Redazione

KURUMUNY al Salone internazionale del Libro di Torino con le nuove produzioni e tre incontri dedicati a CARMELO BENE nel ventennale della sua morte.

Il 21 e 22 maggio, nello stand della Regione Puglia, presentazione delle tre nuove pubblicazioni che la casa editrice salentina, in collaborazione con l’Accademia Mediterranea dell’Attore e il Centro Studi Phoné, ha dedicato al genio del teatro, anche con la nascita della nuova collana “beniana”

Sabato 21 maggio, ore 11.00

“Nota Bene” di Piergiorgio Giacchè,

un’antologia di scritti scelti proposti dall’autore, amico e collaboratore di Bene:

un viaggio a ritroso lungo vent’anni

Intervengono l’autore, Lorenzo Ferrero, Franco Perrelli e Armando Petrini

Sabato 21 maggio, ore 20.00

Carmelo Bene e altre eresie” a cura di Franco Ungaro,

un percorso di inedite connessioni tra il più importante artista pugliese del Novecento e figure eretiche del Sud come Franco Cassano, Vittorio Bodini, Ernesto de Martino

Intervengono il curatore e Stefano De Matteis

Domenica 22 maggio, ore 16.30

“Dentro ‘l mal de’ fiori” di Alessio Paiano,

prima lettura critica integrale del poema “impossibile” di Bene

Intervengono l’autore e Jordi Valentini

*****

Kurumuny ritorna al Salone internazionale del Libro di Torino, la cui XXXIV edizione si svolge dal 19 al 23 maggio al Lingotto Fiere. Nel più importante appuntamento italiano legato al mondo dell’editoria, la casa editrice salentina porta le sue ultime produzioni, romanzi e saggi oltre a testi di etnomusicologia, sempre all’insegna del dialogo fra tradizione e modernità, fra poetica della terra salentina e suo rinascimento. Così accanto alle collane storiche Kurumuny ne presenta di nuove, dedicate alla narrativa, alla poesia, alla world music. Tra queste, partecipando al Salone nello stand REGIONE PUGLIA (Padiglione OVAL, U138-V137), Kurumuny presenta le due ultime collane nate negli ultimi mesi e dedicate ad autori pugliesi ancora da scoprire ed approfondire: Declaro, tesa alla ripubblicazione dell’opera di Antonio L. Verri (1949-93), scrittore di Caprarica (Le) tra i protagonisti indiscussi dello scenario culturale salentino del secondo Novecento, e Beniana, dedicata a Carmelo Bene, nel ventennale della sua morte.

E sarà proprio al genio del teatro, al il più importante artista pugliese del Novecento, che Kurumuny dedicherà il suo focus a Torino, con tre incontri che vedranno la partecipazione di alcuni dei maggiori esperti conoscitori di Carmelo Bene.

Il 21 e 22 maggio, sempre nello stand della Regione Puglia, si terranno infatti le presentazioni delle tre nuove pubblicazioni che la casa editrice salentina, in collaborazione con l’Accademia Mediterranea dell’Attore e il Centro Studi Phoné, ha dedicato al grande attore, regista, drammaturgo e poeta pugliese, con l’intento di rinnovare il dibattito sulla sua opera, aprendosi anche ai contributi delle nuove generazioni di studiosi e indagando in maniera sempre più capillare la poetica di un autore che continua ancora oggi ad affascinare e sconcertare il pubblico.

Il primo appuntamento è per sabato 21 maggio alle ore 11.00.  Sarà lo stesso Piergiorgio Giacchè, amico e collaboratore di Bene, a presentare il suo ultimo libro, “Nota Bene”, edito per la nuova collana Beniana. “Nota Bene” (Kurumuny 2022, pag. 210, 16.00 euro) è un’antologia di comunicazioni, conversazioni, articoli e appunti dedicati a Carmelo Bene dopo la sua morte, dal 2002 al 2022. È una raccolta di scritti “d’occasione” (ovvero tratti da convegni, conferenze, interviste, prefazioni e perfino programmi di sala) che nasce dall’esigenza di “vuotare il sacco” di una personale ostinazione e di una ininterrotta interrogazione. Mille domande che non si aspettano nessuna risposta “impossibile”, ma che testimoniano al contrario l’unica ricerca “possibile” che si può fare sull’arte e la parte di un genio del teatro: quella di sondare la sua alterità e rispettare la sua altezza, per poi cercare di far discendere dalla sua Eccezione le perpendicolari che accadono in ogni scena, ovvero le Regole che riguardano anche gli attori diversi da Bene e perfino gli spettatori divisi su Bene.

L’incontro vedrà la contestuale presentazione anche del libro “Carmelo Bene” di Armando Petrini (Carocci, 2021). Oltre agli autori, intervengono il compositore Lorenzo Ferrero, che per Bene ha scritto, tra l’altro, le musiche del film “La cena delle beffe”, e il docente universitario Franco Perrelli.

Sempre sabato 21 maggio ma alle ore 20.00 sarà la volta di Carmelo Bene e altre eresie”, libro a cura di Franco Ungaro, realizzato in collaborazione con l’Accademia Mediterranea dell’Attore di Lecce, per la collana Pensieri meridiani di Kurumuny.

Carmelo Bene e altre eresie” (Kurumuny 2022, Pensieri meridiani, pag. 184, 15.00 euro) contiene i contenuti, rielaborati e arricchiti da Ungaro, di una sessione di lavoro tenutasi novembre lo scorso a Copertino (Le). Il tema “Carmelo Bene e altre eresie”, nell’ambito dell’incontro seminariale “Che fare del Sud?”, ha permesso di scoprire traiettorie comuni o parallele, connessioni sorprendenti e inedite di Carmelo Bene con figure eretiche del Sud: Franco Cassano, Vittorio Bodini, Ernesto de Martino, Vittore Fiore e i tanti eretici espressi dalla cultura meridionale. Questo volume raccoglie gli stimolanti e originali interventi di Francesco Ceraolo, Franco Chiarello, Stefano De Matteis, Antonio Errico, Piergiorgio Giacchè, Simone Giorgino e Franco Vitelli. A questi si aggiungono sei interviste di Franco Ungaro a una serie di personalità (Matteo Bavera, Goffredo Fofi, Miguel Angel Valdivia, Orodè Deoro, Luigi Presicce, Roberto Latini) il cui percorso, in forme e tempi diversi, ha incrociato quello di Carmelo Bene, aprendo un dialogo anche sull’idea di una possibile/impossibile eredità artistica. Carmelo Bene e altre eresie” rappresenta un’“autobiografia collettiva”, una consapevolezza nuova sulle sfide culturali che attendono il Sud.

Oltre al curatore interverrà all’incontro il docente universitario Stefano De Matteis.

Domenica 22 maggio alle ore 16.30 presentazione di “Dentro ‘l mal de’ fiori. Il poema impossibile di Carmelo Bene” (Kurumuny 2022, Beniana, pag. 312, 18.00 euro) di Alessio Paiano, pubblicato per la nuova collana Beniana di Kurumuny, a cura del Centro Studi Phoné, diretta da Stefano Cristante e Simone Giorgino.

“Dentro ‘l mal de’ fiori è la prima lettura critica integrale, totalmente inedita, de ’l mal de’ fiori (Bompiani, 2000), ultima opera pubblicata in vita da Bene e unica prova destinata esclusivamente alla forma poetica. Un poema sotto ogni aspetto ‘eccessivo’, nel linguaggio, nel contenuto e persino nel layout editoriale, in cui prende corpo la formula ‘lorenzaccia’ del “rovinare le rovine”: è la sfida impossibile di ‘scrivere la voce’, restituendo una sconcertante polifonia che chiama a raccolta tutte le ossessioni della sua ricerca (Shakespeare, Pinocchio, l’Adelchi, Dante, Leopardi ecc.). Per comprendere l’operazione bisognerà rovesciare un assunto dello stesso Bene: come da attore non ha mai smesso di essere poeta, così da poeta non smetterà i panni dell’attore. Viene qui proposto il primo commento integrale a un capolavoro assoluto della letteratura contemporanea, una chiave di accesso per gli appassionati e gli studiosi di Bene e della poesia in genere.

Oltre all’autore interverrà all’incontro, il docente universitario Jordi Valentini.

Azzurra De Razza

Addetto stampa KURUMUNY

Cell. 3387755897 – Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

 

KURUMUNY è una casa editrice attiva dal 2004 che opera in Grecìa salentina, un’isola linguistica ellenofona situata nel cuore del Salento. KURUMUNY in grico significa “germoglio di ulivo”, omaggio alla pianta simbolo del territorio pugliese e metafora del lavoro portato avanti dalla casa editrice.

Tra i principali campi di interesse figurano il racconto dei territori attraverso le testimonianze orali dei popoli che li abitano, la documentaristica e le scienze sociali. La disponibilità del vasto archivio sonoro e di immagini di Luigi Chiriatti, ricercatore fin dagli anni Settanta, fondatore della casa editrice e oggi direttore artistico del festival La Notte della Taranta, ci ha permesso di specializzarci in ambiti quali l’etnomusicologia grazie alle monografie sui grandi cantori del Salento, o di indagare a fondo riti e miti del Sud Italia. Il racconto di un mondo altro, l’attenzione agli ultimi, la microstoria, costituiscono l’imprinting fondamentale alla base del lavoro che svolgiamo quotidianamente.

Oggi Kurumuny ha ampliato i suoi orizzonti d’interesse e pubblica romanzi e saggi oltre a testi di etnomusicologia, così da mantenere aperto il dialogo fra tradizione e modernità, fra poetica della terra salentina e suo rinascimento. Così accanto alle collane storiche ne sono nate di nuove dedicate alla narrativa, alla poesia, alla world music. Kurumuny pratica un’editoria lenta, di qualità. Ogni libro rappresenta il frutto di un processo condiviso, un’opportunità unica di crescita e conoscenza per un’umanità nuova e in movimento.

Dettagli su www.kurumuny.it

Il Centro Studi Phoné, fondato nel febbraio del 2018 dal sociologo Stefano Cristante, dallo studioso di letteratura Simone Giorgino e dal regista e attore Simone Franco, è dedicato al più importante artista pugliese del Novecento, la cui opera di attore, scrittore, drammaturgo e cineasta costituisce un patrimonio di straordinaria importanza per la storia culturale, teatrale e letteraria del secolo scorso. Il Centro Studi si propone di diffondere e rileggere la produzione teatrale, cinematografica e letteraria di Carmelo Bene e di esplorare in profondità i suoi rapporti con i principali fermenti artistico-letterari del Novecento europeo, a partire dallo studio dei rapporti fra questo straordinario artista e la sua terra d’origine; e si propone, inoltre, di fornire anche ai più giovani e ai non specialisti gli strumenti necessari per una consapevole riscoperta della propria identità culturale.

L’Accademia Mediterranea dell’Attore di Lecce, diretta da Franco Ungaro, svolge attività permanente di formazione e perfezionamento per attori e attrici presso l’ex Convitto Palmieri di Lecce. In collaborazione con il Polo bibliomuseale e il Museo Castromediano di Lecce, realizza il progetto ‘Un teatro perBene’ finalizzato alla valorizzazione della figura e delle opere di Carmelo Bene attraverso seminari, pubblicazioni e convegni (il più importante si è tenuto nel 2021 a Copertino con una sessione di lavoro dedicata a ‘Carmelo Bene e altre eresie’. A Carmelo Bene è stato dedicato il booklet Amor morto pubblicato nel 2020 da Kurumuny.

 

Piergiorgio Giacchè

NOTA BENE

TITOLO: Nota Bene

AUTORE: Piergiorgio Giacchè

ANNO: 2022

COLLANA: Beniana

FORMATO: 16x22,5 cm.

ISBN: 9788898773268

PAGINE: 210

PREZZO: 16.00 euro

«Un’antologia finalmente vuol dire, alla lettera, “raccolta di fiori”, che – come si sa – sono un nonnulla rispetto alle Opere di Bene. Proporre ovvero portar fiori è appena un gesto di devozione, che ha senso solo se serve a confermare l’affezione e/o a rinnovare l’attenzione verso le opere e le operazioni di Bene.» [P.G.]

Questo libro è un’antologia di comunicazioni, conversazioni, articoli e appunti dedicati a Carmelo Bene dopo la sua morte, dal 2002 al 2022. È una raccolta di scritti “d’occasione” (ovvero tratti da convegni, conferenze, interviste, prefazioni e perfino programmi di sala) che nasce dall’esigenza di “vuotare il sacco” di una personale ostinazione e di una ininterrotta interrogazione. Mille domande che non si aspettano nessuna risposta “impossibile”, ma che testimoniano al contrario l’unica ricerca “possibile” che si può fare sull’arte e la parte di un genio del teatro: quella di sondare la sua alterità e rispettare la sua altezza, per poi cercare di far discendere dalla sua Eccezione le perpendicolari che accadono in ogni scena, ovvero le Regole che riguardano anche gli attori diversi da Bene e perfino gli spettatori divisi su Bene.

Illustrazione di copertina di Miguel Angel Valdivia.

Piergiorgio Giacchè (Perugia 1946) antropologo, ha condotto ricerche sulla devianza, sulla questione giovanile, sulla partecipazione politica e la politica culturale e, in particolare, sulla cultura teatrale contemporanea. Ha insegnato Antropologia del teatro e dello spettacolo all’Università di Perugia e attualmente è docente di Oralità e Performance presso la Scuola di specializzazione in Beni demo-etno-antropologici. È stato membro del comitato scientifico dell’International School of Theatre Anthropology diretta da Eugenio Barba. È stato, per volontà di Carmelo Bene, il primo presidente della sua fondazione postuma, “L’Immemoriale” (dal 2002 al 2005). Ha curato con Goffredo Fofi gli atti del convegno Per Carmelo Bene (Roma, 1995). Autore del saggio Carmelo Bene. Antropologia di una macchina attoriale (Milano 1997, II edizione 2007), ha pubblicato, fra l’altro, Una nuova solitudine (Roma, 1981), Lo spettatore partecipante (Milano, 1991), L’altra visione dell’altro. Una equazione fra antropologia e teatro (Napoli, 2004), Ci fu una volta la sinistra (Roma, 2013).

 

Alessio Paiano

DENTRO ’L MAL DE’ FIORI

Il poema impossibile di Carmelo Bene

TITOLO: Dentro ’l mal de’ fiori. Il poema impossibile di Carmelo Bene

AUTORE: Alessio Paiano

ANNO: 2022

COLLANA: Beniana

FORMATO: 16x22,5 cm.

ISBN: 9788895161310

PAGINE: 312

PREZZO: 18.00 euro

La prima lettura critica integrale, totalmente inedita, de ’l mal de’ fiori, ultima opera pubblicata in vita da Bene e unica prova destinata esclusivamente alla forma poetica.

 

’l mal de’ fiori, poema ‘eccessivo’ in tutti i sensi, dal contenuto al layout del volume, conferma la formula beniana del «rovinare le rovine», come aveva scritto in Lorenzaccio: non il disprezzo inflessibile nei confronti di un’intera tradizione letteraria – cosa che Bene ravvisa nelle nuove avanguardie, per questo automaticamente da lui accantonate – ma un dialogo inedito che prosegue il confronto già avvenuto coi grandi nomi del teatro o della letteratura (i vari drammi di Shakespeare, poi Pinocchio, l’Adelchi, ecc.).

L’anno di uscita del poema, il 2000, amplifica la provocazione sfacciata di un’opera dalle dimensioni anomale, apparentemente inaccessibile per il suo estremismo linguistico e gli infiniti riferimenti a opere del passato (con particolare riferimento alle arti figurative).

Per comprenderne l’operazione bisognerà rovesciare, per simmetria, un assunto dichiarato dallo stesso Bene: come da attore non ha mai smesso di essere poeta, così da poeta non smetterà i panni dell’attore, di cui il poema rappresenta l’ultimo lascito. Il lavoro proposto rappresenta il primo commento critico a un capolavoro assoluto della letteratura contemporanea, una chiave di accesso per gli appassionati e gli studiosi sia del genio beniano che della poesia in genere.

Il volume è organizzato in quattro sezioni così suddivise:

’l mal de’ fiori o poema dell’inorganico

Questa prima sezione introduttiva ripercorre la storia editoriale dell’opera, dalla sua ideazione fino alla sua completa realizzazione nel 2000. Fin da subito viene proposta una mappatura delle influenze poetiche e dello stile poetico dello scrittore, compiendo un confronto con le scritture precedenti di Bene e di altri autori a cui si ispirava. Si entra quindi nel testo vero e proprio con l’analisi del Proemio, in cui è da subito evidente il legame con la dottrina e la letteratura mistica, come avvenuto più volte nelle opere precedenti di Bene.

«Ahi l’amore! l’amore facchino»

Il secondo capitolo, il più corposo, è incentrato sul nucleo fondante del poema, cioè un progetto di riscrittura del Rigoletto di Giuseppe Verdi. Una volta analizzati i propositi dell’autore, inizia la sezione «Anatomie», un caso emblematico di mescolanza dei generi in cui Bene inserisce nozioni appartenenti al campo medico.

La celebrazione dell’inautentico

Nelle ultime sezioni del mal de’ fiori Bene chiude la sua versione di Rigoletto e apre una riflessione sull’arte figurativa, compiendo un vero e proprio percorso all’interno della storia dell’arte italiana.

Explicit

Quest’ultima sezione offre un’analisi dettagliata, verso per verso, della poesia finale del mal de’ fiori, che riassumendo e chiudendo il percorso ideato dall’autore, si può considerare l’ultimo lascito letterario di Carmelo Bene.

Illustrazioni di copertina di Alberto Giammaruco.

 

L’autore

Alessio Paiano è nato a Pavia nel 1992. Laureato in Lettere Moderne presso l’Università del Salento, la sua tesi di laurea triennale sulle varie edizioni di Pinocchio di Carmelo Bene è risultata vincitrice della I edizione del Premio Nazionale Campi Salentina dedicato agli studi sull’artista pugliese. Nel 2017 si laurea in Filologia Moderna con un’analisi filologico-esegetica del poema ’l mal de’ fiori, ultima opera edita dallo stesso autore nel 2000. Ha conseguito il master in Didattica dell’italiano lingua non materna (L2) presso l’Università per Stranieri di Perugia.

È segretario del Centro Studi Phoné, nato per lo studio e la diffusione dell’opera di Carmelo Bene. È stato redattore del Centro di Ricerca PENS dell’Università del Salento; suoi contributi sulla poesia contemporanea appaiono su vari litblog e riviste scientifiche. Vive a Torino, dove insegna.

CARMELO BENE

e altre eresie

a cura di

Franco Ungaro

TITOLO: Carmelo Bene e altre eresie

CURATORE: Franco Ungaro

ANNO: 2022

COLLANA: Pensieri meridiani | 09

FORMATO: 16x22,5 cm.

ISBN: 9788898773688

PAGINE: 184

PREZZO: 15.00 euro

Quali le domande e le sfide che Carmelo Bene continua a lanciarci? E quali domande possiamo rivolgere a Carmelo Bene, se assumiamo il punto di vista del Sud? Cosa rappresentano il Sud e il Salento nel suo immaginario? E ha senso oggi interrogarlo con questa prospettiva? Cos’è il Sud del Sud dei santi? Quali i punti di contatto tra Carmelo Bene e la schiera degli eretici meridionali? E chi sono gli eretici meridionali?

Su questi interrogativi si è tenuta a Copertino (Le) l’1 novembre 2021, una sessione di lavoro “Carmelo Bene e altre eresie” nell’ambito dell’incontro seminariale “Che fare del Sud?” che ha permesso di scoprire traiettorie comuni o parallele, connessioni sorprendenti e inedite di Carmelo Bene con figure eretiche del Sud: Franco Cassano, Vittorio Bodini, Ernesto de Martino, Vittore Fiore e i tanti eretici espressi dalla cultura meridionale.

Questo volume raccoglie gli stimolanti e originali interventi di Francesco Ceraolo, Franco Chiarello, Stefano De Matteis, Antonio Errico, Piergiorgio Giacchè, Simone Giorgino e Franco Vitelli. A questi si aggiungono sei interviste di Franco Ungaro a Goffredo Fofi, all’attore Roberto Latini, agli artisti Luigi Presicce, Orodè Deoro e Miguel Angel Valdivia, al collaboratore e amico di Carmelo, Matteo Bavera, tutte personalità che nel loro percorso in forme e tempi diversi hanno incrociato Carmelo Bene e con le quali si è dialogato anche sull’idea di una possibile/impossibile eredità artistica.

Nella consapevolezza di come non si è ancora ragionato abbastanza su Carmelo Bene e il Sud e non sia ancora emerso un comune ritrovarsi sull’idea di “Sud eretico”, altro dalle convenzioni usate e abusate della questione meridionale, inchiodate tutte ai paradigmi dello sviluppo e del sottosviluppo, del Nord tecnologico e del Sud arretrato, delle maggioranze e delle minoranze; questo volume rappresenta un’“autobiografia collettiva”, uno scambio sincero di doni e di esperienze da custodire nel tempo e nel tempio, dove le parole, le conoscenze, le intuizioni e le visioni degli uni vengono condivise ed elaborate dagli altri, come una consegna di testimone fra generazioni, come una consapevolezza nuova sulle sfide che attendono il Sud e che saranno soprattutto sfide culturali.

Illustrazione di copertina di Samuel Mele.

Il curatore

Franco Ungaro vive a Lecce. È stato direttore dei Cantieri Teatrali Koreja sino al marzo 2015. Nel 2016 è stato incaricato come consulente internazionale del Teatro Nazionale Macedone e consulente artistico del Teatro San Domenico di Crema. Attualmente dirige l’Accademia Mediterranea dell’Attore con la quale realizza progetti di formazione, produzione e promozione per e con le giovani generazioni.

Oltre a numerosi articoli su quotidiani e riviste come «Nuovo Quotidiano di Puglia», «La Gazzetta del Mezzogiorno», «Corriere del Mezzogiorno», «Hystrio», «Il manifesto», ha pubblicato Dimettersi dal Sud (2006), Lecce sbarocca (2011), Vado a Lecce (2015), A Est del palcoscenico (2021).

I Carabinieri del N.A.S. CC di Taranto nel primo quadrimestre del 2022, nell’ambito dei controlli eseguiti nei vari settore della Specialità hanno ottenuto i seguenti risultati, oltre alla sostenuta attività di Polizia Giudiziaria:

  • eseguiti in totale 295 controlli dei quali 65 non conformi (il 23%); il 55 % ha interessato il settore sanitario;
  • accertate 72 violazioni di carattere amministrativo e segnalate 50 persone alle Autorità preposte; contestate sanzioni per un valore totale di 18.510.66 €;
  • eseguiti sequestri di strutture, alimenti e capi di bestiame, dispositivi medici e farmaci per un valore complessivo di 2.577.992 €;carabinieri_NAS_sequestro_mascherine.png

Nell’ambito dei controlli finalizzati al contenimento della pandemia nel corso,  una  farmacista priva di vaccinazione veniva segnalata alla competente autorità sanitaria,  nonché sequestrati nr. 320 dispositivi di protezione individuale, poiché sprovvisti di certificazione. Sono state elevate n. 7 violazioni amministrative   per il mancato possesso del cd “Green pass”.

Nell’ambito dei controlli finalizzati alla verifica della genuinità dei prodotti e alla repressione delle frodi alimentari, presso aziende di deposito, confezionamento e produzione di alimenti è stato eseguito sequestro cautelativo sanitario di  Litri 420 di sostanza oleosa.  Inoltre, per il tramite del Servizio Igiene Alimenti e Nutrizione della Asl brindisina,  è stata  disposta la sospensione di nr. 6 imprese alimentari poiché caratterizzate da gravi carenze igienico- sanitarie e strutturali, per un valore di 2.000.000 €.

Nell’ambito dei controlli finalizzati al benessere degli animali da reddito, l’attività dei Militari del N.A.S.  svolta in collaborazione con il Servizio Veterinario dell’ASL di Brindisi presso un’azienda agricola del brindisino,   si è concretizzata con il  Blocco Ufficiale ed il divieto di movimentazione dell’intero bestiame pari a 113 animali della specie caprina, sospendendo quindi l’attività zootecnica.

Nell’ambito dei controlli finalizzati alla tutela dei “Non fumatori”,  è stata disposta la chiusura di nr. 1 attività di rivendita di sigarette elettroniche per  mancanza dei titoli  autorizzativi. Il valore della struttura ammonta a circa  200.000 €.

Nel periodo delle festività pasquali, sono stati eseguiti controlli finalizzati alla repressione della macellazione clandestina di ovi caprini, accertando la detenzione presso azienda zootecnica ed esercizi di rivendita, di capi di bestiame privi di certificazione sanitaria, contestando violazioni amministrative pari a 3.000,00 € e sottoponendo a sequestro sanitario 150 Kg di prodotti carnei. È stata disposta la sospensione di nr. 6 imprese alimentari poiché caratterizzate da gravi carenze igienico- sanitarie e strutturali, per un valore di 2.000.000 €.

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Svolta nelle indagini sulla morte del mesagnese Carlo Giannini ammazzato a Sheffield, nel South Yorkshire. La polizia ha effettuato un arresto. Si tratta di un 18enne di Sheffield che è stato arrestato ieri, mercoledì 18 maggio, perché sospettato di una serie di reati. Uno di questi è l’omicidio del Giannini.

Confermato dalla polizia la morte per accoltellamento con un solo fendente. Attualmente il giovane, di cui non sono state rese note le generalità, è in custodia della polizia. “Le indagini sono in ancora corso e i detective sono ansiosi di parlare con altri testimoni che potrebbero aver visto o sentito qualcosa che potrebbe aiutarli a portare a spiegare la morte di Carlo”, hanno spiegato gli investigatori in una nota stampa diffusa nella tarda serata di ieri. La polizia ha pubblicato anche delle immagini di una telecamera di video sorveglianza riprese nella notte di mercoledì scorso, 11 maggio, in cui si vede Carlo entrare nel Manor Fields Park, in quelli che potrebbero essere i momenti che hanno preceduto la sua morte. La foto è stata scattata alle 11,05 circa. “Se qualcuno crede di aver visto Carlo in giro a quest'ora ed ha visto dove è andato o chiunque altro era nella zona in quel momento ci farebbe piacere avere ulteriori informazioni”, hanno aggiunto i poliziotti nel comunicato. nella giornata di martedì scorso i familiari della vittima, che sono presenti sul posto, si sono sottoposti alla procedura del riconoscimento della salma del proprio congiunto. Un momento particolare e doloroso per loro poiché hanno perso improvvisamente, e in maniera così tragica, un fratello e un cognato di soli 34 anni.  Invece, nella giornata di ieri i familiari hanno effettuato, con la polizia del South Yorkshire, un sopralluogo nel Manor Fields Park, fuori City Road, dove è stato rinvenuto, il 12 maggio scorso, il corpo del Giannini.

Su questa vicenda c’è da registrare un appello che ha lanciato la signora Rosalba, mamma di Carlo, sui social per quelle cose che in queste ore, per loro tragiche, si stanno dicendo o scrivendo: “Ogni parola falsa è una pugnalata a un cuore ferito”. Il 34enne Carlo Giannini viveva ormai da diversi mesi in Inghilterra, dove svolgeva la professione di pizzaiolo in un locale di Sheffield, nel South Yorkshire. Nel dicembre del 2020 si era stabilito in Germania, a Titisee-Neustadt, dove aveva aperto una pizzeria insieme al fratello Stefano e alla cognata Valentina.

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Un uomo di 18 anni di Sheffield è stato arrestato oggi (mercoledì 18 maggio) con l'accusa di una serie di reati. Uno di questi è l'omicidio. Rimane in custodia di polizia in questo momento. L'indagine è in corso e gli investigatori sono desiderosi di parlare con altri testimoni che potrebberoaver visto o sentito qualcosa che potrebbe aiutarli in vista della morte di Carlo. Stanno rilasciando questa immagine della CCTV dellanotte di mercoledì scorso (11 maggio) che mostra Carlo che entra nel Manor Fields Park in quelli che potrebbero essere i momenti precedenti la sua morte. La foto è stata scattata intornoalle 23:05. Se qualcuno crede di aver visto Carlo in questo periodo ha visto dove è andato o chiunque altro nella zona in quel momento vicino a lui ci farebbe piacere avere tue notizie".

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Giuseppe Aiello, studente della 3D, articolazione di Informatica dell’ITT “Giovanni Giorgi” di Brindisi, ha totalizzato il punteggio più alto nella selezione territoriale delle Olimpiadi di Informatica delle province di Brindisi e Taranto, conquistando il primo posto e l'ammissione alla selezione nazionale insieme a altri 102 atleti provenienti da tutta Italia. Come da accordo tra MIUR - Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca ed AICA - Associazione Italiana per l'Informatica ed il Calcolo Automatico, ogni anno viene promossa la partecipazione degli studenti della scuola secondaria superiore alle Olimpiadi Italiane di Informatica. L'evento assume particolare significato in quanto costituisce occasione per far emergere e valorizzare le "eccellenze" esistenti nella scuola italiana, con positiva ricaduta sull'intero sistema educativo. La prima fase della competizione, giunta alla sua XXII edizione, è la Selezione scolastica che si è svolta nel mese di febbraio 2022 e ha visto la partecipazione di 9765 atleti da ogni parte di Italia. La prova consisteva nella soluzione di problemi a carattere logico-matematico, algoritmico e di programmazione. Gli studenti con il migliore risultato in ogni scuola sono stati ammessi alla seconda fase: la Selezione territoriale, che si è svolta giovedì 5 maggio 2022 con la partecipazione di 1524 studenti. Obiettivo della gara era verificare le capacità dei partecipanti nel risolvere problemi mediante la scrittura di programmi secondo lo stile delle Olimpiadi Internazionali di Informatica. Tale selezione ha visto la partecipazione di tutte le scuole delle province di Brindisi e Taranto.

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La Città di Mesagne ricorda Melissa Bassi a dieci anni dall’attentato. Domani, giovedì 19 maggio, alle ore 7.30, un corteo pedonale partirà dall’abitazione dei genitori di Melissa Bassi per dirigersi verso via Maja Materdona, passando per la scuola elementare ‘Giovanni XXIII’, e giungere in Viale Indipendenza in direzione Brindisi. Il tratto dall’uscita di Mesagne all’ingresso di Brindisi sarà percorso in auto. All’arrivo presso il parcheggio del Palazzo di Giustizia, una delegazione di studenti del “Morvillo Falcone” si unirà al corteo giunto da Mesagne e insieme raggiungeranno l’istituto ‘Morvillo-Falcone’ di Brindisi presso cui si svolgerà il programma del 'Memorial Melissa Bassi - Dieci anni senza Te'.

Alle 9.30, presso la Scuola ‘Giovanni Falcone’, nell'ambito delle attività didattiche, si svolgerà l'iniziativa dal titolo ‘La gioia di vivere – Letture in ricordo di Melissa Bassi'. organizzata dal II Circolo didattico e patrocinata dal Comune di Mesagne. Alle ore 18.30 presso la Chiesa Madre di Mesagne, officiata dall'arcivescovo emerito della diocesi di Brindisi-Ostuni, Rocco Talucci, verrà celebrata una solenne liturgia eucaristica. Due banner, con il volto di Melissa, sono già stati collocati sulla facciata del Municipio e sul Torrione del Castello.

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L’associazione si occuperà della struttura fino all’espletamento della gara per la gestione definitiva. Il sindaco Zaccaria: «Finalmente abbiamo un luogo nuovo, accogliente, a norma e sicuro per i nostri cuccioli»

Sarà l’associazione 4 Zampe nel Cuore a gestire il canile comunale di Fasano fino a dicembre in attesa dell’espletamento della procedura di gara per l’affidamento definitivo del servizio. L’associazione, attiva da anni nella lotta al randagismo è impegnata nella cura e tutela dei cani randagi.

La gestione riguarderà sia il canile sanitario che il canile rifugio per fornire assistenza, custodia e mantenimento ai cani randagi accalappiati sul territorio.

«Finalmente abbiamo terminato i lavori di adeguamento e di sistemazione del canile – dice il sindaco Francesco Zaccaria – e Fasano ora ha una struttura nuova, accogliente, a norma e sicura per gli amici a 4 zampe. Stiamo espletando tutte le procedure necessarie che porteranno alla gara d’appalto per la gestione del servizio che nel frattempo è affidato all’associazione 4 Zampe nel cuore che vanta un’esperienza consolidata e riconosciuta a livello regionale».

«Grazie ai volontari per l’impegno che da sempre mettono nella cura dei randagi e di tutti i cuccioli presenti nel territorio - dice l’assessore Gianluca Cisternino - e invitiamo ancora una volta i proprietari di cani a cogliere l’opportunità della giornata di microchippatura gratuita di domenica prossima nella villetta san Francesco organizzata dall’associazione con la collaborazione del Comune».

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L'Assemblea dei due Comuni soci del Consorzio Ambito Territoriale Sociale BR/1 (Brindisi e San Vito dei Normanni) ha avviato l’attività per la gestione del Consorzio di Ambito che si occuperà del piano sociale di zona, in cui confluiscono i principali servizi per i soggetti più fragili del territorio.

Il Consorzio Ambito BR/1 si aggiunge a quello di Francavilla Fontana (BR/3), Fasano (BR/2) e Mesagne (BR/4) completando, in forma omogenea, la natura giuridica dei soggetti che compongono la "geografia sociale" del territorio provinciale.

Come Presidente è stata nominata Silvana Errico, sindaco del Comune di San Vito dei Normanni e vice presidente Riccardo Rossi, sindaco di Brindisi; il terzo componente del Cda è Paolo Le Grazie, consigliere comunale a Brindisi e presidente della commissione comunale per il Welfare.consorzio_ats_br_1_maggio_2022_1.jpeg

“Sono particolarmente felice, dopo più di 30 anni di esperienza amministrativa nel mondo dei servizi sociali di poter mettere a disposizione la mia esperienza in questa nuova realtà amministrativa che avrà il compito, fin da subito, di attraversare le nuove sfide del Piano Regionale Politiche Sociali e del PNRR - dichiara la presidente Errico -. Ringrazio Riccardo Rossi e il Comune di Brindisi per la fiducia accordata alla mia persona e all'ente che rappresento, oltre alla municipalità  di cui mi onoro della carica di primo cittadino; sarà mia cura onorare l'incarico ricevuto che mi consentirà di occuparmi della causa dei più fragili; il file rouge di tutta la mia storia politica”.

“L’obiettivo di tutti noi è garantire i servizi - precisa Riccardo Rossi - perchè la qualità della vita di alcuni nostri cittadini con fragilità dipende strettamente dalla nostra capacità di essere vicini ai loro bisogni. Al contempo, è altrettanto importante garantire i livelli occupazionali del settore in cui operano grandi professionalità”.

La decisione di nominare Paolo Antonio Le Grazie, Presidente della commissione Servizi Sociali e Consigliere comunale M5S di Brindisi, nel Consorzio dei Servizi Sociali non ha alcuna implicazione sulla collocazione politica del M5S rispetto alla giunta Rossi. Si tratta infatti di una positiva iniziativa istituzionale che accresce il pluralismo democratico dentro questo importante Consorzio che è presieduto dal Sindaco di San Vito dei Normanni Silvana Errico (centrodestra), dal vicepresidente Sindaco di Brindisi Riccardo Rossi (centrosinistra) e che da oggi si avvale delle capacità d’indirizzo e controllo del Presidente della Commissione consiliare preposta a questo compito, il Consigliere Le Grazie (M5S).  

Tale scelta non comporta appunto un cambio dell’attuale collocazione politica del M5S in seno al consiglio comunale di Brindisi, seppur rappresenta un segnale di apertura e di fiducia finora mai avuto in un ambito fondamentale come quello sociale. Al contempo rafforza il ruolo del consiglio comunale di Brindisi in un Consorzio destinato a diventare un centro di spesa per diversi milioni di euro stanziati per il piano di zona dell’ambito sociale dei comuni di Brindisi e San Vito dei Normanni.

Sono certo che il gruppo consiliare del M5S al Comune di Brindisi saprà discutere e approfondire al proprio interno la strategia migliore da esercitare in ogni sede istituzionale per il bene della nostra comunità, con l’obiettivo di garantire la più alta vigilanza e trasparenza degli atti di spesa e per indirizzare politicamente le scelte del Consorzio verso il sostegno ai soggetti socialmente più fragili e che di più hanno bisogno di tutele. Mi auguro inoltre che l’importante collocazione del Consigliere Le Grazie contribuisca a rafforzare il collegamento diretto del territorio con l’Assessore regionale al Welfare Rosa Barone.

Resta ancora avvolto dal mistero l’omicidio del mesagnese Carlo Giannini avvenuto in Inghilterra nella notte a cavallo tra l’11 e il 12 maggio scorsi in un parco della città di Sheffield, nel South Yorkshire. Certo gli investigatori inglesi stanno lavorando per ricostruire la vita del Giannini non solo degli ultimi giorni. Infatti, avrebbero già contattato gli investigatori italiani del mistero degli Interni per essere supportati nella ricostruzione della vita del giovane 34enne. Questo perché non avendo individuato il killer nelle ore successive al rinvenimento del cadavere hanno deciso di scavare a fondo nella vita privata del giovane. Come già scritto in precedenza l’indagine si sta dimostrando complessa e articolata. Si attende con ansia l’autopsia poiché potrebbe fornire ulteriori informazioni utili alle indagini. Innanzitutto di confermare come causa di morte l’accoltellamento. A tutelare Carlo Giannini sono a Sheffield il fratello Stefano con la moglie Valentina. La coppia sta effettuando tutte le procedure burocratiche necessarie in questi casi.

Hanno anche parlato con gli investigatori inglesi chiarendo alcuni aspetti della vicenda. Sempre Valentina lunedì ieri ha postato il seguente post: “Guardami negli occhi Carlo, ancora una volta, un'ultima volta. Guardami negli occhi come quel giorno lontano, Guardami ancora negli occhi e raccontami I tuoi sogni. Io ti ascolterò ancora e ancora ti tenderò la mano, che è sempre stata aperta”. Valentina ha ricordato i giorni in cui, in Germania, hanno lavorato per costruire personalmente la pizzeria. Giorni in cui hanno si sono impegnati al massimo per raggiungere l’obiettivo sognato. Poi tutto si è spezzato in una notte inglese. “C'è tanta confusione nel buio, troppa, ed è opprimente, così opprimente da togliere il fiato, da farti chiudere gli occhi davanti alla realtà, davanti alla vita. Dentro di me quella mano continuerà a restare aperta, forte della speranza che un giorno "spaccheremo!", ha scritto Valentina che ha chiuso questa poesia con questa strofa: “Tu sei caduto, ora, qui, ma sono venuta a rialzarti, a chiederti di prendere di nuovo la mia mano tesa. Afferrala, vieni con me e non voltiamoci indietro mai più, promettimelo”. Pensieri struggenti.

Il 34enne Carlo Giannini viveva ormai da diversi mesi in Inghilterra, dove svolgeva la professione di pizzaiolo in un locale di Sheffield, nel South Yorkshire. Nel dicembre del 2020, in piena pandemia, si era stabilito in Germania, a Titisee-Neustadt, nella foresta nera, dove aveva aperto una pizzeria insieme al fratello Stefano e alla cognata Valentina. Lo avevano chiamato “La spiga d’oro”, per ricordare i campi dorati di grano che l’estate caratterizzano il panorama delle campagne mesagnesi.

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Ottenuta l’ultima autorizzazione, sono partiti i lavori inerenti la realizzazione della Porta della riserva, area nella quale gli utenti di Torre Guaceto potranno fruire di numerosi servizi. Le opere si fermeranno il 15 giugno con l’apertura del parcheggio e riprenderanno a settembre. 

L’ultimo passaggio amministrativo propedeutico all’avvio dei lavori per la Porta della riserva è dell’11 aprile, data nella quale il Comune di Carovigno ha deliberato l’approvazione definitiva del progetto. Al 27 aprile, invece, risale la variazione della destinazione d’uso del terreno interessato dal progetto che passa da agricolo, ad area servizi. 
Scontati i passaggi burocratici, il Consorzio di Gestione di Torre Guaceto ha potuto procedere con l’affidamento dei lavori per la realizzazione delle opere attraverso avviso pubblico sulla piattaforma Empulia che ha visto vincere l’azienda “Di Gregorio Sas di Di Gregorio Domenico & company”. 
Il progetto. La Porta della riserva nasce innanzitutto per limitare l’impatto antropico su Torre Guaceto ed offrire ai fruitori servizi di qualità. Il piano prevede la disponibilità di 500 posti auto, la realizzazione dell’accesso automatizzato, di un infopoint, un farm market nel quale gli agricoltori bio di Torre Guaceto potranno vendere i propri prodotti, un punto ristoro, un’area di sosta per salita e discesa dalle navetta per la riserva, una zona per la locazione delle bici ed una ciclofficina, un parco per il dog sitting con piscinette e verde che, gestito in collaborazione con le associazioni animaliste locali, permetterà agli utenti di affidare i propri cani a personale competente e dedito. 
I passaggi burocratici. L’iter per la realizzazione della Porta della riserva è iniziato nel 2015, quando l’Assemblea del Consorzio di gestione di Torre Guaceto stabilì di portare la zona dedicata alla sosta delle auto fuori dall’area protetta, per ovvie ragioni di riduzione dell’impatto antropico esercitato dai mezzi a motore sull’ecosistema. Da qui il finanziamento dell’allora Ministero dell’Ambiente per la realizzazione dell’opera, i passaggi in Regione Puglia e presso le Autorità territoriali. Dopo 7 anni, oggi è arrivato il via libera definitivo che spettava al Comune di Carovigno. 
Il cronoprogramma delle opere. Il 16 maggio sono partiti gli interventi per il livellamento del terreno, la recinzione dell’area e l’apertura di un varco di ingresso lato complanare, che permetterà agli utenti di accedere comodamente dalla strada di arrivo e di uscire da un secondo varco. In questo modo non si creeranno file e il traffico fluirà più facilmente. I lavori saranno sospesi entro il 15 giugno per l’apertura del solo parcheggio e riprenderanno il 17 settembre per la realizzazione di tutti gli altri interventi che saranno fruibili dal 2023. 
Già a partire dalla stagione estiva 2022, la fruizione di Torre Guaceto sarà più semplice grazie al passaggio dai vecchi 350 posti auto disponibili agli attuali 500, aumento importante e necessario dato che questa area serve per intero gli 8 chilometri di costa protetta, e all’introduzione di una doppia navetta trenino. 
A partire dall’estate 2023, poi, la fruizione sarà ancor più confortevole perché l’avvio dei servizi estivi avverrà prima rispetto al passato grazie al fatto che il Consorzio non dovrà più attendere la concessione di ulteriori autorizzazioni, e, visto che gli utenti che arriveranno in riserva avranno a disposizione tanti e tali servizi da vivere anche l’attesa come un’esperienza. Malatesta_rocky_presidente_del_Consorzio_di_Torre_Guaceto.jpg
Anche quest’anno il posto auto sarà prenotabile da piattaforma online disponibile sul sito istituzionale dell’ente, www.riservaditorreguaceto.it, arrivati al parcheggio gli utenti potranno scegliere di raggiungere la riserva in navetta, attraverso il percorso ciclopedonale a piedi, con bici propria o prendendo in fitto una bike sul posto.
Novità 2022, voluta per promuovere la mobilità sostenibile: gli utenti che decideranno di entrare dal parcheggio in riserva in bici o a piedi, pagheranno la sosta auto solo 4 euro al giorno, contro i 5 degli anni precedenti, chi sceglierà di usare il trenino navetta corrisponderà 2 euro ad auto per il servizio di andata e ritorno. In questo modo, si intende incentivare l’utilizzo pedonale e ciclabile del nuovo percorso che dal parcheggio alla spiaggia di Punta Penna Grossa potrà essere l’alternativa sostenibile al trenino con brevi tempi di percorrenza. L’auspicio del Consorzio è di avere sempre meno auto sul confine della riserva e più utenti green. 
“La nostra gioia e soddisfazione per la conclusione dell’iter durato anni è difficilmente esprimibile a parole – ha dichiarato Rocky Malatesta, presidente del Consorzio di Torre Guaceto-, grazie alla condivisione strategica della Commissione prefettizia di Carovigno e all’importante lavoro svolto dagli uffici tecnici del Comune, finalmente la riserva avrà un biglietto da visita degno della sua bellezza e gli utenti potranno godere di servizi adeguati agli standard internazionali dell’accoglienza turistica sostenibile e di qualità. Abbiamo scelto di attivare subito le procedure per l’avvio dei lavori, per fa sì che già dall’estate 2022 si possa fruire almeno di questo nuovo ampio spazio. L’anno prossimo porteremo a regime tutti gli altri servizi indicati nel progetto e le aree di sosta alberate. Quanto detto, però – ha continuato Malatesta -, comporterà che a Torre Guaceto non ci sarà un’area parcheggio almeno fino al prossimo 15 giugno. Per i disagi che questa scelta porterà con sé, intendo porgere le mie scuse ai tanti che amano la riserva e ringraziare sin da ora le forze dell’Ordine e le Autorità locali, in particolare la polizia municipale di Carovigno, per l’attività straordinaria che molto probabilmente dovranno attuare soprattutto nei fine settimana per tenere in sicurezza il Parco, ma non potevamo fare altrimenti”. 
Da qui al 15 giugno, chi vorrà vivere Torre Guaceto potrà raggiungerla in bici o aderendo alle visite guidate del Parco. Per info e prenotazioni 347 8408860, Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.. 

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