Redazione

La Commissione Sanità della Regione Puglia, presieduta dal consigliere Mauro Vizzino, ha approvato all’unanimità una proposta di legge - sottoscritta dai consiglieri Amati (p.f.), Vizzino, Caracciolo e Paolicelli - con cui si intende rendere obbligatorio lo screening per la diagnosi precoce per la SMA (atrofia muscolare spinale). L’obiettivo è quello di garantire una diagnosi precoce in età neonatale per avviare la somministrazione di efficaci terapie farmacologiche.
“Ho portato immediatamente in discussione questa proposta di legge – afferma il Presidente Vizzino – anche per un elemento simbolico, visto che il 28 febbraio è la giornata mondiale dedicata alle malattie rare che nel nostro Paese colpiscono oltre due milioni di persone. La SMA, in particolare, è la prima causa di mortalità infantile. Adesso auspichiamo che questa proposta di legge giunga quanto prima all’esame del Consiglio regionale, confermando una grande sensibilità della Puglia ad affrontare in maniera incisiva il dramma delle malattie rare”.

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Mesagne. Detiene in casa stupefacente, bilancino di precisione, materiale per il confezionamento di dosi e banconote di vario taglio, arrestato. I Carabinieri della Stazione di Mesagne, a conclusione degli accertamenti, hanno tratto in arresto D’ERRICO Paolo, 25enne del luogo, per detenzione di sostanza stupefacente ai fini di spaccio. In particolare, nel primo pomeriggio del 25 febbraio, a seguito di perquisizione domiciliare presso la sua abitazione, i militari hanno trovato nella sua camera da letto e nel bagno, 6 dosi di marijuana opportunamente confezionate, per un peso complessivo di 26 grammi, materiale per il suo confezionamento, un bilancino di precisione e 26,00 euro in banconote di vario taglio. La sostanza stupefacente, gli oggetti e il denaro sono stati sottoposti a sequestro e l’arrestato, al termine delle formalità di rito, è stato tradotto presso la sua abitazione in regime di arresti domiciliari, come disposto dall’Autorità Giudiziaria.

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Una manciata di cagnolini appena nati sono stati abbandonati in campagna da qualche individuo insensibile. I pelosetti eranno avvolti e legati in alcuni stracci. La scoperta è stata fatta da una signora che mentre stava facendo footing si è accorta dei piccoli cagnolini gettati ai piedi di un albero. Sdegno e indignazione per il vile gesto umano. 

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Si sono aggravate in campagna le condizioni di disagio degli anziani a causa dell’emergenza pandemica con oltre il 30% dei nonni che vivono in povertà assoluta e necessitano di politiche di sostegno e socio-sanitarie E’ quanto emerso nel corso dell’incontro dell’Associazione regionale dei Pensionati di Coldiretti Puglia e l’assessore regionale al Welfare, politiche di benessere sociale e programmazione sociale ed integrazione socio-sanitaria, Rosa Barone ed il presidente nazionale dell’Associazione Pensionati Coldiretti, Giorgio Grenzi.

“Serve una stretta sul piano socio-sanitario regionale scaduto a dicembre 2020 che va rifatto per il prossimo triennio fino al 2023, con servizi di domiciliazione e programmando interventi nel campo della prevenzione, della cura e  della  tutela della salute. Abbiamo chiesto l’istituzione di un tavolo regionale della terza età presso l'assessorato al welfare, proposta accolta  con favore dall’Assessore regionale Barone, al fine di partecipare attivamente e con proposte concrete alle scelte che si andranno a determinare per la riformulazione del piano regionale delle politiche sociali e candidarsi sin da ora a collaborare, per la sua attuazione, negli ambiti territoriali pugliesi”, ha affermato il presidente dell’Associazione regionale dei Pensionati di Coldiretti Puglia, Angelo Marseglia.

Per 425mila anziani over 70 in Puglia, di cui 147mila vivono con pensioni minime di circa 516 euro, con uno scenario che si aggrava nelle aree rurali più difficili da presidiare – aggiunge Coldiretti Puglia - con la pandemia da Covid che ha generato ansia e apprensione per il futuro e la salute nelle persone più vulnerabili e sensibili e gli anziani, in particolare quelli soli, sono fra i soggetti più esposti a queste dinamiche e quindi più a rischio di truffe da parte di associazioni criminali che ne vogliono approfittare per rubare risparmi, gioielli e ricordi di famiglia.

“Va attuata la legge sull’invecchiamento attivo, allargando il provvedimento anche ai pensionati del lavoro autonomo, attraverso politiche integrate a favore delle persone anziane, valorizzando le loro esperienze professionali, formative e cognitive e programmando interventi nel campo della prevenzione, della cura e  della  tutela della salute. E’ grave il disagio avvertito dai nostri anziani, presenza vitale nelle campagne, a forte rischio truffe e raggiri, con una condizione già ai limiti della fascia di povertà per le pensioni minime e con uno Stato Sociale sempre meno attento ai loro bisogni e a quelli delle loro famiglie”, ha aggiunto il direttore di Coldiretti Puglia, Pietro Piccioni.

I network parentali sono fra i più importanti per garantire qualità e serenità di vita alle persone più avanti negli anni che spesso – insiste Angelo Marseglia, presidente dell’Associazione dei Pensionati di Coldiretti Puglia –  devono affrontare patologie più o meno gravi per le quali l’aspetto psicologico è parte integrante della terapia riabilitativa insieme alla collaborazione degli oltre 350mila operatori di cooperative sociali e di assistenza che seguono milioni di famiglie affiancando il lavoro dei servizi pubblici.

La presenza degli anziani all’interno della famiglia in generale, e di quella agricola in particolare, è stata considerata come una forma arcaica da superare mentre con la crisi – sostiene Coldiretti Puglia – si sta dimostrando fondamentale per affrontare le difficoltà economiche e sociali di molti cittadini. La solidarietà tra generazioni sulla quale si fonda l’impresa familiare è – aggiunge Coldiretti Puglia – un modello vincente per vivere e stare bene insieme e non un segnale di arretratezza sociale e culturale come è stato spesso affermato.

Le pensioni aiutano i bilanci per più di una famiglia su tre con la presenza dei nonni in casa che viene giudicata positivamente per il contributo economico e sociale che sono in grado di offrire in un momento di difficoltà.

Da qui la necessità di intervenire per tutelare gli anziani, patrimonio di esperienza e ausilio vitale nelle famiglie, recuperare il potere di acquisto delle pensioni più basse – afferma Coldiretti Puglia – eliminare ogni forma di discriminazione fra lavoratori dipendenti ed autonomi anche per quanto attiene gli assegni familiari, riconoscere un sostegno per le famiglie che si fanno carico di accudire in casa gli anziani con disabilità e/o non autosufficienza, definire i livelli essenziali di assistenza, potenziare i servizi di prevenzione presso gli ambulatori di medicina generale allo scopo di assicurare, agli anziani a basso reddito, gli accertamenti diagnostici in forma ambulatoriale, con riduzione delle liste di attesa, dei ricoveri in ospedale e della spesa sanitaria.

Va anche riconosciuto un sostegno alle famiglie che si fanno carico di accudire in casa gli anziani con disabilità e/o non autosufficienza. E’ evidente – conclude Coldiretti Puglia – l’insostenibilità sociale della situazione a carico dei coltivatori pensionati e delle loro famiglie, sui quali si vanno sempre più scaricando i disservizi e le insufficienze dell’intervento pubblico.

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Emergenza epidemiologica, gli aggiornamenti. 

A Mesagne si conta 1 nuovo caso e 6 guariti. Sono 72 le persone attualmente positive, di cui 5 in ospedale, tra di loro 2 sono in condizioni critiche.

Dalla fine della prossima settimana,  vaccini permettendo, inizierà a Mesagne la vaccinazione degli over 80 e personale scolastico. Il centro di vaccinazione sarà presso la scuola "Falcone ". L'ASL, infatti, ha scartato la struttura del polivalente Bardicchia.

Gli studenti e i docenti dell'IISS Ferdinando di Mesagne parteciperanno domani​ all’incontro con​ l’onorevole GERO GRASSI,​ che​ riferirà​ sulle risultanze delle inchieste svolte in questi anni dalle Commissioni parlamentari istituite​ per indagare sul rapimento e poi sulla uccisione dell’Onorevole Aldo Moro,​ allo scopo di addivenire ad una “verità storica” su una delle pagine più buie della nostra recente storia.

Celebrata in Italia dal 2008, la Giornata delle Malattie Rare si svolge ogni anno l'ultimo giorno di febbraio, un mese noto per avere un numero "raro" di giorni. Quest’anno ricorre domenica 28 febbraio, con eventi limitati a causa della pandemia in atto. 

La comunità scientifica e quella dei malati rari, hanno tuttavia rispettato l’impegno di promuovere iniziative con l’obiettivo principale di sensibilizzare l'opinione pubblica e i responsabili delle decisioni sulle diverse patologie rare e sul loro impatto sulla vita dei pazienti. La Regione Puglia, tramite l’AReSS ha organizzato il 23 un evento in modalità webinar dal titolo: "Genetica e nuove terapie in epoca Covid-19, Ripensare la rarità” che ha coinvolto il tessuto della comunità delle persone e dei professionisti. 
“Il numero di malattie rare conosciute e diagnosticate è superiore a 7.000 - commenta il dottor Giuseppe Pesole, responsabile del Centro Malattie Rare della Asl Brindisi -  ma è una cifra che aumenta di anno in anno con l’avanzare della ricerca scientifica e, in particolare, con i progressi della ricerca genetica. Ad oggi, circa il 6-8% della popolazione europea è colpita da una malattia rara, parliamo dunque non di pochi malati ma di milioni di persone”. 
Secondo i Registri regionali ed il rapporto MonitoRare 2020, in Italia i soggetti affetti da malattie rare sono circa 700 mila e molti in età pediatrica. Si tratta di patologie gravi, spesso croniche e talvolta progressive, che possono presentarsi già dalla nascita o dall'infanzia, oppure, come accade in più del 50% delle malattie rare, comparire nell'età adulta. Nella maggioranza dei casi ancora oggi non è disponibile una cura efficace, ma numerosi trattamenti appropriati possono migliorare la qualità della vita e prolungarne la durata. In alcuni casi sono stati ottenuti progressi sostanziali, dimostrando che non bisogna arrendersi ma, al contrario, perseguire e intensificare gli sforzi nella ricerca e nella solidarietà sociale.
“In Puglia continua Pesole - il Coordinamento Regionale Malattie Rare ha messo in atto in pochi anni diverse azioni su più fronti: ha avviato il nuovo Portale delle Malattie Rare, allestiti i Percorsi Diagnostici Terapeutici Assistenziali (PDTA) destinati alle persone affette da SLA e CIDP, avviata la piattaforma Hcasa per i servizi di telemedicina e individuate soluzioni di integrazione col Sistema Informativo Malattie Rare di Regione Puglia (SIMaRRP) a favore dell’assistenza sul territorio”.
In ogni Asl pugliese, con delibera di Giunta regionale del 2017, è stato istituito un Centro Territoriale per la facilitazione di accesso delle persone affette da malattie rare e delle famiglie “Il filo di Arianna”. Il Centro è punto di riferimento aziendale per tutti gli stakeholders per le Malattie Rare, assumendo il ruolo di punto di indirizzo ed orientamento, facilitatore delle comunicazioni fra i vari attori del processo assistenziale. Il team lavora in collaborazione con i Distretti Socio-Sanitari di residenza degli assistiti. Nella Asl di Brindisi il Centro ha sede nell’ex Ospedale Di Summa, telefono 0831 510416.

Fiumi di finanziamenti per il Comune di Mesagne, 3 milioni di euro in arrivo e un progetto di 1 milione e 885 mila euro dichiarato ammissibile. 

Sono stati presentati stamattina, nel corso della conferenza stampa che si è tenuta al Comune di Mesagne, i tre progetti finanziati dal ministero dell’Interno del valore complessivo di 3 milioni di euro.

La realizzazione dei lotti approvati consentirà la messa in sicurezza del territorio attraverso opportune opere di riqualificazione del Canale Capece, a ridosso di via Brodolini. In queste aree è previsto un intervento di naturalizzazione che servirà a convogliare il drenaggio delle acque meteoriche verso il sottosuolo.

Gli altri due progetti prevedono la sostituzione di due pozzi assorbenti in via Emilia e in Piazza San Michele Arcangelo: la collocazione di nuovi collettori di acqua bianca e il potenziamento di griglie per la raccolta delle acque piovane inciderà in modo significativo sui rischi idrogeologici legati alle gravi criticità derivanti dalle piogge torrenziali.

“Le risorse stanziate saranno investite per dare corso ad opere di fondamentale importanza per la città di Mesagne: erano state inserite nel piano triennale delle opere pubbliche del nostro Comune, in un programma destinato ad assumere sempre più i contorni della fattibilità”, ha spiegato il sindaco Toni Matarrelli, commentando il ruolo decisivo assunto dall’ufficio Tecnico comunale, rappresentato dall'ingegnere Claudio Perrucci e dal suo staff.

“Un incarico esterno di 16mila euro oggi ci restituisce investimenti per milioni di euro: si rivela vincente la scelta di ricorrere, quando serve, a professionisti preparati e motivati”, ha dichiarato l’assessore ai Lavori Pubblici, Roberto D’Ancona. Durante l’iniziativa, il primo cittadino e l’assessore hanno annunciato l’ammissione a finanziamento del progetto di 1milione e 885mila euro presentato dal Comune di Mesagne al ministero dell’Interno. La proposta avanzata ha l'obiettivo di ridurre la vulnerabilità sismica della Scuola Elementare “Giovanni XXIII”.

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Il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano sulla base delle informazioni del direttore del dipartimento Promozione della Salute Vito Montanaro, informa che oggi giovedì 25 febbraio 2021 in Puglia, sono stati registrati 10256 test per l'infezione da Covid-19 coronavirus e sono stati registrati 1.154 casi positivi: 420 in provincia di Bari, 85 in provincia di Brindisi, 78 nella provincia BAT, 235 in provincia di Foggia, 99 in provincia di Lecce, 233 in provincia di Taranto, 3 casi di residenti fuori regione e 1 provincia di residenza non nota.

Sono stati registrati 27 decessi: 9 in provincia di Bari, 1 in provincia di Brindisi, 1 in provincia BAT, 3 in provincia di Foggia, 6 in provincia di Lecce, 7 in provincia di Taranto.

Dall'inizio dell'emergenza sono stati effettuati 1.532.395 test.

107.933 sono i pazienti guariti.

31.972  sono i casi attualmente positivi.

Il totale dei casi positivi Covid in Puglia è di 143.770, così suddivisi:

54.847 nella Provincia di Bari;

15.393 nella Provincia di Bat;

10.648 nella Provincia di Brindisi;

28.974 nella Provincia di Foggia;

12.222 nella Provincia di Lecce;

20.949 nella Provincia di Taranto;

577 attribuiti a residenti fuori regione;

160 provincia di residenza non nota.

I Dipartimenti di prevenzione delle Asl hanno attivato tutte le procedure per l'acquisizione delle notizie anamnestiche ed epidemiologiche, finalizzate a rintracciare i contatti stretti.

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