Redazione
55 SUICIDI NELLE CARCERI NEL 2024: “SERVONO INTERVENTI URGENTI”
Il Presidente della Provincia di Brindisi Toni Matarrelli e il Garante dei Diritti delle persone private della libertà personale della Provincia di Brindisi Valentina Farina, nel corso di una conferenza stampa, hanno ricordato le troppe morti per suicidio in carcere: dall’inizio del 2024 ad oggi si sono tolti la vita 55 detenuti, a questo agghiacciante elenco si aggiungono anche 4 agenti della Polizia Penitenziaria. Durante la conferenza sono stati letti tutti i loro nomi.
Un’occasione per analizzare e decifrare il drammatico fenomeno del sovraffollamento carcerario ribadendo, ancora una volta, la necessità di interventi urgenti. La maggioranza dei detenuti vive, per oltre 20 ore al giorno, in celle sovraffollate dalle quali esce solo nelle “ore d’aria”. È fondamentale riempire di senso il tempo della detenzione offrendo attività culturali, lavorative, sportive e ricreative. Le relazioni familiari e col volontariato devono essere potenziate anche con l’aumento dei colloqui e delle telefonate; è necessario l’ausilio di personale specializzato (psicologi, educatori, psichiatri, pedagogisti, assistenti sociali, mediatori linguistici) che dia ascolto ai detenuti e ne riesca a cogliere la sofferenza.
L’iniziativa si è svolta in contemporanea in molte città italiane sede di carcere ed era ?????? ? ?????: avvocati, operatori penitenziari, volontari, sindacati del personale dell’amministrazione penitenziaria, associazioni, rappresentanti istituzionali, cittadini.
Dal 17 aprile un fascio di luce che parte dal Palazzo della Provincia illumina il cielo di Brindisi.
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Al Museo Ribezzo di Brindisi, in piazza Duomo, venerdì 19 aprile, alle ore 10:00, nell’ambito della rassegna culturale “Il mio libro va in Biblioteca. Dialogo dell’autore con l’altro da sé”, organizzata dal Polo BiblioMuseale di Brindisi, diretto dall’arch. Emilia Mannozzi, sarà presentato, con il Club Inner Wheel Brindisi “Cristina Cordella, il libro “Il francavillese Francesco Ribezzo. Glottologo, filologo indoeuropeista, etruscologo e messapologo”, scritto dal professore Domenico Camarda.
La rassegna, come è noto, propone percorsi di approfondimento fra arte, letteratura, saggistica e attualità, in cui gli Autori conversano sui contenuti della propria opera con un “Altro da sé”, alla ricerca del proprio vero "volto”.
Dopo i saluti introduttivi di Emilia Mannozzi – Direttore del Polo BiblioMuseale di Brindisi, di Giuseppe Marchionna – Sindaco di Brindisi, di Francesca Capeto – Presidente Club Inner Wheel Brindisi, il giornalista Francesco Ribezzo Piccinin (Nuovo Quotidiano di Puglia) dialogherà con l’Autore.
La presentazione è il primo evento nell'ambito della celebrazione dei settant'anni dall'intitolazione del Museo a Francesco Ribezzo.
Sinossi
Il libro mette insieme tutte le informazioni raccolte dal professor Camarda su Francesco Ribezzo, nato a Francavilla Fontana l'8 maggio del 1875.
Dopo avere conseguito a Lecce la licenza liceale con diploma d'onore, si laurea a Napoli dove ha ricoperto l'incarico di docente presso il liceo ginnasio “Vittorio Emanuele II”.
Perfeziona la sua formazione a Lipsia, dove nel 1906 frequenta i corsi dei maggiori linguisti dell'epoca. Tornato in Italia, riprende l'insegnamento nelle scuole medie superiori a Benevento, Palermo, Cagliari e Napoli.
Nel 1914 ottiene la cattedra di docente in “Storia comparata delle lingue classiche e neolatine” presso l'Università di Napoli. Nel 1921 è docente di Glottologia presso l'Università di Messina e dal 1925 sino al 1948 insegna Glottologia presso l'Università di Palermo.
Muore improvvisamente nel 1952.
Tra le sue opere più note il Corpus inscriptionum Messapicarum, La lingua degli antichi Messapi, Il dialetto apulo-salentino di Francavilla Fontana.
Note sull'autore
Domenico Camarda è stato professore e poi preside dell'Ipsia “Ferraris” ma è anche uno storico, ricercatore e critico d'arte con all'attivo diversi volumi.
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Pd. “Per candidatura Brindisi a Capitale italiana Cultura si parta dal progetto Appia 2030 e dal territorio”
La candidatura di Brindisi a Capitale italiana della Cultura per il 2027 rappresenta sicuramente un’opportunità se sarà ben strutturata e, se necessario, ragionando come sistema territoriale. A tal proposito è importante ricordare come la funzione di Brindisi quale città leader e guida di tutta la provincia nel campo della cultura, della tradizione e della dotazione monumentale, permise qualche anno fa di raggruppare tutti quei comuni brindisini con un forte legame storico alla Regina Viarum, la Via Appia con una proposta progettuale vincente.
Il riferimento è al progetto Appia 2030 finanziato da Anci mediante l’avviso “MediAree” che è risultato la migliore proposta del sud Italia e che premiava il partenariato locale tra i comuni di Brindisi (capofila), Mesagne, Latiano, Oria e Francavilla Fontana e il supporto di gruppi di stakeholders territoriali e nazionali.
Le finalità del progetto finanziato erano proprio quelle di aiutare le principali città a implementare azioni volte a migliorare e rafforzare i processi, le competenze e gli strumenti di pianificazione strategica a livello anche sovracomunale, per identificare e sperimentare politiche territoriali di area vasta proiettate allo sviluppo economico e sociale che prevedono soprattutto per i Comuni capoluogo, il coordinamento e l'integrazione di progetti e risorse, per introdurre strumenti di valutazione delle politiche urbane, con un approccio nuovo, favorendo la condivisione di informazioni e incentivando la collaborazione territoriale.
Quindi siamo ben consapevoli che la sfida data dalla candidatura annunciata dal Sindaco Marchionna è difficile e complessa ma può svilupparsi e rafforzarsi su basi solide se si valorizzerà quanto già consolidato da qualche tempo con il progetto Appia 2030 e come le esperienze vincenti delle case di quartiere, tenendo centrali i temi quali l’inclusione sociale e la sostenibilità ambientale, se si sarà generosi coinvolgendo altre realtà territoriali a partire dai sindaci di Mesagne, Latiano, Francavilla Fontana e Oria proprio come già ottimamente sperimentato e se ci sarà una reale condivisione e un concreto coinvolgimento di esperti, tecnici e personalità locali riconosciute nell’ambito culturale.
Con queste premesse saremo disponibili a collaborare attivamente con l’amministrazione comunale per la candidatura di Brindisi a Capitale italiana della Cultura 2027.
Partito Democratico Città di Brindisi
Giornata nazionale della salute della donna: open week nei Consultori Familiari. In occasione della nona edizione della Giornata nazionale della salute della donna, promossa dal Ministero della Salute e dalla Fondazione Atena Onlus e celebrata il 22 aprile, i Consultori Familiari dedicano la settimana dal 18 al 24 aprile all’informazione, prevenzione e cura al femminile.
Il responsabile dell’Unità di Coordinamento Consultori della Asl Brindisi, Antonio Fanigliulo, in collaborazione con il Dipartimento di Prevenzione, diretto da Stefano Termite, ha organizzato l’open week con accesso libero nelle varie sedi della provincia con incontri a tema.
- Consultorio Familiare di San Pancrazio Salentino: “La menopausa e la contraccezione nella vita della donna” 18 aprile dalle 15.00 alle 17.30.
- Consultorio Familiare di Ostuni: “La prevenzione oncologica e la prevenzione IVG” 18 e 19 aprile dalle 8.00 alle 13.00.
- Consultorio Familiare di Fasano: “La salute della donna nelle varie età della vita” 18 aprile dalle 12.00 alle 13.00, 19 aprile dalle 10.00 alle 12.00, 23 aprile dalle 12.00 alle 13.00, 24 aprile dalle 11.30 alle 12.30.
- Consultorio Familiare di Ceglie Messapica: “La salute della donna nelle varie età della vita” 19 e 23 aprile dalle 9.00 alle 13.00.
- Consultorio Familiare di Brindisi n.1 “Di Summa”: “Prevenzione delle malattie sessualmente trasmissibili e prevenzione IVG mediante confronto con professionisti” 22 aprile dalle 8.30 alle 13.00.
- Consultorio Familiare di Mesagne: “Pubertà: l’età del cambiamento e della conoscenza. Un pomeriggio in compagnia delle ostetriche per affrontare vari temi… ciclo mestruale, contraccezione d’emergenza, prevenzione”, 22 aprile dalle 15.00 alle 17.30.
- Consultorio Familiare di S. Pietro Vernotico: “La salute della donna: la prevenzione come miglior alleata” 22 aprile dalle 9.30 alle 12.30.
- Consultorio Familiare di San Vito dei Normanni: “La salute della donna nelle varie età della vita” 22 aprile dalle 9.00 alle 12.00.
- Consultorio Familiare di Oria: “La salute preconcezionale mediante la promozione di interventi preventivi. Conoscere la menopausa mediante il confronto con professionisti, l’importanza degli screening oncologici” 22 e 24 aprile dalle 9.00 alle 13.00.
- Consultorio Familiare di Cisternino: “La salute della donna nelle varie età della vita” 24 aprile dalle 12.00 alle 13.00.
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Oria, tributo alle leggende del Ciclismo. Presso il Palazzo Martini serata dedicata ai grandi campioni della due ruote
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Il “Centro regionale pubblico di riabilitazione ospedaliera di Ceglie Messapica sarà di proprietà e gestione interamente pubblica"
La Commissione sanità ha approvato a maggioranza, con l'astensione dell'opposizione, la proposta di legge con cui si istituisce la struttura di riabilitazione ospedaliera di Ceglie Messapica, di proprietà della ASL Brindisi e attualmente in esercizio con funzioni limitate di riabilitazione, quale “Centro regionale di riabilitazione pubblica ospedaliera di Ceglie Messapica – CRRiPOCeM”.
Il “Centro regionale pubblico di riabilitazione ospedaliera di Ceglie Messapica – CRRiPOCeM” sarà di proprietà e gestione interamente pubblica, incardinato nell’organizzazione funzionale della Asl di Brindisi, corredato da tutte le unità operative, relativi day hospital e per tutti i livelli, regimi e fasi delle attività riabilitative.
Per il raggiungimento dello scopo, l’Asl BR potrà avvalersi nella gestione sanitaria del CRRiPOCeM e previa sottoscrizione di protocollo d’intesa, di altre Aziende Ospedaliere Universitarie o ASL della Regione.
Nell’ambito della programmazione regionale sul fabbisogno di posti letto riabilitativi, al CRRiPOCeM è assicurata la priorità nell’assegnazione, al pari di altre strutture interamente pubbliche, sino alla copertura di tutti gli spazi disponibili e idonei.
La gestione interamente pubblica è riferita ai servizi e alle attività sanitarie.
Il funzionamento del CRRiPOCeM è improntato all’eccellenza riabilitativa e alla tenuta in carico del paziente per l’intero percorso riabilitativo, stabilito sulla base della normativa, le linee guida e relative prescrizioni cliniche di carattere soggettivo, anche utilizzando tecnologie di tele-monitoraggio, tele-medicina, robotica, intelligenza artificiale, ovvero tecnologie aventi lo stesso obiettivo.
Il passaggio alla gestione interamente pubblica del CRRiPOCeM avviene alla scadenza di contratti di gestione attualmente in corso o in regime di proroga. Qualora anche il periodo di proroga risulti scaduto alla data di entrata in vigore della legge, il subentro nella gestione pubblica diretta della ASL competente avviene entro e non oltre 40 giorni dall’entrata in vigore, ovvero 50 giorni se le ragioni risultino opportunamente motivate e sotto il profilo oggettivo. È nullo ogni nuovo e ulteriore provvedimento di proroga.
Il personale in servizio alla data di entrata in vigore della presente legge, transita nell’organico della ASL competente nel rispetto della normativa vigente.
Entro e non oltre 30 giorni dall’entrata in vigore della legge, la Regione provvede alla rimodulazione e relativa assegnazione dei posti letto prevista e con le regole di priorità previste.
La ASL Brindisi assicura il raggiungimento degli obiettivi normati, adottando un puntuale provvedimento di programmazione entro e non oltre 180 giorni dalla data dell’entrata in vigore della legge, con relativo cronoprogramma.
È stato ritenuto necessario un approfondimento di natura tecnica in merito alla norma finanziaria, sollecitato dai consiglieri di opposizione, in virtù dell’opportunità di rendere più congrua la cifra stimata, sulla base di quanto è riportato nel testo, secondo cui “agli oneri per l’attuazione della legge si provvede nei limiti dello stanziamento previsto per remunerare l’incaricato di pubblico servizio per l’attuale gestione, calcolata sui dati storici riscontrati negli ultimi anni e in particolare per il 2022 per euro 9.591.860,72 euro”. Motivo per il quale, secondo l'opposizione, i costi reali sarebbero il doppio.
All’unanimità è stato espresso parere favorevole in merito alla deliberazione della Giunta regionale contenente lo schema di Regolamento recante: “Modifica del Regolamento regionale n.14/2020 – Aggiornamento Rete ospedaliera ai sensi del D.M. n. 70/2015”. Recupero mobilità passiva. Modifica D.G.R. n. 1439/2018”.
Con questo Regolamento sono istituiti i posti letto di Medicina e Chirurgia d'accettazione d'urgenza codice disciplina 51, con una dotazione di un numero minimo di 10 posti letto fino ad un massimo di 20 posti letto, in via prioritaria, presso i Pronto soccorso dei seguenti Ospedali: DEA di II Livello; Ospedali di Barletta, Andria, Cerignola; Enti Ecclesiastici “Panico” di Tricase, “Miulli” di Acquaviva delle Fonti ed IRCCS privato accreditato “Casa Sollievo della Sofferenza”.
Le Direzioni strategiche delle Aziende Sanitarie possono richiedere l’attivazione di posti letto di Medicina e Chirurgia d’accettazione e d’urgenza presso gli altri Ospedali insistenti nel proprio territorio di competenza, non già ricompresi, previa approvazione da parte del Dipartimento salute.
I posti letto saranno successivamente ricompresi nella fase di aggiornamento del piano ospedaliero. La programmazione dei posti letto, previsti nel Regolamento, vale come parere di compatibilità, nei termini previsti dalla normativa vigente, che decorrono dalla data di pubblicazione del Regolamento regionale sul Bollettino Ufficiale della Regione Puglia. Per le strutture private accreditate il parere di compatibilità è da intendersi valido per un periodo massimo di due anni.
Nella deliberazione è specificato che con la deliberazione di Giunta regionale n.412 del 28/03/2023, contenente misure urgenti di riqualificazione e razionalizzazione della spesa, alla luce della necessità imposte dal piano di rientro, è stata stabilita, tra le priorità di intervento, la riorganizzazione della rete ospedaliera e territoriale.
Per quanto attiene la realizzazione dei nuovi ospedali, di cui all’art. 6 del Regolamento regionale n. 23/2019, la configurazione delle strutture ospedaliere in termini di discipline e posti letto sarà definita con successivo provvedimento di Giunta regionale.
Infatti, a seguito della realizzazione delle nuove strutture, si procederà alla modifica del vigente Regolamento regionale sulla rete ospedaliera, aggiornando in modo puntuale la configurazione della complessiva rete ospedaliera pugliese.
Inoltre, in fase di configurazione della nuova rete ospedaliera occorre tener conto della volontà della Regione Puglia di recuperare una quota della mobilità passiva e, dunque, in fase di programmazione si dovrà valorizzare alcune specifiche discipline e definire un numero congruo di posti letto necessari al recupero delle prestazioni in regime di ricovero, attualmente erogate dalle strutture sanitarie insistenti in altre Regioni italiane.
La Regione Puglia, con la deliberazione di Giunta regionale n. 315 del 07/03/2022, ha approvato il provvedimento recante: “Analisi mobilità passiva – attività in regime di ricovero. Pianificazione attività di contenimento, ai sensi della scheda 4 del Patto della Salute 2019- 2021”. In particolare, con la citata deliberazione di Giunta regionale, è stato stabilito l’avvio, da parte della Regione Puglia, di un processo di graduale riduzione della mobilità passiva –attività di ricovero – attraverso l’erogazione di prestazioni da parte delle strutture pubbliche e private accreditate sulla base di quanto espressamente previsto dalla Scheda 4 del Patto della Salute.
Dall’analisi dei dati della mobilità passiva, in regime di ricovero, è emerso che i DRG “fuga” sono riconducibili alle seguenti discipline: Ortopedia e Traumatologia, Chirurgia Generale, Neurochirurgia, Cardiochirurgia, Chirurgia Vascolare, Urologia, Neuroriabilitazione (codice 75), Recupero e riabilitazione funzionale (codice 56), Oncologia, Chirurgia toracica, Ostetricia e Ginecologia e Otorinolaringoiatria.
Fermo restando che la Regione Puglia intende procedere alla sottoscrizione degli Accordi di confine ed al fine di dare attuazione alla deliberazione di Giunta regionale n. 315/2022, ai sensi e per gli effetti dell'articolo 1, comma 576, della legge n. 208/2015 e dell'articolo 1, comma 492, della legge n. 178/2020, è stato ritenuto necessario definire accordi anche con le Regioni (Lombardia, Emilia Romagna, Lazio, Veneto e Toscana e Marche) nei confronti delle quali si determina una maggiore mobilità passiva, in alcuni casi anche per prestazioni di medio – bassa complessità, erogabili dalle strutture pubbliche e private accreditate pugliesi.
La proposta di rimodulazione della rete ospedaliera sarà oggetto di apposito monitoraggio, da effettuarsi entro il primo semestre dell’anno 2024, attraverso un’analisi puntuale dell’attività resa dalle singole Unità Operative, comparando la produzione in termini di volumi ed esiti con i relativi costi. Infatti, all’esito dell’attività di monitoraggio, si procederà alla rimodulazione della rete ospedaliera.
Nel corso dei lavori si è svolta anche l’audizione del rappresentante della Feder Diabetici, il quale ha chiesto l'inserimento di un componente della Feder Diabetici Puglia nel tavolo tecnico HTA sul diabete.
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COLDIRETTI PUGLIA, ARATURE E TRINCIATURE OBBLIGATORIE ANCHE CONTRO NUOVO CEPPO MULTIPLEX
XYLELLA: COLDIRETTI PUGLIA, ARATURE E TRINCIATURE OBBLIGATORIE ANCHE CONTRO NUOVO CEPPO MULTIPLEX
E’ stato stimato che la sputacchina percorre in una stagione fino a 400 metri autonomamente con i propri arti posteriori
Con l’individuazione del focolaio di Xylella fastidiosa sottospecie multiplex su due piante di mandorlo, sono obbligatorie le lavorazioni del terreno anche nell’intero agro di Santeramo in Colle entro il 5 maggio 2024, ma anche arature, fresature, erpicature o trinciature per ridurre la popolazione giovanile del vettore della Xylella, la sputacchina, con l’anticipazione del ciclo di vita del vettore che attualmente è al 4° stadio giovanile. Ad affermarlo è Coldiretti Puglia, alla luce della circolare dell’Osservatorio fitosanitario regionale sugli obblighi di lavorazione dei terreni nei comuni in area delimitata con altitudine oltre i 200 metri sul livello del mare, ricordando che le pubbliche amministrazioni hanno anche la possibilità di avvalersi della Legge di Orientamento per affidare le lavorazioni nelle aree pubbliche e demaniali alle imprese agricole che hanno mezzi e conoscenze del territorio tali da agire tempestivamente e efficacemente sul territorio.
La sputacchina percorre in una stagione fino a 400 metri autonomamente con i propri arti posteriori – afferma Coldiretti Puglia - mentre è ancora da accertare la distanza percorsa dagli insetti, spesso anche di svariati chilometri, che restano attaccati ad auto e camion, a dimostrazione di quanto il rischio che l’infezione continui a ‘camminare’ ad una velocità impressionante sia tangibile e grave. La sputacchina nasce sana e si infetta acquisendo il batterio della Xylella fastidiosa – aggiunge Coldiretti Puglia - esclusivamente nutrendosi da pianta infetta, rimane infetta per tutta la sua vita sino alla morte.
Lo studio è basato su 7 esperimenti realizzati nel corso di due anni, di cui 3 in prato in Piemonte e 4 in oliveto in Puglia, consistiti nella cattura di migliaia di sputacchine, seguita dalla loro marcatura con una proteina, l'albumina (indispensabile per la loro successiva identificazione), il rilascio e successive prove di ricattura a distanze predeterminate dai punti di rilascio. La distanza media percorsa in un giorno dal punto di rilascio è risultata di 26 metri nell'oliveto e di 35 metri su prato, mentre nei due mesi di maggiore abbondanza della popolazione il 50% delle sputacchine rimane entro 200 metri dal punto iniziale, ma la percentuale sale al 98% entro i 400 metri.
Nelle pratiche di prevenzione come le lavorazioni artificiali contro la ‘sputacchina’, il vettore allo stadio giovanile, o le misure fitosanitarie contro l’insetto adulto, sono coinvolti – precisa Coldiretti Puglia – anche i Comuni pugliesi e agli enti pubblici come Consorzi di Bonifica, ANAS , Demanio, che devono pulire campi abbandonati, strade e cigli stradali pubblici e demaniali incolti e pieni dei famigerati sputi dell’insetto vettore ‘sputacchina’ che inoculando la malattia è responsabile dell’avanzata inarrestabile della Xylella fastidiosa.
Pratiche di prevenzione meccanica e fitosanitaria, monitoraggi delle piante non solo visivi e dell’insetto vettore ‘la sputacchina’, campionamenti ed espianti in caso di ulivi infetti, nuovi strumenti per la individuazione precoce di nuovi focolai, considerato che non esiste ancora una cura per la batteriosi, sono – conclude Coldiretti Puglia – l’unica soluzione per ridurre la velocità di avanzamento della infezione. L’efficacia e sistematicità – conclude Coldiretti Puglia – sono garanzia per le aree indenni della Puglia e delle regioni limitrofe e non vanno messe in alcun modo in discussione.
È obbligatorio eseguire le lavorazioni superficiali dei terreni:
AREA DELIMITATA A XYLELLA FASTIDIOSA
Noci, Putignano, Sammichele di Bari, Turi, Villa Castelli, Ostuni, Crispiano, Ginosa, Gioia del Colle, Laterza, Locorotondo, Martina Franca, Mottola, Alberobello, Casamassima, Castellana Grotte, Castellaneta, Ceglie Messapica, Cisternino, Conversano,
AREA DELIMITATA A XYLELLA FASTIDIOSA MULTIPLEX
Santeramo in Colle.
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Nuova vita per "Demetra", l’imbarcazione sottratta al crimine sarà recuperata dai ragazzi
Demetra è il nome della barca a vela, modello Bavaria Cruiser 46, che prende il nome dall’Asd “Demetra per la vita” con sede a Mesagne. L’imbarcazione, sequestrata a seguito di reato di immigrazione illegale, è stata affidata all’associazione di promozione sociale per la realizzazione del progetto socio-educativo denominato “Refitting soul Demetra: io sono, io posso”, un titolo che riprende il termine anglosassone “rimontaggio” e con cui la lingua inglese indica le attività che dalle singole riparazioni, fino al rinnovo dell’intera struttura, servono a preservarla dall’usura e a garantire condizioni ottimali di navigazione.
I protagonisti del percorso saranno i giovanissimi individuati dai Servizi Sociali del Comune di Mesagne insieme ai minori delle organizzazioni territoriali che operano nell’ambito del Terzo Settore occupandosi di accompagnamento educativo e inclusione lavorativa. Ripristini, fissaggi, sostituzioni, sia sulla parte esterna che interna del bene, con l’obiettivo di renderlo unico, originale, funzionale: il refitting sarà coadiuvato dall’Associazione Demetra e dai tecnici del Cantiere Navale Danese con l’intento di supportare il processo di crescita di giovani che vivono situazioni di disagio, per favorire l’autostima e l’acquisizione di competenze attraverso il lavoro di gruppo.
Il progetto, senza fini di lucro, verrà attuato grazie al contributo volontario di privati e imprese dotati di una spiccata sensibilità sociale. All’inaugurazione di “inizio lavori” – che si terrà sabato 20 aprile alle ore 16.30 in via Dardanelli 2 (Marina di Brindisi) – interverrà il Presidente della Provincia di Brindisi, on. Antonio Matarrelli. L’iniziativa gode del patrocinio della Provincia di Brindisi e della città di Mesagne, del Consorzio ATS BR4 e di Avviso Pubblico Enti locali e Regioni contro mafie e corruzione.
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Papà e figlio ricevono 500 euro per volo cancellato Milano Bari
Nella recente sentenza pronunciata dal Giudice di Pace di Milano è stata emessa una decisione fondamentale riguardante una controversia tra ItaliaRimborso e Ita Airways. La sentenza riguarda una richiesta di compensazione pecuniaria avanzata dalla prima nei confronti della seconda.
L'azione legale è stata promossa da ItaliaRimborso in qualità di mandataria di due cittadini, un papà con il proprio figlio di Bari. La causa ha avuto origine da un volo cancellato per la tratta Milano Linate Bari del 12 agosto 2022, e la richiesta di compensazione pecuniaria avanzata ammontava a 500 euro. Dopo un'attenta analisi delle difese e delle prove presentate da entrambe le parti, il Giudice ha respinto le eccezioni sollevate dalla difesa e ha accettato la richiesta di compensazione pecuniaria. Il Giudice ha ritenuto Ita Airways responsabile della cancellazione del volo.
La sentenza sottolinea l'importanza della tutela dei diritti dei passeggeri aerei e conferma che i vettori aerei sono tenuti a risarcire i passeggeri in caso di cancellazione del volo, a meno che non possano dimostrare il ricorso a circostanze eccezionali.
La decisione del Giudice di Pace di Milano rappresenta un importante precedente giuridico nella salvaguardia dei diritti dei passeggeri aerei e sottolinea l'importanza della corretta applicazione delle normative in materia di trasporto aereo.
«La recente sentenza emessa dal Giudice di Pace di Milano – commentano da ItaliaRimborso – rappresenta una vittoria significativa per i passeggeri aerei e conferma il nostro impegno costante nel garantire la tutela dei loro diritti. Siamo lieti che il Giudice abbia riconosciuto la validità della nostra richiesta di compensazione pecuniaria. Questa decisione sottolinea l'importanza della trasparenza e della responsabilità da parte delle compagnie aeree nel gestire le cancellazioni dei voli e nel risarcire adeguatamente i passeggeri per i disagi subiti. La sentenza riafferma anche il principio fondamentale che i vettori aerei sono tenuti a fornire assistenza e compensazione ai passeggeri in caso di cancellazione del volo, a meno che non possano dimostrare il ricorso a circostanze eccezionali».
La claim company italiana poi prosegue: «Continueremo a vigilare attentamente sul rispetto di tali normative e ad agire in difesa dei diritti dei passeggeri aerei. ItaliaRimborso rimane impegnata a garantire un'assistenza completa e una rappresentanza efficace per tutti coloro che subiscono disagi durante i viaggi aerei».
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