Redazione
Di Summa, due esemplari di Ficus magnolioides nell’elenco regionale degli Alberi Monumentali
Due esemplari di Ficus magnolioides, che si trovano nel giardino interno dell’ex ospedale Di Summa a Brindisi, sono stati inseriti ufficialmente nell’elenco degli “Alberi Monumentali della Regione Puglia”.
Il riconoscimento è arrivato a seguito della richiesta effettuata dall’Area Gestione Tecnica della Asl Brindisi alla Regione Puglia - Dipartimento Agricoltura, Sviluppo rurale e ambientale. La determina regionale, in ottemperanza alla Legge nazionale numero 10 che istituisce l’elenco degli Alberi Monumentali d’Italia (AMI), definisce e tutela queste due specie che hanno tutte le caratteristiche di monumentalità.
"Oggi, ufficialmente - commenta il direttore generale Maurizio De Nuccio - possiamo affermare che anche la città di Brindisi ha due monumenti viventi che, come tali, hanno bisogno di essere tutelati ma soprattutto ammirati. A differenza di opere scultoree, dipinti e tutto ciò che è ritenuto un monumento statico, questi due alberi sono in continua evoluzione, dinamici. Oltre ad espletare le funzioni utili alla vita degli uomini, ne sono una metafora: essi rappresentano, infatti, la solidità, la perseveranza, la voglia di libertà di crescere ed espandersi'.
Si tratta di due grandi esemplari, con età stimata intorno ai 100 anni, di alberi sempreverdi appartenenti alla famiglia delle Moraceae. È una pianta tipica delle foreste pluviali ed è conosciuta anche come “albero strangolatore”, in quanto si accresce in forma di rampicante epifita e spesso le sue radici si propagano attorno al tronco dell’ospite soppiantandolo. Ha un caratteristico aspetto esotico dovuto anche allo sviluppo, dai suoi rami, di radici aeree che arrivano sino al terreno formando, talvolta, dei “pilastri” veri e propri utili al consolidamento dei grandi rami.
In Italia si contano numerose specie monumentali, soprattutto in Sicilia e a Palermo, dove c'è un esemplare piantato nel 1864 e ritenuto dall'Accademia dei Georgofili, con i suoi 10 mila metri cubi di chioma fogliare, il più grande albero d'Europa.
Il direttore generale De Nuccio sottolinea che "la Asl, in quanto proprietaria dei terreni su cui si trovano gli alberi, è davvero lieta di questo riconoscimento. I due esemplari, però, sono patrimonio dell’umanità: presto organizzeremo iniziative per far conoscere alla cittadinanza la presenza di questi monumenti".
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SICCITÀ: COLDIRETTI PUGLIA, BENE RICHIESTA DECLARATORIA STATO CALAMITÀ PER TUTTA LA PUGLIA
Bene la richiesta di stato di calamità avanzata dalla Regione Puglia al Ministero dell’Agricoltura per i gravi danni causati dalla siccità che hanno superato 1 miliardo di euro nelle campagne pugliesi, con il forte pressing di Coldiretti che nei mesi scorsi ha denunciato quotidianamente lo stato di crisi delle aziende agricole. A darne notizia è Coldiretti Puglia, in relazione alla richiesta della Giunta regionale pugliese al Ministero dell'agricoltura dell’emissione del decreto di declaratoria per l’avversità “Siccità 2024”, verificatasi nei territori dei comuni delle province di Foggia, Bari, BAT, Brindisi, Taranto e Lecce, al fine di consentire l’accesso al Fondo di Solidarietà Nazionale.
Per la siccità e le temperature ben al di sopra della norma sin dall’inverno ne hanno fatto già le spese le clementine che sono finite al macero, compromesse – ricorda Coldiretti Puglia - dalla mancanza di acqua che ne ha inibito l’accrescimento, ma anche la produzione di grano per fare pane e pasta risulta dimezzata per effetto della prolungata siccità che ha stretto tutta la regione in una morsa per mesi causando il taglio delle rese. La crisi idrica ha determinato un calo drastico di foraggio verde nei pascoli con l’aggravio dei costi – incalza Coldiretti Puglia - per l’acquisto di mangimi per garantire l’alimentazione degli animali nelle stalle, ma anche gli apicoltori hanno dovuto dire addio ad oltre 1 vasetto di miele su 2 con le api stremate senza cibo per le fioriture azzerate, con il 60% in meno di raccolta condizionata dal caldo e dalla siccità. Ma a preoccupare – continua Coldiretti Puglia – sono le previsioni della prossima campagna di raccolta delle olive, dove si stima un crollo del 50% rispetto all’anno scorso, con effetti altrettanto gravi sulla produzione di olio extravergine.
La siccità e gli eventi estremi si sono aggiunti al rialzo dei costi di produzione con il risultato che, ad esempio, in una bottiglia di passata di pomodoro da 700 ml in vendita mediamente a 1,3 euro oltre la metà del valore (53%), secondo la Coldiretti regionale, che è il margine della distribuzione commerciale che specula con le promozioni, il 18% sono i costi di produzione industriali, il 10% è il costo della bottiglia, l’8% è il valore riconosciuto al pomodoro, il 6% ai trasporti, il 3% al tappo e all’etichetta e il 2% per la pubblicità. La Puglia è il principale polo della salsa Made in Italy nel Mezzogiorno – aggiunge Coldiretti Puglia - con oltre 19mila ettari concentrati per l’87% proprio a Foggia, leader nel comparto con 3.500 produttori di pomodoro che coltivano mediamente una superficie di oltre 17mila ettari, per una produzione di 20 milioni di quintali. Dati ragguardevoli se confrontati al resto d'Italia con i suoi 50 milioni di quintali di produzione e i 77mila ettari di superficie investita.
L’allarme caldo e siccità si è fatto grave in un 2024 con un estate torrida dopo Il giugno più caldo di sempre, quando secondo i nuovi dati di Isac Cnr i primi cinque mesi dell’anno si collocano in testa alla classifica dei più caldi, con oltre un grado e mezzo in più rispetto alla media dal 1800 ad oggi, un’anomalia di +1,67° al Sud. Un trend che ha candidato il 2024 nella top ten degli anni più roventi negli ultimi due secoli che si concentra nell’ultimo decennio e comprende nell’ordine il 2023, il 2022 il 2018, il 2015, il 2014, il 2019 e il 2020, secondo le elaborazioni Coldiretti.
Ma serve una stretta anche sulla gestione dell’acqua in Puglia – insiste Coldiretti Puglia - dove i campi e le stalle sono stretti nella morsa dell’emergenza siccità, a partire dalla mancanza delle manutenzioni ordinarie e straordinarie per cui comunque agli agricoltori vengono recapitate le cartelle pazze, ma lo stesso vale per le opere irrigue di cui molte sono incomplete, spesso in stato precario, con perdite non più sostenibili e anche gli invasi realizzati hanno necessità di essere riqualificati, ampliati e resi idonei per una moderna distribuzione sull’area regionale. Per Coldiretti Puglia si deve andare anche oltre l’emergenza, perché a causa delle reti colabrodo va perso 1 litro di acqua su 2, uno spreco che non ci si può permettere, dall’efficientamento delle reti di adduzione e scolo al completamento impianti incompiuti, dalla manutenzione straordinaria degli impianti irrigui collettivi, pozzi compresi e delle reti di distribuzione di acqua potabile nelle aree rurali al rinnovo degli accordi con le Regioni Basilicata e Molise, dall’ampliamento e messa a regime di impianti idonei per una moderna distribuzione sull’area regionale alla questione annosa dei consorzi di bonifica commissariati.
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I poliziotti hanno arrestato due cittadini stranieri
Nel pomeriggio del 2 ottobre scorso, la Polizia di Stato di Brindisi ha arrestato due cittadini stranieri, in esecuzione di altrettanti provvedimenti giudiziari.
In particolare, i due uomini sono stati individuati durante il servizio organizzato dal Questore Giampietro Lionetti, in occasione del trasferimento dei migranti ospitati presso l’ex dormitorio comunale, che sarà interessato da lavori di ristrutturazione, alla luce delle criticità strutturali accertate dal Comune di Brindisi. La ricollocazione dei cittadini stranieri presso una struttura tensostatica appositamente realizzata nell’area adiacente al dormitorio, è avvenuta senza criticità per l’ordine e la sicurezza pubblica, grazie al coinvolgimento di personale di Polizia di Stato, Carabinieri, Guardia di Finanza e Polizia Locale.
Durante le operazioni, si è provveduto all’espletamento di tutte le attività connesse alla verifica della posizione amministrativa dei cittadini extracomunitari. Ed è proprio durante i controlli effettuati dall’Ufficio Immigrazione della Questura, che è emerso che un uomo di 35 anni, originario della Guinea Bissau, doveva scontare una pena corrispondente a 4 anni e 1 mese di reclusione, per reati in materia di stupefacenti e contro il patrimonio, e che un altro 43enne, originario del Burkina Faso, doveva scontare una pena di 3 mesi di reclusione per porto abusivo di arma e invasione di terreni.
Così, gli agenti della DIGOS hanno eseguito i provvedimenti ed i due uomini sono stati condotti presso la locale casa circondariale.
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A San Vito convegno su “Disabilità e progetto di vita, un nuovo concetto di welfare”
“Disabilità e progetto di vita, un nuovo concetto di welfare” è stato il tema del convegno svoltosi ieri pomeriggio, 2 ottobre, presso il Chiostro dei Domenicani a San Vito dei Normanni, a cura del dott. Dario Siciliano, Garante dei Diritti delle Persone con Disabilità di San Vito dei Normanni. Si è trattato di una prima riflessione offerta da diverse angolazioni sullo strumento normativo varato nel maggio scorso e organizzato in collaborazione con il Comune di San Vito dei Normanni, il Forum Terzo Settore Puglia ed Anffas. Ad intervenire il sindaco della Città, prof.ssa Silvana Errico, il dott. Franco Colizzi (Psichiatra e psicoterapeuta), la dott.ssa Serena Basile (Assistente sociale Anffas Taranto), il dott. Francesco Parisi (Portavoce Forum Terzo Settore Brindisi) ed il dottor Francesco Cavallo (Fisiatra), con in sala, fra l’attento pubblico. l’assessore Alessandra Pannella e la presidente della III Commissione consiliare Maila Cavaliere. L’articolato confronto determinato dalle diverse angolature professionali ed esperienziali ha consentito di analizzare questo nuovo strumento non solo da un punto di vista tecnico, ma anche leggendo le norme alla luce della Convenzione Onu sui diritti delle persone con disabilità, mai dimenticando che questo nuovo strumento si inserisce nel sistema di welfare che sta cambiando da welfare assistenziale a welfare comunitario. Nell’ampia riflessione è emersa anche l’importanza della sfida tecnologica-assistenziale per l’inclusione delle persone con disabilità. «È emerso il dato già noto che si tratta di uno strumento tanto importante, quanto complicato – ha commentato a conclusione dell’incontro dott. Dario Siciliano, Garante dei Diritti delle Persone con Disabilità di San Vito dei Normanni -. L’importante in questi mesi è tenere alta l’attenzione, confrontarsi sulla complessità delle disposizioni, tradurre in possibili percorsi le norme, per trovarsi pronti all’entrata in vigore delle norme, previsto il 1° gennaio del 2026».
AQP: "Lavori per migliorare il servizio. Possibili disagi in alcune vie del Comune di Torre Santa Susanna"
- Acquedotto Pugliese sta effettuando interventi per il miglioramento del servizio nell’abitato di Torre Santa Susanna (BR). I lavori riguardano l’installazione di nuove opere acquedottistiche.
Per consentire l’esecuzione dei lavori, sarà necessario sospendere temporaneamente la normale erogazione idrica il 7 ottobre 2024 nelle seguenti vie del Comune di Torre Santa Susanna (BR): via Leonardo Da Vinci, via Cavour e via Pio X.
La sospensione avrà la durata di 8 ore, a partire dalle ore 9:00 con ripristino alle ore 17:00.
Disagi saranno avvertiti esclusivamente negli stabili sprovvisti di autoclave e riserva idrica o con insufficiente capacità di accumulo.
Acquedotto Pugliese raccomanda i residenti dell’area interessata di razionalizzare i consumi, evitando gli usi non prioritari dell’acqua nelle ore interessate dall’interruzione idrica. I consumi, infatti, costituiscono una variabile fondamentale per evitare eventuali disagi.
Per informazioni:
- numero verde 800.735.735
- www.aqp.it (sezione “Che acqua fa? Lavori sulla rete”)
- X, account @AcquedottoP
Acquedotto Pugliese, inoltre, offre ai cittadini la possibilità di ricevere direttamente e gratuitamente, in tempo reale, al proprio indirizzo di posta elettronica, le informazioni relative alle sospensioni del servizio, aderendo al servizio di newsletter “myaqpaggiorna”.
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Giornata degli Animali: Enpa lancia campagna affidi temporanei. Il 5 e 6 ottobre, volontari in oltre 100 piazze italiane
Questo weekend torna la Giornata degli Animali Enpa, dedicata quest’anno agli affidi temporanei, un tema cruciale per migliorare il benessere degli animali in attesa di una famiglia definitiva. Il 5 e il 6 ottobre, i volontari dell’Ente Nazionale Protezione Animali saranno presenti in oltre 100 piazze italiane con numerosi eventi, attività, banchetti e presenteranno la campagna "Adoption Box” sugli affidi temporanei. Inoltre torna anche quest’anno dal 1 al 31 ottobre la piazza virtuale su Amazon.it, con Radio Kiss Kiss media partner.
Il concept della campagna Enpa gioca provocatoriamente sul concetto dei cofanetti regalo, ormai famosi per offrire esperienze di vario tipo. Ma le "Adoption Box" Enpa non sono regali, non sono attività da fare tra un impegno e l’altro o da regalare ad un compleanno, sono piuttosto strumenti divulgativi per incuriosire e invitare le persone a scoprire un’esperienza intensa, significativa, profonda e impattante: l’affido temporaneo. Accogliere temporaneamente un cane o un gatto può trasformare profondamente la prospettiva e la consapevolezza delle persone, offrendo al contempo agli animali un'opportunità concreta di trovare una casa definitiva. Inoltre, chi aderirà alla campagna Enpa riceverà il supporto di Ultima Pet Food, che fornirà il cibo per l'animale, e una copertura assicurativa di responsabilità civile per l’intera durata dell’affido.
Carla Rocchi, Presidente nazionale Enpa, afferma: "Trovare buone adozioni è sempre più difficile, poiché spesso manca una piena consapevolezza di cosa significhi prendersi cura di un animale. Con gli affidi temporanei, vogliamo da un lato colmare questa mancanza, offrendo alle persone un’opportunità coinvolgente e trasformativa, e dall’altro dare agli animali maggiori possibilità di prepararsi al meglio per la loro futura casa definitiva. È un'esperienza che permette di fare una vera differenza nella vita degli animali, vivendo al contempo un percorso profondamente ricco e significativo.”
Cos’è l’affido temporaneo?
Gli affidi temporanei sono una forma di volontariato fondamentale per migliorare il benessere degli animali in attesa di adozione definitiva. Ma cosa significa, esattamente? In pratica, consiste nel prendersi cura di un animale per un periodo limitato, ospitandolo in casa propria fino a quando non trova una famiglia permanente. Questo passaggio è importante perché permette all’animale di vivere in un ambiente domestico, riducendo lo stress rispetto alla vita in rifugio.
Perché sono importanti gli affidi temporanei?
Quando un animale viene adottato, cambia completamente ambiente e deve adattarsi a nuovi odori, spazi e persone. Questo può essere molto stressante. L’affido temporaneo lo aiuta a fare esperienze positive in casa, abituandolo a una vita familiare e riducendo il rischio di comportamenti problematici che potrebbero farlo tornare indietro. In altre parole, l’affido temporaneo prepara l'animale per l’adozione definitiva, abbassando il livello di stress legato a questo passaggio.
Chi può fare un affido temporaneo?
L’affido temporaneo è adatto a chiunque voglia aiutare un animale, anche senza impegnarsi in un’adozione definitiva. È perfetto per le famiglie che vorrebbero avere un’esperienza con un animale ma non sono pronte a un impegno a lungo termine. Attraverso l’affido, si può fare la differenza nel periodo più delicato della vita di un animale, che va dalla permanenza in rifugio fino all’arrivo in una nuova casa.
Come funziona l’affido temporaneo?
Per partecipare, c'è un iter simile a quello di un'adozione definitiva: si valuta l’idoneità della famiglia e dell’ambiente, per garantire il benessere dell’animale. In alcuni casi, come le emergenze legate ai cuccioli o agli animali con bisogni speciali, l’affido temporaneo permette di alleggerire il carico dei rifugi, garantendo agli animali cure e attenzioni costanti in un ambiente più sereno. Inoltre, durante l’affido si può contribuire al miglioramento del loro comportamento, rendendoli più adottabili.
Non c’è il rischio che l’animale si affezioni e soffra?
Al contrario, l’affido temporaneo aumenta in maniera significativa le possibilità di adozione definitiva per l’animale. Non solo perché chi lo accoglie in affido potrebbe decidere di adottarlo definitivamente, ma anche perché parte del processo prevede l'impegno a cercare una casa permanente. Attraverso la propria rete di amici, conoscenti e anche persone incontrate durante le passeggiate al parco, l’animale avrà maggiori opportunità di essere notato e adottato, molto più che restando chiuso in un box con tanti altri.
Durante l’affido, l’animale imparerà a conoscere il contesto di una casa, prenderà confidenza con il guinzaglio, le passeggiate e i ritmi della vita familiare, che sono ben diversi da quelli di un rifugio. Per questo motivo, riteniamo che i benefici in termini di socializzazione e preparazione all’adozione siano nettamente superiori al rischio che l’animale possa soffrire durante il periodo di distacco. Inoltre, verrà effettuata una selezione preliminare per valutare il carattere dell’animale, assicurandosi che sia adatto a questa esperienza.
Come si può dare la propria disponibilità?
Partecipare è semplice: basta visitare il sito undefined , verificare la compatibilità con l'animale che si desidera accogliere e contattare la sezione ENPA di riferimento per organizzare un appuntamento
Piazza virtuale su Amazon.it
In parallelo per la Giornata degli Animali, dal 1 al 31 ottobre 2024, Enpa lancia la piazza virtuale su Amazon.it, dove è possibile acquistare cibo e prodotti per gli animali accolti nei rifugi ENPA. Basta visitare www.amazon.it/enpa, selezionare i prodotti da donare e completare l’acquisto: i beni verranno inviati ai magazzini ENPA e distribuiti in tutta Italia in base alle necessità dei rifugi.
Anche quest’anno, Radio Kiss Kiss è media partner dell’evento, contribuendo a diffondere il messaggio di solidarietà attraverso i suoi canali radio, TV e digital.
Per ulteriori informazioni sull'iniziativa e sulle piazze italiane dove trovare i volontari, visita www.enpa.org/giornatadeglianimali.
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Pd. “Le dimissioni dell’amministratore della BMS, Gianvito Morelli, alimentano una serie di dubbi"
“Le dimissioni dell’amministratore della BMS, Gianvito Morelli, alimentano una serie di dubbi e di interrogativi per le modalità utilizzate e per i tempi della decisione. Solo qualche giorno addietro infatti il consiglio comunale era stato chiamato, a nostro avviso irritualmente, a dare disposizioni all’amministratore di attivare la procedura di composizione negoziata e alla giunta di prorogare i servizi svolti della BMS per il Comune. Ad oggi non ci sono evidenze e decisioni in tal senso, consolidando quindi una colpevole inottemperanza, da parte di giunta e amministratore, delle determinazioni del Consiglio comunale.
È chiaro che i dubbi, tecnici e politici, sollevati dalle minoranze durante il dibattito consiliare, abbiano destato preoccupazione e provocato un ulteriore approfondimento della questione della partecipata tra la maggioranza e nella BMS.
Ovviamente non passa inosservato che prima un revisore dei conti, con l’astensione dal parere di regolarità, ed oggi l’amministratore unico, con le dimissioni, prendano le distanze da un percorso amministrativo che forse solo qualcuno nella maggioranza di centrodestra reputa l’unica ancora di salvezza per la società in house.
Gli ostacoli riscontrati finora fanno intendere che, invece, la situazione è talmente compromessa da obbligare i protagonisti a prendere formalmente le distanze da queste scelte. Abbiamo posto le nostre preoccupazioni durante la conferenza dei capigruppo ma, come spesso sta capitando in questa consiliatura, abbiamo avuto la percezione, se non la certezza, che si stia sottovalutando pericolosamente la situazione critica della BMS. Ormai il grave stallo amministrativo, politico e gestionale che l’amministrazione comunale sta riversando sulla Brindisi Multiservizi, rischia di trasformarsi in un dramma sociale per i 150 lavoratori della partecipata. Se il percorso stabilito dal Consiglio Comunale è impraticabile, come fanno intuire prima il revisore dei conti e dopo l’amministratore dimissionario, lo si dica chiaramente. L’amministrazione comunale e la maggioranza di centrodestra si assumano tutte le responsabilità del fallimento delle scelte politiche assunte finora sulla pelle della BMS e nominino senza indugio un nuovo amministratore per tentare realmente il salvataggio della società.
Abbiano il coraggio perciò di convocare con urgenza il Consiglio comunale per revocare la delibera approvata il 23 settembre, che dispone la composizione negoziata, per ripianare immediatamente le perdite della società affinché si possa dare liquidità per ripagare i debiti e consentire, mediante un rigoroso piano industriale che tagli i privilegi, di rilanciare la società utilizzando tutti gli strumenti consentiti dalla legge per tutelare il posto di lavoro ai dipendenti e consentire così la continuità aziendale.”
Francesco Cannalire capogruppo consiliare PD
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LAVORO: COLDIRETTI PUGLIA, OBIETTIVO ‘INFORTUNI ZERO’; MAGLIA NERA ALLA PUGLIA IN ULTIMO QUINQUENNIO
In agricoltura in Puglia da gennaio a luglio 2024 gli infortuni mortali sono stati 5, stabili rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, mentre risultano in aumento gli infortuni sul lavoro (+3%), in una regione a forte vocazione agricola che conta oltre 1.200.000 occupati e ha bisogno di strumenti efficaci di tutela del lavoro in agricoltura. Di sicurezza e lavoro in campagna si è parlato alla Fiera del Levante con il Viceprefetto di Bari, Michelangelo Montanaro, Fulvio Longo, Direttore del Dipartimento di Prevenzione di ASL Bari, Giuseppe Gigante, Direttore Regionale INAIL PUGLIA, Rosa D’Eliseo, Comandante Provinciale dei Vigili del Fuoco di Bari.
C’è molto lavoro ancora da fare, secondo Coldiretti, mettendo in campo una doppia responsabilità, tanto sul versante del lavoro dipendente che sul versante del lavoro autonomo degli agricoltori, considerato che nel periodo 2018-2022 poco più della metà dei morti è lavoratore dipendente (53%), di cui 8 su 10 con un contratto a tempo determinato, mentre il 40% circa è un lavoratore autonomo, la stragrande maggioranza coltivatore diretto e/o familiare, sulla base dei dati Inail di marzo 2024 e la Puglia nel quinquennio risulta la regione più gravemente colpita.
“Sono due i macro-filoni di intervento, il primo indirizzato a sostenere economicamente le imprese nell’acquisto di macchine agricole “sicure” svecchiando la vetustà del parco macchine aziendali - probabilmente prima causa di infortunio nel settore - ed il secondo finalizzato a sostenere e promuovere a tutto tondo la “cultura” della sicurezza sostenendo le imprese in quella fase molto delicata della formazione sulla sicurezza che coinvolge come discenti tanto l’imprenditore che i lavoratori”, ha detto Romano Magrini, Capo Area Lavoro e Relazioni Sindacali di Coldiretti. Restano in sospeso però un paio di questioni, “la sicurezza non è raggiunta né raggiungibile semplicemente con adempimenti formali, non si arriverà mai all’obiettivo di infortuni “zero” se non si comprenderà la necessità di approcciare prima di tutto culturalmente questo problema e sarà certamente più semplice passando anche attraverso un raggiungibile livello di semplificazione amministrativa degli adempimenti formali”, ha incalzato Magrini nel sottolineare che “se davvero quello degli infortuni, soprattutto mortali, in agricoltura rappresenta un’emergenza nazionale, è necessario superare l’ostacolo (europeo) che non consente ai fondi interprofessionali di formazione continua di finanziarie attività di formazione obbligatoria in materia di sicurezza”, ha concluso Magrini.
Con il 22% delle giornate di lavoro in agricoltura sul totale nazionale - sottolinea Coldiretti Puglia – in Puglia vive un mercato del lavoro di grande valenza da tutelare, affiancando alle norme sulla legalità e sui corretti rapporti di lavoro l’approvazione “delle proposte di riforma dei reati alimentari – ha spiegato Alfonso Cavallo, presidente di Coldiretti Puglia - presentate dall’apposita commissione presieduta da Giancarlo Caselli, presidente del comitato scientifico dell’Osservatorio Agromafie promosso dalla Coldiretti. Serve intanto attuare appieno il decreto legislativo contro le pratiche sleali nel commercio alimentare, una svolta storica per combattere le speculazioni sul cibo dal campo alla tavola in una situazione in cui per ogni euro speso dai consumatori per l’acquisto di alimenti meno di 15 centesimi vanno a remunerare il prodotto agricolo”. Si aggravano così i pesanti le distorsioni dal campo alla tavola, insiste Coldiretti Puglia, visto che per ogni euro di spesa in prodotti agroalimentari freschi come frutta e verdura solo 22 centesimi arrivano al produttore agricolo ma il valore scende addirittura a 2 centesimi nel caso di quelli trasformati dal pane ai salumi fino ai formaggi.
In tema di sicurezza serve anche una stretta sulla criminalità nelle campagne spesso trasformate in un far west “con le attività criminose legate alla “stagionalità” delle produzioni – ha denunciato Pietro Piccioni, direttore di Coldiretti Puglia - con squadre ben organizzate tagliano i ceppi dell’uva da vino a marzo/aprile, rubano le ciliegie a maggio, l’uva da agosto ad ottobre, le mandorle a settembre, le olive da ottobre a dicembre, gli ortaggi tutto l’anno, ma preferiscono i carciofi brindisini e gli asparagi foggiani, dimostrando che alla base dei furti ci sono specifiche richieste di prodotti redditizi perché molto apprezzati dai mercati. Infine sradicano e portano via gli olivi monumentali perché qualcuno evidentemente li ricerca. I furti sono praticamente quotidiani tanto da aver spinto alcuni agricoltori ad organizzarsi con ronde notturne e diurne”.
Le campagne sono in balia di gruppi della criminalità, delle agromafie che fanno il paio con le ecomafie, che non si fermano – conclude Coldiretti Puglia - neppure davanti al momento di incertezza con la guerra e l’emergenza che sta arrecando gravi danni alle aziende agricole, anzi si moltiplicano i fenomeni criminali con furti di mezzi, prodotti agricoli e chilometri di fili di rame, smaltimento di rifiuti di ogni genere nei campi, poi bruciati, con un danno economico e ambientale incalcolabile.
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Pta di Mesagne, accreditamento per l’Hospice
Il Centro residenziale per Cure palliative e terapia del dolore (Hospice) del Presidio territoriale di assistenza di Mesagne ha ricevuto dalla Regione Puglia l'accreditamento istituzionale per l'avvio delle attività. La struttura della Asl Brindisi, gestita dalla cooperativa sociale La Rondine, dispone di dodici stanze di degenza con un’équipe multidisciplinare di oltre quaranta operatori.
“Finalmente questo territorio – dice il direttore generale Maurizio De Nuccio – potrà avere un centro all’avanguardia nelle cure palliative per garantire la continuità assistenziale ai malati e alle loro famiglie, con interventi di tipo medico, farmacologico, psicologico e sociosanitario. L’iter di accreditamento, ai sensi della legge regionale numero 9 del 2017 e 18 del 2020 – prosegue il DG – ha coinvolto il Dipartimento di Promozione della salute della Regione Puglia, l’Aress e il Dipartimento di Prevenzione della Asl. Per l’obiettivo raggiunto il mio ringraziamento va a loro, all’Area Gestione Tecnica, all’Area Gestione Patrimonio e a tutto lo staff della direzione generale della Asl. Ringrazio inoltre il presidente della Provincia di Brindisi Antonio Matarrelli e il Consigliere Regionale Mauro Vizzino, Presidente della 3^ Commissione Regionale Sanità, per l’impegno profuso che ha contribuito all’ottenimento di questo importante risultato”.
“L'auspicio della Direzione strategica - continua il DG - è quello di proseguire su questa strada nel migliorare e potenziare le strutture sanitarie del territorio Brindisino, affinché si possano offrire servizi maggiori e maggiore qualità assistenziale”.
L’Hospice occupa il terzo piano del Pta di Mesagne, su una superficie di circa 2mila metri quadri. Oltre alle stanze per pazienti e accompagnatori, il centro ha una zona con reception e uffici, il bar, la cucina e un soggiorno polivalente. Un’area è dedicata alle terapie, con una sala d’attesa e una stanza per colloqui. Accanto a queste, la struttura ha uno spazio per prestazioni in regime diurno, una sala multisensoriale e un locale per idroterapia, È stata, inoltre, realizzata un’area per valutazione terapie, una sala riunioni e una dedicata al personale volontario e di assistenza.
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BRINDISI FC: IN BIANCAZZURRO CANALE E NIKOLLI
Il Brindisi FC rivede la sua dotazione under. Nelle ultime ore hanno firmato per il sodalizio biancazzurro Luca Canale e Vilson Nikolli, entrambi classe 2004. La società comunica anche di aver raggiunto l’accordo per la risoluzione consensuale del contratto per i diritti alle prestazioni sportive del calciatore under Mattia Tessitore (2005), che ringrazia per l’impegno profuso e cui augura le migliori fortune per il prosieguo della carriera.
Luca Canale, pescarese terzino destro cresciuto nelle giovanili del Pescara e balzato all’attenzione dopo l’ottima stagione 2022-23 giocata con la maglia del Vastogirardi in serie D, lo scorso anno si è diviso tra le piazze di Piacenza e Chieti: esterno di grande corsa e piedi buoni, la stagione con il Vastogirardi gli ha permesso di conquistare un posto nella Nazionale della LND, allenata dall’ex Juve Giannichedda, e partecipare al prestigioso Torneo di Viareggio.
Vilson Nikolli, nato a Martina Franca e di origini albanesi, è cresciuto nella scuola calcio Esperia di Monopoli per poi vestire la maglia rossoverde della Polimnia in Promozione e contribuire alla vittoria del campionato nella stagione 2021-22. Quindi il salto di categoria e due stagioni in D con il Martina Calcio, valse in tutto 48 presenze e ottime prestazioni fatte di corsa e combattività.
Il Brindisi FC dà il benvenuto ai nuovi tesserati augurando loro di crescere e di contribuire ai successi biancazzurri.
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