Redazione

L'estate è passata ormai da un po', siamo tornati alle nostre vite di città e siamo nel pieno del clima natalizio. A Torre Guaceto, però, le attività continuano: per gli attivisti del WWF, infatti, c'è poca differenza fra le stagioni: la nostra Oasi è lì insieme ai suoi abitanti, che hanno sempre bisogno di noi.

Anche nel centro recupero tartarughe marine, le piccole e grandi ospiti sono soccorse anche quando non è estate. Pensate che solo nel Mediterraneo perdiamo un numero incredibilmente alto di tartarughe, circa 40,000, a causa delle attività umane: pesca e impatti con le barche, ma anche ingestione di plastiche e altri rifiuti. Per questo i centri tartarughe marine sono importantissimi: riusciamo a recuperare, curare e salvare un bel numero di questi straordinari animali.

Torre Guaceto e le sue tartarughe hanno bisogno anche di te!

Se vuoi entrare a far parte della nostra squadra, avrai la possibilità di aiutare le tartarughe e partecipare alle altre attività di tutela dell'oasi. Abbiamo da poco avviato un nuovo progetto che ci vede ancora una volta partner del Consorzio di Gestione di Torre Guaceto e, grazie al sostegno dell’Otto per mille della Chiesa Valdese, che ha deciso di finanziare il progetto, ci siamo messi all’opera. Grazie a questo progetto, implementeremo il centro recupero tartarughe con un computer portatile e un proiettore, che ci permetteranno di far conoscere meglio ai visitatori l'importanza dei centri recupero e dare un'occhiata "un po' più da vicino" al mondo di questi affascinanti rettili acquatici.

Con questo progetto doteremo il personale del consorzio di attrezzatura antincendio, per intervenire immediatamente nei principi di incendio che, soprattutto durante la calda stagione estiva, rappresentano un serio rischio per l'Oasi.

Ma a Torre Guaceto non ci sono solo le tartarughe. La riserva, infatti, ha un litorale di circa 7 chilometri quasi completamente senza strutture umane, il che significa anche che tanti animali, autoctoni o migratori, la scelgono per svernare o nidificare. E' il caso del fratino, uccello diventato raro proprio a causa della cementificazione delle coste, che a Torre Guaceto continua a tornare ogni anno e a deporre le uova. Con questo progetto acquisteremo anche 2 binocoli, che ci permetteranno di monitorare il fratino, ma anche altri uccelli, senza disturbarli troppo. 

Ora aspettiamo te! Abbiamo bisogno di volontari! Il tuo aiuto, dopo una breve formazione, sarà fondamentale!

Per partecipare alle attività di volontariato bisogna diventare soci e a chi si iscrive ora verrà consegnata la tessera di socio, che permette di visitare gratuitamente le oltre 100 oasi che abbiamo in Italia, la rivista dei soci "Panda Magazine" e un panettone biologico da 750 grammi targato WWF, contenuto in una bellissima scatola di latta.

Informazioni e iscrizioni a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. o con whatsapp a +393703227665.

---------------

Per restare aggiornato con le ultime news del Gazzettino di Brindisi seguici e metti “Mi piace” sulla nostra pagina FacebookPuoi guardare i video pubblicati sul nostro canale YouTube.   

Per scriverci e interagire con la redazione contattaci  

Il Sindacato Cobas ha dichiarato lo stato di agitazione delle lavoratrici e dei lavoratori assunti a tempo indeterminato dalle ditte di pulizie Colser e Meridionali per svolgere le attività di pulizie negli ospedali;sono le persone che avevano lavorato a tempo determinato come Ausiliari e Oss nel periodo Covid.
Il Sindacato Cobas ha gia' ricevuto una risposta positiva dalla cooperativa Meridionale Servizi alla nostra richiesta di incontro,cosa che deve avvenire nei prossimi giorni.
La richiesta fondamentale del nostro Sindacato e' il superamento dell'orario spezzato con cui si e' avviato il nuovo rapporto di lavoro con le cooperative.

L'intervento positivo della Regione Puglia ha fatto si' che circa 300 lavoratori impiegati nelle pulizie sono passati ad altre attivita' ed i precari periodo Covid hanno preso il loro posto, ma l'orario spezzato sta rendendo il tutto un inferno.
Il guaio e' che l'orario spezzato prevede due semiturni lontani tra di loro, prevedendo di fatto una permanenza sul posto di lavoro dal primo mattino fino alla sera inoltrata; molti si trovano nella impossibilita' di fare avanti e dietro perché lontani dai propri paesi.Ricordiamo che il settore delle pulizie di Brindisi è tornato di nuovo nelle mani dei privati in seguito a quella che definimmo una strana sentenza del Consiglio di Stato , che in effetti era stato una sorta di "Cavallo di Troia" per cancellare l'esperienza Pugliese di Sanitaservice,cosa comunque allora non riuscita.
Il Cobas chiede alle aziende la stessa organizzazione del lavoro che veniva svolta da Sanitaservice, che negli anni scorsi aveva realizzato l'orario unico.
Il Sindacato Cobas ha anche avviato a livello regionale una lotta contro la gara regionale Consip per le pulizie, avviata nei mesi scorsi anche in altre province.
L' obiettivo della Regione è quello di fare uscire definitivamente le pulizie da Sanitaservice, cosa che rifiutiamo categoricamente.
Abbiamo un bel po'di cose da fare ma il Cobas non si tira indietro.
Brindisi 19.12.2021
Per il Cobas Roberto Aprile

Dati del giorno: 19 dicembre 2021

497
Nuovi casi
23.784
Test giornalieri
0
Persone decedute
Nuovi casi per provincia
Provincia di Bari: 169
Provincia di Bat: 15
Provincia di Brindisi: 88
Provincia di Foggia: 110
Provincia di Lecce: 98
Provincia di Taranto: 11
Residenti fuori regione: 3
Provincia in definizione: 3
7.178
Persone attualmente positive
149
Persone ricoverate in area non critica
25
Persone in terapia intensiva

Dati complessivi

287.155
Casi totali
5.199.063
Test eseguiti
273.040
Persone guarite

Proclamati i nuovi consiglieri eletti al consiglio provinciale di Brindisi, dopo le elezioni espletate nella giornata di sabato 18 dicembre e dopo lo scrutinio dei voti effettuato in data odierna. Risultano eletti:

Per la lista n.2 “Fratelli d’Italia” (22896 voti quozienti): CONTE Francescantonio, BAGNULO Giuseppe e OGGIANO Massimiliano.
Per la lista n.3 “Provincia Unita e Democratica” (58032 voti quozienti): BARLETTA Giovanni, MATARRELLI Antonio, FANIGLIULO Valentina, CICCARESE Elio, MARASCO Angelo, VENTRELLA Giuseppe, TARDIO Cosimo, BACCARO Antonia.
Per la lista n. 4 “Brindisi Libera” (10636 quozienti): LARICCIA Michele

Tutto esaurito negli agriturismi della Puglia con la stretta alle frontiere per i viaggiatori stranieri ma anche per gli italiani al rientro nel Belpaese che scoraggia ulteriormente le vacanze all’estero per le feste di Natale e Capodanno. E’ quanto emerge da una stima della Coldiretti Puglia, sulla base dei dati di Terranostra Puglia, associazione agrituristica e ambientale di Coldiretti, a seguito dell’ordinanza del Ministro delle Salute Roberto Speranza sull’obbligo di quarantena ai non vaccinati e tampone obbligatorio per chi è immunizzato per poter entrare in Italia.

“La nuova variante Omicron e la possibile evoluzione dei contagi in Europa e nel mondo hanno ridotto drasticamente la scelta di passare le vacanze all'estero, con una decisa virata verso un turismo italiano di prossimità, con gli agriturismi, spesso situati in zone isolate della campagna in strutture familiari con un numero contenuto di posti letto e a tavola e con ampi spazi all’aperto, che garantiscono maggiore tranquillità e la certezza di trascorrere i giorni di festa in ambienti rurali di inestimabile pregio, dove è più facile garantire il rispetto delle misure di sicurezza per difendersi dal contagio fuori dalle mura domestiche, potendo tra l’altro degustare cibo genuino di alta qualità”, afferma Filippo De Miccolis, presidente di Terranostra Puglia.  

La diffusione della variante Omicron spinge a dire addio alle grandi capitali europee e alle destinazioni più lontane ma provoca anche una diffusa incertezza che – sottolinea la Coldiretti regionale – sta facendo posticipare prenotazioni e programmi.

La Puglia si rivela una delle mete più gettonate per le campagne e gli agriturismi di straordinaria bellezza, ma anche per i borghi con il 33% tra i più belli d’Italia, dove si conservano – spiega Coldiretti Puglia - le antiche tradizioni enogastronomiche rurali, incrementano la capacità di offrire un patrimonio naturale, paesaggistico, culturale e artistico senza eguali, dove Dop, Igp e i 311 prodotti pugliesi riconosciuti tradizionali dal Mipaaf vengono coltivati, allevati e trasformati, in quelli che rappresentano veri e propri presidi presìdi della biodiversità.

I piccoli comuni tra i più belli d’Italia sono 40 in provincia di Lecce, 38 in provincia di Foggia, 5 in provincia di Taranto e 2 in provincia di Bari, con l’80% delle Dop e Igp e della miriade di produzioni locali tradizionali – aggiunge Coldiretti Puglia - che vengono coltivate, allevate e trasformate in aree sotto i 5mila abitanti e riguardando specialità come la carota giallo - viola di Tiggiano, Cipolla di Zapponeta, Fava di Zollino, Patata di Zapponeta, Pisello nano di Zollino, Pomodoro di Morciano, Fava di Carpino, Cacioricotta caprino orsarese, Lardo di Faeto, Prosciutto di Faeto, Calzone di Ischitella, l’Arancia del Gargano, il Limone Femminello del Gargano e la Patata novella di Galatina, un patrimonio conservato nel tempo dalle imprese agricole con un impegno quotidiano per assicurare la salvaguardia delle colture agricole storiche, la tutela del territorio dal dissesto idrogeologico e il mantenimento delle tradizioni alimentari.

Le realtà sotto i cinquemila abitanti rappresentano in Puglia una presenza che unisce il senso di comunità – dice Coldiretti Puglia - all'appartenenza geografica e la custodia di valori e tradizioni come quella del cibo e dei prodotti tipici.

Il cibo infatti – aggiunge Coldiretti Puglia – è diventato la voce principale del budget delle famiglie in vacanza in Puglia con circa un terzo della spesa di italiani e stranieri destinato alla tavola per consumare pasti in ristoranti, pizzerie, trattorie o agriturismi, ma anche per cibo di strada o specialità enogastronomiche, un tesoro che può contare su 13 bevande analcoliche, distillati e liquori, 24 carni fresche e loro preparazione, 1 condimento, 17 formaggi, 1 olio extravergine aromatizzato, 120 prodotti vegetali allo stato naturale o trasformati, 79 paste fresche e prodotti della panetteria, della biscotteria, della pasticceria e della confetteria, 43 prodotti della gastronomia, 9 preparazioni di pesci, molluschi e crostacei e tecniche particolari di allevamento degli stessi, oltre a 4 prodotti lattiero caseari, la ricotta fresca, la ricotta forte, la ricotta marzotica leccese e la ricotta salata o marzotica. Il risultato è che un numero crescente di italiani sta pensando di rimanere in patria magari organizzando una vacanza di prossimità. Se la montagna resta la meta privilegiata, a crescere sono le ferie a km zero soprattutto nei piccoli borghi che – sottolinea la Coldiretti – consentono di coniugare la voglia di tranquillità con la possibilità di godere di spazi di libertà più ampi lontano dalle città o dai luoghi turistici più affollati. Questo fenomeno è favorito anche – continua Coldiretti Puglia – dalla diffusione capillare dei piccoli comuni che incrementa la capacità di offrire un patrimonio naturale, paesaggistico, culturale e artistico senza eguali.

Per le festività natalizie, tra l’altro, arrivano i ‘regali contadini’ con il buono per il pranzo contadino e per l’esperienza in agriturismo, da donare ad amici e familiari per il consueto scambio di doni natalizi, un cadeau diverso a base di sana enogastronomia e percorsi esperienziali da consumare in tranquillità nei luoghi rurali più suggestivi della Puglia.

“Lanciare i buoni regalo in agriturismo è un modo per dare sostegno al turismo in campagna, sostenendo le straordinarie strutture rurali e ridando ai pugliesi la speranza di poter godere del cibo cucinato dai cuochi contadini di Campagna Amica e di momenti di relax all’aria aperta. L’agriturismo ha aumentato la disponibilità di accoglienza turistica offrendo una lettura positiva del territorio pugliese e, pertanto, lo sviluppo dell’agriturismo significa maggiore capacità di attrazione da parte della Puglia a beneficio dell’intera economia regionale. L’ospitalità nelle strutture aziendali assume una rilevanza fondamentale per la salvaguardia del patrimonio rurale che, oggi, è il fiore all’occhiello del turismo regionale. Senza il presidio del territorio, le tanto apprezzate “masserie” andrebbero inesorabilmente in rovina”, insiste De Miccolis.

La capacità di mantenere inalterate le tradizioni enogastronomiche nel tempo è – conclude Coldiretti Puglia – la qualità più apprezzata negli agriturismi pugliesi, ma nel tempo è aumentata anche la domanda di servizi innovativi per sportivi, nostalgici, curiosi e ambientalisti.

 
Il Centro comunale di raccolta è pronto e sarà consegnato alla comunità di San Michele Salentino giovedì 23 dicembre 2021, alle 11. La nuova struttura, ubicata nella zona Pip (via dell’Artigianato), trova compimento dopo un iter durato oltre un decennio. All’inaugurazione, oltre alle autorità civili, militari e religiose, sarà presente Mario Montinaro, amministratore di Monteco Srl.
“Dal 2009, anno in cui fu sottoscritto il contratto con la ditta Monteco che prevedeva, per tutti i Comuni facenti parte del consorzio Ato Br/2, la realizzazione dell’isola ecologica e del centro raccolta rifiuti (Art.90 del Capitolato d’Appalto), ad oggi – dichiara il sindaco, Giovanni Allegrini - tra lungaggini burocratiche, l’individuazione di uno spazio diverso da quello, precedentemente, scelto, contrada Ajeni, non risultato all’epoca conforme alle linee guida regionali,  soldi dei contribuenti, oserei dire, ingiustamente, versati per lo stallo delle passate amministrazioni, finalmente giunge a compimento un’opera strategica e importante per San Michele. Il Centro è un bene da custodire e di cui averne cura come comunità perché migliorerà la qualità della vita e dell’ambiente. Questa Amministrazione ha raggiunto questo importante obiettivo per il quale è doveroso ringraziare, sia gli uffici comunali che l’assessora all’Ambiente, Tiziana Barletta, per la dedizione e abnegazione dimostrati, e ringraziare i comportamenti positivi della maggior parte dei cittadini che ben ha inteso lo spirito della raccolta differenziata in città”.
Il Ccr sarà aperto al pubblico, lunedì, mercoledì e sabato, dalle 9 alle 12 e il giovedì dalle 15 alle 18. Sarà chiuso nei giorni festivi e, in particolare, sarà possibile conferire i seguenti rifiuti: organico, carta, plastica e vetro, metalli, medicinali, pile, oli e grassi vegetali e minerali, potature, piccole quantità di inerti, toner, ingombranti, apparecchiature elettriche ed elettroniche. Tutti i rifiuti conferiti presso il centro raccolta, suddivisi per tipologie, saranno poi, chiaramente, avviati alle attività di recupero o a trattamento e smaltimento.
“Siamo particolarmente felici e onorati di presentare e consegnare alla comunità di San Michele Salentino il Centro Comunale di Raccolta – commenta l’assessora all’ambiente, Tiziana Barletta -, insieme al progetto della "Community library" è stato uno dei primi bandi regionali ai quali, nel 2017, abbiamo partecipato e di cui siamo risultati beneficiari. Una struttura che si è realizzata grazie all'incontro di volontà, sinergie e collaborazioni tra l’Amministrazione Comunale, i responsabili e dipendenti dell'ufficio Tecnico ai quali va il nostro più sentito ringraziamento. Il Centro avrà il compito non solo di ottimizzare e migliorare il servizio di igiene urbana ma anche di andare incontro alle esigenze dei cittadini perché consentirà, a chiunque sia intestatario di una utenza Tari, di conferire di persona svariate tipologie di rifiuti, in orari e giorni diversi da quelli già previsti nel calendario di raccolta porta a porta.  Invitiamo i cittadini a usufruire di quest'area ecologica che, se utilizzata correttamente, permetterà al nostro Comune di aumentare le percentuali di raccolta differenziata e di ridurre i costi per lo smaltimento dei rifiuti indifferenziati”. 
Sono tre gli esemplari ricoverati presso il centro recupero tartarughe marine della riserva di Torre Guaceto nelle ultime 24 ore, tra queste ce n’è una molto rara, una Chelonia mydas. Il Consorzio di Gestione dell’area protetta fa appello ai cittadini: “Aiutateci a monitorare la costa, le mareggiate mettono in pericolo questi animali”.
A causa dell’arrivo dei venti da Nord il mare è molto agitato. Le violente mareggiate e la drastica diminuzione delle temperature stanno minacciando le tartarughe marine. 
Questi animali infatti, spesso già indeboliti a causa della ingestione di plastica che ne limita l’alimentazione, finiscono sulla costa non riuscendo più a riprendere il largo. Una volta spiaggiate, è fondamentale che le tartarughe vengano soccorse nell’immediato affinché possano sopravvivere.
Il maltempo di questi giorni sta già provocando danni.
Nelle sole ultime 24 ore sono state tre le tartarughe che hanno fatto ingresso nel centro recupero di Torre Guaceto.
La prima è stata soccorsa presso la costa di Brindisi. Una persona l’ha avvistata riversa sul carapace e stretta in un groviglio di reti. L’uomo ha chiesto l’intervento del personale del Consorzio e l’esemplare è stato recuperato. Le sue condizioni non destano particolari preoccupazioni, è magro, ma sta già iniziando ad alimentarsi e a riprendere le forze.
La seconda tartaruga è stata avvistata dallo stesso personale del Consorzio lungo le spiagge della riserva, anche lei era già fortemente debilitata. Dai primi controlli clinici è emersa un’infezione polmonare, ora l’animale sarà assicurato a tutte le cure del caso.
La terza è giunta presso il centro di Torre Guaceto direttamente dall’Area Marina Protetta di Porto Cesareo. I colleghi cesarini sono stati informati da un pescatore locale di una cattura accidentale e si sono recati sul posto per recuperare la tartaruga e condurla a Torre Guaceto. Raggiunto il pescatore c’è stata la scoperta, non si trattava di un esemplare di Caretta caretta, bensì di una Chelonia Mydas.
Gli avvistamenti di questa specie sono molto rari a queste latitudini, la Chelonia, comunemente detta tartaruga verde, infatti, popola le acque africane e turche. Dall’apertura del centro recupero di Torre Guaceto, nel 2016, a oggi, infatti il Consorzio ne ha accolto solo tre esemplari.
L’animale è in buone condizioni ed avrà tutto il tempo e le attenzioni di cui necessita per rimettersi in forma.
Nelle prossime ore potrebbero registrarsi ulteriori spiaggiamenti, le mareggiate non danno tregua alle tartarughe marine.
L’appello del Consorzio di Gestione di Torre Guaceto: “Chiunque ne abbia la possibilità, faccia una passeggiata a mare, il sacrificio personale potrebbe permettere ad una tartaruga di essere salvata. Chi avvista un esemplare in difficoltà ci può chiamare al 335 5230215, permettendoci così di soccorrerlo”.
 


Come ormai è tradizione, anche quest’anno il Lions Club di Mesagne organizza un concerto natalizio con lo scopo di raccogliere fondi per la Caritas di Mesagne. Si esibirà la “compagnia group” di Vincenzo Gatto, presso  il teatro della chiesa del Carmine, domani sera 19 dicembre alle ore 20.00. Si accede solo con green pass rafforzato. Il costo del biglietto è di 5 euro che saranno devoluti interamente in beneficenza. “È l’occasione per venire incontro a famiglie bisognose del nostro territorio in un periodo festivo in cui la solidarietà dovrebbe essere al primo posto dei nostri interessi” , ha detto l’ing. Luigi Facecchia, presidente del club, aggiungendo che la solidarietà ed il servizio rappresentano i caratteri distintivi dei Lions in tutto il mondo.

C’è una levata di scudi dei presidenti dei produttori vinicoli salentini alla decisione della commissione Beca, lo Special Committee on Beating Cancer del Parlamento europeo, che nei prossimi giorni dovrà votare il piano europeo di lotta al cancro e che ha inserito nel dossier la correlazione tra il consumo di alcolici e la possibilità di insorgenza del cancro. E tra gli alcolici messi al bando c’è anche il vino. Da qui la protesta, in primis del senatore Dario Stèfano che ha investito del problema il ministro delle politiche Agricole, alimentari e forestali, Stefano Patuanelli. La protesta dei produttori è vibrante e presto si estenderà ad altri stati europei come la Francia e la Spagna.

“Condividiamo ogni singola parola del senatore Stefàno riguardo alla sciagurata posizione inserita nella relazione sul Piano europeo di lotta  al cancro che mette in correlazione il consumo di alcolici con la possibilità di sviluppo delle neoplasie”, hanno spiegato in maniera unanime Angelo Maci, presidente del Consorzio Tutela del Squinzano Doc, Damiano Reale, presidente del Consorzio del Salice Salentino Doc, Francesco Filograna, presidente del Consorzio di Tutela del Primitivo di Manduria Dop e Francesco Liantonio, presidente del Consorzio Castel del Monte Doc. I quattro presidenti dei principali consorzi di tutela dei marchi Doc e Dop pugliesi hanno voluto ringraziare il senatore Stefàno “per la sua pronta reazione  che lo vede aver già depositato a Palazzo Madama un’interrogazione urgente al ministro Patuanelli affinché il governo si adoperi da subito per scongiurare e disinnescare quello che sarebbe un colpo ferale, non solo a livello economico, ma ancora di più a livello culturale e identitario”. Una proposta assurda che i presidenti respingono con sdegno.

“Ci troveremmo – hanno proseguito i manager - di fronte all’aberrazione di dover vestire le nostre bottiglie con le etichette di attenzione per la salute, senza contare il dover far fronte all’innalzamento generalizzato di accise e tasse in un momento così delicato come quello che stiamo vivendo. Stiamo uscendo da un periodo in cui, a causa della pandemia, abbiamo fatto i conti con il canale horeca praticamente azzerato”. Per Maci, Reale, Filograna e Liantonio l’Europa che si sta approcciando al mondo del vino “con spirito proibizionista o con il retro pensiero dell’alcolismo tout court compie un errore drammatico. Semmai, proprio per combattere questa piaga, l’Ue dovrebbe far leva sull’elemento culturale e conviviale che appartiene ed è proprio all’universo del vino e che si declina nella misura e nella degustazione. Chiediamo anche noi al governo italiano, e al ministro Patuanelli in particolare, uno sforzo importante volto a difendere con fermezza quello che è un patrimonio inestimabile”. Per i viticoltori, ancora una volta, il Natale che sta arrivando sarà tutt’altro che sereno.

---------------

Per restare aggiornato con le ultime news del Gazzettino di Brindisi seguici e metti “Mi piace” sulla nostra pagina FacebookPuoi guardare i video pubblicati sul nostro canale YouTube.   

Per scriverci e interagire con la redazione contattaci 

Per l'ottava giornata d'andata del campionato di C Gold pugliese, la New Virtus Mesagne affronta il derby brindisino contro la Cestistica Ostuni, con fischio d'inizio alle 18.00 di domenica 19, presso il PalaSport di Ostuni.
 
Il Mesagne arriva all'incontro dopo la vittoria casalinga contro la Juvetrani, che ha evidenziato la crescita dei ragazzi di coach Bray soprattutto nella gestione difensiva della gara, punto di forza anche nel campionato di C Silver di due anni fa. Questa vittoria, la seconda consecutiva, ha lanciato la formazione del presidente Guarini in una più tranquilla posizione di centro classifica, dopo l'inizio in salita. In caso di vittoria, la New Virtus potrebbe assestarsi in zona playoff ed affrontare il 2022 con una maggiore sicurezza nei propri mezzi.
 
L'Ostuni, invece, giunge all'incontro ancora fermo a zero punti. Formazione giovane, ma grintosa e volitiva, quella gialloblu, che cercherà certamente di chiudere l'anno con il primo sorriso stagionale.
 
Ostuni: 0-7 vinte/perse, media punti segnati 64.6, media punti subiti 92.0.
Mesagne: 3-4 vinte/perse, media punti segnati 68.3, media punti subiti 75.9.
 
Nel girone, giornata di sfide importanti: in primis la sfida di testa tra Virtus Molfetta e Basket Corato, entrambe prime a punteggio pieno, fino allo scontro sempre d'alta classifica tra Bari e Vieste. Dunque, una possibilità per la New Virtus di accorciare verso le zone alte della classifica, in attesa delle sfide contro le dirette concorrenti che avranno luogo nelle prime settimane del nuovo anno.