di far bene e continuare la stagione. Si aggiunga un pizzico di sana umiltà e il risultato è la conseguenza. Vince il Basket Francavilla 1963 tra le mura amiche della palesta San Francesco, pareggia i conti della serie e rinvia il discorso qualificazione a gara 3. Il dress code imposto dagli organizzatori ha fatto da scenografia stilizzata al tifo organizzato caloroso e costante della serata a cui lo scrivente non si è sottratto. La maglia bianca a supporto di questi play-off è stata il provvidenziale talismano a cui aggrapparsi nei momenti difficili. Nonostante il risultato tondo, 83-69 per i locali, lo svolgimento della gara è stato pieno di ostacoli. I viaggianti sono arrivati con lo scopo ben preciso di chiudere i giochi qualificazione ma tra il dire e il fare ci sono state di mezzo le determinanti prestazioni della mano calda di Emanuele Calò, autore di 19 punti di cui 18 con 6 triple. Quella di capitan Menzione che ha trascinato compagni e tifosi ma il vero valore aggiunto è stato l'altro mesagnese, Alessandro Iaia. Per lui 17 punti in una gara da protagonista partendo dalla panchina. I biancoazzurri locali avrebbero potuto soffrire di meno se, dopo il massimo vantaggio, 25-14, non avessero concesso tre comode triple agli avversari e tanti possessi sprecati più per incapacità di gestione dei play che bravura difensiva degli avversari.Quanto ci manchi Doroty hanno pensato in tanti. Il vantaggio in doppia cifra si è ridotto a un solo punto all'intervallo lungo, 36-35 per poi trovare il vantaggio per buona parte del terzo quarto. Il Manfredonia ha avuto il limite di non assestare il colpo del ko e il trio Calò-Iaia-Menzione ha risolto la gara negli ultimi 90 secondi per la felicità dei tanti tifosi accorsi. Nelle altre gare da segnalare la passeggiata di salute del favorito Nardò di Davide Olive che liquida 60-102 l'Olimpica Cerignola e si qualifica alle semifinali con super Stella autore di 24 punti. Vittoria e qualificazione anche per la Cestistica Ostuni, vincente a Monopoli 57-73 e che affronterà in semifinale il Mola, unica squadra al momento capace di ribaltare il fattore campo. Nonostante la buona volontà in questo momento per la Petrolmenga Ceglie non c'è niente da fare. Ribaltare la sconfitta casalinga di domenica non era impresa semplice e la stagione dei gialloblu di coach Santoro termina a fine marzo contro ogni previsione. Questa sera l'impegno c'è stato e il buon avvio di gara aveva dispensato profumo di impresa. Avanti 44-35 all'intervallo lungo i cegliesi al rientro in campo hanno subito il ritorno dei molesi a cui poi hanno ceduto di schianto fino all'88-70 finale.
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