Redazione
Infrange la porta dell'anagrafe e brucia le corone d'alloro. Arrestato
I Carabinieri della Sezione Radiomobile del N.O.R. della Compagnia di Fasano hanno tratto in arresto, in flagranza di reato, ANCONA Leonardo, 38enne di Cisternino, già sottoposto alla misura di sicurezza della libertà vigilata, per danneggiamento seguito da incendio e danneggiamento aggravato.
In particolare, l’uomo, nel corso della nottata odierna, è stato notato e identificato nella centralissima piazza Ciaia, ove poco prima aveva incendiato 2 corone di alloro posizionate sulle lapidi commemorative presenti sulla facciata del locale Municipio e infranto la porta d’accesso all’ufficio anagrafe comunale.
Nella circostanza, il 38enne, è stato sottoposto a perquisizione personale e trovato in possesso di due accendini, utilizzati per dare alle fiamme le corone di alloro i cui fumi hanno parzialmente annerito le lapidi e il prospetto del palazzo comunale.
L’arrestato, al termine delle formalità di rito, è stato tradotto presso il proprio domicilio in regime di arresti domiciliari, così come disposto dall’A.G..
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Gdf: Il Generale di Divisione Francesco Mattana, a Francavilla Fontana
Il Comandante Regionale Puglia della Guardia di Finanza, Generale di Divisione Francesco Mattana, ha fatto visita alla Caserma “M.B.V.M. Brigadiere Manisco Emanuele” sede della Compagnia di Francavilla Fontana.
L’Ufficiale Generale è stato accolto dal Comandante Provinciale di Brindisi, Col. t.ST Nicola Bia, dal Comandante del Gruppo di Ostuni Ten. Col. Tiziano La Grua e dal Comandante della Compagnia Cap.Fabio Rolli.
Come da programma, il Generale, dopo aver incontrato una rappresentanza del personale in servizio presso la Compagnia ha presieduto ad un briefing istituzionale, nel corso del quale il Comandante del Reparto ha illustrato i più importanti aspetti relativi alla gestione del personale e della logistica.
Inoltre, sono state approfondite le principali tematiche operative riguardanti il Corpo, facendo il punto sulle più importanti attività investigative, con particolare riferimento, al contrasto delle frodi fiscali, alla tutela della spesa pubblica ed alla repressione dei traffici illeciti.
Durante la visita è stato effettuato un sopralluogo presso la struttura, già sede del Giudice di Pace e di proprietà del Comune, che a termine lavori, sarà la nuova sede del Reparto.
Nel complimentarsi per l’attività complessivamente svolta dai finanzieri della Compagnia, il Generale Mattana ha ringraziato le Fiamme Gialle francavillesi anche per il contributo fornito durante l’emergenza epidemiologica da COVID-19 per il contenimento del contagio, attraverso l’impiego di pattuglie impiegate in servizi di controllo del territorio dedicati e la scoperta, proprio durante il periodo di lockdown, di una truffa nella vendita di mascherine “FFP2”, perpetrata su scala nazionale.
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Aiga: il referendum e le ragioni del si e del no
Riprende l’attività di AIGA Brindisi con un dibattito sul Referendum Costituzionale che si terrà Venerdì 11 Settembre, alle ore 17.00 a Francavilla Fontana presso “Corte Comunale”.
Il progetto è stato elaborato e promosso da Aiga a livello Nazionale per valorizzare la “funzione sociale della avvocatura”.
Non è un caso, infatti, che tutti coloro che interverranno al dibattito svolgano la professione Forense.
Saranno presenti relatori autorevoli e preparati che rappresenteranno, rispettivamente, le ragioni a sostegno del Sì e del No.
Introdurrà il dibattito l’Avv. Domenico Attanasi, Direttore Generale della Fondazione Aiga Tommaso Bucciarelli, già Vice Presidente Nazionale AIGA.
Seguiranno gli interventi dell’On. Avv. Valentina Palmisano, Parlamentare del M5S a sostegno del Sì e dell’Avv. Antonello Denuzzo, Sindaco di Francavilla Fontana a sostegno del No.
Entrambi i relatori hanno fatto parte dell’AIGA Sezione di Brindisi prima di intraprendere il percorso politico-istituzionale.
Modererà il dibattito l’Avv. Silvio Molfetta, Presidente AIGA Brindisi.
Non saranno date indicazioni o orientamenti di volto ma sarà l’occasione per approfondire ogni aspetto relativo al referendum costituzionale del 20 e 21 Settembre con l’auspicio di contribuire ad incrementare il confronto su un tema così importante.
Tutta la cittadinanza è invitata nel rispetto delle norme vigenti in tema di sicurezza anti contagio.
Aiga Brindisi
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Domenica Carmine Dimastrodonato incontra i cittadini in Villa Comunale
Il candidato al Consiglio Regionale Carmine Dimastrodonato nella lista UDC-NUOVO PSI, con Raffaele Fitto Presidente, sarà presente Domenica 13 settembre al gazebo nella Villa comunale (spazio antistante il Bar Golden) dalle ore 10.00 alle ore 12.00 per le imminenti elezioni del 20 e 21 settembre per incontrare la cittadinanza.
Siglata Intesa tra Regione e Anci Puglia per contenimento diffusione contagio da Covid-19
Il presidente di ANCI Puglia Domenico Vitto, in rappresentanza dei Comuni pugliesi, ha sottoscritto oggi, con la Regione Puglia, un protocollo di intesa finalizzato a promuovere azioni volte al contenimento della diffusione del contagio da Covid -19 sul territorio pugliese attraverso l'attività delle Polizie Locali. L'iniziativa si avvale di una dotazione finanziaria di 1,5 milioni di euro e si concretizzerà con la verifica del rispetto delle prescrizioni in materia di contrasto alla diffusione della pandemia e il controllo delle misure di profilassi per coloro che sono sottoposti a provvedimenti di isolamento fiduciario domiciliare. "Ringrazio la Regione perché ha tenuto fede all'impegno di sostenere i Comuni pugliesi nell'attività quotidiana di contrasto alla diffusione del virus - ha dichiarato Domenico Vitto, presidente regionale ANCI e sindaco di Polignano a Mare - . I controlli sul territorio sono indispensabili per tentare di fermare un nemico tanto invisibile quanto insidioso. Anzi, in questa seconda ondata, e lo dico in una giornata particolarmente complessa e delicata per il Comune che ho l'onore di guidare, il virus sta dimostrando di essere ancor più pericoloso. Per questo è doveroso, ancora una volta, richiamare tutti i cittadini a mantenere comportamenti virtuosi e rispettosi delle prescrizioni in materia di distanziamento sociale, che restano l'elemento fondamentale in questa battaglia contro il virus". Con il protocollo di intesa Regione-ANCI Puglia, firmato in data odierna dal presidente Michele Emiliano, approvato dalla Giunta regionale con DGR 1452 del 4 settembre scorso, la Regione Puglia si impegna a ristorare gli oneri del trattamento economico, sulla base della retribuzione per il lavoro straordinario, spettante al personale di Polizia Locale per le ore di lavoro espletate in funzione di attività di contrasto alla diffusione del virus e al rispetto delle prescrizioni nazionali e regionali. Le risorse complessivamente assegnate all’attuazione del Protocollo d’intesa ammontano a complessivi euro 1.500.000,00 (euro un milionecinquecentomila/00) a valere sulle risorse del bilancio della Regione Puglia dell’esercizio finanziario 2020. Le stesse saranno ristorate, previa istruttoria delle rendicontazioni da parte di apposito gruppo di lavoro misto Regione-ANCI Puglia, ai Comuni aderenti in proporzione alla popolazione residente per un coefficiente non superiore a euro 0.37 per abitante per ciascun Comune.
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Il Mesagne Calcio 2020 comunica il tesseramento di Danilo Giardino, classe 93, difensore
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Avviati i lavori per il rifacimento del manto stradale sulla via rurale
LATIANO – Sono iniziati nella mattinata di ieri, martedì 8 settembre, i lavori per il rifacimento del manto stradale sulla via rurale che collega la provinciale Mesagne-Latiano alla vecchia strada dell’ex macello cittadino. A darne notizia, il candidato Sindaco e consigliere comunale uscente Salvatore De Punzio, che ha accolto le istanze di tanti cittadini facendosi promotore presso il Comune di Mesagne, nel cui perimetro rientra l’intero percorso stradale, dell’iter procedurale che in questi giorni viene portato a compimento.
«Si tratta di un altro importante risultato raggiunto grazie al lavoro di mediazione condotto da me – dichiara Salvatore De Punzio – e dall’assessore all’urbanistica uscente Massimiliano Baldari. Voglio ringraziare pubblicamente il Sindaco di Mesagne Toni Matarrelli e il Consigliere regionale Mauro Vizzino, ai quali sono legato da un rapporto di amicizia e profonda stima, che si sono impegnati affinché l’intervento di riqualificazione fosse possibile.
La strada, situata in agro di Mesagne e ampiamente utilizzata anche e soprattutto dai cittadini di Latiano, dopo i numerosi incontri che ci sono stati per definire lo svolgimento dei lavori, sarà asfaltata interamente a spese del Comune di Mesagne. Posso anticipare – conclude De Punzio – che non sarà l’unica. Stiamo lavorando affinché lo stesso tipo di intervento possa riguardare altre strade rurali simili, percorse dai cittadini di entrambi i Comuni».
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È deceduta la mamma dell'Arcivescovo Caliandro
Arcidiocesi di Brindisi-Ostuni Si comunica che é deceduta la mamma del nostro vescovo, Caterina. I funerali, per desiderio della famiglia, si svolgeranno in forma privata. L’arcivescovo domanda ai sacerdoti e ai fedeli una preghiera di suffragio nelle rispettive comunità e dispensa da ogni visita di condoglianze.
Brindisi 9 settembre 2020
Il vicario generale mons. Fabio Ciollaro
Covid - 19. Oggi 99 casi positivi in Puglia, 4 in provincia di Brindisi
l presidente della Regione Puglia, sulla base delle informazioni del direttore del dipartimento Promozione della Salute Vito Montanaro, informa che oggi mercoledì 9 settembre 2020 in Puglia, sono stati registrati 3.611 test per l'infezione da Covid-19 coronavirus e sono stati registrati 99 casi positivi: 64 in provincia di Bari, 11 in provincia BAT, 4 in provincia di Brindisi, 11 in provincia di Foggia, 5 in provincia di Lecce, 3 in provincia di Taranto, 1 fuori regione.
Non sono stati registrati decessi.
Dall'inizio dell'emergenza sono stati effettuati 335.530 test.
4.158 sono i pazienti guariti.
1.414 sono i casi attualmente positivi.
Il totale dei casi positivi Covid in Puglia è di 6.139, così suddivisi:
2.273 nella Provincia di Bari;
498 nella Provincia di Bat;
726 nella Provincia di Brindisi;
1.463 nella Provincia di Foggia;
709 nella Provincia di Lecce;
418 nella Provincia di Taranto;
51 attribuiti a residenti fuori regione;
1 provincia di residenza non nota (2 casi sono stati eliminati dal database).
I Dipartimenti di prevenzione delle Asl hanno attivato tutte le procedure per l'acquisizione delle notizie anamnestiche ed epidemiologiche, finalizzate a rintracciare i contatti stretti.
Il bollettino epidemiologico Regione Puglia 9.9.2020 è disponibile al link: undefined
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DICHIARAZIONI DEI DG DELLE ASL:
Dichiarazione del Dg Asl Bari, Antonio Sanguedolce: “Il bollettino epidemiologico registra oggi 64 casi di positività al sars Cov 2- in provincia di Bari, di cui 27 fanno riferimento alla attività di sorveglianza del Dipartimento di prevenzione ancora in corso in una azienda di Polignano a Mare. Finora sono stati eseguiti 273 tamponi ai dipendenti dell’azienda interessata dal focolaio e ai contatti, dai quali è emersa la positività di 105 soggetti. A supporto della attività del Dipartimento – prosegue Sanguedolce – è stata allestita una tenda della Protezione civile a Polignano a Mare predisposta per effettuare tamponi a coloro che hanno avuto contatti sospetti, a quanti hanno avuto accesso all’azienda dal 1 settembre in poi e coloro che presentano sintomatologia simil influenzale. Alla tenda si può accedere – precisa dg – solo su prenotazione tramite la piattaforma web della ASL. La maggior parte degli altri casi riscontrati oggi – conclude Sanguedolce – sono contatti stretti di positivi già individuati e sotto sorveglianza, e si registrano ancora positività dai rientri in regione” La maggior parte degli altri casi riscontrati oggi – conclude Sanguedolce – sono contatti stretti di positivi già individuati e sotto sorveglianza, e si registrano ancora positività dai rientri in regione”.
Dichiarazione del Dg Asl Bt, Alessandro Delle Donne: “Sono 11 i casi positivi registrati oggi nella provincia Bat. Di questi 3 sono contatti stretti di casi positivi dei giorni scorsi, 4 sono sintomatici e sugli altri sono in corso le indagini del dipartimento di prevenzione”.
Dichiarazione del Dg Asl Br, Giuseppe Pasqualone: "Sono quattro i casi positivi in provincia di Brindisi. I primi due sono cittadini albanesi rientrati in Puglia nei giorni scorsi, il terzo è un cittadino afgano richiedente asilo, ricoverato nel reparto di Malattie infettive del Perrino. Il quarto è un rientro dalla Spagna: tutti i suoi familiari sono già stati sottoposti a tampone e sono risultati negativi".
Dichiarazione del Dg della Asl Foggia, Vito Piazzolla: “Le nuove positività registrate in data odierna in provincia di Foggia sono 11. Si tratta di: 8 contatti di casi già noti; 2 cittadini stranieri presenti sul territorio provinciale; 1 persona sintomatica individuata grazie alla segnalazione del medico di medicina generale. Tutti sono stati già presi in carico dalla ASL che, attraverso il servizio di Igiene, sta effettuando le dovute indagini epidemiologiche”.
Dichiarazione del Dg Asl Lecce, Rodolfo Rollo: “Sono 5 i casi registrati oggi dalla Asl Lecce: 3 fanno parte dello stesso nucleo famigliare e su di loro sono in corso le indagini epidemiologiche, uno è un contatto stretto di un caso noto ed era già in isolamento, uno è un residente rientrato dalla Grecia”.
Dichiarazione del Dg Asl Ta, Stefano Rossi: “I casi Covid di Taranto sono da attribuire a contatti stretti di casi registrati positivi nei giorni scorsi.
Sono pazienti asintomatici seguiti costantemente dal dipartimento di prevenzione attraverso i tecnici e medici. I pazienti ricoverati presso reparto infettivi del Moscati sono 30. Al momento non vi è alcun ricovero presso la terapia intensiva”.
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Nuovo Rapporto UNICEF/OMS/UNDESA e Banca Mondiale sulla mortalità dei bambini: il numero di morti sotto i cinque anni a livello globale nel 2019 è sceso dai 12,5 milioni del 1990 a 5,2 milioni, ma il COVID-19 potrebbe invertire decenni di progressi.
- Secondo i dati del nuovo Rapporto 2020 “Levels & Trends in Child Mortality”, nel 2019, sono morti ogni giorno 14.000 bambini prima di compiere 5 anni, rispetto ai 34.000 del 1990.
- Nel 2019 ogni 13 secondi un neonato ha perso la vita; il 47% di tutti i decessi sotto i cinque anni è avvenuto nel periodo neonatale, rispetto al 40% del 1990.
- Quasi 6.000 bambini in più potrebbero morire ogni giorno a causa di interruzioni nei servizi sanitari dovute al COVID-19.
- Presidente dell’UNICEF Italia Francesco Samengo: in Italia nel 1990 per ogni 1.000 bambini nati vivi morivano 9,7 bambini con meno di 5 anni, nel 2019 ne sono morti 3,1 (- 68%).
9 settembre 2020 - Secondo le nuove stime sulla mortalità pubblicate dall'UNICEF, dall’OMS, dalla Divisione Popolazione del Dipartimento per gli Affari Economici e Sociali delle Nazioni Unite e dal Gruppo della Banca Mondiale, il numero di morti sotto i cinque anni a livello globale nel 2019 è sceso al punto più basso mai registrato, fino a 5,2 milioni rispetto ai 12,5 milioni del 1990. In media, nel 2019 sono morti ogni giorno 14.000 bambini prima di compiere 5 anni, rispetto ai 34.000 del 1990 e ai 27.000 del 2000.
“Nonostante questi risultati, il bilancio globale delle morti fra bambini e giovani rimane immenso. Nel solo 2019, 7,4 milioni di bambini, adolescenti e giovani sono morti per lo più per cause prevenibili o curabili. Nel 2019, a livello globale, il 70% dei decessi di bambini e i giovani sotto i 25 anni si è verificato tra i bambini sotto i 5 anni, pari a 5,2 milioni di morti. Tra i decessi sotto i 5 anni, 2,4 milioni (47%) si sono verificati nel primo mese di vita, 1,5 milioni (28%) tra il 1° e l’11° mese di vita e 1,3 milioni (25%) tra l'età di 1-4 anni. Altri 2,2 milioni di decessi si sono verificati tra i bambini e i giovani tra i 5 e i 24 anni nel 2019, di cui il 43% durante il periodo adolescenziale, tra i 10 e i 19 anni”, ha detto Francesco Samengo, Presidente dell’UNICEF Italia.
Anche prima del COVID-19, i neonati erano a più alto rischio di morte. Nel 2019, ogni 13 secondi un neonato ha perso la vita, circa 6.700 ogni giorno. Il 47% di tutti i decessi sotto i cinque anni è avvenuto nel periodo neonatale, rispetto al 40% del 1990.
Tuttavia, le indagini dell'UNICEF e dell'OMS rivelano che la pandemia di COVID-19 ha provocato gravi interruzioni dei servizi sanitari che minacciano di vanificare decenni di progressi duramente conquistati.
Con le gravi interruzioni dei servizi sanitari essenziali dovute al COVID-19, i neonati potrebbero essere a rischio di morte molto più elevato. Ad esempio, in Camerun, dove un neonato su 38 è morto nel 2019, l'indagine dell'UNICEF ha riportato un tasso stimato del 75% di interruzioni nei servizi per l'assistenza neonatale essenziale, i controlli prenatali, l'assistenza ostetrica e l'assistenza post-parto. A maggio, l’indagine iniziale della Johns Hopkins University ha mostrato che quasi 6.000 bambini in più potrebbero morire al giorno a causa di interruzioni dovute al COVID-19.
"La comunità globale è arrivata a un punto tale nell'eliminazione delle morti prevenibili di bambini che non bisogna permettere alla pandemia da COVID-19 di bloccare il nostro cammino", ha dichiarato Henrietta Fore, Direttore Generale dell'UNICEF. "Quando ai bambini viene negato l'accesso ai servizi sanitari perché il sistema è sovraccarico, e quando le donne hanno paura di partorire in ospedale per timore di contagi, anche loro possono diventare vittime del COVID-19. Senza investimenti immediati per far ripartire i sistemi e i servizi sanitari in difficoltà, milioni di bambini sotto i cinque anni, soprattutto neonati, potrebbero morire".
Negli ultimi 30 anni, i servizi sanitari per prevenire o curare le cause di mortalità dei bambini – come le nascite premature, il basso peso alla nascita, le complicazioni durante il parto, la sepsi neonatale, la polmonite, la diarrea e la malaria – così come le vaccinazioni, hanno giocato un ruolo importante nel salvare milioni di vite.
Ora, i paesi di tutto il mondo stanno subendo interruzioni nei servizi sanitari per la salute infantile e materna – come le visite mediche, le vaccinazioni e le cure prenatali e post-parto – a causa della scarsità di risorse e di un generale disagio nell'utilizzo dei servizi sanitari dovuto alla paura di contrarre il COVID-19.
Un'indagine dell'UNICEF condotta durante l'estate in 77 Paesi ha rilevato che quasi il 68% di questi ha segnalato almeno qualche interruzione nei controlli sanitari per i bambini e nei servizi di vaccinazione. Inoltre, il 63% dei Paesi ha riportato problemi nei controlli prenatali e il 59% nelle cure post-parto.
Una recente indagine dell'OMS, basata sulle risposte di 105 Paesi, ha rivelato che il 52% dei Paesi ha riportato interruzioni nei servizi sanitari per i bambini malati e il 51% nei servizi per il trattamento della malnutrizione.
Interventi sanitari come questi sono fondamentali per fermare le morti prevenibili di neonati e bambini. Per esempio, secondo l'OMS, le donne che ricevono cure da ostetriche professioniste, formate secondo gli standard internazionali, hanno il 16% di probabilità in meno di perdere il loro bambino e il 24% in meno di avere un parto prematuro.
"Il fatto che oggi il numero di bambini che arrivano a festeggiare il loro primo compleanno sia maggiore di qualsiasi altro momento della storia è un chiaro segnale di ciò che si può ottenere quando il mondo pone la salute e il benessere al centro della propria risposta", ha dichiarato Tedros Adhanom Ghebreyesus, Direttore Generale dell'OMS. "Ora, non dobbiamo permettere che la pandemia di COVID-19 faccia regredire i notevoli progressi raggiunti per i nostri figli e per le generazioni future. Piuttosto, è tempo di usare ciò che sappiamo funzionare per salvare vite umane e continuare a investire in sistemi sanitari più forti e resilienti”.
ITALIA - “In Italia i tassi di mortalità fra i bambini e gli adolescenti sono in forte diminuzione dal 1990, e questo è un dato estremamente positivo. Nel 1990 per ogni 1.000 bambini nati vivi morivano 9,7 bambini con meno di 5 anni, nel 2019 ne sono morti 3,1, una riduzione ben del 68%. Per quanto riguarda la mortalità neonatale, la riduzione è andata di pari passo, con un calo del 70% dai 6,4 morti entro i 28 giorni dalla nascita per ogni 1.000 bambini nati vivi nel 1990 agli 1,9 del 2019. Si riduce anche la mortalità fra gli adolescenti: nel 1990 morivano 3,7 fra i 10 e i 20 anni ogni 1.000 che avevano raggiunto i 10 anni di età, mentre nel 2019 questo numero si è fermato a 1,6, una riduzione del 58%. Sono dati confortanti, ma su cui dobbiamo continuare a tenere alta l’attenzione”, ha dichiarato Francesco Samengo, Presidente dell’UNICEF Italia. |
Sulla base delle risposte dei Paesi che hanno partecipato alle indagini dell'UNICEF e dell'OMS, i motivi più comunemente citati per le interruzioni dei servizi sanitari sono stati: i genitori che evitano i centri sanitari per paura di contagi; le restrizioni ai trasporti; la sospensione o la chiusura di servizi e strutture; un minor numero di operatori sanitari a causa di ricollocamenti o la paura di contagi dovuta alla mancanza di dispositivi di protezione individuale come mascherine e guanti; e maggiori difficoltà finanziarie. Afghanistan, Bolivia, Camerun, Repubblica Centrafricana, Libia, Madagascar, Pakistan, Sudan e Yemen sono tra i Paesi più colpiti.
7 di questi 9 Paesi hanno avuto nel 2019 un alto tasso di mortalità al di sotto dei 5 anni nel 2019 di oltre 50 decessi ogni 1000 nati vivi. In Afghanistan, dove 1 bambino su 17 è morto prima di raggiungere i 5 anni di età nel 2019, il Ministero della Salute ha riportato una significativa riduzione delle visite alle strutture sanitarie. Per paura di contrarre il virus del COVID-19, le famiglie stanno non stanno dando priorità alle cure pre-natali e post-parto, accrescendo il rischio per le donne in stato di gravidanza e i neonati.
Questi rapporti e indagini evidenziano la necessità di agire con urgenza per ripristinare e migliorare i servizi di assistenza al parto e le cure prenatali e postparto per le madri e i neonati, compresa la presenza da parte di personale sanitario qualificato che si occupi delle cure alla nascita. È importante anche lavorare con i genitori per alleviare le loro paure e rassicurarli.
"La pandemia di COVID-19 ha messo n grave pericolo anni di progressi a livello globale per porre fine alle morti prevenibili dei bambini", ha dichiarato Muhammad Ali Pate, Direttore globale per la salute, la nutrizione e la popolazione della Banca Mondiale. "È essenziale proteggere i servizi salvavita che sono stati fondamentali per ridurre la mortalità dei bambini. Continueremo a lavorare con i governi e i partner per rafforzare i sistemi sanitari per garantire a madri e bambini i servizi di cui hanno bisogno".
"Il nuovo rapporto dimostra i progressi in corso in tutto il mondo nella riduzione della mortalità dei bambini", ha dichiarato John Wilmoth, Direttore della Divisione Popolazione del Dipartimento per gli Affari Economici e Sociali delle Nazioni Unite. "Se da un lato il rapporto evidenzia gli effetti negativi della pandemia di COVID-19 sugli interventi fondamentali per la salute dei bambini, dall'altro richiama l'attenzione sulla necessità di porre rimedio alle vaste disuguaglianze nelle prospettive per la sopravvivenza e la buona salute di un bambino".
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