I vincitori della Fasano-Selva nelle altre categorie.
In categoria Racing Start il fasanese Oronzo Montanaro ha vinto in casa, segnando in entrambe le manche il miglior tempo su BMW Mini JCW, davanti a Salvatore Mondino (BMW Mini Cooper S). In RS Plus, la seconda salita non ha portato fortuna a un altro fasanese, il favorito Giacomo Liuzzi, che con la sua BMW Mini Cooper S ha perso la vittoria in casa cui puntava. È stata così l’altoatesina Selina Prantl (BMW Mini Challenge Evo) a confermarsi in stato di grazia, aggiudicandosi la gara davanti a Francesco Savoia (Peugeot 106 S16). Un’altra pilota locale, in questo caso Anna Maria Fumo di Martina Franca (Peugeot 308), ha vinto la classifica in Gruppo RS Cup, battendo Andrea Palazzo su BMW Mini JCW. Stupefacente la Volkswagen Golf Mk7 a motore Audi 5 cilindri sovralimentato di Giuseppe Aragona: il pilota calabrese ha battuto tutti in Gruppo E1, staccando di ben 16”7 Alessandro Tortora su Peugeot 106 Turbo. Bene anche il salernitano Salvatore Tortora in Gruppo TCR, vincitore con la sua Peugeot 308 Sport davanti a Luca Tosino (Audi RS3 LMS). Niente affatto scontata è stata la vittoria del foggiano Lucio Peruggini (Ferrari 488 Challenge Evo, sopra nella foto Rainieri) sul suo più forte avversario, il romano Marco Iacoangeli (BMW Z4), battuto di soli 2”76. Strada spianata, invece, per la AR1-Furore 4C a motore Zytek 3 litri, che il teramano Marco Gramenzi ha portato alla vittoria in Gruppo E2SH davanti a Amedeo Pancotti (BMW M539).
Nell’Italiano Velocità Montagna si conferma Colucci. Mercuri vince la gara delle Bicilindriche.
La monoposto Formula Arcobaleno di Antonio Colucci ha portato alla vittoria il pilota fasanese, che ha concluso in testa entrambe le manche. La somma dei tempi vede Colucci netto vincitore, davanti a Paolo Garzia (Citroen Saxo vts) e Antonino Germanò (Peugeot 106 S16), che in questo ordine hanno confermato il risultato delle prove di ieri. Tra le Bicilindriche, il calabrese Angelo Mercuri si è aggiudicato la gara davanti a Pasquale Pastore (entrambi su Fiat 500) e a Donato Argentiero (Fiat Giannini 650 NP).
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