Redazione

Nella giornata di ieri i carabinieri di Mesagne hanno eseguito due arresti. Si tratta in un caso di una misura di pubblica sicurezza e nel secondo caso di un cumulo di pene. Ai due sono stati concessi i benefici della detenzione domiciliare.

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Il 2 novembre scorso i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Francavilla Fontana e della Stazione di Oria hanno arrestato un 27enne per rapina aggravata continuata e porto e detenzione illegale di armi.

Nella tarda serata del 1° novembre l’uomo, armato di pistola e con il volto travisato da un passamontagna, ha messo a segno in rapida sequenza due rapine in danno di altrettante attività commerciali; la prima alle ore 23:15 circa a Oria, ai danni di una pizzeria ove, dietro la minaccia dell’arma, si è fatto consegnare l’incasso dal titolare per poi dileguarsi a piedi per le vie adiacenti; dopo circa un’ora, lo stesso ha raggiunto Torre Santa Susanna ove, sempre dietro la minaccia dell’arma, ha rapinato un chiosco facendosi consegnare l’incasso da una dipendente, allontanandosi repentinamente subito dopo per le vie limitrofe.

Le indagini rapidamente avviate nell’immediatezza dei fatti dai militari dell’Aliquota Radiomobile e della citata Stazione, in sinergia con l’Aliquota Operativa, e protrattesi senza soluzione di continuità sono consistite nella raccolta delle testimonianze delle vittime e nell’analisi delle immagini acquisite dai sistemi di videosorveglianza estrapolate da una vasta area. Gli elementi raccolti hanno consentito di indentificare il rapinatore, già noto al personale della Stazione Carabinieri di Oria che lo ha riconosciuto dalle sue caratteristiche fisiche; il giovane è stato rintracciato poco dopo in località San Cosimo di Oria a bordo di un’autovettura, con indosso ancora lo stesso abbigliamento utilizzato durante le rapine. Nel corso della perquisizione i militari hanno rinvenuto l’arma adoperata per la commissione dei reati, sottoposta a sequestro insieme agli indumenti.

Dopo le formalità di rito, l’arrestato è stato condotto presso la Casa Circondariale di Brindisi come disposto dall’Autorità Giudiziaria.

Tale servizio rientra nelle attività di contrasto alla criminalità diffusa che il Comando Provinciale dei Carabinieri di Brindisi sta svolgendo in tutta la provincia.CC-Francavilla-Fontana.jpg

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Polizia di Stato di Brindisi. Inibizione totale della diffusione sonora per 5 esercizi commerciali del centro storico e sospensione della somministrazione di alimenti e bevande per uno di essi.

 A seguito di numerosi esposti e segnalazioni telefoniche pervenute alla Questura di Brindisi per disturbo della quiete pubblica tramite la diffusione sonora esterna da parte di alcuni titolari di esercizi pubblici, il Questore Gianpietro Lionetti ha predisposto accurati servizi di controllo del territorio da parte della Polizia di Stato.

Gli accertamenti effettuati dalla Divisione Polizia Amministrativa e Sociale della Questura, coadiuvata da personale tecnico dell’Arpa di Brindisi, hanno permesso di verificare la presenza di musica ad alto volume presso alcuni noti locali del centro storico brindisino, dove si accertava, altresì, la sistemazione all’esterno del locale di consolle con dj set e veniva notata la presenza di molti avventori che stazionavano all’esterno intenti a consumare alcune bevande.

Nel corso dei servizi di controllo, gli agenti riscontravano una snaturalizzazione degli stessi esercizi pubblici che si erano trasformati, in sostanza, in locali di pubblico spettacolo senza, tuttavia, possedere le specifiche autorizzazioni.

All’esito delle verifiche effettuate, la Questura ha formalizzato al Comune di Brindisi una richiesta di cessazione della diffusione sonora per superamento dei limiti stabiliti della legge a carico di cinque esercizi pubblici del centro città, quattro dei quali già autori del medesimo fenomeno.

Inoltre, a carico di uno di essi veniva, altresì, richiesta al Comune anche la sospensione della Scia per la somministrazione di alimenti e bevande, come previsto dal Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza, alla luce del deferimento alla Procura della Repubblica di Brindisi per il reato di disturbo delle occupazioni o del riposo delle persone.

Così, il 25 e il 28 ottobre 2024, il Comune di Brindisi, condividendo il contenuto della richiesta del Questore, basata sulle risultanze degli accertamenti effettuati, ha emesso due distinte ordinanze con le quali viene disposta la predetta inibizione per 30 giorni nei confronti di cinque esercizi pubblici e la sospensione dell’attività di somministrazione di alimenti e bevande per sette giorni, per uno di essi.

L’attività disposta dal Questore Lionetti dimostra che, sul tema, l’attenzione della Polizia di Stato di Brindisi è sempre alta e, per questo motivo, verranno effettuati periodicamente servizi di controllo e verifiche negli esercizi pubblici.

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Un arresto per per detenzione di fini di spaccio di stupefacenti, quattro persone denunciate per guida in stato di ebbrezza alcolica, guida senza patente ed evasione. Nove le segnalazioni amministrative per uso di stupefacenti.

Nell’ambito dei servizi disposti dal Comando Provinciale Carabinieri di Brindisi mirati a innalzare il livello di prevenzione dei reati, assicurare una cornice di serenità e incrementarne la percezione di sicurezza della cittadinanza, a Fasano e nelle frazioni limitrofe, i Carabinieri della locale Compagnia hanno svolto numerosi servizi di controllo del territorio con l’impiego di pattuglie e unità cinofile dell’Arma dei Carabinieri lungo le vie e nelle piazze maggiormente frequentate.

Nel corso di tali attività:

-     è stato arrestato un uomo per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, trovato in possesso, in seguito a una perquisizione domiciliare, di 120 grammi di hashish nonché vario materiale per il confezionamento della sostanza, il tutto sottoposto a sequestro;

-     sono state denunciate:

  • due persone rispettivamente per guida in stato di ebbrezza alcolica e guida senza patente;
  • due persone per evasione dagli arresti domiciliari, poiché sorpresi fuori dalle rispettive abitazioni senza giustificato motivo;

-     sono state segnalate alla Prefettura 9 persone per detenzione di sostanze stupefacenti per uso personale, a tre delle quali è stata anche ritirata la patente poiché sorpresi alla guida delle rispettive autovetture. Le sostanze stupefacenti rinvenute sono state sequestrate.

Infine, nell’ambito dell’attività connessa con la sicurezza stradale svolta anche mediante posti di controllo ad “alta visibilità”, sono state riscontate numerose violazioni al codice della strada sanzionate con contravvenzioni per un totale complessivo di circa 4.500,00 euro.

I servizi straordinari di controllo del territorio proseguiranno anche nei prossimi giorni per garantire elevati standard di sicurezza ai cittadini.

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Opera di pulizia ambientale nell'ecocentro del comune di Mesagne dove l'azienda che ha in gestione la raccolta dei rifiuti in città ha sistemato l'area. In particolare sono stati potati, da di Carmelo Stranieri, il verde presente rendendo il tutto in ordine e accogliente.

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Proseguono a Mesagne i servizi anticrimine dei carabinieri che nelle ultime ore hanno chiuso due palestre abusive e un autolavaggio. Inoltre, hanno arrestato due pusher e denunciati alla prefettura alcuni giovani assuntori di sostanze stupefacenti. Infine, durante alcuni controlli domiciliari hanno sequestrato delle cartucce di fucile, proiettili e armi improprie. I primi risultati sono giunti dai controlli che i militari dell’Arma hanno eseguito presso le palestre presenti in città. Durante tali controlli i carabinieri hanno riscontrato in due palestre la carenza dei titoli amministrativi per effettuare tale attività. Le due palestre sono state chiuse in attesa che i gestori regolarizzino l’intera documentazione. Stessa situazione i carabinieri hanno riscontrato in un autolavaggio la cui attività non era in regola con l’attuale normativa. I militari hanno chiusa l’attività e segnalato il gestore.

Gli uomini della Benemerita hanno anche individuato un concessionario di auto che aveva adibito un piazzale alla vendita degli automezzi senza aver richiesto nessuna autorizzazione all’ente pubblico ed eseguito il cambio di destinazione d’uso del terreno. L’attività è stata chiusa e il proprietario invitato a regolarizzare il tutto. Durante i controlli del territorio una pattuglia dei carabinieri ha fermato due giovani che stavano vendendo della sostanza stupefacente ad altri coetanei. I due pusher sono stati tratti in arresto mentre tre loro assuntori sono stati segnalati in prefettura. Quest’ultimi adesso dovranno seguire un percorso terapeutico giacché la sostanza rinvenuta era per uso personale. Nel frattempo gli saranno sospesi patente, passaporto e il permesso di soggiorno. Sempre durante dei controlli, questa volta domiciliari, i militari hanno trovato in un’abitazione di un soggetto a loro noto alcune cartucce di fucile, proiettili e alcune armi improprie. In questo contesto un uomo è stato denunciato per rapina impropria. Infine, due gestori di attività ricettive sono stati denunciati per violazione dell’articolo 109 del testo unico delle leggi di pubblica sicurezza. In particolare non hanno comunicato giornalmente all’autorità di pubblica sicurezza l’arrivo delle persone alloggiate, mediante consegna di copia della scheda o comunicazione, anche con mezzi informatici, secondo le modalità stabilite con decreto del Ministero Interno. I gestori che non provvedono alla comunicazione delle persone alloggiate sono soggetti all’applicazione di una sanzione penale che può essere, a secondo dei casi, l'arresto fino a tre mesi o l'ammenda fino a 206 euro.

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Nessun contributo da Regione per festività Natale e Capodanno. Pagliaro: “Fondi a Lecce e a tutti i capoluoghi, non solo a Bari”.   

 
Nota del consigliere regionale Paolo Pagliaro, capogruppo La Puglia Domani. 
 
“Ancora nessun contributo dalla Regione Puglia per l’organizzazione delle prossime festività di Natale e Capodanno a Lecce, quando mancano poche settimane e c’è l’urgenza di definire e finanziare il relativo programma di eventi. Condividiamo l’amarezza del sindaco Adriana Poli Bortone per la sordità del governo regionale alle istanze di un aiuto concreto da parte dell’amministrazione comunale, per consentire di mettere a punto iniziative che abbelliscano piazze e strade e attraggano turisti di prossimità, italiani e stranieri.    
Già in occasione della festa patronale di Sant'Oronzo sollecitammo la Regione a sostenere l’amministrazione comunale di Lecce e ricevemmo rassicurazioni in tal senso, ma questo immobilismo non ci piace. Anche noi abbiamo idee per far brillare la nostra Lecce nelle prossime festività, le abbiamo condivise con l’assessore Lopane, il presidente di PugliaPromozione Scandale e il governatore Emiliano, ricevendo disponibilità a collaborare. Ma non vorremmo ritrovarci, anche quest’anno, senza nulla di fatto per Lecce e gli altri capoluoghi pugliesi, ad eccezione di Bari a cui vengono invece destinati contributi ingenti, per il Capodanno in piazza e non solo. Sollecitiamo dunque la Regione ad attivarsi subito con i giusti finanziamenti per tutti, e non solo per i soliti”.

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Per la quarta volta consecutiva la gara di appalto per la gestione del canile rifugio e sanitario del comune di Mesagne, collocato in contrada Casacalva, è andata deserta. E per l’ennesima volta il Comune affiderà in regime di “prorogatio” la gestione del canile, per alcuni mesi, alla società che lo gestisce da diversi lustri. Dopodiché non potrà più affidarlo “in prorogatio” poiché si porrebbe al di fuori dell’attuale legge. La causa del mancato affidamento è da ricercare, probabilmente, sulla poca remuneratività della gestione che lascerebbe ai potenziali aggiudicatari un margine di guadagno di poco più del 10%. Probabilmente a pesare su un nuovo affidamento è il costo della clausola di salvaguardia degli attuali dipendenti: 5 operai e una contabile. Eppure il Comune in questo nuovo bando aveva aumentato il costo giornaliero che avrebbe pagato ai gestori per la presenza di un cane portandolo a 5,382 euro oltre iva. Uno degli importi più alti della Regione Puglia. Inserita anche una franchigia che permetteva ai potenziali gestori il pagamento delle spettanze nonostante un minimo di presenze nel canile. Ossia il pagamento comunque per 82 animali su una presenza complessiva massima di 164 cani. Snobbata pure la possibilità di fungere da canile-pensione per i cani di altri Comuni e il costo degli alimenti a carico dell’ente. Alcuni anni fa il costo deli alimenti per i cani era a carico del gestore. Poi, incomprensibilmente, sono passati a carico del Comune. L’indizione della nuova gara di appalto è stata pubblicata sia sull’albo pretorio del comune di Mesagne sia sulla piattaforma “Tuttogare” per un importo triennale di 966 mila 461 euro e 96 centesimi. Di questo importo 508 mila 663 euro e 60 centesimi sono per il costo del personale che incidono ben il 52,63 per cento sull’importo complessivo. Importo che non è soggetto al ribasso come anche i 5 mila e 300 euro necessari per la sicurezza. Infine, nel bando di gara è stata inserita la presente clausola prevista dal decreto legislativo 36 del 2023: “Qualora l’Amministrazione Comunale non sia riuscita a completare la procedura per un nuovo affidamento, l’appaltatore è tenuto a continuare la prestazione alle medesime condizioni stabilite dal contratto scaduto che deve intendersi prorogato sino all’individuazione di un nuovo soggetto gestore e comunque per un massimo di 6 mesi”. Espletate tutte le formalità di rito al Comune non resterà, nella prossima gara, che aumentare il costo di gestione dei cani. Forse è proprio questa la strategia di alcuni imprenditori che, come ha denunciato negli anni precedenti l’antitrust, fanno tra loro “cartello” e inducono la stazione appaltante verso condizioni più favorevoli.

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2 NOVEMBRE: COLDIRETTI PUGLIA, 60MILA CRISANTEMI AI CIMITERI; MA ‘VANNO’ ANCHE LISANTIUS, GIRASOLI, STERLIZIE E CICLAMINI

Immancabili i pugliesi nei cimiteri con piante e fiori da porgere in dono ai propri defunti con 60mila crisantemi acquistati assieme a molti altri fiori e piante Made in Puglia, dai girasoli ai lisantius, dalle sterlizie ai ciclamini, ma il fiore iconico della festa dei defunti resta il crisantemo che varia per colori, dimensioni e altezza, semplice o doppio, bianco ma anche viola, porpora e giallo. E’ quanto afferma la Coldiretti Puglia, in occasione della giornata dei defunti che si festeggia il 2 novembre, una ricorrenza che resta tra le più radicate della tradizione. 

Il crisantemo – sottolinea la Coldiretti – continua dunque ad essere il dono preferito in occasione della ricorrenza soprattutto perché è stagionale, per la sua bellezza e lunga durata. I prezzi al dettaglio – riferisce la Coldiretti Puglia – possono variare per le piante da 3 a 15 euro ed il fiore reciso da 1,50 a 4 euro a seconda della dimensione e della varietà. I crisantemi si possono acquistare come steli recisi e in vaso nelle diverse forme (pon pon, a dalia, a fiore grande, ad anemone, a margherita e spider) con uno o più fiori per stelo, anche in ciotola nella nuova forma a “cuscino rotondo”, e – precisa la Coldiretti – nei diversi colori tradizionali (giallo, bianco) ai quali si sono aggiunte varianti di tendenza di quest’anno che vanno dal viola scuro al prugna fino ai colori “bruciati” in genere.

La Puglia concorre in maniera importante alla produzione di fiori recisi, con il 10% dei crisantemi, il 34% di garofani, il 23% di rose, il 13% di gerbere e il 16% di fresie - afferma Coldiretti Puglia - ma anche specie floricole minori come anemoni (28%), statici (30%) e dalie (38%). A causa dei rincari energetici e dei costi di produzione le spese per i vivai sono in media raddoppiate, ma gli incrementi colpiscono anche gli imballaggi – continua Coldiretti regionale – dalla plastica per i vasetti dei fiori al vetro fino alla carta e sono lievitate anche le spese di trasporto – sottolinea Coldiretti Puglia – in un paese come l’Italia dove l’85% delle merci viaggia su gomma.

Il settore florovivaistico in Puglia si sviluppa nel distretto in provincia di Lecce di Taviano e Leverano che si estende anche ai comuni limitrofi di Alliste, Maglie, Melissano, Nardò, Porto Cesareo, Racale e Ugento e quello della provincia di Bari con al centro della produzione e degli scambi Terlizzi, Canosa, Bisceglie, Molfetta, Ruvo di Puglia e Giovinazzo, e altre realtà aziendali sparse nel resto della regione. In provincia di Lecce il settore florovivaistico rappresenta ben il 12,4% della produzione agricola, mentre in provincia di Bari  il settore florovivaistico costituisce il 5,8% del valore della produzione agricola. In realtà, confrontando la distribuzione delle aziende per classi di superficie, si registra che, in termini di dotazione in fattore “terra”, le aziende pugliesi sono mediamente più grandi della media nazionale. Delle 853 aziende floricole il 65% si colloca tra 1 e 5 ettari, mentre a livello nazionale la stragrande maggioranza delle aziende (58,2%) ha una superficie inferiore ad 1 ettaro.

Il ricordo dei defunti – sottolinea la Coldiretti – rappresenta la ricorrenza più importante dell’anno per molti italiani ma anche per la floricoltura tricolore che realizza in questo periodo circa 1/5 del proprio fatturato seppur alle prese con una drammatica crisi scatenata dall’aumento dei costi di produzione legato alla guerra in Ucraina.

La produzione del crisantemo è sicuramente una delle tecniche più complesse del florovivaismo italiano, basti pensare al fatto che – spiega la Coldiretti – occorre “programmare” la fioritura, dosando le ore di buio e di luce con la copertura delle piante in funzione del momento in cui i fiori verranno messi in commercio. Il crisantemo o fiore d’oro (dal greco chrysòs (oro) e ànthemon (fiore) viene coltivato in Cina da ben cinque secoli prima di Cristo. In Europa, i primi crisantemi furono diffusi alla fine del 1700, prima in Francia, poi in Italia, e in Inghilterra. In principio era una vera rarità esotica, ma col tempo se ne diffuse la coltivazione casalinga. Se in Italia il crisantemo ci ricorda soprattutto il giorno dei defunti, in Giappone – conclude la Coldiretti – è fiore nazionale, emblema araldico della famiglia imperiale e il principale ornamento floreale utilizzato per la celebrazione delle nozze, mentre in molti Paesi è il simbolo della vita, della forza d’animo e della pace.

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