Redazione

Nelle edicole il numero di febbraio di “Buone Nuove – l’altra informazione”, il periodico edito dalla Km707 Smart srls che porta le firme di due giornalisti di Mesagne: Cosimo Saracino e Tranquillino Cavallo.
Stralcio dell'Editoriale che potrete leggere nel nuovo numero:

"DIRITTO ALLA PRIVACY E DOVERE A RISPETTARE L'AMBIENTE”
C’è un limite alla privacy quando si tratta di reati in materia ambientale? Per il deposito dei rifiuti, al punto 5.2 del provvedimento dell’8 aprile 2010, il Garante ammette l’uso dei sistemi di videosorveglianza solo in caso di inefficacia o impossibilità di sistemi al­ternativi e sia per quanto riguarda le disposizioni sanzionate amministrativa­mente…...

----------------
Per restare aggiornato con le ultime news del Gazzettino di Brindisi seguici e metti “Mi piace” sulla nostra pagina
Facebook. Puoi guardare i video pubblicati sul nostro canale YouTube
Per scriverci e interagire con la redazione
contattaci 

Francavilla Fontana. Sottrae gas metano, denunciato.

I Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Francavilla Fontana, a conclusione degli accertamenti, hanno denunciato in stato di libertà un 30enne del luogo, per furto aggravato di gas metano. In particolare, nel corso di un controllo operato presso il suo domicilio, congiuntamente al personale della società di distribuzione, è stato accertato il furto di gas metano dai contatori della citata società, mediante l’installazione di un by-pass allacciato abusivamente all’impianto domestico. I danni sono in corso di quantificazione.

Villa Castelli. Somministra bevande oltre l’orario consentito, commerciante contravvenzionato.consentito I Carabinieri della Stazione di Villa Castelli, a conclusione di attività ispettive per il contenimento della diffusione del virus Covid–19, hanno contestato violazioni amministrative nei confronti del titolare di un esercizio pubblico del luogo, il quale, nella serata del 24 febbraio scorso, ha somministrato bevande a sei clienti, seduti ai tavoli, oltre l’orario consentito.

Risulta ammesso a finanziamento solo il 6% delle domande di espianto e reimpianto presentate dai singoli agricoltori che hanno atteso 7 anni per ricominciare a lavorare e a produrre dopo la grave crisi causata dalla Xylella fastidiosa. E’ il commento di Coldiretti Puglia, in seguito all’analisi delle graduatorie del bando a valere sull’articolo 6 del piano per la rigenerazione olivicola da 300 milioni di euro. ​

“Delle 8133 domande pervenute all’Assessorato regionale all’Agricoltura ne sono state finanziate solo 521 e sono passati solo 23 progetti collettivi, a fronte di una richiesta complessiva per 216 milioni di euro. E’ necessario avviare un confronto con i Ministeri dell’Agricoltura, dello Sviluppo Economico e per il Sud, affinché vengano destinati ulteriori fondi vitali per gli espianti, i reimpianti, la diversificazione, oltre che per la prevenzione, rimodulando al contempo il Piano per la rigenerazione olivicola”, afferma Gianni Cantele, presidente di Coldiretti Lecce.

Risultano escluse aziende agricole a cui non è stato concesso il punteggio di merito – aggiunge Coldiretti Puglia – perché non è stata riconosciuta la qualifica di IAP e CD, per il mancato controllo istruttorio del dato negli elenchi dell’INPS.

“La dotazione finanziaria di 40 milioni di euro per gli espianti e i reimpianti è risultata assolutamente insufficiente, considerato che la Xylella ha colpito ormai il 40% del territorio regionale. Per questo sosterremo l’assessore regionale all’Agricoltura Pentassuglia in ogni sede anche comunitaria – insiste il presidente Cantele – perché è urgente riattivare il pressing sugli organi competenti UE per stanziare risorse congrue alla prevenzione e per espianti e reimpianti, anche di altre specie resistenti alla Xylella per la ricostruzione del patrimonio produttivo e paesaggistico”.

Serve anche la rimodulazione del Piano per la rigenerazione olivicola da 300 milioni di euro – insiste Coldiretti Puglia - valutando quali strumenti non abbiano assorbito tutte le risorse a disposizione e per quali ragioni. Anche la misura ‘Salva Frantoi’ va riattivata perché i 35 milioni di euro non sono stati completamente utilizzati a causa dei requisiti di accesso e vanno rimessi a disposizione delle strutture dismesse, vendute all’estero, con oltre 100 frantoi che non riapriranno più i battenti a causa della grave crisi causata dalla Xylella nelle province di Lecce, Brindisi e Taranto negli ultimi 6 anni.

Nel Salento gli agricoltori sono senza reddito da 7 anni, si contano milioni di ulivi secchi, i frantoi sono stati svenduti a pezzi in Grecia, Marocco e Tunisia, sono andati persi 5mila posti di lavoro nella filiera dell’olio extravergine di oliva, con un trend che rischia di diventare irreversibile – dice Coldiretti Puglia - se non si interviene con strumenti adeguati per affrontare dopo anni di tempo perduto inutilmente il ‘disastro colposo’ nel Salento.

Incontrovertibile lo scenario della filiera olivicola a Lecce – denuncia Coldiretti Puglia - dove nella campagna olearia 2020 si è registrato il crollo dell’85% di olio rispetto alle medie storiche, perché la produzione di olive Cellina e Ogliarola è azzerata e risultano produttive solo le piante di Leccino e qualche impianto di ‘Favolosa’ messo a dimora vent’anni fa.

Continuare a pensare che la Xylella sia un problema solo dell’agricoltura – afferma Coldiretti Puglia - è la dimostrazione della miopia di quanti ancora non prendono coscienza del danno arrecato dalla malattia a tutta l’economia, dall’agricoltura al turismo, fino agli investimenti per l’indotto commerciale e artigianale legato all’agroalimentare e alla ricettività, per cui serve un impegno corale di tutti che vada oltre la Puglia, perché la Xylella è un problema nazionale ed europeo.

La Xylella ha provocato effetti più disastrosi di un terremoto – conclude Coldiretti Puglia - con ripercussioni drammatiche di natura produttiva, ambientale, economica, lavorativa, con esigenze di contenimento, di ricostruzione, di sostegno che vanno affrontate in maniera strategica, univoca e di sistema, rendendo i procedimenti fluidi e fruibili.

Emergenza epidemiologica, gli aggiornamenti. 

A Mesagne si contano 2 nuovi casi e 5 guariti. Sono 69 le persone attualmente positive, di cui 5 in ospedale, tra di loro 2 sono in condizioni critiche.

La Cgil è con i riders

Febbraio 26, 2021
 
Il NIdiL CGIL Brindisi e la CGIL di Brindisi a fianco delle persone che di Lavoro fanno i RIDERS. 
 
Durante la pandemia, prima e seconda ondata, i riders sono diventati una categoria di lavoratori essenziali, ma quasi a nulla sono valse le denunce sulla scarsa attenzione da parte dell’ ”algoritmo” in merito alle condizioni di salute e sicurezza. Denunce ripetutamente sottovalutate da media nazionali, ma non dalla CGIL che ha continuato con forza e costanza a sostenere le lavoratrici e i lavoratori addetti alla consegna degli ordini sulle piattaforme.
La questione di base sulla vertenza dei rider è il loro inquadramento come lavoratori autonomi (senza diritti e tutele) mentre invece, lo sosteniamo da sempre come CGIL, sono di fatto dei dipendenti (o comunque dei collaboratori eterorganizzati con i diritti e le tutele del CCNL), da sempre ci scontriamo con l’associazione datoriale che, per inciso, si rifiuta di riconoscere persino i diritti sindacali e non si confronta con i sindacati più rappresentativi.
 
Oggi siamo davanti ad un bivio, dopo l’indagine che ha coinvolto nell’inchiesta le principali aziende di delivery che operano in Italia e che ha portato a sanzioni per 733 milioni di euro facendo emergere le condizioni di 60.000 riders e confermando le numerose denunce della CGIL sul mancato rispetto della normativa su Salute e Sicurezza da parte di molte aziende del settore food delivery. L’inchiesta entra anche nel merito della qualificazione del rapporto di lavoro, anche qui, confermando quanto portato avanti dal NIdiL CGIL nazionale in questi anni, non solo per mezzo dell'azione sindacale ma anche nelle aule di tribunale.
A questo punto i riders andrebbero assunti e messi sotto contratto, il contratto dovrebbe garantire tutele come compenso orario, ferie, malattia, maternità/paternità, indennità per lavoro notturno e festivi, oltre a coperture assicurative, dispositivi di sicurezza gratuiti in dotazione, formazione obbligatoria e tutele previdenziali.
Riteniamo sia prioritario arrivare ad accordi capaci di rispondere all'esigenza di coniugare flessibilità e sostenibilità e di garantire un salario certo e dignitoso con un minimo orario garantito, un sistema premiante equo ed il riconoscimento di agibilità e diritti sindacali, fermando l’assurdo del free login che di fatto crea un esercito di possibili lavoratori ma che non garantisce a nessuno di loro il sostentamento e la dignità lavorativa, ma anche per combattere questo sistema di caporalato digitale che nel solco di buchi normativi ha prodotto del cottimo non più tollerabile.
 
L'azione di NIdiL Cgil Brindisi, con il supporto della CGIL di Brindisi e del suo sistema di servizi, proseguirà senza sosta a tutela delle lavoratrici e dei lavoratori e andrà avanti con la stessa forza e con lo stesso impegno che ci hanno portato fin qui, rimanendo accanto ai lavoratori che stanno rivendicando dignità, sapendo che è in corso una battaglia difficile e che sarà ancora lunga ma che il risultato dovrà necessariamente la conquista di diritti e tutele per tutti.
 
Per questo lunedì 1 marzo 2021 si terrà sul piazzale antistante la CGIL un evento dedicato ai Riders del territorio ed alle loro rivendicazioni.
 
Il Segretario Generale CGIL di Brindisi 
Antonio Macchia 
Il segretario Generale NIdiL CGIL Brindisi 
Luciano Quarta

La Cgil è con i riders

Febbraio 26, 2021
 
Il NIdiL CGIL Brindisi e la CGIL di Brindisi a fianco delle persone che di Lavoro fanno i RIDERS. 
 
Durante la pandemia, prima e seconda ondata, i riders sono diventati una categoria di lavoratori essenziali, ma quasi a nulla sono valse le denunce sulla scarsa attenzione da parte dell’ ”algoritmo” in merito alle condizioni di salute e sicurezza. Denunce ripetutamente sottovalutate da media nazionali, ma non dalla CGIL che ha continuato con forza e costanza a sostenere le lavoratrici e i lavoratori addetti alla consegna degli ordini sulle piattaforme.
La questione di base sulla vertenza dei rider è il loro inquadramento come lavoratori autonomi (senza diritti e tutele) mentre invece, lo sosteniamo da sempre come CGIL, sono di fatto dei dipendenti (o comunque dei collaboratori eterorganizzati con i diritti e le tutele del CCNL), da sempre ci scontriamo con l’associazione datoriale che, per inciso, si rifiuta di riconoscere persino i diritti sindacali e non si confronta con i sindacati più rappresentativi.
 
Oggi siamo davanti ad un bivio, dopo l’indagine che ha coinvolto nell’inchiesta le principali aziende di delivery che operano in Italia e che ha portato a sanzioni per 733 milioni di euro facendo emergere le condizioni di 60.000 riders e confermando le numerose denunce della CGIL sul mancato rispetto della normativa su Salute e Sicurezza da parte di molte aziende del settore food delivery. L’inchiesta entra anche nel merito della qualificazione del rapporto di lavoro, anche qui, confermando quanto portato avanti dal NIdiL CGIL nazionale in questi anni, non solo per mezzo dell'azione sindacale ma anche nelle aule di tribunale.
A questo punto i riders andrebbero assunti e messi sotto contratto, il contratto dovrebbe garantire tutele come compenso orario, ferie, malattia, maternità/paternità, indennità per lavoro notturno e festivi, oltre a coperture assicurative, dispositivi di sicurezza gratuiti in dotazione, formazione obbligatoria e tutele previdenziali.
Riteniamo sia prioritario arrivare ad accordi capaci di rispondere all'esigenza di coniugare flessibilità e sostenibilità e di garantire un salario certo e dignitoso con un minimo orario garantito, un sistema premiante equo ed il riconoscimento di agibilità e diritti sindacali, fermando l’assurdo del free login che di fatto crea un esercito di possibili lavoratori ma che non garantisce a nessuno di loro il sostentamento e la dignità lavorativa, ma anche per combattere questo sistema di caporalato digitale che nel solco di buchi normativi ha prodotto del cottimo non più tollerabile.
 
L'azione di NIdiL Cgil Brindisi, con il supporto della CGIL di Brindisi e del suo sistema di servizi, proseguirà senza sosta a tutela delle lavoratrici e dei lavoratori e andrà avanti con la stessa forza e con lo stesso impegno che ci hanno portato fin qui, rimanendo accanto ai lavoratori che stanno rivendicando dignità, sapendo che è in corso una battaglia difficile e che sarà ancora lunga ma che il risultato dovrà necessariamente la conquista di diritti e tutele per tutti.
 
Per questo lunedì 1 marzo 2021 si terrà sul piazzale antistante la CGIL un evento dedicato ai Riders del territorio ed alle loro rivendicazioni.
 
Il Segretario Generale CGIL di Brindisi 
Antonio Macchia 
Il segretario Generale NIdiL CGIL Brindisi 
Luciano Quarta

Importanti novità in arrivo per le opere pubbliche di Francavilla Fontana. Nelle scorse ore è stato pubblicato il Decreto del Ministero dell’Interno relativo ai finanziamenti dei lavori di messa in sicurezza delle infrastrutture presenti sui territori cittadini.

Le due progettualità presentate dall’Amministrazione Comunale, che prevedono un investimento di 5 milioni di euro, sono risultate ammissibili e, grazie allo scorrimento della graduatoria, saranno finanziabili nel 2022 nella seconda fase dell’intervento governativo.

“Si tratta di un risultato straordinario – dichiara il Sindaco Antonello Denuzzo – grazie a questi 5 milioni di euro potremo intervenire su due questioni che da tempo attendono una soluzione definitiva e che diversamente avrebbero richiesto un impegno economico notevole da parte del nostro Comune.”

3 milioni di euro saranno investiti per la mitigazione del rischio idraulico R4. Il progetto riguardante gli interventi è stato presentato nei mesi scorsi e prevede una risoluzione delle criticità strutturali che sono causa degli allagamenti del quartiere Musicisti. In relazione a questa nota problematica è in programma, a breve, un primo stralcio di interventi finanziati con 100 mila euro di fondi comunali. Questo primo step di lavori, che sarà realizzato a prescindere dal finanziamento, interesserà via Di Vagno e consisterà nella pulizia e manutenzione della rete di cunicoli dove corrono le acque, nell’eliminazione degli allacciamenti di fogna nera che ne ostruiscono il passaggio, nella realizzazione di una nuova condotta con un diametro superiore a quello esistente e nella collocazione di nuovi pozzetti con griglie di captazione.

“Il nostro approccio sulla R4 è radicale. L’obiettivo che ci siamo posti è quello della risoluzione definitiva della problematica – prosegue il Sindaco – comprendo le lamentele dei residenti che da anni si battono per il superamento delle criticità esistenti, ma ormai il cammino è tracciato. Cominceremo al più presto con lavori che favoriranno il fluire delle acque e, finalmente, potremo completare in tempi brevi l’opera in tutta la sua portata grazie ai 3 milioni di euro di questo finanziamento.”

L’altro intervento, che prevede un investimento 2 milioni di euro, riguarda la messa in sicurezza e riqualificazione viaria delle contrade cittadine, in particolare le cosiddette strade bianche.

“I 2 milioni di euro ci consentiranno di intervenire con forza nelle contrade – spiega il Sindaco – da più parti continuiamo a ricevere segnalazioni di strade dissestate. Avremo la possibilità non solo di operare manutenzioni, ma di asfaltare per la prima volta molte vie.”

Il finanziamento sarà possibile grazie alle ulteriori somme messe a disposizione dall’ex Governo Conte che ha previsto specificatamente per questa misura un investimento ulteriore di 1,75 miliardi di euro per l’annualità 2022. Queste somme integrano gli 1,85 miliardi stanziati nel 2021.

“Queste somme – conclude il Sindaco Denuzzo – innescheranno un virtuoso effetto domino. Gli investimenti che avevamo destinato per R4 consentiranno di finanziare altri progetti, accelerando il processo di realizzazione di altre opere su cui stiamo lavorando da tempo. Con questi 5 milioni di euro salgono ad 11 milioni i finanziamenti ottenuti dalla nostra Amministrazione Comunale in questi due anni e mezzo. Questi risultati sono il frutto di un duro lavoro di programmazione realizzato in sinergia con gli Uffici. Non si tratta di semplici traguardi, ma di nuovi punti di partenza che consentiranno di cambiare progressivamente il volto della Città.”

---------------

Per restare aggiornato con le ultime news del Gazzettino di Brindisi seguici e metti “Mi piace” sulla nostra pagina FacebookPuoi guardare i video pubblicati sul nostro canale YouTube.   

Per scriverci e interagire con la redazione contattaci   

La STP Brindisi, per consentire il rispetto dell’obbligo di dotarsi di idoneo titolo di viaggio prima della salita a bordo dell’autobus, mette a disposizione della propria clientela numerose possibilità di acquistare il biglietto o l’abbonamento.

In particolare, in alternativa all’acquisto presso la rete di rivendite autorizzate presenti in tutto il territorio servito, è possibile acquistare i titoli di viaggio attraverso la App MyCicero e la piattaforma web Itineris sul sito www.cotrap.it, con la quale si può anche prenotare il viaggio di interesse.

Si rammenta inoltre che, in via del tutto eccezionale, nei limiti delle modalità operative consentite dalle linee guida vigenti nel periodo emergenziale, è possibile acquistare il biglietto dal conducente a tariffa maggiorata.

Tale opportunità, che continua tuttavia a rimanere una eccezione rispetto alle possibilità sopra evidenziate, può creare difficoltà alla regolarità e sicurezza del servizio ed alle condizioni di tutela della salute del personale aziendale e dell’utenza. Per tali ragioni, a partire dal prossimo 1° marzo 2021 verranno attivate le nuove modalità di rilascio dei biglietti a tariffa maggiorata che prevedono la tariffa minima del servizio pari ad € 2,00. 

La Direzione aziendale raccomanda in ogni caso di munirsi di biglietto o di abbonamento prima di iniziare il viaggio.

---------------

Per restare aggiornato con le ultime news del Gazzettino di Brindisi seguici e metti “Mi piace” sulla nostra pagina FacebookPuoi guardare i video pubblicati sul nostro canale YouTube.   

Per scriverci e interagire con la redazione contattaci   

Il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano sulla base delle informazioni del direttore del dipartimento Promozione della Salute Vito Montanaro, informa che oggi venerdì 26 febbraio 2021 in Puglia, sono stati registrati 8.179 test per l'infezione da Covid-19 coronavirus e sono stati registrati 1.104 casi positivi: 429 in provincia di Bari, 88 in provincia di Brindisi, 75 nella provincia BAT, 172 in provincia di Foggia, 76 in provincia di Lecce, 258 in provincia di Taranto, 3 casi fuori regione, 3 casi provincia di residenza non nota.

Sono stati registrati 22 decessi: 9 in provincia di Bari, 1 in provincia BAT,  2 in provincia di Foggia, 3 in provincia di Lecce, 7 in provincia di Taranto.

Dall'inizio dell'emergenza sono stati effettuati 1.540.574 test.

108.948 sono i pazienti guariti.

32.039 sono i casi attualmente positivi.

Il totale dei casi positivi Covid in Puglia è di 144.874 così suddivisi:

55.276 nella Provincia di Bari;

15.468 nella Provincia di Bat;

10.736 nella Provincia di Brindisi;

29.146 nella Provincia di Foggia;

12.298 nella Provincia di Lecce;

21.207 nella Provincia di Taranto;

580  attribuiti a residenti fuori regione;

163 provincia di residenza non nota.

I Dipartimenti di prevenzione delle Asl hanno attivato tutte le procedure per l'acquisizione delle notizie anamnestiche ed epidemiologiche, finalizzate a rintracciare i contatti stretti.

---------------

Per restare aggiornato con le ultime news del Gazzettino di Brindisi seguici e metti “Mi piace” sulla nostra pagina FacebookPuoi guardare i video pubblicati sul nostro canale YouTube.   

Per scriverci e interagire con la redazione contattaci