Redazione

Brindisi -  75 annunci di lavoro per 165 figure professionali: è il dato registrato nella settimana dal  17 al 24 giugno relativamente alla ricerca di personale nell’ambito territoriale di Brindisi ed inserito nel Report settimanale appena pubblicato, visionabile al seguente link: undefined. Le offerte, consultabili sul sito o sull'app “LavoroxTe Puglia”, sono quotidianamente aggiornate e monitorate dagli operatori dei Centri per l’impiego e veicolate anche tramite la pagina Facebook “Centri impiego Brindisi e provincia”, attraverso la quale è possibile restare sempre aggiornati sugli annunci di lavoro attivi e sugli eventi di orientamento organizzati su tutto il territorio.

Questa settimana si registrano 72 posti vacanti nel settore ristorazione su Brindisi e provincia, edilizia 18, commercio 13, turismo 12, amministrativo 8, vigilanza 6,   pulizie 6, trasporti 5,  tecnico 4, metalmeccanico 4, servizi e terziario 3, termoidraulico 2, servizi alla persona 2, manutenzione 2, impiantistica elettrica 2,  alimentari 2, logistica 1, sanità 1, contabile 1 e artigianato 1.

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L’assemblea dei soci della STP di Brindisi ha approvato all’unanimità, in data odierna ed alla presenza del Presidente della Provincia Toni Matarrelli e del Sindaco di Brindisi Giuseppe Marchionna, il Bilancio di Esercizio 20233 ed il Bilancio di sostenibilità ambientale.
Il documento contabile ha evidenziato una chiusura in attivo ed un valore della produzione che sfiora i 24 milioni di euro.
La Presidente di Stp Brindisi, avv. Alessandra Cursi, ha precisato che il bilancio è frutto dell’attività svolta con la guida del precedente consiglio di amministrazione (il subentro è avvenuto il 27 novembre 2023).
“L’attività svolta durante il 2023 – ha affermato l’avv. Cursi – ha risentito ancora delle conseguenze del periodo di emergenza dettato dal covid. Ciò nonostante, la STP di Brindisi ha chiuso in attivo il proprio bilancio, assicurando i previsti servizi di trasporto pubblico. E’ evidente che nell’anno in corso stiamo mettendo in campo ogni iniziativa finalizzata ad un ulteriore miglioramento dell’attività, a beneficio dell’utenza e del nostro personale”.

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ACQUA: COLDIRETTI PUGLIA, TRATTORI INCATENATI PER POZZI K0 MENTRE I CAMPI SECCANO; LA MAPPA DELLA SETE

Gli agricoltori sono arrivati dalla campagne per incatenare i trattori davanti ai cancelli dei pozzi perché l’acqua viene erogata a singhiozzo, spesso non arriva proprio e alberi da frutto, mandorli e olivi seccano. Il gesto eclatante degli agricoltori di Coldiretti è stato messo in atto dinanzi ai cancelli di Pozzo della Parata a Bitonto, stanchi di vivere ogni anno una emergenza con l’erogazione dell’acqua a singhiozzo con turni che non riescono a garantire la corretta irrigazione dei campi.  A risentire è tutto il settore agricolo divenuto rovente e secco – denuncia Coldiretti Puglia – con oltre 164 milioni di metri cubi di acqua in meno rispetto alla capienza degli invasi, con i prodotti agricoli di stagione a rischio nei campi.

Medesima situazione critica a Palo del Colle con il Pozzo Difesa che non funziona – denuncia Coldiretti Puglia - a causa di problemi elettrici che inibiscono il funzionamento delle pompe. Ma ad Adelfia sono fermi per un guasto al quadro elettrico il Pozzo 4 in contrada Fieno e il Pozzo 1 in contrada Brunetta, il Pozzo 5 a causa di cali di tensione ha una portata d’acqua limitata, il Pozzo 16 in Contrada Sirenga ha problemi al quadro elettrico e alla condotta idrica, mentre il Pozzo 13 in contrada Parco dei Prinicipi ha problemi alla pompa. A Terlizzi è ormai fuori uso da oltre 1 anno il pozzo in contrada Lioy, mentre a Putignano il Pozzo di San Pietro Piturno ha necessità di un abbassamento delle pompe perché c’è stato un ribasso importante della falda.Trattori_incatenati_davanti_a_pozzi_KO_Campi_e_colture_senza_acqua_seccano_.jpg

Con la siccità e l’aumento dei livelli del mare, la risalita del cuneo salino rende inutilizzabili le risorse idriche e gli stessi terreni con uno scenario che – sottolinea la Coldiretti regionale – è più che preoccupante per l’economia agricola dell’intera regione. Tra l’altro, la Puglia è la regione d’Italia dove piove meno con 641,5 millimetri annui medi e impatti gravi sull’agricoltura causati dalla siccità che distrugge le coltivazioni e favorisce i roghi e rappresenta la calamità più rilevante per i campi e mantiene anche il primato negativo – ricorda Coldiretti Puglia – della disponibilità annua media di risorsa pro capite con soli 1000 metri cubi, meno della metà della disponibilità annua pro capite media nazionale stimata in 2330 metri cubi. D’altro canto ogni anno va perso l’89% dell’acqua piovana, una dispersione che la Puglia non può permettersi – conclude Coldiretti Puglia - considerato che l’acqua non ce l’ha e ha bisogno di importanti opere per ridisegnare il proprio assetto idrico e idrogeologico e per garantire non solo l’approvvigionamento idrico per la popolazione, ma per assicurare corpi irrigui adeguati alle produzioni agricole, artigianali e industriali.

I campi e le stalle sono stretti nella morsa dell’emergenza siccità – insiste Coldiretti Puglia - con la fallimentare gestione dell’acqua e della bonifica in Puglia, a partire dalla mancanza delle manutenzioni ordinarie e straordinarie per cui comunque agli agricoltori vengono recapitate le cartelle pazze, ma lo stesso vale per le opere irrigue di cui molte sono incomplete, spesso in stato precario, con perdite non più sostenibili e anche gli invasi realizzati hanno necessità di essere riqualificati, ampliati e resi idonei per una moderna distribuzione sull’area regionale. Per questo Coldiretti Puglia ha chiesto ai Prefetti della Puglia un tavolo regionale permanente per l’emergenza irrigua e siccità che affronti senza indugio annose quanto impellenti questioni a carico di ARIF e dei consorzi di bonifica commissariati: A causa delle reti colabrodo va perso 1 litro di acqua su 2, uno spreco che non ci si può permettere, dall’efficientamento delle reti di adduzione e scolo al completamento impianti incompiuti, dalla manutenzione straordinaria degli impianti irrigui collettivi, pozzi compresi e delle reti di distribuzione di acqua potabile nelle aree rurali al rinnovo degli accordi con le Regioni Basilicata e Molise, dall’ampliamento e messa a regime di impianti idonei per una moderna distribuzione sull’area regionale alla questione annosa dei consorzi di bonifica commissariati.

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Buongiorno (Uila Puglia): "Caporalato? Valorizzare gli Enti Bilaterali Agricoli per agevolare
 l’incontro trasparente tra domanda e offerta di lavoro. Avviare una collaborazione con ARPAL"
 
“Per contrastare il caporalato la soluzione esiste: togliere al caporale l’intermediazione della manodopera e l’organizzazione del sistema dei trasporti dei lavoratori. Abbiamo a disposizione gli Enti Bilaterali Agricoli Territoriali (composti pariteticamente dalle associazioni Sindacali e Datoriali) che possono divenire il luogo ove poter incrociare la domanda e l’offerta di lavoro del settore, in sinergia con l’Agenzia Regionale Politiche del Lavoro ARPAL". 
Così il Segretario Generale Uila Puglia, Pietro Buongiorno alla vigilia dello sciopero nazionale indetto a Roma dai sindacati agricoli, cui parteciperà una delegazione, in rappresentanza della UILA Puglia. “In questi giorni la morte di un bracciante a Latina sta ponendo sotto l’occhio di bue un problema atavico del lavoro agricolo. Al Governo le Segreterie Nazionali hanno avanzato proposte concrete e, soprattutto, percorribili sin da subito. Sono diversi i piani su cui intervenire per eliminare alla radice la piaga dello sfruttamento, che lede anche l’immagine delle tante imprese oneste che rispettano leggi e contratti. Bisogna ripartire dalla necessità di salvaguardare il settore, perché nella lotta al caporalato non ci possono essere divisioni, ma solo la volontà comune di non macchiare l’immagine dei nostri prodotti e il lavoro di migliaia di braccianti impegnati per far divenire le nostre produzioni delle eccellenze riconosciute in tutto il mondo. I dati dell’Ispettorato del Lavoro segnalano che in Puglia gli accertamenti hanno coinvolto 3.259 cui si riferiscono violazioni accertate per caporalato (1.020), lavoro nero (591) e condizioni di salute e sicurezza non rispettate (663). Nei prossimi giorni - continua Buongiorno- ci faremo promotori nell'avviare un percorso all’interno  degli enti Bilaterali, chiedendo alla Regionale Puglia, e all’ARPAL in particolare, un incontro affinché l’esempio virtuoso della Regione Veneto possa essere replicato in Puglia per l’incontro trasparente e regolare tra domanda e offerta di lavoro".

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Secondo appuntamento del Festival del Libro Emergente, kermesse tutta dedicata ai libri organizzata dall'Associazione Culturale Scintilla, martedì 25 Giugno ore 20.30 in Piazza Commestibili a Mesagne presso la Vineria Giudamino.

Protagonista della serata Alessia Castellini, autrice del romanzo "Il sentiero delle formichelle" edito Piemme. Il romanzo narra la storia vera delle “formichelle” della Costiera Amalfitana. Donne e ragazze che per secoli percorsero il sentiero dei limoni portando pesantissime ceste sulla schiena. Costiera Amalfitana, anni Quaranta. Rachele e Nannina attraversano la montagna ogni giorno come laboriose formichelle, trasportando pesanti sporte di limoni fino alla costa di Maiori, là dove il mare si estende a perdifiato. È il destino di tutte le donne di Tramonti. Rachele crede che il mondo abbia delle regole dure e invariabili ed è fiera delle tradizioni del suo paese, mentre Nannina sogna fin da bambina terre lontane dal ripido sentiero che dovranno percorrere per una vita, fino a spezzarsi la schiena e le ginocchia. Diverse sotto ogni aspetto, non possono però pensare di dividersi. Da quando sono venute al mondo, a distanza di una manciata di minuti, non hanno passato un giorno lontane l'una dall'altra. È sulle loro tracce che ottant'anni dopo arrivano in paese due sorelle, Ninfa e Alelì, convinte che questa storia sia solo il frutto della fantasia della loro nonna scrittrice, scomparsa da poco. Scopriranno invece che Rachele e Nannina sono esistite per davvero, e che il sentiero delle formichelle custodisce un segreto che la loro famiglia ha dimenticato per decenni. Ci sono vuoti che ti inghiottono e vuoti che ti abbracciano. Nei primi si precipita, nei secondi si volteggia. Alessia Castellini, con una grazia di scrittura unica, si immerge in un mondo antico e suggestivo, popolato di donne instancabili, e racconta una profonda e commovente storia di sorellanza che insegna come i legami, di sangue e di terra, siano indissolubili anche quando paiono fiori recisi, senza più forza e radici.
Una storia vera, meravigliosa, toccante che permette ad Alessia Castellini di non fare dimenticare questo spaccato d'Italia e della sua storia, ormai impressa nella pagine non sarà mai più dimenticata 
Un romanzo d'esordio eccezionale per l'autrice siciliana.
Sarà possibile per chi lo desidera degustare un aperitivo con l'autrice al termine della presentazione.
Il firmacopie sarà curato dal Lettera 22 Mondadori Book Store di Mesagne.

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Domenico Santoro è il nuovo direttore sportivo della Mens Sana Mesagne. Il dirigente mesagnese va a occupare un posto di rilievo nella macchina organizzativa della società sportiva biancoverde. Santoro ha già frequentato in passato la società di via Bechi come atleta, parteciando nel 1993 al campionato di promozione con allenatore Gianpaolo Amatori. Adesso affiancherà il consiglio direttivo che proprio in queste ore ha confermato le cariche sociale con Fabio Mellone presidente, Stefano Facecchia vice presidente ed Emanuele de Tullio consigliere. Santoro è già operativo ed è alla ricerca dell’allenatore che curerà la formazione che parteciperà al campionato di divisione regionale uno. Tanti i contatti in corso, anche con i giocatori che dovrebbero formare una squadra fortemente competitiva. Insomma progetto e programma importanti per la Mens Sana Mesagne nella prossima stagione sportivama  2024/2025.

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Come si prevedeva la nuova composizione della giunta Matarrelli ha causato alcuni mal di pancia. Soprattutto tra coloro che forti del risultato elettorale e delle rassicurazioni del primo cittadino, su squadra che vince non si cambia, erano sicuri di poter continuare da dove avevano lasciato. Invece, il sindaco ha scelto diversamente ed ha troncato i rapporti con il recente passato e la “squadra che vince” se ne è tornata a casa, o quasi poiché Anna Maria Scalera è rimasta anche se ha ricevuto deleghe diverse dal precedente mandato. Nelle prossime settimane si comprenderanno bene gli effetti di tale decisione. Per il resto Matarrelli con questa manovra si è blindato con i suoi fedelissimi. In giunta con Omar Ture, Vincenzo Sicilia e Roberta Tollis, quest’ultima espressione della lista Vizzino, fedele alleato del primo cittadino. In ogni modo il sindaco ha altre frecce al suo arco per accontentare i suoi partner e ricucire eventuali strappi. In primis la nomina del presidente del Consiglio comunale che dovrebbe andare a Giuseppe Semeraro, già assessore e vice sindaco nella precedente legislatura.

Poi c’è Roberto D’Ancona cui potrebbe assegnare alcune deleghe tecniche, come Lavori pubblici e Pnrr, giacché precedentemente le seguiva da assessore e in questa nuova fase il primo cittadino le ha tenute nella sua disponibilità. Non è stata assegnata, ma è stata congelata la delega di vice sindaco poiché è stata chiesta da diversi partner di governo. Matarrelli valuterà in seguito a chi darla. Della vecchia giunta ci sono ancora Antonello Mingenti, il più suffragato di tutti i candidati con 743 voti, e Maria Teresa Saracino. A quest’ultima potrebbe affidare la delega alla polizia locale. Discorso a parte per Mingenti che nelle ultime legislature si è sempre occupato, e visti i risultati anche bene, del cimitero. Tuttavia, il sindaco, nella sua nuova rimodulazione politica, difficilmente gli proporrà la medesima delega.

Domani il sindaco ha convocato il primo incontro di giunta che dovrà discutere, tra l’altro, del cartellone di programmazione dell’estate mesagnese e di bilancio. Intanto, si aspetta la proclamazione e la successiva convocazione del nuovo Consiglio comunale che dovrebbe avvenire nel prossimo mese. Ad aprire le assise sarà Roberto D’Ancona, il consigliere comunale della lista che preso più voti. Nel medesimo Consiglio ci sarà il giuramento del sindaco, la nomina del presidente del Consiglio e la surroga degli assessori con i primi dei non eletti. Pertanto il nuovo Consiglio comunale dovrebbe essere così composto: per La mia città ci saranno Roberto D’Ancona, Miriam Solimeo e Miro Devicienti; per la Lista civica Vizzino siederanno Antonello Mingenti, Mauro Vizzino e Marcella Crusi; per Mesagne al centro ci sono Antonio Franco e Mauro Resta; per Avanti Mesagne, Pier Luigi Librato e Marco Calò.; per la Città solidale e riformista, Stefano Mattia e Vincenzo Carella; per Mesagne popolare ci saranno Giuseppe Semeraro e Maria Teresa Saracino, ed infine per il Partito democratico, Rosanna Saracino e Francesca Faggiano. Successivamente, Matarrelli, per chiudere il cerchio nominerà i suoi consulenti politici e il suo staff.

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Questa sera a Mesagne chiude il sipario la settima edizione della rassegna regionale di teatro dialettale “Teatro a San Pio” che si svolge presso il piazzale interno della parrocchia di San Pio da Pietrelcina, nel rione Seta, a cura della Compagnia Nuovo teatro di Mesagne, diretta dal regista Cosimo Guarini. Ed è proprio la Compagnia Nuovo Teatro che chiuderà la rassegna con una delle sue commedie più brillanti dal titolo “Arezzo 29… tassista veloce”, di Gaetano Di Maio, nell’adattamento dialettale dello stesso Cosimo Guarini. Divertentissima la trama di questa rappresentazione scenica che ogni volta che è rappresentata diverte il pubblico presente. Così per rilassarsi dopo una calda giornata cosa c’è di meglio che assistere e ridere in compagnia. La commedia racconta la storia di Salvatore che torna a casa tenendo in braccio un bimbo in fasce, abbandonato nel suo taxi, è osteggiato inizialmente dalla moglie che pian piano, però, prova affezione per quella creatura anche perché nonostante “…preghiere, voti, candele e lampadine” la Madonna non le ha mai concesso la gioia della gravidanza. Da questa premessa scaturiscono una serie di situazioni comiche che non mancheranno di divertire il pubblico presente e daranno modo di riflettere su un fenomeno tutt’oggi presente: l’abbandono dei minori. Una commedia divertente, esilarante, ma che lancia un messaggio sociale chiaro e forte. È bene ricordare che l’abbandono di un minore è un reato penale punibile anche con l’arresto. Il successo di pubblico delle prime quattro serate lascia prevedere una folta partecipazione di gente favorita anche dall’esiguo prezzo del costo del biglietto che è di 6 euro al botteghino e 5 euro in prevendita, prenotabile direttamente presso la parrocchia San Pio oppure contattando direttamente Cosimo Guarini al numero 348/8158270 o Pietro Capodieci al numero 328/6547247. A margine della rappresentazione teatrale è possibile degustare le leccornie preparate in parrocchia. Al termine della commedia gli organizzatori ringrazieranno tutte le compagnie che hanno partecipato alla rassegna consegnandogli un ricordo dell’evento. La Compagnia Nuovo Teatro augura fin da ora buon divertimento e dà appuntamento alle prossime rappresentazioni che non tarderanno a essere portate in scena.

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Il fatto di cronaca che ci racconta una sparatoria in mezzo alla gente in un affollatissimo stabilimento balneare brindisino deve assolutamente fa riflettere. Ovviamente non conosciamo le ragioni alla base di questo “duello a colpi di pistola”, ma è gravissimo che si verifichino fatti come questo che fanno sprofondare la percezione di sicurezza dei cittadini. Certo, gli autori di questo fatto di sangue saranno chiamati a rispondere dell’accaduto, ma bisogna fare ancora di più, prevenendo tensioni sociali che purtroppo sono visibili all’orizzonte a causa di una crisi economica ed occupazionale senza precedenti.
 
Ebbene, a fronte di tutto questo, la maggioranza che sostiene l’Amministrazione Comunale non sa fare altro che litigare per una poltrona in più. Si vive una situazione di stallo che rischia di far aggravare i problemi, a partire da quelli legati alla Brindisi Multiservizi ed alle sorti di grandi insediamenti industriali.
 
Ci troviamo di fronte, insomma, ad una prova di immaturità che va a discapito dell’intera città ed ecco perché rivolgiamo un appello al Prefetto Carnevale affinché, dall’alto della propria autorevolezza e di indubbie capacità, richiami ciascuno alle proprie responsabilità.
 
Lino Luperti e Michelangelo Greco – consiglieri comunali
 
Nei giorni in cui il nostro territorio ha ospitato i "Grandi della Terra", il G7, i Radioamatori appartenenti alla Sezione ARI di Brindisi, hanno voluto  commemorare questo eccezionale, e forse unico, evento che ha coinvolto la città intera e la provincia.
 
Il MIMIT, per l'occasione e su specifica nostra richiesta, ha assegnato ai Radioamatori di ARI Brindisi il nominativo internazionale di chiamata "speciale" II7BR, tale da identificare facilmente la nostra Città. 
 
Grazie alla particolarità del callsign internazionale, sono stati effettuati oltre 1300 collegamenti radio bilaterali con altrettanti radioamatori sparsi nel mondo. La mappa mostra, infatti, le stazioni radio collegate durante le attività. Si va dalle "più vicine" ovvero quelle italiane ed europee, sino ad arrivare alle più lontane: Stati Uniti, il Sud America e l'Oceania!
 
I radioamatori dell'ARI Brindisi hanno trasmesso sulle porzioni di frequenza delle onde corte a loro assegnate, in fonia, radiotelegrafia ma anche in tecnica digitale.
 
A ricordo del collegamento radio, verrà inviata a tutti i radioamatori collegati, una speciale cartolina detta "QSL" che riporta l'immagine del nostro Castello Svevo Aragonese ed i riferimenti del collegamento radio.
 
Purtroppo avremmo voluto inserire nelle nostre cartoline anche il logo della nostra città ma, pur avendo richiesto il patrocinio gratuito al Comune di Brindisi, non è giunta alcuna risposta in tal senso... 
 
ARI Brindisi con i suoi iscritti, è presente a Brindisi da oltre 50 anni, pur non avendo da qualche anno una sede sociale dove potersi riunire sia per svolgere dei corsi formativi per quanti volessero avvicinarsi al radiantismo, e sia ad ospitare una mostra permanente di apparecchiature Radio che hanno segnato la storia del radiantismo.
 
ARI Brindisi, con i suoi soci è molto attiva sia con le consuete attività radiantistiche che che nelle comunicazioni alternative di emergenza.

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