Redazione

COVID: COLDIRETTI PUGLIA, CON RIAPERTURA PALESTRE CAMBIA MENÙ PUGLIESI; +30% CONSUMO PESCE FRESCO PER RIMETTERSI IN FORMA.

Con l’arrivo della stagione estiva cambia il menù dei pugliesi che ricercano piatti light, con l’aumento del 30% del consumo di pesce, per rimettersi in forma dopo un anno segnato dal Covid che ha imposto un cambiamento radicale delle abitudini di vita e di consumo con un effetto anche sulla bilancia e ha costretto a rinunciare all’attività sportiva e rimanere più tempo in casa, anche a cucinare. E’ quanto rende noto la Coldiretti Puglia, in occasione della riapertura delle palestre. 

“Il consumo di pesce azzurro come alici, sarde, sgombri e di triglie, orate e branzini impatta direttamente sulla salute, perché hanno importanti caratteristiche nutrizionali, essendo ricchi in assoluto per contenuto di Omega3, proteggono il cuore, sostengono il metabolismo, combattono l’invecchiamento e aiutano a dormire meglio, con benefici effetti sulla linea”, denuncia il presidente di Coldiretti Puglia, Savino Muraglia.

In Puglia paradossalmente i consumi di pesce sono tra i più bassi d’Italia, nonostante sia una regione con 800 chilometri di costa e una tradizione marinara molto forte. Solo il 56,6% dei pugliesi consuma pesce almeno una volta alla settimana, al 14esimo posto della classifica nazionale, ne mangiano meno di campani, marchigiani, lucani, umbri, abruzzesi, toscani, valdostani e liguri.

Il consumo di pesce è consigliato a tutte le età – ricorda Coldiretti Impresapesca – e nelle diverse fasi della vita, dall’infanzia, all’adolescenza, all’età adulta, alla gravidanza e menopausa, fino alla terza età, al punto che molte raccomandazioni internazionali e nazionali ne consigliano il consumo almeno 2 volte a settimana.

Il lockdown dei mesi scorsi ha favorito il consumo di prodotto surgelato, che in 9 casi su 10 arriva dall’estero, con il rischio di ritrovarsi prodotto straniero nel piatto per grigliate, zuppe e fritture, soprattutto al ristorante dove il pescato viene servito già preparato, se non si tratta di quello fresco Made in Italy.

Tra i trucchi nel piatto più diffusi in Italia ci sono – continua la Coldiretti Impresapesca – il polpo del Vietnam spacciato per nostrano, lo squalo smeriglio venduto come pesce spada, il pesce ghiaccio al posto del bianchetto, il pagro invece del dentice rosa o le vongole turche e i gamberetti targati Cina, Argentina o Vietnam, dove peraltro è permesso un trattamento con antibiotici che in Europa sono vietatissimi in quanto pericolosi per la salute.

Un rischio confermato dai dati del Rassf, il sistema europeo di allerta rapido che nel 2020 ha segnalato istamina in sgombro occhione (Scomber japonicus) congelato, dalla Cina, attraverso i Paesi Bassi; Listeria monocytogenes in mazzancolle tropicali (Litopenaeus vannamei) cotte e refrigerate importate dalla Spagna, con materie prime del Venezuela; mercurio in filetti di pesce spada (Xiphias gladius), congelati, dalla Spagna; Listeria monocytogenes in salmone affumicato e affettato, refrigerato, dalla Polonia. Nella black list troviamo anche contenuto troppo elevato di solfiti in scampi (Nephrops norvegicus) congelati, dall’Irlanda; cadmio in calamaro atlantico (Illex illecebrosus) refrigerato, dalla Spagna; contenuto troppo elevato di solfiti in scampi (Nephrops norvegicus) dall’Irlanda.

“Per non cadere in inganni pericolosi per la salute – insiste il presidente Muraglia - occorre garantire la trasparenza dell’informazione ai consumatori dal mare alla tavola estendendo l’obbligo dell’indicazione di origine anche ai menu dei ristoranti con una vera e propria ”carta del pesce’. Passi in avanti sono stati fatti sull’etichettatura nei banchi di vendita, ma devono ora essere accompagnati anche dall’indicazione della data in cui il prodotto è stato pescato”, conclude Muraglia.

Di assoluto rilievo i numeri del settore in Puglia, segnala la Coliretti regionale, il cui valore economico è pari all’1% del PIL pugliese e arriva fino al 3,5% se si considera l’intero indotto, conta 1500 imbarcazioni, 5000 addetti, 10 impianti di acquacoltura e mitilicoltura. Le aree vocate sono prioritariamente Manfredonia, Molfetta, sud Barese, Salento, dove il pescato più importante è costituito da gamberi, scampi, merluzzi.

Il consiglio di Coldiretti Impresapesca è di verificare sul bancone l’etichetta, che per legge deve prevedere l’area di pesca (Gsa). Le provenienze da preferire sono quelle dalle Gsa 9 (Mar Ligure e Tirreno), 10 (Tirreno centro meridionale), 11 (mari di Sardegna), 16 (coste meridionali della Sicilia), 17 (Adriatico settentrionale), 18 (Adriatico meridionale), 19 (Jonio occidentale), oltre che dalle attigue 7 (Golfo del Leon), 8 (Corsica) e 15 (Malta). Per quanto riguarda il pesce congelato c’è l’obbligo di indicare la data di congelamento e nel caso di prodotti ittici congelati prima della vendita e successivamente venduti decongelati, la denominazione dell’alimento è accompagnata dalla designazione “decongelato”.

IL FALSO PESCE MADE IN ITALY

Nome vero del prodotto                                    Spacciato per:

Pangasio del Mekong                                       Cernia

Halibut                                                              Sogliola

Squalo smeriglio                                               Pesce spada

Filetto di brosme                                               Baccalà

Pesce ghiaccio                                                 Bianchetto

Pagro                                                                Dentice rosa

I SEGRETI PER SCEGLIERE IL PESCE FRESCO

Acquistarlo, laddove possibile, direttamente dal produttore che garantisce la freschezza del pescato;

Verificare sul bancone l’etichetta, che per legge deve prevedere la zona di pesca;

Verificare che la carne abbia una consistenza soda ed elastica, che le branchie abbiano un colore rosso o rosato e siano umide e gli occhi non siano secchi o opachi, mentre l’odore non deve essere forte e sgradevole;

Per molluschi e mitili, è essenziale che il guscio sia chiuso;

Per i gamberi verificare che non abbiano la testa annerita;

Meglio non scegliere i pesci già mutilati della testa e delle pinne.

* Fonte: Coldiretti – Impresapesca

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Francavilla Fontana. Nei giorni scorsi avevano annunciato telefonicamente un accoltellamento, scoperti e denunciati per “procurato allarme alle Autorità” e “interruzione di un ufficio o servizio pubblico”. Telefonate partite da Sondrio. I Carabinieri della Compagnia di Francavilla Fontana (BR) hanno denunciato all’Autorità Giudiziaria due giovani di 27 (lui) e 15 (lei) anni, per “procurato allarme alle Autorità” e “interruzione di un ufficio o servizio pubblico”.

Poco dopo la mezzanotte del 7 maggio u.s., il “triage” dell’Ospedale Vito Fazzi di Lecce è stato contattato telefonicamente da una donna che, piangendo e in preda alla disperazione, richiedeva soccorso poiché riferiva di essere stata accoltellata poco prima dal proprio marito. Successivamente prendeva l’apparecchio telefonico un uomo, il quale iniziava un dialogo con il personale sanitario per circa 40 minuti, riferendo di aver accoltellato la propria moglie, di trovarsi a bordo di un autoveicolo in una stradina sterrata e manifestava l’intenzione di farla finita. Durante le particolari fasi concitate della telefonata, l’uomo precisava di trovarsi nelle campagne di Avetrana (TA), nei pressi della Stazione Ferroviaria che ricade nel Comune di Erchie (BR), ove la Compagnia Carabinieri di Francavilla Fontana è territorialmente competente. Nel corso della lunga telefonata e al fine di permettere alle Forze dell’Ordine di rintracciare la chiamata, il personale medico, contestualmente, avvisava la Centrale Operativa della Compagnia Carabinieri di Francavilla Fontana, per avviare le ricerche.

In primissima battuta venivano inviate, da quell’ospedale, diverse ambulanze, con dispositivi acustici attivati, al fine di percepire telefonicamente l’avvicinarsi delle sirene, ma l’accertamento non produceva alcun risultato così come le ricerche protrattesi, senza soluzione di continuità, per ben 2 giorni. Per ricercare le persone segnalate in pericolo di vita, venivano impiegati numerosi militari dell’Arma dei Carabinieri della Compagnia Carabinieri di Francavilla Fontana con il coordinamento del Comando Provinciale di Brindisi, nonché di quella di Manduria (TA), allo scopo di perlustrare approfonditamente le campagne oggetto di segnalazione e le masserie abbandonate della zona. È stato impiegato anche l’elicottero MCH 109° del Nucleo Elicotteri Carabinieri di Bari, per perlustrare dall’alto le campagne, con esito negativo. Una squadra di Carabinieri specializzati nelle attività tecnico–informatiche della Compagnia di Francavilla Fontana, sin dalle prime ore della richiesta di aiuto, in una corsa contro il tempo, riusciva a escludere la partenza della telefonata dalla zona segnalata, ovvero le campagne tra Erchie (BR) e Avetrana (TA). Si rendeva necessario approfondire gli accertamenti, allo scopo di eliminare qualunque possibilità di errore nell’analisi dei dati considerati e in questa fase si riusciva ad accertare che la telefonata era partita da un’utenza telefonica cellulare attestata nel Comune di Sondrio (SO).

I Carabinieri riuscivano quindi a escludere l’ipotesi di trovarsi in presenza di persone in reale pericolo di vita, accertando anche che l’utilizzatore della stessa utenza, tra il 6 ed il 7 maggio u.s., aveva contattato:

‒    la Centrale Operativa dei Carabinieri di Trani, riferendo propositi suicidari;

‒    il Distaccamento dei Vigili del Fuoco dello scalo aeroportuale, riferendo di un incendio in luogo imprecisato;

‒    la Centrale Operativa dei Carabinieri di Trani (si sconosce il motivo);

‒    il Policlinico di Bari (si sconosce il motivo);

‒    il Policlinico di Catania (si sconosce il motivo);

‒    il Radiotaxi Bari (si sconosce il motivo);

‒    l’Ospedale “Vito Fazzi” di Lecce.

Importante è stata la stretta collaborazione con i Carabinieri della Compagnia di Sondrio (SO), i quali hanno permesso di riscontrare le risultanze investigative informatiche prodotte da quelli di Francavilla Fontana. Infatti, sebbene l’utenza telefonica risultasse intestata a un cittadino di Sondrio, estraneo alla vicenda, le attività hanno permesso comunque di risalire ai reali responsabili. La ragazza minorenne utilizzatrice della SIM, rintracciata dai Carabinieri di Sondrio, ha ammesso la propria responsabilità riferendo che si era trattato di uno scherzo, compiuto con la complicità del suo amico 27enne, originario della provincia di Bari ma residente a Sondrio. Anche quest’ultimo, infatti, dinanzi ai Carabinieri, ha spontaneamente ammesso le proprie responsabilità circa la telefonata effettuata.

Per il 27enne pugliese si sono aperte le porte del carcere di Sondrio, poiché durante gli accertamenti eseguiti nel corso della permanenza presso la caserma dei Carabinieri, è emerso che lo stesso risultava destinatario di un provvedimento restrittivo emesso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Trani per violazione delle prescrizioni dell’obbligo di dimora.

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Il Sindacato Cobas ha incontrato a Bari ed in presenza nella giornata di Venerdì 21 Maggio il Presidente della Task Force Regionale sulla Occupazione , Leo Caroli, ed in collegamento telefonico con i responsabili del Dipartimento Regionale della salute per discutere sulla vertenza della lavanderia chiusa a Brindisi e della nuova organizzazione del lavoro che evita intanto , grazie ad un positivo intervento della ASL Brindisi, il trasferimento di 13 lavoratori a Foggia ma che deve risolvere ancora tanti problemi .

Il Cobas giorni fa ha inviato  alla Regione Puglia la richiesta di  integrare  la gara del Lavanolo, lavaggio lenzuola ed altro negli ospedali e presidi, prevedendo la lavanderia anche a Brindisi;

 la  nuova gara   infatti prevede la cancellazione della lavanderia a Brindisi in favore di una unica a Foggia

Il Cobas ha evidenziato inoltre le difficoltà nei rapporti sindacali con la ditta Lavit  che gestisce attualmente il servizio a Brindisi e che ha vinto la nuova gara con altre 2 aziende.

In questi giorni la Lavit ci chiede  di inoltrare via mail  possibili cambiamenti all’accordo fatto con la Asl nelle settimane scorse ; ci sembra il corso per corrispondenza di Radioelettra dopo che abbiamo cercato di incontrarla più volte all’Arpal , che ha sempre rifiutato.

Il Presidente Leo Caroli , profondamente informato dei fatti riguardanti la vicenda brindisina , ci ha assicurato che avrebbe riferito al Presidente della Regione , Michele Emiliano, della nostra richiesta ; soprattutto avrebbe riportato le lamentele che nell’ospedale Perrino ci sono state   per la cattiva qualità del servizio di lavanderia dopo il trasferimento delle attività a Foggia.

Trasferimento  già avvenuto dall’estate scorsa dopo l’incendio della stessa lavanderia di Brindisi, su cui ha indagato la  Magistratura.

Leo Caroli ha inoltre assicurato il suo intervento in questi giorni qualora il livello dei rapporti sindacali della Lavit con il Cobas degenerasse, come  il rifiuto ad incontrarsi sembra denotare.

Il Cobas vive di questioni di principio , continuerà a chiedere per la nostra città quello che ci è stato tolto;

questa volta per una gara regionale veramente inspiegabile che cancella la lavanderia a Brindisi , facendo scorrazzare per tutta la Regione Puglia decine e decine di camion.

Per il Cobas Roberto Aprile

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Il Comune di Brindisi ed Ecotecnica hanno organizzato due Eco Giornate rivolte a tutti i cittadini e, in particolare, ai bambini. Il 28 maggio al Parco Di Giulio e il 9 giugno al Parco Cillarese, dalle 9.30 alle 12.30 e dalle 15.30 alle 18.30.

I bambini potranno portare materiale riciclabile da conferire nei Green Point, potranno prendere un libro o un oggetto del Centro del Riuso e parteciperanno a giochi e laboratorio a loro dedicati.

“Saranno due giornate dedicate al corretto conferimento dei rifiuti pensate per i più piccoli - dichiara l’assessore all’Igiene pubblica Massimo Vitali - con giochi e laboratori che contribuiranno a creare quella mentalità di rispetto dell’ambiente su cui stiamo lavorando in sinergia con Ecotecnica e con le scuole”.

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Mercoledì 26 maggio alle ore 8.00 in adunanza di prima convocazione e giovedì 27 maggio alle ore 16.00 in adunanza di seconda convocazione si riunirà in seduta straordinaria nella Sala del Lampadario di Castello Imperiali il Consiglio Comunale di Francavilla Fontana.

L’Assise cittadina tratterà i seguenti punti all’ordine del giorno:

1. Mozione presentata dai Consiglieri Comunali Adriana Balestra e Luigi Galiano del gruppo consiliare "Francavilla Popolare - Insieme - Lega" e Anna Ferreri del gruppo consiliare "Taurisano Sindaco" per l'individuazione di un terreno, nella disponibilità del Comune di Francavilla Fontana, sul quale costruire il nuovo Istituto Tecnico Industriale;

2. Mozione presentata dai Consiglieri Comunali del gruppo “IDEA per Francavilla” inerente il Piano Urbanistico Generale (PUG);

3. Mozione presentata dal Capogruppo Consiliare “Articolo 9” Cosimo Tardio inerente il Ripristino del Monumento dedicato al Lavoro;

4. “Tari 2021: determinazione numero e scadenza rate” _ Proposta di delibera Consiglio comunale n. 55 del 07/05/2021;

5. “Regolamento per l'applicazione del canone unico patrimoniale e del canone mercatale - modifica art. 33 comma 1” _ Proposta di delibera Consiglio comunale n. 65 del 20/05/2021;

6. “Approvazione del progetto di fattibilità tecnica ed economica e adozione variante urbanistica al P.D.F. per realizzazione di un’area mercatale ed eventi non conforme alle previsioni dello strumento urbanistico generale ai sensi del combinato disposto di cui agli artt. 10-11-18-19 del Dpr 327/2001 e art. 12 della L.R. PUGLIA n. 03/2005. Apposizione del vincolo preordinato all'esproprio. Avvio della procedura di assoggettabilità a Vas ai sensi dell'art.8 della L.R 44/2012_ Proposta di delibera Consiglio comunale n. 63 del 13/05/2021;

7. “Istituzione consulta per politiche inerenti la mobilità sostenibile e la sicurezza stradale - Approvazione regolamento” _ Proposta di delibera Consiglio comunale n. 61 del 13/05/2021;

8. “Riconoscimento debito fuori bilancio ex art.194, comma 1, lett.e - D.Lgs. n.267/2000- Città Estate 2020” _ Proposta di delibera Consiglio comunale n. 41 del 25/03/2021;

9. “Riconoscimento debito fuori bilancio ex art.194, comma 1, lett.a, D.Lgs. n.267/2000 - Sent.n.380/21 Corte D'Appello di Lecce_ Proposta di delibera Consiglio comunale n. 49 del 20/04/2021;

10. “Riconoscimento debito fuori bilancio ex art.194, comma 1, lett. a. D.Lgs. n.267/2000 - Sentenza n.516/2021_ Proposta di delibera Consiglio comunale n. 52 del 30/04/2021;

11. “Riconoscimento debito fuori bilancio ex art.194, comma 1, lett. a, D. Lgs. n.267/2000 - Sent. n.548/2021 Tribunale di Brindisi.” _ Proposta di delibera Consiglio comunale n. 53 del 30/04/2021;

12. “Riconoscimento debito fuori bilancio ex art. 194, comma 1, lett. e) - D.Lgs n. 267/2000 - Ufficio Legale - Differenza parcella” _ Proposta di delibera Consiglio comunale n. 58 del 10/05/2021;

13. “Riconoscimento debito fuori bilancio ex art.194, comma 1, lett. a, D. Lgs. n.267/2000 - Sentenza n.615/2021 Giudice di Pace di Brindisi” _ Proposta di delibera Consiglio comunale n. 59 del 13/05/2021.

I lavori del Consiglio Comunale potranno essere seguiti in diretta streaming sul canale youtube del Comune di Francavilla Fontana e in differita radiofonica su Radio85.

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Il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano sulla base delle informazioni del direttore del dipartimento Promozione della Salute Vito Montanaro, informa che oggi domenica 23 maggio 2021 in Puglia, sono stati registrati 6.377 test per l'infezione da Covid-19 coronavirus e sono stati registrati 274 casi positivi: 80 in provincia di Bari, 29 in provincia di Brindisi, 50 nella provincia BAT, 58 in provincia di Foggia, 43 in provincia di Lecce,12 in provincia di Taranto, 2 casi di provincia di residenza non nota.

Sono stati registrati 20 decessi: 4 in provincia di Bari, 2 in provincia di Brindisi, 13 in provincia BAT, 1 in provincia di Taranto.

Dall'inizio dell'emergenza sono stati effettuati 2.438.845 test.

209.640 sono i pazienti guariti.

32.729 sono i casi attualmente positivi.

Il totale dei casi positivi Covid in Puglia è di 248.758 così suddivisi:

94.118 nella Provincia di Bari;

24.948 nella Provincia di Bat;

19.052 nella Provincia di Brindisi;

44.523 nella Provincia di Foggia;

26.123 nella Provincia di Lecce;

38.818 nella Provincia di Taranto;

792 attribuiti a residenti fuori regione;

384 provincia di residenza non nota.

I Dipartimenti di prevenzione delle Asl hanno attivato tutte le procedure per l'acquisizione delle notizie anamnestiche ed epidemiologiche, finalizzate a rintracciare i contatti stretti.

XYLELLA: COLDIRETTI PUGLIA, MIPAAF DICHIARA CALAMITÀ PER I TERRITORI AGRICOLI DI AVETRANA, MANDURIA, MARUGGIO, SAVA. Dichiarato dal Ministero delle Politiche Agricole il carattere di eccezionalità delle infezioni di Xylella fastidiosa dal 1° gennaio 2018 al 31 dicembre 2018 e dal 1° gennaio 2019 al 31 dicembre 2019 per i danni causati alle produzioni nei territori agricoli dei comuni di Avetrana, Manduria, Maruggio, Sava in provincia di Taranto. A darne notizia è Coldiretti Puglia, in riferimento al decreto di declaratoria del MIPAAF, a seguito della richiesta di riconoscimento dello stato di calamità avanzata dall’Assessorato regionale all’Agricoltura a marzo scorso.

“Le nuove infezioni accertate confermano che continua la virata e l’avanzata della malattia sul fronte tarantino verso Matera e ciò rende ancora più necessario che gli agricoltori abbiano sostegni concreti e la possibilità di diversificare le attività colturali per garantirsi un futuro imprenditoriale realistico, affidandosi ai dati scientifici. Si assiste ad una evoluzione continua del fronte della batteriosi attualmente spostato più ad ovest rispetto ai precedenti aggiornamenti con 314 ulteriori ulivi infetti in 1 anno di monitoraggio.”, afferma Savino Muraglia, presidente di Coldiretti Puglia.

Riguardo le nuove regole per la delimitazione (5+5km) introdotte dal nuovo regolamento comunitario, in base alle valutazione del gruppo di lavoro scientifico costituito da Coldiretti Puglia, è stato proposto di “rivedere la demarcazione sulla base delle risultanze dell’ultimo monitoraggio effettuato. In particolare limitatamente alla provincia di Taranto sul fronte Jonico dell’epidemia si potrebbe arretrare l’attuale limite delle zone cuscinetto e contenimento riportando quest’ultima a ridosso dei focolai più ad ovest; tutto ciò con numerosi vantaggi in termini di efficacia del prossimo monitoraggio, efficienza nell’uso delle risorse per la sorveglianza, minore impatto ad es. su attività vivaistiche ricadenti in zone a tutti gli effetti non ancora interessate dalla comparsa di focolai d’infezione”.

Da quando è stata confermata la presenza della Xylella fastidiosa in Salento – aggiunge Coldiretti Puglia, in base alla elaborazione di dati Sian - la produzione di olio ha subito un trend negativo che rischia di diventare irreversibile, con il minimo storico di 3.979 tonnellate prodotte nell’ultima campagna 2019/2020 a Lecce, con una diminuzione dell’80%, mentre a Brindisi la produzione di olio è diminuita del 16% e del 4% in provincia di Taranto, oltre agli incalcolabili danni al paesaggio e al turismo in Puglia.

Il contagio della Xyella ha già provocato con 21 milioni di piante infette una strage di ulivi, lasciando un panorama spettrale e il danno del settore olivicolo è stato stimato per difetto in 1,6 miliardi di euro, con oltre 8mila chilometri quadrati di territorio colpito dalla fitopatologia pari al 40% del territorio regionale.

“Come ripetutamente segnaliamo e denunciamo da anni, il monitoraggio degli ulivi non può essere esclusivamente visivo – insiste il presidente Muraglia - perché la Xylella è come il Covid, la malattia è asintomatica per un lasso di tempo imprecisato, per cui le piante appaiono sane alla vista. Per accertare la presenza della malattia nell’area a forte rischio vanno effettuati campionamenti e analisi anche di ulivi apparentemente sani, senza che sia ancora ben visibile alcun segno di disseccamento”.

Pratiche di prevenzione fitosanitaria, monitoraggi delle piante non solo visivi  e dell’insetto vettore ‘la sputacchina’, campionamenti ed espianti in caso di ulivi infetti, considerato che non esiste ancora una cura per la batteriosi, restano – aggiunge Coldiretti Puglia – l’unica soluzione per ridurre la velocità di avanzamento della infezione. L’efficacia e sistematicità – conclude Coldiretti Puglia – sono garanzia per le aree indenni della Puglia e delle regioni limitrofe e non vanno messe in alcun modo in discussione.

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EMERGENZA EPIDEMIOLOGICA. Ieri a Mesagne si registrano 3 nuovi casi, sono 9 i guariti e 56 le persone attualmente positive.

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Finalmente dopo i lunghi mesi di lockdown, per la gioia degli appassionati delle chincaglierie, vecchi manufatti, dischi vintage, volumi rari e tante estrosità, ritorna oggi a Mesagne il mercatino dell’antiquariato, del modernariato dell’usato e degli hobbisti con il fascino delle bancarelle su cui, molte volte, gli oggetti esposti fanno curiosamente ricordare la storia familiare già andata. Cornice dell’evento è via “Tenente Ugo Granafei”, e il viale principale della villa comunale, dove decine e decine di espositori porteranno le loro “chicche”.  Un divertente e curioso gironzolare tra le bancarelle piene di oggetti polverosi di ogni genere, riviste ingiallite dal tempo sempre pronti a guardare la merce esposta con l’occhio vigile, attento e, certe volte, critico di un cercatore di tesori. In molti ritengono che questo girovagare sia solo un passatempo, ma si sbagliano.  Andare per mercatini è una vera e propria vocazione.

Non per niente in questi luoghi non è difficile incontrare design, architetti, commercianti, artisti, turisti e, naturalmente, anche i curiosi. Così, per soddisfare tutti questi appetiti domenica 23 maggio, in villa comunale riprende il mercatino dell’antiquariato, dell’artigianato e degli hobbisti. L’iniziativa, che da giugno tornerà a svolgersi ogni terza domenica del mese, è a cura delle associazioni “Zacaredde” e “Arteventinpiazza” ed è patrocinata dal Comune di Mesagne. Il mercatino è un’attrattiva senza tempo e va bene a tutti, siano adulti o bambini, dove ognuno troverà l’oggetto che lo soddisferà. "Grazie al riuscito abbinamento, che al fascino dell’antiquariato accosta l’estro dell’artigianato, l’appuntamento si è consolidato anche come una gradita occasione per chi vuole vivere la città. Ci auguriamo che da questo momento in poi il mercatino possa tornare a svolgersi con regolarità”, ha dichiarato il sindaco Antonio Matarrelli. Gli operatori e gli avventori saranno tenuti al rispetto delle misure in vigore per il contrasto e la diffusione del virus Covid-19. “I visitatori potranno apprezzare oggetti antichi, dismessi da chi se ne era stancato o semplicemente non ne aveva più bisogno, e originali creazioni a mano. Trovo che sia una pratica utile, sia per l’economia che dal punto di vista ambientale”, ha commentato l’assessore alle Attività produttive, Antonello Mingenti. Lo svolgimento dell'iniziativa è previsto per l’intera giornata, fino alle ore 22.

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MAFIA – ARESTA (M5S): FALCONE CI INSEGNA A NON ABBASSARE LA GUARDIA. “Oggi, XXIX anniversario della strage di Capaci, ricordiamo gli eroi civili della lotta alla mafia, i magistrati Giovanni Falcone e Francesca Morvillo e i poliziotti della scorta Antonio Montinaro, Vito Schifani e Rocco Micillo. Il 23 maggio 1992 rimane indelebile nella memoria di tutti gli italiani onesti come il giorno in cui la mafia cercò di piegare ai suoi voleri lo Stato e le sue libere Istituzioni. 

Quel feroce attentato vide finalmente la risposta di un intero Paese, in particolare delle nuove generazioni, aprendo la stagione della riscossa delle legalità e della bonifica delle connivenze tra potere politico, lobby economiche e mafia. Se la stagione dello stragismo è alle spalle non dobbiamo dimenticare gli insegnamenti di Falcone, quando indicava le capacità della mafia di mimetizzarsi e rigenerarsi con altri vestiti e modalità. Non abbassiamo la guardia e continuiamo la lotta.” Lo afferma, in una dichiarazione, Giovanni Luca Aresta, Capogruppo del M5S nella Commissione Difesa della Camera dei Deputati.

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