“Portiamo Brigida nella nazionale di paradressage”
“Portiamo Brigida nella nazionale di paradressage”. È il titolo del progetto partito a Mesagne per cercare di portare l’atleta ai massimi livelli nazionali. L’iniziativa ha avuto l’appoggio anche del sindaco di Mesagne, Toni Matarrelli, che ha sollecitato la sua comunità a sostenere la richiesta affinché il sogno di Brigida si possa realizzare. Si tratta di una raccolta fondi per permettere alla cavallerizza salentina, affetta da sindrome da regressione caudale, di continuare ad allenarsi e puntare prima ai campionati italiani e poi alle Paralimpiadi. “Brigida Nigro, salentina, ha 24 anni ed è affetta dalla nascita da sindrome di regressione caudale, una patologia che non le permette di camminare e infatti la carrozzina è sempre stata la sua compagna di viaggio”, ha spiegato il maestro di equitazione, Marcello Ostuni -. Il suo temperamento volitivo e la sua fiducia nell’equitazione, nel centro “Acqua2o” di Mesagne, hanno cambiato per sempre il destino di entrambi”. A raccontare la storia è la stessa Brigida. “Sono nata con un raro disturbo dello sviluppo”, ha spiegato l’atleta -. In poche parole: mi mancano tre anelli della colonna vertebrale. E da lì in poi il mio midollo spinale è interrotto. Cosa vuol dire? Che con le mie gambe posso farci poco e nulla. Anzi nulla, se non star seduta in carrozzina, naturalmente. E da quando ho memoria, la carrozzina è stata la mia compagna di viaggio”. Il centro “Acqua2o” è stato tra i primi “nell'Italia meridionale ad avviare corsi di riabilitazione equestre, ad oggi contiamo più di trenta ragazzi, e Brigida è stata la nostra prima allieva”, ha ricordato l’istruttore.
Così, Brigida si è voluta misurare nel paradressage, una disciplina equestre che consiste in una gara di addestramento; competizioni che si disputano a livello regionale, nazionale fino ad arrivare alle Paralimpiadi. “A tutti noi è stato subito chiaro che ci trovavamo di fronte ad un talento eccezionale così come era altrettanto chiaro che Brigida era una ragazzina che amava le sfide, anche quelle che sembravano impossibili per chiunque altro. Abbiamo iniziato con le competizioni locali, in Salento, per arrivare a quelle regionali raggiungendo risultati incredibili”, ha sottolineato Marcello Ostuni. Tuttavia, fino ad oggi il papà di Brigida è riuscito a supportarla in tutto e per tutto. Purtroppo, però, per affrontare questa nuova sfida, e arrivare a disputare i campionati nazionali, l’atleta ha bisogno di una mano. Ogni gara fuori dalla Puglia ha dei costi che variano tra i 1000 e i 1500 euro. “Nel 2021 – ci ha confidato Brigida - vorrei sostenere almeno 6 gare a livello nazionale così da poter competere con tanti altri cavalieri e amazzoni con il fine di migliorare, ancora di più, le mie prestazioni. È per questo che chiedo un sostegno economico. Datemi una mano a realizzare il mio piccolo grande sogno nel cassetto”. Per aiutare l’atleta è stata creata una pagina Facebook dal titolo: “Portiamo Brigida nella nazionale di Paradressage”.
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