Nonostante il morale sia altissimo per la buona partenza della prima squadra e per le ottime prestazioni delle formazioni giovanili, la settimana che ha preceduto la delicata sfida di domenica non è stata semplicissima per mr. Rampino, che ha dovuto fare i conti con un’infermeria piuttosto intasata e che scioglierà i dubbi di formazione, soprattutto per quanto riguarda il ruolo di libero, solo nelle ultime ore.
Pochi dubbi, invece, per il ruolo di palleggiatrice, con Abbracciavento e Longo che continuano il loro importante percorso di crescita sotto le cure attente dello staff mesagnese. Ottima partenza sia per Carla Abbracciavento, prodotto della “cantera” gialloblu e ormai al secondo anno da titolare, che per Erika Longo, giovanissima numero due, per il terzo anno alla corte del presidente Sportelli, che si sta ritagliando un ruolo sempre più importante in prima squadra e nelle formazioni giovanili.
Erika, è il tuo terzo anno a Mesagne. Ormai inizi a sentirti a casa?
Sì, è il mio terzo anno qui a Mesagne e sento ormai di far parte di questa grande famiglia. Sono orgogliosa della società e di me stessa e sono sicura di poter crescere pallavolisticamente e umanamente grazie ad ogni singolo dirigente e ad ogni singola compagna della mia squadra. Vorrei ringraziare, inoltre, la mia vecchia coach Lucia Chionna per avermi dato l'opportunità di intraprendere questo magnifico percorso.
Carla, cresciuta nel vivaio mesagnese ed ancora giovanissima, cosa si prova ad avere "sulle spalle" una squadra così esperta?
Per me è un onore poter avere sulle spalle una squadra così esperta, perché questo mi permette di crescere sia dal punto di vista tecnico che umano. Vuol dire avere grandi responsabilità, ma al tempo stesso grandi soddisfazioni. Inoltre essendo cresciuta nel vivaio mesagnese è per me importante dare il massimo e lottare per i colori che rappresentano la mia città.
Un pregio ed un difetto dell’altra.
Erika: Carla è una persona fantastica. È una ragazza apparentemente timida, perché in realtà è simpaticissima e solare. Da lei posso solo imparare, è un po' la mia guida.
Carla: Erika non molla mai, è una persona molto decisa ed è una dote che apprezzo tantissimo. A volte è un po’ testarda, ma è proprio questo che le permette di non arrendersi mai.
Mauro Poci