Redazione
Avvio anno scolastico 2020-2021. Incontro tra Provincia, Società Trasporti Pubblici locale e Dirigenti scolastici Istituti superiori del territorio
Si è svolto questa mattina, presso il Salone di Rappresentanza della Provincia di Brindisi, un ulteriore incontro tra la struttura amministrativa dell’Ente, che ha competenza per le Scuole secondarie di Secondo grado del territorio, i vari Dirigenti scolastici degli istituti superiori e la dirigenza della Società Trasporti Pubblici locale. Scopo della riunione è stato quello di fare il punto dello stato dell’arte in merito alla pianificazione e alla programmazione step by step del servizio di trasporto degli studenti, raccogliendo altre indicazioni dai dirigenti scolastici in merito all’orario di entrata e di uscita degli studenti e alla durata delle lezioni dei singoli istituti, in virtù dell’emergenza sanitaria da Covid 19 ancora in atto.
“Da qualche giorno – ha detto il presidente della Provincia di Brindisi, Riccardo Rossi - sono state rese note le linee guida emanate dal Governo in merito all’organizzazione del servizio di trasporto degli studenti, prevedendo l’’80% della capienza di ogni singolo autobus. Partendo da questo dato dobbiamo trovare, in accordo tra i soggetti interessati, le migliori condizioni e le più idonee soluzioni in merito al trasporto degli studenti nelle varie scuole del nostro territorio. Tutti in Dirigenti scolastici si sono dimostrati favorevoli nel differenziare gli orari di ingresso con una percentuale di studenti alle ore 8.00 e la parte rimanente alle ore 9.00. Uguale differenziazione ci sarà per gli orari di uscita. C’è inoltre una parte della scuola che si sta organizzando con la didattica a distanza per circa il 15-20% dell’utenza, ovviamente a rotazione. Metteremo insieme tutti questi dati per stilare una pianificazione quanto più efficace possibile per garantire già dal 24 settembre una mobilità efficiente per il trasporto locale degli studenti”.
All’incontro era anche presente la consigliera provinciale delegata, Valentina Nadia Fanigliulo. “Pur nella complessità oggettiva del momento - ha detto la consigliera Fanigliulo – la Provincia di Brindisi e tutti i soggetti interessati si stanno adoperando al massimo per venire incontro ad ogni tipo di esigenza. Auspico che si arrivi presto ad una soluzione congiunta e celere e ho notato, proprio per questo, che c’è collaborazione da parte di tutti per mettere sul tavolo delle soluzioni in grado di garantire la sicurezza tutti i ragazzi”.
Nei prossimi giorni sarà convocato un altro incontro per raccogliere le indicazioni definitive sia da parte dei Dirigenti scolastici che da parte delle Aziende dei trasporti pubblici locali, STP e Sud Est, in merito alla differenziazione delle fasce orarie di partenza degli autobus.
Domenica a Mesagne “E’ muertu Pascali viva Pascali”
Bloccata a marzo scorso dal lockdown ritorna a Mesagne il teatro in vernacolo con una commedia esilarante scritta e diretta dall’eclettico regista mesagnese, Cosimo Guarini. L’appuntamento è per domenica 6 settembre, alle ore 20,00, presso piazza Orsini del Balzo con la compagnia “Nuovo teatro di Mesagne” che presenta ai cultori della prosa “E’ muertu Pascali viva Pascali”, una commedia brillante in due atti scritta e diretta da Cosimo Guarini. Questa particolare rappresentazione teatrale non veniva messa n scena a Mesagne dal lontano 2011 quando, a grande richiesta di pubblico, fu replicata diverse volte. Si tratta di uno dei lavori più belli ed apprezzati di tutta la compagnia che è stato rappresentato in varie località delle province di Brindisi, Lecce e Taranto dove hanno riscosso ampio successo e consenso da parte del numeroso pubblico presente. Soddisfazione per gli attori che gratuitamente si esibiscono sul palco. Tra di essi anche personaggi della vita pubblica cittadina. Come tutte le opere scritte dall’autore anche questa porta in scena le problematiche familiari in cui gira tutta la vicenda. “La famiglia di Pascali, come tutte le nostre famiglie, nasconde segreti, contraddizioni, tradimenti piccoli e grandi, veri o falsi ma comunque tesi ad un riscatto sociale e materiale”, ha spiegato il regista. Pascali ricorda l’Avaro di Moliere, ma più che avaro è avido, sempre teso all’arricchimento a danno della povera gente bisognosa e nasconde il denaro anche alla moglie Ntunietta e al nipote Rafele, squattrinato e senza lavoro, che spesso bussa a denari a casa dello zio. Che succederà alla sua morte? Che ne sarà di tutto il suo arricchimento? Naturalmente si scoprirà al termine dello spettacolo. Sul palco si alterneranno una serie di personaggi che daranno vita a questi sentimenti e aspettative e lo faranno con la solita comicità e la bravura che contraddistinguono da sempre e dovunque i lavori della compagnia Nuovo Teatro. L’appuntamento è, quindi, domenica 6 settembre presso piazza Orsini del Balzo con ingresso alle ore 20,00. I biglietti possono essere prenotati telefonando al numero 348/8158270 di Cosimo Guarini o al numero 328/6547247 di Pietro Capodieci.
Ruba energia elettrica da casa dell'ex moglie. Denunciato
I Carabinieri della Stazione di Cellino San Marco, a conclusione degli accertamenti effettuati con la collaborazione dei tecnici dell’ENEL, hanno deferito in stato di libertà un uomo del luogo, per furto di energia elettrica. In particolare, l’uomo, ha sottratto energia elettrica dall’impianto privato dell’attiguo appartamento della ex moglie, mediante la creazione di un by-pass da una presa elettrica presente nella sua camera da letto fino ad analogo dispositivo ubicato dall’altro lato del muro divisorio. I cavi utilizzati per il by-pass sono stati rimossi e sottoposti a sequestro.
Di Maio domenica è a Brindisi ed Erchie
Due napoletani mettono in atto una truffa online, denunciati
I Carabinieri della Stazione di Tuturano di Brindisi, a conclusione di attività d’indagine scaturita dalla presentazione, nell’aprile scorso, di una denuncia-querela da parte di un 30enne del luogo, hanno denunciato in stato di libertà un 39enne di Castel Volturno (CE) e un 54enne di Napoli, entrambi censurati, per truffa. I due uomini, dopo aver incassato la somma di Euro 100,00 versata tramite bonifico PostePay per l’acquisto on-line di una PS4, non hanno consegnato la consolle e hanno interrotto i contatti con l’acquirente.
Denunciato un giovane che coltivava 2 piante di cannabis
I Carabinieri della Stazione di San Pietro Vernotico, a conclusione degli accertamenti, hanno denunciato in stato di libertà un 36enne del luogo, per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. In particolare, l’uomo, nel corso di un controllo alla circolazione stradale, è stato fermato alla guida della sua utilitaria e a seguito di perquisizione personale e veicolare è stato trovato in possesso di un involucro in cellophane contenente 0,5 grammi di sostanza stupefacente tipo “marijuana”, occultato nello zaino. Nella circostanza, la perquisizione, è stata estesa presso la sua abitazione e sul terrazzo, sono state rinvenute due piante di cannabis dell’altezza di circa 1 metro, coltivate in altrettanti vasi. Lo stupefacente e il materiale rinvenuto sottoposti a sequestro.
In edicola Memorie Mesagnesi
Dopo la pausa estiva è nuovamente in edicola il numero di luglio-agosto (7-8) del mensile “Memorie Mesagnesi”, che si apre con una riflessione sul «salvataggio» della biblioteca comunale «Ugo Granafei».
Seguono due articoli sulla festa patronale della Madonna del Carmine del luglio scorso: si parla della gastronomia tipica in uno di essi, si ricorda l’importanza del quadro del Palvisino nell’altro. «L’ospedale di Mesagne e gli uomini che fecero l’impresa» è il titolo di una storia a puntate che Tranquillino Cavallo ricava dalla lettura di articoli di giornale apparsi oltre 50 anni addietro, mentre Marcello Ignone, a 150 anni dalla pubblicazione del primo volume della «Messapografia» di Antonio Profilo, prosegue la disamina critica del volume.
Due articoli quindi, sono dedicati a Masseria Mucchio ed alla leggenda della «Signura Leta»: Mario Vinci legge il luogo fisico e ne ricostruisce le vicende; Angelo Sconosciuto pubblica la presentazione alla terza edizione de «Lo spettro» di Antonio Trinchera, che ha reso romanzo quell’antica leggenda. «Mesagne e il ciclismo» è il titolo dell’articolo di Giuseppe Giordano che riferisce della storia di questo sport a Mesagne. Il numero delle «Memorie Mesagnesi» si chiude con un articolo riguardante una singolare mostra sulla «Grande Guerra» allestita nel museo diocesano di Brindisi e con un ricordo di Cesare Pavese, che Ermes De Mauro commemora a 70 anni dalla morte. Infine, un editoriale graffiante del direttore.
Clandestini a bordo di un camper. Arrestata una donna
Nella mattinata di ieri 02 settembre 2020, nel porto di Brindisi, la Polizia di Frontiera, unitamente a personale della Guardia di finanza e dell'Agenzia delle Dogane — durante lo svolgimento di attività mirate al contrasto del fenomeno dell'immigrazione clandestina — ha proceduto al controllo di un camper noleggiato in Svezia e condotto da una cittadina di origine ucraina L. S. di 54 anni. Nella circostanza, durante l'ispezione del mezzo, notando che la conducente, nonostante avesse affermato di essere l'unica presente sul camper, si frapponeva in maniera sospetta al controllo del vano dei servizi igienici, si procedeva ad un'ispezione più accurata del predetto vano trovando nascosti nr.5 clandestini di nazionalità albanese. Nell'occasione, la Polizia di Frontiera, di concerto con la Guardia di Finanza e l'Agenzia delle Dogane, procedeva all'arresto di L.S., di nazionalità ucraina, per il reato di favoreggiamento dell'immigrazione clandestina di cui all'ad. 12 co.1 e co. 3 del d. Igs. 286/99 e ss.mm.ii., conducendo la stessa presso la Casa Circondariale di Lecce e procedendo, inoltre, al sequestro del camper utilizzato per il trasporto di clandestini. A carico di alcuni dei suddetti cittadini albanesi risultavano delle inammissibilità sul territorio nazionale motivo per cui hanno utilizzato la modalità clandestina per l'ingresso in Italia, connesse anche alle limitazioni alla circolazione al D.P.C.M. del 07 agosto 2020.
Tale attività si inquadra in una più generale azione di contrasto all'ingresso illegale nel territorio italiano, nonché al controllo delle disposizioni in materia di contenimento connesse all'emergenza sanitaria COVID-19. In tal senso circa 30000, infatti, sono stati i controlli effettuati in ambito portuale ed aeroportuale. In questo ambito, la Polizia di Frontiera, nella serata dei 29 agosto 2020, non ha consentito l'ingresso in Italia di nr. 36 cittadini albanesi che chiedevano di entrare per motivi di salute, respingendoli. Le ragioni del mancato ingresso sono da imputare al fatto che la documentazione sanitaria da loro presentata non risultava essere idonea a consentire l'entrata nel territorio italiano. Questi provvedimenti sono stati adottati in considerazione del fatto che, nell'ultimo periodo, è accaduto spesso che diversi cittadini albanesi non soggiornanti sul territorio nazionale, all'atto dei controlli di frontiera, hanno falsamente dichiarato di voler entrare in Italia per ragioni di salute esibendo una ricevuta di prenotazione di vista medica effettuata con i portali telematici a ciò dedicati. L'esito di un'attività info investigativa condotta da quest'Ufficio ha accertato che tali cittadini non si sono mai presentati presso le strutture sanitarie per essere sottoposti agli accertamenti medici prenotati.
Tale attività di contrasto ha sicuramente creato un deterrente all'ingresso finalizzato al raggiro della normativa attualmente in vigore.
Aveva un fucile in auto senza porto d'armi. Arrestato 59enne
Pd: “Troppe manifestazioni di violenza, si convochi l’Osservatorio sulla legalità”
La notizia dell’aggressione in piazza Vittorio Emanuele II che, secondo quanto riportato da una testata giornalistica locale, si sarebbe verificata nel tardo pomeriggio di martedì 1 settembre e nella quale sarebbe rimasto coinvolto un giovane fortunatamente sfuggito al tentativo di essere trascinato via con la forza da parte di quattro persone sopraggiunte a bordo di due auto, ci colpisce e preoccupa molto, tanto per le modalità con la quale la stessa si sarebbe svolta, quanto per la mancata reazione dei cittadini presenti che, inermi, avrebbero assistito alla scena. Non si intende qui condannare la comprensibile paura che suscita la vista di episodi di tale violenza, piuttosto che l’istinto di pensare anzitutto alla propria incolumità e a quella della propria famiglia. Ciò che si vuole segnalare è il pericolo concreto che la violenza, il sopruso, la giustizia “fai da te”, possano essere accettate come cose con le quali convivere senza che nessuno possa farci nulla, senza che nessuno possa o debba impicciarsi di questioni che non gli appartengono. Tale assuefazione comporta un arretramento morale, civile e culturale della comunità per via del quale nessuno può sentirsi al sicuro e di fronte al quale non basterà lo sbrilluccichìo delle notti d’estate e un centro storico brulicante di gente tre mesi l’anno per trasmettere l’idea di una città avanzata, moderna, progredita. Se i cittadini non vanno condannati di fronte a naturali reazioni di paura, chi non può esimersi dal dare risposte forti ed incisive, tali da inoculare i necessari anticorpi in un tessuto sociale esposto al rischio che l’illegalità attecchisca ancora, sono le Istituzioni con a capo il Sindaco e l’amministrazione comunale. Tanto più, è il caso di ricordarlo, che l’episodio verificatosi due sere fa non è il primo che si consuma sotto gli occhi di diversi cittadini negli ultimi mesi. E’ giusto che le forze dell’ordine e la Magistratura facciano chiarezza sull’occorso, ma intanto la politica non può non svolgere un ruolo di fronte al reiterarsi di manifestazioni di efferata violenza. Pertanto chiediamo che si convochi con urgenza e si renda realmente operativo l’osservatorio permanente sulla legalità, costituito con delibera di consiglio comunale nelle scorse settimane. La diffusione della cultura della legalità in più settori della società mesagnese è stata una conquista per la quale amministratori capaci e dirigenti politici, ormai trenta anni fa, hanno messo a repentaglio la loro vita e la sicurezza delle loro famiglie. Ma come tutte le conquiste anche quella, purtroppo, non è per sempre. Se si abbassa la guardia, i tempi bui possono ritornare.
Gruppo consiliare Partito Democratico