Redazione

In questi anni il destino delle contrade oggetto di variante di recupero è stato purtroppo al centro di una perenne strumentalizzazione politica e di speculazione sulla pelle dei residenti.

Con la scorsa amministrazione di centrosinistra, dopo quasi venti anni di colpevole immobilismo, si è dato impulso alla definizione delle pratiche di condono per il rilascio del permesso di costruire in sanatoria. Naturalmente, dopo diversi anni di assenza di iniziativa e trascuratezza burocratica, è emerso che molte situazioni necessitavano di essere approfondite mediante azioni finalizzate a ripristinare lo stato dei luoghi che le rendessero compatibili con le domande di condono e al contempo fissavano anche una serie di costi per oneri concessori e oblativi previsti dalla legge.

Per questo l’autorevole sentenza del TAR di Lecce ha rappresentato una novità importante che se applicata farebbe risparmiare molto denaro alle famiglie in attesa del rilascio del permesso a costruire in sanatoria e anche a quelle che hanno già provveduto a versare l’intero ammontare degli oneri.

Infatti secondo il TAR, a seguito di verifiche, il computo degli oneri concessori calcolati dall’ufficio urbanistica del Comune di Brindisi era errato e così ha provveduto con sentenza a ricalcolare il dovuto, tagliando in maniera consistente le richieste economiche d’ufficio.

L’amministrazione comunale di centrodestra però ha bocciato questo orientamento del TAR e per questo, con apposita delibera di Giunta Comunale, ha chiesto al Consiglio di Stato la cancellazione degli effetti della sentenza.

È un comportamento davvero paradossale e contraddittorio da parte di coloro che negli scorsi anni, come il vicesindaco Massimiliano Oggiano, l’assessore Gianluca Quarta e il Presidente del Consiglio Gabriele Antonino, hanno protestato per i costi esorbitanti delle opere di urbanizzazione primaria e secondaria delle contrade, che sono finanziate direttamente proprio dagli oneri concessori applicati ai residenti, ed oggi tentano di cancellare il pronunciamento da parte di un tribunale chiaramente favorevole nei confronti dei residenti.

Ancora una volta si tradiscono le aspettative di tanti residenti delle contrade che negli scorsi anni sono stati illusi con promesse e soluzioni alla portata che invece questa volta ha dato il TAR di Lecce.

Perciò, insieme ai colleghi Denise Aggiano, Lino Luperti, Alessandro Antonino e Michelangelo Greco, mediante apposito ordine del giorno da discutere nel prossimo Consiglio Comunale, abbiamo chiesto l’annullamento in autotutela della delibera di Giunta Comunale che prevede l’impugnazione della sentenza del TAR, affinché gli effetti della stessa diventino irrevocabili per procedere così ad un generale ricalcolo delle richieste di finora erogate ai residenti delle contrade perimetrate con varianti di recupero.

Francesco Cannalire consigliere comunale Pd Brindisi

 

 

Al Presidente del Consiglio Comunale

Gabriele Antonino

Sede

ORDINE DEL GIORNO

Oggetto:Oneri concessori per permessi a costruire in sanatoria; ritiro in autotutela delibera di Giunta Comunale n. 83 del 29.03.2024.

I Consiglieri Comunali,

premesso che nel gennaio 2021 veniva notificato al Comune di Brindisi, il ricorso 112/21 al T.A.R. Puglia - sede di Lecce, per l’annullamento, di atti e provvedimenti del settore Urbanistica e Governo del territorio, relativi alla determinazione definitiva degli importi oblativi e concessori per la sanatoria delle opere edilizie abusive, le modalità di pagamento del contributo di concessione oltre al computo per oblazione, oneri di urbanizzazione e costo di costruzione in riferimento ad un immobile compreso in una delle varianti di recupero perimetrate con delibera di Giunta Regionale n. 816 del 21.6.2005 recante “Brindisi - Variante recupero insediamenti abusivi comparti Torre Rossa, Betlemme, Tuturano, Montenegro e Sant’Elia. Delibere. C.C. n. 118 del 27.7.2000 e C.C. n. 183 del 27.11.2000”;

premesso che nello specifico, il Tribunale Amministrativo disponeva la verifica dei costi di oblazione, dei costi di costruzione e degli oneri di urbanizzazione quantificati dal settore urbanistica per la definizione dalla pratica oggetto di condono edilizio;

considerato che a seguito di apposita verifica, il Tribunale amministrativo regionale dimostrava il “maggiore importo richiesto dal Comune, frutto dell’errata applicazione della normativa di riferimento” per cui accoglieva il ricorso della ricorrente e disponeva in favore della stessa, la riduzione dell’ammontare delle somme da riconoscere a titolo di oblazione, di costi di costruzione e di oneri di urbanizzazione;

considerato che con nota 9786/2024 il Dirigente del settore Urbanistica e Governo del Territorio trasmetteva una relazione controdeduttiva al fine di proporre appello avverso la sentenza n. 74/2024 del TAR Puglia - sede di Lecce;

visto che a seguito della relazione del Dirigente del Settore Urbanistica, scaturivano una serie di comunicazioni tra il Dirigente all’Urbanistica e il Dirigente alla Civica Avvocatura, in cui emergeva la volontà e la necessità di adire il Consiglio di Stato contro la sentenza emessa dal T.A.R. Puglia - sede di Lecce, eccependo “talune considerazioni” rispetto alla relazione del verificatore nominato dal T.A.R. Lecce;

ritenuto che nel passato, a più riprese, diversi componenti dell’attuale amministrazione comunale hanno utilizzato l’argomento della riduzione degli oneri concessori nelle contrade oggetto di variante di recupero come un impegno irrinunciabile ed esclusivo qualora avessero assunto il governo della città;

considerato che finanche il programma politico-amministrativo dell’attuale amministrazione comunale di centrodestra contiene un riferimento in tal senso;

valutato che l’eventuale irrevocabilità degli effetti della sentenza del T.A.R. in parola porterebbe indubbi benefici economici a tante famiglie tuttora sotto pressione, con esposizioni debitorie consistenti, per la definizione dell’iter burocratico per la conformità alle leggi urbanistiche della propria abitazione;

tutto ciò premesso,

 

impegnano il Sindaco e la Giunta a ritirare in autotutela la delibera di Giunta Comunale n. 83 del 29 marzo 2024 che prevede di impugnare presso il Consiglio di Stato la sentenza T.A.R. Puglia – sede di Lecce n. 74/2024 e per effetto di questa sentenza, aggiornare le tariffe per gli oneri concessori previsti per la definizione e il rilascio dei permessi a costruire in sanatoria prevedendo il rimborso agli utenti che hanno già ritirato tali provvedimenti con un calcolo evidentemente errato degli oneri così come evidenziato dal Tribunale Amministrativo Regionale.

Brindisi 15 aprile 2024

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Furgone in fiamme sulla 379 nei pressi dello svincolo per Santa Sabina. Erano circa le ore 7, quando un furgone che viaggiava sulla superstrada per Bari ha preso fuoco. Il conducente ha avuto il tempo di accostare e mettersi in salvo che le fiamme lo hanno avvolto e distrutto. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco e la Polstrada. 

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In relazione all’intervista rilasciata nei giorni scorsi dal signor Sindaco e dal consigliere comunale Cesaria, riguardante l’installazione di 12 defibrillatori perché Mesagne diventi “città cardioprotetta”, ci permetta di esprimere a Lei  e alla cittadinanza alcuni dubbi:

  •  l’11 settembre del 2022, con grande clamore mediatico, è stato comunicato agli organi di stampa e alla cittadinanza che entro qualche settimana sarebbero stati installati 12 DAE; e i 12 DAE di cui parla il sindaco nell’ultima intervista sono, forse, gli stessi pubblicizzati nel 2022, come nella migliore commedia all’italiana? Sarà forse un caso che allora (2022) la notizia abbia preceduto di qualche settimana le elezioni politiche, oggi (2024) preceda quelle comunali?

  • La rete di cardioprotezione non può esaurirsi con la semplice installazione di 1 o più DAE, ma deve essere sempre preceduta dalla necessaria formazione di un certo numero di volontari “laici”, cioè non sanitari, per il corretto uso di tale dispositivo in situazioni di emergenza. Quante persone sono state formate dall’amministrazione che lei presiede in questi ultimi 2 anni?

  • Conosce il signor Sindaco la legge 116 del 2021 “Disposizioni in materia di utilizzo dei defibrillatori semiautomatici”? Sembra proprio di no, come sembra ignorarla il delegato alle politiche sanitarie, cosa ancora più grave essendo lo stesso un sanitario.  Per essere più chiari, tale Legge prevede che ogni DAE debba far parte di una rete pubblica, gestita dalla Centrale Operativa di competenza territoriale, ala quale va trasmessa l’esatta ubicazione del DAE, il modello, l’omologazione etc, a garanzia e tutela del cittadino che ne avesse bisogno. Ci risulta che l’Amministrazione Comunale abbia saltato a piè pari questo passaggio, non solo riguardo l’unico DAE installato al momento, ma anche tutti gli altri dispositivi di cui dovrebbe farsi carico, come ad esempio, quelli presenti negli impianti sportivi comunali.

 

Per quanto tempo ancora questa Amministrazione abuserà della nostra pazienza (ci perdoni Cicerone), TRASFORMANDO I BISOGNI SANITARI DELLA POPOLAZIONE IN SPOT ELETTORALE?

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Altro punto messo a segno dalla Guardia di Finanza che ha scoperto un evasore totale del fisco per 1 milione e 400mila euro. Si tratta di un concessionario della provincia di Brindisi che dal 2018 al 2022 ha venduto 620 autovetture senza presentare la dichiarazione dei redditi e versare un euro al fisco. 

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Sono centinaia gli utenti accolti presso lo stand curato dalla riserva d Torre Guaceto in collaborazione con quella di Porto Cesareo presso il padiglione dedicato al mare dell’Expo Levante a Bari. Numerosi gli incontri pubblici organizzati, da quello sul cicloturismo a quello dedicato ai ragazzi per la sicurezza stradale. 

Il Consorzio di Gestione di Torre Guaceto è tornato nella fiera che ogni anno espone il meglio delle competenze e delle bellezze pugliesi a Bari. 
“Iniziative come la partecipazione a questi eventi – ha dichiarato il presidente del Consorzio di Gestione di Torre Guaceto, Rocky Malatesta – sono importanti perché ci permettono di intercettare un pubblico molto variegato prima che venga da noi in riserva, di spiegargli come viverla in modo sostenibile e di fare sensibilizzazione sui più disparati temi”. 
Partire da argomenti apparentemente distanti da quello della tutela ambientale per stimolare il pubblico al rispetto delle regole e, quindi, della natura e di se stessi. 
Oltre all’ordinaria accoglienza e attività di informazione fatta presso lo stand dedicato, il Consorzio di Gestione di Torre Guaceto ha infatti ospitato nella giornata di sabato un incontro pubblico curato dall’associazione Fiab Bari per la promozione del turismo lento fatto su due ruote e, nella giornata di domenica, un evento dall’associazione Motoclub Bari che ha presentato la campagna “Basta un clic” pensata per portare il tema della sicurezza stradale nelle scuole. 
“Ci siamo messi a disposizione - ha concluso Malatesta -, di chi, come queste due realtà, ogni giorno si dedica al benessere dell’ambiente e delle nostre comunità. Dobbiamo amare di più la natura e viverla sempre maggiormente con rispetto e stare al fianco dei nostri ragazzi, incentivare il rispetto delle regole anche su strada, perché spesso basta un attimo per andare incontro a danni irreparabili”.

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Mercoledì 17 aprile nona attesissima data dei Big One con il tour 50 Years Of the Dark Side 2024. Appuntamento alle 21.00 al Teatro Verdi con il nuovo spettacolo della popolare formazione veronese, consacrata dalla critica come la migliore tribute band dei Pink Floyd in EuropaDiciassette concerti fino a maggio in alcuni dei più importanti teatri italiani: uno spettacolare show con cui i Big One celebrano i 50 anni di The Dark Side Of The Moon. Uscito il primo marzo del 1973 e continuamente celebrato come uno dei capolavori della storia del rock, bestseller per eccellenza degli anni '70 e quarto album più venduto della storia del pop, il disco dei Pink Floyd non è mai caduto nel dimenticatoio grazie a studi, ricorrenze, tributi e rivisitazioni. Una di queste è opera dei Big One, che dal vivo eseguiranno integralmente l'album insieme ad altri classici dei Pink Floyd, alcuni dei quali epici e mai suonati dal vivo neanche da Roger Waters, David Gilmour, Richard Wright e Nick Mason
 
Il Dark Side Tour arriva in un periodo particolarmente fortunato per i Big One: lo scorso 10 gennaio hanno avuto un doppio sold out al Blue Note, il tempio della musica a Milano; la loro versione di Comfortably Numb tratta dal DVD Live at Valle dei Templi in Agrigento ha superato le 500.000 visualizzazioni su YouTube; hanno già in calendario a novembre un nuovo tour in Olanda - uno dei paesi europei nei quali sono più presenti. I Big One infatti sono l'unica tribute band del genere a essere chiamata da vari anni in Nord Europa, merito anche dei loro stage show avveniristici: anche il Dark Side Tour si avvarrà di audio, luci e video di altissimo livello, perfettamente in armonia con l’immaginario dei Pink Floyd. 
 
Big One sono nati nel 2005, sono stati protagonisti di spettacolari tour italiani ed esteri grazie ai quali la critica li ha consacrati come la migliore tribute band floydiana in Europa. Durante quasi vent'anni di attività hanno attinto a piene mani dai classici di tutta la produzione dei Pink Floyd, spaziando dal periodo psichedelico di fine anni '60 fino agli album più recenti, riproponendo in maniera fedele sonorità e arrangiamenti con i quali David Gilmour, Roger Waters, Syd Barrett, Nick Mason e Rick Wright hanno fatto la storia del rock. Ricorda il chitarrista e cantante Leonardo De Muzio: "Siamo l’unico gruppo italiano a suonare questo genere nel Nord Europa, questo ci lusinga molto. Siamo diventati un vero riferimento in quei paesi molto diversi dall’Italia, dove la gente conosce molto più in profondità la musica dei Pink Floyd, non vuole ascoltare solo le hit e ama i brani meno conosciuti".
 
Le prossime date del tour prevedono Lecce (Teatro Apollo, 18 aprile), Bari (Teatro Team, 19 aprile), Potenza (Teatro Don Bosco, 20 aprile), Napoli (Teatro Acacia, 21 aprile), Bologna (Teatro Duse, 8 maggio), Legnano (Teatro Tirinnanzi, 10 maggio), Varese (Teatro Città di Varese, 11 maggio), Milano (Teatro Nazionale, 12 maggio). Biglietti in vendita sul circuito Ticketone. 
 

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VINITALY: COLDIRETTI PUGLIA, PRIMITIVO IN TOP TEN VINI PIÙ VENDUTI; VINCONO I VINI AUTOCTONI.

A Casa Coldiretti la classifica delle bottiglie che crescono maggiormente nei consumi.

Il Primitivo pugliese è nella top ten dei vini autoctoni che fanno segnare i maggiori incrementi delle vendite, a conferma di una scelta sempre più territoriale nei gusti degli italiani. E’ quanto emerge dall’analisi della Coldiretti Puglia, sulla base dei dati Circana, in occasione del Vinitaly dove a Casa Coldiretti sono stati esposti i vini della top ten delle bottiglie che in Italia sono cresciute maggiormente nei consumi.

All’ottavo posto c’è proprio il primo vino rosso della classifica, il Primitivo della Puglia con un aumento delle vendite del 5,2%, un risultato apprezzabile che segna un tangibile cambiamento nelle abitudini di consumo degli italiani che in tempo di tensioni internazionali – sottolinea la Coldiretti Puglia – premiano anche negli acquisti di vino le produzioni legate al territorio, da quelle più blasonate a quelle che negli ultimi anni hanno saputo conquistarsi un fiorente mercato.  

L’aumento delle vendite dei vini autoctoni – continua Coldiretti – è in netta controtendenza rispetto all’andamento complessivo delle vendite di vino che nel 2023 hanno fatto registrare un calo in volume del 3,3%, segnale del fatto che il futuro del Vigneto Italia dipende dalla capacità di promuovere e tutelare le distintività territoriali.

Si tratta della conferma – sottolinea la Coldiretti regionale – della alta qualità offerta dalla Puglia grazie alla biodiversità e alla tradizione millenaria della viticoltura tricolore. “Il vino testimonia un processo di rigenerazione realizzato da un sistema di imprese che si è posto l’obiettivo – dichiara Alfonso Cavallo, presidente di Coldiretti Puglia – di offrire nel bicchiere un intero territorio fatto del patrimonio genetico dei suoi vitigni, delle sue ricchezze endogene, del clima, di paesaggio, di testimonianze artistiche e naturali. Si tratta di un patrimonio di innovazione e competitività acquisite che va tutelato dagli attacchi dell’agropirateria che colpisce anche la Puglia ed i nostri vini sono a forte rischio imitazione. Ecco a cosa servono i marchi di qualità, a difenderci dagli attacchi dei falsari e a valorizzare la tipicità e la localizzazione del prodotto. La rintracciabilità ed i marchi, peraltro, non sono meri principi teorici e filosofici, piuttosto valori economici che le imprese agricole e l’intero territorio di produzione devono saper difendere e promuovere”.

Si stima tra l’altro che il vino offra durante l’anno opportunità di lavoro ad un milione e duecentocinquantamila italiani tra quanti sono impegnati direttamente in vigne, cantine e nella distribuzione commerciale, ma anche in attività connesse, di servizio e nell’indotto che si sono estese negli ambiti più diversi: dall’industria vetraria a quella dei tappi, dai trasporti alle assicurazioni, da quella degli accessori, come cavatappi e sciabole, dai vivai agli imballaggi, dalla ricerca e formazione alla divulgazione, dall’enoturismo alla cosmetica e al mercato del benessere, dall’editoria alla pubblicità, dai programmi software fino alle bioenergie ottenute dai residui di potatura e dai sottoprodotti della vinificazione (vinacce e raspi).

GIOVANI E LAVORO - HEINEKEN APRE LE SELEZIONI PER 10 GIOVANI LAUREATI STEM CON LA NUOVA HEINEKEN MASSAFRA ACADEMY.

NASCE HEINEKEN MASSAFRA ACADEMY

PER FORMARE LA NUOVA GENERAZIONE DI BIRRAI DI DOMANI.

 

  • Partono dal Birrificio di Massafra in Puglia le selezioni per 10 giovani laureati STEM che abbiano voglia di far parte della nuova generazione di birrai di HEINEKEN Italia
  • Previsti 10 posti con contratto a tempo determinato di 12 mesi e la possibilità di continuare a lavorare in azienda in Italia o intraprendere un percorso a livello internazionale al termine della formazione
  • Il percorso di training-on-the-job ha come sede protagonista il Birrificio di Massafra, il secondo più grande birrificio in Italia e polo della produzione di birra per la Puglia e tutto il Sud
  • C’è tempo fino al 20 maggio per inviare la candidatura online suundefined

 HEINEKEN apre le porte a 10 giovani di talento nel birrificio di Massafra (TA),il secondo più grande birrificio in Italia e polo della produzione di birra per la Puglia e tutto il Sud.

È qui infatti che nasce la HEINEKEN Massafra Academy, il nuovo percorso di formazione di eccellenza di HEINEKEN Italia nell’ambito della supply chain che ha l’obiettivo di formare i “Next Brewer Generation” del Paese. Il programma offre un trampolino di lancio per i giovani desiderosi di entrare nel mondo della produzione birraia, con concrete opportunità di carriera all'interno dell’azienda di birra leader in Italia, con il 40% dei volumi e il 32% di quota di mercato, che dà lavoro a più di 2.000 persone.

“In HEINEKEN puntiamo molto sulla formazione per far crescere e valorizzare le nostre risorse, dare loro stabilità e prospettive, per tracciare insieme nuove strade e guidare il cambiamento – ha spiegato Teresa Ferro, People Director di HEINEKEN Italia. Con HEINEKEN Massafra Academy, vogliamo offrire alle nuove generazioni gli strumenti e le competenze necessarie per diventare i Next BrewerGeneration del Paese, grazie a un percorso entusiasmante e stimolante che rispecchi lo stile e i principi dell’azienda. Il nostro obiettivo è investire sulle persone, a partire dai giovani e dal Sud Italia: vogliamo sviluppare le capacità di questi ragazzi, investire sulle loro attitudini e incoraggiarli a mettersi alla prova, identificando obiettivi chiari e orizzonti ben definiti. Con la nuova HEINEKEN Massafra Academy, presso il birrificio dove nel 1974 è cominciata la storia di Heineken in Italia, offriremo un percorso sfidante per formare i maestri birrai del futuro con opportunità di carriera sia sul territorio nazionale che all’estero”.

 I candidati ideali sono giovani neolaureati STEM – o laureati da un anno con un’esperienza di stage fino a 6 mesi in altre realtà – con una eccellente padronanza dell’inglese e disposizione alla mobilità, che incarnino i valori e la visione di HEINEKEN: empatia, ambizione, mentalità mirata alla crescita e spirito d'iniziativa. I requisiti di formazione universitaria sono invece di giovani provenienti da facoltà di ingegneria chimica, meccanica, elettrica, energetica, automazione o gestionale, con competenze digitali spiccate.

 La prima tranche di selezione è prevista per il mese di maggio. Seguirà un evento di selezione in presenza nel Birrificio di Massafra a fine maggio, che prevede oltre ai colloqui, sfide di gruppo mirate ad incoraggiare creatività e proattività in un contesto professionale. Dal 1° luglio, i 10 giovani selezionati faranno il loro ingresso in HEINEKEN Italia per iniziare il percorso formativo al termine del quale è prevista la possibilità di inserimento con un contratto a tempo indeterminato in Italia o a livello internazionale. 

Per candidarsi c’è tempo fino al 20 maggio 2024.

 

Questa mattina a Mesagne c'è stato in piazza Vittorio Emanule II un mega raduno di motociclette di diversi loghi organizzato dal Messapia motoclub. Dalla Vespa alle Harley Davinson, dalle Moto Guzzi alle Honda. Il tutto per la gioia degli appassionati e bimbi che non hanno perso l'occasione di fare qualche foto con la moto "prediletta".

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È il messaggio che da oggi, domenica 14 aprile 2024, è riportato sui pannelli stradali integrativi installati nelle strade di accesso alla città di Brindisi, inaugurati questa mattina nel corso di una cerimonia alla presenza del Sindaco di Brindisi Giuseppe Marchionna, dell’Assessore  al Decoro Urbano e LL.PP. Dott. Gianluca Quarta, sempre attento e vicino al mondo del volontariato.
 
L’Amministrazione Comunale di Brindisi, ponendosi di fatto a sostegno della mission delle associazioni del dono, ha portato a compimento l’installazione dei nuovi cartelli stradali, accogliendo con immediatezza ed efficacia la proposta pervenuta da Aido Brindisi.
 
La scopertura inaugurale dei pannelli integrativi si è tenuta in Via Appia, nei pressi del civico n. 295 dove, alle ore 11 di oggi, il primo cittadino Giuseppe Marchionna e l’Assessore Gianluca Quarta dopo un breve indirizzo di saluto dell’Amministrazione Comunale, hanno proceduto a rimuovere la copertura tra gli applausi dei responsabili e volontari di AIDO (Associazione Italiana per la Donazione Organi, Tessuti e Cellule - Gruppo Comunale “Marco Bungaro” di Brindisi ODV), delle altre associazioni di volontariato coinvolte e dei diversi cittadini presentatisi per l’occasione.  
 
L’esposizione al pubblico è coincisa con questa data poiché per il 14 aprile, il Ministero della Salute ha decretato, anche quest’anno, la indizione della Giornata Nazionale per la donazione di organi e tessuti, attraverso la promozione e diffusione della cultura del dono tramite anche le amministrazioni comunali e le associazioni di volontariato.  
 
L’obiettivo dell’iniziativa che ha visto protagonista la città di Brindisi è di sensibilizzare e permettere la diffusione di un messaggio rivolto agli utenti della strada, puntando a far crescere il numero dei potenziali donatori di organi, sangue, midollo osseo e cellule staminali e rafforzando il coordinamento con i servizi sanitari. La donazione di organi, di tessuti e cellule rappresenta un atto di solidarietà verso il prossimo, un segno di grande civiltà e di rispetto per la vita, nonché un sistema per attuare in maniera pratica e tangibile la cittadinanza responsabile. Il trapianto rappresenta un'efficace terapia per alcune gravi malattie e l'unica soluzione terapeutica per alcune patologie non altrimenti curabili.
 
Nell’occasione i vertici del Gruppo Comunale Aido Brindisi hanno voluto ribadire il più sentito ringraziamento all’Amministrazione Comunale, al Sindaco Marchionna e all’Assessore Gianluca Quarta anche a nome dei Responsabili, referenti e volontari delle Associazioni di volontariato coinvolte (ADMO, ADISCO, ADOCES, AVIS, FRATRES).

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