Il 1 e 2 luglio torna in oltre 100 città italiane la Giornata nazionale Enpa contro l'abbandono
Il 1 e 2 luglio torna in oltre 100 città italiane la Giornata nazionale Enpa contro l'abbandono. Carla Rocchi, presidente Enpa: “E' emergenza: nel 2022 abbandonati ogni giorno più di 127 animali. Animali non sono pacchi da rimandare indietro”
Torna la “Giornata nazionale Enpa contro l'abbandono” che quest’anno il 1 e 2 luglio vedrà impegnati i volontari Enpa di tutta Italia in più di 100 piazze del Paese. E’ un trend in aumento quello delle cessioni e degli abbandoni in questo primo periodo estivo, i rifugi Enpa sono pieni e sono migliaia le chiamate, richieste e segnalazioni che stanno arrivando da Nord a Sud sia alle sezioni locali Enpa che al nazionale. “Siamo in emergenza! I rifugi sono pieni e le persone ancora pensano ad acquistare animali, non ci sono più scuse serve un’inversione di tendenza. Nel 2023 – afferma Carla Rocchi, Presidente nazionale Enpa – sono stati ceduti o abbandonati più di 127 animali al giorno, con un aumento del 20% rispetto al 2021. Un dato che è ancora più preoccupante se incrociato con la diminuzione delle adozioni (-10%) e con quello della tipologia di adozioni: nel 75% dei casi chi adotta vuole solo cuccioli. Per questo il puntuale appuntamento con la Giornata nazionale Enpa contro l'abbandono prima dell’estate quest’anno è ancora più importante. I nostri volontari saranno presenti in oltre 100 piazze italiane con tante iniziative per diffondere la campagna Enpa anti abbandono di quest’anno: Basta scuse. Un tema che abbiamo scelto proprio osservando l’andamento del rapporto tra gli italiani e i loro pet che, se da un alto vede gli animali sempre più considerati come parte della famiglia, dall’altro c’è ancora una fetta grande di persone che sceglie un animale da compagnia senza consapevolezza e al primo intoppo decide di restituirlo come si trattasse di un pacco difettoso, o qualcosa che non serve più. Basta Scuse” vuole far riflettere proprio sulla mancanza del senso di responsabilità che, spesso, induce le persone a darsi delle giustificazioni plausibili per compiere un gesto inqualificabile: l'abbandono. “Non ho più tempo per lui”, “non so come fare quando vado in vacanza”, “mi costa troppo”. Sono frasi che i nostri volontari si sentono ripetere in continuazione. E se è vero che il fattore economico è una realtà, e che in questo senso si potrebbero e si dovrebbero fare tante cose per agevolare i detentori di animali in difficoltà, è anche vero che accogliere un cane o un gatto in famiglia deve essere una scelta consapevole a tutto tondo. Mantenere un cane in buona salute ha un costo mensile considerevole che si aggira attorno ai 120 euro al mese, quando poi subentrano malattie e problemi di salute i costi lievitano notevolmente. Il fattore economico incide quasi per il 50% delle cessioni che riceviamo. Serve un intervento importante e l’introduzione della riduzione dell’Iva al 10% per le spese di cibo e prestazioni veterinarie. Noi stiamo facendo la nostra parte e nel 2022 ci siamo presi cura di 139.471 animali, ne abbiamo ospitati 51.707 e accudito sul territorio 47.822. Ora però serve l’intervento anche delle istituzioni per aiutare subito le famiglie. Non c’è tempo da perdere”.
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