Redazione

 

Il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano sulla base delle informazioni del direttore del dipartimento Promozione della Salute Vito Montanaro, informa che oggi venerdì 12 marzo in Puglia, sono stati registrati 11.604 test per l'infezione da Covid-19 coronavirus e sono stati registrati 1.774 casi positivi: 714 in provincia di Bari, 75 in provincia di Brindisi, 119 nella provincia BAT, 281 in provincia di Foggia, 220 in provincia di Lecce, 352 in provincia di Taranto, 3 casi di residenti fuori regione, 10 casi di provincia di residenza non nota.

Sono stati registrati 32 decessi: 12 in provincia di Bari, 1 in provincia di Brindisi, 4 in provincia BAT, 6 in provincia di Foggia, 3 in provincia di Lecce, 6 in provincia di Taranto.

Dall'inizio dell'emergenza sono stati effettuati 1.672.408 test.

120.773 sono i pazienti guariti.

37.306 sono i casi attualmente positivi.

Il totale dei casi positivi Covid in Puglia è di 162.316 così suddivisi:

63.130 nella Provincia di Bari;

16.697 nella Provincia di Bat;

11.780 nella Provincia di Brindisi;

31.451 nella Provincia di Foggia;

14.121 nella Provincia di Lecce;

24.286 nella Provincia di Taranto;

618  attribuiti a residenti fuori regione;

233 provincia di residenza non nota.

I Dipartimenti di prevenzione delle Asl hanno attivato tutte le procedure per l'acquisizione delle notizie anamnestiche ed epidemiologiche, finalizzate a rintracciare i contatti stretti.

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Basket pugliese: settimane tribolate in casa New Virtus Mesagne. La società cestistica messapica, militante nel Campionato Regionale di C Gold, decide di rompere il silenzio e rende noti i motivi che hanno portato alla sofferta decisione di non partecipare al campionato in corso, per voce del Presidente Ivano Guarini.

Facciamo un passo indietro: lo scorso 28 ottobre, in seguito al DPCM del 25 ottobre e nel rispetto delle indicazioni ivi contenute in materia di sport e Covid19, il comitato FIP Puglia aveva comunicato lo spostamento dell'inizio dei campionati a gennaio 2021, rimandando a quella data maggiori informazioni circa la riformulazione dei calendari e la struttura del campionato stesso.
In data 18 febbraio, quindi, lo stesso comitato aveva comunicato la struttura del nuovo torneo di C Gold, che avrebbe visto la partecipazione di squadre non solo pugliesi, ma anche campane e calabre. Dopo una prima fase giocata nel territorio di appartenenza, infatti, le fasi successive si sarebbero sviluppate con scontri interregionali. 
Allo stato attuale delle cose, il comitato FIP Campania, che ha organizzato e gestisce il campionato, non ha illustrato in via definitiva le regole e le indicazioni circa questa seconda fase, rimandando il tutto ad un successivo comunicato ufficiale.
Queste le parole del Presidente Ivano Guarini, che ci spiega le motivazioni della faticosa decisione: "Non è stato facile arrivare a questa risoluzione. Come New Virtus, abbiamo passato intere giornate a confrontarci con le altre società pugliesi e con il comitato, nella speranza di raggiungere condizioni migliori per tutti. Quindi, supportato dal parere prezioso dei miei dirigenti, ho deciso di non rinnovare la partecipazione della mia società al torneo 2020-21. Le ragioni sono principalmente di natura sanitaria. Affrontare trasferte fuori regione, soprattutto in terra campana, attualmente una tra le più colpite dal Covid, avrebbe messo a rischio la salute dei giocatori, dello staff e della dirigenza tutta. La nostra priorità, al momento, non è quella di partecipare ad un campionato che non si sa se potrà essere concluso, ma difendere la salute di chi orbita intorno al pianeta Virtus. Ancora prima dell'inizio delle gare ufficiali, alcune società sono state colpite da Covid in seguito ad alcune amichevoli giocate in queste settimane. Noi ne sappiamo qualcosa, perché abbiamo vissuto sulla nostra pelle questa esperienza ad ottobre, quando eravamo in fase di preparazione. Durante l'amichevole contro il Monopoli, infatti, alcuni dei nostri tesserati furono contagiati e dovettero affrontare notevoli problemi di natura personale. Non dimentichiamo che la maggior parte dei giocatori che praticano in C Gold non sono professionisti della pallacanestro, hanno cioè un’attività lavorativa principale che consente loro di sostenersi e mantenere le famiglie. Un contagio, o anche solo una determina di quarantena, inevitabilmente finirebbe per avere ripercussioni sulle vite dei nostri atleti: c’è paura di perdere il lavoro, c’è il timore di contagiare le proprie famiglie, in alcune delle quali ci sono anche situazioni di fragilità. Siamo fiduciosi di poter riprendere, la prossima stagione, in condizioni diverse. Al momento abbiamo deciso di fare un passo indietro, nel rispetto di chi lavora per noi e di chi gravita, anche solo indirettamente, intorno alla nostra società”.

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Il presidente della Regione Puglia, ha emanato l’ordinanza num.78 (Misure urgenti per fronteggiare l’emergenza epidemiologica da COVID-19) che dispone, con decorrenza immediata e sino al 6 aprile 2021, quanto segue:

1. le disposizioni per le Province di Bari e Taranto di cui all’articolo 3 comma 1 lettera a) dell’Ordinanza n.74/2021 non si applicano alle attività dei servizi educativi dell’infanzia di cui al comma 3 dell'articolo 2 del decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 65; dette attività, pertanto, non sono sospese;
2. la lettera b) del medesimo articolo 3 comma 1 dell’Ordinanza n.74/2021 è soppressa.

“L’ordinanza num. 78 – dichiara l’assessore Sebastiano Leo – accoglie le istanze arrivate dall’Ufficio Scolastico Regionale e dalle organizzazioni sindacali. In particolare al punto 1 stabilisce che la sospensione delle attività in presenza non si applica ai servizi educativi dell’infanzia: i nidi e micronidi che coprono una fascia da 0 a 36 mesi, sezioni primavera e servizi integrativi. La copertura vaccinale del personale scolastico dei servizi educativi per l’infanzia è pressoché totale.
Al punto 2 si elimina la previsione della frequenza scolastica in presenza degli alunni e studenti figli di lavoratori le cui prestazioni siano ritenute indispensabili per la garanzia dei bisogni essenziali della popolazione, in quanto la difficoltà di individuare in concreto le categorie di lavoratori indicate dalla circolare 1990/2020 del Ministero dell’Istruzione e anche nella successiva nota n. 243 del 4 marzo 2021, potrebbe determinare l’ammissione in presenza di un numero di studenti incompatibile con le esigenze epidemiologiche in atto”.

“Seguirà nella giornata di oggi un nuovo provvedimento con le disposizioni che entreranno in vigore da lunedì prossimo per le altre province pugliesi - aggiunge Leo - Il nuovo Dpcm prevede la didattica a distanza non solo in zona rossa, ma anche nelle altre zone se il numero di contagi supera i 250 su 100.000 abitanti, e comunque là dove la tendenza sia in forte crescita, come nel nostro caso. Le misure del nuovo Dpcm nazionale e il parere del Cts indicano come sia indispensabile intervenire anche nelle scuole, pur comprendendo i grandi disagi che questo comporta per gli studenti e le famiglie. La Puglia, insieme alle altre regioni, ha già chiesto al Governo di attivare una serie di misure a supporto delle famiglie, a partire dal rifinanziamento dei congedi parentali e dei voucher baby sitter con effetto retroattivo, a copertura quindi anche di questi giorni, e l’estensione dei ristori economici per le categorie e attività economiche colpite, con la richiesta che vengano agganciati non più ai Codici Ateco ma al fatturato reale, prevedendoli anche in caso di ordinanze regionali, e quindi per categorie prima escluse”.

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Fasano. Trovato in possesso di 380 grammi di hashish e 70 grammi di cocaina, arrestato. I Carabinieri della Stazione di Fasano, a conclusione di un mirato servizio volto a infrenare lo spaccio tra i giovani, hanno arrestato PUGLIESE Cataldo, 20enne del luogo, per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. In particolare, il giovane, a seguito di perquisizione domiciliare, è stato trovato in possesso di 380 grammi circa di hashish, nonché 70 grammi circa di cocaina, suddivisi in dosi, occultati all’interno di un cassetto della camera da letto, il tutto sottoposto a sequestro. L’arrestato, al termine delle formalità di rito, è stato tradotto presso la casa circondariale di Taranto.

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San Pietro Vernotico. Sorpreso nuovamente alla guida dell’auto senza patente, denunciato. I Carabinieri della Stazione di San Pietro Vernotico, a conclusione degli accertamenti, hanno denunciato in stato di libertà un 21enne di San Donaci, per reiterazione nella guida senza patente. Il giovane è stato sorpreso in una via del centro abitato alla guida di un’autovettura sprovvisto di patente di guida perché mai conseguita, reiterando nella medesima condotta già contestata il 2 settembre 2020. Nella circostanza, anche al passeggero, in qualità di intestatario del veicolo, è stato contestato l’incauto affidamento di veicolo a persona senza patente. Il mezzo è stato sottoposto a sequestro amministrativo e affidato al proprietario.

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Festa privata in una bar, elevate 4 sanzioni amministrative. I Carabinieri della Sezione Radiomobile della Compagnia di Fasano, all’interno di un bar del luogo, hanno sanzionato il titolare e tre avventori per il mancato rispetto delle norme di contenimento della diffusione del virus Covid–19. In particolare, costoro, non osservando le disposizioni previste dalla normativa per il contenimento dei contagi dal virus Covid–19, sono stati sorpresi all’interno del citato locale durante una festa privata con musica ad alto volume. Contestualmente, al titolare del locale è stata intimata la chiusura dell’attività per 5 giorni.

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Mesagne. Viola le prescrizioni del divieto di avvicinamento alla persona offesa, disposti gli arresti domiciliari. I Carabinieri della Stazione di Mesagne hanno eseguito un’ordinanza di sostituzione della misura coercitiva del divieto di avvicinamento alla persona offesa con quella degli arresti domiciliari, emessa dal Tribunale di Brindisi, nei confronti di un 59enne del luogo. L’uomo – resosi già responsabile di maltrattamenti in famiglia nei confronti della ex moglie – ha reiteratamente violato le prescrizioni imposte dal precedente provvedimento cautelare, raggiungendo la donna nel parcheggio di un supermercato del luogo e minacciandola. Le violazioni sono state documentate e segnalate dai militari operanti. L’arrestato, concluse le formalità di rito, è stato tradotto presso la sua abitazione agli arresti domiciliari.

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Nella lotta all’insetto vettore la ‘sputacchina’ per arrestare l’avanzata della Xylella fastidiosa è indispensabile, per scongiurare il fallimento della misura, prevedere, soprattutto nelle zone infette dove le aziende sono già state fortemente danneggiate, il rimborso per i costi da sostenere per le pratiche di prevenzione fitosanitaria obbligatorie, prima che partano multe comminate dai Carabinieri Forestali. E’ quanto ha affermato Coldiretti Puglia, nel corso dell’incontro dell’Assessorato regionale all’Agricoltura sulla lotta al vettore e sul piano di sorveglianza anti Xylella, che ha presentato il documento elaborato dal gruppo di lavoro anti Xylella costituito da Coldiretti Puglia, Pier Federico La Notte (CNR Bari), Marcello Mastrorilli e Francesca Modugno (CREA), Vincenzo Fucilli (Università di Bari) e Luigi Catalano (CIVI Italia).
“Agli agricoltori viene imposto un obbligo che è a tutti gli effetti un servizio pubblico di tutela e protezione del resto del territorio italiano ed europeo da un pericolosissimo agente da quarantena. Così come gli enti pubblici beneficiano di finanziamenti per l’attività obbligatoria, anche e soprattutto gli imprenditori agricoli hanno bisogno di rimborsi per sostenere le pratiche di prevenzione fitosanitaria”, dichiara Savino Muraglia, presidente di Coldiretti Puglia.
Riguardo le nuove regole per la delimitazione (5+5km) introdotte dal nuovo regolamento comunitario, il gruppo di lavoro scientifico costituito da Coldiretti Puglia ha chiesto di rivedere la demarcazione proposta sulla base delle risultanze dell’ultimo monitoraggio effettuato. In particolare “limitatamente alla provincia di Taranto sul fronte Jonico dell’epidemia – si legge nel documento del gruppo di lavoro - si potrebbe arretrare l’attuale limite delle zone cuscinetto e contenimento riportando quest’ultima a ridosso dei focolai più ad ovest; tutto ciò con numerosi vantaggi in termini di efficacia del prossimo monitoraggio, efficienza nell’uso delle risorse per la sorveglianza, minore impatto ad es. su attività vivaistiche ricadenti in zone a tutti gli effetti non ancora interessate dalla comparsa di focolai d’infezione”.
Per prevenire le solite domande ed evitare confusione, il gruppo scientifico in seno a Coldiretti Puglia chiede di chiarire una volta per tutte come ci si debba comportare per la lotta obbligatoria agli stadi giovanili dei vettori nel caso di colture in atto come ad esempio cereali, proteoleaginose, prati/pascoli, foraggere e colture da sovescio, orticole alcune delle quali fortemente attrattive per le sputacchine. "Nel periodo considerato 10aprile/10maggio, le colture annuali in atto interessano infatti – insiste il direttore di Coldiretti regionale, Pietro Piccioni - una parte rilevante del territorio regionale, dove da ormai 2 anni che la sputacchina nel nord barese, fino al foggiano, appare verso metà maggio. Chi ha fatto interventi di arature precoci si trova a non aver risolto nulla. Sarebbe opportuno stabilire una rete di monitoraggio regionale che dia lo start per le operazioni di arature dei diversi ambienti". Questo controllo potrebbe essere eseguito dalle stesse squadre ARIF - propone il gruppo scientifico - impiegate nel controllo/prelievo dei campioni dalle piante, una volta definiti i punti di monitoraggio.
Sarebbe utile impegnarsi per ottenere la registrazione o l’estensione in etichetta per altre colture e/o per il Philaenus spumarius di ulteriori prodotti convenzionali e per il bio – si legge nel documento di Coldiretti Puglia - per il controllo della sputacchina in modo da avere strumenti per intervenire in modo legale in ulteriori eventuali situazioni di criticità.
Il gruppo di lavoro scientifico costituito da Coldiretti Puglia ritiene necessario ed urgente un adeguato piano di comunicazione/informazione da attivare a partire da fine marzo fino a tutto aprile con messaggi chiari, semplici, immediati e univoci in un piano articolato e capillare che impieghi strumenti efficaci, dai più innovativi (mailing list o SMS, social media, web) ai più convenzionali (televisioni, radio, giornali) e semplici (affissioni presso cooperative, farmacie agricole, consorzi, associazioni agricole, etc.; volantinaggi, cartellonistica stradale, pubblicità fonica veicolare), tutti adattati al territorio ed al target di soggetti da raggiungere.

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«Situazione grave a Carovigno alla luce della pronuncia del Consiglio dei Ministri che ha comportato lo scioglimento del consiglio comunale per ingerenze della criminalità organizzata». Così l’on. Valentina Palmisano(M5S) commentando quanto disposto dal Cdm, su proposta del Ministero dell’Interno, nel comune brindisino. «In questa vicenda da apprezzare è il lavoro dell’Arma dei Carabinieri per la particolare attività investigativa svolta. C’è da sottolineare infatti una presenza e un’attenzione costante dello Stato per ribadire il fondamentale principio di legalità, cardine di ogni democrazia. Auspico – aggiunge la parlamentare pugliese- che proprio questo valore possa costituire un esempio per i rappresentanti istituzionali ad ogni livello. Gli amministratori, nel caso di specie, quelli locali, dovrebbero avere non solo capacità politiche e gestionali ma anche di onestà e trasparenza». La deputata del Movimento Cinque Stelle sottolinea un altro aspetto di questa vicenda, anche in riferimento ad altri comuni della stessa provincia di Brindisi. «Seguo con attenzione il lavoro della commissione d’accesso ispettiva istituita nei giorni scorsi ad Ostuni. Confido e sono certa che i membri di questa commissione -conclude l’on. Valentina Palmisano- faranno estrema chiarezza su rilievi già mossi nei mesi scorsi da altri organi dello Stato. Situazioni gravi che vanno monitorate nell’ottica di rendere trasparente e senza alcun ombra la gestione di un’amministrazione pubblica».

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All’indomani dell’approvazione del bilancio dell’ASI di Brindisi arriva dal Consiglio Comunale di Francavilla Fontana un secco e unanime “no” a qualsiasi ipotesi di accorpamento delle Aree di Sviluppo Industriale Pugliesi.

“La bozza di Legge Regionale sull’accorpamento dei Consorzi ASI presenta una serie di gravi criticità che rendono necessaria una ferma presa di posizione contraria da parte dei territori – spiega l’Assessore all’Urbanistica Nicola Lonoce – innanzitutto viene messo in discussione un principio fermo della nostra Costituzione, la sussidiarietà che, detto in poche parole, può essere tradotto come il meccanismo che affida all’Ente più vicino al cittadino la gestione delle politiche che lo riguardano. L’accorpamento, così come presentato nella bozza di Legge Regionale, mette insieme realtà molto diverse come Foggia, BAT, Lecce e Brindisi, spostando l’asse decisionale molto lontano dagli Enti consorziati. Non sfuggirà, inoltre, che le realtà che si vogliono accorpare hanno vocazioni economiche molto diverse e situazioni finanziarie non omogenee. L’unico Ente sano è l’ASI di Brindisi che, rientrando in questa fusione fredda, avrebbe il compito di appianare con i suoi utili le falle di bilancio presenti altrove. In tutto questo contesto gran parte del potere decisionale passa nelle mani della Regione che, è bene sottolinearlo, non rientra come socio in questa grande ASI ma ne può decidere le sorti determinando il Presidente e parte del Consiglio di Amministrazione. Alla luce di tutto questo – conclude l’Assessore Lonoce – la proposta di Legge Regionale non può che essere rispedita al mittente.”

All’esito di una lunga discussione sulla mozione bipartisan promossa dai Consiglieri Andrisano, Cavallo, Bruno, Amelio integrata da un emendamento dei Consiglieri Tagliente e Tardio, l’Assise cittadina, oltre ad aver espresso la propria contrarietà alla proposta di accorpamento, ha investito l’Amministrazione Comunale del compito di rilanciare l’Area di Sviluppo Industriale francavillese, attivando e sollecitando gli interventi di mitigazione del rischio idrogeologico.

“La discussione sull’ASI si pone su due livelli – dichiara il Sindaco Antonello Denuzzo – se da un lato è inevitabile rigettare ogni ipotesi di accorpamento ventilata a livello regionale, dall’altro non si può non pensare al ruolo centrale che potrebbe assumere questo Ente nella prospettiva dell'utilizzo dei finanziamenti derivanti dal Recovery. È dovere della politica ridefinire il ruolo dei soci consorziati. Bisogna uscire dalla logica delle quote ed entrare nell’ottica delle esigenze del territorio. Per questa ragione – conclude il Sindaco – non è in discussione la nostra permanenza nell'ASI, ma rivendichiamo un ruolo più centrale e maggiori attenzioni per Francavilla Fontana.”

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