Redazione

La Polizia di Stato, come disposto dal Questore di Brindisi Giampietro Lionetti, ha rafforzato i servizi di controllo del territorio finalizzati alla prevenzione e repressione dei reati in genere sia in città sia in provincia.

La settimana che sta per concludersi ha visto la Polizia di Stato particolarmente attiva sul territorio di San Pietro Vernotico dove sono stati predisposti specifici servizi di prevenzione e repressione con un dispositivo di sicurezza composto da vari Uffici della Questura supportati da Unità Operative del Reparto Prevenzione Crimine di Lecce, della Sezione Polizia Stradale di Brindisi e i Cinofili Antidroga dellUfficio della Polizia di Frontiera di Brindisi. 
Alle attività ha partecipato anche personale del Comando Provinciale dei Carabinieri e della Guardia di Finanza di Brindisi. 
Nel corso dei servizi sono state identificate complessivamente 814 persone; i veicoli controllati sono stati 106 e 14 le attività commerciali sottoposte alle verifiche e ai controlli di rito al termine dei quali è stata sequestrata unautocarrozzeria risultata priva delle previste autorizzazioni. Inoltre la Squadra Mobile ha arrestato un giovane al quale è stato contestato il reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.  

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La maturità si è da poco conclusa e anche quest’anno non sono mancate le soddisfazioni all’interno dei vari indirizzi. Al Liceo scientifico ventitré studenti hanno raggiunto il punteggio massimo: ben 17 ragazzi hanno conseguito la valutazione di 100/100 (Lolli Miriam, Malvindi Maristella, Mattia Ilaria Saracino Andrea, Ascesi Gabriele, Debonis Marta, Lecce Pierluca, Massa Lucia Maria Carla, Salamina Francesco, Denitto Giada, Suriano Mattia, D’Oria Marika, Pellegrino Sara, Vergaro Antonio, Buccella Francesco, Malvindi Daniele, Nacci Alessio) e 6 quella di 100 con lode (Deluca Allegra Benedetta, Gigante Matteo, Campana Jacopo Alberto Maria, Magrì Alessia, Norberti Giovanni Davide, D’Aprile Samuele).

A tutti i ragazzi dei vari indirizzi, che con impegno hanno affrontato l’esame di maturità, riportando comunque valutazioni importanti, l’augurio del dirigente scolastico, prof Mario Palmisano Romano, dei docenti e di tutto il personale scolastico, di poter realizzare le più alte aspirazioni, nella prosecuzione degli studi accademici, nel lavoro e nella vita privata, e che passione, competenza e continua voglia di apprendere possano sempre guidarli nel perseguire qualsiasi traguardo.

Congratulazioni vivissime a tutte e a tutti, siate orgogliosi di voi stessi e abbiate cura del vostro domani!

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Torna il grande tennis al C.T. “Dino De Guido” di Mesagne

I campi in terra rossa del C.T. “Dino De Guido”, dal 31 luglio al 2 agosto p.v., saranno il palcoscenico di un evento sportivo di rilievo internazionale: La “European Summer Cup – Reina/Soisbault Cup” 2024. Questa prestigiosa competizione vedrà impegnate le squadre nazionali under 18 femminili di otto Paesi: Gran Bretagna, Grecia, Italia, Portogallo, Slovacchia, Slovenia, Turchia e Ucraina.

La “Reina/Soisbault Cup” rappresenta una straordinaria opportunità per ammirare alcune delle giovani promesse del tennis mondiale. Ogni squadra nazionale è composta dalle migliori tenniste under 18, pronte a dare il massimo sul campo per portare alto l’onore della propria Nazione. La competizione non solo metterà in mostra il talento di queste giovani atlete, ma avrà il compito di promuovere i valori irrinunciabili dello Sport, come il fair play, lo spirito di squadra, l’uguaglianza, la lealtà, la determinazione e la gioia di gareggiare.

La “Soisbault/Reina Cup” è una competizione europea dedicata alle squadre nazionali femminili Under 18 organizzata da Tennis Europe e ITF (International Tennis Federation). La competizione coinvolge tutte le federazioni nazionali d’Europa e appartiene alle European Summer Cups.

Nasce nel 1991 dalla fusione di due coppe europee per squadre femminili Under 18. La “Coppa Annie Soisbault de Montaigu” e la “Copa S.M. La Reina”.

La Coppa Annie Soisbault de Montaigu porta il nome della campionessa di tennis francese Annie Soisbault, il cui padre, Robert Soisbault, era il presidente della Federazione Francese di Tennis. Giocata per la prima volta nel 1965 in Francia, la competizione era rivolta alle squadre composte da giovani tenniste categoria Under 21 per offrire alle ragazze le stesse opportunità concesse dalla “Coppa Galéa” per i ragazzi.

Nel 1972 in Spagna fu creata una competizione, simile alla coppa francese e rivolta alle squadre Under 18 femminili, dedicata alla principessa Sofia di Grecia, futura sposa del re di Spagna, Juan Carlos di Borbone. Dopo essere diventata regina il nome della competizione cambiò in “Copa S.M. La Reina” nel 1980.

Gli eventi sono stati fusi nel 1991 dall’ ”European Tennis Association” in seguito alla riorganizzazione dei tornei.  

Il C.T. “Dino De Guido” ha organizzato la semifinale europea della “Copa S.M. Reina Sophia” nel 1981, 1983, 1984, 1985 e 1986, oltre a tante altre semifinali europee di campionati internazionali a squadre giovanili.

Nel 2001 per la prima volta, l’ETA (European Tennis Association), per tramite della Federazione Italiana Tennis, affidò al sodalizio mesagnese l’organizzazione della “Europe Cup” finale europea under 14 femminile, con la partecipazione di 8 rappresentative nazionali.

La FITP (Federazione Italiana Tennis e Padel) ha concesso al C.T. “Dino De Guido” di Mesagne, con grande sensibilità, stima e vicinanza, l’organizzazione di questo rilevante evento sportivo per poter degnamente festeggiare l’anniversario dei 50 anni della fondazione del sodalizio mesagnese (1974-2024), ormai eccellenza nel panorama del tennis provinciale, regionale e nazionale.

L’organizzazione di una competizione internazionale vuole essere anche l’occasione per riaffermare le condizioni di un rinnovato entusiasmo del mondo giovanile per lo sport del tennis.

Le gare inizieranno mercoledì 31 luglio e si svolgeranno per tre giorni sino al 2 agosto, sui campi in terra rossa del circolo gialloblù, permettendo a chiunque, con ingresso libero, di vivere l’emozione del grande tennis con l’esibizione delle giovani tenniste internazionali.

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Domani, domenica 14 luglio, a partire dalle ore 18.30, la cantante romana si esibirà in un minilive di presentazione del suo primo disco "Al centro del panorama”: nell’occasione, l’incontro con i fan e il firmacopie.

 Martina Giovannini, talentuosa concorrente dell’edizione 2023 della trasmissione “Amici”, domani - domenica 14 luglio a partire dalle ore 18:30 - sarà ospite al centro commerciale AppiAnticA di Mesagne. Accanto ai dj di Radio Ciccio Riccio, la ventiquattrenne si esibirà in un minilive di presentazione del suo primo EP “Al centro del panorama”.

 Chi è Martina

Martina, dottoressa in Biotecnologie con la passione del canto, nel 2021 ha trionfato nella categoria “Interpreti e artist of the year” al Tour Music Fest. Al talent show di Canale 5, ha fatto il suo ingresso lo scorso 26 novembre, concorrendo nella squadra della docente Anna Pettinelli. Attiva sui social, attraverso cui condivide soprattutto le sue esibizioni musicali, la giovane cantante romana ama proporre cover di grandi artisti  come Mina e Sia, facendo valere il suo talento senza l'ausilio dell'autotune. "Al centro del panorama" è il suo primo progetto discografico, una produzione grazie alla quale è possibile apprezzare la straordinaria estensione vocale di un’artista dall’anima soul con una preparazione tecnica che le consente di spaziare con estrema naturalezza tra generi musicali diversi.

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La Mens Sana Mesagne chiude il roster della squadra che parteciperà al prossimi campionato di Divisione regionale uno con Andrea Liace. Ala grande/centro di 200 cm, 21 anni, inizia a giocare con la Santa Rita Taranto, prima di trasferirsi al CUS Jonico, dove per due stagioni veste la canotta della Serie B. Nella stagione appena conclusa invece, Liace è protagonista con la Nuova Pallacanestro Monteroni in Serie C e chiude il campionato con ben 18 presenze e 5.1 punti di media. “Abbiamo fatto un ulteriore sforzo economico per completare il roster - dice il presidente Fabio Mellone. L’arrivo di Liace ci porta ulteriori centimetri e peso nella zona pitturata per affrontare nel migliore dei modi il prossimo campionato. Il roster è di prima scelta, non ci nascondiamo e giochiamo per vincere, grazie anche a uno staff tecnico di primissimo livello. Gli innesti sono tutti di categorie superiori e questo lascia ben sperare per il futuro. Colgo l’occasione per ringraziare tutti gli Under nati nel 2005 che tanto bene hanno fatto bene negli ultimi anni da protagonisti, ma si trasferiranno in altre sedi per motivi di studio.”

Scoperti dai Carabinieri gli autori di un furto commesso con il raggiro del falso dipendente di società di erogazione di energia elettrica a Ceglie Messapica.

Prosegue incessante l’attività di prevenzione e contrasto al fenomeno dei delitti ai danni delle persone anziane da parte del Comando Provinciale Carabinieri di Brindisi. Negli ultimi giorni sono state arrestate tre persone.

In particolare, i Carabinieri della Stazione di Ceglie Messapica hanno eseguito un’ordinanza cautelare, emessa dal G.I.P. del Tribunale di Brindisi nei confronti di tre persone, nell’ambito di una indagine coordinata dalla Procura della Repubblica di Brindisi, ai quali è addebitato il concorso di persone nel reato di “furto aggravato”. In dettaglio, il 12 aprile 2024, gli indagati, dopo aver raggiunto a bordo di un autoveicolo Ceglie Messapica, si sarebbero presentati presso l’abitazione di residenza di un’anziana signora, qualificandosi quali dipendenti di una società di erogazione di energia elettrica, affermando di dover effettuare un controllo sul misuratore di energia elettrica, e quindi s’impossessavano di alcuni gioielli che la vittima custodiva nel cassetto del comodino della camera da letto. Mentre un indagato entrava per primo nell’abitazione e, attraverso il suddetto stratagemma, intratteneva la persona offesa all’interno della sua cucina (per visionare il contatore e le bollette), il correo, sceso dal veicolo, entrava in casa e si dirigeva nella camera da letto ove asportava i gioielli, mentre il terzo presunto complice restava all’esterno dell’abitazione per avvisare gli altri dell’eventuale arrivo di ospiti ovvero parenti della persona offesa; subito dopo, quest’ultimo raggiungeva il primo indagato, fingendosi suo collega ed esortandolo ad ultimare i necessari controlli, poi uscendo dall’appartamento unitamente agli altri indagati. Gli elementi probatori raccolti dai militari della Stazione di Ceglie Messapica, che hanno svolto le indagini, sono consistiti nell’analisi, visione e comparazione delle immagini acquisite dai sistemi di video sorveglianza delle zone limitrofe all’evento reato, analisi dei tabulati telefonici degli indagati, analisi delle fattezze fisiche descritte dalla persona offesa e individuazione fotografica dei predetti.

Ancora una volta l’Arma dei Carabinieri, da sempre impegnata a tutela delle comunità, rinnova l’invito alla popolazione a segnalare immediatamente eventuali analoghi fenomeni criminali, la cui pervasività ai danni delle persone anziane costituisce motivo di allarme sociale. In tale ottica, si evidenziano alcune delle metodologie più diffuse e nel contempo si forniscono dei semplici ma efficaci suggerimenti su come comportarsi per evitare spiacevoli situazioni di cui, sovente, l’ignara vittima si accorge quando ormai è troppo tardi. Tra i modus operandi criminali, alcuni dei più frequenti sono:

-     come detto, il finto “dipendente di una società di erogazione di energia elettrica”;

-     il falso incidente stradale: la vittima viene contattata telefonicamente da uno sconosciuto che si presenta come “avvocato” il cui cliente sarebbe asseritamente rimasto coinvolto in un incidente stradale con il nipote della persona anziana. Tale presunto avvocato suggerisce quindi all’anziana vittima di pagare una somma di denaro per risolvere rapidamente e senza ulteriori più gravi conseguenze la questione, oppure prospettando l’obbligo di pagare una presunta “cauzione” a causa del momentaneo “fermo” del nipote operato dalle forze dell’ordine. I truffatori cercano di agire quindi facendo percepire una gravità tale dell’accaduto, al punto da non consentire il tempo sufficiente per riflettere su quanto si stia effettivamente verificando;

-     il finto “amico” di famiglia: talvolta i truffatori sanno come intenerire gli anziani, facendo leva sui loro sentimenti, bontà, generosità e comprensione; sentimenti genuini che gli vengono invece ritorti contro per indurli in buona fede a “regalare” somme di denaro a sconosciuti che, scaltramente entrati in possesso di alcune informazioni personali e familiari delle vittime designate e presentandosi come “amici di vecchia data” dei figli o dei nipoti, una volta carpita la fiducia dell’anziano interlocutore, lo persuadono a rivolgere un dono in contanti per poter far fronte a fittizi problemi economici, spese sanitarie dovute a gravi malattie, la perdita del lavoro o altri problemi di varia natura che, ovviamente, inducono ad un pagamento;

-     un pacco postale “urgente”: l’anziano/a viene contattato/a telefonicamente da un presunto dipendente di un ufficio postale o ditta che si occupa del servizio di corriere a domicilio, il quale comunica che, a breve, un collaboratore si recherà a casa dell’anziana vittima per consegnare un pacco “urgente”, il cui destinatario effettivo sarebbe la figlia o il nipote che, per i più svariati motivi, non ha ancora potuto procedere al pagamento; causa per la quale al momento della consegna l’anziano/a dovrà imprescindibilmente corrispondere l’importo dovuto. È bene sapere che i truffatori fanno leva proprio sulla “urgenza”, in quanto induce la vittima a non esitare, instillando il dubbio che la cosa più importante sia quella di non rischiare di perdere il pacco;

-     dipendenti di banca o appartenenti alle forze dell’ordine in abiti borghesi: di visite, quando si è in casa, se ne possono ricevere tante, ma non certo quelle degli impiegati di banca, i cui servizi vengono offerti solo presso gli sportelli, per corrispondenza, con carte di credito e online. Particolare attenzione, poi, a chi dice di far parte di enti benefici o religiosi, che, in modo assolutamente più credibile, preavvisano con messaggi nella buca delle lettere e di prassi non inviano volontari nelle abitazioni. O ancora, alla porta si presenta uno o più appartenenti alle Forze dell'Ordine, con un tesserino di riconoscimento a giustificare gli abiti civili? Comportamento del tutto inusuale: Carabinieri, Polizia e Guardia di Finanza operano presso le abitazioni in uniforme e vi giungono con auto di servizio con i colori istituzionali.

Ecco quindi che bisogna alzare la guardia e, prima di lasciarsi convincere, è sempre meglio prendersi il tempo necessario per capire senza fretta se ciò che viene chiesto o proposto dagli sconosciuti sia realmente lecito. Dunque, mai fornire telefonicamente informazioni personali, anagrafiche e bancarie, così come è bene non aprire subito la porta di casa se non si è certi di chi stia bussando/citofonando. Allo stesso modo, è necessario prestare attenzione e non rischiare di farsi distrarre quando fuori casa si presentano due persone o anche più. Non solo. Curare rapporti di buon vicinato è certamente un ottimo strumento per aiutarsi a vicenda. In tutti questi casi, quando non si sa cosa fare e ci si trova da soli, può essere molto utile semplicemente telefonare ad un parente e chiedere un aiuto o, meglio ancora, chiamare i Carabinieri al numero di emergenza 112 per ricevere un immediato ausilio telefonico e per avere il supporto di una pattuglia che potrà raggiungere l'abitazione e svolgere gli accertamenti necessari. Una breve chiamata, spesso, aiuta a evitare brutte sorprese ed è per questo che anche nelle prossime settimane saranno tenuti ulteriori incontri con quante più famiglie e anziani, al fine di instaurare un confronto, in un’ottica di prevenzione del fenomeno. Infatti, soprattutto nell’ultimo periodo, sono diversi i casi di persone, anche anziane, che, grazie ai consigli ricevuti nel corso dei vari incontri, sono riuscite a evitare il raggiro.

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Due nuovi autobus elettrici per Francavilla Fontana. Bruno: “Via libera dalla Regione al finanziamento da due milioni di euro”

Nota del consigliere regionale Pd e presidente del Comitato Regionale Permanente di Protezione Civile Maurizio Bruno.

"E’ finalmente arrivato il risultato di tanto lavoro a cui mi sono dedicato in questi mesi e per il quale voglio ringraziare anche l’assessorato comunale alla mobilità e l’Stp
La Regione Puglia ha deciso di ammettere questa mattina la richiesta di finanziamento da ben due milioni di euro a favore del Comune di Francavilla Fontana, per l’acquisto di due autobus totalmente elettrici e 4 colonnine di ricarica.
Significa che, ultimati gli ultimi passaggi, per le vie del centro abitato non gireranno più i vecchi mezzi Euro 3, inquinanti e rumorosi, ma dei nuovissimi autobus a zero emissioni, puliti, silenziosi.

Non solo, i due mezzi saranno munti di porta biciclette sul lato posteriore, per promuovere e supportare un utilizzo sempre più diffuso delle due ruote.

Le quattro colonnine elettriche saranno invece installate due nel deposito aziendale della Stp Brindisi a Villa Castelli, due nel piazzale antistante la stazione.
La mobilità sostenibile è deve essere il futuro per tutti noi.
Per Francavilla, per i nostri figli, per un domani più pulito, verde e salutare.
E in questo futuro noi ci siamo già".

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Sono anni che in questo territorio si organizzano iniziative, convegni, giornate dedicate, interventi nelle scuole, che si svolgono progetti, con l’unico obiettivo di superare la cultura del patriarcato. Ma potremmo dire che è stato tutto inutile ad osservare ciò che è accaduto a Latiano dopo l’ultimo episodio di violenza domestica. Nessuna presa di posizione ufficiale da parte delle Istituzioni, nessuna iniziativa pubblica a sostegno della vittima, utile ad alimentare la consapevolezza solidale della comunita' nei confronti di un atto così grave. Provocatoriamente potremmo dire che la vittima e suo figlio hanno la sola colpa di essere dei sopravvissuti, altrimenti avremmo avuto le solite scene di cordoglio accompagnate da una delle frasi più abusate “MAI PIÙ!”.

Ma ha del paradossale se, come comunità tutta, non si è in grado di cogliere i forti segnali di pericolo e non si crei un contesto favorevole per aiutare e sostenere chi ha corso il rischio di essere ammazzata, al di là degli interventi istituzionali dovuti. Com’è possibile che ciascuna e ciascuno di noi, qualsiasi sia il ruolo svolto nel contesto sociale, non provi un minimo di empatia e non si chieda “ se fosse mia figlia, mia madre o mia sorella la donna vittima di violenza fisica e psicologica…” e anche “se fosse mio figlio o mio nipote il ragazzo vittima di violenza assistita…” cosa farei? Se a queste domande la risposta sarebbe “nulla” allora non serve a niente l’impegno per cambiare la cultura dell’oppressione in cultura di libertà. Ecco perché come Coordinamento Donne dello Spi Cgil della provincia di Brindisi abbiamo molto apprezzato la costituzione del “Collettivo donne contro la violenza” a livello comunale, e condividiamo le richieste fatte all’Amministrazione Comunale affinchè si garantisca tutto il sostegno necessario alla vittima sul piano sanitario, legale, economico e lavorativo. Il Collettivo, con la denuncia pubblica di quanto sta accadendo, anzi, di quanto non è accaduto, ha lacerato quella cappa omertosa che rende a tutte noi l’aria irrespirabile quando constatiamo che fatti così gravi si lasciano scivolare nel silenzio, perpetrandone così l’inevitabilità. Continuiamo a ribellarci a tutto questo e siamo solidali con le donne del Collettivo che supporteremo in ogni azione utile a cambiare, nei fatti, comportamenti ed atti che continuino a lasciare sole le vittime di violenza.

Il Coordinamento Donne dello Spi Cgil Brindisi

Fucilieri della Brigata Marina San Marco sulla portacontainer Jolly Oro: esercitazione congiunta Marina Militare-Assarmatori-Ignazio Messina & C.

Sospetto di un carico illegale a bordo. Sulla base di questa simulazione si è svolta lo scorso 9 luglio, a bordo della portacontainer Jolly Oro in navigazione nel Mediterraneo Orientale alla volta del porto di Salerno, l’esercitazione di ispezione congiunta fra Marina Militare, Assarmatori e la Ignazio Messina & C.

L’attività addestrativa, condotta sotto l’egida del Comando in Capo della Squadra Navale (CINCNAV), ha visto coinvolti gli assetti operanti nell’ambito dell’Operazione Mediterraneo Sicuro (OMS).

Fra gli obbiettivi dell’esercitazione anche la verifica del corretto scambio di informazioni fra gli attori coinvolti (nave, compagnia e controparti militari e governative). In seguito all'acquisizione e condivisione di informazioni tra la Centrale Multidominio della Marina Militare di Santa Rosa (Roma) e lo staff in mare, il cacciatorpediniere Francesco Mimbelli è stato incaricato di condurre un'ispezione su un natante sospetto cui hanno preso parte anche i fucilieri della Brigata Marina San Marco.

Dopo aver stabilito un contatto radio con il portacontainer Jolly Oro, il cacciatorpediniere ha dichiarato le proprie intenzioni e ha richiesto al Comandante del mercantile di procedere all'abbordaggio di un team ispettivo per un'operazione VBSS (visit, board, search, and seizure).

A mezzo di un barbettone, i fucilieri della Brigata Marina San Marco si sono calati a bordo per ispezionare la nave e verificare la regolarità dei documenti. Al termine dell’esercitazione, la Jolly Oro ha ripreso regolarmente la sua navigazione.

“Il rapporto di collaborazione fra la Marina Militare, la nostra associazione e le compagnie è ormai ampiamente collaudato – commenta il Presidente di Assarmatori Stefano Messina – e nel corso degli anni esercitazioni come questa si sono fatte sempre più frequenti. Si tratta di attività fondamentali per la tutela della sicurezza degli equipaggi e del carico su rotte a rischio. Particolarmente efficace si è confermato l’addestramento degli equipaggi, il tempo di reazione delle parti coinvolte e il ruolo svolto dalla Marina Militare, prezioso e insostituibile a protezione anzitutto delle vite umane e della sicurezza della navigazione”.

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Prende forma la conduzione tecnica del Brindisi Football Club. Sono infatti già state individuate le figure che affiancheranno l’allenatore Alessandro Monticciolo nella guida della compagine biancazzurra: si tratta del vice Gaetano Ungaro, originario di Reggio Calabria e con una lunga militanza da difensore alle spalle, una presenza in serie A e due in Coppa Italia proprio con la maglia della Reggina; dal 2021 nello staff tecnico di Aglietti prima, di Filippo Inzaghi poi, sempre in riva allo Stretto. Il prof. Mino Martinelli sarà invece il preparatore atletico, brindisino già più volte titolare del ruolo nella prima squadra con la quale ha vinto i campionati 2017-18 e 2018-19; infine, Mirko Silipo, preparatore dei portieri, due stagioni a Nardò con Roberto Taurino, poi Casarano e lo scorso anno Gelbison al fianco di Monticciolo: un passato da calciatore anche nel Brindisi, prima con Mimmo Renna nel 2000-01 e l’anno successivo con Gigi Boccolini, quello della storica promozione in serie C2.

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