Redazione

Nell'ambito dei controlli del territorio per prevenire i reati predatori i carabinieri della stazione di Mesagne durante un controllo del territorio hanno avuto il sospetto che fosse in atto in una particolare zona della città un'attività di spaccio. Pertanto hanno organizzato un blitz nel corso del quale hanno arrestato un pusher addosso al quale hanno trovato diverse dosi di sostanza stupefacente, oltre che ad una somma di denaro ammontante ad alcune migliaia di euro. Il pusher è stato tratto in arresto e successivamente su disposizione dell'autorità giudiziaria è stato trasferito presso la propria residenza in regime di detenzione domiciliare.

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Per difendere la salute e la dignità dei bambini occorre dire stop ai prodotti ottenuti dallo sfruttamento minorile che nel mondo colpisce ben 160 milioni di giovanissimi, di cui oltre il 70% impiegato nei campi, secondo dati Ilo. E’ l’appello lanciato dalla Coldiretti Puglia, in occasione della Giornata mondiale contro il Lavoro minorile che si celebra il 12 giugno contro ogni forma di sfruttamento dei minori.

Sono tanti i prodotti alimentari che ogni giorno finiscono sulle nostre tavole accusati di essere coltivati e ottenuti grazie all’impiego di minori, dal Sudamerica all’Asia fino alla vicina Turchia, secondo l’analisi della Coldiretti sui dati del Dipartimento del lavoro Usa. Si va dalle banane dal Brasile al riso birmano, dalle nocciole turche ai fagioli messicani, dal pomodoro cinese fino alle fragole dall’Argentina e ai gamberetti tailandesi.

Prodotti che a volte finiscono per essere spacciati per italiani dopo lavorazioni anche minime, grazie all’attuale codice doganale. Da qui la mobilitazione promossa da Coldiretti per cambiare le regole e affermare in Europa il principio di reciprocità, assicurando dietro tutti i cibi che arrivano sulle tavole ci sia un percorso di qualità che riguarda la tutela dei minori, oltre che del lavoro, dell’ambiente e della salute

Nel mondo 184 milioni di bambini soffrono la fame. Ma l’impegno delle istituzioni deve essere rivolto anche verso la promozione di filiere più eque. Nel mondo, 149 milioni di bambini sotto i 5 anni soffrono di malnutrizione cronica e 35 milioni di malnutrizione acuta, secondo l’ultimo Rapporto globale 2023 sulle Crisi Alimentari. Un effetto degli squilibri - secondo Coldiretti – causati dalla scomparsa di sistemi alimentari costruiti “dal basso” e fondati sull’agricoltura familiare che vanno sostenuti e rilanciati. In molti Paesi tali sistemi non sono più in grado di produrre e distribuire cibo sufficiente a sfamare una popolazione globale in crescita e di soddisfare le esigenze nutrizionali a partire da quelle dei più piccoli, garantendo un accesso equo e di operare in modo sostenibile. Un passo importante viene dalla World Farmers Markets Coalition che è uno dei dieci programmi della Fao selezionati nell’ambito del progetto di Food Coalition con l’obiettivo di sostenere i mercati contadini nei diversi continenti per favorire reddito e occupazione e combattere la fame attraverso la diffusione di un modello di sviluppo economico ambientale e sociale sostenibile basato sulla filiera corta e il supporto all’agricoltura familiare, la promozione del cibo locale e l’emancipazione degli agricoltori, in particolare delle donne e dei giovani.

I disordini alimentari nei Paesi ricchi. Il tema dell’alimentazione fotografa anche un mondo spaccato in due tra i Paesi poveri che dove il problema è la fame e quelli più ricchi, dove a minacciare la salute delle giovani generazioni sono spesso i disturbi alimentari, dall’obesità all’anoressia. Un fenomeno legato soprattutto all’abbandono dei principi della Dieta Mediterranea e alla diffusione di cibi spazzatura ultraprocessati. Proprio per aiutare i giovani a prevenire i disturbi alimentari nell’infanzia e nell’adolescenza e a favorire un’alimentazione sana e equilibrata è stato avviato un progetto di raccolta fondi e comunicazione sociale dal titolo “Il Cibo è amico”, promosso da Campagna Amica e Fondazione Bambino Gesù. L’obiettivo è la realizzazione e lo sviluppo del Centro per lo Studio dei disturbi del comportamento alimentare in età pediatrica dell’Ospedale Bambino Gesù. Ma nelle scuole è attiva anche l’Educazione alla Campagna Amica – conclude Coldiretti - che ogni anno permette a mezzo milione di bambini di apprendere i principi della sana alimentazione.

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Il Coro di Argostoli  (Cefalonia, Grecia) è stato fondato nel 1980 per continuare la grande tradizione di Cefalonia per la musica corale. Oggi il Coro ha 25 membri, solo uomini ed è diretto dal meritevole e molto esperto maestro Spiro Theotokato. Il Coro è accompagnato nei concerti da un’orchestra di mandolinata di 15 membri che decora ancora di più l’esecuzione dei brani ed è stato ridenominato in “CORO & MANDOLINATA DI ARGOSTOLI”.  

L’evento è promosso dall’Associazione Parsifal nell’ambito delle attività di promozione della musica corale su diversi piani tra cui quello internazionale ed è patrocinato dal Consolato Onorario della Grecia a Brindisi.

L’appuntamento è per sabato 15 giugno alle ore 20,30 presso il Chiostro di Palazzo dei Celestini a Mesagne. L’ingresso è gratuito.

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La Consigliera Federale Nazionale di Europa Verde Caterina Marini e il componente della Direzione Regionale di Europa Verde Puglia Domenico Turrisi, nonché co-portavoce provinciali per Brindisi, esprimono grande soddisfazione per il risultato che Alleanza Verdi e Sinistra ha ottenuto in occasione dell’appuntamento elettorale appena concluso per il rinnovo del Parlamento Europeo, attestatosi a livello nazionale intorno al 6.8%. 
A livello nazionale la federazione dei due partiti Europa Verde – Verdi e Sinistra Italiana, sotto il simbolo dell’Alleanza, riesce ad attrarre anche l’interesse di quegli elettori che sinora si sentivano orfani di rappresentanza politica, e in particolar modo l’interesse dei giovani, attenti al proprio futuro e ai temi di ambiente, ecopacifismo e giustizia sociale. Questi temi sono la sfida del futuro. 
Certo, a livello regionale la performance elettorale è stata inferiore rispetto a quella delle altre regioni italiane e ciò impone una riflessione a entrambi i partiti. 
Per quel che riguarda Europa Verde – Verdi, nei prossimi giorni gli stessi Marini e Turrisi chiederanno un tavolo di confronto regionale interno al partito per le valutazioni del caso con l’obiettivo di migliorare il radicamento di Europa Verde sul territorio pugliese e il confronto con le altre forze politiche regionali.

Del resto, Caterina Marini e Domenico Turrisi sono gli esponenti di riferimento pugliese della componente politica interna nazionale di Europa Verde – Verdi, nata e riconosciuta dalla segreteria nazionale del partito il 20 aprile scorso e denominata Sempre Verdi.
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Domani, giovedì 13 giugno, si apre ufficialmente il 50° vertice dei Capi di Stato e di Governo del G7 che si terrà a Fasano, nella struttura di Borgo Egnazia: queste le parole di benvenuto del primo cittadino Francesco Zaccaria

Ai capi di Stato e di Governo del G7

A nome di tutti i miei concittadini, Vi auguro il più cordiale benvenuto a Fasano, in particolare al Santo Padre papa Francesco.

Le nostre braccia, da sempre aperte a tutto il mondo, Vi facciano sentire davvero il calore di noi fasanesi. Siamo più che orgogliosi e a Voi grati per esservi riuniti qui, ma abbiamo soprattutto speranza che questi giorni a Fasano siano decisivi per tutta l'Umanità.

Tutti noi, infatti, speriamo che gli ulivi che in questi giorni Vi circondano, con i quali i nostri avi hanno ornato e fecondato la nostra terra di passaggio e di incontro, Vi ispirino alla Pace.

I popoli di tutto il mondo si aspettano che il seme della Pace venga piantato proprio in questi giorni di confronto: lontani da individualismi, da egoismi, ispirati dall'alta parola di Sua Santità.

Nel nome supremo della Pace fra i popoli, siate i benvenuti a casa nostra!

Il sindaco di Fasano

Francesco Zaccaria

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La fotografia dei nostri lettori inquadra lo sforzo che fa l'Amministrazione comunale per rendere bella la città e l'inciviltà di alcuni conduttori di pelosi che non raccolgono gli escrementi.  Per la verità ai vasi di ceramica fa da contorno dell'erba abbastanza florida e quella... se è li da tempo non è certo colpa dei conduttori di pelosi. A proposito domani c'è l'inaugurazione della mostra del "G7" e da lì passeranno centinaia di persone che entreranno nel castello per visitarla e troveranno oltre a escrementi ed erba i rifiuti depositati negli appositi cassonetti collocati nella piazzetta antistante il maniero. Che dire non proprio un bel biglietto da visita della città.

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I Vescovi della Chiesa Cattolica di Puglia scrivono ai Capi di Stato del G7

            Nella consapevolezza della portata storica di questo evento che vi vede ospiti nella nostra terra, desideriamo porgere il nostro benvenuto insieme a quello di tutte le comunità ecclesiali di Puglia. Ci rallegra sapervi insieme al nostro caro Pontefice, Papa Francesco, che salutiamo con gioia e amore di figli. Anche per questo è un evento storico.

               Due immagini ci piace consegnarvi alla vigilia dell’incontro di cui siete protagonisti in questa bella terra di Puglia: quella dell’ulivo e quella dei muretti a secco delle nostre campagne.

La prima, scelta dal Governo Italiano, dice la forza e il radicamento secolare di una natura che ha da sempre costituito la ricchezza di questa parte d’Italia. La seconda racconta la paziente e operosa interazione dell’umano con quanto l’ambiente ha saputo donare per la crescita e il sostentamento di ciascuno.

              

Due immagini simboliche ed efficaci che, al di fuori di ogni retorica, provocano nell’intimo e aiutano a cogliere la bellezza e la storia di un popolo, quello pugliese, che ha saputo fare di questa terra uno spazio accogliente da vivere nell’armonia della fraternità, aperto alle culture e ai popoli.

               Come Pastori della Chiesa Cattolica, cogliamo l’importanza del Vostro incontro come opportunità per segnare un nuovo passo che migliori l’esistenza dell’intera umanità.

A voi, che siete responsabili della vita di tanti, chiediamo con accorata forza il coraggio di non retrocedere dinanzi alle sfide del momento che vedono nella Pace e nella Crescita Sostenibile le coordinate imprescindibili di un cambio di paradigma, di cui tutti avvertiamo la necessità.

               Questa nostra terra di Puglia, con la sua millenaria cultura civile e religiosa, esprime da sempre la vocazione a essere ponte tra i popoli del Mediterraneo , “arca di Pace e non arco di guerra”, spazio di accoglienza e inclusione e non frontiera inaccessibile e inospitale.

               I problemi della nostra gente sono le fatiche dell’umanità. Ai nostri giovani manca il futuro che noi adulti abbiamo rubato loro. Abbiate a cuore il bene di tutti, sapendo valicare i confini del presente e gli interessi di parte.

C’è bisogno di Speranza, siate audaci!

Aprite varchi alla giustizia sociale, a una reale e fattiva custodia del creato, alla salvaguardia dell’umano, sapendo garantire a tutti l’accesso universale ai servizi essenziali per una vita che sia dignitosa per ciascuno. Siate audaci nel cercare e promuovere la Pace per tutti. I profumi della terra, il sapore dei cibi che gusterete, la bellezza del cielo e lo sguardo aperto sul mare allietino i Vostri giorni e diano slancio ai Vostri cuori.

            

Nelle nostre celebrazioni non manca la preghiera per le Autorità civili di ogni ordine e grado. In questi giorni pregheremo particolarmente per voi e per il bene dell’umanità tutta.

 

 

I Vescovi della Chiesa Cattolica di Puglia

Il Comune di Fasano, premesso che dal 13 al 15 giugno si svolgerà nel territorio comunale il Vertice dei Capi di Stato e di Governo nell'ambito della Presidenza Italiana del Gruppo dei Paesi più industrializzati (G7), ha predisposto un piano di sicurezza per le due distinte manifestazioni di protesta che si terranno nelle giornate del 14 e 15 giugno.

Il Provvedimento Urgente per la tutela della sicurezza urbana e dell’incolumità pubblica in occasione dello svolgimento di cortei 14 e del 15 giugno, prevede, lungo le seguenti arterie cittadine e luoghi pubblici (Largo Palmina Martinelli, Via Giardinelli, Via della Resistenza, Via Nazionale dei Trulli, Via Roma, Via Mignozzi, Via Cenci, Via Piave, Piazza Aldo Moro, Via San Francesco da Paola, Parco della Rimembranza, Via Collodi e Piazza Ciaia):

  • l’assenza di cantieri, compresi quelli pubblici, nel tragitto che interesserà i cortei;
  • la rimozione dei cestini porta rifiuti;
  • la rimozione degli arredi presenti (tavoli, sedie e ombrelloni);
  • la rimozione dei pannelli in plexiglas dei dehors presenti;
  • la sospensione, nella giornata del 15 giugno p.v., dello svolgimento del cosiddetto Mercato del contadino che abitualmente si svolge in Largo Palmina Martinelli;

In ordine all’assenza di cantieri lungo il percorso, che qualora la rimozione si renda oggettivamente non realizzabile in ragione dei tempi previsti, dovrà essere garantita la loro inattività, ovverosia la sospensione delle attività in corso, l’efficacia delle autorizzazioni all’installazione di cantieri è differita alla data del 17 giugno prossimo venturo.

Inoltre si ordina il divieto di:

  • vendita per asporto o cessione a qualsiasi titolo, da parte degli esercizi pubblici, degli esercizi in sede fissa, dei titolari di autorizzazioni per il commercio ambulante in bottiglie di vetro, lattina ovvero in contenitori idonei all’offesa, anche ove erogata da distributori automatici; a tal fine, i gestori provvederanno ad ogni misura e adempimento necessario per impedirne l’erogazione;
  • il consumo, nelle strade interessate dai cortei, di bevande, compresi gli alcolici e i superalcolici, contenute in bottiglie di vetro, in lattine o contenitori idonei all’offesa;
  • la detenzione, nelle medesime strade, di bevande, compresi gli alcolici e i superalcolici, in bottiglie di vetro, lattine o in contenitori idonei all’offesa.

Le misure precauzionali sono efficaci a partire dalle ore 12:00 del 14 giugno e fino alle ore 23:00 del 15 giugno 2024 e comunque sino a cessata esigenza.

Il divieto di vendita, di consumo e di detenzione di bevande contenute in bottiglie di vetro, in lattine o contenitori idonei all’offesa sono efficaci a partire dalle ore 12:00 del 14 giugno e fino alle ore 23:00 del 15 giugno 2024 e comunque sino a cessata esigenza e in ogni caso fino a un raggio di 400 metri dalle strade interessate.

 

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INCONTRO AL MINISTERO, NESSUNA NOVITÀ PER IL FUTURO DI CERANO.

ENEL PROPONE PROGETTI FUMOSI SENZA CONSIDERARE I LAVORATORI.

SUBITO UNA #LEGGESPECIALE PER BRINDISI E LA SUA INDUSTRIA!

 

Continua il disinteresse ed il disimpegno delle Istituzioni per il futuro di Brindisi e del suo Sistema Industriale. Oggi, martedì 11 giugno, il Sindacato ha preso parte all’incontro convocato presso il Ministero delle Imprese e del Made in Italy con i rappresentanti del Ministero del lavoro, delle Infrastrutture e dell’Ambiente, Regione Puglia e di Enel, l’azienda coinvolta nella maggiore vertenza del Brindisino.

Presenti, fra gli altri, il Coordinatore della UIL di Brindisi Fabrizio Caliolo, il Segretario Nazionale UILTEC Marco Pantò, il Segretario Regionale con delega all’Industria Andrea Toma ed i Segretari territoriali di UILTEC, UILM, UIL Trasporti e FenealUIL Carlo Perrucci, Alfio Zaurito, Mario Greco e Giovanni Librando.

La convocazione dell’incontro è il risultato della grande manifestazione e mobilitazione promossa lo scorso 31 maggio da UIL, CGIL con i lavoratori del settore industriale di Brindisi con l’obiettivo, raggiunto, di accendere i fari dell’opinione pubblica e delle Istituzionali nazionali sul grave pericolo che corre l’economia brindisina per il disimpegno annunciato o già in corso, di molte e svariate realtà di peso del proprio Sistema Industriale.

Dall’incontro odierno non è emerso alcun segnale incoraggiante, solo conferme di quanto più volte denunciato: Enel a Brindisi chiude la Centrale Federico II e manda a casa centinaia di lavoratori. Poche speranze per riconvertire la Federico II a Turbogas come il Sindacato chiede da tempo. Terna ha un ruolo determinante per l’ipotesi di riconversione a Turbogas ed è chiamata ad essere protagonista di questa fase riconoscendo l’impianto di Brindisi come strategico per la stabilità della Rete Nazionale. È questa l’unica possibilità concreta per salvaguardare i lavoratori e le maestranze del settore elettrico attualmente impiegate in Centrale.

Per il futuro di Cerano e di Brindisi Enel propina i già sentiti progetti fumosi, senza concretezza e tempi certi e – cosa in assoluto più grave ed inaccettabile – senza la previsione di un numero adeguato e preciso di lavoratori che potrebbero essere impiegati. Polo Logistico, assemblaggio di Pale Eoliche, Carpenterie rimangono parole vuote, proiettate in un futuro imprecisato, senza un cronoprogramma certo. I centinaia che a breve saranno senza occupazione o che dovranno drasticamente cambiare il proprio assetto di vita per continuare a lavorare hanno invece nomi e volti precisi che il Sindacato conosce bene accogliendo quotidianamente la loro angoscia e quella delle loro famiglie.

Il “de-commissioning” – tradotto in linguaggio popolare: la “dismissione” – è già in atto e non vi è all’orizzonte alcuna idea di sviluppo ed investimento industriale per Brindisi. Enel semplicemente abbandona Brindisi con quale contentino incapace di portare qualsivoglia sviluppo, con il beneplacito del Governo e l’impotenza disarmante di tutte le Istituzionali Locali, nessuna esclusa.

Questa è la Transizione Energetica per Brindisi: chiudere Cerano per progettini ipotetici di poco conto. Brindisi, i suoi lavoratori, il contributo che il territorio ha dato alla produzione energetica strategica nazionale ed europea per decenni non valgono nulla. Il Sindacato è rimasto l’unico a continuare a parlare di lavoro, di visione e di economia per Brindisi ma questo non ci scoraggia: continueremo la nostra lotta ed il nostro impegno perché Brindisi sia terra di sviluppo e di lavoro e nessun lavoratore debba abbandonare casa propria per avere dignità.

Non intravediamo ipotesi più valide ed operative di una Legge Speciale per l’Industria di Brindisi. È uno strumento che chiediamo con forza al Governo nazionale e per il quale pretendiamo l’impegno massimo delle Istituzioni Locali. Brindisi e la sua industria stanno vivendo un momento storico, determinante per il futuro economico del territorio a cui occorre rispondere con misure altrettanto non ordinarie, «straordinarie» e «speciali». È un atto dovuto a questa terra per non Transitare verso il nulla.

per il Coordinamento Industria della UIL di Brindisi

Fabrizio Caliolo

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Le ultime opere che danno vita alla mostra «G 7, sette secoli di arte in Italia» giungono al castello di Mesagne (Brindisi) mentre a Bari si svolge la conferenza stampa di presentazione dell’evento. Così, mentre da domani lavori di Raffaello, di Leonardo e collaboratore, di Lorenzo Lotto e Guido Reni, sculture di Antonio Canova, opere dei contemporanei Pino Pascali e Alberto Burri (solo per citare alcuni dei 51 protagonisti della mostra), saranno esposti nelle sale a testimoniare l’arte italiana fra XIV e XX secolo, questa mattina, presso la Chiesa di Santa Teresa dei Maschi Museo del colore-Bibart Biennale internazionale d'arte contemporanea di Bari, nel corso della conferenza stampa di presentazione dell’evento mesagnese, si è parlato dell’impatto culturale e turistico che questa mostra, allestita da Puglia Walking art con il supporto di Comune di Mesagne e Regione Puglia e in collaborazione con il Ministero della Cultura, potrà avere sulla crescita culturale e turistica regione. Assente per motivi istituzionali l’assessore regionale al Turismo, Gianfranco Lopane, ad intervenire in presenza – fra antichi vasi di pigmenti usati in pittura - sono stati il presidente di Micexperience Rete d’Imprese e ideatore di Puglia Walking Art, Pierangelo Argentieri; il direttore generale del Dipartimento Turismo e Cultura Regione Puglia, Aldo Patruno; il neoconfermato sindaco di Mesagne, Toni Matarrelli, e l’assessore regionale alla Cultura, tutela e sviluppo delle imprese culturali, Politiche Migratorie, Legalità e Antimafia sociale, Viviana Matrangola a tirare le conclusioni, mentre il curatore della mostra, prof. Pierluigi Carofano, e la dott. Claudia Lucchese, della Direzione regionale Musei Nazionali di Puglia, erano collegati dal castello di Mesagne nelle ultime fasi dell’allestimento.

«Questa mostra aveva l’ambizione di essere un evento all’altezza dei “Grandi della Terra” e diciamo che ci siamo arrivati – ha esordito Pierangelo Argentieri, presidente di Micexperience Rete d’Imprese e ideatore di Puglia Walking Art -. Per la prima volta giungono in Puglia quadri che non si erano mai visti. In particolare: Leonardo da Vinci e collaboratore; un dipinto di Raffaello; i “Pugilatori” di Canova, che hanno trovato degna collocazione nelle sale nobili del castello di Mesagne e poi addirittura abbiamo la massina espressione dello splendore della potenza della Serenissima, papà Canal e suo figlio Canaletto, la cui opera in mostra, riscoperta tre mesi addietro, è per la prima volta esposta al pubblico».

«In questo processo di crescita e di sviluppo di Puglia Walking art avevamo chiesto un innalzamento di asticella in termini qualitativi, corrispondente al processo in corso nell’ambito dell’offerta turistico-culturale pugliese, che affronti una domanda internazionale sempre più di qualità – ha detto Aldo Patruno, direttore generale del Dipartimento Turismo e Cultura Regione Puglia -. Diciamo che il territorio di Mesagne, della Provincia e Puglia Walking Art non potevano rispondere meglio con una proposta che è assolutamente all’altezza dell’evento importante, mondiale, storico, che si svolgerà in Puglia. Ma noi andiamo oltre l’estemporaneità – ha proseguito Patruno – e vogliamo dimostrare quale sia il livello di questa regione».

Il riconfermato sindaco della Città messapica, Toni Matarrelli, quindi ha definito «G 7», «una mostra importante che riusciamo a realizzare grazie a una collaborazione imponente con il Ministero della Cultura. Avremo artisti di prim’ordine degli ultimi sette secoli di storia dell’arte italiana – ha aggiunto - e senza dubbio, questa di Mesagne, può essere considerata la mostra temporanea più importante del Mezzogiorno. È un motivo d’orgoglio per Mesagne e per il territorio – ha proseguito il sindaco - e segue un’altra mostra importante, quella dell’anno scorso, dedicata a Caravaggio e ai suoi contemporanei. Domani sera l’inaugurazione – ha concluso - e poi resterà aperta al pubblico sino al 30 novembre».

Rimarcando, Argentieri, l’unicità della mostra mesagnese «costruita dal Comitato scientifico, tassello dopo tassello, senza nulla di preconfezionato», ha passato la parola al prof. Carofano ed alla dott. Lucchese, collegati da Mesagne. Portando i saluti del Direttore generale Musei del Ministero della Cultura, prof. Massimo Osanna, la dott. Lucchese si è detta «lieta dell’iniziativa alla quale è stato dato tutto l’aiuto amministrativo possibile per realizzare un ottimo risultato», mentre il curatore Carofano ha sottolineato «l’esclusività dell’evento, nel quale vengono proposte non solo opere d’arte presenti nei musei, ma anche opere custodite in collezioni private e capaci di descrivere l’arte italiana da Nicola Pisano ad Alberto Burri, in un ottimo contenitore quale è il castello di Mesagne».

A concludere l’assessore regionale alla Cultura, tutela e sviluppo delle imprese culturali, Politiche Migratorie, Legalità e Antimafia sociale, Viviana Matrangola: «Mentre in Puglia approda il G7 della Politica, a Mesagne arriva il G7 dell'Arte, un racconto di sette secoli di meraviglia dell'arte italiana – ha detto -. L’iniziativa ha il merito di condividere con un grande pubblico la bellezza dei capolavori di artisti italiani e anche pugliesi in un momento di grande visibilità per il nostro territorio. La mostra rientra tra le attività sostenute dalla Regione Puglia attraverso l’azione “Capitale della Cultura di Puglia”, che riconosce e premia le città pugliesi arrivate tra le finaliste per il titolo di “Capitale italiana della Cultura”. In questo modo – ha concluso Matrangola -, valorizziamo il lavoro e le progettualità dei nostri centri di fermento culturale, e in questo caso di Mesagne, che stanno vincendo la scommessa di una profonda rigenerazione sociale attraverso la cultura».

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