Redazione

 Mesagne. I Carabinieri riscontrano varie irregolarità, sospesa a tempo indeterminato l’attività di un ristorante.

I Carabinieri della Stazione di Mesagne, a conclusione degli accertamenti, hanno denunciato in stato di libertà e sanzionato amministrativamente una 52enne esercente del posto, per aver violato gli obblighi di informazione attinente la sicurezza e la sorveglianza sanitaria sui luoghi di lavoro,​ per omessa redazione del documento di valutazione dei rischi e per mancato rispetto delle norme di contenimento conseguenti l’emergenza epidemiologica da​ Covid19. In particolare, durante un apposito servizio anti assembramento teso alla prevenzione della diffusione del citato virus, i militari hanno eseguito il controllo di un ristorante, riscontrando che non era esposta alcuna cartellonistica indicante la capienza massima di avventori nel locale e accertando che erano presenti 52 avventori – contro una capienza massima poi accertata essere di 20 persone – che non rispettavano il distanziamento sociale previsto dall’attuale emergenza sanitaria. È stato, altresì, accertato che 4 dei 5 lavoratori presenti nell’esercizio, erano impiegati senza regolare contratto di lavoro. Per le violazioni riscontrate, a carico dell’esercente sono state elevate cospicue sanzioni amministrative pecuniarie nonché notificato il provvedimento di sospensione a tempo indeterminato dell’attività imprenditoriale, emesso dall'Ispettorato Territoriale di Brindisi.

COVID: COLDIRETTI PUGLIA, LIQUIDATI SOLO 2,9MLN (15%) MISURA 21 PSR PUGLIA; BILANCIO DA PROFONDO ROSSO PER CANTINE, AGRITURISMI E COMPARTO FLORICOLO. 

Il bilancio è da profondo rosso per l’agricoltura pugliese con conta oltre 500 milioni di perdita di fatturato, con segmenti strategici per l’economia agricola quali il vitivinicolo, il floricolo e quello agrituristico che hanno pagato duramente il prezzo della crisi economica ed occupazionale determinata dal Coronavirus, ma la Misura 21 nata apposta per dare una iniezione di liquidità agli agricoltori è al palo con solo il 15% delle risorse liquidate. E’ quanto denuncia Coldiretti Puglia, che chiede all’Assessorato regionale all’Agricoltura una stretta sulla spesa dei fondi comunitari stanziati dalla Misura 21, per non perdere neppure un euro vitale per la sopravvivenza delle aziende agricole in questo scenario di grave crisi causata dal Covid 19.  

Per dare un sostegno immediato ed eccezionale al settore agricolo è stata attivata nel 2020 – ricorda Coldiretti Puglia - la Misura 21 per i comparti floricolo, agrituristico e vitivinicolo, con una dotazione finanziaria complessiva di 18, 9 milioni di euro circa.

“Ad oggi è stato liquidato solo il 15% delle risorse a beneficio delle imprese agricole, segnatamente il 23% per il comparto agrituristico, il 28% per il floricolo e lo 0% per il comparto vitivinicolo, ergo solo 2,9 milioni di euro rispetto all’ammontare complessivo dei fondi comunitari disponibili. E’ evidente quanto sia urgente una stretta sulla Misura 21, procedendo celermente alle erogazioni degli aiuti alle imprese, con un’accelerazione dei decreti di pagamento e della semplificazione delle relative procedure, per non vanificare l’intervento che è divenuto già molto tardivo rispetto alla crisi perdurante”, denuncia Savino Muraglia, presidente di Coldiretti Puglia.

La Misura 21 è stata 'costruita' per dare una iniezione di liquidità al sistema agricolo – insiste Coldiretti Puglia - perché l'emergenza Covid-19, che pure ha confermato  il valore strategico del settore agroalimentare ne ha messo a nudo tutte le fragilità, ma i tempi si sono dilatati, tanto che a marzo 2021 le imprese agricole non hanno ancora beneficiato degli aiuti per la perdita di fatturato registrata nel 2020 e certamente la situazione continua ad aggravarsi, considerato il permanere dello stato di crisi causato dalla diffusione pandemica che non accenna a rientrare.

Gli effetti dell’emergenza Covid si ripercuotono sul mondo del vino che per la prima volta in 30 anni in Puglia registra una frenata anche dell’export nel 2020 con una storica inversione di tendenza – denuncia Coldiretti Puglia - con quasi 4 cantine su 10 (39%) che fanno registrare difficoltà a seguito dell’emergenza, mentre oltre 6,5 milioni di litri di vino sono fermi nelle cantine in Puglia per effetto della chiusura di ristoranti, bar ed enoteche in Italia e all’estero che ha fatto crollare i consumi fuori casa con gravi difficoltà per il settore vitivinicolo pugliese in particolar modo quello legato ai vini a indicazione geografica, a maggior valore aggiunto.

Colpo durissimo per gli agriturismi con la perdita secca subita nel 2020 dalle masserie della Puglia che hanno praticamente azzerato gli arrivi di turisti stranieri e annullato le prenotazioni di italiani e del turismo di prossimità nei mesi di lockdown e con le nuove restrizioni si profila uno scenario a tinte fosche anche per Pasqua e per la stagione estiva targate 2021, mentre il settore florovivaistico in Puglia con il distretto in provincia di Lecce di Taviano e Leverano che si estende anche ai comuni limitrofi di Alliste, Maglie, Melissano, Nardò, Porto Cesareo, Racale e Ugento e quello della provincia di Bari con al centro della produzione e degli scambi Terlizzi, Canosa, Bisceglie, Molfetta, Ruvo di Puglia e Giovinazzo, e altre realtà aziendali sparse nel resto della regione – denuncia Coldiretti Puglia - il crollo degli ordini e il blocco totale dei mercati esteri ed internazionali con punte fino al 100%, con milioni di fiori e piante rimasti invenduti.

La prima e la seconda ondata della pandemia hanno causato il crollo delle attività di 20mila bar, trattorie, ristoranti, pizzerie e di circa 900 agriturismi in Puglia ha un effetto negativo a valanga sull’agroalimentare – denuncia Coldiretti Puglia - con una perdita di fatturato di oltre 700 milioni di euro per i mancati acquisti in cibi e bevande nel 2020.

Una drastica riduzione dell’attività che pesa sulla vendita di molti prodotti agroalimentari, dal vino alla birra, dalla carne al pesce, dalla frutta alla verdura ma anche su salumi, formaggi di alta qualità e olio extravergine che trovano nel consumo fuori casa – incalza Coldiretti Puglia - un importante mercato di sbocco. In alcuni settori come quello ittico e vitivinicolo la ristorazione rappresenta addirittura il principale canale di commercializzazione per fatturato. 

“Se è vero che agricoltura, industria di trasformazione e distribuzione stanno tenendo duro, non si può negare che molte filiere siano in profonda crisi. Come Coldiretti abbiamo lanciato l'allarme sui rischi che si corrono dal settore vitivinicolo al florovivaismo, dal lattiero – caseario all’olivicoltura fino alla pesca. Sono migliaia le attività e quei servizi forniti al settore dell'Horeca che oggi con la chiusura in tutto il mondo di bar e ristoranti rischiano la debacle. Ma è Sos anche per molte attività che rientrano tra quelle che integrano la produzione, meglio note come "attività connesse". L'agriturismo in primis, ma non solo. Le nostre imprese non possono essere lasciate sole, devono essere sostenute. Sono fondamentali sul piano economico e sociale”, conclude il presidente Muraglia.

L'eccesso di burocrazia è una delle cause della difficoltà di utilizzare i contributi europei, per questo Coldiretti chiede di andare oltre le regole, superare i mille vincoli burocratici e spendere subito.

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Misure urgenti per fronteggiare l’emergenza epidemiologica da COVID-19.

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E' stato proclamato oggi ufficialmente nuvo Presidente della Federazione Italiana Pallavolo il pugliese Giuseppe Manfredi, candidato unico in questa tornata elettorale per il rinnovo delle cariche della FIPAV per il quadriennio 2021-2024 per la carica di Presidente. Le urne della Sala delle Armi del Foro Italico a Roma hanno reso ufficiale l'elezione di Giuseppe Manfredi come Presidente FIPAV con 12822 voti ottenuti, il 95% dei voti verificati, che sarà accompagnato nel quadriennio dai Vice Presidenti Adriano Bilato e Luciano Cecchi. Manfredi, nato ad Alberobello (BA) nel 1953, ha ricoperto la carica di Vice Presidente negli ultimi due quadrienni dopo una lunga trafila come dirigente federale a livello territoriale in Puglia e diventa il secondo numero uno pugliese 33 anni dopo dopo la presidenza del barese Pietro Floriano Florio. Evidentemente emozionato, Manfredi ha voluto commentare così la sua elezione a caldo subito dopo il termine dei lavori di scrutinio: "Voglio ringraziare tutti i delegati che hanno rappresentato a queste votazioni il 75% della Federazione Italiana Pallavolo, in una domenica molto difficile a causa della pandemia che stiamo vivendo. Questo fa capire bene quello che è la Fipav. Nel prossimo quadriennio ci aspettano sfide molto importanti e insieme al Consiglio Federale ce la metteremo tutta. Quello che io chiedo a tutte le componenti e a tutti i comitati è di lavorare assieme. Sono convinto che stando insieme riusciremo a riprenderci quello che la pandemia c'ha tolto. Al mio fianco avrò un Consiglio che viene del territorio e potrò contare su una struttura che funziona molto bene. Voglio ringraziare Bruno (Cattaneo ndr) per il suo lavoro e per i bei anni trascorsi assieme". Nel pomeriggio, dopo il primo Consiglio Federale, si è tenuta la Conferenza Stampa con i giornalisti collegati da remoto con i quali sono stati toccati diversi punti riguardanti il programma di lavoro che vedrà Manfredi e il suo Consiglio impegnati già da domani per lavorare sull'obiettivo primario, quello del ritorno in palestra dopo questo terribile momento di emergenza che ha fortemente intaccato lo sport in generale.


- Il Curriculum di Giuseppe Manfredi

Nato ad Alberobello (Bari) il 1 giugno 1953, è stato a lungo funzionario dirigente del suo Comune in diversi settori, tra i quali i servizi culturali, turistici e sportivi. Già giocatore di calcio e pallavolo, è stato allenatore FIPAV a partire dal 1972, raggiungendo la qualifica di 3° Grado. Nel 1978 è entrato a far parte del Comitato Provinciale di Bari della FIPAV come consigliere e presidente della Commissione Giovanile Provinciale; ha ricoperto la carica di Presidente provinciale dal 1987 al 1992. Dopo essere stato Commissario straordinario del Comitato Regionale della Puglia dal 1993 al 1994, è diventato Presidente regionale nel 1996, guidando il Comitato fino al 2005 e nuovamente dal 2008 al 2012. Entrato nel Consiglio federale per la prima volta nel 1992, è stato eletto Vicepresidente nazionale nel 2012 per poi essere confermato nelle successive elezioni. Ha fatto parte del Comitato Organizzatore Locale dei Campionati Mondiali femminili del 2014 e di quello dei Campionati del Mondo Maschili 2018 per la sede di Bari.Ha ricevuto la Stella d'oro al merito sportivo e il Diploma di benemerenza del CONI. Nel quadriennio 2017-2021 ha ricoperto il ruolo di Commissario Straordinario per le regioni di Sicilia e Marche. Il 10 marzo 2021 è stato eletto a Roma presidente della Federazione Italiana Pallavolo per il quadriennio 2021-2024.

- L'esito dello scrutinio

Eletto Presidente: Giuseppe Manfredi 12822 voti (95% dei voti verificati).

Eletti vice presidenti: Adriano Bilato 9736 voti e Luciano Cecchi 8838 voti.

Eletti nel Consiglio Federale: Davide Angelo Anzalone 11172 voti, Silvia Strigazzi 10950 voti, Letizia Genovese 10790 voti, Eugenio Gollini 10225 voti, Elio Sita' 9237 voti, Felice Vecchione 8932 voti, Francesco Apostoli 8656 voti, Gianfranco Salmaso 8149 voti. Non eletta: Giuseppina Cenedese 6959.

Eletto Consigliere Rappresentante Tecnici: Vincenzo Ammendola 502,7 voti. Non eletta Manuela Benelli 146,4.

Eletti Consiglieri Rappresentanti Atleti/e: Chiara Di Iulio 928,6 voti, Massimo Dalfovo 707 voti, Barbara De Luca 617,4 voti. Non eletti: Giorgio De Togni 234,4 voti, Alessia Lanzini 196,8 voti.

Eletto Presidente Collegio dei Revisori dei Conti: Vincenzo Marranzini 12446.

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Accade di giorno nella centralissima via Carmine: viene ripreso dalle telecamere mentre porta i suoi cani a passeggio e lascia sul marciapiede le loro deiezioni, lì, sullo spazio di tutti.  Che sporcaccione, maleducato e incivile che sei, senza pudore:

V E R G O G N A T I ! 

Diffondiamo il più possibile, si tratta di una battaglia di civiltà.

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Il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano ha rilasciato la seguente dichiarazione:

“La collocazione in zona gialla della Regione Puglia mi ha indotto a chiedere qualche giorno fa ai miei collaboratori di anticipare le valutazioni che sarebbero state rese al Governo nei prossimi giorni.

I dati così ottenuti sono allarmanti per il crescente numero di contagi che ormai rileviamo da giorni.

I dati aggiornati ad oggi relativi al flusso aggregato della Protezione civile rappresentano un valore di incidenza settimanale regionale pari a 222 casi per 100.000 abitanti, aumentati del 22% rispetto ai 7 giorni precedenti. Solo due settimane fa il valore era di 135 casi per 100.000 abitanti.

Lo stesso tasso di incidenza di Bari, negli ultimi 7 giorni, è ulteriormente cresciuto fino a 323 casi per 100.000 (+26%). A Taranto è pari a 285 per 100.000, con una crescita del 29%.

In queste due province si devono immediatamente chiudere tutte le scuole alla luce dell’ultimo dpcm del Governo.

Anche l'incidenza settimanale a Lecce, pur restando su valori più bassi, è aumentata del 59% rispetto alla settimana precedente e, in generale, risulta in aumento anche nelle altre province.

L'indice di replicazione diagnostica al 6 marzo (un indicatore simile all’Rt ma che può essere calcolato più tempestivamente) si attesta su valori di 1.22, indicando che, in assenza di misure mirate a limitare al minimo indispensabile la circolazione delle persone e i contatti interpersonali il livello di incidenza settimanale tra 14 giorni potrebbe superare, anche a livello regionale, i 300 casi per 100.000 abitanti.

Si tratta di una previsione drammatica che farebbe salire spaventosamente ricoveri e decessi.

Tale condizione incide in modo rilevante sulla rete dei posti letto covid: le riunioni giornaliere di monitoraggio dei posti letto COVID hanno già registrato un aumento dei ricoveri dei pazienti COVID, tali da determinare una quasi completa saturazione dei posti letto dedicati nelle province di Bari e Taranto.

Ma anche nelle altre province pugliesi, se la curva epidemica dovesse continuare la sua progressione, si determinerà un ulteriore incremento di richiesta di ricovero e queste ultime non potranno più soccorrere quelle di Bari e di Taranto.

Assai problematica rischia di diventare anche la gestione dei posti letto no-covid che continuano ad essere sacrificati per la necessaria devoluzione di posti letto alla rete covid. 

La capacità espansive della rete ospedaliera, sono ormai al massimo della loro estensione a causa della mancanza di personale.

Sarà quindi indispensabile un maggiore supporto dei Medici di Medicina Generale e dei Dipartimenti di prevenzione per la assistenza domiciliare dei malati covid.

Ieri notte abbiamo inviato al ministro Speranza una nota nella quale spieghiamo che la terza ondata è arrivata anche in Puglia e preannunciamo che stiamo superando tutti i parametri, soprattutto nelle province di Bari e Taranto: ma la crescita dell'epidemia è vorticosa e comincia a interessare anche altre province.

Quindi credo che ci siano le premesse per l'adozione da parte del governo di un passaggio in zona di rischio più elevata, con misure più stringenti per le province di Bari e di Taranto rispetto al resto della Puglia, che comunque è in generale peggioramento, con relativa chiusura della didattica in presenza in tutte le scuole ovunque siano rilevati superamenti dei parametri previsti dall'ultimo dpcm del governo, come stiamo già facendo oggi con ordinanza per le province di Bari e Taranto, e in altre se si dovessero verificare superamenti nelle prossime settimane”.

Questa mattina, il direttore generale della Asl di Brindisi, Giuseppe Pasqualone, ha effettuato il sopralluogo tecnico nella struttura individuata quale sede del centro vaccinale per il Covid-19 a Latiano.  Si tratta del Pio Istituto Caterina Scazzeri, struttura che in passato ha ospitato una casa di riposo.

L’amministrazione comunale aveva messo a disposizione anche altri edifici pubblici, ma la scelta dei tecnici aziendali è caduta sullo Scazzeri in virtù delle caratteristiche dell'immobile che si presta alle esigenze di sicurezza degli spazi e dei percorsi richieste dalla campagna vaccinale. Il direttore generale, accompagnato dal sindaco del paese, Cosimo Maiorano, ha ispezionato i locali, apprezzando il lavoro svolto in sinergia tra Comune e Asl per adeguare a tempo di record l'ex casa di riposo: in pochi giorni, infatti, sono stati allestiti tutti gli ambienti previsti lungo il percorso che si sviluppa attorno al chiostro presente al centro dell'edificio.
“Oggi a Latiano – dice Pasqualone - inauguriamo un altro importante centro vaccinale: prossimamente procederemo con Francavilla Fontana, Mesagne e via via gli altri comuni. Il sindaco ha svolto un lavoro eccezionale: in pochissimo tempo ha concesso la disponibilià di una struttura utile, molto comoda e sicura. Nella prossima settimana vogliamo completare l'allestimento di tutti gli altri centri previsti, poi ci dedicheremo al reclutamento del personale, che ci auguriamo possa dare la propria disponibilità anche a titolo volontario: medici, infermieri e amministrativi. Questo a Latiano è già avvenuto grazie alla collaborazione con l'associazione "L'isola che non c'è".  La situazione attuale è difficile per tutti: la vaccinazione di massa può essere portata a termine solo con l'aiuto reciproco. Sono sicuro che tutti, a partire dai sindaci, daranno il loro contributo per il successo di questa campagna vaccinale”. 
Ieri, invece, è stato inaugurato l'hub vaccinale di Ceglie Messapica, allestito all'interno del Palasport 2006: nei 1000 metri quadri del palazzetto messo a disposizione dell'amministrazione comunale sono state realizzate 6 postazioni per la somministrazione dei vaccini. “In media questo hub - spiega Stefano Termite, direttore del Sisp della Asl -potrebbe accogliere tra i 400 e i 500 utenti al giorno. Lo spazio è organizzato per garantire la sicurezza in ogni fase dell'attività vaccinale, dall'accoglienza fino al congedo”.
 

FareAmbiente Carovigno/Ostuni: “Sì, al turismo di lusso, ma nel rispetto del paesaggio”. 

Il presidente del laboratorio verde Jacopo Russo esprime le proprie considerazioni sull’investimento del lusso targato Four Seasons e di quello del gruppo Lmvh
OSTUNI- “Il Laboratorio Verde di FareAmbiente Carovigno/Ostuni, attento alle dinamiche di salvaguardia e tutela del territorio accoglie di buon grado sia la notizia di qualche giorno fa relativa alla costruzione di un resort di lusso targato Fours Seasons, sulla costa ostunese in località Creta Rossa, sia quella secondo cui il celebre marchio Louis Vuitton abbia deciso di creare in contrada Taverne, sempre in agro di Ostuni, venti suite”. 
Sono le parole del presidente di FareAmbiente laboratorio Carovigno/Ostuni Jacopo Russo dopo aver appreso che lo stesso Bernard Arnault, proprietario del gruppo del lusso Lvmh, riconosciuto ai più col marchio Louis Vuitton, ha personalmente visionato la struttura Masseria Le Taverne, acquisendone la proprietà. 
“FareAmbiente guarda con interesse a questi investimenti importanti e determinanti in chiave turistica sul territorio, salvo che il tutto si svolga in ossequio al rispetto del territorio e dei regolamenti” precisa Jacopo Russo. “La Puglia, specie, la nostra area che va dall'Alto Salento alla Valle d'Itria non è nuova all’arrivo di importanti investitori e buyers che da più di dieci anni stanno puntando su una realtà che si dimostra turisticamente in forte ascesa.
Gli investimenti, che porterebbero senza alcun dubbio benessere e lavoro, devono farsi nel rispetto e nella salvaguardia dell'ambiente e del paesaggio, perché il turismo, se ben attuato in chiave sostenibile dal punto di vista ambientale, non può che rappresentare il futuro per l’economia dell'intera Puglia” conclude il presidente di FareAmbiente, Jacopo Russo, augurandosi che ulteriori buyers possano decidere di investire sul territorio rivalutando le tante masserie e palazzi nelle cittadine dalla Valle d’Itria all’Alto Salento.
 

Visita guidata con rievocatori storici, nel tempio di San Giovanni al Sepolcro: virtuale. Il 14 marzo 2021 dalle ore 17.20, l'associazione Community HUB Brindisi, circolo ARCI della città con la collaborazione del gruppo archeologico “Gruppo Archeo Brindisi”, grazie all'opportunità concessa dal Comune di Brindisi, faranno si che le telecamere di “ConnectPeople - oltre il covid” entreranno nel vivo della storia attraversando il presente per fare un passo indietro nel tempo, all'interno di uno degli attrattori turistici più importanti della città di Brindisi: il Tempio di San Giovanni al sepolcro.

il viaggio virtuale all'interno del Tempio di San Giovanni al sepolcro sarà un tour molto particolare, saremo accompagnati da rievocatori storici, i quali ci doneranno l'esperienza di immersione nella storia, grazie alla collaborazione del Gruppo Archeo Brindisi, da sempre impegnati nel ridare vita alla storia del nostro territorio.

Un'esperienza straordinaria, un viaggio misto tra partecipazione attiva e una visita mai vista prima. Una diretta streaming tra interattività e diffusione globale attraverso i mezzi che oggi ci vedono protagonisti considerando la situazione pandemica in corso.

L'interazione tra guida turistica e “turista virtuale” avverrà in una dimensione particolare, tutto quello che ordinariamente viene realizzato sul campo ora avverrà attraverso l’online, avendo in “prima fila” una visione unica e mai vista prima.

La cultura è un settore che va presieduto, tutelato e conservato, in un periodo dove tutto è online vogliamo costruire ponti virtuali per avvicinare sempre più la cultura in un contesto sociale disgregato.

Come partecipare a “nel tempio live”?

  1. i posti per partecipare alla videochiamata sono terminati, ma si potrà seguire senza problemi la diretta seguendo il punto due
  2. Partecipazione alla live - sarà possibile comunque prendere parte alla live connettendosi sui canali Facebook delle realtà quali l’associazione Community HUB Brindisi o del Gruppo Archeo Brindisi, per maggiori info segui il sito www.communityhubrindisi.it o visita la pagina Facebook @communityhubrindisi

Per maggiori informazioni contattateci all'indirizzo email o tramite la pagina Facebook
Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
@communityhubrindisi 

L'associazione "Community HUB Brindisi - APS" - circolo ARCI
e l'associazione "Gruppo Archeo Brindisi"

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CONFCOMMERCIO BRINDISI – DONATO PISTOLA E’ IL NUOVO PRESIDENTE DELLA DELEGAZIONE DI FASANO. ELETTO IL NUOVO CONSIGLIO DIRETTIVO.

Si è svolta a Fasano, nell’aula consiliare di Palazzo di Città, l’assemblea dei soci della Confcommercio della delegazione di Fasano.

I lavori sono stati aperti dal Vice Presidente Gianni Corciulo, il quale ha illustrato l’attività che sta svolgendo la Confcommercio in provincia di Brindisi a sostengo del sistema delle imprese, in un momento difficilissimo per gli effetti dell’emergenza sanitaria.

Ha fatto seguito l’intervento del direttore provinciale Angelo Colella, il quale ha posto l’accento sull’importanza del sistema associativo in un momento in cui il settore del commercio ha bisogno di ampio sostegno per venire fuori da una crisi senza precedenti.

Dopo di che è intervenuto il coordinatore cittadino di Confcommercio-Fasano, Donato Pistola, che ha illustrato il lavoro di riorganizzazione in corso per consolidare la presenza dell’Associazione nella città di Fasano.

L’assemblea è proseguita con l’intervento del consulente di Confcommercio Matteo Missere che ha fornito elementi particolarmente utili ed a supporto delle imprese nei settori del credito e della formazione.

Si è passati, poi, all’elezione del presidente e del consiglio direttivo della delegazione di Fasano.

Per acclamazione Donato Pistola è stato eletto Presidente, mentre compongono il direttivo Alberto Cardone, Marco Cedro, Giacomo Cofano, Pierpaolo Cupertino, Maria Di Bari, Donato Di Tano, Oronzo Lo Prete, Samuele Olive, Francesco Peccarisi, Michelangelo Saladino, Nicola Sasso, Carlo Sgarbi, Donato Vinci e Filippa Donnaloia. 

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