Redazione

San Pietro Vernotico. Realizza una truffa online, denunciato un giovane campano. I Carabinieri della Stazione di San Pietro Vernotico, a conclusione degli accertamenti, hanno denunciato per truffa un 19enne campano. In particolare, con l’utilizzo di raggiri ha indotto la vittima ad attivare una polizza assicurativa r.c.a. online per la propria autovettura, pagando la relativa quietanza di 224,00 Euro mediante la ricarica della postepay evolution intestata al giovane, senza ricevere il relativo certificato di assicurazione.

---------------

Per restare aggiornato con le ultime news del Gazzettino di Brindisi seguici e metti “Mi piace” sulla nostra pagina FacebookPuoi guardare i video pubblicati sul nostro canale YouTube.   

Per scriverci e interagire con la redazione contattaci  

Militare italiano adotta una cagnolina di strada in Kuwait ma viene richiamato all’improvviso in Italia e scopre che l'iter per riportare l'animale in patria è pieno di ostacoli burocratici. L’Ente Nazionale Protezione Animali è intervenuto per trovare una soluzione e riportare la cagnolina a casa.

La storia

Tutto ha inizio nella base militare di Ali Al Salem in Kuwait dove Claudio Marcucci è impegnato in una missione per l’Areonautica Militare. Una mattina si accorge di una cagnetta nascosta sotto una macchina che sembra smarrita. La base, infatti, si trova a 70 chilometri da Kuwait City, in una zona desertica. Decide quindi di prendersene cura e le dà  un nome: Bella. La porta dal veterinario per i controlli di routine, la fa vaccinare, sterilizzare e alla fine decide di adottarla. Prima di riuscire a completare tutta la documentazione necessaria per permettere a Bella di viaggiare, però, viene richiamato d'urgenza in Italia per un'altra missione. Partito Claudio, il colonnello Salvatore Catania si prende cura di Bella e contatta l’Enpa nazionale per cercare di risolvere al più presto la situazione e riportare Bella in Italia.

L’Intervento

Far arrivare Bella in Italia si rivela subito più complesso del previsto. Come far viaggiare il cane? Da solo? Via cargo? A seguito di qualche altro passeggero? Dopo un attento esame della situazione da parte di Enpa, una lunga ricerca per individuare le soluzioni logistiche più adatte e il prezioso aiuto del dott. Luigi Presutti del Ministero della Sanità, emerge un'unica soluzione: il cane deve viaggiare in aereo a seguito di un passeggero.  Intanto, mentre L’Enpa cerca, con non poche difficoltà burocratiche, logistiche e linguistiche, una persona che possa accompagnare Bella in questo viaggio, un veterinario italiano che esercita a Kuwait City, Angelo Boatta, si occupa di tutte le pratiche sanitarie della cagnetta. Finalmente è tutto pronto: l’accompagnatore è stato trovato, il biglietto aereo acquistato e anche le pratiche sono completate. Il 15 novembre Bella si imbarca con un volo Lufthansa alla volta prima di Francoforte, per un cambio, e poi di Bologna.

Il rientro

Nonostante le numerose ore di viaggio Bella non perde il suo entusiasmo e la sua voglia di scodinzolare. L'incontro con Claudio avviene in giardino. La gioia è incontenibile! Bella lo riconosce immediatamente e capisce subito di trovarsi finalmente a casa. La sua casa, quella dove, d'ora in poi, vivrà amata e coccolata dalla sua famiglia.

Interveniamo spesso – afferma Carla Rocchi – nei casi di ricongiungimenti complicati. Viaggiare con un’animale da un continente all'altro è spesso più sfidante di quanto le persone si aspettino e ogni situazione è sempre diversa perché ogni paese ha le sue leggi sull’argomento. Con l'avvento della pandemia poi la situazione non è migliorata, anzi. La sensibilità, la caparbietà, la determinazione nel non abbandonare questa cagnetta dei protagonisti di questa storia è commovente - afferma Carla Rocchi, Presidente nazionale Enpa - e ci ricorda quanto sia profondo, sincero ed indissolubile il legame di affetto che si crea con gli animali. Ringrazio per il prezioso contributo il dott. Luigi Presutti del Ministero della Sanità e il veterinario Boatta senza i quali tutto questo non sarebbe stato possibile. Un lavoro di squadra che ha portato al migliore dei risultati: Bella oggi è casa, amata e curata dalla sua nuova famiglia”.

---------------

Per restare aggiornato con le ultime news del Gazzettino di Brindisi seguici e metti “Mi piace” sulla nostra pagina FacebookPuoi guardare i video pubblicati sul nostro canale YouTube.   

Per scriverci e interagire con la redazione contattaci  

“La lotta al tumore del seno è la più imponente politica di genere a carattere popolare, perché riguarda il pericolo di malattia per una donna su otto, cioè tutte, assicurando pari dignità e uguaglianza nel CdA della vita. Per questo abbiamo pensato di allargare lo screening alle quarantenni invitandole tutte, pena la decadenza del Direttore generale della Asl, e di ammettere le donne malate e i famigliari ai test genetici per verificare la causa ereditaria della malattia e quindi potenziare la sorveglianza clinica e strumentale”. 
Lo dichiara il presidente della Commissione regionale Bilancio e programmazione Fabiano Amati, commentando la proposta di legge presentata ieri “Misure per il potenziamento dello screening di popolazione sul tumore mammario e istituzione del programma di valutazione del rischio per pazienti e famiglie con mutazioni geniche germinali”.
“La proposta di legge contiene 15 articoli suddivisi in due capi: l’uno contenente misure finalizzate ad allargare le fasce d’età della popolazione femminile da invitare allo screening e l’altro contenente misure finalizzate a introdurre i test genetici per verificare la causa eredo-familiare dei tumori nelle pazienti malate e nei loro familiari.
L’articolo 1 della proposta di legge dichiara le finalità della legge.
L’articolo 2 allarga alla fascia d’età 45-49 lo screening periodico, aggiungendolo alla fascia d’età 50-74 attualmente presa in considerazione, e demanda poi ai medici di medicina generale la prima valutazione del rischio delle proprie assistite che rientrano nella fascia d’età 40-44 e l’eventuale rinvio al Centro senologico di riferimento per la valutazione d’ammissione allo screening periodico. La periodicità dello screening viene confermata in due anni per la fascia d’età 50-74 e in un anno per la fascia d’età 45-49 e 40-44.
L‘articolo 2, inoltre, introduce la disposizione che dopo l’esecuzione del test spetta al Centro senologico attribuire la prenotazione a data fissa per l’appuntamento successivo.
L’articolo 3 obbliga la ASL di riferimento a inviare gli inviti a data fissa al 100 per cento delle persone nella fascia d’età interessata, a differenza di quel che accade attualmente con una percentuale media di invio inviti del 60 per cento, in violazione degli obiettivi aziendali; ovviamente è possibile rinunciare al test oppure chiedere il rinvio per documentati motivi familiari o di salute. La mancata rinuncia, ovvero l’ingiustificata presentazione all’appuntamento, comporta l’irrogazione della sanzione pecuniaria prevista per le mancate disdette, con la facoltà dell’interessata di chiedere l’annullamento della sanzione in caso di effettuazione del test.
L’articolo 4 introduce la sanzione per il mancato rispetto dell’obiettivo che le aziende stesse si danno, cioè l’invio del 100 per cento degli inviti, consistente nella decadenza per dettato di legge del Direttore generale.
L’articolo 5 introduce il programma di Consulenza genetica oncologica, affidata alle Breast Units, allo scopo di diagnosticare le diverse fasce di rischio dei pazienti malati o loro familiari e il conseguente ed eventuale accesso ai test genici BRCA1 e BRCA2, così da stabilire la sussistenza di un rischio eredo-familiare e quindi attivare programmi più dettagliati di sorveglianza clinica-strumentale.
L’articolo 6 definisce la platea delle persone che hanno diritto alla consulenza genetica oncologica.
L’articolo 7 definisce le modalità d’accesso al test genetico.
L’articolo 8 detta norme generali di esecuzione del test genetico al fine di uniformare le condotte di base e rendere così omogenea l’attività delle diverse Breast Units e dei relativi laboratori di riferimento.
L’articolo 9, sempre allo scopo di rendere omogenee le forme di esecuzione delle attività, detta norme di base per la refertazione dei test genetici.
L’articolo 10 definisce la conclusione del programma di Consulenza genetico-oncologica.
L’articolo 11 disciplina le modalità di base per l’esecuzione del programma di sorveglianza clinico-strumentale nei casi di accertata mutazione genetica, con distinzione per fasce d’età.
Gli articoli 12 e 13 disciplinano le modalità transitorie di esecuzione della legge, per allineare il vecchio procedimento con il nuovo.
L’articolo 14 istituisce il codice d’esenzione D99 per l’esecuzione del test nelle persone sane ma a rischio familiare.
L’articolo 15 attribuisce alla Giunta regionale la facoltà d’introdurre nuovi e più efficaci criteri di esecuzione sia del programma di screening che del programma di consulenza genetica oncologica”.

---------------

Per restare aggiornato con le ultime news del Gazzettino di Brindisi seguici e metti “Mi piace” sulla nostra pagina FacebookPuoi guardare i video pubblicati sul nostro canale YouTube.   

Per scriverci e interagire con la redazione contattaci  

Burocrazia e disinteresse, con una abitudine diffusa al rinvio ed a giustificare il ritardo come parte integrante di un normale iter amministrativo, sommato spesso ad una consuetudine ad agire senza tener conto degli aggiornamenti legislativi nazionali o regionali, produce ancora oggi, nell’era della digitalizzazione, disservizi ai cittadini ed alle imprese.

Di cosa stiamo parlando? ancora del servizio pubblico di verifica degli impianti termici.

Un problema che esiste in tutta la Regione Puglia ma che in alcuni Comuni ed in alcune Province temiamo che rimarrà irrisolto, a meno che cittadini e imprese impiantistiche non decidano di stoppare quel brutto andazzo che dura dal 2013, anno in cui entra in vigore il DPR 74 che recepisce le norme comunitarie in tema di controllo, manutenzione e ispezione degli impianti termici per il riscaldamento e la climatizzazione degli edifici, tutte con l’obiettivo di contrastare l’inquinamento atmosferico, migliorare l’efficienza energetica, elevare i livelli di sicurezza degli impianti.

Impiantisti e manutentori pugliesi di Confartigianato sono sempre stati attenti a questi temi, più di tanti amministratori pubblici, hanno organizzato anche a Brindisi innumerevoli convegni, incontri con Dirigenti e Assessori regionali e comunali, con tutti i Sindaci che si sono susseguiti sino ai giorni d’oggi, soprattutto dopo il 2016, anno in cui la nostra Regione ha istituito il Catasto energetico regionale. Sono passati 5 anni (quasi 8 dal DPR 74) e non solo non è stato implementato il nuovo catasto energetico regionale ma la Regione si è dimostrata largamente inadempiente rispetto agli obblighi dettati da una normativa la cui ratio principale è la tutela dell’ambiente e della salute della cittadinanza.

Il Catasto regionale, che da Confartigianato ogni anno chiediamo diventi operativo, doveva riportare ad omogeneità la gestione di tutti gli impianti attivi in Puglia, nulla di nuovo è accaduto se non l’emanazione nel febbraio 2020 delle linee guida che avrebbero dovuto agevolare l’applicazione delle nuove norme.

A Brindisi abbiamo contestato sia l’operato della BMS, il nuovo organismo delegato dal Comune alle verifiche (il precedente era ENERGEKO), ma anche l’aumento del costo della verifica proponendo ricorso innanzi al TAR.

Denunciamo inoltre sia a Brindisi che in altri territori pugliesi l’impossibilità di conoscere i risultati delle verifiche annuali degli organismi perché gli stessi non presentano alla Regione le relazioni annuali, sarebbero utili per conoscere e decifrare l’impatto ambientale delle nostre caldaie, ogni P.A. coinvolta interpreta questi obblighi come se fossero facoltativi, è incredibile che nessun amministratore segnali l’anomalia, da anni lo facciamo solo noi di Confartigianato.

E’ inoltre stupefacente il fatto che nemmeno la Regione non abbia mai inviato una relazione sullo stato di esercizio e manutenzione degli impianti termici al Ministero dello sviluppo economico e al Ministero dell’ambiente, l’attuale Ministero della transizione ecologica.

A Brindisi, purtroppo, siamo in grado di fare peggio rispetto ad altri Comuni, nonostante le nostre numerose segnalazioni (le ripetiamo ogni anno), la BMS si sostituisce ai manutentori proponendo all’utenza una verifica onerosa di € 110,00 che, secondo quanto riferito ai cittadini, può essere alternativa al controllo manutentivo annuale.

Tale comportamento, a nostro modesto avviso, oltre a non rispettare la legge perchè l’organismo di verifica non può sostituirsi al manutentore, induce l’utenza ad “attendere” la verifica onerosa da parte della BMS, che si pone come vero e proprio concorrente sleale della categoria dei manutentori, per di più non effettua gli interventi sull’impianto così come previsti dalla legge.

In altre parole ci troviamo davanti ad una società pubblica che mette in ginocchio le nostre piccole imprese di manutenzione impianti che si vedono ridurre il numero dei clienti ed a cui non rimane che ridurre il personale in forza o chiudere i battenti ed entrare nella sfera dell’abusivismo.

Confartigianato è impegnata con i suoi esperti contro la burocrazia e il disinteresse diffuso al problema, faremo in modo che tutto questo cambi una volta per sempre, per questo abbiamo già incontrato l’Assessore Regionale e chiesto al Sindaco di Brindisi un intervento diretto sul problema, crediamo che Regione e Comune debbano sintonizzarsi e fare di più anche su questa tematica.

                                                                                                                              Il Presidente Provinciale Confartigianato

       Fabrizio Topputo

Brindisi. Deve scontare la pena residua di 2 anni, 3 mesi e 22 giorni di reclusione, arrestato. I Carabinieri della Stazione di Brindisi centro hanno proceduto all’arresto di un 70enne del luogo, in ottemperanza al provvedimento di esecuzione per la carcerazione, emesso dalla Procura Generale della Repubblica - Ufficio Esecuzioni Penali, dovendo espiare la pena di 2 anni, 3 mesi e 22 giorni di reclusione per spaccio di sostanze stupefacenti commesso nell’anno 2016 in un comune della provincia di Lecce. Al termine delle formalità di rito l’arrestato è stato tradotto presso la locale Casa Circondariale, così come disposto dall’Autorità Giudiziaria.

---------------

Per restare aggiornato con le ultime news del Gazzettino di Brindisi seguici e metti “Mi piace” sulla nostra pagina FacebookPuoi guardare i video pubblicati sul nostro canale YouTube.   

Per scriverci e interagire con la redazione contattaci  

Ci ha lasciato un altro grande del Mesagne, Mario Rizzo indimenticato attaccante esterno. Rizzo era un giocatore completo,dal fisico importante,ambidestro,poteva coprire entrambe le posizioni d’ala e dotato di un ottima elevazione e velocità( faceva 11’netti nei 100 metri )

Siamo nei primi anni sessanta ed era un  Mesagne che segnava anche molto con Costabile e Mario Solito, ma il cannoniere della squadra con 13 reti fu un giovane veneziano, Mario Rizzo. Era al secondo campionato con la squadra gialloble, era stato preso in prestito a novembre del ’62 dal Brindisi, nel primo campionato col Mesagne aveva già segnato 11 reti e si era fatto ben notare. Rimarrà a Mesagne 4 anni, un’ala di finissima tecnica che infiammerà il pubblico mesagnese, carattere fumantino di non facile gestione, alternava giocate memorabili a pause irritanti, ma era chiaramente un giocatore di categoria superiore. Nato a Venezia nel’40, padre di origini tarantine e madre veneziana, Rizzo iniziò a giocare col Burano, squadra di promozione dell’isola veneziana, quindi andò al Mira Lanza e da qui venne prelevato nell’estate del ‘61 dal Brindisi del presidente Beppe Carletti che voleva vincere il campionato di serie D. Mario Rizzo si presentò ai tifosi brindisini come un’ala estremamente mobile, velocissimo, nelle sue giornate migliori saltava gli avversari come birilli (dalla Gazzetta del Mezzogiorno dell’epoca), nel girone di andata la squadra biancazzurra stazionò nelle prime posizioni, ma a vincere il campionato di misura sarà il Trani. A Brindisi Rizzo conosce la sua futura moglie. L’anno dopo venne dato in prestito al Mesagne che nel ’63-64 lo acquistò a titolo definitivo.

Nel’64-65, ,il Mesagne arrivò sesto e Rizzo realizzò 11 reti, nel ’65-66 la squadra gialloble, allenata dal leccese Pietro De Santis, partita con grandi ambizioni arrivò a metà classifica, Rizzo segnò 11 reti, il campionato fu vinto dal Martina Franca e proprio il Martina acquisterà la forte ala mesagnese per il campionato di serie D. A Martina nel’66-67 Rizzo risultò uno dei migliori, segnò 9 reti e impressionò per le sue progressioni sulla fascia sinistra, a fine campionato fu concreta la possibilità di un suo trasferimento alla Lazio dove effettuò anche un provino positivo, alla fine venne acquistato invece dalla Mestrina in serie C, la squadra della sua città. La serie C non gli stava affatto stretta e si disimpegnò bene anche in casa propria, nel ’68 il Mesagne era stato appena promosso in serie D e in estate si parlò di un ritorno di Mario Rizzo, ma non se ne fece nulla e nel ’68-69 andò a giocare con l’Udinese, ambiziosa squadra di serie C dove si trovò come compagno Giovanni Galeone, futuro allenatore di serie A, il direttore tecnico della società friulana era niente meno che Gipo Viani, mitico ex allenatore milanista e della nazionale che rimase impressionato dalle qualità tecniche di Rizzo e al quale confidò che con quei numeri, egli avrebbe potuto benissimo calcare i campi di serie A; dopo pochi mesi, nel gennaio ’69 il mitico allenatore morirà e a fine campionato, all’età di 29 anni, Rizzo, sposato da qualche anno, deciderà di smettere di giocare.

Lavorerà nel settore trasporti e diventerà un campione di bocce per la Serenissima di Venezia, disputando e vincendo molte gare e medaglie Abbiamo scoperto che qualche anno fa era andato a vedere il nuovo stadio “Alberto Guarini”, egli ricordava sempre con piacere e nostalgia gli anni trascorsi qui, il calore del pubblico mesagnese. Mesagne rimane una tappa importante nella carriera di Mario Rizzo, è stata la città nella quale ha giocato più a lungo, e anche noi possiamo essere orgogliosi di aver avuto per 4 anni nella nostra squadra un talento calcistico dalle giocate irresistibili, che come disse Gipo Viani, avrebbe potuto calcare campi ben più prestigiosi.

---------------

Per restare aggiornato con le ultime news del Gazzettino di Brindisi seguici e metti “Mi piace” sulla nostra pagina FacebookPuoi guardare i video pubblicati sul nostro canale YouTube.   

Per scriverci e interagire con la redazione contattaci  

Dati del giorno: 07 dicembre 2021

362
Nuovi casi
22.931
Test giornalieri
4
Persone decedute
Nuovi casi per provincia
Provincia di Bari: 61
Provincia di Bat: 43
Provincia di Brindisi: 21
Provincia di Foggia: 73
Provincia di Lecce: 74
Provincia di Taranto: 89
Residenti fuori regione: 1
Provincia in definizione: 0
4.629
Persone attualmente positive
136
Persone ricoverate in area non critica
17
Persone in terapia intensiva

Dati complessivi

281.513
Casi totali
4.927.736
Test eseguiti
269.980
Persone guarite
6.904
Persone decedute
Casi totali per provincia
Provincia di Bari: 101.601
Provincia di Bat: 28.896
Provincia di Brindisi: 22.471
Provincia di Foggia: 50.241
Provincia di Lecce: 33.497
Provincia di Taranto: 43.202
Residenti fuori regione: 1.060
Provincia in definizione: 545

---------------

Per restare aggiornato con le ultime news del Gazzettino di Brindisi seguici e metti “Mi piace” sulla nostra pagina FacebookPuoi guardare i video pubblicati sul nostro canale YouTube.   

Per scriverci e interagire con la redazione contattaci  

 

XYLELLA: COLDIRETTI, DANNI PER 1 MLD DA PIANTE MALATE DALL’ESTERO. Distrutti 21 milioni di ulivi, Prandini: aumentare controlli a frontiere Europa.

“Bisogna aumentare i controlli alle dogane e specializzare i punti d’ingresso della merce nella Ue per fermare l’invasione organismi alieni nocivi, dalla Xylella agli insetti, arrivati nelle campagne italiane soprattutto con le piante ed i semi dall’estero con danni per oltre un miliardo sul piano ambientale, paesaggistico e produttivo”. E’ quanto afferma il presidente della Coldiretti Ettore Prandini in occasione della presentazione a Brindisi della prima task force cinofila anty Xylella con cani addestrati in grado di individuare la presenza del pericoloso batterio tramite l’olfatto. Dalla cimice asiatica al cinipide del castagno, dalla Xylella al moscerino dagli occhi rossi, dal calabrone asiatico al punteruolo rosso, in Italia – evidenzia la Coldiretti - è in atto una vera e propria invasione di specie aliene dannose per coltivazioni, frutta, verdura, miele e piante di parchi e giardini. Sotto accusa è il sistema di controllo UE con frontiere colabrodo che hanno lasciato passare materiale vegetale infetto e parassiti vari.

“Siamo di fronte a una politica europea troppo permissiva che consente l’ingresso di prodotti agroalimentari e florovivaistici nell’Ue senza che siano applicate le cautele e le quarantene che devono invece superare i prodotti nazionali quando vengono esportati con estenuanti negoziati e dossier che durano anni” spiega Prandini nel sottolineare che “serve un cambio di passo nelle misure di prevenzione e di intervento sia a livello comunitario che nazionale, è necessaria una strategia condivisa tra enti regionali, nazionali e comunitari per fermare la malattia e ridare speranza di futuro a territori che hanno perso l’intero patrimonio olivicolo e paesaggistico. Ricerca e prevenzione devono diventare le parole d’ordine, con il sostegno delle istituzioni perchè la Xylella è un disastro ambientale, un problema di tutti”.

La Xylella è arrivata in Italia portata da piante tropicali giunte dall’America latina e fino a oggi ha infettato oltre 8mila chilometri quadrati con oltre 21 milioni di ulivi colpiti, molti dei quali monumentali, frantoi svenduti a pezzi in Grecia, Marocco e Tunisia e 5mila posti di lavoro persi nella filiera dell’olio extravergine di oliva. Il batterio avanza al ritmo di 2 chilometri al mese e, dopo aver devastato gli ulivi del Salento, minaccia la maggior parte del territorio Ue dove sono stati individuati altri casi di malattia, dalla Francia alla Spagna, dalla Germania al Portogallo.

Se non esistono cure per salvare gli ulivi infetti da Xylella, unica strada – conclude la Coldiretti – è la convivenza con il batterio attraverso la pratica dell’innesto con varietà resistenti per salvaguardare un prodotto millenario alla base della Dieta Mediterranea proclamata patrimonio dell’Unesco. Si tratta di tutelare una filiera che coinvolge oltre 400 mila aziende agricole specializzate in Italia e che può contare sul maggior numero di olio extravergine ed olive da tavola denominazione in Europa (46 DOP e 7 IGP) con un patrimonio di 250 milioni di piante e 533 varietà di olive, il più vasto tesoro di biodiversità del mondo.

---------------

Per restare aggiornato con le ultime news del Gazzettino di Brindisi seguici e metti “Mi piace” sulla nostra pagina FacebookPuoi guardare i video pubblicati sul nostro canale YouTube.   

Per scriverci e interagire con la redazione contattaci  

La città di Mesagne, ufficio Politiche Sociali, informa i cittadini che con il decreto “Sostegni” D.L. 73/2021 convertito in legge n. 106/2021, sono state destinate nuove risorse agli interventi in favore delle famiglie che hanno sofferto la crisi economica a causa dell'emergenza epidemiologica in corso. L’istanza di accesso al servizio e la relativa autodichiarazione dovranno essere compilate accedendo al sito istituzionale www.comune.mesagne.br.it (Buoni Spesa governativi, cliccare su Modulo di domanda), utilizzando esclusivamente il link undefined. L’Amministrazione comunale erogherà i servizi di solidarietà previsti dalla delibera di Giunta Comunale n. 301 del 18/11/2021 che prevedono:

  • Buoni Spesa: euro 100,00 per ogni componente per un massimo di euro 600,00, per l’utilizzo di buoni spesa elettronici (utilizzabili presso tutti i fornitori iscritti sul sito istituzionale del Comune) per l’acquisto di generi alimentari e prodotti di prima necessità e per l’infanzia;
  • Utenze acqua, luce e gas: per ogni famiglia richiedente su presentazione di bollette 2021 per le quali sarà erogato un contributo, pari al totale della presentazione per un massimo di euro 300,00;
  • TARI: per ogni famiglia richiedente, in regola con i pagamenti dei tributi alla data di febbraio 2020, su presentazione di avvisi di pagamento, bonari e/o accertamenti 2020/2021, per i quali sarà erogato un contributo pari al totale dell’avviso di pagamento/accertamento, per un massimo di euro 300,00.

La scelta del richiedente può prevedere un’unica opzione. Per tutti i destinatari del contributo in esame, ad eccezione dei Buoni Spesa, sussiste l'obbligo di presentare le ricevute di pagamento entro il 31/03/2022, da far pervenire presso gli uffici dei Servizi Sociali o tramite posta elettronica all'indirizzo: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.. Il contributo relativo alle utenze acqua, luce, gas e Tari sarà erogato tramite mandato di pagamento, a partire dalla metà di gennaio 2022.

Possono accedere ai suddetti servizi i soggetti che:

  • Risiedono nel Comune di Mesagne;
  • Si trovano in condizione di difficoltà economica;
  • Non dispongono direttamente o per il tramite di altri componenti del nucleo familiare di depositi su conti correnti postali o bancari superiori a € 5.000,00;
  • Non dispongono di un reddito mensile di qualsiasi natura, comprese le forme di sostegno pubblico (RdC, RED, Naspi, Cassa Integrazione, pensioni) e altre forme di sostegno previste a livello locale o regionale, nella misura non superiore ad € 800,00 mensili;

All’istanza, che potrà essere presentata da un solo componente per nucleo familiare, dovrà essere allegato copia del documento di riconoscimento e tessera sanitaria. Le istanze potranno essere presentate fino ad esaurimento delle risorse disponibili. Per ogni informazione, o per ricevere assistenza ai fini della compilazione dell’istanza e della relativa autocertificazione, è possibile contattare l’ufficio Servizi Sociali ai seguenti numeri 0831/732213 – 366/6379538, anche via mail al seguente indirizzo: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.. Le autodichiarazioni rilasciate al momento della presentazione dell’istanza di accesso al beneficio saranno sottoposte a controlli da parte degli organi competenti per la dovuta verifica.

---------------

Per restare aggiornato con le ultime news del Gazzettino di Brindisi seguici e metti “Mi piace” sulla nostra pagina FacebookPuoi guardare i video pubblicati sul nostro canale YouTube.   

Per scriverci e interagire con la redazione contattaci  

Il Comune di Mesagne, in occasione delle festività natalizie, ha fatto addobbare dai fiorai mesagnesi la principale arteria viaria della città con 500 vasi di ciclamini. Un'idea green e geniale che ha abbellito la strada frequentata giornalmente da migliaia di persone. Adesso, però, bisognerà vedere domani quanti dei 500 vasi collocati oggi ne saranno rimasti. Infatti, in altre occasioni similari c'è chi ne ha approfittato per rubare le piante. Tuttavia, bisognerà stare attenti poiché l'Amministrazione comunale, oltre ad avere la rete del grande fratello sempre in funzione, ha collocato in punti strategici delle telecamere di videosorveglianza mobili. Gli approfittatori sono avvisati. 

---------------

Per restare aggiornato con le ultime news del Gazzettino di Brindisi seguici e metti “Mi piace” sulla nostra pagina FacebookPuoi guardare i video pubblicati sul nostro canale YouTube.   

Per scriverci e interagire con la redazione contattaci