Redazione

Ceglie Messapica. Detenuto domiciliare inveisce contro i Carabinieri durante il controllo notturno, arrestato. A Ceglie Messapica, i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di San Vito dei Normanni hanno arrestato in flagranza di reato, per resistenza a pubblico ufficiale, un 45enne del luogo, in atto sottoposto alla misura della detenzione domiciliare. In particolare, nel corso della notte, i militari operanti nel procedere al controllo domiciliare dell’uomo, sono stati aggrediti da due cani di grossa taglia, riuscendo a evitarli rifugiandosi all’interno dell’abitacolo dell’autovettura di servizio. Sono stati quindi raggiunti dal 45enne, il quale, dopo aver richiamato i cani e in evidente stato di agitazione ha spintonato, oltraggiato e minacciato i militari, intimandogli di non effettuare ulteriori controlli notturni. Su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, concluse le formalità di rito, l’uomo è stato rimesso in libertà e ricondotto presso la sua abitazione in rispristino del regime detentivo.

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Il futuro della Zona PIP, le criticità esistenti nell’area e nuovi scenari per la crescita e lo sviluppo del tessuto produttivo francavillese. Sono questi i temi principali affrontati nel corso dell’incontro tenutosi lunedì 17 maggio a Castello Imperiali tra l’Amministrazione Comunale e l’Associazione Rete Imprese Villa Franca con la partecipazione del Presidente di Confindustria Brindisi Gabriele Menotti Lippolis.

Si è trattato di un confronto da cui è emersa chiara una linea comune che intende rilanciare il ruolo della Zona PIP, anche alla luce delle nuove opportunità offerte dalla Zona Economica Speciale e da altri strumenti finanziari in arrivo nell’ambito del PNRR.

Per l’Amministrazione Comunale sono intervenuti il Sindaco Antonello Denuzzo, gli Assessori Antonella Iurlaro, Nicola Lonoce, Domenico Magliola, Antonio Martina e il Presidente del Consiglio Comunale Domenico Attanasi.

“In questi mesi abbiamo avviato un profondo rinnovamento della Zona PIP dal punto di vista urbanistico e dei servizi. Abbiamo dato un nuovo respiro all’area produttiva – dichiara il Sindaco Antonello Denuzzo – introducendo la possibilità di nuovi insediamenti di carattere commerciale e intervenendo sulla pubblica illuminazione. Ora siamo al lavoro per la definizione dei nuovi lotti insediativi e per superare le altre criticità che insistono nell’area. L’incontro – conclude il Sindaco – è stato utile per comprendere le ulteriori esigenze degli imprenditori e programmare nuove progettualità funzionali alla crescita della Città.”

Rete Imprese Villa Franca è intervenuta con una delegazione di imprenditori e tecnici guidati dal Presidente dell’Associazione Franco Fullone, dal vice-presidente Vincenzo Di Castri e dal membro del Comitato di Gestione e promotore dell’incontro Alessandro Arnesano.

“Siamo soddisfatti dell’interlocuzione avviata con l’Amministrazione Comunale. La nostra associazione – dichiara il Presidente Franco Fullone – ha come primo obiettivo migliorare la fruizione dell’area e avviare processi di innovazione capaci di attrarre nuove aziende. Far crescere la Zona PIP, ma anche la zona ASI, vuol dire consentire a Francavilla Fontana di acquisire una centralità strategica nel contesto provinciale e regionale. L’Amministrazione Comunale ha risposto puntualmente alle nostre domande e non possiamo che esprimere un plauso per gli importanti passi in avanti che sono stati compiuti sul fronte urbanistico e sulla cura dell’area.”

All’incontro era presente il Presidente di Confindustria Brindisi Gabriele Menotti Lippolis.

“Il metodo Brindisi è anche questo, l’apertura di un dialogo continuo tra le istituzioni e le imprese.  L’Amministrazione Comunale di Francavilla Fontana e Rete Imprese Villa Franca – dichiara il Presidente di Confindustria Brindisi Gabriele Menotti Lippolis – si sono dimostrate mature nel confronto e determinate per il rilancio della Zona PIP. È un’ottima base di partenza per raggiungere obiettivi ambiziosi. Come Associazione degli Industriali Brindisini sosterremo queste iniziative che hanno come scopo la crescita armonica del territorio.”

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Nel mese di marzo 2021 il Gruppo Archeo aveva realizzato un video in cui veniva messa in evidenza l’importanza storica del “caduceo” un reperto risalente al V secolo a.C. rinvenuto nei pressi della stazione ferroviaria di Brindisi, misteriosamente andato perduto.

Alcune fonti lo rintracciavano in una collezione privata in Veneto, altre nei depositi del Museo Archeologico Nazionale di Napoli.

Nel video veniva messa in evidenza la necessità di rintracciare il reperto al fine di tutelare la memoria storica della città di Brindisi. A distanza di pochi mesi, il caduceo è apparso nelle sale espositive del Museo Archeologico di Napoli.

 “Non sappiamo se si tratta di una casualità o del frutto del nostro appello, ma possiamo ritenerci soddisfatti” - afferma la direttrice del Gruppo Archeo Marcella Elia - “da oggi studiosi e appassionati potranno finalmente osservare, esposto in uno dei musei archeologici più importanti d’Italia, un tassello di storia brindisina.”

Aggiunge Danny Vitale, vice direttore del GAB: “Il prossimo passo potrebbe essere quello di ospitare in mostra il reperto nel Museo Archeologico di Brindisi o di chiedere che il reperto sia esposto definitivamente nella sala dedicata a Brindisi preromana”.

GRUPPO ARCHELOGICO BRINDISINO

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23 maggio 1992, nel tragitto da Punta Raisi a Palermo, all'altezza dello svincolo autostradale di Capaci, una esplosione di inaudita potenza investe la Fiat Croma blindata su cui viaggia il giudice Giovanni Falcone e le due auto della scorta. Falcone è, insieme a Borsellino, il simbolo della lotta dello Stato alla mafia, esemplificata dal maxiprocesso, che mette alla sbarra i più importanti boss di Cosa Nostra e termina, il 16 dicembre 1987, con la condanna per 360 dei 475 imputati. Nell’esplosione, perdono la vita Giovanni Falcone, sua moglie Francesca Morvillo e gli agenti Rocco Dicillo, Vito Schifani, Antonio Montinaro.

In celebrazione di quel fatidico 23 maggio, i volontari di Gioventù per i Diritti Umani e Rete Cittadinanza e Costituzione, sempre attenta al tema della legalità, organizzano un webinar per promuovere i diritti umani.

Gli obiettivi di Rete Cittadinanza e Costituzione vertono su realizzare le finalità generali relative a “Cittadinanza e Costituzione” sperimentando forme e modalità di esercizio di cittadinanza orizzontale, verticale, responsabile e attiva, nelle diverse realtà di convivenza e sulla base di un comune interesse del vivere insieme alla luce della Costituzione italiana, delle Carte internazionali e dei Trattati europei.

Stimolare e realizzare azioni di formazione in sinergia con le risorse presenti sul territorio, Istituzioni, Enti, Associazioni e la Consulta degli Studenti e con altre reti già attive sul territorio.

Concretizzare in sinergia tra istituti attività, iniziative, percorsi formativi, eventi anche in collaborazione con gli Uffici Scolastici Territoriali e Regionali, le Università, le Istituzioni locali, altri soggetti interessati.

Promuovere il confronto e la diffusione delle buone pratiche mediante la condivisione e la divulgazione del lavoro svolto.

Gioventù per i Diritti Umani è un’organizzazione non a scopo di lucro fondata nel 2001 per insegnare ai giovani di tutto il mondo i diritti umani, in particolare la Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, in modo che diventino sostenitori della tolleranza e della pace. Ora è cresciuta in un movimento globale di individui, gruppi e leader nazionali e comunitari che stanno diffondendo il messaggio di ciò che sono i diritti umani e di come implementarli e proteggerli.

Il webinar informativo gratuito si terrà Venerdì 21 Maggio alle ore 20:30 attraverso la piattaforma ZOOM e saranno presenti i seguenti ospiti:

-          La Dott.ssa Anna Lisa Tiberio, Referente di Rete Cittadinanza e Costituzione e Assessore all’Istruzione del Comune di Villafranca di Verona;

-          Mauro Apperti, Responsabile di Gioventù per i Diritti Umani;

-          Il Prof. Nicolò Mannino, Presidente del Parlamento della Legalità;

-          Filippo Pompei, Presidente dell’associazione “Future Is Now”.

L’accesso è libero a chiunque e per iscriversi contattare Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. .

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FASANO – Un patto tra 9 comuni rilancia uno dei territori più belli e attrattivi al mondo: la Costa dei Trulli per ripartire dopo la pandemia. Una sinergia di forze non solo per produrre un cartellone di eventi, ma per diffondere un concetto di identità progettuale e territoriale molto forte. Con un obiettivo già tracciato: avviare nelle prossime ore una interlocuzione con la Regione Puglia affinché il territorio della Costa dei Trulli divenga sempre più protagonista nelle scelte strategiche regionali e venga riconosciuto come il terzo grande brand turistico regionale accanto a Gargano e Salento. Questa mattina Fasano è stata presente a Monopoli nel castello Carlo V con il sindaco Francesco Zaccaria in una riunione con i sindaci di Monopoli Angelo Annese, di Alberobello Michele Maria Longo, di Castellana Grotte Francesco De Ruvo, di Conversano Giuseppe Lovascio, di Polignano a Mare Domenico Vitto, di Noci Domenico Nisi, di Putignano Luciana Laera e di Mola di Bari Giuseppe Colonna.

I sindaci hanno condiviso con grande entusiasmo e determinazione una strategia di promozione molto ambiziosa che vuole valorizzare un territorio che congiunge la costa e i trulli della Valle d’Itria e che ha attratto nel 2019 più tre milioni di presenze. La formidabile attrazione che viene da questo tratto di costa pugliese (premiato con ben 5 bandiere blu, tra cui quella di Fasano per l’11mo anno consecutivo) e la suggestione e la straordinaria riconoscibilità internazionale dei trulli di Alberobello (che quest’anno festeggiano i 25 anni del riconoscimento Unesco) rappresentano i pilastri del progetto Costa dei Trulli che naturalmente riguarda anche altre realtà territoriali che presto verranno coinvolte. Il progetto, ribattezzato dal sindaco di Alberobello CT9, è cresciuto esponenzialmente negli ultimi anni attraendo l’interesse di un numero sempre maggiore di realtà territoriali.

Ieri i 9 sindaci hanno condiviso progettualità volte a strutturare un’offerta turistica unica che parla al mondo come territorio, superando i campanili. Cultura, intrattenimento, trasporti, servizi turistici, marketing, sono stati i temi all’ordine del giorno sui quali i sindaci si sono confrontati con chiara visione strategica e concretezza. «Ripartiamo con entusiasmo e con la volontà di creare politiche sinergiche di valorizzazione dei nostri territori, della loro grande potenzialità e attrattività – dice il sindaco Francesco Zaccaria che è stato tra i fondatori di Costa dei Trulli insieme ai Comuni di Monopoli e Alberobello –. L’obiettivo è quello di dare forma e sostanza concreta a un brand che unisce un territorio d’eccellenza e che in un fazzoletto di pochi chilometri raccoglie numeri di turisti cresciuti a livello esponenziale grazie a politiche lungimiranti di destagionalizzazione e incremento della qualità dell’offerta. Siamo già al lavoro per dialogare con la regione per affermare il valore identitario di un territorio che dal mare ai trulli ha peculiarità uniche».

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Il Sindacato Cobas di Brindisi ha svolto una riunione delle iscritte e degli iscritti presenti nella lavanderia dell’ospedale Perrino di Brindisi per discutere della riunione avuta con l’Asl nei giorni per la salvaguardia occupazionale dei 26 dipendenti Lavit .

L’assemblea Cobas  ha deciso per  Venerdì 21 Maggio a partire dalle ore 11,00 un sit in a Bari  davanti la Presidenza della Regione Puglia  sul lungomare per chiedere a Michele Emiliano una modifica alla gara regionale del Lavanolo, lavaggio di lenzuola ed altro, che preveda la lavanderia a Brindisi ad oggi cancellata .

La nuova gara di Lavaggio realizzata  dalla Regione Puglia prevede infatti una lavanderia unica per tutta la Regione con sede a Foggia ,facendo scarrozzare  decine e decine di camion per tutta la Puglia.

L’assemblea riconosce il grande lavoro che  l’Asl di Brindisi ha svolto in queste settimane per evitare, con soluzioni idonee ,  il trasferimento di 13 unità alla lavanderia di Foggia .

L’Asl di Brindisi ha chiesto un incremento di attività alla ditta Lavit, che insieme ad altre due aziende ha vinto la gara regionale , per la attuale situazione di pandemia dovuta al Coronavirus.

Viene previsto dalla Asl di Brindisi  un incremento economico di 300.000 euro per le nuove attività lavorative , creando così la possibilità di evitare  i trasferimenti a Foggia  .

La Lavit  ha rifiutato però il giorno dopo di incontrarsi con noi presso l’Arpal ,affermando che si era trovato la soluzione ; la riunione era invece importante perché diventava  l’occasione per  discutere la nuova organizzazione del lavoro per le 26 persone interessate.

La nuova organizzazione   prevede decine di persone di Brindisi in giro per tutta la provincia con part time di tre ore che a tutt’oggi non sanno nulla di quello che le accadrà.

Gli interventi fatti nel corso della assemblea hanno affermato con forza che la cancellazione  della lavanderia a Brindisi porta comunque  un danno oggettivo per la occupazione di 15 unità; da qui la necessità di andare a Bari e chiedere una riparazione alla gara .

Avremmo potuto dire come hanno detto gli altri che i posti sono salvi; per noi   la perdita della lavanderia  è una sconfitta per il territorio.

La Regione Puglia ci deve dare solo indietro quello che è nostro. Non vogliamo niente di più… ma neanche niente di meno.

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Nella prima mattinata di ieri, intorno alle 09.30, una pattuglia della Polizia Stradale di Brindisi, impegnata in attività di vigilanza stradale, sulla SS.613 al Km16+500 all’altezza dello svincolo per Torchiarolo, fermava, per un normale controllo, un autocarro attrezzato al trasporto di animali vivi diretto a Lecce. 

Appena gli operatori si sono avvicinati al veicolo, hanno sentito dei forti rumori provenire dall’interno del vano di carico e una volta aperto sono apparse subito chiare le pessime condizioni in cui versavano gli undici capi di bestiame, otto cavalli e tre puledri, che in forte stato di agitazione scalciavano contro le sponde dell’autocarro.

Gli animali, di proprietà del conducente P.C. di anni 41 originario della provincia di Salerno, diretti ad una fiera di bestiame in provincia di Lecce, si presentavano sistemati su un unico livello, ammassati l’uno sull’altro, privi dei previsti stalli di separazione che consentissero il libero movimento, inoltre il pianale si presentava sporco e in pessime condizioni igieniche e gli oblo laterali chiusi non garantivano il giusto riciclo d’aria.

La pattuglia, accertata la tipologia del trasporto e la mancanza di documentazione attestante la reale provenienza del bestiame, faceva intervenire sul posto i medici veterinari dell’ASL di Brindisi, che date le modalità di trasporto e le condizioni igienico-sanitarie riscontrate decidevano di trasferire gli equini in luogo idoneo al fine di prestare le prime cure ed esperire gli accertamenti necessari all’identificazione.

Agli operatori poi il compito di procedere alla verbalizzazione che per il caso di specie ha previsto sanzioni per un complessivo di euro 3.500 per riscontrate violazioni alla normativa sul trasporto di animali vivi di cui al dlg. 151/2007 e d.P.R. 320/54.

Il personale medico veterinario ASL, in attesa di ulteriori determinazioni, disponeva il fermo sanitario del bestiame.

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Ecco le nuove disposizioni mi nisteriali in vigore da domani 19 maggio 2021. Coprifuoco spostato alle ore 23 a stretto giro. Poi dal 7 giugno via al coprifuoco a partire dalle 24. E' questa, a quanto si apprende da fonti di governo, la proposta che il premier Mario Draghi ha posto sul tavolo della cabina di regia ancora in corso. Dal 21 giugno, secondo la medesima proposta, ci sarebbe il superamento totale del coprifuoco. Si va, secondo quanto si apprende da fonti di governo, verso una deroga ad hoc sul coprifuoco per la finale di Coppa Italia Atalanta-Juventus, prevista mercoledì 19 maggio alle 21:00.

RISTORANTI - Dal 1 giugno i ristoranti e i bar potranno aprire a pranzo e a cena anche al chiuso. E' l'orientamento emerso, a quanto si apprende da più fonti di governo, dalla cabina di regia sul Covid a Palazzo Chigi.

MATRIMONI - I matrimoni potranno ripartire dal 15 giugno, ma con il "green pass", e cioè certificazione di vaccinazione o tampone, per i partecipanti. Lo si apprende al termine della cabina di regia sul Covid a Palazzo Chigi.

REGIONI - Dal 1 giugno Friuli Venezia Giulia, Molise e Sardegna saranno zona bianca. E, con questo trend di contagi, dal 7 giugno anche Abruzzo, Veneto e Liguria entreranno in zona bianca. Nelle regioni in zona bianca valgono solo le regole di comportamento (mascherina, distanziamenti). Non c'è coprifuoco

PALESTRE E PISCINE- Aperture delle palestre il 24 maggio, quella delle piscine al chiuso il 1 luglio. E' quanto prevede, si apprende da fonti di governo, la road map decisa dalla cabina di regia sulle riaperture. Secondo la stesso cronoprogramma l'apertura dei parchi tematici è prevista il 15 giugno. 

CENTRI COMMERCIALI E MERCATI- Gli esercizi commerciali in mercati e centri commerciali, gallerie e parchi commerciali nelle giornate festive e prefestive riapriranno dal 22 maggio, nel primo weekend successivo al decreto legge Covid. E' questa, a quanto si apprende da fonti di Palazzo Chigi, la proposta in ingresso in Cdm.

MANIFESTAZIONI SPORTIVE - La presenza di pubblico, a quanto si apprende da fonti di Palazzo Chigi al termine della cabina di regia, è autorizzata per tutti gli eventi e competizioni sportive dal 1 giugno all'aperto e dal 1 luglio al chiuso nei limiti già fissati (capienza non superiore al 25% di quella massima e comunque non superiore a 1000 persone all'aperto e 500 al chiuso), e non più limitatamente alle competizioni di interesse nazionale.

CASINO'- La road map decisa nella cabina di regia, a quanto si apprende da fonti di Palazzo Chigi, prevede la riapertura dal 1 luglio delle attività di sale giochi, sale scommesse, sale bingo e casinò

DISCOTECHE- Le attività in sale da ballo, discoteche e simili, all'aperto o al chiuso, restano sospese. E' quanto si apprende da fonti di Palazzo Chigi al termine della cabina di regia sul Covid."Basta essere trattati come untori, meritiamo rispetto. Riapre tutto fuorché le discoteche, è una cosa vergognosa e intollerabile: e non ci vengano a dire che siamo noi la causa della ripresa dei contagi, perché non è vero. Ci sono centinaia di famiglie che non sanno più come portare a casa la pagnotta. Finora siamo sempre stati buoni, adesso stiamo pensando ad azioni eclatanti". E' furibondo Gianni Indino, presidente del Silb, il sindacato dei locali da ballo dell'Emilia-Romagna, per la mancata indicazione di una data di riapertura delle discoteche, all'aperto e al chiuso. "Mi vergogno di vivere in un paese che non tiene nella giusta considerazione tutti i lavoratori e tutte le imprese nello stesso modo. Noi abbiamo sempre voluto cercare una soluzione condivisa, ma così non ci viene data nemmeno una speranza. Ma meritiamo rispetto e non siamo più intenzionati a subire" ha concluso.

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EMERGENZA EPIDEMIOLOGICA. 

 Oggi a Mesagne si registrano 2 nuovi casi, sono 10 i guariti e 120 le persone attualmente positive.
 
Purtroppo un nostro concittadino, che era risultato positivo al Covid-19, si è spento questa mattina; si tratta del 22esimo caso dall'inizio della pandemia. 
 
 

COVID 19 – ARESTA (M5S) : “ CROLLO CURVA CONTAGI CONSENTE SUPERAMENTO COPRIFUOCO”. 

 

“I dati epidemiologici sono finalmente incoraggianti e questo può consentire il superamento in sicurezza del coprifuoco. Nessuna fuga in avanti ovviamente, ma senso di responsabilità e mantenimento di alcune misure elementari per il contrasto del contagio. Contestualmente al progredire della campagna di vaccinazione, finalmente il Paese può riaprire e ripartire “ Lo afferma Giovanni Luca Aresta, parlamentare del M5S.

“Non ci siamo mai uniti al coro strumentale di chi cercava il consenso facile quando il numero dei morti e dei contagi peggiorava ogni giorno- precisa Aresta – non ci siamo mai sottratti alle difficoltà di governare in una pandemia senza precedenti. Il nostro senso dello Stato e una politica al servizio del bene comune ci ha guidato in questi mesi difficili. Finalmente quello sforzo e i sacrifici di tutti​ ci consentono oggi di fare un ulteriore passo in avanti.”

“il primo report nazionale sull’impatto della vaccinazione anti Covid, redatto dall’Istituto superiore di sanità e del Ministero della Salute – prosegue il deputato del M5S - attesta che 35 giorni dopo la somministrazione della prima dose il rischio decesso per covid cala del 95%, il rischio ricovero del 90% e quello di contrarre l’infezione dell’80%. Questi dati dimostrano che la linea seguita inizia a dare i suoi frutti”.

“Il superamento del coprifuoco – prosegue Aresta – consentirà il pieno dispiegarsi della stagione turistica e la riapertura di molte attività nei comparti che più di tutti hanno sofferto le misure anticontagio, come la ristorazione e le palestre. “

“Se si vede questa luce in fondo al tunnel – conclude Aresta- non bisogna però dimenticare che il virus non è evaporato e che le varianti semmai lo rendono ancora pericoloso. Per cui, riapertura delle attività e abolizione del coprifuoco, devono essere sempre accompagnate da comportamenti responsabili. Sono certo che saranno prima di tutto gli operatori economici a far rispettare le misure di prevenzione del contagio nell’interesse di tutti. Dobbiamo guardare avanti con fiducia.”