Sport e periferie: pubblicato il bando 2020. Un'ottima occasione di finanziamento

Luglio 30, 2020 1929

calcio bambiniLa Presidenza del Consiglio dei Ministri, Ufficio per lo sport, ha pubblicato il bando “Sport e periferie 2020”,

per la selezione ed il finanziamento di interventi di ristrutturazione/nuova costruzione degli impianti sportivi.

La domanda di partecipazione al bando dovrà essere presentata a partire dalle ore 10.00 del giorno 20 luglio 2020 fino alle ore 10.00 del 30 settembre 2020.

Il bando Sport e periferie 2020

Ricordiamo che l’Ufficio dello sport della Presidenza del CdM attraverso il bando finanzia gli interventi di:

  • realizzazione e rigenerazione di impianti sportivi, localizzati nelle aree svantaggiate e nelle periferie urbane;
  • acquisto di attrezzature sportive;
  • completamento ed adeguamento di impianti sportivi esistenti.

L’importo del contributo erogato per ciascun intervento non può essere superiore a €700.000, pena l’esclusione dalla procedura.

Le risorse per il 2020

Le risorse destinate al finanziamento degli interventi previsti dal Fondo sport e periferie di cui al presente “Bando Sport e Periferie”, ammontano complessivamente ad € 140.000.000,00, di cui:

  • € 100.000.000,00 a valere sulle risorse disponibili per l’anno 2020 sul capitolo 937 “Fondo sport e periferie” del CDR 17 “sport” del bilancio autonomo della Presidenza del Consiglio dei Ministri;
  • € 40.000.000,00 a valere sulle risorse provenienti dal Fondo per lo sviluppo e la coesione (programmazione FSC 2014-2020). Gli interventi finanziati a valere sulle risorse del Fondo “FSC 2014-2020” dovranno tenere conto dei vincoli di destinazione previsti dalla disciplina relativa alla gestione del Fondo per lo sviluppo e la coesione.

Beneficiari

Possono presentare domanda di finanziamento:

  • le Regioni, le Province/Città Metropolitane, i Comuni;
  • i seguenti soggetti non aventi fini di lucro:
    • federazioni sportive nazionali, discipline sportive associate;
    • associazioni e società sportive dilettantistiche;
    • enti di promozione sportiva;
    • enti religiosi civilmente riconosciuti.

Per quanto concerne le Federazioni, le discipline sportive associate e gli enti di promozione sportiva si specifica che la richiesta deve essere avanzata esclusivamente dagli organismi sportivi nazionali e non dalle rispettive articolazioni e/o rappresentanze territoriali.

La domanda

La domanda di contributo deve essere inserita sull’apposita piattaforma informatica  a partire dalle ore 10:00 del giorno 20 luglio 2020, compilando regolarmente tutti i campi previsti.

La graduatoria include, così come previsto dal paragrafo 11 del bando, gli interventi oggetto di finanziamento e gli interventi non finanziati con l’indicazione del punteggio totalizzato.

La procedura è interamente guidata e consta delle seguenti 3 fasi:

  1. registrazione sulla piattaforma e acquisizione delle credenziali di accesso (login e password);
  2. accesso alla piattaforma e compilazione della domanda da parte dei soggetti preventivamente registrati;
  3. invio della domanda e ricezione della ricevuta di conferma di corretto inoltro.

All’atto dell’inserimento della domanda, deve essere altresì allegata la seguente documentazione:

  1.  relazione descrittiva della ipotizzata modalità di gestione dell’impianto, che evidenzi anche gli effetti di miglioramento del tessuto sociale di riferimento, al fine di garantirne una maggiore e certa fruibilità nell’arco dell’intera giornata, di promozione dei valori delle pari opportunità, di favorire la diffusione dei principi di non discriminazione, inclusione sociale, partecipazione dei soggetti disabili, delle minoranze etniche e di altri gruppi socialmente vulnerabili;
  2. stima dei costi di gestione e manutenzione su base annua dell’impianto oggetto dell’intervento e relativa sostenibilità. La predetta relazione dovrà contenere la descrizione puntuale degli interventi e dei risultati attesi; l’indicatore utilizzato per la misurazione dei risultati, dovrà essere corredato da tavole illustrative ed elaborati tecnico-economici e dal programma attuativo degli stessi;
  3. progetto definitivo o esecutivo, redatto ai sensi dell’articolo 23 del decreto legislativo 18 aprile 2016, n. 50;
  4. verifica preventiva e validazione del livello di progettazione presentato, ai sensi dell’articolo 26 del decreto legislativo 18 aprile 2016, n. 50;
  5. delibera di approvazione dell’intervento, se il proponente è un ente pubblico;
  6. atti autorizzativi, pareri e altri atti comunque denominati, già rilasciati dagli enti competenti.

Criteri di selezione

Il punteggio massimo conseguibile è pari a 100 punti.

La selezione delle richieste di intervento da finanziare avviene secondo i seguenti criteri:

  1. indice di vulnerabilità sociale e materiale del Comune in cui è localizzato l’intervento: l’indice si riferisce all’esposizione di alcune fasce di popolazione a situazioni di rischio, inteso come incertezza della propria condizione sociale ed economica e prende in considerazione gli indicatori elementari; l’indicatore per ogni Comune è indicato nella mappa-rischi Istat, con riferimento alla popolazione dell’anno 2018, fino ad un massimo di 25 punti;
  2. indice di sostenibilità ambientale, intesa quale capacità di miglioramento dell’efficienza energetica attraverso l’impiego di apposita tecnologia e l’utilizzo di fonti rinnovabili/materiali ecocompatibili, fino ad un massimo di 25 punti;
  3. indice di contribuzione da parte del proponente, inteso quale percentuale delle risorse finanziarie eventualmente apportate rispetto al costo totale del progetto, fino ad un massimo di 10 punti;
  4. livello di progettazione, inteso quale grado di analiticità degli elaborati tecnici ovvero quale livello della progettazione redatto ai sensi dell’articolo 23 del decreto legislativo 18 aprile 2016, n. 50, fino ad un massimo di 15 punti;
  5. grado di definizione del piano di attività di gestione dell’impianto, ivi compresi i profili manutentivi, al fine di garantirne la più ampia e certa fruibilità dell’impianto nell’arco dell’intera giornata, di promuovere i valori delle pari opportunità, di favorire la diffusione di principi di non discriminazione, inclusione sociale, partecipazione dei soggetti disabili, delle minoranze etniche e di altri gruppi socialmente vulnerabili: fino ad un massimo di 25 punti.