Redazione

Mesagne: consegnati oggi i lavori per il potenziamento della rete fognaria della città. Un chilometro e mezzo di condotte per un importo complessivo di un milione di euro. Sono stati consegnati oggi i lavori di Acquedotto Pugliese per il rifacimento e il potenziamento della rete fognaria della città Mesagne. Un importante lavoro per la città, dell’importo di un milione di euro, realizzato in sinergia con l’Amministrazione Comunale di Mesagne.

“L’intervento programmato – ha spiegato il sindaco di Mesagne, Toni Matarrelli -  servirà a risolvere in modo definitivo un problema datato. Grazie ad una proficua collaborazione con Aqp, abbiamo deciso di intervenire per risolvere le criticità di diverse vie comunali, a beneficio delle aree direttamente interessate dai lavori e prevedendo un miglioramento che ricadrà sulla rete complessiva di funzionamento del sistema fognario cittadino”.

matarrelli firma contratto aqp 2“L’avvio dei lavori sulla rete fognaria di Mesagne – commenta il Coordinatore Industriale e Direttore Reti e Impianti di Acquedotto Pugliese, Francesca Portincasa -  rappresenta un ulteriore tassello nel piano degli interventi di Acquedotto Pugliese su tutto il territorio servito. L’intervento consentirà di rispondere in modo puntuale alle esigenze della cittadinanza e rendere sempre più efficiente il servizio sull’abitato”.

L’intervento, della lunghezza complessiva di 1,5 chilometri, interesserà via Tancredi Normanno, via Beomondo Normanno, via Udine, via Granafei e via Manfredi Svevo. La durata dei lavori è di 3 mesi circa. Le opere saranno programmate di concerto con l’Amministrazione di Mesagne e il Comando di Polizia Municipale della città, al fine di non arrecare disagi alla viabilità cittadina.

Sulla città di Mesagne, Acquedotto Pugliese, in collaborazione con l’Amministrazione di Mesagne e la Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le Provincie di Lecce, Brindisi e Taranto, sta proseguendo con i lavori di sostituzione della rete idrica e fognaria nel centro storico dell'abitato. L’appalto di oltre 5 milioni di euro, ha visto la sostituzione di 2,7 chilometri di nuove condotte idriche e di 3,7 chilometri di nuovi collettori fognari, la sostituzione di quasi 150 pozzetti di fognatura e l’allacciamento di quasi 400 utenze idriche e fognarie. 

Nell’ambito delle attività, particolare attenzione è dedicata alla rimozione e alla ricollocazione in opera dei rivestimenti in pietra calcarea che caratterizzano la pavimentazione delle strade della Mesagne antica, nonché alla salvaguardia di pregevoli reperti rinvenuti in piazzetta Sant’Anna dei Greci, patrimonio unico della storia e della cultura del territorio.

 

 

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Venerdì 11 settembre 2020 si terrà l’incontro con la città per presentare il progetto “Sea Working Brindisi” per rendere la città una meta ideale per gli smart workers che è stato lanciato attraverso il contest per vincere 10 giorni di vita e lavoro in barca a vela e che ha già avuto un grande successo a livello nazionale.

In seguito all’aumento dei lavoratori agili causato dall’emergenza Coronavirus, che rappresenta un’opportunità per le aree marginali e per il sud Italia, Brindisi si candida per intercettare una domanda di viaggiatori in forte crescita, preparandosi ad accogliere nuovi visitatori e abitanti.

Nasce così Sea Working Brindisi, un’iniziativa totalmente autofinanziata e resa possibile grazie ad una rete di sponsor locali e nazionali, che parte con un contest per vincere 10 giorni di vita e lavoro in barca a vela a Brindisi. La notizia è stata ripresa da alcune tra le più importanti testate nazionali e sta riscuotendo successo con centinaia di candidature.

L’incontro, che si terrà presso Palazzo Guerrieri a partire dalle 18:00, sarà un importante momento di condivisione degli obiettivi e del percorso partecipato che la città desidera mettere in atto. L’obiettivo sarà anche riflettere con i partecipanti su proposte, servizi ed agevolazioni utili per posizionare Brindisi come meta adatta a questo tipo di viaggiatori, e come primo modello in Italia di una iniziativa strutturata in tale direzione.

A presentare il progetto Sea Working Brindisi e i primi risultati del contest, il sindaco della città Riccardo Rossi e l’ideatrice dell’iniziativa Emma Taveri, CEO di Destination Makers.

“Abbiamo scelto di donare Sea Working alla città facendo seguito al percorso di valorizzazione della destinazione avviato anni fa con Brindisi is My Destination - sostiene Emma Taveri, ideatrice della campagna - Siamo entusiasti della grande visibilità che Brindisi e il progetto stanno ricevendo, e  desiderosi di coinvolgere in questo percorso tutti coloro che decideranno di investire insieme a noi sulla crescita della città.”

A seguire ci sarà spazio per un dibattito aperto a chi vorrà contribuire a questo percorso di co-creazione della destinazione, unito alle testimonianze di alcune persone che hanno scelto Brindisi come luogo per vivere e lavorare da remoto negli ultimi mesi.

L’incontro è aperto a tutti ed è fissato per venerdì 11 settembre 2020, a Palazzo Guerrieri, dalle 18:00 alle 20:00.

 

 

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Il presidente della Regione Puglia, sulla base delle informazioni del direttore del dipartimento Promozione della Salute Vito Montanaro, informa che oggi martedì 8 settembre 2020 in Puglia, sono stati registrati 3.590 test per l'infezione da Covid-19 coronavirus e sono stati registrati 143 casi positivi: 74 in provincia di Bari, 8 in provincia di Brindisi; 10 in provincia BAT, 12 in provincia di Foggia, 3 in provincia di Lecce, 33 in provincia di Taranto, 1 fuori regione, 2 provincia di provenienza non nota.

Sono stati registrati 3 decessi: 2 in provincia di Bari e 1 in provincia di Taranto.

Dall'inizio dell'emergenza sono stati effettuati 331.919 test.

4154 sono i pazienti guariti.

1321 sono i casi attualmente positivi.

Il totale dei casi positivi Covid in Puglia è di 6.042, così suddivisi:

2209 nella Provincia di Bari;

487 nella Provincia di Bat;

722 nella Provincia di Brindisi;

1452 nella Provincia di Foggia;

704 nella Provincia di Lecce;

415 nella Provincia di Taranto;

50 attribuiti a residenti fuori regione;

3 provincia di residenza non nota.

 I Dipartimenti di prevenzione delle Asl hanno attivato tutte le procedure per l'acquisizione delle notizie anamnestiche ed epidemiologiche, finalizzate a rintracciare i contatti stretti.

Il bollettino epidemiologico Regione Puglia 8.9.2020 è disponibile al link: undefined

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DICHIARAZIONI:

Dichiarazione Dg Asl Bari Antonio Sanguedolce: “Il bollettino epidemiologico registra oggi 74 casi di positività al Sars Cov 2- in provincia di Bari di cui 55 fanno riferimento alla attività di sorveglianza del Dipartimento di prevenzione in corso in una azienda di Polignano a Mare. 12 dei casi riscontrati oggi invece - prosegue Sanguedolce - sono contatti stretti di positivi già individuati e sotto sorveglianza, 3 sono rientri dall’estero e altri 4 casi sui quali sono indagini in corso per individuare origine e fattori di rischio”.

Dichiarazione Dg Asl Bt Alessandro Delle Donne: “5 casi sono contatti stretti di positivi registrati nei giorni scorsi e 3 sono casi sintomatici. Su altri 2 casi è in corso indagine epidemiologica a cura del Dipartimento di  Prevenzione”.

Dichiarazione Dg Asl Brindisi Giuseppe Pasqualone: "Dei casi positivi registrati in provincia di Brindisi, due sono contatti stretti di casi già accertati. Il terzo, invece, è una persona che ha manifestato sintomi riconducibili a una infezione da Coronavirus ed è stata sottoposta a tampone su indicazione del medico di medicina generale. Gli altri riguardano l’attività di sorveglianza epidemiologica nell’azienda di Polignano a Mare (Ba)”.

Dichiarazione Dg Asl Foggia Vito Piazzolla: “I nuovi casi positivi in provincia di Foggia sono 10. Di questi: 3 sono contatti di casi già noti; 2 sono persone rintracciate durante l'attività di screening; 2 sono cittadini stranieri presenti sul territorio provinciale; 3 sono le persone sintomatiche individuate grazie alla segnalazione dei medici di medicina generale”.

Dichiarazione Dg Asl Lecce Rodolfo Rollo: “Dei casi registrati oggi dalla Asl Lecce, uno è un contatto stretto di un caso già noto e due sono stati accertati con il consueto screening che viene eseguito all’accesso al pronto soccorso”.

Dichiarazione Dg Asl Taranto Stefano Rossi: “Dei 33 casi Covid, attribuiti per residenza a Taranto, 16 sono relativi all’indagine epidemiologica nell’azienda di Polignano a Mare (Ba).

Altri casi sono relativi ad una RSA già oggetto di focolaio; altri ancora sono casi di contatti positivi riscontrati a seguito di indagine epidemiologica del Dipartimento di Prevenzione; altri, infine, sono casi positivi che sono stati rilevati grazie all’azione di triage svolta dai medici di medicina generale o dalle USCA”.

 

 

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Per il prossimo anno scolastico, il servizio trasporto alunni disabili che frequentano la scuola dell'obbligo nel territorio del Comune di Brindisi avverrà con le medesime modalità e procedure sinora applicate.

Per usufruire del servizio, sarà necessario compilare in ogni sua parte il modello di domanda da inviare esclusivamente a mezzo pec del Comune di Brindisi secondo l’indirizzo indicato sull’istanza (Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.).

Sono in arrivo svariati progetti per il potenziamento della tutela della Riserva Naturale dello Stato e Area Marina Protetta di Torre Guaceto e per la rinaturalizzazione delle aree degradate. 

Il Consiglio di Amministrazione che si è tenuto nelle ultime ore ha approvato ben quattro progetti. 
Il primo punta a rendere le strutture del Consorzio completamente sostenibili con l’implementazione delle guanine fotovoltaiche già predisposte sugli edifici nelle disponibilità dell’ente, l’efficientamento degli impianti e la realizzazione di una stazione di ricarica per mezzi elettrici. 
Il secondo prevede un miglioramento dei segnalamenti del perimetro dell’AMP, l’installazione di un sistema di videosorveglianza che permetta un costante monitoraggio dell’area protetta e la realizzazione di un approdo per i mezzi nautici del Consorzio e delle forze dell’Ordine. 
Il terzo punta al potenziamento del contrasto alla pesca di frodo non solo all’interno dell’AMP di Torre Guaceto, ma anche nella Zona Speciale di Conservazione “Torre Guaceto e Macchia San Giovanni”, alla predisposizione del Piano di gestione della pesca nella ZSC, e ad alla realizzazione di azioni di informazione e formazione nell’AMP. 
Il quarto intervento si concentrerà sulla zona di Apani ed è finalizzato alla rinaturalizzazione di un’area che negli anni ha subito un forte impatto antropico. 
Non solo, nella stessa seduta, i consiglieri di Amministrazione hanno dato mandato legale per la querela di quanti nell’ultimo periodo hanno leso l’onorabilità dell’ente e diffuso informazioni false e diffamanti attraverso social ed articoli di giornale. 
“Abbiamo svolto un Cda molto importante per la riserva – ha dichiarato Corrado Tarantino, presidente del Consorzio di Gestione dell’area protetta -, nel corso dell’ultima riunione abbiamo deciso di dare seguito alle iniziative intraprese per la salvaguardia e la tutela di Torre Guaceto rispetto all’impatto antropico ed ai cambiamenti climatici. Gli interventi deliberati ci consentiranno di affrontare queste problematicità da tre fronti: miglioramento infrastrutturale attraverso il reperimento di finanziamenti pubblici, rafforzamento dei rapporti con le Autorità preposte al controllo e ad alla repressione degli abusi messi in atto ai danni della riserva attraverso la stipula di convenzioni utili ad andare incontro anche alle esigenze delle forze dell’Ordine, proseguo delle attività di educazione ambientale per un potenziamento della cultura del rispetto dell’ambiente, attraverso progetti con le scuole e le associazioni attive sul territorio. Abbiamo deciso di muoverci in questo modo perché – ha chiuso Tarantino –, siamo convinti che la sola repressione non sia sufficiente se si vuole tutelare davvero Torre Guaceto”.


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Distribuiti oltre 8.000 kit ai Medici di Medicina Generale per l’esecuzione dei test sierologici per SARS-CoV-2 al personale docente e non docente degli Istituti scolastici della provincia di Brindisi. Lo screening è nazionale e sarà effettuato, gratuitamente e su base volontaria, fino a una settimana prima dell’inizio delle attività didattiche.

“Il personale docente e non docente dovrà contattare telefonicamente il proprio medico per programmare l’esecuzione del test – dichiara Angelo Greco, Coordinatore dei Distretti socio-sanitari che ha curato i rapporti con i Medici di Medicina Generale e ha predisposto le operazioni di distribuzione. Nel caso di personale scolastico privo di medico curante nel luogo di domicilio lavorativo - continua - il test sarà eseguito dal Servizio di Igiene e Sanità Pubblica del Dipartimento di Prevenzione della Asl Brindisi, previa dichiarazione sostitutiva di atto notorio attestante lo status lavorativo”.

I medici di famiglia che non hanno aderito all’iniziativa sono stati invitati a trasmettere al Dipartimento di Prevenzione l’elenco delle persone da sottoporre al test e contestualmente ad informarle circa le modalità per effettuare il sierologico negli ambulatori del SISP tramite prenotazione al numero dedicato 0831 537190. Chi dovesse risultare positivo al test sarà sottoposto a tampone non oltre le 48 ore dall’esito del sierologico.

 

 

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I Carabinieri della Stazione di Mesagne, a conclusione degli accertamenti, hanno arrestato, in flagranza di reato, un 68enne e denunciato in stato di libertà un 44enne, entrambi del luogo, per concorso in recidiva di attività di gestione di rifiuti non autorizzata e combustione illecita di rifiuti. In particolare, i militari operanti, nel corso del  controllo di un’area completamente recintata con accesso esclusivo da un portone in ferro, hanno constatato la realizzazione di una discarica non autorizzata di rifiuti speciali con la presenza di combustione di parte di essi, consistenti in materiale ferroso di varia natura, bombole del gas, elettrodomestici in disuso, materiale plastico, una autovettura in parte smontata, pneumatici, batterie di autovetture, materiale organico, un furgone Fiat Daily, due trattori agricoli smontati e un ciclomotore smontato. L’intera area con il materiale rinvenuto è stata sottoposta a sequestro. Al termine delle formalità di rito il 68enne è stato rimesso in libertà, così come disposto dall’Autorità Giudiziaria. 

 

 

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A poche settimane dal voto al referendum sulla riduzione del numero dei Parlamentari l’attenzione alle ragioni probabilmente più vere della riforma, e delle prevedibili conseguenze di una sua definitiva approvazione popolare, nonostante argomentazioni e appelli di Comitati, Associazioni e costituzionalisti, sembra sempre più immiserirsi a occasione da utilizzare per rafforzare o indebolire la presenza politica del Movimento 5 Stelle, e quindi consolidare il governo Conte o favorirne la crisi.

Occorre liberare le motivazioni del NO, come anche quelle del SI, dalle ricadute immediatamente contingenti e qualche volta anche di effimera convenienza, e cercare un sereno confronto sul loro possibile significato politico e sociale.

Ora le ragioni del NO, pur avendo per oggetto la modifica di soli tre articoli della Costituzione, tutti riguardanti la riduzione del numero dei Parlamentari, sono comunque collegabili a quelle del Referendum del 2016 e del 2006, quando il popolo sovrano ha respinto uno stravolgimento esplicito della Carta del ’48, in presenza di riforme costituzionali che svuotavano la funzione del Parlamento, compromettendo la divisione e l’equilibrio dei poteri.

Invitiamo a votare No anche al prossimo referendum del 20-21 settembre sulla base di due essenziali considerazioniuna con riferimento al merito e ad alcune tendenze generali ultraventennali in cui si colloca, l’altra con riferimento ad una specificità del nostro Paese lungo un secolo di avvenimenti.

1-              La Riforma ridarà centralità al Parlamento?

Una domanda sorge previa: la riduzione del 36 % del numero dei Parlamentari, pur nella continuità di un sistema bicamerale perfetto, può costituire un modo per ridare centralità al Parlamento, mortificato da pratiche politico-istituzionali ormai consolidate e comportamenti di gruppi e singoli che poco hanno a che fare con la “disciplina e onore” e con il rispetto delle Istituzioni?

La Costituzione affida al Parlamento una triplice primaria funzione: rappresentare la Nazione, la quale deve essere presente nelle Istituzioni nella pluralità dei suoi orientamenti politico-culturali; esercitare il compito di legiferare; controllare atti e decisioni del Governo sulla base della fiducia ricevuta dalle Camere.

Per rispondere alla domanda occorre necessariamente collegare tale triplice funzione, quindi la centralità effettiva del Parlamento e il conseguente funzionamento degli Istituti di garanzia (elezione del Presidente della Repubblica, dei Giudici della Corte costituzionale, dei componenti laici del Consiglio Superiore della Magistratura) alla legge elettorale.

Ora da più di un venticinquennio il nostro Paese subisce riforme elettorali imposte dai Governi di turno, in alcuni articoli dichiarate poi anche incostituzionali dalla Suprema Corte, attraversate da una logica generalmente dominante: penalizzare le minoranze e il pluralismo politico, affidare gli eletti al controllo del leader del partito, individuare comunque modalità e meccanismi elettorali per favorire una rappresentanza la più manovrabile possibile. Fino alla irriducibile incompatibilità tra l’attuale legge elettorale e le responsabilità e funzioni affidate ad un Parlamento che si vorrebbe di 600 membri tra Camera e Senato: una incompatibilità ampiamente analizzata da Associazioni e Comitati in queste ultime settimane, dalla penalizzazione-sparizione delle minoranze al sovradimensionamento di alcune rappresentanze regionali a scapito di altre. Né può rassicurare l’impegno promesso da rappresentanti del Governo, della maggioranza parlamentare e anche dell’opposizione, ad approvare una nuova legge elettorale che elimini le incongruenze più rilevanti di quella attuale, per renderla compatibile con l’elezione di un Parlamento così ridotto nei numeri. 

E’ presente infatti un orientamento abilmente veicolato dai grandi centri del potere economico-mediatico e, pare, consolidato, teso a privilegiare i processi di centralizzazione e personalizzazione del potere, che prevede e giustifica le prevaricazioni delle maggioranze, spesso artificiosamente costruite da leggi elettorali di volta in volta adattate, anche in decisioni e atti che lo spirito e la prassi costituzionale invitano ad assumere in atteggiamento di condivisione con le minoranze proprio perché riguardano Organi di garanzia.

La riforma riguardante la riduzione del numero di Deputati e Senatori, al di là anche di intenzioni di singoli e gruppi, per i contenuti che l’hanno supportata e la modalità con cui è stata propagandata,  si colloca in questo percorso di impoverimento della democrazia costituzionale, di allontanamento dal corpo vivo dello Statuto, che invece di essere attuato, viene marginalizzato nella prassi e nella coscienza attraverso strumenti sempre nuovi di “distrazione di massa”.

2-     Quale “modello” dietro il taglio dei parlamentari?

L’occasione può essere buona per invitare a porre un po' di attenzione ad una vicenda nazionale che, secondo alcuni studiosi, dal 1920 ad oggi presenta i caratteri di un vero laboratorio politico piuttosto problematico.

Mentre nel primo dopoguerra esplodeva il conflitto sociale, la crisi economica e quella delle Istituzioni liberali abbiamo inventato il fascismo: una soluzione che può essere considerata il primo modello-esperimento totalitario a cui tanti altri Paesi si sono ispirati. La violenza della sua antipolitica e del suo antiparlamentarismo sono note. Sappiamo come è andata a finire: la disfatta prima e quel precesso di deresponsabilizzazione e autoassoluzione popolare poi, unitamente alla costruzione di un sistema politico stabile fondato sui partiti che hanno scritto la Costituzione.

Ad ascoltare oggi dichiarazioni e umori sulla perniciosità della politica e del Parlamento viene subito da pensare che l’eredità del fascismo è questione viva e apertissima, ma ancora ostinatamente rimossa.

Con lo sgretolamento dell’URSS e la fine della guerra fredda quel sistema stabile si è volatilizzato: nella crisi così determinata abbiamo inventato il berlusconismo. Un modello e uno stile politico per il quale un maggiorente dei media, rivolgendosi direttamente ai cittadini attraverso le televisioni, si presenta come l’uomo comune, verrebbe da dire come l’uomo qualunque, estraneo alla casta dei politici, dei parlamentari, degli intellettuali, di coloro che vivono di incarichi istituzionali, l’uomo che si è fatto da sé e quindi può aspirare, adesso sì, legittimamente , al governo del Paese.

Un modello per il quale non c’è bisogno di partito, di organizzazione e di organismi interni che discutono e decidono, di iscritti e militanti che partecipano alla vita politica: perché basta un uomo solo al comando. Un modello a cui si sono poi ispirati tanti altri Paesi. Un modello che ha sdoganato definitivamente e formalmente il fascismo, raccontando frottole e alimentando una cittadinanza passiva che ha concimato quel terreno “afascista” senza il quale il fascismo è difficile che possa prosperare.

Non deve sfuggire che dentro la riforma oggetto del referendum del 20 settembre c’è un brodo qualunquista incline alla demagogia sulla casta e sui costi della politica, cioè della democrazia: mentre la vera casta, poco visibile, decide indisturbata al riparo nei paradisi fiscali e nei paradisi della corruzione.

Le risposte da offrire alla crisi della democrazia hanno bisogno di un’altra direzione: rafforzare quelle “rigidità” costituzionali che promuovono un esercizio diffuso del potere e offrono garanzie sulla sua regolamentazione e il suo controllo.

Brindisi, 8 settembre 2020

Giovanni Calcagno - Giancarlo Canuto – Luca Esperti - Antonio Greco - Salvatore Lezzi – Paola Pizzi - Maurizio Portaluri - Fortunato Sconosciuto – Movimento A Sinistra – Brindisi

 

 

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L’elenco delle priorità a Latiano è davvero lungo. Occorre lavorare con coerenza, capacità e coraggio per affrontarle tutte. In questa lista un posto di rilievo, a nostro avviso, lo ricopre la convivenza tra cittadini e animali che, molto spesso per mancanza di strutture e disinteresse degli amministratori locali, diventa un vero e proprio problema sanitario e di sicurezza tanto per gli animali quanto per le persone. I latianesi non hanno mai avuto in passato un punto di riferimento su questi argomenti. Come coalizione crediamo sia giunto il momento di istituire uno sportello comunale per il benessere animale, volto alla risoluzione delle problematiche degli animali d’affezione e del randagismo, con il riconoscimento territoriale dello stato di colonia felina e cane di quartiere. Ecco perché “Vogliamo una Latiano attenta al benessere degli animali”.

Attualmente nel bilancio del Comune tante risorse ogni anno vengono destinate all’ospitalità di un numero imprecisato di cani di Latiano in un canile di Carovigno. A nostro avviso occorre realizzare nella nostra città un rifugio per randagi che accolga anche i cani dei comuni limitrofi. Una idea che potrà essere realizzata attraverso lo strumento del project financing. A questo progetto potremmo affiancare un servizio sanitario, con l'ausilio di veterinari della ASL, per la tutela di cani e gatti randagi presenti sul territorio e la possibilità, dopo verifica di idoneità igienico sanitaria e sicurezza, della reintroduzione sul territorio con il collocamento di cucce e abbeveratoi pubblici per il benessere degli stessi. Queste idee si possono concretizzare grazie all’aiuto delle associazioni animaliste già presenti e/o di semplici volontari.

Per quanto riguarda i cani di proprietà abbiamo in programma di utilizzare un terreno comunale in disuso autogestito dai cittadini o dalle associazioni per la realizzazione di un'area dog park. Daremo corso, quindi, ad una richiesta già protocollata al Comune di Latiano nel mese di ottobre 2019 ma rimasta al momento inevasa. Il dog park verrà dedicato allo svago dei cani in tutta sicurezza andando così a convogliare le esigenze di tanti cittadini possessori di animali. Progetti semplici che vanno nella direzione di attuare una città ‘pet friendly’ nel rispetto della convivenza civile tra animali e persone.  Insomma, “Vogliamo una Latiano attenta al benessere degli animali”.

Claudio Ruggiero

 

 

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Lunedì 7 Settembre, alle ore 16:00, presso il muro individuato tra l'inizio di Via del Mare, incrocio con Via Porta Lecce e Via Bastioni San Giacomo, l'Associazione Brindisi e le Antiche Strade, con i suoi volontari, ha provveduto al fissaggio del banner riguardante i lavori del Murales "Brindisi crocevia di rotte, percorsi e cammini" un progetto "work in progress"che vede coinvolti gli alunni ed i docenti del Liceo Artistico e Musicale "Simone-Durano" Brindisi, Viva la Gente e la scrivente associazione, nell'ambito delle attività del Centro Servizi Culturali - Accademia degli Erranti, che avrà sede presso l'Ex Convento delle Scuole Pie nell'ambito del programma dell'amministrazione comunale "Riusa Brindisi". "Brindisi crocevia di rotte, percorsi e cammini", il motto, quindi, del'iniziativa. 

I Lavori del murales, iniziati questo inverno e poi interrotti a causa del lock-down, riprenderanno appena sarà possibile procedere alla calendarizzazione degli interventi, nel pieno rispetto della normativa per il Covid-19 e del distanziamento sociale. Per non lasciare il muro spoglio si è deciso di abbellirlo con un banner che descrive il progetto mostrando il bozzetto dell'opera che lì verrà realizzata: un racconto visivo dei cammini, che da Canterbury, passando per Roma, raggiungono Brindisi per terminare a Gerusalemme.
Il tema dell’opera non poteva che andare incontro a quella che è la vocazione storica e culturale della città. Il ruolo di Brindisi quale crocevia delle principali vie dell’Antichità come la via Appia e la via Francigena ed il Cammino del mare con la Rotta da Brindisi a Gerusalemme, dal diario di un pellegrino del 1228. 
Si potranno apprezzare i maggiori monumenti brindisini legati a questi itinerari storici, quali: Le Colonne Romane, Il Tempietto di San Giovanni al Sepolcro, Santa Maria del Casale, La Fontana Tancredi, ma anche il Porto di Brindisi,  con il tracciato dell’Appia e della Francigena. Di sfondo i riferimenti alla Cattedrale di Canterbury da dove parte la Francigena, il Colosseo di Roma per la via Appia, e per Finire la Terra Santa, con l’antico porto di San Giovanni D’Acri che conclude la Rotta del Mare.
 
L'Associazione
Brindisi e le Antiche Strade
 

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