sportello diffuso pro-tiroide IodioInforma, un programma di informazione sulla profilassi iodica basato sulla collaborazione tra operatori sanitari, scuole, associazioni, cittadini e famiglie, realizzato secondo il modello della co-produzione in un contesto di collaborazione interistituzionale tra Asl di Brindisi, nelle sue articolazioni di direzione sanitaria, consultori familiari ed équipe ambulatoriale endocrinologica, e l’associazione dei pazienti del Gruppo aiuto tiroide”.
Di assoluto rilievo è, inoltre, l’inclusione del tema della iodoprofilassi nel Piano strategico per la promozione della Salute della Regione Puglia, frutto dell’intesa siglata tra Regione e Ufficio Scolastico regionale, fin dall’anno scolastico 2015-2016. La questione è presente nel piano regionale con due tipologie di intervento, inserite nel catalogo regionale per l’Educazione alla Salute: IodioInforma 2.0, a carattere informativo, e uno di tipo educativo-esperienziale declinato su base provinciale, il Laboratorio del Sale. Nel quadriennio 2015-2019, sono stati coinvolti complessivamente 1848 alunni e le relative famiglie. I risultati fin qui conseguiti, in particolare nella Asl di Brindisi, nella prevenzione dei disordini da carenza iodica, anche attraverso la diversificazione degli strumenti con cui proseguire le azioni di informazione e formazione, rappresentano il miglior riconoscimento per le strategie di promozione della salute riferite al tema della iodoprofilassi e delle corrette abitudini alimentari correlate, rese possibili grazie al consolidato rapporto collaborativo tra Osservatorio regionale, Dipartimento di Prevenzione della Asl Br, l’associazione del terzo settore Gruppo aiuto tiroide e la rete informale di specialisti endocrinologi afferenti alle principali società scientifiche, operanti sul territorio regionale.
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Sul castello di Oria, Bruno: “Sia dichiarato Monumento di Interesse Eccezionale e reso così nuovamente visitabile. E’ un bene troppo prezioso per tenerlo chiuso agli occhi del mondo”.Una nota del consigliere regionale del Pd Maurizio Bruno. --------------- Per restare aggiornato con le ultime news del Gazzettino di Brindisi seguici e metti “Mi piace” sulla nostra pagina Facebook. Puoi guardare i video pubblicati sul nostro canale YouTube. Per scriverci e interagire con la redazione contattaci |
Amati: speriamo in un carico maggiore di vaccini
INQUILINI ARCA NORD SALENTO. PROROGATO AL 14 GIUGNO IL TERMINE PER LE DOMANDE DI BONUS
E’ stato prorogato il termine a lunedi 14 giugno il termine a disposizione degli inquilini dell’Arca Nord Salento (ex IACP di Brindisi) per richiedere il bonus riconosciuto dal “Fondo straordinario emergenza Covid 19 per canoni e servizi ERP”.
Possono richiedere il contributo i soggetti assegnatari degli alloggi ERP, in possesso dei seguenti requisiti:
- essere in regola con i pagamenti al 31.12.2019;
- che abbiano sottoscritto e rispettato gli accordi di rateizzazione della morosità;
- essere in regola con uno degli ultimi due censimenti reddituali;
- peggioramento della propria condizione economica in conseguenza dello straordinario stato emergenziale da COVID-19;
Il contributo da attribuire è quantificato in relazione ad una delle seguenti tipologie reddituali del nucleo familiare del soggetto assegnatario:
- reddito dell’intero nucleo familiare riveniente unicamente da lavoro autonomo;
- reddito dell’intero nucleo familiare riveniente da lavoratore dipendente posto in cassa integrazione per il periodo di emergenza da COVID-19;
- reddito dell’intero nucleo familiare derivante in parte da lavoro dipendente e/o pensione e in parte da lavoro autonomo;
- inoccupati che non percepiscono reddito di cittadinanza;
- reddito di pensione fino ad € 11.000,00;
- certificazione attestante la presenza nel nucleo familiare di portatori di handicap (allegando copia del verbale della Commissione Provinciale invalidi civili dell'INPS attestante invalidità pari o superiore al 74%) o persona colpita da COVID-19;
E’ stato dunque alzato fino a 11.000 euro il limite di reddito in favore dei pensionati.Le domande possono essere presentate esclusivamente in via telematica.
Il Sunia di Brindisi è a disposizione degli inquilini per fornire assistenza nella compilazione delle domande presso le sedi SPI-CGIL di Via Palestro e Via Arturo Martini.
In ottemperanza alle disposizioni di contrasto alla diffusione del Covid 19, gli interessati sono invitati a prendere contatto telefonico (328.3856765) per fissare appuntamento.
Il Segretario Provinciale Dr. Marcello Petarra
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La squadra mesagnese di Serie B2 maschile di tennis bagna il suo esordio casalingo nel campionato cadetto, trionfando per 4 a 2 sulla compagine del C.T. Chieti.
Successo importante in chiave salvezza per i gialloblù contro una diretta concorrente. I punti in classifica del sodalizio, ora, sono 3 dopo due giornate di gara.
Negli incontri di singolare, gli uomini capitanati da Armando Caforio e Luigi Pisoni, si sono subito portati sul 3 a 1. Il numero 1, Marek Jaloviec (2.4, Repubblica Ceca) riusciva a sconfiggere, abbastanza nettamente, il teatino Diego Bravetti (2.5) col punteggio di 6-0 6-1. Lautaro Falabella (2.6), aveva la meglio su Paolo Bonafede (2.6) per 6-2 6-2. Partita più combattuta, invece, quella del numero 3, Davide Spina (2.7), che si imponeva, dopo 2 ore e 12’, su Alessandro Sciulli (2.6) con il punteggio di 7-5 7-5. Infine, il numero 4 abruzzese, Paolo Cartuccia (2.8) riusciva a centrare il punto dell’1 a 3 contro il mesagnese Antonio Caramia (3.2) col punteggio di 6-1 6-2, dando speranze di una possibile rimonta alla sua squadra.
Nei doppi, le due squadre si spartivano la posta in gioco. Infatti, da una parte, i mesagnesi Jaloviec e Giuseppe Canuto (3.1) si imponevano sulla coppia formata da Cartuccia e Antonio Crocetti (2.8) per 6-2 6-4. Sul campo numero 1, invece, i portacolori del Chieti, Bonafede e Bravetti riuscivano a sconfiggere Falabella e Spina, sempre in due sets, col risultato di 6-4 6-2.
All’incontro non ha potuto prendere parte il giovane mesagnese Simone Pacciolla vittima nei giorni precedenti di un infortunio alla caviglia.
L’incontro, disputato con un fastidioso vento di scirocco, è stato seguito da numerosi appassionati che hanno assistito con attenzione e partecipazione a questo storico esordio casalingo del “Dino De Guido” insieme a tutti i suoi dirigenti e al suo presidente Nicola De Guido, visibilmente soddisfatti per l’esito dell’incontro.
Il prossimo appuntamento del campionato sarà nuovamente casalingo contro il forte “New TDG” di Torre del Greco (Na) mercoledì 2 giugno p.v.. Domenica prossima, invece, i gialloblù osserveranno un turno di riposo.
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Don Luigi Ciotti ed Emiliano attraverso la Puglia della legalità
Foggia non si arrenderà mai. Qualunque cosa accada, noi non ci arrenderemo mai. A prescindere dal sereno risultato del lavoro della magistratura, che ovviamente non prevede nessuna condanna anticipata, questo sia chiaro, Foggia non è sola, ma ha attorno a sé le istituzioni dello Stato, ha la Regione, le prefetture, ha una società civile ricca e intelligente. Non bisogna perdersi d'animo e non bisogna pensare che sia una città senza futuro. Io sono veramente felice di essere qui oggi. Questa città è per la Regione Puglia importantissima, per me è importantissima, e noi faremo di tutto per consentirle di superare in fretta qualunque tipo di problema si dovesse verificare”.
Comincia da Foggia una giornata tutta all’insegna della legalità per il presidente Emiliano, passando da un evento con gli studenti a San Vito dei Normanni, arrivando in serata nel Salento con Don Luigi Ciotti per celebrare Antonio Montinaro, Caposcorta di Falcone, insieme ai familiari delle vittime innocenti di mafia.
“Questi - ha detto Emiliano dalla Prefettura a margine della sottoscrizione del Protocollo d’Intesa per la riconversione in foresteria regionale del C.A.R.A. di Borgo Mezzanone - sono periodi complicati per tutte le istituzioni, anche per la magistratura pugliese, ne sono successe di tutti colori, lo dico da magistrato e la cosa mi ha afflitto moltissimo. Sono stati tanti i problemi delle istituzioni politiche, ci sono problemi economici, ci sono persone che si comportano male e soprattutto ci sono problemi di mafia pesantissimi che vanno affrontati oggi. La lettera di Arcangela Petrucci, vedova di Luigi Luciani e cognata di Aurelio vittime innocenti di mafia, pubblicata venerdì su Repubblica, descrive un modello al quale la città e la provincia di Foggia possono ispirarsi. Quella donna in questo momento ha compreso quello che forse lei stessa non aveva capito fino a prima della tragedia che l’ha colpita. Le tragedie sono durissime, ma come insegna Don Luigi Ciotti - che stasera incontrerò a Calimera - le vittime di mafia hanno delle consapevolezze che vogliono regalare ai cittadini che non hanno avuto quel dolore e che loro, invece, hanno messo a fuoco con lucidità. Come ha fatto la signora Luciani. Sono orgoglioso di questa cittadina della provincia di Foggia che ha scritto una lettera bellissima nella quale io mi identifico totalmente”.
“Stasera - ha concluso Emiliano - completerò il giro della mia giornata in Salento, a Calimera, che è il paese di Antonio Montinaro, il caposcorta di Falcone dove ci sarà Don Luigi Ciotti. Don Ciotti è stato colui che insieme ad altri ebbe l’intuizione che bisognava “organizzare il bene” e ha dato vita a Libera, ad Avviso Pubblico e ad una serie di associazioni e organizzazioni che da allora combattono contro le mafie per l’affermazione della legge e della giustizia. E naturalmente noi siamo con loro. La regione Puglia senza se e senza ma è da questa parte”.
Emiliano ha partecipato in mattinata anche ad un evento a San Vito dei Normanni, Comune brindisino, dove da magistrato ha svolto un ruolo chiave per liberare la città dalla mafia. Su invito del sindaco Silvana Errico, Emiliano è intervenuto in videoconferenza alla commemorazione della strage di Capaci organizzata dal Primo Istituto Comprensivo della città, nel corso della quale è stata presentata ai ragazzi l'esperienza della lotta dei cittadini sanvitesi contro il racket.
“Quando arrivai alla Procura di Brindisi - ha ricordato Emiliano - Falcone era appena stato in città perché in quella zona si erano insediati una serie di soggetti, coinvolti nel traffico di droga e contrabbando di sigarette, direttamente legati a Cosa nostra. Cosa nostra è un ordinamento giuridico, è un modo di pensare, è una organizzazione criminale, ma è a che una organizzazione economica che quindi tende ad espandersi e ad andare ovunque ci sia spazio. Ogni volta che trovano spazio, si insediano. E Falcone era molto interessato a queste indagini sulle organizzazioni criminali di Fasano, perché si completavano con le sue indagini sull’organizzazione siciliana. E quindi un’altra caratteristica di queste vicende è l’interconnessione. Cioè bisogna avere la testa che fa connessioni, che crea paralleli”.
Poi il presidente ha aggiunto: “Oggi noi stiamo ricordando Giovanni Falcone, perché Giovanni era una di quelle persone che aveva intuito che la lotta alla mafia non si fa solo con le indagini, con gli arresti e con le attività repressive, ma si fa anche con la cosiddetta antimafia sociale”.
Emiliano sarà alle ore 19 a Calimera, nella Chiesa della Fiducia, dove Don Ciotti presiederà la cerimonia religiosa in memoria di Antonio Montinaro, un momento di preghiera organizzato dall’associazione Nomeni, fondata dalla sorella Matilde.
Il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano sulla base delle informazioni del direttore del dipartimento Promozione della Salute Vito Montanaro, informa che oggi lunedì 24 maggio 2021 in Puglia, sono stati registrati 4.120 test per l'infezione da Covid-19 coronavirus e sono stati registrati 71 casi positivi: 2 in provincia di Bari, 9 in provincia di Brindisi, 7 nella provincia BAT, 20 in provincia di Foggia, 36 in provincia di Lecce.
2 casi in provincia di Taranto e 1 caso di residente fuori regione sono stati riclassificati e attribuiti.
Sono stati registrati 11 decessi: 2 in provincia di Bari, 4 in provincia BT, 1 in provincia di Foggia, 2 in provincia di Lecce, 2 in provincia di Taranto.
Dall'inizio dell'emergenza sono stati effettuati 2.442.965 test.
210.660 sono i pazienti guariti.
31.769 sono i casi attualmente positivi.
Il totale dei casi positivi Covid in Puglia è di 248.829, così suddivisi:
94.120 nella Provincia di Bari;
24.955 nella Provincia di Bat;
19.061 nella Provincia di Brindisi;
44.543 nella Provincia di Foggia;
26.159 nella Provincia di Lecce;
38.816 nella Provincia di Taranto;
791 attribuiti a residenti fuori regione;
384 provincia di residenza non nota.
I Dipartimenti di prevenzione delle Asl hanno attivato tutte le procedure per l'acquisizione delle notizie anamnestiche ed epidemiologiche, finalizzate a rintracciare i contatti stretti.
Chi lotta può perdere, ma l’importante è crederci fino all’ultima palla. Sconfitta esterna per il Circolo Tennis Brindisi che ieri (domenica 23 maggio), nella seconda giornata del Campionato Nazionale a Squadre di Serie B1 Maschile, si è arreso per 5 a 1 ai padroni di casa del Circolo Tennis Vicenza.
Sei gli incontri disputati (4 singolari e 2 doppi) dei quali un solo singolare vinto dai biancazzurri che nel corso della gara, in più occasioni, hanno sfiorato l’impresa del pareggio, perdendo il primo singolare e il primo doppio rispettivamente al terzo set e al super tie-break decisivo.
Nei singolari: Matteo Giangrande (Brindisi, classifica 2.5) è stato sconfitto da Marco Tamiello (Vicenza, classifica 2.5) 1-6/7-6/-4; Nicolò Crespi (Brindisi, classifica 2.4) è stato sconfitto da Enrico Giacomini (Vicenza, classifica 2.4) 6-3/6-4; Maciej Rajski (Brindisi, classifica 2.4) è stato sconfitto da Sandro Kopp (Vicenza, classifica 2.3) 6-3/6-3; Paolo Cristofaro (Brindisi, classifica 2.7) ha battuto Giovanni Manfrini (Vicenza, classifica 2.7) 6-3/7-5.
Nei doppi: Rajski/Giangrande (Brindisi, classifica 2.4 e 2.5) sono stati sconfitti da Kopp/Giacomini (Vicenza, classifica 2.3 e 2.4) 2-6/6-3/10-6; Crespi/Cristofaro (Brindisi, classifica 2.4 e 2.7) sono stati sconfitti da Cavestro/Borgo (Vicenza, classifica 2.5 e 2.6) 7-5/6-4.
«Portiamo a casa un’altra sconfitta e ci dispiace – ha affermato nel post gara Vito Tarlo, capitano del C.T. Brindisi -. Questa volta, però, se da un lato c’è rammarico per il risultato finale, dall’altro c’è grande soddisfazione per la prestazione dei ragazzi: abbiamo disputato una gran bella gara, lottato fino all’ultima palla con forza e determinazione. Peccato per il match di Giangrande perso al terzo set nonostante il vantaggio iniziale e per il doppio ceduto al super tie-break nel set decisivo. Adesso, guardiamo avanti, dopo la gara di oggi (ieri per chi legge, ndr) sono molto fiducioso perché ho visto una buona reazione della squadra. Andiamo a Livorno carichi, con tanta voglia di rivincita».
Domenica prossima (30 maggio) seconda trasferta stagionale per i biancazzurri che affronteranno la formazione del Tennis Club Livorno.
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COLDIRETTI PUGLIA, CON RIAPERTURA PALESTRE CAMBIA MENÙ PUGLIESI
COVID: COLDIRETTI PUGLIA, CON RIAPERTURA PALESTRE CAMBIA MENÙ PUGLIESI; +30% CONSUMO PESCE FRESCO PER RIMETTERSI IN FORMA.
Con l’arrivo della stagione estiva cambia il menù dei pugliesi che ricercano piatti light, con l’aumento del 30% del consumo di pesce, per rimettersi in forma dopo un anno segnato dal Covid che ha imposto un cambiamento radicale delle abitudini di vita e di consumo con un effetto anche sulla bilancia e ha costretto a rinunciare all’attività sportiva e rimanere più tempo in casa, anche a cucinare. E’ quanto rende noto la Coldiretti Puglia, in occasione della riapertura delle palestre.
“Il consumo di pesce azzurro come alici, sarde, sgombri e di triglie, orate e branzini impatta direttamente sulla salute, perché hanno importanti caratteristiche nutrizionali, essendo ricchi in assoluto per contenuto di Omega3, proteggono il cuore, sostengono il metabolismo, combattono l’invecchiamento e aiutano a dormire meglio, con benefici effetti sulla linea”, denuncia il presidente di Coldiretti Puglia, Savino Muraglia.
In Puglia paradossalmente i consumi di pesce sono tra i più bassi d’Italia, nonostante sia una regione con 800 chilometri di costa e una tradizione marinara molto forte. Solo il 56,6% dei pugliesi consuma pesce almeno una volta alla settimana, al 14esimo posto della classifica nazionale, ne mangiano meno di campani, marchigiani, lucani, umbri, abruzzesi, toscani, valdostani e liguri.
Il consumo di pesce è consigliato a tutte le età – ricorda Coldiretti Impresapesca – e nelle diverse fasi della vita, dall’infanzia, all’adolescenza, all’età adulta, alla gravidanza e menopausa, fino alla terza età, al punto che molte raccomandazioni internazionali e nazionali ne consigliano il consumo almeno 2 volte a settimana.
Il lockdown dei mesi scorsi ha favorito il consumo di prodotto surgelato, che in 9 casi su 10 arriva dall’estero, con il rischio di ritrovarsi prodotto straniero nel piatto per grigliate, zuppe e fritture, soprattutto al ristorante dove il pescato viene servito già preparato, se non si tratta di quello fresco Made in Italy.
Tra i trucchi nel piatto più diffusi in Italia ci sono – continua la Coldiretti Impresapesca – il polpo del Vietnam spacciato per nostrano, lo squalo smeriglio venduto come pesce spada, il pesce ghiaccio al posto del bianchetto, il pagro invece del dentice rosa o le vongole turche e i gamberetti targati Cina, Argentina o Vietnam, dove peraltro è permesso un trattamento con antibiotici che in Europa sono vietatissimi in quanto pericolosi per la salute.
Un rischio confermato dai dati del Rassf, il sistema europeo di allerta rapido che nel 2020 ha segnalato istamina in sgombro occhione (Scomber japonicus) congelato, dalla Cina, attraverso i Paesi Bassi; Listeria monocytogenes in mazzancolle tropicali (Litopenaeus vannamei) cotte e refrigerate importate dalla Spagna, con materie prime del Venezuela; mercurio in filetti di pesce spada (Xiphias gladius), congelati, dalla Spagna; Listeria monocytogenes in salmone affumicato e affettato, refrigerato, dalla Polonia. Nella black list troviamo anche contenuto troppo elevato di solfiti in scampi (Nephrops norvegicus) congelati, dall’Irlanda; cadmio in calamaro atlantico (Illex illecebrosus) refrigerato, dalla Spagna; contenuto troppo elevato di solfiti in scampi (Nephrops norvegicus) dall’Irlanda.
“Per non cadere in inganni pericolosi per la salute – insiste il presidente Muraglia - occorre garantire la trasparenza dell’informazione ai consumatori dal mare alla tavola estendendo l’obbligo dell’indicazione di origine anche ai menu dei ristoranti con una vera e propria ”carta del pesce’. Passi in avanti sono stati fatti sull’etichettatura nei banchi di vendita, ma devono ora essere accompagnati anche dall’indicazione della data in cui il prodotto è stato pescato”, conclude Muraglia.
Di assoluto rilievo i numeri del settore in Puglia, segnala la Coliretti regionale, il cui valore economico è pari all’1% del PIL pugliese e arriva fino al 3,5% se si considera l’intero indotto, conta 1500 imbarcazioni, 5000 addetti, 10 impianti di acquacoltura e mitilicoltura. Le aree vocate sono prioritariamente Manfredonia, Molfetta, sud Barese, Salento, dove il pescato più importante è costituito da gamberi, scampi, merluzzi.
Il consiglio di Coldiretti Impresapesca è di verificare sul bancone l’etichetta, che per legge deve prevedere l’area di pesca (Gsa). Le provenienze da preferire sono quelle dalle Gsa 9 (Mar Ligure e Tirreno), 10 (Tirreno centro meridionale), 11 (mari di Sardegna), 16 (coste meridionali della Sicilia), 17 (Adriatico settentrionale), 18 (Adriatico meridionale), 19 (Jonio occidentale), oltre che dalle attigue 7 (Golfo del Leon), 8 (Corsica) e 15 (Malta). Per quanto riguarda il pesce congelato c’è l’obbligo di indicare la data di congelamento e nel caso di prodotti ittici congelati prima della vendita e successivamente venduti decongelati, la denominazione dell’alimento è accompagnata dalla designazione “decongelato”.
IL FALSO PESCE MADE IN ITALY
Nome vero del prodotto
Pangasio del Mekong Cernia
Halibut Sogliola
Squalo smeriglio Pesce spada
Filetto di brosme Baccalà
Pesce ghiaccio Bianchetto
Pagro Dentice rosa
I SEGRETI PER SCEGLIERE IL PESCE FRESCO
Acquistarlo, laddove possibile, direttamente dal produttore che garantisce la freschezza del pescato;
Verificare sul bancone l’etichetta, che per legge deve prevedere la zona di pesca;
Verificare che la carne abbia una consistenza soda ed elastica, che le branchie abbiano un colore rosso o rosato e siano umide e gli occhi non siano secchi o opachi, mentre l’odore non deve essere forte e sgradevole;
Per molluschi e mitili, è essenziale che il guscio sia chiuso;
Per i gamberi verificare che non abbiano la testa annerita;
Meglio non scegliere i pesci già mutilati della testa e delle pinne.
* Fonte: Coldiretti – Impresapesca
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