Redazione
L'Abbazia di Cerrate parteciperà al weekend dedicato "Alla Scoperta dei Circondari" il 25-26 maggio 2024.
Sabato 25 e Domenica 26 maggio 2024
Le due giornate saranno incentrate sul racconto di luoghi, paesaggi e tradizioni legate al territorio e alla storia del Complesso. In programma ci saranno incontri con visite guidate speciali e passeggiate naturalistiche.
PROGRAMMA 25 MAGGIO
L’ABBAZIA DI CERRATE E IL SUO CIRCONDARIO ALLA LUCE DELL’ARCHEOLOGIA - Ore 10:30
L’Abbazia di Cerrate riveste un ruolo centrale in un territorio di grande interesse storico-archeologico con il suo circondario ricco di chiese rurali, masserie fortificate e altre testimonianze legate alle secolari attività nelle campagne. Gli scavi archeologici promossi da FAI e condotti nel complesso a partire dal 2014, hanno portato alla luce nuovi scenari di conoscenza sul territorio dell’abbazia e sul suo sviluppo attraverso varie epoche storiche. Ad illustrare queste scoperte sarà Marco Leo Imperiale, ricercatore in archeologia cristiana e medievale presso l’Università del Salento. A seguire, l’esperto condurrà i visitatori in un una visita speciale dentro e fuori le mura dell’abbazia.
A PIEDI, LUNGO LA VIA FRANCIGENA NEI DINTORNI DI CERRATE – ore 15.30
Scoprire il circondario di Cerrate, visitando prima l'Abbazia e poi camminando lungo sentieri di ulivi secolari e macchia mediterranea, tra masserie fortificate, muretti a secco e pajare. L’Associazione “Il Giunco” ed “Agorà – experience sharing area and slow tourism” condurrà i partecipanti alla scoperta di questo lembo di territorio rurale sulla Via Francigena nei dintorni del complesso abbaziale, facendo tappa a Masseria Giampaolo e Masseria Provenzani.
Si consiglia acqua e scarpe e abbigliamento comodi per il trekking.
Lunghezza del percorso: 8 km circa
Livello di difficoltà: facile. Adatto a tutti.
Per informazioni (anche whatsapp) al 3478227836
Ingresso e visita autonoma nel complesso abbaziale ore 15:30 (possibilità di fare anche la visita guidata alle 16:00, con “costo aggiuntivo” da pagare in loco”)
Ritrovo per il cammino ore 16:45, start ore 17:00.
PROGRAMMA 26 MAGGIO
“LA PAROLA AI MURI”. ISCRIZIONI E GRAFFITI DI CERRATE NEL CONTESTO DEL SALENTO BIZANTINO – ore 16:30
Il paleografo Daniele Arnesano illustrerà le iscrizioni e i graffiti dell’Abbazia, vergati in greco, in latino e in italiano e ora trascritti integralmente anche grazie al recente restauro, ricostruendo così i tratti del programma epigrafico originario e la storia di una frequentazione del monastero ininterrotta e millenaria. L’excursus si allargherà a testimonianze analoghe del Salento medievale, anche attraverso riferimenti alla vita quotidiana dei monaci e alla ricca produzione manoscritta in lingua greca lasciataci in eredità dagli amanuensi dell’antica Terra d’Otranto. A seguire, l’esperto terrà una visita guidata speciale, tra i graffiti e le iscrizioni del complesso abbaziale.
In entrambe le giornate, all’ora di pranzo, sarà possibile degustare un cestino da picnic con prodotti tipici salentini, ammirando la bellezza del complesso abbaziale.
ORARI
L’ABBAZIA DI CERRATE E IL SUO CIRCONDARIO ALLA LUCE DELL’ARCHEOLOGIA: alle ore 10:30
A PIEDI, LUNGO LA VIA FRANCIGENA NEI DINTORNI DI CERRATE: alle ore 15.30
“LA PAROLA AI MURI”. ISCRIZIONI E GRAFFITI DI CERRATE NEL CONTESTO DEL SALENTO BIZANTINO: alle ore 16:30
BIGLIETTI
Sabato 25 Maggio
L’ABBAZIA DI CERRATE E IL SUO CIRCONDARIO ALLA LUCE DELL’ARCHEOLOGIA
Intero: € 10,00
Iscritti FAI: € 5
Ridotto 6-18 anni: € 5
Studenti 19-25 anni: €5
Ridotto disabili: €
Famiglia (2 adulti e figli 6-18 anni): € 25
Ridotto 0-5 anni: € gratuito (selezionare solo dopo aver selezionato il biglietto famiglia)
A PIEDI, LUNGO LA VIA FRANCIGENA NEI DINTORNI DI CERRATE
Ingresso con visita autonoma in abbazia + passeggiata naturalistica
Intero: €15
Iscritti FAI: € 9
Ridotto 6-18 anni: € 10
Studenti 19-25 anni: €10
Famiglia (2 adulti e figli 6-18 anni): € 39
Ridotto 0-5 anni: € gratuito
Domenica 26 Maggio
“LA PAROLA AI MURI”. ISCRIZIONI E GRAFFITI DI CERRATE NEL CONTESTO DEL SALENTO BIZANTINO
Iscritti FAI: € 5
Intero: € 10,00
Ridotto 6-18 anni: € 5
Studenti 19-25 anni: €5
Famiglia (2 adulti e figli 6-18 anni): € 25
Ridotto 0-5 anni: € gratuito (selezionare solo dopo aver selezionato il biglietto famiglia)
Per il cestino picnic si potrà scegliere tra:
• Puccia salentina con capocollo di Martina Franca, caciocavallo e verdure grigliate di stagione e dolce tipico (crostata con marmellata di agrumi) + acqua (500ml)
• Pitta (gâteau) di patate con prosciutto e formaggio e dolce tipico (crostata con marmellata di agrumi + acqua (500ml)
Costo del cestino: € 12,00
Per info e prenotazioni (entro e non oltre due giorni prima dell’evento): 0832/361176 – Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
CONTATTI
Per informazioni:
Tel. 0832 361176
Email Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
COME ARRIVARE
In auto
L'Abbazia è situata tra Lecce e Brindisi.
SS 613 (Lecce-Brindisi), uscita per Squinzano verso Casalabate (SP 100).
Servizio transfer
Da Lecce è possibile prenotare un servizio transfer al costo di €30 andata e ritorno (1-4 persone); €5 per ogni persona aggiuntiva (da 5 a 9 persone). Il servizio è solo su prenotazione ed organizzato dalla Società Cooperativa Solidarietà & Lavoro. Per info e prenotazioni:
Tel. +39 339 6402204
Mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
In treno
La stazione di prossimità al sito è Squinzano che dista circa 7 km; dalla stazione di Squinzano è possibile prenotare un transfer che porti direttamente all’Abbazia.
In bici
Da Lecce è possibile noleggiare biciclette per raggiungere l’Abbazia con possibilità anche di essere guidati da un esperto del territorio. Il servizio è organizzato da Slow Active Tours - Lecce, per info e prenotazioni: Tel. +39 08321826868 Mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..
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Morte di Vincenzo Valente, si ferma lo zuccherificio SRB S.p.A.
Si è fermato oggi per 8 ore lo stabilimento SRB di Brindisi dalle 9 alle 17 per la tragica morte di Vincenzo Valente, avvenuta mentre lavorava sul nastro trasportatore dello zucchero grezzo alle dipendenze della SEDEC. Allo sciopero programmato per oggi la partecipazione dei lavoratori è stata massiccia. Hanno aderito la totalità degli operai dello stabilimento e una rappresentanza delle ditte appaltatrici. L'iniziativa, promossa dalle Federazioni sindacali FAI-CISL, FLAI-CGIL e UILA-UIL Territoriali di Brindisi, insieme alle RSU dello stabilimento, ha rappresentato un forte segnale di protesta e richiesta di giustizia. Nel corso dell'incontro avvenuto alla presenza del Direttore di stabilimento, Casoni, i sindacati hanno avanzato precise richieste. “SRB deve rispondere alle nostre domande di sicurezza, alla richiesta di coinvolgimento delle RSU nei processi lavorativi e nella pianificazione delle attività sia dirette ché in appalto”. “Fortemente ribadiamo ancora il valore del dialogo e del confronto dialettico sui temi dell’organizzazione del lavoro della valorizzazione delle maestranze impegnate e sul tema della sicurezza quali non intendiamo arretrare o accettare soluzioni di comodo”. È stato chiesto l'accertamento delle eventuali responsabilità in merito all'incidente mortale e un maggiore coinvolgimento delle Rappresentanze Sindacali Unitarie (RSU) che ormai denunciano un’assenza di dialogo da parte dell’azienda e dei Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza (RLS) nelle questioni attinenti alla sicurezza sul lavoro. È stato inoltre sottolineato che, nonostante la gravità dell'incidente, né le RSU né gli RLS sono stati convocati per discutere le misure di sicurezza necessarie. Il Direttore Casoni si è impegnato a riportare le richieste presentate ed il comunicato di sciopero ai soci oggi stesso in un incontro che si sarebbe tenuto in videoconferenza alle 12, ribadendo la volontà di massimo dialogo ed ascolto. Tuttavia, i sindacati stigmatizzano che fino ad ora tale dialogo sia stato solo verbale e non concretizzato in azioni effettive, motivo per cui lo stato di agitazione permane. Il motivo dello sciopero è chiaro: la morte sul lavoro di Vincenzo Valente non deve essere dimenticata e deve essere l'ultima. La sicurezza sul lavoro è un diritto inalienabile e non può essere considerata una mera appendice costosa dei processi produttivi. I sindacati chiedono che la sicurezza e la prevenzione diventino una priorità assoluta per le imprese e le istituzioni. È necessario valorizzare il ruolo dei Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza e garantire sempre la centralità della persona nel processo lavorativo. La situazione attuale è inaccettabile: l'incremento degli infortuni sul lavoro deve costituire un monito per tutti. Non possiamo permettere che altre famiglie attendano invano il ritorno dei propri cari dal lavoro o che altre vite vengano segnate da infortuni evitabili. Le Federazioni Sindacali FAI-CISL, FLAI-CGIL e UILA-UIL, insieme alle RSU, rimangono in stato di agitazione e attendono l'incontro in Confindustria, precedentemente programmato e poi sospeso per lo sciopero. La lotta per un lavoro più sicuro continua, e chiediamo con forza che le aziende rispondano alle nostre legittime richieste di sicurezza e coinvolgimento.
Brindisi lì 14/5/2024
Le Segreterie Territoriali di FLAI FAI E UILA
FAI-CISL FLAI-CGIL UILA-UIL
Mesagne. Integrazione scolastica degli alunni con disabilità, domande entro il 12 giugno 2024
Integrazione scolastica degli alunni con disabilità, domande entro il 12 giugno 2024. Il Consorzio BR4 ha approvato l'avviso pubblico e il modello di richiesta del servizio . Con riferimento all’anno scolastico 2024/2025, il Consorzio ATS BR 4 informa che sono aperti i termini di presentazione delle domande per la fruizione del servizio di integrazione scolastica specialistica per l’inclusione scolastica degli alunni con disabilità iscritti alle scuole dell’infanzia, primaria, secondaria di primo grado e paritaria.
Possono presentare richiesta all’Ambito Territoriale Sociale BR4 le famiglie degli alunni con disabilità psico-fisiche residenti nel territorio dei Comuni di Mesagne, Cellino San Marco, Erchie, Latiano, San Donaci, San Pancrazio Salentino, San Pietro Vernotico, Torchiarolo e Torre Santa Susanna. La domanda di accesso al servizio dovrà essere presentata entro mercoledì 12 giugno 2024 utilizzando il modello disponibile sul sito istituzionale del Consorzio BR4 – all’indirizzo www.ambitomesagne.it - e sui siti dei Comuni che fanno parte del Consorzio.
A Cellino San Marco il Progetto Clab dell'Avis
Il prossimo 17 maggio l’Associazione AVIS di Cellino San Marco, in collaborazione con l’Amministrazione Comunale di Cellino San Marco e le associazioni IL CERCHIO DELLE IDEE, KELAINOS-APS, LA COMPAGNIA TE LU NTARTIENI, MAKE MUSIC e il CENTRO DAMISTICO CELLINO, è lieta di presentare il Progetto Clab (Comunità-Laboratorio).
Collaborare per il bene comune La sinergia tra l’Associazione AVIS, l’Amministrazione Comunale e le altre associazioni coinvolte è stata fondamentale per la realizzazione di questo spazio. La collaborazione ha permesso di mettere in comune competenze e risorse, rendendo il progetto efficace e proficuo. L'identità, la storia e i servizi delle singole associazioni sono stati valorizzati, consentendo di costruire strategie e progetti comuni senza che nessuno si senta marginalizzato. Coinvolgere diverse realtà, offrire servizi e strutture, e lavorare su temi concreti e condivisi significa fare rete per rispondere ai bisogni del territorio. L'obiettivo è la creazione di una comunità solidale capace di affrontare le trasformazioni sociali e culturali.
Aggregazione, socializzazione, inclusione Il progetto CLab nasce dall'esigenza di creare spazi di aggregazione e socializzazione a Cellino San Marco, che attualmente ne è sprovvista. L'idea, promossa dall'Associazione AVIS COMUNALE CELLINO SAN MARCO, mira a sensibilizzare la cultura del volontariato e della solidarietà, promuovendo attività culturali come veicolo di valorizzazione delle risorse umane e del territorio. L’Amministrazione Comunale ha accolto con entusiasmo il progetto, mettendo a disposizione la sede per la realizzazione del CLab.
Numerose associazioni locali hanno aderito e supporteranno AVIS nell’organizzazione delle attività. Il progetto prevede la creazione di uno spazio di animazione territoriale e aggregazione, dove la relazione e l'inclusione saranno i punti di forza. Sarà un luogo dove incontrarsi, confrontarsi e sperimentare nuovi modi di stare insieme, acquisendo nuove competenze culturali e sociali. Il CLab diventerà un punto di riferimento per tutte le fasce d’età e per diverse realtà locali, grazie anche all’uso di strumenti di comunicazione all'avanguardia.
Un centro per la crescita culturale Partecipare ad eventi culturali è un bisogno fondamentale, reso ancora più evidente dall'isolamento sociale causato dalla pandemia. Il progetto CLab intende incentivare la partecipazione culturale nel nostro Comune, rendendo la cultura accessibile a tutti e offrendo opportunità di confronto e crescita. Il progetto si articolerà in diverse fasi e prevede una varietà di azioni e servizi. Il cuore del progetto sarà un ambiente dedicato (Coworking tematico) dove si svolgeranno specifici “Corsi/Laboratori” suddivisi in 10 moduli tematici. Questi percorsi permetteranno di acquisire conoscenze, abilità e competenze nel mondo della cultura e dell’innovazione. Il centro sarà un luogo di incontro e dialogo intergenerazionale.
Programma delle attività I laboratori tratteranno temi artistici, teatrali, musicali, ricreativi e innovativi, con un approccio attivo-partecipativo che permetterà ai partecipanti di mettersi in gioco, condividere idee e sviluppare una competenza critica sui temi affrontati. Il progetto si svolgerà nell'arco di 12 mesi, in linea con il bando regionale.
Un progetto per il futuro di Cellino San Marco Il futuro del nostro paese non può prescindere dal suo patrimonio culturale e dai suoi talenti. Il progetto CLab è nato da un'analisi partecipativa dei bisogni locali e mira a mettere al centro le persone, le relazioni e i cambiamenti. Inclusione, integrazione, scoperta, curiosità e formazione culturale sono i principi fondamentali del progetto.
Invito all'evento La giornata inaugurale avrà inizio alle ore 19:00 del 17 maggio, presso la Sala XXV Aprile in Piazza Aldo Moro a Cellino San Marco. La S.V. è invitata a partecipare.
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Il mesagnese Alberto Destino (ASD New Team TT Mesagne) si aggiudica il torneo over 1000 di Colleferro
Sabato 11 maggio 2024 presso il Palazzetto “Alfredo Romboli” di Colleferro, il mesagnese Alberto destino ha riportato una brillante vittoria nel Torneo over 1000 nonostante la competizione portasse sui tavoli di gioco affermati giocatori del Lazio, della Campania, della Toscana e della Puglia.
Bandiera Blu 2024: per il 14° anno consecutivo Fasano tra le migliori spiagge italiane
Sono 19 i lidi della costa fasanese che hanno ricevuto il riconoscimento della Foundation for Environmental Education. Continua ininterrottamente da 14 anni a sventolare sul territorio di Fasano la Bandiera Blu! Assegnati stamani a Roma i riconoscimenti della “Bandiera Blu 2024” e Fasano rinnova anche in questa edizione la sua presenza. La lunga riviera, che da Egnazia passando da Savelletri porta a Torre Canne, è stata nuovamente premiata con il riconoscimento della FEE (Foundation for Environmental Education), organizzazione internazionale che certifica la qualità delle spiagge, in relazione, in particolar modo, a qualità e pulizia delle acque di balneazione, nonché i risultati di eccellenza degli ultimi 4 anni sulla base delle analisi eseguite dall’ARPA (Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente).
La Bandiera Blu non viene assegnata solo per il mare pulito, ma anche per la transizione ecologica, la raccolta differenziata e per i piani di emergenza in caso di inquinamento. L’istruttoria è complessa e ci sono 32 criteri di valutazione del programma, aggiornati periodicamente, che bisogna soddisfare. Tra gli altri l’attenzione alle buone pratiche e l’educazione per preservare l’ambiente e promuovere un turismo sostenibile.
Per il litorale di Fasano, che si estende per 20 km di costa, è la 14ª bandiera blu in altrettanti anni. Infatti è dal 2011 che il vessillo continua a sventolare ininterrottamente sul Palazzo di Città.
Alla cerimonia ufficiale di consegna della Bandiera Blu 2024, in rappresentanza del Comune di Fasano, era presente il consigliere delegato alla Valorizzazione internazionale del territorio Manuela Rosato, che ha ritirato i vessilli che saranno poi consegnati ai 19 i lidi fasanesi: Archeolido, Lido Calapescatore, Lido Ottagono, Cala Masciola beach club per Egnazia, Hotel La Sorgente, Coccaro beach club, Lido Verdemare, Lido La Fonte, Lido Pettolecchia, Il Santos, Lido Mare Mosso e San Domenico a mare per Savelletri; Gran Serena hotel, Hotel del Levante, Lido Bizzarro, Villaggio turistico Oasi Le Dune, Lido Verde, Canne Bianche e Lido Tavernese per Torre Canne.
«La Bandiera Blu è un simbolo di eccellenza che attesta il rispetto degli standard qualitativi e la gestione sostenibile delle risorse naturali da parte delle località balneari – dichiara il consigliere delegato alla Valorizzazione internazionale del territorio Manuela Rosato -. La sua consegna al Comune di Fasano è la conferma della buona gestione delle nostre spiagge e della qualità delle acque che le circondano. Questo importante riconoscimento non si limita solo a premiare la qualità delle nostre coste, ma contribuisce anche alla valorizzazione del nostro territorio e alla promozione del turismo sostenibile. La Bandiera Blu infatti rappresenta un vero e proprio biglietto da visita per i turisti che scelgono di trascorrere le proprie vacanze a Fasano, garantendo loro la possibilità di godere di un mare pulito e di servizi di alta qualità. Il Comune di Fasano è orgoglioso di ricevere per l'ennesima volta questo importante riconoscimento e si impegna a mantenere gli elevati standard di qualità che hanno permesso di ottenere la Bandiera Blu, continuando a lavorare per conservare e valorizzare le bellezze naturali del nostro territorio».
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ASSEGNATA A BRINDISI LA FINAL FOUR DI BASKET FEMMINILE
La città di Brindisi, dopo anni di assenza, torna a ospitare un grande evento di basket femminile. Sabato 18 e domenica 19 maggio, infatti, il “PalaMelfi” di via Ruta al rione Casale, sarà il teatro della Final Four del campionato regionale Under14. Una due giorni affidata all’organizzazione e regia della Polisportiva Bozzano Brindisi, che da anni è ai vertici della categoria. Un atto finale di questa lunga stagione, una coda spareggi che si preannuncia di grande livello e tutta da seguire, visto che si esibiranno i migliori talenti della regione. La formula è quella del classico quadrangolare (primo match alle 17 e seconda gara alle 19) con semifinali ancora da definire perché per il sorteggio ufficiale bisognerà aspettare l’ultimo ma ininfluente recupero della regulsr season, e domenica (palla a due alle 18), il match clou che vale lo scettro di regina di Puglia.
A contendersi il titolo saranno la Polisportiva Bozzano Brindisi, l’Angiulli Bari, LSB Lecce e Support_0 Taranto. Insomma, tutte formazioni blasonate dei capoluoghi, espressione dei maggiori centri cestistici della zona. L’organizzazione, coordinata dalla Federazione Italiana Pallacanestro, è stata affidata alla società padrona di casa, e come sempre la Polisportiva Bozzano saprà essere all’altezza, come lo è stata anche sul campo. E coach Rosaria Balsamo, l’esperta e competente trainer della squadra brindisina, ha plasmato la squadra a sua immagine e somiglianza, lavorando nella testa e nei fondamentali delle sue ragazze. Il gruppo biancazzurro è cresciuto nel corso della stagione, forte di un impianto innestato in blocco dalla leva inferiore dello scorso anno, e maturata a livello di consapevolezza dei propri mezzi. Lo scoso anno, la Poilisportiva Bozzano si arrese in semifinali nel girone disputato al Pala Angiulli a Bari. Ora, l’obiettivo è quello di migliorare ancora, e magari cogliere quello scudetto che manca da troppi anni. In realtà, stavolta, tutte e quattro i roster sono di livello, e non esistono favorite assolute. Ma ne guadagnerà lo spettacolo, anche se, si sa, spesso l’emozione gioca brutti scherzi.
Ma, come detto, la vera notizia è la ritrovata credibilità raggiunta dal basket femminile cittadino a livelli regionali, e l’assegnazione di questo evento che porterà centinaia di persone in città, è motivo di orgoglio per la rinnovata società biancazzurra, che da qualche mese si avvale dello staff tecnico e dirigenziale della ex Galaxy Basket. Una incorporazione che ha consentito di unire le forze e migliorare le performances, sia sul parquet che dietro la scrivania: “Per noi è motivo di grande orgoglio ospitare e organizzare le finali regionali di categoria – ammette il presidente Antonio Manfreda -, perché è un premio al lavoro iniziato qualche tempo assieme alla vicepresidente Cristina Carone per fare della Polisportiva Bozzano Brindisi un punto di riferimento per il basket giovanile femminile, veicolando in città anche i migliori talenti della provincia che magari non hanno sbocchi a livello di impegni agonistici ufficiali. Abbiamo uno staff tecnico di prim’ordine, e l’entusiasmo è cresciuto giorno dopo giorno, e i risultati si vedono. Siamo sicuri che saranno due belle giornate di sport, in una cornice logistica che ha visto la storia del basket brindisino. Grazie alla Federazione Italiana Pallacanestro per aver dato questa opportunità a tutta la città”.
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Il 17 maggio, in occasione della ventesima Giornata mondiale contro l’ipertensione arteriosa, il Centro ipertensione della Struttura complessa di Nefrologia offre attività di screening gratuito a Brindisi e Mesagne, con la misurazione della pressione arteriosa e la somministrazione di un questionario realizzato per l’evento.
Inoltre gli operatori del Centro, che è accreditato dalla Società italiana dell’ipertensione arteriosa (Siia), risponderanno a tutte le domande e richieste di chiarimenti da parte dei cittadini, anche relativamente alle modificazioni dello stile di vita.
I cittadini possono presentarsi liberamente 9.30 alle 13.00 a Brindisi, nell’atrio al primo piano dell'ospedale Perrino dove sarà presente dottoressa Cosima Balestra, e negli stessi orari a Mesagne nel chiostro del Presidio territoriale di assistenza, dove ci sarà la dottoressa Amalia Mariotti.
Inoltre, dalle 16 alle 18 della stessa giornata, nell'auditorium del Castello di Mesagne, avrà luogo un evento informativo aperto al pubblico, in collaborazione con i cardiologi e con la partecipazione dei volontari Isbem (Istituto scientifico biomedico euro mediterraneo).
“In Italia - spiega Luigi Vernaglione, direttore della Struttura complessa di Nefrologia - l’ipertensione arteriosa rappresenta la più importante causa di malattie cardiovascolari, come l’infarto miocardico e l’ictus cerebrale, lo scompenso cardiaco e le aritmie come la fibrillazione atriale, e contribuisce allo sviluppo di insufficienza renale cronica. I dati più recenti confermano che più del 30 per cento della popolazione italiana adulta è affetta da ipertensione arteriosa, con percentuali ampiamente superiori nelle fasce più avanzate di età. La prevalenza di ipertensione è inoltre in aumento tra bambini, adolescenti e giovani, ed è pari a circa il 10 per cento, soprattutto a causa del concomitante incremento dell’obesità. Anche quest'anno - prosegue Vernaglione, che è coordinatore della Sezione interregionale apulo-lucana della Siia, nonché Hypertension Specialist della European Society of Hypertension - aderiamo alla Giornata mondiale per sottolineare l’importanza di una migliore prevenzione, diagnosi e trattamento. Bisogna ricordare che è rischioso persino un aumento modesto della pressione arteriosa, che occorre migliorare l’accuratezza delle misurazioni anche quando il paziente controlla la pressione al proprio domicilio, e che i pazienti devono assumere la terapia con costanza e con una maggiore aderenza”.
Come indicato dai dati Osmed (Osservatorio nazionale sull’impiego dei medicinali), infatti, la aderenza e persistenza in terapia antipertensiva rappresentano un problema nel problema: di 100 compresse di farmaco prescritte, i pazienti italiani ne assumono mediamente 60-70. Questo, ovviamente, con importanti ripercussioni sul controllo pressorio e la spesa sanitaria. In più, solo nella metà dei casi l’ipertensione arteriosa risulta controllata dalla terapia, mentre nella restante metà – malgrado i farmaci – i valori pressori restano elevati, cioè superiori a 140/90 mmHg. Almeno il 30 per cento degli italiani, inoltre, ha la pressione alta, ma non lo sa perché non l’ha mai misurata o l’ha fatto in maniera irregolare: per questo lo slogan “Misura bene e controlla la tua pressione per vivere più a lungo”, è il motivo conduttore della Giornata mondiale contro l’ipertensione.
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CLIMA: COLDIRETTI PUGLIA, SITUAZIONE CRITICA IN PUGLIA PER STALLE E CAMPI; SPARITO 1 LITRO D’ACQUA SU 5
Urgente un piano invasi, i primi quattro mesi del 2024 si classificano come i più caldi di sempre con +1,84° rispetto alla media storica
Lo scorso anno è sparito un litro d’acqua su cinque con un calo della disponibilità idrica del 18% che pesa su coltivazioni e stalle, dove manca foraggio e acqua per gli animali in un inizio 2024 che si è classificato come il più caldo di sempre, con una temperatura superiore di 1,84 gradi alla media storica, anche in Puglia dove le aree a rischio desertificazione rappresentano il 57% della superficie utilizzabile e il conto pagato dall’agricoltura soggetta ai cambiamenti climatici e alla siccità è salato.
E’ l’allarme lanciato da Coldiretti sulla base di dati Ispra e Cnr in occasione dell’incontro a Palazzo Rospigliosi a Roma organizzato con Anbi e Fondazione Univerde, nell’ambito della premiazione del concorso fotografico Obiettivo Acqua, con la presenza del presidente di Coldiretti Ettore Prandini e il segretario generale Vincenzo Gesmundo, assieme a Luca De Carlo, Presidente Commissione Agricoltura e Produzione Agroalimentare Senato, Francesco Vincenzi, Presidente Anbi, Alfonso Pecoraro Scanio, Presidente Fondazione Univerde, Nazario Palmieri, Generale Comandante Carabinieri Tutela Forestale e Parchi, Francesca Salvemini, Capo Segreteria tecnica Mase, Aldo Mattia, Membro Commissione Ambiente, territorio e lavori pubblici Camera dei deputati, Vincenzo Gargano, direttore Anbi.
E’ critica la situazione in Puglia, con i pozzi artesiani a secco come le tasche degli agricoltori costretti a fronteggiare i prezzi in aumento mentre sono in sofferenza alberi da frutti, orti e stalle in cui manca il foraggio compreso quello per il fasciato, il fieno umido utile ai cavalli. E sul grano si stima un calo tra il 20% e il 30% con la situazione più difficile che si registra in provincia di Foggia. Un problema per l’intera produzione nazionale considerato che la Puglia rappresenta tradizionalmente il Granaio d’Italia. Secondo l’analisi Coldiretti la mancanza di pioggia ha comportato una perdita di acqua per gli invasi pari a 118 milioni di metri cubi di acqua. La Puglia - evidenzia Coldiretti - ha il triste primato nazionale di essere la regione d'Italia dove piove meno ma quando piove l'acqua non viene raccolta per la mancanza di invasi. Con la siccità e l’aumento dei livelli del mare, la risalita del cuneo salino rende inutilizzabili le risorse idriche e gli stessi terreni con uno scenario che – sottolinea la Coldiretti regionale – è più che preoccupante per l’economia agricola dell’intera regione.
Per il clima primaverile che ha caratterizzato l’autunno e l’inverno con le temperature ben al di sopra della norma ne hanno fatto già le spese le clementine che sono finite al macero, compromesse dalla mancanza di acqua che ne ha inibito l’accrescimento, con i costi di produzione anche per l’irrigazione di soccorso schizzati alle stelle, per cui sono partite le segnalazioni e le verifiche per il riconoscimento della calamità da siccità per il comparto agrumicolo, ma ora a forte rischio siccità sono i cereali e i legumi, mentre gli ulivi sono in perenne vegetazione. La crisi idrica ha determinato un calo drastico di foraggio verde nei pascoli con l’aggravio dei costi per l’acquisto di mangimi per garantire l’alimentazione degli animali nelle stalle, schizzati già a causa del rialzo delle quotazioni delle principali materie prime quali soia, mais, cereali e foraggio anche a causa dell'attuale crisi per i conflitti in Ucraina e in Israele, con gli allevatori costretti a sopportare i costi per i mangimi.
Una situazione drammatica dinanzi alla quale la Coldiretti rilancia la proposta di un piano invasi con pompaggio sul quale sono arrivate le prime risposte nell’ultimo Dl Agricoltura. Si tratta di un progetto immediatamente cantierabile per una rete di bacini di accumulo. I laghetti sarebbero realizzati senza cemento, con pietra locale e con le stesse terre di scavo con cui sono stati preparati, per raccogliere la pioggia e utilizzarla in caso di necessità. L’obiettivo è raddoppiare la raccolta di acqua piovana – spiega Coldiretti - garantendone la disponibilità per gli usi civili, per la produzione agricola e per generare energia pulita idroelettrica, contribuendo anche alla regimazione delle piogge in eccesso e prevenendo il rischio di esondazioni. Fondamentale in tale ottica il recupero degli invasi già presenti sul territorio attraverso un’opera di manutenzione. Ma dinanzi agli effetti sempre più dirompenti dei cambiamenti climatici occorre anche sviluppare soluzioni di agricoltura 4.0, dagli strumenti di precisione all’intelligenza artificiale – conclude Coldiretti – che solo per l’irrigazione consentono una riduzione del consumo di acqua stimata tra il 30% e il 40%.
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Tante curiosità nel nuovo numero di Memorie mesagnesi
In vista delle decisioni Unesco, editoriale e articolo di apertura sul tema della “Regina Viarum” nel numero di maggio-giugno di “Memorie Mesagnesi” appena giunto in edicola. Nell’editoriale i “Memores civitatis” ribadiscono le loro linee di ricerca e collaborazione alla valorizzazione collegando, proprio grazie all’interessamento dell’Unesco, la via Appia alla riserva di Torre Guaceto. Segue una consistente nota di Tranquillino Cavallo che fa il punto sulla questione della via Appia Antica. Enzo Poci studia, quindi, alcune questioni relative alla famiglia Ferdinando, mentre Mario Vinci ricostruisce la consistenza socio-economica di Mesagne di fine secolo XIX leggendo l’Annuario d’Italia del 1896.
I figuli nella storia della cittadina sono descritti in un articolo di Tranquillino Cavallo, che in altro articolo riferisce sommariamente dell’ultimo rinvenimento archeologico in città, mentre Angelo Iaia, attraverso un’epigrafe murata nel centro storico cittadino, riferisce di un anatema contro chi parla male di Mesagne. Angelo Sconosciuto, infine, parla dell’ultima raccolta di poesie di Francesco Galasso, “Persiane socchiuse”.
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