Redazione
La mountain bike in Puglia ai nastri di partenza di una nuova stagione
Mountain bike che passione! Le ruote grasse in Puglia continuano a conquistare una massa crescente di appassionati sia tra gli adulti che tra i giovani. In tale contesto si inquadra il varo del nuovo circuito Challenge Mtb XCP Puglia dedicato alle granfondo e alle mediofondo che affianca il Challenge XCO Puglia (dedicato alla disciplina olimpica del cross country) e al Challenge dei Centri Storici (gare cross country in notturna) perché la mountain bike pugliese vuole alzare sempre di più l’asticella nell’intento di ammaliare ed ampliare la community degli amanti delle ruote tacchettate tra location collaudate e nuove scoperte in giro per la regione.
Per il Challenge Mtb XCP Puglia, lo start domenica 20 febbraio da Ruvo di Puglia dove si sta per alzare il sipario su una nuova gara del calendario off-road pugliese: la Mediofondo All Bike Corgom, alla sua prima edizione.
Gli organizzatori del Team All Bike Ruvo di Puglia sono fiduciosi di una vasta partecipazione e i numeri danno conferma di ciò: 350 iscritti di cui 153 abbonati che concorrono al Challenge Mtb XCP Puglia (otto prove da febbraio ad agosto, compresa quella di Ruvo).
Il percorso di gara misura 25 chilometri da compiere due volte ed è completamente sterrato con un dislivello totale di circa 750 metri interessando le zone del Parco dell’Alta Murgia e dell’agro del comune di Ruvo di Puglia, i boschi Patanella e Polvino, oltre alle località di La Cavallerizza e Jazzo del Demonio. Ritrovo e verifica iscrizioni (a partire dalle 7:30), partenza (alle 9:30) e arrivo sono fissati all'interno della location Dimora Corte Girasoli a Ruvo di Puglia sulla strada vicinale Polvino Modesti (nr. 356).
“Finalmente si parte, le nostre gare rappresentano una risorsa preziosa per il territorio e per il nostro movimento ciclistico. Quello di Ruvo di Puglia è un percorso vario e molto veloce con alternanza di tratti tecnici, strappi duri e single track tra panorami mozzafiato. Abbiamo avuto un alto indice di gradimento di questo tracciato da parte di coloro che lo hanno provato in questi giorni. Avremo al via la Rolling Bike di Paolo Colonna e della new entry, ex stradista, Pierpaolo Ficara” ha spiegato Mimmo Del Vecchio componente della commissione fuoristrada regionale FCI Puglia.
Da lunedì 21 febbraio riapertura della Biblioteca comunale
Lunedì 21 febbraio dalle 8.00 le porte della Biblioteca comunale “Giovanni Calò” in vico Castello a Francavilla Fontana torneranno ad aprirsi per accogliere quanti vorranno trascorrere momenti di studio o di lettura.
“La riapertura al pubblico della Biblioteca è una buona notizia per la comunità francavillese. Nel pieno della pandemia – spiega il Sindaco Antonello Denuzzo – abbiamo realizzato gli interventi previsti e superato tutte le difficoltà che inevitabilmente accompagnano lavori di questa portata.”
La Biblioteca comunale sarà aperta dal lunedì al venerdì con orario continuato dalle 08.00 alle 20.00 e il sabato mattina dalle 7.30 alle 13.30.
Durante l’orario di apertura al pubblico sarà possibile usufruire degli spazi dedicati allo studio, accedere al prestito bibliotecario e prendere parte alle attività promosse dal nuovo soggetto co-gestore Museion.
L’utenza troverà nella Biblioteca un nuovo allestimento degli spazi, una ampia e attrezzata sala conferenze, un angolo riservato esclusivamente ai più piccoli e aree polifunzionali arredate con uno stile moderno.
Al rinnovato contenitore corrisponderà l’avvio di nuovi contenuti come nel caso dei laboratori del venerdì proposti da Museion rivolti a bambini, genitori ed educatori.
“La nuova biblioteca Calò – conclude il Sindaco – si presenta come un laboratorio di comunità dove ogni francavillese potrà sentirsi a casa ed essere protagonista della vita sociale e culturale cittadina. Un luogo da presidiare e di cui avere cura che sarà il fulcro della vita culturale francavillese.”
Asl Brindisi. Report delle dosi somministrate in provincia di Brindisi
Campagna vaccinale anti Covid, il report sulle dosi somministrate al 16 febbraio 2022.
Mesagne. Muore in ambulanza, assolta Croce Amica
Si è conclusa, dopo oltre due anni e mezzo, la lunga vicenda giudiziaria che ha visto coinvolti due volontari della associazione Croce Amica di Mesagne accusati di omicidio colposo e lesioni colpose. I due imputati sono stati assistiti dagli avvocati Silvio Molfetta e Antonio Dellomonaco. La vicenda trae origine da alcuni fatti verificatisi il 12 aprile 2019 allorquando, a dire dei querelanti, durante le operazioni di trasporto di un paziente presso la propria abitazione, a seguito di dimissioni, i volontari di Croce Amica avrebbero involontariamente causato delle lesioni lievissime alla testa dell’anziano trasportato in una giornata dove le condizioni atmosferiche erano apocalittiche, con pioggia e vento e da ciò, in data 10 maggio 2019, ne sarebbe derivata la morte di quest’ultimo. L’associazione Croce Amica, fin da subito, ha respinto in tutte le sedi tali addebiti e si è mostrata unita, compatta e solidale con i propri volontari che hanno sempre osservato la massima diligenza e professionalità nel porre in essere le loro mansioni.
Ciò nonostante, la vicenda è approdata alla Procura della Repubblica di Brindisi che in data 16 dicembre 2019 ha avanzato la prima richiesta di archiviazione per essere rimasti ignoti gli autori del fatto e perché non vi è prova che il fatto sia stato commesso dagli indagati. Questo primo esito a cui è addivenuta la Procura, evidentemente, non ha soddisfatto i familiari dell’anziano signore 95enne che hanno proposto opposizione alla richiesta di archiviazione indicando con nome e cognome i due volontari della Croce Amica e chiedendo che venisse riaperta l’indagine nei loro confronti. Il gip del tribunale di Brindisi accogliendo tale richiesta, in quella sede, ordinò l’iscrizione nel registro degli indagati dei due volontari della Croce Amica ed il pm, di conseguenza, dispose una consulenza medico legale per accertare se vi fosse un nesso di causalità tra le condotte asseritamente contestate ai due volontari e la morte dell’anziano paziente.
A seguito delle indagini, il medico legale della Procura concludeva stabilendo che: “sulla scorta della documentazione esaminata, non vi sono elementi di giudizio per poter correlare, neanche in termini di concausalità, il decesso del signore con l’evento traumatico patito dallo stesso il giorno 12/04/2019”. In virtù di ciò il pm, correttamente, riteneva di avanzare, per la seconda volta, richiesta di archiviazione nei confronti dei due volontari, ma i familiari dell’anziano signore, non soddisfatti, riproponevano una ulteriore opposizione alla richiesta di archiviazione chiedendo addirittura la riesumazione del cadavere, al fine di effettuare un esame autoptico, anche supportati da una consulenza di parte. A questo punto, i due indagati, per il tramite dei propri difensori, depositando una propria consulenza di parte medico-legale e una memoria difensiva finalizzate a dimostrare l’assoluta infondatezza delle accuse, anche sulla base di alcuni elementi decisivi acquisiti attraverso attività di indagine difensiva. E siamo ad alcuni giorni fa quando il gip ritenendo di accogliere la tesi del consulente della Procura e quella dei difensori degli indagati, ha disposto l’archiviazione definitiva dell’intera vicenda ritenendo che la relazione medico legale degli eredi dell’anziano signore deceduto “non restituisce elementi sufficienti per sostenere l’accusa in giudizio, ribadendo che nessun rilevo assume l’attività integrativa di indagine richiesta”.
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Covid - 19. Oggi sono complessivamente 4269 i casi positivi in Puglia di cui 395 in provincia di Brindisi
Dati del giorno: 18 febbraio 2022
Dati complessivi
COLDIRETTI PUGLIA, 1557 ETTARI ISMEA IN VENDITA IN PUGLIA
Sono 1.557 gli ettari di terreno di proprietà di ISMEA in vendita in Puglia con agevolazioni per i giovani agricoltori, un sostegno contro la fuga di cervelli e idee green in una regione dove è forte la spinta all’innovazione e all’ingresso di giovani in agricoltura. E’ quanto afferma Coldiretti Puglia, in relazione alla possibilità di acquistare terreni attraverso la Banca delle terre (Bat) di Ismea che mette a disposizione in Puglia 71 lotti.
Si tratta di 8 terreni da 65 ettari in provincia di Bari, 6 terre per 339 ettari nella BAT, 15 a Brindisi di 246 ettari, 4 terreni con 23 ettari e 13 terre a Taranto di 407 ettari a disposizione di idee e progettualità green per lo sviluppo rurale della Puglia, spiega Coldiretti regionale.
La "Banca delle terre agricole" è stata istituita dall'art. 16 della legge 28 luglio 2016, n. 154, e costituisce l'inventario completo dei terreni agricoli che si rendono disponibili anche a seguito di abbandono dell'attività produttiva e di prepensionamenti, raccogliendo, organizzando e dando pubblicità alle informazioni necessarie sulle caratteristiche naturali, strutturali ed infrastrutturali dei medesimi, sulle modalità e condizioni di cessione e di acquisto degli stessi. Tutti possono accedere alla Banca gratuitamente.
La disponibilità di terra è il principale ostacolo alla nascita di nuove imprese agricole condotte da giovani soprattutto perché la vera novità rispetto al passato – sottolinea la Coldiretti regionale – sono gli under 35 arrivati da altri settori o da diverse esperienze e non possono contare sul patrimonio fondiario familiare. Il sostegno alle aziende dei giovani è positivo per l’insieme dell’agricoltura regionale poiché la capacità di innovazione e di crescita – continua la Coldiretti Puglia – porta le aziende agricole dei giovani ad avere un fatturato più elevato del 75% della media e il 50% di occupati per azienda in più.
“Si tratta di una occasione da non perdere, perché il costo della terra in Puglia – spiega Benedetta Liberace, leader di Coldiretti Giovani Impresa Puglia - ha raggiunto mediamente i 14/16mila euro per il seminativo irriguo, i 20/25mila euro ad ettaro per i suoli olivetati, 33/37mila euro ad ettaro per i terreni ad uva da tavola, 15/18mila euro ad ettaro per il frutteto, valori medi decisamente superiori addirittura a quelli di Germania e Francia. La dismissione della proprietà pubblica dei terreni agricoli toglie allo Stato il compito improprio di coltivare la terra e rende disponibili risorse per lo sviluppo, ma soprattutto dà un impulso alla crescita, all’occupazione e alla redditività delle imprese che realizzano performance migliori in agricoltura quando sono condotte da giovani”, conclude Liberace.
La rinnovata attrattività della campagna per i giovani – continua Coldiretti Puglia – si riflette nella convinzione comune che l’agricoltura sia diventata un settore capace di offrire e creare opportunità occupazionali e di crescita professionale, peraltro destinate ad aumentare nel tempo. Non è dunque un caso che oltre otto italiani su dieci (82%) sarebbero contenti se il proprio figlio lavorasse in agricoltura secondo l’indagine Coldiretti/Ixè.
La capacità di innovazione e di crescita multifunzionale – continua la Coldiretti regionale – porta le aziende agricole dei giovani ad avere una superficie superiore di oltre il 54 per cento alla media, un fatturato più elevato del 75 per cento della media e il 50 per cento di occupati per azienda in più. E se tra i giovani imprenditori agricoli c’è chi ha scelto di raccogliere il testimone dai genitori, la vera novità rispetto al passato – conclude Coldiretti Puglia – sono gli under 35 arrivati da altri settori o da diverse esperienze familiari che hanno deciso di scommettere sulla campagna con estro, passione, innovazione e professionalità, i cosiddetti agricoltori di prima generazione.
PROVINCIA |
Ettari |
Superficie (HA) |
BARI |
8 |
65,32 |
BRINDISI |
15 |
246,23 |
BAT |
6 |
339,47 |
FOGGIA |
25 |
476,46 |
LECCE |
4 |
23,28 |
TARANTO |
13 |
407,08 |
Totale PUGLIA |
71 |
1.557,84 |
*Elaborazione Coldiretti Puglia su fonte dati ISMEA
Mesagne2024: dal 19 al 21 febbraio chiusura del centro storico per riprese audiovisive
Si informa la Città che, con ordinanza dirigenziale a firma del responsabile di Polizia Municipale, è stata disposta la chiusura al traffico veicolare del centro storico dal 19 al 21 febbraio 2022 secondo il seguente calendario:
- sabato 19 febbraio dalle ore 11 alle ore 24;
- domenica 20 febbraio dalle ore 6 alle ore 17 (gli ingressi in Chiesa Madre, in occasione delle celebrazioni del Patrocinio della Madonna del Carmine, saranno comunque assicurati);
- lunedì 21 febbraio dalle ore 8 alle ore 22.
L’interdizione al traffico è prevista all’interno dell’area delimitata dalle vie Federico II Svevo, piazza Vittorio Emanuele II, via Manfredi Svevo e piazza Garibaldi, con divieto di sosta e di fermata in tutto il centro storico. Nella giornata del 20 febbraio, dalle ore 13 e fino al termine delle riprese, è stato disposto il divieto di sosta in via Udine, nel tratto compreso tra il complesso di Case IACP e il Palazzetto dello Sport. Gli orari potranno subire variazioni in funzione delle specifiche esigenze di realizzazione delle riprese, comunque nell'ottica di recare il minor disagio possibile ai residenti e all'intera cittadinanza. L’accesso sarà consentito ai veicoli di soccorso, polizia ed emergenza; ai veicoli al servizio di persone diversamente abili.
I provvedimenti sono stati adottati al fine di garantire la realizzazione delle riprese audiovisive per il completamento del percorso di candidatura della Città di Mesagne a Capitale italiana della Cultura nel 2024. L’accesso sarà consentito ai veicoli di soccorso, polizia ed emergenza; ai veicoli al servizio di persone diversamente abili.
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A fuoco un traghetto tra Grecia e Brindisi
Sono tutti salvi i passeggeri e l'equipaggio di un traghetto della Grimaldi lines a bordo del quale si è sviluppato un incendio. L'incidente è avvenuto al largo della costa settentrionale dell'isola greca di Corfù, tra Grecia e Albania, a circa 9 miglia dalla costa, in piena area Sar. I passeggeri sono stati messi in salvo con le scialuppe della stessa nave. Sul posto è giunto un rimorchiatore della Guardia di finanza che ha aiutato le fasi dell'evacuazione.
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Mesagne. Inutile la Commissione per il Pnrr
COMMISSIONE CONSILIARE SUL P.N.R.R.
VICENDA “VENETO BANCA”: NON PAROLE MA SENTENZE E RISARCIMENTI
Un associato dell’Associazione Nazionale “Dalla Parte del Consumatore” ottiene con sentenza il risarcimento del danno pari ad € 81.878,25.
Nuova vittoria giudiziaria dei risparmiatori nei confronti di Banca Intesa San Paolo (quale società incorporante per fusione Banca Apulia) per la vendita di azioni Veneto Banca.
Il Tribunale di Brindisi (dott.ssa S.Nastasia) ha, infatti, accolto, integralmente, la linea difensiva di una risparmiatrice, associata all’Associazione Nazionale “Dalla Parte del Consumatore” e difesa nel processo dall’avv. Emilio Graziuso, condannando l’Istituto di credito al risarcimento del danno pari ad € 81.878,25, oltre interessi.
“Siamo molto soddisfatti – afferma l’avv. Emilio Graziuso, Responsabile Associazione Nazionale “Dalla Parte del Consumatore” - di questa nuova ed importante sentenza con la quale è stato riconosciuto il diritto al risarcimento del danno in favore di un consumatore che aveva investito i risparmi di una vita in azioni della Veneto Banca.
Da quanto appurato dal Tribunale tele investimento è avvenuto senza che al risparmiatore fossero state fornite informazioni precise e dettagliate, come previsto dalla normativa di settore, sulla natura dei titoli acquistati, i rischi ad essi connessi e le modalità di disinvestimento”.
La problematica centrale della vicenda Veneto Banca - fanno sapere dall’Associazione Nazionale “Dalla Parte del Consumatore” - per quanto concerne i risparmiatori, è costituita, in molti casi, dalla assenza di informazioni fornite al momento dell’acquisto dei titoli.
Molti risparmiatori, infatti, come stanno accertando, caso per caso, i Tribunali e l’Arbitro per le Controversie Finanziarie avevano investito il proprio denaro nelle azioni Veneto Banca sulla base di assicurazioni sulla sicurezza del titolo e l’assenza del rischio di perdita del capitale.
In realtà le azioni in questione avevano caratteristiche completamente diverse.
Già in passato, con riferimento alla vicenda Veneto Banca, l’Associazione Nazionale “Dalla Parte del Consumatore” aveva collezionato, per i propri associati, una serie di importanti vittorie sia a livello giudiziale che arbitrale e facendo, quindi, da apripista nella tutela dei risparmiatori coinvolti in questo triste episodio di “risparmio tradito”.
“Ottenendo nel maggio 2020, la prima storica sentenza in Italia che ha condannato la Banca Intesa San Paolo, quale incorporante per fusione Banca Apulia, al risarcimento del danno per la vendita dei titoli Veneto Banca abbiamo visto l’accoglimento integrale della linea difensiva che abbiamo approntato e sulla quale stiamo lavorando quotidianamente dal 2014.
Riteniamo, infatti, - continua l’avv. Emilio Graziuso - che il processo civile, qualora ne sussistano i presupposti, sia la strada più idonea da percorrere per ottenere il risarcimento del danno in favore dei risparmiatori. Ed, al riguardo, i fatti e le sentenze ci stanno dando ragione”.
L’Associazione Nazionale “Dalla Parte del Consumatore” continua a nutrire la speranza dell’istituzione di un tavolo di confronto con Banca Intesa San Paolo, quale incorporante per fusione Banca Apulia, volto a dirimere bonariamente le controversie con gli azionisti Veneto Banca.