Redazione
Salento, Salentini”: sabato 10 agosto l’inaugurazione della mostra del pittore Enzo de Cillis
Salento, Salentini”: sabato 10 agosto l’inaugurazione della mostra del pittore Enzo de Cillis.
Serata all’insegna dell’arte a Mesagne con l’inaugurazione della mostra di pittura “Salento, Salentini” di Enzo de Cillis, sabato 10 agosto alle ore 19.30 presso la sede dell’Associazione “Di Vittorio”. Introdotta dal prof. Ennio Pascarella, l’esposizione potrà essere visitata fino al 18 agosto 2024, ogni sera dalle ore 20 alla mezzanotte. L’ingresso è libero.
De Cillis da sempre s'interessa della sua gente, ne canta il valore e i valori, denunciando pure i guasti e le sofferenze. Espone, con una ventina di opere, sé stesso; espone cioè espressioni del suo essere, da cittadino di questa terra, "... amara e bella". L’artista non ama omologazioni e correnti, condividendo così il pensiero dello storico dell’arte Giulio Carlo Argan, secondo cui - con il loro accendersi e spegnersi – le due azioni impedirebbero una estetologia definita. Enzo de Cillis usa fonemi identificativi, il suo linguaggio gli è proprio ed è condiviso perché condivisibile. Egli non siede in cattedra, impara dal vivere insieme. L’iniziativa è parte del programma “Estate alla Di Vittorio”, gode del patrocinio della città di Mesagne ed è sostenuta dalla Flc Cgil Brindisi.
Chi è Enzo de Cillis
Enzo de Cillis è un artista originario di Trepuzzi che vive e opera a Manduria. Ha esposto in numerose gallerie italiane ed estere: "Cecchini" di Perugia, "Michelangelo" di Firenze, "Mediterranea" di Brindisi, "Rudiae" di Lecce, "D.K.D." di Wiesbaden, "Liberales Zentrum" di Stoccarda, "Galleria d'arte" di Boblingen, "Galleria di Stato" di Sindelfingen. Molte delle sue opere possono essere apprezzate in collezioni pubbliche e private, oltre che in luoghi di culto.
COSTITUITO IL COORDINAMENTO APPIA UNESCO BRINDISI
Dopo la larga e qualificata partecipazione al convegno realizzato il 29 luglio a Brindisi, immediatamente dopo la proclamazione dell'Appia quale bene Patrimonio dell’Umanità dell’UNESCO, i sottoscritti organismi nazionali si sono riuniti per costituire il coordinamento APPIA UNESCO Brindisi, con la prospettiva di coinvolgere altri enti, istituzioni e associazioni locali che vogliano raccordarsi nell'attività da svolgere. Così come previsto nel dossier che accompagnava la candidatura e successivamente la proclamazione dell'Appia quale bene UNESCO e come puntualizzato dalla dottoressa Angela Maria Ferroni, referente della candidatura nel convegno citato, si è posto al centro dell'attenzione la costruzione di una governance rappresentativa dei soggetti richiamati nel dossier. In questa governance gli organismi e le associazioni nazionali presenti in tutte le realtà territoriali lungo il tracciato dell'Appia hanno un ruolo rappresentativo, anche perché possono articolare attività che, raccordandosi fra loro, si svolgano lungo l’intero tracciato. Come anticipato a conclusione di uno dei tavoli tematici insediati nel convegno citato, si è concordato che la forma giuridica migliore per accomunare istituzioni, università, rappresentanze di categorie e associazioni, oltre a Federparchi, sia un’associazione più che una fondazione. Si è anche concordato di realizzare, insieme con tutti i comuni presenti lungo il tracciato dell'Appia nel territorio brindisino e con altri soggetti quali gli enti parco, attività comuni in occasione del festival dell'Appia-Appia Day, che si svolgerà il 22 settembre, ma che si svilupperanno nei giorni successivi ed immediatamente precedenti a questa data.
I comuni interessati, i cui Sindaci e Dirigenti tecnici erano presenti il 29 luglio a Brindisi, sono sull’Appia Claudia: Oria, Francavilla Fontana, Latiano e Mesagne e sull’Appia Traiana: Fasano, Ostuni, Carovigno e San Vito, oltre ovviamente a Brindisi, dove si svolgeranno iniziative nel Parco Terminale dell’Appia, individuato nell’area del Cillarese, e nel centro storico interamente tipizzato nella proclamazione dell’Appia quale bene UNESCO.
Appia Unesco Brindisi: Legambiente, Italia Nostra, WWF, Touring Club Italiano, Club UNESCO, Centro Turistico Giovanile (CTG), Amici dei Musei, Soroptimist International Club di Brindisi, Ordine degli Architetti PPC della provincia di Brindisi e Cicloamici.
---------------
Per restare aggiornato con le ultime news del Gazzettino di Brindisi seguici e metti “Mi piace” sulla nostra pagina Facebook. Puoi guardare i video pubblicati sul nostro canale YouTube.
Per scriverci e interagire con la redazione contattaci
Pd. “Su ex Inapli meriti inesistenti dell’ex assessore Quarta. È un progetto della passata amministrazione”
Non è nostra consuetudine entrare nelle tribolazioni e nei tormenti personali di ex amministratori, poiché comprendiamo l’amarezza e la delusione per tutte le vicissitudini che gli ha riservato il loro destino politico ad un solo anno dall’insediamento di questa amministrazione di centrodestra. Però c’è un limite a tutto, soprattutto alla pervicacia con cui ci si ostina a darsi meriti inesistenti.
Le dichiarazioni dell’ex assessore Gianluca Quarta sulla notizia della gara per i lavori di messa in sicurezza, manutenzione ordinaria e straordinaria del mercato coperto dell’ex Inapli ci ricordano, semmai fosse necessario, che per qualcuno la speculazione e la demagogia sono difficili da abbandonare anche se hanno comportato la propria defenestrazione.
Per quello che è avvenuto dal punto di vista politico al dott. Gianluca Quarta, ci saremmo aspettati una maggiore maturità e prudenza sulle questioni che riguardano fatti amministrativi e in particolare quelli inerenti i lavori pubblici.
Forse al già assessore e, ancora prima, già consigliere di opposizione Gianluca Quarta, evidentemente distratto tra la chiusura boutade della stazione di Brindisi, il book fotografico al canale Patri e i video ai sampietrini di via Porta Lecce, sarà sfuggito che nel piano triennale dei lavori pubblici redatto dalla vicesindaco e assessore PD Tiziana Brigante nella passata amministrazione, il progetto di riqualificazione del mercato ex Inapli era stato inserito tra le priorità e che solo le farraginose procedure burocratiche hanno fatto ritardare la definizione dell’iter che si è concluso in questi giorni con la pubblicazione delle gare.
Consigliamo pertanto al dott. Gianluca Quarta di arrendersi all’evidenza che lo iscrive di diritto all’albo degli ‘ex’, come voluto dal Sindaco Marchionna e dal suo partito Forza Italia, che verranno certamente ricordati per il loro impalpabile lavoro e di evitare di avventurarsi in questioni politico-amministrative da cui non troverà mai giovamento.
Francesco Cannalire, consigliere comunale PD Brindisi
---------------
Per restare aggiornato con le ultime news del Gazzettino di Brindisi seguici e metti “Mi piace” sulla nostra pagina Facebook. Puoi guardare i video pubblicati sul nostro canale YouTube.
Per scriverci e interagire con la redazione contattaci
Bronchiolite, Amati: “Accolto il mio grido di protesta"
Bronchiolite, Amati: “Accolto il mio grido di protesta. Finalmente vigenti le misure per la prevenzione della bronchiolite e per debellare il virus che la causa. Puglia all’avanguardia” |
||
Dichiarazione del presidente della Commissione regionale bilancio e programmazione Fabiano Amati, nonché promotore e primo firmatario della legge regionale n. 22 del 30 maggio 2024 --------------- |
XYLELLA: COLDIRETTI PUGLIA, AL TAVOLO REGIONALE PIANO DI COLDIRETTI PER RICOSTRUZIONE E CONTENIMENTO
XYLELLA: COLDIRETTI PUGLIA, AL TAVOLO REGIONALE PIANO DI COLDIRETTI PER RICOSTRUZIONE E CONTENIMENTO; RIGENERAZIONE SALENTO FERMA AL 14%
Presentato l’articolato Piano anti Xylella di Coldiretti per la ricostruzione Salento, dopo il disastro causato dalla Xylella all’olivicoltura, all’ambiente, al paesaggio e al turismo, ma anche per contenere l’avanzata della malattia che continua a camminare ed ha raggiunto Bari con il piccolo focolaio a Torre a Mare. E’ Coldiretti Puglia ad aver portato al tavolo regionale convocato dall’assessore all’agricoltura Pentassuglia il piano che dovrà la rigenerazione olivicola del Salento con una dotazione congrua di risorse, il contrasto all’avanzamento della Xylrella, il coordinamento ed il sostegno alle attività di ricerca ed un pieno e consapevole coinvolgimento delle Istituzioni Nazionali e dell’Europa sul problema Xylella.
“La Xylella è un problema nazionale, oltre che regionale ed europeo e se dovesse continuare a ‘camminare’, non ci sarà più olio da commercializzare, oltre al danno per l’economia ed il turismo con la perdita di ambiente e paesaggio. La zona di contenimento si è allargata pericolosamente a nord – afferma il presidente di Coldiretti Puglia, Alfonso Cavallo - e il fronte della malattia è molto ampio, le ‘eradicazioni chirurgiche’ vanno attuate tempestivamente, ma soprattutto vanno attivate misure per espiantare tutti gli ulivi secchi che ancora incombono nelle campagne salentine e finanziate misure per i reimpianti e la ripresa piena dell’attività olivicola”.
E’ inaccettabile la lentezza nell’istruttoria delle pratiche ed anche nella distribuzione degli aiuti, quando ci vogliono addirittura fino a sei mesi per la liquidazione dell’anticipazione richiesta da alcune imprese. “Abbiamo chiesto di procedere con lo scorrimento veloce della graduatoria per tutta la dotazione disponibile di 80 Meuro, dotando sia l’Ente istruttore che l’Ente liquidatore di personale adeguato per accelerare le istruttorie e le liquidazioni degli acconti e dei saldi alle aziende beneficiarie”, conclude Cavallo.
Ma serve anche la verifica tecnica delle casistiche dei ritardi – aggiunge Coldiretti Puglia - per procedere senza indugio alla determinazione di eventuali economie o rinunce per continuare a scorrere la graduatoria, oltre alla realizzazione di accordi pubblici/privati per la fornitura di piante con vivai, assicurando quantitativi di materiale a prezzi calmierati e vigilare sulle speculazioni.
“Resta di primaria importanza – aggiunge Pietro Piccioni, direttore di Coldiretti Puglia - continuare con il contrasto nell’area contenimento e cuscinetto della sottospecie Pauca dell’avanzamento della malattia. Infatti, le pratiche di prevenzione e di contrasto al vettore, attraverso sia le lavorazioni dei terreni che con le misure fitosanitarie contro l’insetto adulto, hanno un’importanza decisiva per bloccare la diffusione della fitopatia, per abbattere la popolazione di adulti di sputacchina che, con i loro spostamenti e i loro voli, sono i veri responsabili della diffusione dell’avanzata del batterio. La Puglia, come si sa, è la prima regione produttiva italiana e soprattutto gli oliveti specializzati della così detta Conca barese e, ancor di più, del nord barese rappresentano la stragrande produzione olearia del nostro Paese e, quindi, l’area di contenimento e l’area cuscinetto, rappresentano uno sbarramento di salvaguardia innanzitutto per l’olivicoltura regionale, ma poi per tutta l’olivicoltura italiana ed europea”, insiste Piccioni.
Rispetto alla misura per la ricostruzione del Piano nazionale di Rigenerazione sono giunte 8.133 domande singole e 26 domande collettive (contenenti 879 domande di adesione) per oltre 222 Meuro di richiesta, ma la dotazione finanziaria ammonta a soli 80 Meuro, con il volume complessivo delle erogazioni, tra acconti e saldi, che riguarda al momento soltanto 300 imprese per un importo pari a quasi 9 milioni di euro, una cifra irrisoria rispetto ad una misura fondamentale per la ripresa produttiva, territoriale e paesaggistica dell’area colpita da Xylella che sconta una tempistica lunghissima e incompatibile con le urgenze del territorio colpito.
Solo nell’area infetta risultano contaminati quasi 200mila ettari e 21 milioni di alberi e contro il dilagare della Xylella che è arrivata in provincia di Bari sono determinanti monitoraggio, campionamento, analisi di laboratorio e continua ricerca, considerato che non esiste ancora una cura per la batteriosi, per l’individuazione dei focolai nei primissimi stadi della infezione – conclude Coldiretti Puglia - su piante sensibili e la successiva rimozione secondo legge, così come il controllo della presenza di potenziali vettori contaminati, restano l’unica soluzione per ridurre la velocità di avanzamento della infezione. L’efficacia e sistematicità è garanzia per le aree indenni della Puglia e delle regioni limitrofe, anche puntando sulle tecnologie innovative di monitoraggio remoto.
---------------
Per restare aggiornato con le ultime news del Gazzettino di Brindisi seguici e metti “Mi piace” sulla nostra pagina Facebook. Puoi guardare i video pubblicati sul nostro canale YouTube.
Per scriverci e interagire con la redazione contattaci
A Mesagne torna “La notte bianca dei bambini”, l'imperdibile serata si svolgerà sabato 10 agosto a partire dalle ore 21 presso il parco “Roberto Potì”. Organizzato da Lab Communications col patrocinio del Comune nell’ambito del cartellone estivo, l’appuntamento – interamente dedicato ai bambini e al loro divertimento – ospiterà tante sorprese, allegri spettacoli e irresistibili attrazioni. Ci saranno le mascotte Walt Disney, equilibristi da ammirare con il naso all’insù, una valigia magica, l'immancabile e strepitoso mago. Grande attesa anche per Super Mario Bros e l’incredibile Balloon Man. E ancora led show, velocissimi giocolieri e colorati truccabimbi. La notte di San Lorenzo a Mesagne si preannuncia davvero magica. L’evento è gratuito.
In sedici minuti e quarantatré secondi il sindaco di Mesagne, Toni Matarrelli, ha conferito ai consiglieri comunali le deleghe speciali nominando, inoltre, i consulenti che lo affiancheranno nella presente legislatura. Resta fuori, al momento, il M5S, per una questione tecnica che sarà risolta all’interno del movimento. Per il resto nessuna sorpresa dell’ultimo momento. I consiglieri delegati sono 9 mentre 11 sono le deleghe speciali assegnate.
A Marco Calò sono state conferite le deleghe alla Cultura e Turismo; ad Antonio Giuseppe Colucci Carluccio la delega alle politiche di Bilancio e Tributi; a Roberto D’Ancona la delega all'Agricoltura e al Pnrr; ad Antonio Franco la delega al Terzo Settore; a Pierluigi Librato la delega alla Polizia Municipale; ad Antonello Mingenti la delega alle Manutenzioni; a Mauro Antonio Resta la delega allo Sport; a Rosanna Saracino la delega all'Ecologia; a Miriam Solimeo la delega ai Lavori Pubblici. Inoltre, richiamato lo statuto comunale e il regolamento per la Cittadinanza attiva, approvato dal Consiglio comunale, “per realizzare forme di partecipazione alla gestione del territorio e di tutti i servizi di interesse generale, rafforzando il rapporto di fiducia con l’istituzione locale e tra i cittadini stessi”, il sindaco ha nominato consulenti a titolo volontario e gratuito Maurizio Piro, Direttore artistico; Antimo Sportelli, consulente per i rapporti con i quartieri; Mimmo Stella, Consulente per la valorizzazione, promozione e tutela del Centro storico, aree archeologiche, beni monumentali e museali; Aldo Vangi, Consulente per le politiche familiari, valorizzazione della Terza età, consumatori e utenti.
“Non sono tutte queste le deleghe che ho in animo di consegnare – ha precisato il sindaco Matarrelli – poiché in futuro ci saranno altre deleghe da assegnare sia ai consiglieri comunali sia agli assessori. Questo perché nella nostra città ci sono tante cose da fare”. Il sindaco, in effetti, ha trattenuto al momento per sé le deleghe al Cimitero e al Canile e Randagismo. Due settori molto importanti della gestione amministrativa che nel recente passato i consiglieri Antonello Mingenti e Vincenzo Carella hanno svolto molto bene. “Ho fiducia incondizionata nei miei collaboratori – ha sottolineato Matarrelli – peraltro più che meritata. Affronteremo insieme i problemi perché sarò sempre consapevole di ciò che avviene nella nostra città e useremo ogni strumento possibile per rendere trasparente ogni singola azione che sarà compiuta dalla nostra amministrazione”. Infine, il primo cittadino ha assicurato “che nei vari settori non ci saranno compartimenti stagno bensì collaborazione e partecipazione”.
---------------
Per restare aggiornato con le ultime news del Gazzettino di Brindisi seguici e metti “Mi piace” sulla nostra pagina Facebook. Puoi guardare i video pubblicati sul nostro canale YouTube.
Per scriverci e interagire con la redazione contattaci
COLDIRETTI PUGLIA, LA MAFIA SI INSINUA NEL DISAGIO CON 21% FAMIGLIE A RISCHIO POVERTÀ
MAFIA: COLDIRETTI PUGLIA, SI INSINUA NEL DISAGIO CON 21% FAMIGLIE A RISCHIO POVERTÀ; VITTIME LUCIANI COMMEMORATE A SAN MARCO IN LAMIS.
Anche a causa dei fenomeni inflazionistici e speculativi, in Puglia il 21% delle famiglie è a rischio povertà tra le quali la criminalità trova terreno fertile per infiltrarsi, con la malavita che approfitta della situazione di difficoltà in cui si trova una fetta crescente di persone costrette a far ricorso alle mense dei poveri e molto più frequentemente ai pacchi alimentari. E’ quanto afferma Coldiretti Puglia, in occasione della commemorazione organizzata con l’Associazione Libera e Don Luigi Ciotti dei due imprenditori agricoli soci, i fratelli Luigi e Aurelio Luciani, i due agricoltori rimasti vittime di un agguato mafioso nell’agosto 2017 a San Marco in Lamis, la cui unica colpa fu di essersi trovati nel posto sbagliato al momento sbagliato, mentre lavoravano in campagna.
“Ci stringiamo attorno alle famiglie dei due fratelli Luciani, alle mogli e ai figli che si sono visti strappare senza un perché i loro cari. E’ pressante l’esigenza di sicurezza che avvertiamo quotidianamente nelle campagne, divenute a vario titolo terra di nessuno, dove per i motivi più disparati i campi si trasformano in un far west e gli agricoltori sono vittime inermi e indifese. Per questo serve una stretta ancora più forte sul fronte della prevenzione, dei controlli e della repressione, cambiando la postura e la stessa narrazione di Foggia e dell’intera provincia”, ha detto Mario de Matteo, presidente di Coldiretti Foggia.
Fra i nuovi poveri – precisa la Coldiretti Puglia – ci sono coloro che hanno perso il lavoro, piccoli commercianti o artigiani che hanno dovuto chiudere, le persone impiegate nel sommerso che non godono di particolari sussidi o aiuti pubblici e non hanno risparmi accantonati, come pure molti lavoratori a tempo determinato o con attività saltuarie che sono state fermate dalla limitazioni rese necessarie dalla diffusione dei contagi per Covid. Persone e famiglie che mai prima d’ora – precisa la Coldiretti – avevano sperimentato condizioni di vita così problematiche.
Crescono, infatti, gli interessi delle organizzazioni criminali nel settore del cibo che è divenuto una delle aree prioritarie di investimento della malavita che ne comprende la strategicità in tempo di crisi perché consente di infiltrarsi in modo capillare nella società civile e condizionare la via quotidiana della persone. Con la crisi le mafie si appropriano – sottolinea la Coldiretti regionale – di vasti comparti dell’agroalimentare dai campi agli scaffali, dai tavoli dei ristoranti fino ai banchi di bar e pasticcerie, distruggendo la concorrenza e il libero mercato legale e soffocando l’imprenditoria onesta, ma anche compromettendo in modo gravissimo la qualità e la sicurezza dei prodotti, con l’effetto indiretto di minare profondamente l’immagine dei prodotti italiani e il valore del marchio Made in Italy.
Dai mercati ai supermercati, dai trasporti ai ristoranti – denuncia Coldiretti Puglia - dall’agricoltura all’allevamento, dalla carne alla frutta fino al caffè alle corse dei cavalli, oltre all’utilizzo illecito dei fondi comunitari destinati all’agricoltura come il PSR, il volume d’affari delle agromafie cresce con attività che riguardano l’intera filiera agroalimentare.
In questo modo la malavita si appropria – sottolinea la Coldiretti Puglia – di vasti comparti dell’agroalimentare e dei guadagni che ne derivano, distruggendo la concorrenza e il libero mercato legale e soffocando l’imprenditoria onesta, ma anche compromettendo in modo gravissimo la qualità e la sicurezza dei prodotti, con l’effetto indiretto di minare profondamente l’immagine dei prodotti e il valore del marchio Made in Italy. Gli ottimi risultati dell’attività di contrasto confermano la necessità di tenere alta la guardia e di stringere le maglie ancora larghe della legislazione – insiste Coldiretti Puglia - con la riforma dei reati in materia agroalimentare perché l’innovazione tecnologica e i nuovi sistemi di produzione e distribuzione globali rendono ancora più pericolose le frodi agroalimentari che per questo vanno perseguite con un sistema punitivo più adeguato con l’approvazione delle proposte di riforma dei reati alimentari presentate da Giancarlo Caselli, presidente del comitato scientifico dell’Osservatorio Agromafie.
La Puglia è una regione a forte vocazione agricola ed è per questo che il business delle agromafie è divenuto particolarmente appetibile. Capitolo a parte merita infatti – conclude Coldiretti Puglia - il mercato parallelo di prodotti agricoli provenienti da migliaia di chilometri di distanza, spesso sofisticati, spacciati per prodotti di qualità, quando di qualità non sono, per cui viene illegalmente utilizzato il marchio ‘made in Puglia’, a danno dell’imprenditoria agricola pugliese e dei consumatori.
I carabinieri denunciano due imprenditori agricoli
Carabinieri eseguono controlli sul rispetto delle norme in materia di salute e sicurezza sui posti di lavoro. Denunciate due persone.
Nell’ambito dei servizi disposti dal Comando Provinciale Carabinieri di Brindisi, mirati a vigilare sul rispetto delle norme in materia di diritti dei lavoratori, di salute e sicurezza sull’ambiente di lavoro, i Carabinieri della Compagnia di Brindisi, unitamente al Nucleo Carabinieri Ispettorato del Lavoro di Brindisi, hanno eseguito dei controlli nei confronti di alcune imprese all’esito dei quali hanno denunciato in stato di libertà:
- il titolare di un’azienda agricola del luogo, per aver commesso le violazioni di mancata sorveglianza sanitaria, di mancanza del documento di valutazione dei rischi aziendali e di mancata formazione dei lavoratori in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro. Nella circostanza è stata contestata anche la violazione amministrativa relativa alla mancata redazione del documento di valutazione dei rischi dalla quale è conseguita la sanzione pecuniaria di 2.500,00 Euro e il provvedimento di sospensione dell’attività;
- il titolare di una impresa agricola del posto, per non aver fornito ai lavoratori i necessari e idonei dispositivi di protezione individuali, di mancata formazione dei lavoratori in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro e per aver impiegato scale non a norma.
Analoghe verifiche, da parte dei Carabinieri di questa Provincia e dei Nuclei competenti nella specifica materia, proseguiranno al fine di assicurare l’auspicata cornice di sicurezza sui posti di lavoro dei lavoratori.
SICCITÀ: COLDIRETTI PUGLIA, ACQUA RAZIONATA ANCHE CON AUTOBOTTI SOS STALLE; RESTANO SOLO 66MLN MC IN INVASI ARTIFICIALI
Con la grave siccità e l’assenza di piogge da mesi che hanno svuotato gli invasi artificiali con la disponibilità scesa a 66 milioni di metri cubi d’acqua, c’è un razionamento di acqua fornita dalle autobotti, con il carico attivo dal lunedì al sabato solo dalle 6.30 alle 13,30. A denunciare lo stato emergenziale che continua ad aggravarsi è Coldiretti Puglia, con gli avvisi di razionamento di acqua ad orario anche a Noci in provincia di Bari che mettono a rischio soprattutto le stalle, ma lo scenario è critico anche per gli invasi artificiali della Capitanata dove l’invaso di Occhito registra 57,27 milioni di metri cubi di acqua, Capaccio 2,71, Osento 1,2 e Capacciotti 5,49 milioni, con una differenza di disponibilità di acqua di – 157,03 milioni di metri cubi d’acqua nel 2024 rispetto all’anno precedente, secondo i dati dell’Osservatorio delle risorse idriche di ANBI.
E’ calamità in Puglia per la siccità grave e perdurante che sta costringendo gli agricoltori all’irrigazione di soccorso con costi altissimi per il gasolio che serve a tirare l’acqua dai pozzi e rifornirsi con le autobotti, anche per abbeverare gli animali nelle stalle, con i pozzi artesiani che stanno franando, mentre altri pozzi a falda superficiale, stanno scomparendo, si stanno prosciugando, dopo che la crisi idrica ha determinato un calo drastico di foraggio verde nei pascoli con l’aggravio dei costi – incalza Coldiretti Puglia - per l’acquisto di mangimi per garantire l’alimentazione degli animali nelle stalle.
A risentire è tutto il settore agricolo nel 2024 divenuto rovente – afferma Coldiretti Puglia – con la frutta e la verdura in campo bruciate dal solleone e i frequenti incendi a macchia di leopardo in tutta la Puglia. Stanno soffrendo il caldo e la mancanza di acqua gli animali nelle stalle – spiega Coldiretti Puglia - dove le mucche per lo stress delle alte temperature stanno producendo fino al 30% circa di latte in meno rispetto ai periodi normali.
L’allarme caldo e siccità si fa più grave in un 2024 con un estate iniziata torrida dopo Il giugno più caldo di sempre, quando secondo i nuovi dati di Isac Cnr i primi cinque mesi dell’anno si collocano in testa alla classifica dei più caldi, con oltre un grado e mezzo in più rispetto alla media dal 1800 ad oggi, un’anomalia di +1,67° al Sud. Un trend che candida il 2024 nella top ten degli anni più roventi negli ultimi due secoli che si concentra nell’ultimo decennio e comprende nell’ordine il 2023, il 2022 il 2018, il 2015, il 2014, il 2019 e il 2020, secondo le elaborazioni Coldiretti.
Serve una stretta sulla gestione dell’acqua in Puglia – insiste Coldiretti Puglia - dove i campi e le stalle sono stretti nella morsa dell’emergenza siccità, a partire dalla mancanza delle manutenzioni ordinarie e straordinarie per cui comunque agli agricoltori vengono recapitate le cartelle pazze, ma lo stesso vale per le opere irrigue di cui molte sono incomplete, spesso in stato precario, con perdite non più sostenibili e anche gli invasi realizzati hanno necessità di essere riqualificati, ampliati e resi idonei per una moderna distribuzione sull’area regionale. Per Coldiretti Puglia si deve andare anche oltre l’emergenza, perché a causa delle reti colabrodo va perso 1 litro di acqua su 2, uno spreco che non ci si può permettere, dall’efficientamento delle reti di adduzione e scolo al completamento impianti incompiuti, dalla manutenzione straordinaria degli impianti irrigui collettivi, pozzi compresi e delle reti di distribuzione di acqua potabile nelle aree rurali al rinnovo degli accordi con le Regioni Basilicata e Molise, dall’ampliamento e messa a regime di impianti idonei per una moderna distribuzione sull’area regionale alla questione annosa dei consorzi di bonifica commissariati.
---------------
Per restare aggiornato con le ultime news del Gazzettino di Brindisi seguici e metti “Mi piace” sulla nostra pagina Facebook. Puoi guardare i video pubblicati sul nostro canale YouTube.
Per scriverci e interagire con la redazione contattaci