Redazione

Nota del capogruppo di Fratelli d’Italia al Consiglio regionale della Puglia.

“Spreco di denaro pubblico, chiusura e depotenziamento di ospedali, inaugurazioni plurime per uno stesso ospedale, ospedali in costruzione a scadenza lavori indefinita, proclami, liste d'attesa infinite, nomine agli amici, incarichi agli amici degli amici; reparti carenti di medici e di personale socio-sanitario e senza garanzie, pronto soccorso al collasso, prevenzione a rilento, assistenza sanitaria territoriale o assistenza domiciliare integrata carenti. Questo è solo un minimo elenco di fallimenti in tema di Sanità firmato  dal presidente della Regione. A certificare la sconfitta delle politiche sanitarie della Puglia è un report di Cittadinanzattiva in un rapporto relativo alla Sanità nel Mezzogiorno. 

Nello specifico, il dato più critico è quello delle liste d'attesa che ha prodotto la riduzione di prestazioni, in Puglia, del -28.1% tra il 2019 e il 2020. Per lo screening oncologico, invece, il dato è allarmante poiché la Puglia è tra le 7 regioni che non raggiungono la soglia (9) ritenuta sufficiente per i livelli essenziali di assistenza: la nostra regione è appena a 4. Anche in tema di assistenza territoriale e continuità assistenziale, la Puglia è ai minimi termini. Quasi il 60% dei pugliesi, inoltre, rinuncia alle cure a causa dei tempi lunghi o non rispettati. Un capolavoro firmato dal presidente della Regione, peggiorato senza dubbio negli ultimi anni: la Puglia subisce ancora gli strascichi di una delega che il presidente ha tenuto per sé e che ha affidato ad altri solo in periodo pandemico e post pandemico. Danni che -ahinoi- sono sotto gli occhi di tutti e si trascineranno per molto tempo. Continuare a dare consenso al governatore e alle sue liste vuol dire anche questo: favorire l'inefficienza di cui, spesso, a fare le spese sono proprio i più deboli”.

Dopo due anni di stop a causa della pandemia da Covid19, tornano a brillare sui campi di via Ciciriello le piccole star del tennis europeo. Il Circolo Tennis di Brindisi, infatti, dal 4 giugno all’11 giugno 2022, sarà sede della nona edizione del “Torneo Internazionale Under 14 Maschile e Femminile”. Un evento di altissimo livello agonistico che, tappa importante nel circuito della Tennis Europe, vedrà la partecipazione di circa cento giocatori italiani e stranieri, tecnici, maestri e validissimi arbitri.

Oltre quella italiana verranno ospitate diverse delegazioni straniere tra le quali: Germania, Belgio, Francia, Ucraina, Gran Bretagna, Serbia, con giocatori considerati future promesse del tennis mondiale.

Cinque i giovanissimi atleti sui quali il Circolo Tennis Brindisi quest’anno ha deciso di puntare: Gabriele Paiano, Kayla De Campora, Daria Minunni, Giorgia Camilleri, che avranno a disposizione la Wild Card per accedere al tabellone di qualificazione nelle giornate del 4 e 5 giugno cui seguirà, a partire dal 6 giugno, lo svolgimento del main draw (tabellone principale) maschile e femminile per il quale il pass di accesso è stato, invece, assegnato al brindisino Federico Della Corte.

Il torneo, promosso ed organizzato dalla Federazione Italiana Tennis, rappresenta un prestigioso palcoscenico del tennis giovanile attraverso il quale i partecipanti avranno modo di sfidarsi, confrontarsi e competere ognuno per il proprio paese dando vita ad uno spettacolo tennistico unico nel suo genere.

IL PROGRAMMA

Si comincia con gli incontri di qualificazione in programma sabato 4 e domenica 5 giugno a partire dalle ore 9. Lunedì 6 giugno, alle ore 9, avrà inizio il main draw (tabellone principale) di singolare maschile e femminile, con incontri ai quali si aggiungono quelli di doppio che, sino a giovedì 9 giugno, si disputeranno ininterrottamente dalle prime ore del mattino fino al pomeriggio inoltrato. Previste per venerdì 10 giugno, alle ore 15, le semifinali di singolare e le finali di doppio. Sabato 4 maggio si chiude con le finali di singolare maschile e femminile in programma a partire dalle ore 15. Seguirà la cerimonia di premiazione.

In occasione dell’inizio del main draw, lunedì 6 giugno, alle ore 10.30, presso il Circolo Tennis Brindisi, il presidente Angelo Argentieri, il direttore del torneo Giuseppe Attolico e i direttori di gara Vito Tarlo, Alberto Ciampa e Alberto Cristofaro incontreranno i giornalisti per illustrare i dettagli del torneo.

È stata siglata tra l’Ordine dei Dottori Agronomi e dei Dottori Forestali della Provincia di Brindisi, rappresentati dal Presidente dott. agr. Cosimo D’Angelo, e l’IISS Epifanio Ferdinando, rappresentato dal dirigente scolastico ing. Mario Palmisano Romano, una convenzione per la realizzazione di percorsi per le competenze trasversali e l’orientamento, che coinvolgerà tutte le sezioni dell’Istituto, da quella del Liceo a quella del Tecnico.

L’accordo è stato siglato alla presenza del Ten. Col. Sandro D’Alessandro, Vice Comandante del Gruppo Carabinieri Forestali di Brindisi, della dott.ssa Anna Sacco, segretaria dell’Ordine, e del prof. Francesco D’Alonzo, docente della scuola, per dar seguito al protocollo siglato lo scorso 19 maggio us tra il Ministero dell’Istruzione e l’Arma dei Carabinieri, per accompagnare le nuove generazioni a comprendere la complessità dei fenomeni della natura e ad agire di conseguenza con un percorso migliorativo di transizione.

L’iniziativa si inserisce a pieno titolo all’interno del Piano “RiGenerazione Scuola”, il Piano del Ministero dell’Istruzione per la transizione ecologica e culturale, pensato nell’ambito dell’attuazione dell’Agenda 2030 dell’ONU, per educare studentesse e studenti ad abitare il pianeta in modo nuovo e a rendere i giovani protagonisti del cambiamento.

Con questo innovativo percorso le studentesse e gli studenti del Ferdinando sono invitati, insieme ai docenti e a tutta la comunità scolastica, a dedicare momenti di approfondimento sui temi legati alla tutela dell’ambiente, della biodiversità e degli ecosistemi all’interno non solo dei PCTO, ma anche nei percorsi di educazione allo sviluppo sostenibile previsti nell’ambito dell’educazione civica, grazie al contributo professionale offerto dall’Ordine dei dottori agronomi e dei dottori forestali della Provincia di Brindisi, dai Carabinieri Forestali e dalla Polizia Provinciale, che promuoveranno attività di tutela e cura del nostro territorio.

Sembra essere giunta all’epilogo la tragica storia dell’omicidio del mesagnese Carlo Giannini avvenuta a Sheffield, nel South Yorkshire, lo scorso 12 maggio. La salma con i resti mortali del giovane 34enne è già arrivata a Londra e da lì raggiungerà l’Italia e, finalmente, la sua Mesagne dove gli sarà data degna sepoltura. Ad attenderlo sono i familiari e i tanti amici che Carlo aveva non solo nella sua città natia. Purtroppo i tempi di arrivo della salma sono ancora incerti e legati al Giubileo di platino della Regina Elisabetta che si svolgeranno dal 2 al 5 giugno in cui la Gran Bretagna si ferma paralizzando del tutto l’iter burocratico. Perciò l’arrivo è previsto per la prossima settimana. Sul fronte delle indagini non ci sono novità.

Nelle ore successive all’omicidio la polizia di Sheffield ha arrestato un ragazzo di 17 anni e uno di 18, rilasciati poco dopo a seguito del pagamento della cauzione. L'omicidio è maturato in Inghilterra, nel South Yorkshire, nella città di Sheffield, dove Carlo Giannini era ritornato a lavorare dopo una parentesi tedesca. Infatti, con il fratello Stefano e la cognata Valentina avevano avviato una pizzeria in Germania, nel cuore della foresta nera. Poi Carlo aveva deciso di fare ritorno in Inghilterra. Ed è qui che va cercato il movente della sua morte. Potrebbe essersi trattata di un’aggressione con rapina, avvenuta nella notte all’interno del parco oppure, cosa ancora più inquietante, Carlo si è recato nel parco per incontrare, inconsapevolmente, qualcuno.

Non si conoscono al momento le dichiarazioni fatte dai due arrestati alla polizia. Tuttavia, se i due fermati sono stati rimessi in libertà significa che gli investigatori, probabilmente, non hanno in mano prove schiaccianti della loro colpevolezza. Sarà stato, forse, questo il motivo che alcuni giorni fa la polizia ha richiesto l’aiuto di potenziali testimoni. Le indagini sono seguite dall’investigatore Becky Hodgman che, sulla vicenda, ha spiegato: “È essenziale creare un quadro chiaro dell'attività all'interno e intorno al parco riguardante la notte dell'11 maggio e nelle prime ore del 12 maggio. Stiamo cercando di parlare con coloro che sono stati ripresi nelle immagini poiché sono dei potenziali testimoni del crimine”.

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C’è una levata di scudi in questi giorni a Mesagne per ciò che riguarda la costruzione di una delle tre rotatorie previste in via Indipendenza con lo scopo di rallentare il traffico su una strada in cui i mezzi viaggiano ad alta velocità. Anni fa, purtroppo, su questa arteria urbana si è verificato un sinistro con decesso. Per diversi cittadini la conformazione spaziale della rotatoria ha ridotto notevolmente la carreggiata tanto che i mezzi per viaggiare anziché girarci intorno ci salgono sopra. Valutazioni che l’assessore ai Lavori pubblici, Roberto D’Ancona, ha rigettato in toto e ha chiarito: “Innanzitutto i lavori non sono ancora terminati, pertanto prima di parlare aspettiamo che il tutto sia terminato. Manca ancora la segnaletica per quella che è definita dal Codice della strada mini rotatoria urbana realizzata su una strada che diventerà “Zona 30””. Le minoritarie sono utilizzate, essenzialmente in ambito urbano, caratterizzate da un diametro dell'isola centrale molto piccolo, inferiore ai 4 metri, e con un diametro esterno dell'anello compreso fra 14 e 20 metri.minirotatoria_in_via_indipendenza_1.jpg

Queste, dette mini rotatorie, vengono utilizzate quando, in uno spazio molto ridotto, si vuole trasformare lo schema circolatorio tipico di un incrocio stradale urbano in quello proprio di una rotatoria. “Nelle mini rotatorie – ha continuato l’assessore D’Ancona - l'isola centrale non è più invalicabile, e spesso viene semplicemente dipinta sulla pavimentazione dell'incrocio: in altri casi viene resa evidente differenziandone la pavimentazione da quella dell'anello. In questo modo la rotatoria è percorribile anche da veicoli di ingombro superiore a quello delle autovetture”. Naturalmente con queste mini rotatorie saranno banditi al transito i mezzi pesanti come, ad esempio, camion e pullman su cui l’ente pubblico ha già realizzato una viabilità alternativa. “In conclusione ci tengo a sottolineare che sulle rotatorie i mezzi devono rallentare e seguire le indicazioni stradali. Solo così la Regione Puglia ha approvato il progetto che ha l’obiettivo di limitare la velocità e di conseguenza i sinistri stradali”. 

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L'ordine del giorno di Forza Italia oggetto del consiglio monotematico tenutosi nel pomeriggio di ieri, finalizzato ad una "autocandidatura" di Brindisi ad ospitare un rigassificatore FSRU era, a nostro avviso, fortemente limitato e limitante come proposta e prospettiva per una città, come Brindisi, che ha dato sin troppo negli anni in termini di contributo al fabbisogno energetico.

L'ennesima proposta politica, a nostro giudizio, che invitava gli amministratori locali a prostrarsi, accettare, anzi addirittura autoimmolarsi con fantomatiche candidature a decisioni "strategiche" calate dall'alto, senza dignità e senza rivendicare pienamente ciò che questo territorio davvero merita.

Nessuno intende sottrarsi alle responsabilità condivise in questa fase di crisi energetica nazionale aggravata dal conflitto in Ucraina.

Ma sono  proprio responsabilità e lungimiranza che servono in questa fase, non certo  autoprostrarsi supini, senza avviare confronti più complessivi con il Mite e il Mise per definire una corretta programmazione degli impianti energetici a Brindisi.

La priorità  per noi va data alle rinnovabili e alle relative filiere produttive per garantire l'indipendenza da fonti energetiche fossili, alla base di ogni crisi geopolitica in questo mondo.

Ce lo chiede l'emergenza climatica che non è più semplicemente alle porte, è una priorità.

A fronte di tali scenari, a nostro avviso il governo va impegnato in piani strategici strutturati con garanzie di ricadute occupazionali economiche e sociali e non ci  si può certamente limitarsi a ragionare in termini di emergenza. Occorrono certezze su tempi e conseguenze sul programmato traguardo del phase out del carbone che attendevamo da anni. Questo avrebbe dovuto fare Forza Italia e non certamente con un ordine del giorno in consiglio comunale, anche magari con la mediazione  dell’onorevole D'attis, se ha la forza politica per farlo.  Il peso ambientale nuovamente richiestoci è pesante.

Ecco che l'idea proposta dalla maggioranza, Sindaco in primis, in conferenza dei capigruppo, era quella di arricchire, dare dignità ed un carattere complessivo all'ordine del giorno proposto, altrimenti a nostro avviso destinato a bocciatura.

Se è vero che Brindisi riveste e può rivestire un ruolo strategico ed il suo porto è polifunzionale, come minimo meriterebbe una autorità portuale indipendente e non asservita alle glorie altrui.

Rivendichiamo fortemente ciò che merita Brindisi e non ci svendiamo per un pugno di lenticchie per dire sì ad ogni costo a fantomatiche manne dal cielo che seducono solo i pochi interessati.

La proposta di produrre un documento organico, complessivo e condiviso in capigruppo non ha sortito successo con i proponenti, pertanto non si è potuto che prendere atto della lettura dell'odg originario: irricevibile, inaccettabile, da bocciare.

L'esito della votazione, dichiaratasi infruttuosa, ha visto solo 4 voti a favore, una vera disfatta per Forza Italia che ha proposto l'ordine del giorno.

 Il voto di Brindisi Bene Comune, coerente con la storia del nostro movimento, convinto e compatto: contrario.

                                                                                                                               BRINDISI BENE COMUNE

L’area di circolazione tra via San Pancrazio e via Catania verrà intitolata a due giovani mesagnesi che furono esempio di “antifascismo e resistenza”. Si tratta di Antonio Carmelo Devicienti, carabiniere partigiano morto a 21 anni combattendo contro i tedeschi a Prvacina in Jugoslavia nel maggio del 1944, ed Enrico Guarini, che rifiutò di arruolarsi nell’esercito della repubblica mussoliniana e fu fucilato a 23 anni da un plotone di tedeschi e fascisti nell’agosto del 1944.

Su iniziativa del Partito Democratico di Mesagne, l’Amministrazione comunale ha scelto di dedicare alla memoria dei due ventenni mesagnesi uno spazio pubblico cittadino. La cerimonia di intitolazione verrà organizzata nei prossimi giorni, coinvolgendo la comunità cittadina con l’obiettivo di rafforzare la cultura della democrazia, in particolare nelle giovani generazioni, come si legge nella motivazioni che accompagnano la proposta. La Giunta comunale ha adottato la delibera alla vigilia del 2 giugno, Festa della Repubblica, la giornata che in Italia celebra la vittoria della Democrazia e sulla quale si fonda la storia costituzionale del Paese.

“È molto significativo che il Comune di Mesagne, in seguito ad una nostra istanza protocollata lo scorso 15 settembre, abbia aderito con l’odierna delibera di Giunta alla campagna toponomastica lanciata dall’Anpi e dal forum nazionale delle associazioni antifasciste. Rendere omaggio al sacrificio estremo di due nostri concittadini, resistenti e antifascisti, come Antonio Carmelo Devicienti ed Enrico Guarini, la cui storia è riemersa grazie al lavoro di ricerca e di Studio condotto negli anni dal professore Damiano Franco e dal professore Enzo Poci, nonché grazie al più recente attivismo dell’Anpi ‘Eugenio Santacesaria’ di Mesagne, è un fatto che può segnare un momento di crescita per l’intera comunità”, dichiarano Francesco Rogoli, consigliere comunale, segretario cittadino e provinciale del Pd, e Rosanna Saracino, capogruppo consiliare del PD.Guarini_enrico.jpg

Come si evince nel lavoro di ricerca riportato nel libro “L’Unione Cooperativa dei Lavoratori nella storia di Mesagne” dei professori Franco e Poci, la Giunta municipale di Mesagne, nella seduta del 23 gennaio 1947, deliberò di intitolare una via alla memoria dei due giovani, ma la decisione non trovò mai attuazione. Il percorso avviato molti decenni fa oggi giunge a compimento grazie a una significativa conclusione.

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ROTARY, 5° edizione di Castelli e Motori che si terrà nel Salento da Otranto a Gallipoli passando per la "Grecia Salentina" Corigliano d'Otranto.

Nelle edicole il nuovo numero di “Buone Nuove – l’altra informazione”, il periodico edito dalla Km707 Smart srls che porta le firme di due giornalisti di Mesagne: Cosimo Saracino e Tranquillino Cavallo.
Stralcio dell'Editoriale che potrete leggere nel nuovo numero:

PERSONALE, PARCHEGGI E PREZZI: ECCO LE TRE "P" VINCENTI DEL TURISMO
Se ti siedi sugli scalini davanti alla chiesa Madre hai la percezione tangibile di quanto la nostra città sia diventata destinazione turistica per chi arriva dall’estero e per tante famiglie italiane. Nella nostra città, sviluppata tutta in pianura, si trovano bellezze monumentali, occasioni di divertimento e tanto buon cibo....

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 Grande soddisfazione per l’esito della vertenza Cara Restinco. La FP CGIL di Brindisi, unitamente ai lavoratori del Cara Restinco di Brindisi, esprime grande soddisfazione per gli esiti della difficile vertenza conclusa presso la Prefettura di Brindisi.

Si tratta di una vertenza che ha coinvolto lavoratori qualificati e responsabili che 
nell’ultimo ventennio si sono occupati con professionalità degli ospiti di Restinco 
prestando la loro opera con diverse società in appalto per conto della Prefettura e 
che nel periodo di emergenza COVID hanno rischiato in prima persona continuando 
ad erogare il servizio anche in assenza di DPI.
Purtroppo l’ultima gestione aveva modificato radicalmente le modalità di 
attuazione del loro rapporto di lavoro con una decurtazione delle ore lavorative 
molto consistente che ha messo in discussione la dignità di questi lavoratori e la
loro capacità di far fronte agli impegni famigliari.
Grazie all’impegno di SE il Prefetto di Brindisi e dei sindacati che hanno partecipato 
ad un tavolo di trattative complicato e per niente scontato si è conclusa, oggi, 
favorevolmente la vertenza con il passaggio di cantiere e il rispristino di condizioni 
lavorative dignitose.
Il lavoro per essere fattore di libertà “deve assicurare a sé e alla propria famiglia 
un’esistenza libera e dignitosa” (art. 36 Cost.).
Brindisi li, 01/06/2022
LA SEGRETARIA GENERALE