Redazione
Pd. "L’amministrazione comunale rispetti la sentenza del TAR e non tradisca le famiglie residenti nelle contrade”
In questi anni il destino delle contrade oggetto di variante di recupero è stato purtroppo al centro di una perenne strumentalizzazione politica e di speculazione sulla pelle dei residenti.
Con la scorsa amministrazione di centrosinistra, dopo quasi venti anni di colpevole immobilismo, si è dato impulso alla definizione delle pratiche di condono per il rilascio del permesso di costruire in sanatoria. Naturalmente, dopo diversi anni di assenza di iniziativa e trascuratezza burocratica, è emerso che molte situazioni necessitavano di essere approfondite mediante azioni finalizzate a ripristinare lo stato dei luoghi che le rendessero compatibili con le domande di condono e al contempo fissavano anche una serie di costi per oneri concessori e oblativi previsti dalla legge.
Per questo l’autorevole sentenza del TAR di Lecce ha rappresentato una novità importante che se applicata farebbe risparmiare molto denaro alle famiglie in attesa del rilascio del permesso a costruire in sanatoria e anche a quelle che hanno già provveduto a versare l’intero ammontare degli oneri.
Infatti secondo il TAR, a seguito di verifiche, il computo degli oneri concessori calcolati dall’ufficio urbanistica del Comune di Brindisi era errato e così ha provveduto con sentenza a ricalcolare il dovuto, tagliando in maniera consistente le richieste economiche d’ufficio.
L’amministrazione comunale di centrodestra però ha bocciato questo orientamento del TAR e per questo, con apposita delibera di Giunta Comunale, ha chiesto al Consiglio di Stato la cancellazione degli effetti della sentenza.
È un comportamento davvero paradossale e contraddittorio da parte di coloro che negli scorsi anni, come il vicesindaco Massimiliano Oggiano, l’assessore Gianluca Quarta e il Presidente del Consiglio Gabriele Antonino, hanno protestato per i costi esorbitanti delle opere di urbanizzazione primaria e secondaria delle contrade, che sono finanziate direttamente proprio dagli oneri concessori applicati ai residenti, ed oggi tentano di cancellare il pronunciamento da parte di un tribunale chiaramente favorevole nei confronti dei residenti.
Ancora una volta si tradiscono le aspettative di tanti residenti delle contrade che negli scorsi anni sono stati illusi con promesse e soluzioni alla portata che invece questa volta ha dato il TAR di Lecce.
Perciò, insieme ai colleghi Denise Aggiano, Lino Luperti, Alessandro Antonino e Michelangelo Greco, mediante apposito ordine del giorno da discutere nel prossimo Consiglio Comunale, abbiamo chiesto l’annullamento in autotutela della delibera di Giunta Comunale che prevede l’impugnazione della sentenza del TAR, affinché gli effetti della stessa diventino irrevocabili per procedere così ad un generale ricalcolo delle richieste di finora erogate ai residenti delle contrade perimetrate con varianti di recupero.
Francesco Cannalire consigliere comunale Pd Brindisi
Al Presidente del Consiglio Comunale
Gabriele Antonino
Sede
ORDINE DEL GIORNO
Oggetto:Oneri concessori per permessi a costruire in sanatoria; ritiro in autotutela delibera di Giunta Comunale n. 83 del 29.03.2024.
I Consiglieri Comunali,
premesso che nel gennaio 2021 veniva notificato al Comune di Brindisi, il ricorso 112/21 al T.A.R. Puglia - sede di Lecce, per l’annullamento, di atti e provvedimenti del settore Urbanistica e Governo del territorio, relativi alla determinazione definitiva degli importi oblativi e concessori per la sanatoria delle opere edilizie abusive, le modalità di pagamento del contributo di concessione oltre al computo per oblazione, oneri di urbanizzazione e costo di costruzione in riferimento ad un immobile compreso in una delle varianti di recupero perimetrate con delibera di Giunta Regionale n. 816 del 21.6.2005 recante “Brindisi - Variante recupero insediamenti abusivi comparti Torre Rossa, Betlemme, Tuturano, Montenegro e Sant’Elia. Delibere. C.C. n. 118 del 27.7.2000 e C.C. n. 183 del 27.11.2000”;
premesso che nello specifico, il Tribunale Amministrativo disponeva la verifica dei costi di oblazione, dei costi di costruzione e degli oneri di urbanizzazione quantificati dal settore urbanistica per la definizione dalla pratica oggetto di condono edilizio;
considerato che a seguito di apposita verifica, il Tribunale amministrativo regionale dimostrava il “maggiore importo richiesto dal Comune, frutto dell’errata applicazione della normativa di riferimento” per cui accoglieva il ricorso della ricorrente e disponeva in favore della stessa, la riduzione dell’ammontare delle somme da riconoscere a titolo di oblazione, di costi di costruzione e di oneri di urbanizzazione;
considerato che con nota 9786/2024 il Dirigente del settore Urbanistica e Governo del Territorio trasmetteva una relazione controdeduttiva al fine di proporre appello avverso la sentenza n. 74/2024 del TAR Puglia - sede di Lecce;
visto che a seguito della relazione del Dirigente del Settore Urbanistica, scaturivano una serie di comunicazioni tra il Dirigente all’Urbanistica e il Dirigente alla Civica Avvocatura, in cui emergeva la volontà e la necessità di adire il Consiglio di Stato contro la sentenza emessa dal T.A.R. Puglia - sede di Lecce, eccependo “talune considerazioni” rispetto alla relazione del verificatore nominato dal T.A.R. Lecce;
ritenuto che nel passato, a più riprese, diversi componenti dell’attuale amministrazione comunale hanno utilizzato l’argomento della riduzione degli oneri concessori nelle contrade oggetto di variante di recupero come un impegno irrinunciabile ed esclusivo qualora avessero assunto il governo della città;
considerato che finanche il programma politico-amministrativo dell’attuale amministrazione comunale di centrodestra contiene un riferimento in tal senso;
valutato che l’eventuale irrevocabilità degli effetti della sentenza del T.A.R. in parola porterebbe indubbi benefici economici a tante famiglie tuttora sotto pressione, con esposizioni debitorie consistenti, per la definizione dell’iter burocratico per la conformità alle leggi urbanistiche della propria abitazione;
tutto ciò premesso,
impegnano il Sindaco e la Giunta a ritirare in autotutela la delibera di Giunta Comunale n. 83 del 29 marzo 2024 che prevede di impugnare presso il Consiglio di Stato la sentenza T.A.R. Puglia – sede di Lecce n. 74/2024 e per effetto di questa sentenza, aggiornare le tariffe per gli oneri concessori previsti per la definizione e il rilascio dei permessi a costruire in sanatoria prevedendo il rimborso agli utenti che hanno già ritirato tali provvedimenti con un calcolo evidentemente errato degli oneri così come evidenziato dal Tribunale Amministrativo Regionale.
Brindisi 15 aprile 2024
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A fuoco un furgone mentre è in viaggio
Furgone in fiamme sulla 379 nei pressi dello svincolo per Santa Sabina. Erano circa le ore 7, quando un furgone che viaggiava sulla superstrada per Bari ha preso fuoco. Il conducente ha avuto il tempo di accostare e mettersi in salvo che le fiamme lo hanno avvolto e distrutto. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco e la Polstrada.
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In relazione all’intervista rilasciata nei giorni scorsi dal signor Sindaco e dal consigliere comunale Cesaria, riguardante l’installazione di 12 defibrillatori perché Mesagne diventi “città cardioprotetta”, ci permetta di esprimere a Lei e alla cittadinanza alcuni dubbi:
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l’11 settembre del 2022, con grande clamore mediatico, è stato comunicato agli organi di stampa e alla cittadinanza che entro qualche settimana sarebbero stati installati 12 DAE; e i 12 DAE di cui parla il sindaco nell’ultima intervista sono, forse, gli stessi pubblicizzati nel 2022, come nella migliore commedia all’italiana? Sarà forse un caso che allora (2022) la notizia abbia preceduto di qualche settimana le elezioni politiche, oggi (2024) preceda quelle comunali?
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La rete di cardioprotezione non può esaurirsi con la semplice installazione di 1 o più DAE, ma deve essere sempre preceduta dalla necessaria formazione di un certo numero di volontari “laici”, cioè non sanitari, per il corretto uso di tale dispositivo in situazioni di emergenza. Quante persone sono state formate dall’amministrazione che lei presiede in questi ultimi 2 anni?
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Conosce il signor Sindaco la legge 116 del 2021 “Disposizioni in materia di utilizzo dei defibrillatori semiautomatici”? Sembra proprio di no, come sembra ignorarla il delegato alle politiche sanitarie, cosa ancora più grave essendo lo stesso un sanitario. Per essere più chiari, tale Legge prevede che ogni DAE debba far parte di una rete pubblica, gestita dalla Centrale Operativa di competenza territoriale, ala quale va trasmessa l’esatta ubicazione del DAE, il modello, l’omologazione etc, a garanzia e tutela del cittadino che ne avesse bisogno. Ci risulta che l’Amministrazione Comunale abbia saltato a piè pari questo passaggio, non solo riguardo l’unico DAE installato al momento, ma anche tutti gli altri dispositivi di cui dovrebbe farsi carico, come ad esempio, quelli presenti negli impianti sportivi comunali.
Per quanto tempo ancora questa Amministrazione abuserà della nostra pazienza (ci perdoni Cicerone), TRASFORMANDO I BISOGNI SANITARI DELLA POPOLAZIONE IN SPOT ELETTORALE?
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Gdf. Concessionario vende 620 automobili e non versa le tasse
Altro punto messo a segno dalla Guardia di Finanza che ha scoperto un evasore totale del fisco per 1 milione e 400mila euro. Si tratta di un concessionario della provincia di Brindisi che dal 2018 al 2022 ha venduto 620 autovetture senza presentare la dichiarazione dei redditi e versare un euro al fisco.
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Torre Guaceto all'Expo Levante per 4 giorni di sensibilizzazione
Sono centinaia gli utenti accolti presso lo stand curato dalla riserva d Torre Guaceto in collaborazione con quella di Porto Cesareo presso il padiglione dedicato al mare dell’Expo Levante a Bari. Numerosi gli incontri pubblici organizzati, da quello sul cicloturismo a quello dedicato ai ragazzi per la sicurezza stradale.
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Arriva anche a Brindisi il nuovo tour della migliore Pink Floyd tribute band in Europa
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VINITALY: COLDIRETTI PUGLIA, PRIMITIVO IN TOP TEN VINI PIÙ VENDUTI; VINCONO I VINI AUTOCTONI.
A Casa Coldiretti la classifica delle bottiglie che crescono maggiormente nei consumi.
Il Primitivo pugliese è nella top ten dei vini autoctoni che fanno segnare i maggiori incrementi delle vendite, a conferma di una scelta sempre più territoriale nei gusti degli italiani. E’ quanto emerge dall’analisi della Coldiretti Puglia, sulla base dei dati Circana, in occasione del Vinitaly dove a Casa Coldiretti sono stati esposti i vini della top ten delle bottiglie che in Italia sono cresciute maggiormente nei consumi.
All’ottavo posto c’è proprio il primo vino rosso della classifica, il Primitivo della Puglia con un aumento delle vendite del 5,2%, un risultato apprezzabile che segna un tangibile cambiamento nelle abitudini di consumo degli italiani che in tempo di tensioni internazionali – sottolinea la Coldiretti Puglia – premiano anche negli acquisti di vino le produzioni legate al territorio, da quelle più blasonate a quelle che negli ultimi anni hanno saputo conquistarsi un fiorente mercato.
L’aumento delle vendite dei vini autoctoni – continua Coldiretti – è in netta controtendenza rispetto all’andamento complessivo delle vendite di vino che nel 2023 hanno fatto registrare un calo in volume del 3,3%, segnale del fatto che il futuro del Vigneto Italia dipende dalla capacità di promuovere e tutelare le distintività territoriali.
Si tratta della conferma – sottolinea la Coldiretti regionale – della alta qualità offerta dalla Puglia grazie alla biodiversità e alla tradizione millenaria della viticoltura tricolore. “Il vino testimonia un processo di rigenerazione realizzato da un sistema di imprese che si è posto l’obiettivo – dichiara Alfonso Cavallo, presidente di Coldiretti Puglia – di offrire nel bicchiere un intero territorio fatto del patrimonio genetico dei suoi vitigni, delle sue ricchezze endogene, del clima, di paesaggio, di testimonianze artistiche e naturali. Si tratta di un patrimonio di innovazione e competitività acquisite che va tutelato dagli attacchi dell’agropirateria che colpisce anche la Puglia ed i nostri vini sono a forte rischio imitazione. Ecco a cosa servono i marchi di qualità, a difenderci dagli attacchi dei falsari e a valorizzare la tipicità e la localizzazione del prodotto. La rintracciabilità ed i marchi, peraltro, non sono meri principi teorici e filosofici, piuttosto valori economici che le imprese agricole e l’intero territorio di produzione devono saper difendere e promuovere”.
Si stima tra l’altro che il vino offra durante l’anno opportunità di lavoro ad un milione e duecentocinquantamila italiani tra quanti sono impegnati direttamente in vigne, cantine e nella distribuzione commerciale, ma anche in attività connesse, di servizio e nell’indotto che si sono estese negli ambiti più diversi: dall’industria vetraria a quella dei tappi, dai trasporti alle assicurazioni, da quella degli accessori, come cavatappi e sciabole, dai vivai agli imballaggi, dalla ricerca e formazione alla divulgazione, dall’enoturismo alla cosmetica e al mercato del benessere, dall’editoria alla pubblicità, dai programmi software fino alle bioenergie ottenute dai residui di potatura e dai sottoprodotti della vinificazione (vinacce e raspi).
HEINEKEN APRE LE SELEZIONI PER 10 GIOVANI LAUREATI
GIOVANI E LAVORO - HEINEKEN APRE LE SELEZIONI PER 10 GIOVANI LAUREATI STEM CON LA NUOVA HEINEKEN MASSAFRA ACADEMY.
NASCE HEINEKEN MASSAFRA ACADEMY
PER FORMARE LA NUOVA GENERAZIONE DI BIRRAI DI DOMANI.
- Partono dal Birrificio di Massafra in Puglia le selezioni per 10 giovani laureati STEM che abbiano voglia di far parte della nuova generazione di birrai di HEINEKEN Italia
- Previsti 10 posti con contratto a tempo determinato di 12 mesi e la possibilità di continuare a lavorare in azienda in Italia o intraprendere un percorso a livello internazionale al termine della formazione
- Il percorso di training-on-the-job ha come sede protagonista il Birrificio di Massafra, il secondo più grande birrificio in Italia e polo della produzione di birra per la Puglia e tutto il Sud
- C’è tempo fino al 20 maggio per inviare la candidatura online su: undefined
HEINEKEN apre le porte a 10 giovani di talento nel birrificio di Massafra (TA),il secondo più grande birrificio in Italia e polo della produzione di birra per la Puglia e tutto il Sud.
È qui infatti che nasce la HEINEKEN Massafra Academy, il nuovo percorso di formazione di eccellenza di HEINEKEN Italia nell’ambito della supply chain che ha l’obiettivo di formare i “Next Brewer Generation” del Paese. Il programma offre un trampolino di lancio per i giovani desiderosi di entrare nel mondo della produzione birraia, con concrete opportunità di carriera all'interno dell’azienda di birra leader in Italia, con il 40% dei volumi e il 32% di quota di mercato, che dà lavoro a più di 2.000 persone.
“In HEINEKEN puntiamo molto sulla formazione per far crescere e valorizzare le nostre risorse, dare loro stabilità e prospettive, per tracciare insieme nuove strade e guidare il cambiamento – ha spiegato Teresa Ferro, People Director di HEINEKEN Italia. Con HEINEKEN Massafra Academy, vogliamo offrire alle nuove generazioni gli strumenti e le competenze necessarie per diventare i Next BrewerGeneration del Paese, grazie a un percorso entusiasmante e stimolante che rispecchi lo stile e i principi dell’azienda. Il nostro obiettivo è investire sulle persone, a partire dai giovani e dal Sud Italia: vogliamo sviluppare le capacità di questi ragazzi, investire sulle loro attitudini e incoraggiarli a mettersi alla prova, identificando obiettivi chiari e orizzonti ben definiti. Con la nuova HEINEKEN Massafra Academy, presso il birrificio dove nel 1974 è cominciata la storia di Heineken in Italia, offriremo un percorso sfidante per formare i maestri birrai del futuro con opportunità di carriera sia sul territorio nazionale che all’estero”.
I candidati ideali sono giovani neolaureati STEM – o laureati da un anno con un’esperienza di stage fino a 6 mesi in altre realtà – con una eccellente padronanza dell’inglese e disposizione alla mobilità, che incarnino i valori e la visione di HEINEKEN: empatia, ambizione, mentalità mirata alla crescita e spirito d'iniziativa. I requisiti di formazione universitaria sono invece di giovani provenienti da facoltà di ingegneria chimica, meccanica, elettrica, energetica, automazione o gestionale, con competenze digitali spiccate.
La prima tranche di selezione è prevista per il mese di maggio. Seguirà un evento di selezione in presenza nel Birrificio di Massafra a fine maggio, che prevede oltre ai colloqui, sfide di gruppo mirate ad incoraggiare creatività e proattività in un contesto professionale. Dal 1° luglio, i 10 giovani selezionati faranno il loro ingresso in HEINEKEN Italia per iniziare il percorso formativo al termine del quale è prevista la possibilità di inserimento con un contratto a tempo indeterminato in Italia o a livello internazionale.
Per candidarsi c’è tempo fino al 20 maggio 2024.
Mesagne. Raduno motociclistico riuscitissimo e apprezzato
Questa mattina a Mesagne c'è stato in piazza Vittorio Emanule II un mega raduno di motociclette di diversi loghi organizzato dal Messapia motoclub. Dalla Vespa alle Harley Davinson, dalle Moto Guzzi alle Honda. Il tutto per la gioia degli appassionati e bimbi che non hanno perso l'occasione di fare qualche foto con la moto "prediletta".
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“Brindisi – Comune a sostegno dei donatori di vita"
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