Dopo la vittoria di ieri in Coppa Puglia, sono certo che il mio Presidente mi perdonerà se per una volta svestirò i panni del cronista, mettendo da parte l’aplomb, per indossare la maglia del tifoso appassionato, quella maglietta di lacrime e sudore figlia di una vittoria tanto bella quanto meritata, che ripaga l’ambiente per gli sforzi e l’abnegazione profusi da settembre fino ad oggi.
Racconteremo, dunque, di pallavolo, di una bellissima pallavolo, ma racconteremo anche le storie di un gruppo eccezionale di ragazze, di una società “tutto cuore” e di una numerosissima coorte di tifosi che, ormai, può essere indicata senza fallo come la settima giocatrice in campo.
Ore 8.00, si parte per Maglie. Ad attendere coach Giunta e le sue ragazze c’è l’Oria, appena battuto sonoramente per 3-0 nella domenica precedente. Mi viene in mente che questo è il quarto scontro stagionale, dopo due gare ufficiali in campionato ed un’amichevole infrasettimanale. Alla vigilia della semifinale, il conto vittorie recita 3 a 0 per il Mesagne (due 3-0 ed un 3-1), quindi per incitare le ragazze mi rifaccio ad uno slogan di calcistica memoria che condivido senza intenti denigratori: “Ragazze, mi raccomando, per la mattina l’hashtag da rispettare è #nonvincetemai”. Tra sorrisi e scongiuri mi rendo conto che l’ambiente è sereno, un buon viatico per l’incontro.
La partita è di buon livello, segno che il risveglio mattutino sembra non incidere sulle nostre ragazze. Mesagne prende subito in pugno la gara, conducendo le danze e prendendo il largo con relativa tranquillità. Il primo set si chiude sul 25-15, una chiara ed evidente dimostrazione di forza. Anche il secondo set è di marca gialloblu ed è chiuso senza nessun problema sul 25-20, mentre da Surano arrivano notizie del 2-0 provvisorio di Spongano su Altamura con gli stessi parziali. Coincidenze o fatalità? Lo scopriremo solo vivendo, cantava qualcuno.
Tuttavia, mentre Spongano chiude rapidamente sul 3-0 la pratica Altamura, le ragazze di mr. Giunta cedono il terzo set alle oritane (23-25), per poi ristabilire le gerarchie nel quarto ed ultimo gioco con un perentorio 25-18 che, sommato ai parziali precedenti, racconta di una partita dominata senza nessuna possibilità di appello. L’hashtag #nonvincetemai è stato buon premonitore, quattro vittorie su quattro incontri. Per fortuna (dell’Oria) gli scontri diretti dovrebbero essere finiti, con buona pace di tutti.
A pranzo si assiste a scene strane: le ragazze alternano risate a sbadigli, borse di ghiaccio a selfie. Questa fase finale di Coppa non arriva nel momento migliore per le gialloblu, tra infortuni più o meno seri ed acciacchi fastidiosi legati all’usura di una stagione vissuta al massimo. Ma tant’è, si va avanti facendo di necessità virtù.
Tra squadra, dirigenti e tifosi, il ristorante è praticamente occupato da noi, verrebbe quasi da mettere fuori un cartello con su scritto “Chiuso per Mesagne Volley”. Tutti pranzano, ridono e scherzano. Tutti tranne uno, coach Giunta, che praticamente salta il pranzo per dedicarsi al suo giochino preferito (dopo quello di allenatore): studiare al pc tutte le traiettorie possibili di attacco, difesa, muro e statistiche strane che a molti sembrano inutili, soprattutto a questi livelli, ma che alla fine risultano essere vincenti (se si fanno un motivo ci sarà).
La finale del pomeriggio ci mette di fronte allo Spongano, padrone di casa ed organizzatore della giornata. Considerando che il primo slogan ha portato fortuna e che qui a Mesagne siamo tutti, orgogliosamente, scaramantici, mi trovo costretto a pensarne un altro e la scelta ricade sul poco originale ma sempre efficace #portiamolaacasa.
Nel primo parziale il Mesagne parte bene portandosi sul 10-7, ma viene risucchiato dalle padrone di casa che vincono per 25-23 sul rush finale. Nondimeno, il secondo set è giocato punto a punto ed anche questa volta a spuntarla sul finale sono le leccesi (25-23). Tutto sembra indicare un finale a tinte rossoblu (colori sociali dello Spongano, ndr.), quando accade quello che non ti aspetti, emozioni intense che solo lo sport riesce a regalare. Con una squadra spremuta fisicamente, Valente con le ossa rotte (nel vero senso della parola), Cristofaro uscita nel secondo set per malori e Buccini appena riconsegnata all’attività agonistica, mr. Giunta fa il miracolo, ricompattando le ragazze, suggerendo piccoli accorgimenti tattici e prendendosi la responsabilità di lanciare la giovane Longo al palleggio nel momento clou dell’incontro, consentendo ad Abbracciavento di rifiatare e ricaricare le pile per il finale (mossa che risulterà decisiva).
Mesagne inizia a martellare al centro (soprattutto con Mazzotta, 24 punti in totale per lei, un’enormità), Zurlo difende come una veterana e Fiorini garantisce quel tocco di classe ed imprevedibilità che permette alle gialloblu di pareggiare il conto set, per un doppio 23-25 che racconta di un gruppo splendido, unito più che mai, capace di raggiungere con la testa e la tecnica i traguardi che le gambe suggerivano essere impossibili da conquistare.
Si arriva al tiebreak con l’incognita della tenuta fisica. Le nubi vengono subito spazzate via da una prova “tutta cuore e classe” delle nostre ragazze, che vanno al cambio campo sul 6-8 e chiudono agevolmente sull’11-15, facendo esplodere la festa delle decine di tifosi mesagnesi accorse fino a Surano.
Una vittoria che potremmo definire epica, giunta quando nessuno se l’aspettava più, a dimostrazione che nella pallavolo una partita si chiude solo quando l’ultimo pallone cade a terra. Da questo momento in poi sarebbe impossibile fare una cronaca sensata ed oggettiva dei quindici minuti stupendi ed intensi che seguono il fischio finale. Si rincorrono abbracci, cori, brindisi e lacrime, tra le quali mi piace segnalare (e me ne assumo la responsabiltà a futura memoria in caso di “mazzate”, per dirla alla mesagnese) quelle del nostro dirigente Luigi Di Giuseppe, responsabile del settore giovanile e forse per questo tornato un po’ bambino dopo lo straordinario successo.
Il Mesagne Volley porta a casa la prima Coppa Puglia della sua storia lunga e gloriosa, rompendo il tabù di una competizione che sembrava stregata. Una vittoria assolutamente meritata, figlia dell’ottimo lavoro estivo della società (in particolare del poker d’assi Sportelli, Saponaro, Vaccaro e Giunta), di quello continuo ed attento di noi dirigenti, dell’impegno e del valore dello staff tecnico e del cuore enorme e della tecnica sopraffina delle nostre ragazze. Anche il mio #portiamolaacasa ha portato bene e per questo mi ritengo un miracolato. In caso contrario, avreste sentito parlare di me nella cronaca nera, per la scaramanzia di cui sopra.
Buona Pasqua a tutti, tifosi e non. Forza Mesagne Volley.