Redazione
Terza dose anti Covid: open day per alcune categorie a partire da oggi
Open day dedicati, a partire da oggi 24 novembre, per operatori scolastici, forze dell’ordine, protezione civile, volontari. Le persone che rientrano in queste categorie possono accedere senza prenotazione in alcuni centri della provincia per effettuare la terza dose di vaccino anti Covid.
Gli open day sono stati programmati, al momento, nei comuni di Brindisi, Fasano e Oria dal 24 al 28 novembre dalle 9 alle 14. Il fine settimana è interamente dedicato alla vaccinazione con terza dose a queste specifiche categorie di persone. Come da recenti disposizioni, la terza dose può essere effettuata dopo 5 mesi dalla precedente.
Intanto proseguono le vaccinazioni anti Covid per gli over 40 che possono accedere, a fine giornata, senza prenotazione fino a smaltimento delle dosi. Chi vuole avere la certezza di giorno e orario del vaccino può prenotare tramite sportelli Cup Asl, farmacie, call center 800888388 o 080 9181603 da cellulare, portale della Salute dal menù “Servizi online”.
Per altre informazioni sull’adesione alla campagna vaccinale consultare il portale regionale La Puglia ti vaccina.
In allegato elenco dei centri attivi dal 22 al 28 novembre.
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Puglia ortofrutticola, è crisi profonda: “Ora un tavolo d’emergenza”
Puglia ortofrutticola, è crisi profonda: “Ora un tavolo d’emergenza”. La richiesta di CIA Puglia e Confcooperative Puglia all’assessore Donato Pentassuglia. I casi dei prezzi al ribasso, la morsa delle royalty, l’uva che arriva a due spiccioli dall’Egitto. “Impossibile continuare a vendere al di sotto dei costi di produzione”. CIA Agricoltori Italiani della Puglia e Confcooperative Puglia hanno inviato una lettera all’assessore all’Agricoltura, Donato Pentassuglia, chiedendo la convocazione urgente di un tavolo ortofrutticolo regionale.
COMPARTO IN SOFFERENZA. Tutto il comparto è in sofferenza, partendo dalle campagne primaverili ed estive di raccolta con i casi clamorosi dei prezzi stracciati riconosciuti ai produttori per ciliegie e angurie. Il problema, poi, si è riproposto drammaticamente anche per l’uva da tavola, gli agrumi e, più in generale, tutti i prodotti del settore ortofrutticolo.
«I prezzi al ribasso praticati secondo le regole del massimo profitto non sono soltanto un paradosso, ma anche un’ingiustizia e uno squilibrio drammatico ingenerato da un mercato che mortifica imprese agricole, lavoratori e valore dei prodotti», hanno scritto, nella lettera indirizzata a Pentassuglia, l’organizzazione sindacale CIA Puglia e Confcooperative Puglia.
«Gli effetti perversi di un mercato impostato su prezzi al ribasso e importazioni selvagge mostra apertamente lo squilibrio nel potere di contrattazione tra i produttori e la Grande distribuzione organizzata. La scorsa primavera, è stato clamoroso il caso delle ciliegie pugliesi, col prezzo riconosciuto ai produttori inferiore fino a 15-20 volte al costo imposto ai consumatori nei supermercati. Durante l’estate si è evidenziato lo stesso problema per le angurie, con gli agricoltori costretti a lasciare il prodotto nei campi a causa del crollo del prezzo.
UVA DA TAVOLA. Nel comparto dell’uva da tavola, la Puglia è la prima regione italiana per numero di aziende, quantità e qualità della produzione. Il dato complessivo regionale si attesta su una superficie di 25.085 ettari utilizzati e una produzione di 6.400.000 quintali. La provincia di Bari, da sola, registra 10.750 ettari utilizzati e una produzione annuale pari a 2.332.000 quintali. Non sono soltanto numeri di eccezionale rilievo, ma si tratta soprattutto di reddito per migliaia di lavoratrici e di lavoratori, posti di lavoro, un’economia di filiera che è motore trainante del nostro export. Per il comparto dell’uva da tavola, incombe, più di altri comparti, la questione delle royalty da pagare sulle nuove varietà. Il fenomeno sta diventando una trappola silenziosa che rischia di danneggiare seriamente gli imprenditori agricoli.
QUESTIONE ROYALTY. Per Raffaele Carrabba, presidente di Cia Puglia, “la questione è nota da tempo e riguarda tutta la Puglia: sulle uve da tavola senza semi, soprattutto, ma anche su moltissimi prodotti ortofrutticoli e agrumicoli, negli ultimi tempi si sta giocando una vera e propria guerra dei brevetti”. In alcuni Paesi, come Israele, Cile e Stati Uniti, la ricerca scientifica ha prodotto nuove varietà di frutti. La proprietà intellettuale di quelle produzioni implica il pagamento delle royalty da parte dei semplici agricoltori sul territorio, non solo per avere l’autorizzazione a coltivare determinate varietà ma anche nella successiva vendita del raccolto. Di fatto, agli agricoltori viene imposto anche a chi vendere. Un’imposizione che, se elusa, può avere conseguenze estreme, fino al taglio delle viti. In sostanza, per poter coltivare le nuove varietà, l’azienda agricola deve sottoscrivere un contratto che la vincola non solo a pagare le royalty, ma anche a vendere e commercializzare l’uva solo attraverso uffici della società che detengono il brevetto vegetale. In pratica si diventa ‘succursali’, una sorta di franchising, con qualcun altro che diventa padrone in casa nostra, di fatto titolare del destino di ogni politica commerciale e di vendita che decide al posto dell’agricoltore come e quanto coltivare e quale reddito deve andare a chi investe e lavora sul campo, si accolla il rischio d’impresa, paga fior di euro per assicurare i propri vigneti e li cura.
L’UVA DALL’EGITTO. Le regole diverse a seconda dei Paesi, anche all’interno dell’Unione europea, rendono ancora più difficile la vita dei nostri produttori. L’Olanda, per esempio, dove vige un regime fiscale particolarmente vantaggioso, annualmente satura il mercato europeo dell’uva da tavola con prodotto acquistato dall’Egitto, che viene venduto, già confezionato, al prezzo medio di 0,60 euro al chilogrammo, contro il prezzo medio di 1,20 euro al chilogrammo dei produttori e commercianti italiani.
Per Sergio Curci, responsabile GIE Ortofrutta di Cia Puglia, “non è possibile vendere le nostre uve ad un prezzo più basso di 1,20 euro al chilogrammo, un prezzo peraltro appena sufficiente alla sola remunerazione dei costi. L’Olanda ha stretto accordi commerciali con i produttori egiziani ed ha realizzato una grande piattaforma logistica di distribuzione del prodotto egiziano. Peraltro, l’Europa, irragionevolmente, ha investito grosse somme in Egitto con finalità di ricerca e per la realizzazione di nuovi impianti con varietà di uva da tavola innovativa, anche senza semi. Attualmente gli egiziani hanno una produzione di buona qualità e ogni anno aumentano le proprie estensioni a frutto per migliaia di quintali. Avvalendosi di una manodopera a costo bassissimo, l’Olanda può oggi distribuire sul mercato europeo una grande quantità di uva da tavola, con e senza semi, di buona qualità a prezzi stracciati e improponibili per i produttori italiani”.
LE CALAMITA’. È noto a tutti che l’agricoltura è un’industria a cielo aperto. Ogni giorno, ogni stagione deve fare i conti con le calamità atmosferiche sempre più in agguato.
"Le gelate primaverili prima, la persistente siccità e le calure africane che hanno caratterizzato questa estate hanno messo a dura prova le coltivazioni e le imprese agricole" - dichiara Vincenzo Patruno, presidente Confcooperative Puglia. "Per salvare le produzioni, i viticoltori hanno dovuto far ricorso a innumerevoli irrigazioni di soccorso con un aggravio di costi per i bilanci delle aziende. Per effettuare le irrigazioni, gli agricoltori hanno dovuto fare i conti con una rete irrigua obsoleta e non in grado di far fronte alle esigenze irrigue delle coltivazioni". Anche in questi giorni un’altra vera e propria calamità si sta abbattendo sull’uva da tavola. Le nebbie e le temperature al di sopra delle medie stagionali stanno distruggendo le produzioni ancora presenti in grandi quantità sulle piante. Umidità e temperature che stanno favorendo lo sviluppo di muffe che la mano dell’uomo non riesce a fermare né con il diradamento dei chicchi né con i trattamenti fitosanitari.
Secondo le due associazioni, “occorrerà chiedere il riconoscimento dello stato di calamità. Pertanto, al fine di poter dare una risposta agli imprenditori agricoli, chiediamo la convocazione del Tavolo ortofrutticolo regionale per affrontare il problema con l’intera filiera e con le istituzioni preposte per porre in atto azioni volte a salvaguardare il comparto”.
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Concluso il progetto sulla mobilità sostenibile all’istituto Ferdinando di Mesagne
Si è concluso domenica 21 novembre il progetto pilota dedicato alle pratiche sportive (ciclismo, trekking) e alla mobilità sostenibile denominato “In-bike via libera alle due ruote”.
Il progetto ha coinvolto alcuni insegnanti ed un gruppo di 34 studenti di Mesagne e San Pancrazio della terza classe del liceo scientifico. Il programma è iniziato mercoledì 27 ottobre ed è terminato il 21 novembre. Ma già si parla dei una ripresa delle escursioni in primavera.
Il progetto è frutto di una collaborazione tra l’Istituto di Istruzione Secondaria Superiore “EPIFANIO FERDINANDO” di Mesagne la società Ciclovagando e l’Associazione Cicloamici FIAB Mesagne.
L’attività coordinata internamente dal prof. Alessandro Molfetta e dal dirigente scolastico Mario Palmisano Romano rientra nel progetto “E…state al Ferdinando” finanziato con Fondi strutturali Europei Programma Operativo Nazionale (PON).
La dott. Anna Rita Ricci ha coordinato le attività di Ciclovagando con la collaborazione del prof. Antonio Licciulli e dell’ing. Massimo Geusa e del dott. Giovanni Laresca dell’associazione Cicloamici FIAB Mesagne. Le insegnanti Elisa Castorini e Rossella Nisi hanno accompagnato in bici i ragazzi.
I ragazzi coinvolti nel progetto hanno partecipato a lezioni in aula sugli argomenti che hanno poi verificato nella pratica tramite divertenti e appassionanti escursioni in bici e a piedi. In aula sono stati affrontati i temi della mobilità sostenibile e della sicurezza stradale in città e fuori città, dell’inquinamento urbano e della conversione ecologica. In aula e poi in bici hanno imparato l’uso di strumenti cartografici (google map, bikemap) e i principi della meccanica e della manutenzione della bicicletta.
Parte integrante del corso sono state le escursioni in bicicletta e a piedi. Il modulo didattico era inteso a dimostrare come l’uso quotidiano della bicicletta può rendere le città a misura d’uomo e suggerire nuovi atteggiamenti dell’uomo verso l’ambiente.
Cinque escursioni in bicicletta hanno rappresentato un occasione per conoscere il territorio intorno a Mesagne, le sue attrattive e le sue fragilità. Ogni escursione è stata abbinata ad un tema ed all’esplorazione del territorio nelle 4 direzioni cardinali.
La prima escursione “Vita nei boschi” a tema naturalistico a Ovest verso i boschi di Quercia da sughero Lucci e Preti (Siti di interesse comunitario). I ragazzi pedalando tra le querce hanno appreso l’importanza della preservazione degli alberi e delle foreste: il sequestro della CO2 nel processo di sintesi clorofilliana il foliage e la riprogettazione del territorio e del paesaggio dopo la piaga della Xylella.
La seconda escursione “vita in masseria” a Nord Est è stata dedicata al paesaggio agrario e alla visita a Marangiosa, masseria zootecnica biologica. Il dott. Vito Quarato ha illustrato il ciclo virtuoso della masseria biologica dall’allevamento alla caseificazione a rifiuti zero.
La terza escursione “La Via Appia” a Est lungo la Via Appia regina viarum che pone Mesagne nel mezzo delle grandi rotte del turismo sostenibile a piedi e in bicicletta (APPIA, Eurovelo 5). Visita al parco archeologico di Muro Tenente e sugli scavi dell’APPIA antica di periodo repubblicano.
Quarta escursione San Miserino e Muro Maurizio alla conoscenza ed alla preservazione dei siti archeologici minori (San Miserino, Muro Maurizio, Masseria Notarpanaro) lungo la via “ad Lippium” (o limitone dei Greci, SP Cellino Oria).
Domenica 21 quinta e ultima e impegnativa escursione “Torre Guaceto ed il Canale Reale” a Nord. Meta la Riserva Naturale di Torre Guaceto raggiunta percorrendo gli argini del Canale Reale alla scoperta degli insediamenti rupestri di San Biagio e San Giovanni (Masseria Cafaro Nuova).
L’associazione Cicloamici FIAB Mesagne si è affiancata con entusiasmo a questa sperimentazione con l’auspicio di proporre un “format” ovvero una pratica didattica innovativa da svolgere in altre classi e ad altre scuole a Mesagne ed in Provincia di Brindisi.
Il materiale didattico, la mappa degli itinerari escursionistici sono liberamente e gratuitamente accessibili sul sito dei Cicloamici.
Gli insegnanti e i dirigenti scolastici interessati possono scaricare dal sito le presentazioni, i file gpx ed i video. Le presentazioni, i video e le illustrazioni sono stati preparati dall’associazione Cicloamici con la collaborazione dell’architetto padovano Alberto Marescotti, consulente ANCI, esperto progettista e divulgatore dei temi della mobilità sostenibile.
L’auspicio è quello che sempre più istituti di formazione primaria e secondaria possano avviare corsi di mobilità sostenibile coinvolgendo in modo creativo e divertente gli studenti. In altri paesi europei l’educazione stradale a scuola è parte integrante dei programmi didattici. In Italia il Ministero dell’Istruzione ha intrapreso una campagna stimolare le scuole a introdurre la materia e ha creato una piattaforma online . Anche la FIAB federazione italiana ambiente e bicicletta ha sottoscritto con il ministero un accordo quadro di collaborazione. Cicloamici e Ciclovagando si rendono disponibili a supportare nuovi e stimolanti progetti.
Mesagne. Grave incidente sulla SS7. Ferita una ragazza mesagnese
Un grave incidente stradale si è verificato a Mesagne lungo la Statale 7, dove un’auto, condotta da una ragazza, per cause ancora in fase di accertamento, è andata a sbattere contro un guardrail infilandosi in esso. È stata immediatamente soccorsa dal personale del 118 dell’ospedale “De Lellis” di Mesagne e condotta presso il nosocomio di Brindisi per essere sottoposta ad accertamenti. Sul posto del sinistro sono rimasti gli agenti della polizia locale di Mesagne che lo hanno rilevato e avviato le indagini per ricostruire la dinamica. I fatti si sono verificati intorno alle ore 19,30 sulla statale 7. Qui una ragazza di 25anni, Z. V. di Mesagne, sta viaggiando da Brindisi verso Mesagne a bordo della sua Volkswagen Polo quando, giunta all’altezza dello svincolo per Mesagne est, per cause ancora in fase di accertamento, ha sbandato e si è andata ad infilare in un guardrail che delimita la carreggiata.
A quel punto l’auto si è bloccata. La ragazza è rimasta all’interno. Gli automobilisti che sono sopraggiunti si sono fermati e hanno prestato i primi soccorsi mentre è stato lanciato l’allarme. In pochi minuti sulla statale sono giunti i mezzi di soccorso. Un’ambulanza del 118 e le auto di pronto intervento della polizia locale. I soccorritori hanno immediatamente estratto la ragazza dall’auto e con l’ambulanza l’hanno condotta presso l’ospedale “Perrino” di Brindisi. I sanitari, una volta arrivata in pronto soccorso, l’hanno sottoposta a una serie di esami diagnostici e strumentali che hanno messo in evidenza alcuni traumi riportati nel sinistro. È stata trattenuta per ulteriori controlli. Intanto, nel tratto di strada interessato all’incidente gli agenti della polizia locale, dopo aver veicolato il traffico presente, lo hanno rilevato e avviato le indagini per ricostruire la dinamica.
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Report dei positivi e tamponi in provincia di Brindisi
Positivi e tamponi nella provincia di Brindisi, il report aggiornato al 21 novembre. Aggiornamento settimanale dei dati sull’emergenza Covid-19 nell’ultimo report a cura dell’Unità operativa di Epidemiologia del Dipartimento di Prevenzione della Asl. Alla data del 21 novembre 2021 risultano positivi 249 soggetti, di cui 122 uomini (49%) e 127 donne (51%), con età media di 49 anni. I positivi sono così suddivisi per fasce di età: 51 nella fascia 0-18 anni, 125 tra 19-64 anni, 46 tra 65-79 anni, 27 negli 80 e oltre.
Brindisi: 79 laureati in professioni sanitarie
Settantanove nuovi laureati in professioni sanitarie presso il Polo universitario di Brindisi.
Per contrastare la criminalità bisogna rinforzare l’organico investigativo e giudiziario
“Impegnare la Giunta regionale a farsi portavoce, presso il Governo nazionale e il Parlamento italiano, dell’esigenza di aumentare le risorse umane necessarie a rinforzare l’organico investigativo e giudiziario, al fine di avviare e concludere tempestivamente le indagini necessarie per la sicurezza delle comunità pugliesi e poter garantire un adeguato contrasto alla criminalità organizzata”. È quanto si chiede con una mozione presentata dalla Commissione regionale di studio e d’inchiesta sul fenomeno della criminalità organizzata in Puglia, di cui è primo firmatario il presidente Renato Perrini.
“Sin dal suo insediamento, la Commissione ha cominciato una fase di ascolto delle Prefetture e Procure dell’intera regione Puglia – si legge nel testo della mozione. Dalle audizioni avvenute sono emersi diversi spunti di riflessione. Dalla sacra corona unita nata nel 1983, ad oggi, vi è stata un’evoluzione dell’organizzazione mafiosa. Oggi è sempre più presente in quella ‘zona grigia’ in cui gli interessi delle mafie si intrecciano con quelli degli amministratori locali, prova ne sono i diversi comuni sciolti per mafia.
Ripercorrendo il territorio dell’intera regione emerge la carenza di risorse umane, necessarie per rinforzare l’organico investigativo; la necessità di potenziare il numero dei tribunali e delle procure in province a grande estensione territoriale come quella di Foggia, nel basso tavoliere e nell’area garganica; l’ampliamento di zone video sorvegliate centralizzate al fine di agevolare le indagini e monitorare le comunità; la necessità di investire sulle Politiche Giovanili con percorsi di educazione che mettano in risalto buone prassi per riappropriarsi degli spazi comuni finalizzati alla socializzazione delle fasce giovanili”.
Pertanto, la Commissione speciale di studio e legalità ritiene di fondamentale importanza investire sulla sicurezza delle comunità pugliesi e soprattutto mettere in atto provvedimenti concreti che vadano a contrastare fenomeni eclatanti come quelli che spesso vanno ad alimentare le pagine di cronaca dei diversi territori regionali.
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ELICOTTERI MULTIRUOLO ESERCITO, ARESTA E D’ATTIS: “BRINDISI COINVOLTA NELLA PRODUZIONE”.
“Il parere favorevole dato oggi dalla Commissione Difesa della Camera all’ulteriore acquisto per l’Esercito Italiano di 33 nuovi elicotteri multiruolo Light Utility Helicopter (LUH) è una buona notizia per l’industria aerospaziale del nostro territorio. Brindisi è espressamente citata nel parere approvato dalla Commissione e il programma può portare benefici non solo alle divisioni di Leonardo Elicotteri ma anche alle industrie del suo indotto. Continuiamo a lavorare congiuntamente senza distinzione di colore per lo sviluppo industriale e per rafforzare la ricerca di qualità delle nostre aziende del comparto aeronautico brindisino e al contempo ammoderniamo e rafforziamo le capacità operative dell’Esercito Italiano sempre più impegnato, come dimostra la pandemia da Covid-19, non solo nei compiti assegnati dalla Difesa ma anche nelle tante operazioni di protezione civile e di soccorso della popolazione.” Lo affermano, in una dichiarazione congiunta, i deputati Giovanni Luca Aresta (M5S) e Mauro D’Attis (Forza Italia).
ANDROMEDA CINEMAS BRINDISI. Apertura nuove sale con evento “Una Famiglia Mostruosa”
È arrivato il momento tanto atteso: venerdì 26 Novembre verranno inaugurate le nuove sale dellaÈ arrivato il momento tanto atteso: venerdì 26 Novembre verranno inaugurate le nuove sale dellaMultisala Andromeda di Brindisi.Oltre al restyling di alcune strutture già esistenti, saranno inaugurate 3 nuove sale, che portano a 10 il numero complessivo per un totale di 1567 posti. Andromeda Brindisi diventa così una delle più grandi realtà del sud Italia. Nuova sfida per Lucisano Media Group, proprietario e gestore della Multisala Andromeda di Brindisiche negli ultimi due anni si è aggiudicata il “Biglietto d’Oro”, premio annuale dell’Anec (Associazione Nazionale Esercenti Cinematografiche) assegnato alla sala italiana che ha conseguito il maggiornumero di spettatori durante la stagione cinematografica.A seguire cerimonia del taglio del nastro delle nuove sale, che si svolgerà alla presenza del Cav.Fulvio Lucisano, del Sindaco di Brindisi Riccardo Rossi e delle massime autorità provinciali eregionali, verrà offerta al pubblico brindisino la proiezione del film “Una Famiglia Mostruosa”, prodotto da Fulvio e Federica Lucisano con Rai Cinema e distribuito da O1 Distribution.
Il film èdiretto da Volfango De Biasi ed interpretato da Massimo Ghini, Lucia Ocone, Lillo, Ilaria Spada,Cristiano Caccamo, Emanuela Rei e con Paolo Calabresi, con la partecipazione di Barbara Bouchet e Pippo Franco. Per accedere gratuitamente allo spettacolo delle ore 20.00 sarà sufficiente prenotarsi sul sitowww.andromedacinemas.it oppure scansionando il QRcode visibile in grafica. L’accesso saràconsentito solo con green pass valido e corretto utilizzo della mascherina. Le nuove sale sono state realizzate nell’ambito del progetto cofinanziato dalla Regione Pugliaattraverso il POR FESR 2014/2020 – Asse prioritario 3 – Azione 3.4 “Interventi di sostegno alleimprese delle filiere culturali, turistiche, creative e dello Spettacolo”.
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Al via il progetto CamberLibro, la lettura che cura
Tutto pronto per l’avvio di “CamberLibro, la lettura che cura”, il progetto dell’Amministrazione Comunale di Francavilla Fontana realizzato in partnership con l’ASL di Brindisi.
Al centro di questa progettualità – finanziata con 30 mila euro dal Ministero della cultura e dal Centro per il Libro nell’ambito del bando Città che Legge – c’è l’obiettivo di portare i libri e la cultura tra le corsie dell’ospedale Dario Camberlingo.
“La pandemia – racconta l’Assessora alla Cultura Maria Angelotti – ha stravolto il nostro rapporto con gli ospedali. Ma ciò non toglie che anche questi luoghi possano rappresentare degli importanti presidi di lettura come occasione di crescita culturale o come semplice momento di svago.”
CamberLibro – classificatosi terzo nel 2019 tra le 44 candidature giunte da tutta Italia al bando Città che Legge – nella prima ipotesi progettuale, nata nel Patto Locale per la Lettura, prevedeva una piccola sezione distaccata della biblioteca comunale all’interno della struttura ospedaliera con un servizio di prestito e iniziative di animazione legate alla lettura.
L’arrivo della pandemia ha imposto di accantonare, almeno per il momento, il libro cartaceo optando per l’utilizzo di strumenti digitali.
Nei prossimi giorni l’Amministrazione Comunale donerà all’Ospedale Camberlingo dei tablet da affidare agli utenti che ne faranno richiesta. Tramite questi strumenti sarà possibile accedere ad una ampia selezione di libri in formato digitale e a contenuti esclusivi (video tutorial, podcast e letture ad alta voce) prodotti dalle associazioni cittadine.
In ogni reparto saranno allestiti degli spazi ad hoc per il progetto per consentire un agevole accesso alle strumentazioni a degenti e personale ospedaliero.
“La speranza – conclude l’assessora Angelotti – è ovviamente quella di poter allestire, non appena sarà possibile, la sezione distaccata della biblioteca comunale in ospedale. Nel frattempo però attiviamo questa versione pilota del progetto, che grazie al digitale ci permetterà anche di portare l’innovazione nel campo delle politiche culturali cittadine. Ringrazio gli Uffici, in particolare la dott.ssa Guido, il Patto Locale per la Lettura e le associazioni coinvolte per aver reso possibile l’attuazione di questa versione tecnologizzata di CamberLibro”.
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