Redazione

La nota del direttore generale del Brindisi FC, Andrea Gianni, in merito al calendario della serie D.

«Il nostro campionato inizia davanti ai nostri tifosi ed è un’ottima notizia poter esordire al Fanuzzi domenica 8 settembre contro l’Ischia. Un battesimo che potrà contare sul sostegno della nostra tifoseria, credo sia il viatico migliore per inaugurare ufficialmente il nuovo corso del Brindisi FC.

In occasione di ogni gara al Fanuzzi, alla fine del primo tempo, sarà comunicato il dato relativo agli spettatori paganti con indicazione dell’incasso tra quota abbonamenti e biglietti. Tutto questo in nome di quella trasparenza alla quale intendiamo improntare la gestione della società».

Di seguito la pagina con il calendario della serie D 2024-25, girone H.

 

BRINDISI FC, DIARIO DI GIORNATA DAL RITIRO DI SAN GIOVANNI IN FIORE

Settimo giorno di fatiche per i ragazzi di mister Monticciolo. Mattinata di riposo per il gruppo che si è ritrovato nel pomeriggio per effettuare, dopo un rapido riscaldamento tecnico, esercizi dedicati al possesso palla e concludere con una partitella in famiglia. Il ritiro precampionato del Brindisi FC volge alle battute conclusive. Altri tre giorni di lavoro che culmineranno nell’allenamento congiunto con il Sambiase in programma sul terreno del “Valentino Mazzola” di San Giovanni in Fiore nella mattinata di martedì 13 agosto.

«C’è tanta fatica ma anche la consapevolezza che il lavoro ripaga sempre - ha detto il preparatore dei portieri, Mirko Silipo -. Sono giornate intense ma in compenso c’è uno spirito di gruppo molto forte che motiva e coinvolge. Conosco mister Monticciolo dal 2020 per essere stato con lui a Casarano, ho familiarità con le sue modalità di lavoro rigorose e scrupolose, mentre con Gaetano Ungaro e il prof. Martinelli c’è stata subito una grande sintonia. Mataloni, Milan e Palmisano sono tre ragazzi straordinari, grandi lavoratori. Alterniamo forza e resistenza per poi trasformare il lavoro nelle dinamiche di difesa della porta. Spesso anticipiamo le sessioni per consentire ai portieri di prendere parte al programma di Monticciolo e di integrarsi nel contesto della squadra».

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La Taberna libraria, nell’ambito del cartellone estivo Mesagnestate’, ha proposto “Revolution” il rinnovato evento dedicato agli anni sessanta e settanta per ripercorrere, anche attraverso la musica gli avvenimenti di un ventennio di cambiamenti epocali. 
 L’iniziativa è stata organizzata in collaborazione con le associazioni  parco urbano “R. Potì” e l’Associazione “I Trasportatori di sogni”, che hanno fortemente promosso o svolgimento dello spettacolo che ha coinvolto in un turbinio di emozioni il numeroso pubblico presente, arrivato da ogni parte della provincia di Brindisi, come Ostuni, Erchie, Torre Sasta Susanna e Latiano, dimostra ancora una volta che Mesagne con i suoi meravigliosi luoghi sanno essere accoglienti e inclusivi. 
 Questa sera sabato 10 agosto il parco farà da contenitore alla  “Notte bianca dei bambini” giunta alla sua terza edizione.

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San Raffaele. Amati: “ASL BR si sveglia da letargo e chiude il Centro. Altro favore ad Angelucci? Ora è guerra. Commissariamento” 

Dichiarazione del consigliere regionale Fabiano Amati. 

“La ASL Brindisi si sveglia dal letargo durato ventiquattro anni e stabilisce che nel Centro di riabilitazione di Ceglie Messapica non sono assicurati i requisiti organizzativi minimi, per cui nelle more dell’adeguamento ha disposto il trasferimento dei pazienti in altre strutture. In pratica, il Centro è chiuso, con buona pace dell’assistenza e dei posti di lavoro.
A questo punto sorge il dubbio che siamo di fronte a un ennesimo favore alla Fondazione San Raffaele del gruppo Angelucci, un dubbio che genera un sentimento di “guerra” a tutela dell’interesse pubblico al mantenimento del Centro e alla sua gestione pubblica. Un sentimento che mi fa chiedere al Presidente Emiliano, l’avocazione dell’intera vicenda alla gestione del Dipartimento Salute, realizzando di fatto un commissariamento del management aziendale. 
Infatti. 
"Prima dell’entrata in vigore della legge d’internalizzazione, tutte le visite ispettive della ASL avevano dato esito favorevole alla gestione del San Raffaele, si svolgevano addirittura visite a favore di telecamere con autorità dello Stato e si distribuivano encomi senza risparmio. 
"Dopo l’entrata in vigore della legge d’internalizzazione e ovviamente dopo una sequenza di sollecitazioni all’attività ispettiva, accolte sempre con timidezza e riluttanza, emerge un quadro di carenza di requisiti ampiamente noto a tutti e sino a questo momento ignoto solo alla ASL, che avrebbe dovuto indurre non a chiudere il Centro di riabilitazione ma a integrare il personale mancante per garantire il setting assistenziale con il personale della ASL, perché la struttura - e lo ripeto sino alla noia - è di proprietà pubblica e strettamente connessa con l’ospedale Perrino. Com’è è possibile, dunque, immaginare, la chiusura di un servizio pubblico per inadempienze di un soggetto in sperimentazione gestionale peraltro illegittima? 
Prima dell’entrata in vigore della legge d’internalizzazione, tutte le richieste economiche della fondazione San Raffaele erano soddisfatte, senza particolari controlli di sorta. 
Dopo l’entrata in vigore della legge d’internalizzazione, si è scoperto un pagamento delle prestazioni accorpando i diversi codici d’assistenza, superando i tetti assegnati e compensando, con questo meccanismo, il canone di locazione a carico del San Raffaele. Ciò vuol dire, ovviamente, che l’emergere di tale irregolarità sta comportando un ridimensionamento nel pagamento delle prestazioni e quindi una mancata convenienza della Fondazione San Raffaele a continuare a gestire il servizio, almeno sino al 4 settembre (data dell’udienza dinanzi al TAR). Ne deriva, in ciò consistendo il sospetto di favore del provvedimento ASL nei confronti della Fondazione San Raffaele, che la chiusura del servizio da parte della ASL assolverà la Fondazione San Raffaele dalla doverosa rinuncia al servizio, rendendola indenne da ogni conseguenza sugli inadempimenti e - purtroppo - sabotando il passaggio ordinato e senza soluzione di continuità nella gestione interamente pubblica.”
 

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Siccità, Amati: “La natura sino a un certo punto. Il potere, il non fare, l’ipocrisia e le prediche inutili, impediscono la gestione unitaria della risorsa. E anche questa volta non succederà niente”

Nota del consigliere regionale Fabiano Amati, presidente della Commissione consiliare bilancio e programmazione.

“Sino a quando non dovesse succedere un cataclisma, saremo condannati a vivere - a fasi alternate - nella siccità o nella dispersione dell’acqua. Tra le cause della siccità c’è la natura e quindi le mancate piogge, ma fino a un certo punto e comunque non per giustificare la situazione attuale. 
La causa della situazione attuale è la mancata gestione unitaria della risorsa idrica per i diversi usi (potabile, agricolo e produttivo) e il riparto assurdo delle competenze sulle attività di costruzione e manutenzione delle diverse opere idrauliche. Nel distretto dell’Appenino meridionale (Calabria, Campania, Molise, Puglia, un pezzo del Lazio e un pezzo dell’Abruzzo) si vive un’assurdità: un’idrogeomorfologia profondamente diversa tra le diverse regioni (la Puglia priva totalmente di acqua), che sfocia nell’idea secondo cui ogni regione è padrona dell’acqua che sgorga nel suo territorio e ogni settore (potabile, agricolo, produttivo), anche con gestioni suddivise all’interno delle stesse regioni (vari gestori del servizio idrico integrato e vari Consorzi di bonifica), ha il diritto di organizzarsi e determinarsi autonomamente. Una democrazia inconcludente per favorire la dittatura della siccità. 
Perché non si risolve, visto che se lo chiedeva sin dagli inizi degli anni 80 del secolo scorso Nino Andreatta con la proposta di legge sulla Società meridionale dell’acqua, mai ovviamente approvata? È semplice. Nessuno rinuncia al suo grande o piccolo potere, fatto di un’organizzazione che produce posti vari di gestione, pienamente ancorati, peraltro, nella peggiore modalità d’esercizio della burocrazia. E burocrazia significa anche e soprattutto il non fare. Non si fanno opere idrauliche (basti pensare alla seconda canna del Sinni, nonostante quella attuale prima o poi salterà e non avremo alternative) e non si manutengono quelle esistenti (dighe, traverse ecc.). 
Basti pensare che per la mancata manutenzione delle dighe negli anni scorsi abbiamo buttato al mare miliardi di metri cubi di acqua, a causa della ridotta autorizzazione all’invaso delle dighe esistenti.  
Non tenere in debito conto questi aspetti, parlando di cambiamenti climatici o di rimedi giusti ma irrilevanti per portata (acque reflue) o per immediatezza (cultura del risparmio), significa ipocrisia e stolidità. 
Ma questa è una predica inutile. Non succederà niente, perché nulla si risolve se ai problemi si risponde sempre con le stesse soluzioni, senza decisioni radicali che scontentino un po’ tutti, riorganizzando il mondo della gestione idrica. Ma non succederà niente. E non succederà niente se solo si ricorda il fatto che non siamo mai riusciti a fare una micro riforma, ossia la gestione unica di AQP di tutte le opere idrauliche (comprese quelle gestite dai Consorzi di bonifica), figuriamoci se si sarà mai in grado di avere la gestione unitaria della risorsa idrica nell’intero distretto meridionale”.

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Serata all’insegna della musica con Raffaele Depalo in piazza Orsini del Balzo a Mesagne, l’appuntamento è per domenica 11 agosto a partire dalle ore 21:30. Con il concerto “Oltre”, il cantante mesagnese rende omaggio a Claudio Baglioni attraverso l’interpretazione dei brani più emozionanti del celebre cantautore romano. L’ingresso è gratuito.

Sul palco insieme a Raffaele Depalo, voce e piano, si esibiranno: Roberto Cati alla batteria; Dario Nigro alle chitarre; Filippo Motore al basso, Giorgia Depalo e Alessandra Merico, coro, insieme una squadra di musicisti già nota al pubblico per l’impegno dimostrato in altre audaci esperienze musicali. Ciascuno di loro nel 2024 ha deciso di lanciarsi in questa nuova avventura artistica, cimentandosi con brani noti e cari a più generazioni di sognatori, con l’auspicio che la loro proposta possa contribuire a valorizzare la canzone italiana d'autore. Il concerto è a cura della cooperativa “Esibirsi” in collaborazione e con il patrocinio del Comune di Mesagne.

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L''Aurora Volley Brindisi annuncia l’arrivo di Roberta Borelli la carismatica banda classe 1987; Roberta è un’altra grande figura chiave importante che si aggiunge al Roster 2024 -2025 .Mercato col botto quindi per L'Aurora Volley Brindisi che presenta l'ultimo rinforzo stagionale in attacco. Roberta Borelli nativa di Priverno (LT) laterale da un bagaglio di esperienza da vendere, attaccante aggiuntivo quindi per mister Polimeno nuovamente grazie al Presidente Ercole Saponaro e al Patron Roberto Antoniolli che hanno fatto di tutto per la firma sul contratto. Roberta è una giocatrice di assoluto valore basta ricordare la storica promozione con l'Aprilia ,strepitosa cavalcata dalla serie C alla serie A2 con Roberta sempre protagonista, inoltre ha calcato numerosi campi di B1 e B2 vincendo vari campionati. "L'abbiamo seguita per tanti anni,corteggiata e sentita,ma quest'anno è stato l'anno del matrimonio ,siamo contenti e fiduciosi per questa trattativa andata a buon fine,frutto di un lavoro da parte di tutta la societa nel tempo" dichiara il Vice Presidente Daniele De Leonardis. La prima volta in Puglia in assoluto per la nostra Roberta che non vede l'ora di cominciare esordisce "La Puglia mi ha sempre affascinata,ho ricevuto la chiamata da Brindisi,dopo tante proposte ho scelto L'Aurora Volley ,società pronta e determinata per questo campionato, quello che serve per una giocatrice,sono contenta di far parte di questo gruppo,sono sicura che faremo il massimo per dare soddisfazione in primis ai tifosi,agli sponsor che ci sostengono e a tutto il movimento del Volley.

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PREZZI: COLDIRETTI PUGLIA, TORNA FAI DA TE IN SPIAGGIA DA INSALATA DI RISO A PANINI CONTADINI E VEGANI

L’inflazione e il caro vacanze spingono il ritorno del pranzo al sacco in spiaggia che consente alle famiglie di risparmiare qualcosa senza rinunciare alla tintarella. E’ quanto emerge dall’indagine di Coldiretti Puglia nei mercati di Campagna Amica che fotografa la tendenza al fai da te lungo le coste, spinta dal caro prezzi, anche se rispetto al passato sono nettamente cambiate le preferenze, con l’affermarsi di un cestino all’insegna del green e dell’attenzione alla linea.

In testa alle preferenze per l’ora di pranzo in spiaggia c’è così – sottolinea la Coldiretti Puglia – l’insalata di riso o pollo o mare portata da casa e scelta dal 36% dei consumatori, seguita dai panini contadini e vegani con il 20% e dalla semplice macedonia per l’8%. Tra i piatti preferiti – continua la Coldiretti Puglia – arretrano invece le ricette più radicate della tradizione popolare “fagottara” dalla frittata di verdure o pasta (7%) alla parmigiana (5%) e alle lasagne (5%) fino alle polpette (4%).

Oltre che dal caro prezzi, la scelta degli alimenti da consumare in spiaggia è legata anche dalla svolta salutista di una considerevole percentuale di cittadini – precisa la Coldiretti regionale – alla ricerca della forma fisica oltre che la praticità. Il cibo resta comunque un ingrediente importante della vacanza in Italia dove circa 1/3 della spesa turistica – stima la Coldiretti – viene proprio destinata alla tavola per consumare pasti in ristoranti, pizzerie, trattorie o agriturismi, ma anche per cibo di strada o specialità enogastronomiche.

Uno scenario che dimostra la centralità per la vacanza Made in Italy del patrimonio enogastronomico nazionale che è diffuso su tutto il territorio e dalla cui valorizzazione – precisa la Coldiretti – dipendono molte delle opportunità di sviluppo economico ed occupazionale. Il cibo è dunque la voce più importante del budget della vacanza estiva tanto che – conclude la Coldiretti – è diventato per molti turisti la principale motivazione del viaggio con il boom del turismo enogastronomico anche grazie alle numerose iniziative di valorizzazione, dalle sagre alle strade del vino.

I MENU DA SPIAGGIA PIU’ GETTONATI

Insalata di riso o pollo o mare                  36%

Panini                                                        20%

Macedonia                                                   8%

Frittata di verdure o pasta                           7%

Parmigiana                                                   5%

Lasagne                                                         5%

Polpette                                                        4%

Altro                                                             15%

Fonte Coldiretti Puglia.

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Il genio di Leonardo, presente nel grande evento «G7: sette secoli di arte italiana dal 300 al 900» allestito nelle sale nobili del castello di Mesagne, e le numerose interessanti iniziative collaterali all’esposizione, tutte raccolte sotto il titolo di «Agosto in Mostra» saranno presentate nel castello di Mesagne, lunedì 12 agosto prossimo, alle ore 11 nel corso di una conferenza stampa.

All’incontro con gli operatori della comunicazione partecipano i rappresentanti degli organismi organizzatori della mostra: il sindaco di Mesagne, Toni Matarrelli; il consigliere delegato alla Cultura e al turismo, Marco Calò; il presidente di Puglia Micexperience la rete di imprese che con Puglia Walking Art ha promosso questa grande mostra, Pierangelo Argentieri. Con loro i soggetti partner dei singoli eventi in programma, alcuni dei quali hanno già vissuto il primo appuntamento. In particolare ci si soffermerà sulle «Digital VR Experience», realtà immersive a cura dell’Associazione Codia; sulle tre serate di «Aperimostra», «visita guidata più aperitivo con degustazione di vini del territorio e finger food», svolte in collaborazione con l’Ais (Associazione Italiana Sommelier) Brindisi.

E poi… Leonardo da Vinci, i suoi collaboratori, la sua bottega ed il suo mondo. Il 14 e 22 agosto si terrà «Leonardo e le stelle», visita guidata alla mostra con esperienza del planetario che riproduce fedelmente il cielo notturno e i suoi principali movimenti. Quindi tutti i particolari sull’iniziativa «Enigma Leonardo», serata in programma il 29 agosto. E tutto questo senza anticipare nulla su un’altra “sorpresa Leonardesca” che sta prendendo forma in queste ore.

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I poliziotti di Mesagne hanno tratto in arresto un giovane insospettabile di Brindisi che stava spacciando nelle vie della movida. Il tutto a qualche settimana dall’arresto, nell’ambito dell’operazione “Piazza pulita”, di 17 individui dediti alla detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti. A pochi giorni da quegli arresti gli agenti hanno notato degli strani movimenti nel centro storico da parte di un ragazzo tanto da decidere di fermarlo per un controllo. Durante la perquisizione che ne è seguita i poliziotti hanno rinvenuto tre dosi di droga e altre le hanno trovate nella sua auto che fungeva da luogo in cui nasconderle. Un escamotage che non ha tratto in inganno i poliziotti. Il giovane, a cui sono stati concessi i benefici della detenzione domiciliare, dovrà rispondere del reato di detenzione di sostanza stupefacente ai fini dello spaccio. Durante una normale attività di prevenzione crimine nei luoghi della movida i poliziotti della sezione Volante del commissariato di Mesagne hanno notato che un giovane si muoveva con circospezione nel centro storico, in particolare in quella zona in cui la movida è piuttosto frizzante.

I poliziotti, pertanto, hanno deciso di approfondire il sospetto e hanno fermato il giovane per un controllo durante il quale gli sono state rinvenute addosso tre dosi di hashish e circa 2mila euro in contanti. Tutta la somma era in banconote di piccolo taglio. Nel proseguo delle indagini gli agenti hanno rinvenuto e perquisito l’auto del brindisino all’interno della quale hanno trovato altre 16 dosi di hashish per un totale di circa 100 grammi. Il giovane andava in giro con poche dosi in tasca probabilmente perché in caso di controllo al massimo avrebbe rischiato una denuncia amministrativa per detenzione di droga ad uso personale invece l'intuito investigativo degli agenti li ha portati ad individuare l'auto parcheggiata più lontana dal centro, dove poi hanno trovato altra sostanza già anch'essa suddivisa in dosi pronte per lo spaccio. Non è tutto poiché in questo episodio ci sono alcune circostanze piuttosto strane.

La prima è che il pusher è stato trovato in centro, nei pressi dell'abitazione di uno degli arrestati nell'operazione “Piazza pulita”. La seconda circostanza è che l'auto in cui è stata rinvenuta l'altra sostanza stupefacente era parcheggiata nei pressi dell'abitazione di un altro soggetto che era stato tratto in arresto nella medesima operazione antidroga. Casualità al vaglio degli investigatori. Al termine dei controlli il ragazzo è stato arrestato in flagranza perché ritenuto responsabile del reato di detenzione di sostanza stupefacente ai fini di spaccio. Su disposizione della magistratura è stato accompagnato nella sua residenza in regime degli arresti domiciliari.

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Il programma ‘Viva gli anziani’ della Comunità di Sant’Egidio, fortemente sostenuto fin dal 2019 dalla precedente amministrazione con l’assessore del PD Isabella Lettori, rappresenta un punto di riferimento molto importante per tanti cittadini brindisini ultra ottantenni.

In principio il progetto sperimentale, inizialmente cofinanziato dall’associazione Enel Cuore, aveva come obiettivi il Comune di Brindisi ed altre realtà cittadine dell’Italia scelte dalla Comunità e aveva tra le finalità principali evitare l’isolamento e il monitoraggio attivo e costante delle persone over ottanta residenti nel quartiere Centro, che in generale offre servizi limitati agli anziani e li penalizza a causa di persistenti barriere architettoniche.

La Comunità di Sant’Egidio visti gli importanti risultati raggiunti in questi anni ha inteso potenziare il programma che, grazie al bando della Regione Puglia Capitale Sociale 3.0, offre maggiori servizi agli anziani, come pasti domiciliari, accompagnamento e tutoraggio e prevede di allargare il proprio raggio d’azione anche in altri quartieri.

Perciò apprendiamo con soddisfazione che la nostra richiesta di integrare e includere nel piano sociale di zona, approvato di recente, il servizio svolto dalla Comunità di Sant’Egidio è un obiettivo condiviso anche dal direttore del Consorzio sociale Br/1 Maurizio Moscara e dall’assessore Ercole Saponaro.

Nel frattempo, in tal senso, ci hanno assicurato che attiveranno un protocollo d’intesa con la Comunità di Sant’Egidio in modo da potenziare e estendere il servizio a tutti gli anziani della città di Brindisi.

Per noi era e resta prioritario istituzionalizzare, valorizzare e rendere permanente questo servizio e per questo abbiamo dato la nostra completa disponibilità e collaborazione al Consorzio sociale Br/1.

Denise Aggiano, consigliera comunale PD Brindisi

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