Redazione

La struttura, affidata in gestione all’A.S.D. Basket Fasano per 9 anni, ha subito lavori di ammodernamento e messa a norma per un totale di oltre 670 mila euro. È stato inaugurato lo scorso sabato 14 settembre il tensostatico di via Galizia, reso nuovamente fruibile per le attività sportive della comunità fasanese.

La struttura, costruita nei primi anni '90 ed in funzione dal '97, è stata chiusa ad aprile del 2023 per effettuare importanti lavori di ammodernamento e messa a norma, nonché il completo rifacimento del telo di copertura, sostituito con un nuovo e più funzionale doppio telo di copertura, e il completo rifacimento del parquet di gioco.

All’inaugurazione erano presenti il sindaco Francesco Zaccaria, l’assessore allo Sport Giuseppe Galeota, il dirigente del settore Lavori Pubblici Rosa Belfiore, oltre ai referenti della società sportiva A.S.D. Basket Fasano, vincitrice nel gennaio 2024 del bando di gestione della struttura per 9 anni, il priore della Chiesa di Fasano don Sandro Ramirez e tanti atleti e bambini che finalmente hanno una struttura a norma per poter praticare lo sport.

I lavori di ammodernamento e messa a norma, per un ammontare di 670 mila euro oltre iva, hanno riguardato tutta l’impiantistica, elettrica, idrica e di climatizzazione, il rifacimento degli spogliatoi e dei servizi igienici, la sostituzione del vecchio telone di copertura con uno a doppio telo con “camera d’aria” e il rifacimento completo dell’intonaco esterno. Inoltre la società sportiva che ha la struttura in gestione ha provveduto a ripavimentare completamente il campo di gioco con un nuovo parquet.

 

«Dall'inizio del nostro mandato siamo vicini allo sport come scelta strategica per la crescita globale della città – dice il sindaco Francesco Zaccaria –. Uno dei nostri obiettivi di programma è quello di mettere in condizione le società sportive, gli atleti e i giovani di praticare sport in impianti moderni ed efficienti. Con la riapertura della Tensostruttura, completamente rimodernata in pochi mesi, continuiamo un lavoro iniziato con la costruzione del Palazzetto dello Sport, la ristrutturazione dello stadio “Vito Curlo”, il completamento delle palestre a Montalbano e a Pezze di Greco. Queste strutture hanno rivoluzionato l’impiantistica sportiva cittadina: questo ci rende particolarmente orgogliosi».

Dopo il taglio del nastro si è svolta una partita amichevole tra la squadra di casa e l’AP Monopoli.

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DH Oncoematologia BR, Amati: “Presentate 21 offerte. In corso valutazione. Probabile conclusione attività fine ottobre”

Dichiarazione del Presidente della Commissione regionale Bilancio e programmazione Fabiano Amati. 

“Per la realizzazione del DH di onco-ematologia dell’ospedale Perrino di Brindisi sono state presentate 21 offerte. L’attività di valutazione delle offerte si dovrebbe concludere entro ottobre. Insomma, dopo tante peripezie sembra che tutto proceda. Ringrazio l’area tecnica della ASL Brindisi e il suo dirigente Sergio Rini.
Tutto cominciò nel gennaio 2021, con un sopralluogo accompagnato dai direttori delle Unità operative interessate Domenico Pastore e Saverio Cinieri. In quell’occasione mi resi consapevole, ancora una volta, di una situazione strutturale e logistica al limite della ragionevolezza. Stanze di trattamento super affollate e anguste, corridoi occupati dagli schedari, sale di attesa insufficienti, ambulatori adattati in spazi ridotti, suddivisioni interne con paraventi e numerose altre criticità. 
In verità sin nei mesi precedenti, aiutando il Direttore generale dell’epoca Giuseppe Pasqualone, avevamo reperito i fondi necessari alla realizzazione della nuova struttura, individuandoli nei residui non spesi dell’art. 20 della legge 67 del 1988. 
Dopo un lungo e faticoso procedimento, abbiamo finalmente avviato la fase di realizzazione. 
Il nuovo DH serve a rendere più civile e umana l’erogazione di cure a malati gravi; sono circa 130 le persone al giorno che si curano per malattie oncologiche negli attuali spazi.
Una situazione ormai intollerabile e su cui nessuna giustificazione mi è mai parsa plausibile”.

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E’ rivoluzione digitale nelle campagne con gli investimenti in droni, gps, robot, software e internet delle cose per combattere i cambiamenti climatici, salvare l’ambiente e aumentare la produttività. E’ quanto afferma Coldiretti Puglia, in occasione della Demolab mercoledì 18 settembre con inizio alle ore 9,30, presso la cittadella della Ricerca a Brindisi, del progetto Matrix portato avanti, con il sostegno di Coldiretti, da CETMA, PugliaOlive, Impresa Verde Puglia, CREAA, Exprivia, Uniba e Unifg.

Dai droni terrestri e aerei a guida satellitare a centraline meteo di ultima generazione, dalle smart trap con videocamera contro gli insetti nocivi ai sistemi di irrigazione automatizzata e controllata a distanza tramite app per risparmiare acqua e temporizzare gli apporti idrici alle coltivazioni, è in atto – aggiunge Coldiretti Puglia -  un’evoluzione del lavoro nei campi che sul Portale del Socio della Coldiretti ha portato alla creazione di Demetra, il primo sistema integrato per la gestione on line dell’azienda agricola con lettura in tempo reale dello stato di salute delle coltivazioni, dati su previsioni meteo e temperature, fertilità dei terreni e stress idrico, anche per affrontare le nuove sfide dei cambiamenti climatici. Gli obiettivi sono – spiega Coldiretti Puglia – migliorare la produzione e la produttività, ridurre l’impatto ambientale delle colture, trasferire innovazione di processo e di prodotto, a beneficio dell’intera filiera olivicola pugliese.

Contro i parassiti che minacciano colture, produzioni di cibo – continua Coldiretti – è arrivata la “Smart Trapp iScout” trappola con un sistema fotografico integrato che, grazie al peso ridotto, può essere appesa ovunque ed è autonoma grazie alla batteria ricaricata da pannello solare. La trappola ha una fotocamera ad alta risoluzione combinata con un software di riconoscimento visivo che consente il riconoscimento automatico delle catture con l’obiettivo di supportare il lavoro degli agricoltori, la fotocamera è integrata nella trappola e consente il monitoraggio automatico delle catture, grazie a immagini con risoluzione 10 Mega Pixel inviate via modem alla piattaforma FieldClimate dove sono analizzate con strumenti di AI (Intelligenza Artificiale) e sono visibili su PC o smartphone/tablet. I dati sono esposti come catture giornaliere e totali e danno indicazioni sulla crescita della popolazione lungo la stagione.

Sempre in tema di cambiamenti climatici – insiste Coldiretti Puglia - la gestione delle risorse idriche diventa strategica sia per quanto riguarda la disponibilità di acqua che per il suo utilizzo anti spreco. Per questo sono stati ideati sistemi di irrigazione automatizzati e controllati tramite app dall’agricoltore grazie agli smartphone”.  Il “Grande Fratello” – sottolinea Coldiretti – è arrivato in campi e cascine, stalle e pascoli, con il controllo a distanza degli animali attraverso telefonini, tablet e pc con rilevazioni sullo stato di salute, gli spostamenti e la distribuzione di cibo e acqua. La maggior parte degli strumenti utilizzati per la svolta tecnologica – spiega Coldiretti – riguarda la mappatura e il monitoraggio da remoto dei terreni, l’analisi dei fattori ambientali e geologici, il monitoraggio di macchine e attrezzature e la gestione e organizzazione delle risorse idriche, secondo Smart Agrifood.

Un profondo cambiamento che vede in prima fila proprio le nuove generazioni con quasi una impresa agricola giovanile su tre (31%) che applica oggi tecniche di agricoltura di precisione, secondo un’analisi Coldiretti sulla base del Rapporto del centro Studi Divulga. Ma tra i giovani molto apprezzato è anche l’utilizzo dei social per la promozione delle proprie attività: più di un giovane su tre (37%) usa i social network per promuovere le proprie attività, con Facebook che rimane il canale preferito (71%).

La rivoluzione digitale in agricoltura vede lo sviluppo di applicazioni green sempre più adatte alle produzioni nazionali su diversi fronti – sottolinea la Coldiretti – dall’ottimizzazione produttiva e qualitativa alla riduzione dei costi aziendali, dalla riduzione al minimo dell’impatto ambientale con sementi, fertilizzanti, agrofarmaci fino al taglio dell’uso di acqua e sul consumo di carburanti.  Le soluzioni di supporto alle attività in campo come le mietitrebbie con sistema di mappatura delle produzioni o i trattori con guida satellitare (Global Navigation Satellite System) rappresentano il 36% del mercato e sono fra le innovazioni più diffuse adottate in oltre 2 imprese su 5 (43%) conclude Coldiretti secondo un’indagine condotta dall’Università degli Studi di Bologna (Dipartimento di Scienze e Tecnologie Agroalimentari) e l’Università di Wageningen (Olanda).

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Chi l’avrebbe mai detto che con una maggioranza del Consiglio comunale del 100 per cento l’Amministrazione Matarrelli avrebbe subito il primo gap politico a pochi mesi dalla sua elezione. Eppure è accaduto. Precisamente è saltata la nomina del presidente della terza commissione consiliare, Solidarietà sociale, sanità e politiche ambientali. A causare il gap è stato Vincenzo Carella, di Città solidale e riformista, che, approfittando dell’assenza di altri due componenti, si è alzato ed è andato via facendo mancare il numero legale. Per l’elezione se ne riparlerà alla prossima commissione, appena sarà riconvocata dal presidente del Consiglio, Giuseppe Semeraro. Per il sindaco un brutto segnale politico, da non sottovalutare poiché potrebbe far presagire un malessere esistente all’interno della sua stessa maggioranza. Il Consiglio comunale di Mesagne ha quattro Commissioni consiliari.

La prima è “Uso e assetto del territorio” che ha eletto come presidente Roberto D’Ancona, de La mia Città”; la seconda Commissione, Programmazione e sviluppo economico, è stata eletta presidente Francesca Faggiano del Partito democratico; la quarta Commissione, Cultura, Politiche giovanili, Sport, Spettacolo e Pubblica istruzione, ha eletto come presidente, Marcella Crusi della lista civica Vizzino. Infine, il presidente del Consiglio Semeraro aveva convocato per venerdì alle ore 16 i cinque componenti della terza Commissione, Solidarietà sociale, sanità e politiche ambientali, per l’elezione del presidente. Alle ore 16 in municipio erano presenti oltre a Semeraro anche Miro Devicienti, che doveva essere eletto presidente, e Stefano Mattia. Poco dopo è arrivato Vincenzo Carella. Erano assenti per motivi personali Marco Calò e Marcella Crusi. Con tre membri su cinque era assicurata la maggioranza per l’espletamento del regolare svolgimento degli ordini del giorno. Ma così non è stato poiché Carella si è alzato, ha salutato ed è andato via, tra lo stupore dei presenti, facendo mancare il numero legale affinché la seduta fosse ritenuta valida. Il risultato è stato la mancata elezione di Devicienti a presidente e riaggiornamento della seduta.

“Sia chiaro – ha dichiarato Carella – non si è trattato di uno strappo dalla politica del sindaco Matarrelli bensì di un segnale forte e chiaro di un malessere esistente. Io sono e resto in maggioranza”. Per la verità quelle che per Carella sono delle pubbliche esternazioni per altri sono, al momento, solo delle confidenze e che in tale sfera devono restare, al meno per il momento. Di certo c’è che le scelte operate dal primo cittadino in ordine alla composizione della giunta e delle deleghe consiliari ha causato un malessere in alcuni. Incomprensibile, infatti, è sembrata l’esclusione di alcuni eletti a vantaggio di altri con un cachet di voti molto inferiore. Oppure chi ha avuto più incarichi di altri. Un manuale Cencelli probabilmente ignorato a Mesagne.

“Sto vivendo una situazione politica poco chiara – ha aggiunto Carella -. Sono stato inserito in una commissione senza averne saputo nulla. Mi sarebbe piaciuto far parte della prima Commissione, ma non è stato così. Inoltre, con il mio capogruppo consiliare non c’è feeling, soprattutto da parte sua non c’è comunicazione. Così non va bene. E siamo solo all’inizio di questa legislatura”.

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Criminalità in aumento: Milano, Roma e Firenze al vertice della classifica del 2024. Salgono i reati denunciati (+3,8%): è la prima volta dal 2013. La città di Brindisi è al 71° posto. Le città più sicure
In controtendenza rispetto ai grandi centri urbani, le province di Oristano, Potenza e Treviso risultano essere le più sicure d’Italia, posizionandosi in fondo alla classifica. Qui le denunce sono decisamente inferiori, segno di un maggiore controllo del territorio o, come suggerisce Roia, di un fenomeno diverso: una possibile omertà o l'assenza di un’efficace azione dello Stato.

La pagella
Brindisi
 
Rank
Classifica finaleDenunce/100mila ab.
Denunce totali
71°
Brindisi2.915,7
10.994
 Rank  indicatoreDenunce su 100mila ab.Totale denunce
 
 
Omicidi volontari consumati
1,6 6
 
 
 
 
   
 
19°
 
Infanticidi
0,0 0
 
10°
 
Tentati omicidi
2,9 11
 
 
 
 
   
 
30°
 
Omicidio preterintenzionale
0,0 0
 
35°
 
Omicidi colposi
3,2 12
 
 
 
 
   
 
 
 
 
   
 
89°
 
Violenze sessuali
6,4 24
 
 
 
 
   
 
89°
 
Sfruttamento della prostituzione e pornografia minorile
0,5 2
 
86°
 
Minacce
93,9 354
 
101°
 
Percosse
15,6 59
 
96°
 
Lesioni dolose
78,2 295
 
89°
 
Danneggiamenti
284,0 1.071
 
60°
 
Incendi
7,2 27
 
60°
 
Incendi boschivi
1,9 7
 
54°
 
Furti
1.183,4 4.462
 
 
 
 
   
 
 
 
 
   
 
 
 
 
   
 
 
 
 
   
 
 
 
 
   
 
 
 
 
   
 
 
 
 
   
 
 
 
 
   
 
87°
 
Rapine
13,3 50
 
 
 
 
   
 
 
 
 
   
 
 
 
 
   
 
 
 
 
   
 
54°
 
Stupefacenti
44,6 168
 
 
 
 
   
 
 
 
 
   
 
66°
 
Truffe e frodi informatiche
455,9 1.719
 
36°
 
Associazione per produzione o traffico di stupefacenti
0,0 0
 
101°
 
Delitti informatici
19,4 73
 
32°
 
Associazione per delinquere
0,5 2
 
39°
 
Associazione di tipo mafioso
0,0 0
 
92°
 
Estorsioni
12,2 46
 
12°
 
Danneggiamento seguito da incendio
37,4 141
 
 
Contraffazione di marchi e prodotti industriali
12,2 46
 
27°
 
Contrabbando
0,0 0
 
29°
 
Usura
0,3 1
 
53°
 
Violazione alla proprietà intellettuale
0,0 0
 
47°
 
Rapine in uffici postali
0,0 0
 
82°
 
Altri delitti
614,5 2.317

Grande mostra a Mesagne, boom di visitatori per “Leonardo e gli altri”. “Leonardo e gli altri” hanno di nuovo fatto boom. La grande mostra sui “Sette secoli di arte italiana” allestita nelle sale del castello di Mesagne ha fatto registrare un pienone di visitatori già dall’apertura, fra gruppi prenotati e appassionati di arte che si sono presentati in via Castello per stare a tu per tu con 51 opere d’arte originali provenienti da musei e gallerie nazionali e collezioni private italiane e straniere. Come preannunciato alle ore 10 ed alle 19, visite guidate gratuite comprese nel costo del biglietto. Sugli scudi e particolari menzioni per Giovanni Fattori e Orazio Riminaldi che, con anniversari che li riguardavano, hanno avuto particolari menzioni nel corso delle visite guidate.

E giovedì nel “Settembre nell’arte” programmato dagli organizzatori si svolgerà il primo dei tre “Aperimostra” di questo mese: visita guidata alla mostra più aperitivo con degustazione di vini del territorio e finger food in collaborazione con Ais (Associazione italiana sommelier) Brindisi. Per questa iniziativa previsto l’ingresso a 2 gruppi alle ore 18,30 e alle ore 19,30 (Prenotazione obbligatoria ai numeri +39 3291668064 - +39 0831732285).

Un incendio si è sviluppato la notte scorsa all'interno del Petrolchimico di Brindisi. intorno alle ore 2,45 si è sviluppato l'incendio nel forno 1 dell'impianto di Cracking dello stabilimento di Versalis. E' stato lanciato l'allarme e sul posto sono giunti i vigili del fuoco interni allo stabilimento. Le fiamme, in ogni modo, erano così estese che sono intervenute altre unità di vigili del fuoco del comando provinciale di Brindisi. Solo in mattinata le fiamme sono state spente e gli impianti messi in sicurezza. Indaga la Procura della Repubblica di Brindisi. 

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Tre giorni, dal 13 al 15 settembre, interamente dedicati all’ambiente a cui hanno partecipato oltre duecento referenti provenienti da tutta Italia. Si è svolto a Ostuni (BR), nel camping Il Pilone, il secondo raduno nazionale di Plastic Free Onlus, l’organizzazione di volontariato impegnata nel contrastare l’inquinamento da plastica presente oggi in 31 Paesi nel mondo. Un’occasione importante per riflettere sul lavoro svolto sinora e per parlare dei progetti futuri dell’associazione nata nel 2019 e che quest’anno ha raggiunto traguardi significativi: oltre 4 milioni di chili di plastica e rifiuti rimossi dall’ambiente250 tartarughe marine salvate e rimesse in mare e circa 3mila tartarughine accompagnate alla nascita, circa 250mila studenti sensibilizzati quasi 7mila appuntamenti svolti in tutta Italia.

“Plastic Free è nata come un progetto, un sogno se vogliamo, e oggi è una grande e bellissima realtà. – ha spiegato Luca De Gaetano, fondatore e presidente di Plastic Free - Una rete di persone a cui sta a cuore la natura e il futuro del Pianeta, che investe il proprio tempo e la propria energia contro l’inquinamento da plastica, impegnandosi in tutte le nostre attività. Tanto abbiamo fatto in questi anni, ma c’è ancora molto da fare. La nostra missione, entro il 2030, è ridurre l’utilizzo di plastica, in particolare quelle monouso, sensibilizzando 1 miliardo di persone in tutto il mondo. Un traguardo ambizioso che sono certo raggiungeremo grazie al lavoro di tutti”. 

Durante il meet up, il prof. Ennio Tasciotti (direttore del Comitato Scientifico di Plastic Free nonché founder e director dello Human Longevity Program dell’IRCCS San Raffaele di Roma) ha tenuto una interessante lezione sull’impatto della plastica sulla vita e la salute umana. Tanti i momenti di confronto e approfondimento tra i volontari provenienti dalle diverse regioni italiane, con sfide sportive e momenti ricreativi. Nell’occasione è stata ufficializzata la nomina a Segretario Generale di Plastic Free Onlus di Margherita Maiani, già vicereferente regionale nel Lazio, da anni attiva nel volontariato ambientale e impegnata nella divulgazione per il Terzo Settore.

Oggi Plastic Free conta oltre 1.100 referenti e oltre 260mila volontari in tutta Italia ma è presente anche nel resto del mondo in diversi paesi tra cui Spagna, Francia, Germania, India, Kenya, Olanda, Svizzera, Nuova Zelanda e tanti altri. Una rete sempre più grande e impegnata concretamente in ogni angolo del pianeta nel contrastare i danni dell’inquinamento da plastica che intaccano ogni giorno oceani, foreste, fiumi e laghi.

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“Passo a due romantici”, il concerto per pianoforte e violoncello del duo musicale composto da Federico Pische Giulia Sanguinetti, chiude a Mesagne la quarta edizione della rassegna “Musica sull’Appia”, il festival curato dall’associazione “Parsifal” con la direzione artistica del maestro Andrea Crastolla. Lo spettacolo si terrà lunedì 16 settembre presso l’atrio del Castello di Mesagne a partire dalle ore 20. Prima dello spettacolo, dalle ore 18 nell’auditorium del Castello comunale, si svolgerà un incontro aperto al pubblico dal titolo “Via Appia. Regina Viarum nella documentazione archeologica del Museo Ribezzo”, con proiezione multimediale cartografica che ospiterà l’intervento dell’architetto Emilia Mannozzi, direttore del polo bibliomuseale di Brindisi. Musica sull'Appia è patrocinato dalle Province di Brindisi e Taranto e dai Comuni di Mesagne e Taranto. La tappa mesagnese è inserita nel programma estivo organizzato dall’amministrazione comunale, l’ingresso per assistere è gratuito.

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Porte aperte in campagna per i giovani coinvolti nel campo estivo organizzato nell’ambito del Progetto Policoro, con visite e focus sulla legge di orientamento in agricoltura, i mercati contadini, la nuova PAC, il green deal, oltre al Made in Italy e al turismo distintivo negli agriturismi. Ad organizzare il percorso di approfondimento è Coldiretti Puglia, con il Consigliere ecclesiastico nazionale, Don Nicola Macculi e Don Mimmo Roma, parroco della Cattedrale di Brindisi, che hanno guidato i giovani del campo estivo del Progetto Policoro nel percorso di conoscenza del mondo rurale dalla produzione, toccata con mano nelle aziende agricole del territorio di Brindisi e  Ostuni, alla vendita diretta nel mercato di Campagna Amica di Brindisi.

“Investire sui giovani significa investire sul futuro”, ha spiegato Pietro Piccioni, direttore di Coldiretti Puglia, nel sottolineare che “le giovani imprese agricole spiccano per estensione e soprattutto per il salto di qualità compiuto in termini di digitalizzazione, innovazione e professionalità ed hanno infatti una estensione media di 18,3 ettari a fronte della media nazionale di 10,7 ettari. Il 12% delle imprese giovani nei campi svolge attività connesse che sono dunque in prima linea nel modello di agricoltura multifunzionale con importanti ricadute sull'ambiente e sulla collettività, come nel caso della produzione di energie rinnovabili o l'agricoltura sociale”, conclude Piccioni.

Il Progetto Policoro è nato da un'iniziativa della Chiesa Cattolica Italiana e mira ad accompagnare i giovani alla valorizzazione di sé stessi nel proprio territorio, puntando su diverse opportunità.

“Il rinnovato fascino della campagna per le donne – dice Rita Tamborrino, responsabile di donne Coldiretti Puglia  – trova riscontro nella comune convinzione che quello dell’agricoltura è diventato un settore capace di offrire e creare opportunità occupazionali e di crescita professionale, anche per le donne che sono peraltro destinate ad aumentare nel tempo”. In Puglia il 15,3% delle aziende agricole sul totale “è bio ed il 23% impegnato nelle stalle, con le nuove idee green – aggiunge Tamborrino - per garantire cibo ed energia alla Puglia contro la crisi scatenata dalla guerra ed il blocco dei rifornimenti di materie prime agricole e il ricatto russo sul gas e sul petrolio.

Coldiretti per i giovani e le donne lancia una proposta ampia per il consolidamento del settore attraverso formazione, semplificazione, strumenti flessibili di accesso al lavoro, incentivi per poter operare in velocità e promuovere investimenti in innovazione con un vero e proprio rilancio economico e sociale dell'agricoltura regionale, perché le emergenze degli ultimi anni hanno fatto emergere la consapevolezza che l’agricoltura è legata non solo alla tutela della salute e dell’ambiente, ma anche alla sicurezza degli approvvigionamenti per la popolazione e alla difesa della sovranità alimentare dei Paesi.

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