Redazione
Mesagne, 10 ottobre: nel Castello l’«Aperimostra» che chiude il ciclo estivo degli eventi
Mesagne, 10 ottobre: nel Castello l’«Aperimostra» che chiude il ciclo estivo degli eventi.
MAGGI (FI Giovani): GRANDE RISULTATO PER LA RACCOLTA FIRME SUI CORSI DI PRIMO SOCCORSO NELLE SCUOLE
Nella giornata di ieri, domenica 6 ottobre, in concomitanza alla campagna adesione al partito, il movimento giovanile di Forza Italia a Brindisi e in alcuni comuni della provincia, guidato dal coordinatore provinciale Donato Maggi, ha organizzato una raccolta firme finalizzata all’inserimento del corso di primo soccorso tra le attività scolastiche curriculari, affinchè ci siano sempre più giovani preparati a prestare soccorso in casi di emergenza (arresto cardiaco, disostruzione delle vie aeree, ecc.)
Iniziativa presentata a Bari, Regione Puglia, lo scorso giovedì 3 ottobre in una conferenza stampa, frutto della proposta di legge conseguita dall’On. Stefano Benigni (coordinatore nazionale Forza Italia Giovani).
Il corso di primo soccorso della durata di 60 ore, sarà introdotto nell’ultimo anno delle scuole secondarie di primo grado e nel biennio delle scuole secondarie di secondo grado.
Alla fine del corso verrà richiesto un esame tecnico-pratico ai partecipanti finalizzato all’ottenimento dell’attestato.
- conclude Maggi -
“È la legge stessa e precisamente l’art.593 del codice penale che impone di prestare soccorso in casi di emergenza, quindi occorre garantire ai cittadini, soprattutto ai più giovani e agli studenti di avere l’opportunità di poter usufruire degli strumenti adatti ad apprendere le tecniche e le conoscenze necessarie non solo per poter adempiere a tale scopo ma anche per avere la possibilità di prestare aiuto in caso di emergenza”.
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CIVIDALE HA LA MEGLIO NEL FINALE DI GARA, BRINDISI SCONFITTA 79 - 70
Appuntamento rinviato per la prima vittoria stagionale della Valtur Brindisi, sconfitta sul parquet di Cividale del Friuli nel secondo match di Serie A2. Dopo un buon approccio al match, la squadra biancoazzurra deve fare i conti con le quattordici palle perse in fase offensiva che impediscono di imporre il proprio ritmo.
Priva di De Vico e Ndzie, con Calzavara e Radonjic recuperati dopo i problemi fisici accusati nelle scorse settimane, coach Piero Bucchi schiera un quintetto formato da Laquintana, Allen, Arletti, Ogden e Vildera. I lunghi biancoazzurri duettano subito molto bene sotto canestro per una partenza da 7-16 nei primi sette minuti di gioco. I padroni di casa escono alla distanza nel finale di quarto per un parziale di 7-0 in cui Marks sale di tono con nove punti nei primi dieci minuti (14-16). Le due squadre raggiungono il bonus falli dopo appena quattro minuti di gioco del secondo parziale, rendendo il gioco molto meno fluido dove ad avvantaggiarsi è la squadra friulana abile a sfruttare i viaggi in lunetta (27-24 al 18’). Dell’Agnello sale in cattedra senza sbagliare alcun tiro dal campo per un 6/6 da due e 4/4 ai liberi: Cividale chiude il primo quarto avanti nel punteggio 34-30. Al rientro in campo la Gesteco raggiunge il massimo vantaggio di +8 mentre Brindisi si appoggia sotto canestro alla presenza costante di Vildera (46-43 al 27’). La tripla allo scadere di Allen, autore di 9 punti nel terzo quarto, impatta il punteggio a quota 49-49 a dieci minuti dalla fine. Ogden riprende confidenza al tiro, Arletti e Allen infilano le triple del sorpasso al 34’ dopo diversi minuti in svantaggio (56-59). Cividale reagisce al momento di difficoltà a suon di canestri dalla distanza dell’ex del match Lucio Redivo, decisivo nel contro parziale di 13-4 (69-63 al 37’). Brindisi non riesce più ad accorciare il gap accumulato.
Mercoledì sera 9 ottobre di nuovo in campo per il recupero della seconda giornata di Serie A2, di scena a Desio contro Cantù in diretta Rai Sport; collegamento a partire dalle ore 20:30, palla a due ore 20:45.
IL TABELLINO
UEB GESTECO CIVIDALE- VALTUR BRINDISI: 79-70 (14-16, 34-30, 49-49, 79-70)
UEB GESTECO CIVIDALE: Mastellari 9 (2/3, 1/5, 2 r.), Redivo 12 (2/4, 1/8, 3 r.), Berti (0/1, 3 r.), Dell’agnello 21 (7/7, 0/1, 4 r.), Rota 4 (0/1, 1/2, 3 r.), Marangon (0/1, 0/1, 1 r.), Costabile ne, Calò ne, Marks 18 (5/7, 2/5, 2 r.), Ferrari 5 (0/1, 5 r.), Miani 10 (2/4, 2/2, 2 r.), Piccionne ne. Coach: Pillastrini.
VALTUR BRINDISI: Buttiglione ne, Laquintana 10 (4/9, 0/1, 3 r.), Arletti 12 (4/11, 1/5, 5 r.), Del Cadia 4 (2/2, 2 r.), Vildera 13 (6/9, 5 r.), Fantoma (0/1), Ogden 12 (2/5, 2/4, 11 r.), Radonjic (0/2 da tre, 1 r.), Calzavara (0/1, 0/11 r.), Allen 19 (2/6, 4/11, 4 r.). Coach: Bucchi.
ARBITRI: De Biase – Perocco - Bonotto.
NOTE - Tiri liberi: Cividale 22/27, Brindisi 9/14. Perc. tiro: Cividale 25/53 (7/24 da tre, ro 6, rd 25), Brindisi 27/68 (7/24 da tre, ro 17, rd 25).
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Mesagne. Nel 2025 nel castello la mostra degli Impressionisti
Il progetto delle Grandi Mostre realizzato già da alcuni anni a Mesagne grazie all’iniziativa del Comune e di Micexperience prevede per la prossima primavera un’esposizione dedicata agli impressionisti. In questi mesi gli esperti d’arte di Puglia Walking Art e Micexperience, Rete d’Imprese, sono al lavoro per assicurarsi le migliori opere artistiche di quei pittori che dalla seconda metà dell’Ottocento fecero nascere quella che è ritenuta la più nota vicenda della storia dell’arte: l’Impressionismo. Tale termine era nato inizialmente come parola dispregiativa di queste opere realizzate da artisti che avevano fatto dell’impressione la chiave della loro arte. Ben presto però furono apprezzati prima in Francia e successivamente in diversi altri Paesi. Tra questi artisti troviamo, ad esempio, Eugène Boudin, Claude Monet, Edouard Manet, l’italiano Giuseppe de Nittis, ed ancora Paul Cézanne, Pierre-Auguste Renoir e tanti altri ancora.
Le opere degli impressionisti furono immediatamente apprezzate dal grande pubblico poiché erano spontanee, realiste, immortalavano su tela ciò che vedevano al momento e non erano affatto opere di denuncia sociale. Essi immortalavano su tela ciò che vedevano nell’istante in cui le guardavano. Usavano pennellate veloci per creare la sensazione di un movimento. Ecco perché le opere realizzate dagli impressionisti furono subito apprezzate e negli anni successivi hanno fatto scuola. Ed ecco perché gli enti organizzatori delle Grandi Mostre di Mesagne si vogliono mettere nuovamente in gioco proponendo una collettiva di impressionisti, sui cui nomi non c’è al momento nessuna indiscrezione, certi di realizzare una mostra che sarà gradita al pari delle precedenti se non di più. «Dopo il successo della mostra sul G7, che potrebbe essere prorogata, Mesagne ospiterà ad aprile 2025 un'esposizione dedicata agli Impressionisti». Lo annuncia il presidente di Micexperience, Pierangelo Argentieri che, a circa quattro mesi dall'apertura della mostra “G7 Sette secoli di arte italiana', traccia un bilancio della rassegna organizzata in occasione del summit mondiale che si è svolto nel giugno scorso in Puglia.
"È una mostra pensata, concepita e prodotta - aggiunge - con l'ausilio del ministero proprio in occasione del G7. C'è stato un grande sforzo di natura logistica, innanzitutto per mettere insieme 51 opere, attingendo al patrimonio nazionale dei più importanti musei. È uno spaccato che segue una logica diversa dai classici percorsi stereotipati, perché va ad attingere ad opere importanti e le pone accanto ad altre che, seppur considerate minori, diventa ancor più difficile far trovare tutte insieme». Su come evolverà il cammino delle grandi mostre di Puglia Walking Art, il presidente di Micexperience evidenzia che «ciò che abbiamo organizzato ci ha portato a far diventare l'evento un appuntamento fisso nel calendario. C'è sempre tanta attesa». Insomma, un successo dopo successo in cui l’amministrazione comunale ha creduto da subito mettendo a disposizione di queste mostre il simbolo della città: il castello Normanno-Svevo, ormai lanciato ad essere la location per antonomasia delle Grandi Mostre. "È chiaro che questo ci spinge a crescere in qualità, perché non possiamo andare indietro. Gli Impressionisti - conclude Argentieri - saranno i protagonisti del prossimo progetto espositivo».
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A San Michele Salentino ambulatori e servizi della Asl Brindisi avranno una nuova sede in via Parini, in un immobile di proprietà del Comune. È il risultato di un contratto siglato questa mattina nella sede della direzione generale dal sindaco Giovanni Allegrini e dal dg Maurizio De Nuccio per il comodato d’uso a titolo gratuito di spazi con una superficie di circa 156 metri quadri. La concessione ha una durata di tre anni prorogabili.
All’incontro per la firma del documento erano presenti il direttore del Distretto sociosanitario di Francavilla Fontana, Gabriele Argentieri, e il segretario generale del Comune di San Michele Salentino, Giacomo Vito Epifani.
“Abbiamo individuato questi locali – ha detto Allegrini - che sono stati rimessi a nuovo con risorse comunali, in collaborazione con l’Area tecnica della Asl. L’obiettivo è quello di garantire tutti i servizi in continuità senza spostamenti al di fuori del territorio”.
“Nei locali di via Parini – ha aggiunto De Nuccio - saranno ospitati la Guardia medica, il Centro vaccinazioni e gli ambulatori del Distretto. La sede della Asl in via Enrico Toti sarà ristrutturata con fondi Pnrr e diventerà Casa della salute. Al termine dei lavori tutti gli ambulatori e i servizi ritorneranno nella sede originaria”:
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Emergenza sanitaria a Brindisi: i sindacati in Prefettura chiedono soluzioni immediate
Si è tenuto oggi, presso la Prefettura di Brindisi, un incontro tra le segreterie territoriali della FIALS, CIMO-FESMED e ANAAO ASSOMED, per discutere delle numerose criticità che affliggono l’ASL di Brindisi e che minacciano seriamente la qualità dell’assistenza sanitaria in tutto il territorio provinciale. L’incontro, convocato nell’ambito della procedura di raffreddamento, mirava a individuare soluzioni condivise per un sistema sanitario ormai al collasso e per dare risposte concrete ai lavoratori e ai cittadini.
Le organizzazioni sindacali, da tempo impegnate a segnalare le gravi problematiche della sanità brindisina, hanno colto l’occasione per illustrare al Prefetto e ai rappresentanti istituzionali presenti i principali nodi da risolvere. Tra le questioni urgenti figurano la carenza di personale, la sicurezza nelle strutture sanitarie e il blocco delle procedure concorsuali. A queste si aggiungono problematiche legate alla stabilizzazione dei precari, alle assunzioni delle categorie protette, alla valorizzazione del personale tramite le procedure di progressioni verticali, allo sblocco dei fondi contrattuali e all’attivazione dei posti letto mai resi operativi.
Le sigle sindacali hanno dipinto un quadro preoccupante della situazione: la mancanza di personale medico, infermieristico e di operatori socio-sanitari ha raggiunto livelli critici, con turni massacranti e condizioni di lavoro che stanno mettendo a dura prova la resistenza degli operatori. Questa situazione non solo rischia di compromettere la qualità delle prestazioni, ma sta portando al limite anche chi quotidianamente si dedica alla cura e all’assistenza della comunità. Le difficoltà sono aggravate da ritardi di gestione aziendale e comportamenti non equi e univoci da parte della Regione Puglia verso tutte le aziende pugliesi.
A fronte di tali criticità, i sindacati hanno presentato al tavolo prefettizio le seguenti richieste specifiche: l’assunzione urgente di personale medico, infermieristico e OSS, per colmare i vuoti di organico e garantire una copertura adeguata dei turni; la stabilizzazione dei contratti precari, garantendo equità e certezza lavorativa a tutto il personale coinvolto, lo sblocco dei fondi contrattuali e l’adeguamento delle risorse economiche per migliorare la qualità delle prestazioni e tutelare i diritti del personale, l’attivazione immediata dei posti letto previsti dalla delibera regionale ed il potenziamento delle strutture esistenti per evitare ulteriori disservizi e criticità nell’assistenza sanitaria, la risoluzione delle problematiche di sicurezza e l’adeguamento degli standard di tutela sui luoghi di lavoro.
In merito alla difficile situazione del Centro di Riabilitazione San Raffaele di Ceglie Messapica, Fials ha sottolineato la necessità di proseguire il confronto alla luce degli ultimi sviluppi, ossia il licenziamento collettivo di tutto il personale avvenuto lo scorso venerdì.
Le organizzazioni sindacali, accogliendo l’invito del Dottor Onofrio Padovano a rinunciare a forme di sciopero e a cercare un dialogo costruttivo, al fine di preservare il diritto alla salute dei cittadini, vigileranno sull’operato della Asl affinché sia dato seguito alle richieste urgenti richieste alla Direzione strategica.
FIALS, CIMO-FESMED e ANAAO ASSOMED
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A fuoco 400 pneumatici
Un rogo che ha interessato 400 pneumatici accatastati in una struttura commerciale di un gommista di Oria si è sviluppato la notte scorsa. Per domare l'incendio sono intervenuti vigili del fuoco di Francavilla Fontana e Brindisi. Sulla vicenda indagano i carabinieri di Oria.
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Mesagne. Riqualificazione del cimitero comunale, completati i lavori di ristrutturazione dei bagni
Riqualificazione del cimitero comunale, completati i lavori di ristrutturazione dei bagni.
BIOLOGICO: COLDIRETTI PUGLIA, PASSO AVANTI SU MARCHIO ITALIANO
BIOLOGICO: COLDIRETTI PUGLIA, PASSO AVANTI SU MARCHIO ITALIANO; IN GARA DA STUDENTI E DESIGNER GRAFICI.
Con le importazioni di prodotti biologici extra Ue cresciute del 40% lo scorso anno, l’avvio del marchio per il bio Made in Italy è importante per tutelare le aziende agricole dalla concorrenza sleale e garantire trasparenza ai consumatori. Ad affermarlo è Coldiretti Bio, in relazione all’annuncio da parte del Ministero dell’Agricoltura e della Sovranità alimentare dell’avvio delle procedure per rendere operativa l’istituzione del contrassegno che identificherà il vero prodotto da agricoltura biologica 100% tricolore. Il Masaf ha indetto un bando di gara per raccogliere idee per la creazione del marchio “Biologico italiano”.
Potranno presentare proposte grafiche studenti, giovani laureati e diplomati, professionisti del design grafico e agenzie di comunicazione e design, con un premio di 40mila euro. L’idea premiata sarà acquisita in proprietà dal Ministero, che dovrà definire successivamente le condizioni e le modalità di uso del marchio da parte degli operatori interessati. Un passo importante che raccoglie le richieste di Coldiretti di valorizzare e promuovere la qualità e l’autenticità dei prodotti biologici nazionali, rafforzando la riconoscibilità del settore sul mercato interno e internazionale, anche rispetto al boom di importazioni.
Gli arrivi di cibo biologico extra Ue in Italia sono passati dai 177 milioni di chili del 2022 ai 248 milioni del 2023, secondo l’ultimo rapporto della Commissione Ue, mentre quelle totali nell’Unione Europea sono diminuite del 9%. Un trend che mette a rischio i record del settore che, grazie alle 84mila aziende agricole attive sul territorio nazionale e ai 2,5 milioni di ettari, vede il nostro Paese leader a livello europeo.
La superficie agricola destinata a biologico è pari a 311 ettari in Puglia, confermando la Puglia al top della classifica nazionale per l’agricoltura biologica, ma è sotto attacco delle importazioni di prodotti biologici dall’estero, cresciute del 40% nel 2023. La Puglia è la seconda regione più bio d’Italia, dove la pratica biologica – spiega Coldiretti Puglia - interessa tutti i comparti agricoli dall’olivo con 87mila ettari ai cereali con oltre 52mila ettari, dalla vite con quasi 21mila ettari agli ortaggi con quasi 11mila ettari, oltre a 3 impianti di acquacoltura biologica.
Un successo trainato dalla fiducia dei consumatori con 1 cittadino su 5 che – secondo Coldiretti - consuma regolarmente prodotti bio ed è disposto a pagare anche di più per acquistare un prodotto certificato bio, mentre il 13% dei consumatori è certo che, nel prossimo futuro, aumenterà la spesa per portare in tavola prodotti biologici. La spinta verso il biologico è sostenuta soprattutto da motivi salutistici, ma molto importanti nella scelta di acquisto, il territorio di origine e le garanzie della certificazione.
Per questo Coldiretti esprime viva soddisfazione perché il logo grafico dovrà favorire il riconoscimento immediato del prodotto biologico made in Italy. E’ sempre più forte infatti la richiesta da parte dei consumatori di essere informati rispetto alla provenienza delle materie prime agricole, per poter scegliere con consapevolezza le eccellenze del biologico italiano.