Redazione

A firma del Presidente di Confindustria, Carlo Bonomi e del Vice Presidente per l’Organizzazione, lo Sviluppo e il Marketing, Alberto Marenghi, è pervenuto un attestato con l’assegnazione del “Premio Resilienza” a Confindustria Brindisi “per la tenacia, l’impulso e l’enorme lavoro svolto durante i mesi complessi della Pandemia, a sostegno delle imprese e di tutto il sistema produttivo”.

Un riconoscimento importante e, quindi, gradito. Si coglie l’occasione per confermare che continua l’attività della Task Force Covid-19 e le altre attività di supporto e assistenza, a disposizione sia delle aziende associate sia di quelle non associate.

Desidero esprimere, a nome delle aziende del territorio, un sentito ringraziamento alla struttura di Confindustria Brindisi per il lavoro svolto in un contesto particolarmente difficile come quello attuale. 

 

 

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In questi mesi ho avuto modo di lavorare con una squadra formidabile, apprezzandone la professionalità e l’entusiasmo” – afferma il Commissario dell’Associazione, Gabriele Menotti Lippolis.

COVID: COLDIRETTI PUGLIA, NELLE CAMPAGNE QUASI 1 SU 2 SENZA SCUOLA ON LINE. Digital divide ancora irrisolto tra aree urbane e rurali; banda ultra larga in Puglia al 15%.

In Puglia quasi 1 famiglia su 2 (43%) che vive nelle aree rurali non dispone di una connessione a banda larga con difficoltà quindi di accesso alle lezioni on line di alunni e studenti con i propri insegnanti, con lo stop alle lezioni in presenza disposte dall’ordinanza regionale. E’ quanto emerge da una elaborazione di Coldiretti Puglia in riferimento al potenziamento della didattica a distanza con le ordinanze regionali e il nuovo DPCM per l’innalzamento della curva dei contagi causata dal Covid.

La situazione in Puglia peggiora se si considera la banda ultra larga, ferma al 15,1% a fronte di una media nazionale del 45,4% - denuncia Coldiretti Puglia – che solo nel 2021 sarà al 23% di copertura, a fronte di una media nazionale del 53,2%.

“L’utilizzo di internet deve essere promosso e sviluppato  in maniera più forte e incisivo in Puglia, da sempre caratterizzata dal digital divide tra città e campagna dove le nuove tecnologie sono uno strumento indispensabile per far esplodere le enormi risorse che il territorio può offrire”, dichiara Savino Muraglia, presidente di Coldiretti Puglia.

La disponibilità di accessi Internet ad alta capacità per consentire la didattica on line è importante per ridurre l’isolamento delle aree rurali e al tempo stesso rendere più efficaci le misure anti contagio considerato che – evidenzia Coldiretti Puglia - proprio dalle zone di campagna ogni giorno i ragazzi si spostano su autobus e treni locali per raggiungere i centri più grandi dove trovano scuole e servizi spesso assenti nei piccoli comuni.

Il pesante digital divide va quindi colmato – sottolinea Coldiretti Puglia – per poter utilizzare al meglio anche nelle campagne tutto il potenziale delle nuove tecnologie: dalla scuola on line ai corsi di aggiornamento a distanza fino all’agrididattica con le lezioni delle masserie didattiche si trasferiscono dalle campagne al Web all’agricoltura 4.0 per ottenere un incremento di produttività accompagnata dalla riduzione dei costi e a favore della sostenibilità ambientale ma anche cogliere le opportunità del turismo nelle aree interne e del commercio on line in questo momento di difficoltà.

“In un momento di criticità anche le limitazioni agli spostamenti imposte dal nuovo DPCM, la Puglia è sicuramente in difficoltà sui numeri per l’accesso alla rete, dove le aziende – insiste il presidente Muraglia - non riescono ancora a sfondare nell’ambito della vendita online che si ferma solo all’11,9%”.

Dai droni che verificano in volo lo stato delle colture ai sistemi informatizzati di sorveglianza per irrigazioni e fertilizzanti, dall’impiego di trappole tecnologiche contro i parassiti dannosi alla blockchain per la tracciabilità degli alimenti sono solo alcune delle innovazioni possibile con la digitalizzazione dei borghi italiani. Per questo Coldiretti ha siglato con Tim e Bonifiche Ferraresi un accordo per portare la banda ultra larga nelle aziende e sostenere con nuove soluzioni tecnologiche il grande potenziale di innovazione del settore a beneficio della ripresa economica del Paese, accelerando la transizione digitale dell’agroalimentare Made in Italy.

Le nuove tecnologie digitali per l’agricoltura 4.0 di precisione sono dunque uno strumento strategico – conclude Coldiretti Puglia - per ripartire da un presente che deve fare i conti con una emergenza, quella del Covid-19, che sta mettendo a dura prova anche le aree rurali ma che ha anche fatto scoprire l’importanza dell’innovazione tecnologica.

 

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È da qualche ora su tutti i digital store «Lettere d’Autunno» il primo lavoro di musiche per pianoforte del latianese Dario Alberto Ble, eseguite dal pianista castellano Gabriele Cavallo. L’Ep è composto da cinque brani: «Lettere d’Autunno» mostra un paesaggio di note che si scambiano emozioni offuscate; temi che si propongono e riprendono alla ricerca di un equilibrio che danza dalle modalità maggiori a quelle minori; a volte sono l’espressione di uno sguardo mesto tra caratteri leggeri e leggiadri. «Racconti che si sviluppano con melodie che si appoggiano fermamente tra le rughe dei disegni musicali – ha scritto la critica -. Le vibrazioni ci accompagnano fino all’ultima di essere, richiamando scenari ampi e spesso malinconici». «L’equilibrio delle parti è ben chiaro e crea un connubio solenne – hanno concluso -. Un girotondo di suoni soavi che si mostrano semplici ma allo stesso tempo concreti, attori di un dialogo giocoso. “Lettere d’autunno" è la ricerca di una dimensione di pace intensa, profonda, voluta profondamente dall’autore».

ble dario copertina lettere dautunnoDario Alberto Ble è un compositore di Latiano nato nel 1995; nel 2015 pubblica due lavori di musica concreta per l'etichetta scozzese «Vile Noise Recordings» sotto lo pseudonimo di BI+. Nel 2016 lavora a fianco del regista Maurizio Ciccolella nei film «Ti amo» e «Domani» firmandone le musiche originali. Nel 2017 pubblica l’EP, autoprodotto, «La Balena con le Ali» e nel successivo 2018 pubblica il secondo EP «Da Maggio a Dicembre». Sempre nel 2017 compone le musiche per il documentario «I Riti della Settimana Santa a Latiano». Nel 2019 pubblica quattro EP di Soundtrack: «Theme»; «Chrysanthemum»; «Toys Room»; «Film Music», tutti ascoltabili sul canale Spotify dell’artista. Nel 2019 collabora con la MasterJingle come compositore di musiche per pubblicità, radio e TV. Quest’anno partecipa al «Cue Tube Scoring Competition 2020», concorso internazionale per compositori di musiche per film, classificandosi al secondo posto su oltre 1000 partecipanti provenienti da tutto il mondo.

 

 

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Ieri sera è stata  comunicata la notizia di altri 6 casi di Covid-19 a Mesagne, sale a 21 il numero delle persone attualmente positive nella nostra città.

 
"Prudenza, adottiamo con scrupolo tutte le misure utili per contenere la diffusione del virus", ha detto il sindaco Matarrelli.

Videomessaggio del sindaco Toni Matarrelli del 5 novembre 2020.

Dilaga l’epidemia degli ulivi con 150 nuove piante positive alla Xylella fastidiosa tra le province di Brindisi e Taranto e 3 nuovi focolai, di cui 2 a Ostuni e 1 a Fasano, nella zona di contenimento dei 20km della zona infetta al confine con quella zona cuscinetto. E’ quanto dichiara Coldiretti Puglia, sulla base dell’ultimo aggiornamento reso noto da Infoxylella che disegna l’ennesimo quadro oscuro con 1 oleandro e 149 nuovi olivi infetti, di cui 136 a Ostuni, 2 a Fasano in provincia di Brindisi, 10 a Crispiano e 2 a Grottaglie in provincia di Taranto. 

“La numerosità delle infezioni riscontrate tra Ostuni e Cisternino con 134 ulivi infetti, come già avvenuto a Carovigno, pare il dejà vu già vissuto a Oria e Francavilla. Intervenire tempestivamente è un richiamo che abbiamo ripetuto quasi ossessivamente in questi anni per non mandare in fumo l’enorme patrimonio olivicolo, economico e paesaggistico della Puglia e salvare la Piana degli Ulivi Monumentali che ha già perso 1/3 degli ulivi di inestimabile valore preservati nel tempo”, sostiene il presidente di Coldiretti Puglia, Savino Muraglia.

La gestione di un ulivo monumentale è, infatti – rileva la Coldiretti -, molto più complicata, con rese produttive notevolmente più basse rispetto a una normale pianta, ma anche la necessità di procedere a una raccolta esclusivamente manuale e maggiori difficoltà a livello di potatura e di trattamento.

Un impegno che rischia ora di essere vanificato dall'epidemia di Xylella che dal 2013 ad oggi ha colpito 8mila chilometri quadrati, con un danno stimabile di 1,6 miliardi euro, secondo un'analisi della Coldiretti.

“Come ripetutamente segnaliamo e denunciamo da anni, il monitoraggio degli ulivi non può essere esclusivamente visivo, perché la Xylella è come il Covid, la malattia è asintomatica per un lasso di tempo imprecisato, per cui le piante appaiono sane alla vista. Per accertare la presenza della malattia nell’area a forte rischio vanno effettuati campionamenti e analisi anche di ulivi apparentemente sani, senza che sia ancora ben visibile alcun segno di disseccamento”, afferma Savino Muraglia, presidente di Coldiretti Puglia.

Monitoraggi delle piante non solo visivi e dell’insetto vettore ‘la sputacchina’, campionamenti ed espianti in caso di ulivi infetti, considerato che non esiste ancora una cura per la batteriosi, restano – aggiunge Coldiretti Puglia – l’unica soluzione per ridurre la velocità di avanzamento della infezione. L’efficacia e sistematicità – conclude Coldiretti Puglia – sono garanzia per le aree indenni della Puglia e delle regioni limitrofe e non vanno messe in alcun modo in discussione.

Il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, sulla base delle informazioni del direttore del dipartimento Promozione della Salute Vito Montanaro, informa che oggi giovedì 5 novembre 2020 in Puglia, sono stati registrati 7.543 test per l'infezione da Covid-19 coronavirus e sono stati registrati 850 casi positivi: 277 in provincia di Bari, 91 in provincia di Brindisi, 55 in provincia BAT, 273 in provincia di Foggia, 73 in provincia di Lecce, 79 in provincia di Taranto, 1 attribuito a residente fuori regione, 1 caso di provincia di residenza non nota.

Sono stati registrati 26 decessi: 9 in provincia di Bari, 7 in provincia Bat, 9 in provincia di Foggia, 1 in provincia di Taranto.

Dall'inizio dell'emergenza sono stati effettuati 586.802 test.

7.323 sono i pazienti guariti.

14.823 sono i casi attualmente positivi.

Il totale dei casi positivi Covid in Puglia è di 22.935, così suddivisi:

9.410 nella Provincia di Bari;

2.482 nella Provincia di Bat;

1.578 nella Provincia di Brindisi;

5.427 nella Provincia di Foggia;

1.591 nella Provincia di Lecce;

2.282 nella Provincia di Taranto;

163 attribuiti a residenti fuori regione;

2 provincia di residenza non nota.

I Dipartimenti di prevenzione delle Asl hanno attivato tutte le procedure per l'acquisizione delle notizie anamnestiche ed epidemiologiche, finalizzate a rintracciare i contatti stretti. Il bollettino 5.11.2020 è disponibile al link: undefined

Nella mattinata odierna, personale della locale Divisione Polizia Anticrimine – Sezione Misure di Prevenzione Personali e Patrimoniali, in esecuzione di Decreto emesso dal Tribunale di Lecce – Sezione II Penale, ha proceduto al sequestro preventivo di beni immobili e mobili per un valore complessivo di circa euro 2.000.000,00.

Il provvedimento costituisce il momento esecutivo del sequestro disposto dal Tribunale in accoglimento della proposta accusatoria formulata dal Questore di Brindisi, a conclusione di una articolata attività investigativa curata dagli agenti della Divisione Polizia Anticrimine ed avviata all’indomani dell’esecuzione degli arresti operati dalla Squadra Mobile brindisina il 15 luglio 2019 per estorsione aggravata e turbativa della libertà degli incanti; operazione denominata “Incanto”. Nell’occasione furono tratti in arresto, su esecuzione di ordinanza di custodia cautelare, 10 soggetti tra cui un uomo di anni 49.

Questi, orbitante nella criminalità organizzata locale, ed i suoi diretti congiunti sono risultati essere, dalle risultanze investigative, intestatari di ingenti disponibilità di beni di valore notevolmente sproporzionato rispetto ai loro redditi dichiarati ed attività economiche svolte, la cui disponibilità diretta o indiretta è risultata essere proprio in capo al 49enne.

Il patrimonio immobiliare sequestrato, frutto di reinvestimento di capitali presumibilmente illecitamente percepiti, comprendente 11 immobili sedenti in questo capoluogo, ed altri 3 nella provincia di Lecce, nonché un patrimonio finanziario investito in fondi di oltre euro 450.000,00.

Il provvedimento è stato disposto dall’Autorità Giudiziaria che ha pienamente condiviso le risultanze investigative, acclarate della Divisione Polizia Anticrimine – Sezione Misure di Prevenzione Personali e Patrimoniali, secondo cui 49enne. aveva realizzato una struttura criminale, caratterizzata dal forte vincolo affettivo, familiare e parentale dei partecipanti che, come una vera monade era dedita all’inserimento, nel circuito dell’economia legale, di flussi economici illeciti generati sia con l’acquisizione di beni immobili che con operazioni finanziarie fraudolenti conseguenti ad attività estorsiva e turbativa della libertà degli incanti; particolare rilevanza ha assunto il fatto che la condotta criminale fosse consumata proprio all’interno delle aule di giustizia del locale Tribunale Civile – Sezione Fallimentare.

Il sequestro effettuato costituisce lo strumento normativo adottato per l’aggressione ai patrimoni illeciti acquisiti dal 49enne unitamente ai soggetti terzi a lui orbitanti.

Difatti, la ormai acclarata capacità della criminalità organizzata di permeare i tessuti del sistema economico legale ha reso sempre più imprescindibile l’azione investigativa e giudiziaria volte all’aggressione di patrimoni illeciti promuovendo indagini patrimoniali con finalità ablatorie che, prescindendo dall’azione penale classica, permettono una rapida ed efficace captazione dei beni illecitamente acquisiti.

Il sequestro effettuato pertanto, costituisce il momento finale di una articolata strategia di prevenzione e contrasto delle fenomenologie delittuose e la Questura di Brindisi lo ritiene un importante strumento di lotta a forme pervasive di criminalità strutturata.

 

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Nei prossimi giorni il presidente della cooperativa Eridano, Francesco Parisi, attiverà un presidio stabile presso la sede di via Napoli dell'Azienda Sanitaria Locale di Brindisi per richiedere al DG Pasqualone un incontro, fino ad oggi sempre negato, per risolvere le numerose ed urgenti questioni in sospeso tra la locale ASL e la stessa Cooperativa sociale. Tale plateale gesto si è ritenuto necessario dopo i ripetuti rifiuti da parte della Direzione Generale della ASL ad un qualsivoglia confronto
che potesse risolvere in modo educato ed istituzionalmente corretto e, soprattutto, al di fuori del clamore mediatico le diverse questioni in sospeso.
 

ASL BRINDISI, INADEGUATEZZA O MALAFEDE?

 

Gent.mo Direttore,

preso atto che un atteggiamento educato ed istituzionalmente corretto, teso a comporre le questioni in via extra-giudiziale ed al di fuori del clamore mediatico è stato considerato dal Direttore Generale Dott. Pasqualone e dai diversi dirigenti e funzionari da questi di volta in volta designati quali capri espiatori “ignorabile”, approfitto di questo suo giornale per comunicare che a partire dal 16 novembre p.v. attiverò un presidio stabile presso la sede di via Napoli dell'Azienda Sanitaria Locale e darò al mio legale mandato pieno per affrontare in sede civile e, qualora ne ravviserà l'opportunità, penale tutte le questioni di seguito riportate affinché possano giungere a giusta e piena definizione.   

I silenzi, le inadempienze, le false promesse della ASL di Brindisi, oltre che condurci ad una grave situazione economica e finanziaria, ci hanno costretto a rinunciare o porre condizioni alla presa in carico delle gravi fragilità con cui quotidianamente entriamo in contatto.

Chi opera nel sociale sa bene che le gratificazioni rispetto alla qualità ed alla dedizione del proprio impegno non sono mai di carattere economico ma le responsabilità che l'amministrazione di una cooperativa comporta costringono un legale rappresentante, quale io sono, a dover porre un limite alla propria azione imprenditoriale quando questa non trova riscontro rispetto al riconoscimento delle proprie prestazioni e, di conseguenza, alla propria capacità di sostentamento. E questo risulta difficile quando è proprio sulla risposta, convinta ed incondizionata, a tali tipi di bisogno che l'impresa cooperativa è nata ed ha costruito la propria competenza ed autorevolezza.  

Giusto per dare a Lei ed ai suoi lettori un quadro esplicativo ma non esaustivo delle diverse questioni, ERIDANO Cooperativa Sociale Onlus, ente gestore della Comunità Socio-Riabilitativa “Eridano Dopo di Noi” e del Centro Diurno Socio-Educativo e Riabiliativo “Eridano di Giorno” a Brindisi e del Centro Diurno per l'Alzheimer “Con il cuore nella mente” a Cellino San Marco, nonostante la disponibilità manifestata, anche formalmente in sede di giudizio, dalla ASL in merito alla definizione e risanamento delle diverse pendenze, ad oggi non ha avuto alcun tipo di riscontro rispetto a:

  • le rette non corrisposte per gli utenti della comunità "Eridano Dopo di Noi" perché privi di UVM (inutile rimarcare a chi toccherebbe fare le UVM e chi ad oggi continua a non farle!!!);
  • i crediti vantati nei confronti degli utenti del Centro Diurno “Eridano di Giorno” rispetto al mancato riconoscimento delle prestazioni aggiuntive per utenti considerati “gravissimi”;
  • le mancate UVM ed i conseguenti atti deliberativi per il Centro Diurno per l'Alzheimer “Con il Cuore nella Mente” che di fatto comportano ancora una volta mancata compartecipazione alla retta da parte della ASL per la copertura della quota sanitaria;
  • il mancato riconoscimento della compartecipazione alle spese di trasporto per lo stesso Centro per l'Alzheimer;
  • il riconoscimento delle prestazioni domiciliari o a distanza erogate durante la prima ondata Covid agli utenti dei Centri Diurni, così come previsto dal decreto legge n. 18/2020 conosciuto come “Cura Italia”.

Certo dell'attenzione e della giusta rilevanza che saprà dare alla presente La ringrazio anticipatamente

Francesco Parisi

Presidente Coop. Eridano

 

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COVID: COLDIRETTI PUGLIA, CON DPCM STOP A 20MILA BAR E RISTORANTI IN PUGLIA: CHIUSURE COSTANO OLTRE 400MLN EURO IN UN MESE. Gli effetti della chiusura ricadono pesantemente sugli agriturismi e a cascata sull’intera filiera agroalimentare. In fumo oltre 400 milioni di euro per effetto della chiusura per un intero mese dei quasi 20mila ristoranti, bar, pizzerie e agriturismi situati in Puglia. E’ quanto stima la Coldiretti regionale sull’impatto economico delle misure decise dal nuovo DPCM in Puglia, rientrata nelle regioni arancioni, caratterizzate da ‘uno scenario di elevata gravità e da un livello di rischio alto’.

Gli effetti della chiusura delle attività di ristorazione – continua Coldiretti Puglia - si fanno sentire a cascata sull’intera filiera agroalimentare con disdette di ordini per le forniture di molti prodotti che trovano nel consumo fuori casa un importante mercato di sbocco. A preoccupare – aggiunge Coldiretti Puglia - sono anche le limitazioni a carico delle aziende agrituristiche che si trovano in grande difficoltà con il blocco della ristorazione e le limitazioni della movimentazione con l’azzeramento dei pernottamenti, dopo il crack causato quest’anno per le misure di contenimento già adottate e il crollo del turismo.

Il crack della ristorazione con il crollo delle attività di bar, gelaterie, pasticcerie, trattorie, ristoranti, pizzerie e agriturismi pesa sulla vendita di molti prodotti agroalimentari, dal vino all’olio, dalla carne al pesce, dalla frutta alla verdura ma anche su salumi e formaggi di alta qualità che trovano nel consumo fuori casa un importante mercato di sbocco. In alcuni settori come quello ittico e vitivinicolo la ristorazione – precisa la Coldiretti – rappresenta addirittura il principale canale di commercializzazione per fatturato.

“Alle limitazioni alle attività di impresa devono corrispondere in tempi stretti i sostegni economici agli agriturismi e a tutte le imprese lungo la filiera agroalimentare – sollecita il presidente di Coldiretti Puglia, Savino Muraglia - per dare liquidità ad aziende che devo sopravvivere all’emergenza Covid, come il taglio del costo del lavoro con la decontribuzione protratta anche per le prossime scadenze superando il limite degli aiuti di Stato, interventi a fondo perduto per agriturismi e ristoranti per incentivare l’acquisto di prodotti alimentari Made in Italy”.

 

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