Redazione

I Carabinieri della Stazione di Villa Castelli hanno eseguito un ordine di esecuzione per la carcerazione, emesso dall’Ufficio Esecuzioni Penali della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Brindisi, nei confronti di Barletta Daniele, 30enne del luogo. L’uomo deve espiare la pena di due anni e otto mesi di reclusione, per furto aggravato commesso in Villa Castelli il 17 settembre 2019. L’arrestato, al termine delle formalità di rito, è stato tradotto presso la Casa Circondariale di Brindisi.

I Carabinieri della Stazione di Fasano e della Sezione Radiomobile della locale Compagnia hanno tratto in arresto, in flagranza di reato, Convertino Dario, 20enne di Monopoli (BA), per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Il giovane, controllato in località “Selva” e sottoposto a perquisizione personale, è stato trovato in possesso di 7 grammi circa di hashish, suddivisi in 12 dosi occultate nelle tasche dei pantaloni. La successiva perquisizione domiciliare ha consentito di rinvenire, all’interno del comodino asservito alla sua camera da letto:

  • 6,2 grammi circa della medesima sostanza, suddivisi in 9 dosi;
  • ulteriori 20 grammi circa di hashish, non porzionati;
  • 20 dosi di sostanza stupefacente verosimilmente del tipo “ketamina”;
  • due bilancini di precisione;
  • vario materiale e oggetti idonei al taglio e al confezionamento,

il tutto sottoposto a sequestro.

L’arrestato, al termine delle formalità di rito, è stato tradotto presso la Casa Circondariale di Brindisi.
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A Carovigno, i Carabinieri della Stazione di Ostuni, coadiuvati dal Nucleo Cinofili CC di Modugno (BA), hanno tratto in arresto in flagranza di reato Greco Pierpaolo, 53enne del luogo, per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. In particolare, l’uomo, a seguito di perquisizione personale e domiciliare, è stato trovato in possesso di:

  • 3,1 grammi circa di cocaina, suddivisi in due “birilli” occultati in un vano a muro;
  • 4,3 grammi circa di hashish, nascosti nelle tasche dei pantaloni;
  • 44,7 grammi circa di marijuana, celati su un soppalco;
  • vario materiale e oggetti idonei al taglio e al confezionamento,

il tutto sottoposto a sequestro.

L’arrestato, al termine delle formalità di rito, è stato tradotto presso la Casa Circondariale di Brindisi.

Con un caldo torrido ha preso avvio in provincia di Brindisi la vendemmia 2020, la prima dopo il post pandemia, che si presenta qualitativamente buona. Il caldo di agosto, infatti, ha bilanciato la maturazione e permesso di iniziare le operazioni vendemmiali in linea con i tempi canonici delle uve precoci. In questi giorni si stanno tagliando le uve Chardonnay per passare poi alle uve Moscato e Primitivo. Successivamente saranno vendemmiate le uve necessarie per le basi spumante. Per la prima decade di settembre, se le condizioni atmosferiche lo permetteranno, si inizieranno a vendemmiare le uve autoctone come il Negramaro e la Malvasia di Brindisi. Tuttavia, se le prospettive enologiche si prospettano buone quelle relative al prezzo di vendita delle uve preoccupano non poco i viticoltori. Stessa cosa per il consumo dei vini che hanno risentito pesantemente del lockdown dovuto alla pandemia da Covid-19.

Dunque, nonostante le condizioni meteorologiche altalenanti degli ultimi mesi, che hanno provocato qualche attacco di peronospora immediatamente arginato dai viticoltori, l’annata vitivinicola dello Chardonnay si presenta qualitativamente buona, con gradazione media di 18,50 grado Babo, con una potenziale riduzione dei quantitativi che si dovrebbe aggirare intorno al 20 per cento. Inoltre, le escursioni termiche delle scorse settimane, con differenze anche di 10 gradi tra il giorno e la notte, hanno permesso alle uve di sviluppare degli ottimi aromi. In ogni modo un bilancio consuntivo potrà essere stilato solo a fine vendemmia delle uve di qualità precoce. Intanto, le cantine sociali e le aziende vinicole hanno già messo in moto le attrezzature per vinificare le uve precoci. “Da questa mattina (mercoledì per chi legge, n.d.r.) abbiamo avviato la vendemmia dello Chardonnay che si presenta di ottima qualità”, ha spiegato Emanuele Guglielmi, vice presidente della Cantina Riforma Fondiaria di Mesagne, fondata nel 1959 da un gruppo di soci determinati a voler dare una svolta al territorio brindisino.

“In campagna abbiamo riscontrato una gradazione Babo mediamente del 19,50 per cento”, ha proseguito l’amministratore. “La speranza – ha concluso il vice presidente Guglielmi – è che il vino che otterremo potrà essere commercializzato nei ristoranti che hanno risentito molto del periodo del lockdown”. I prezzi di vendita delle uve Chardonnay si aggirano intorno ai 50 euro per quintale. Cantine Due Palme, di Cellino San Marco, azienda fondata 31 anni fa, ha già iniziato la vendemmia. “Stiamo constatando che le uve di Chardonnay che stiamo tagliando in questi giorni sono davvero ottime, nonostante qualche attacco di tignoletta, immediatamente contenuto, avvenuto nelle scorse settimane”, ha spiegato il presidente Angelo Maci -. Una produzione straordinaria che ci permetterà di ottenere vini ottimi.

D’altronde gli sbalzi termici hanno accresciuto i valori olfattivi”. A Sandonaci, dove c’è l’omonima Cantina sociale più antica della provincia di Brindisi, fondata oltre ottanta anni fa, la vendemmia dello Chardonnay inizierà giovedì. Al timone del sodalizio c’è il presidente Marco Pagano. “L’annata è ottima, le uve sono prive di qualsiasi fitopatia e la gradazione riscontrata in campagna è di circa 18,50 gradi Babo, tutto ciò ci fa sperare in un’annata dalle buone caratteristiche organolettiche da cui si otterranno degli ottimi prodotti”, ha precisato il presidente Pagano. A 18 chilometri da Sandonaci ci sono le cantine di San Pancrazio Salentino. Anche qui il residente, Oronzo Pati, è particolarmente ottimista. “Le uve sono sane e speriamo in una vendemmia dello Chardonnay al top – ci ha detto – la gradazione è mediamente di 18 gradi Babo anche se prevediamo una riduzione della quantità che potremo stimare solo a fine vendemmia”. La vendemmia dello Chardonnay andrà avanti ancora per qualche giorno prima di lasciare il passo alle basi spumante e poi al Primitivo.    

Il polso del comparto agricolo è costantemente monitorato dalla Coldiretti di Brindisi e dal suo presidente Filippo De Miccolis Angelini. Diversi sono, infatti, i tempi che il presidente affronta ogni giorno.

Presidente, la pandemia ha inciso negativamente sul comparto agricolo. Cosa state facendo per superare tale gap? 

“Quello che si è perso è ormai impossibile da recuperare, così come non è facile prevedere quelli che saranno gli effetti del calo del pil nazionale sui consumi. Sicuramente i progetti di filiera rappresentano una strategia fondamentale per il nostro territorio e per la quale necessita che l’agricoltura faccia sempre più sistema”.

Su questo fronte si sono dimostrati vincenti i mercati che siete riusciti ad attivare nei Comuni della provincia di Brindisi.

“Il mercato coperto di Via Appia a Brindisi è un esempio poiché ha dato un servizio continuativo anche durante il lockdown, garantendo prodotti freschi del territorio ai nostri consumatori ed uno sbocco economico per le nostre aziende. Ma, sicuramente, un rilancio della nostra agricoltura non sarà possibile se non verrà messa in atto una strategia di rilancio infrastrutturale e di approvvigionamento idrico. Il lockdown non ha fatto altro che evidenziare problemi che già affliggevano l’agricoltura e che oggi si sono mostrati con ancor più evidenza”. 

Dopo il tonfo dei mesi scorsi come è la situazione negli agriturismi della provincia di Brindisi? 

“I mesi di giugno e luglio sono stati pessimi, per fortuna agosto ha sviluppato dei numeri soddisfacenti dando un po' di respiro alle nostre imprese ed al territorio. È evidente, però, che il boom registrato ad agosto, con la speranza che anche il mese di settembre proceda nella stessa maniera, non riuscirà certamente a compensare le gravi perdite subite durante il lungo lockdown. La Regione Puglia, ad esempio, ha dimenticato completamente l’agriturismo nelle sue politiche di sostegno economico, finanziarie e di promozione, dimostrando grande disinteresse per questo settore e poca sensibilità sia nei confronti degli 875 operatori agrituristici che per i loro tanti dipendenti. Per questo chiediamo che la Regione Puglia attivi immediatamente almeno la Misura 21 del Psr introdotta dalla Comunità Europea che consentirà di liquidare ad ogni agriturismo 7mila euro, che rappresenta sicuramente poca cosa rispetto alle perdite del settore, ma sicuramente può dare una boccata di ossigeno alle tante aziende in difficoltà, così come si auspica una celere liquidazione delle procedure di cassa integrazione”.

Tra circa due mesi inizierà la nuova campagna olivicola. Che annata si prevede alla luce del flagello Xylella.

“Il vero problema è che per tanti produttori una campagna olivicola non ci sarà né quest’anno, né in quelli prossimi. La filiera olivicola, infatti, in alcune zone sta sparendo, schiacciata dalla batteriosi della Xylella fastidiosa, da un mercato altamente speculativo che mortifica i piccoli e le produzioni distintive, alimentando un crescente scoramento e senso di impotenza negli imprenditori. Per chi avrà la fortuna di raccogliere le olive sicuramente la stagione si presenta favorevole in termini di qualità, anche se c’è preoccupazione per la perdurante siccità, che costringe ad una frequente irrigazione di soccorso, con conseguente aumento dei costi che raramente trovano poi ristoro nei prezzi del mercato”.

Il Mesagne Calcio 2020 comunica il tesseramento di Marco Montefrancesco, classe 91, difensore.
 
Negli ultimi anni ha giocato nel Leverano, vincendo la coppa Puglia, e quest'anno il campionato di Prima Categoria. 
 
La sua presenza renderà più competitiva la squadra di mister Calabrese. 
Un giocatore importante Montefrancesco, calciatore carismatico ed esperto, abituato a militare in questa categoria, sicuramente un lusso per il campionato. 
Difensore molto agile, abile nelle chiusure, saprà guidare con esperienza la difesa gialloblù. 
 
Le sue parole :
"Mesagne rappresenta una tappa fondamentale per la mia carriera. 
Ho ottenuto molte soddisfazioni in questi anni, adesso voglio vincere con questa maglia. 
Mi ha convinto il progetto del presidente Todisco, e la presenza in squadra di alcuni mie amici, con cui ho già condiviso tante vittorie. 
Mesagne è una piazza esigente, cercheremo di non deludere le aspettative".
Il Mesagne Volley rimette la nave in mare. Il mare in tempesta post Covid della pallavolo locale, che vede la società abbandonare la B2 per navigare le acque più tranquille del campionato regionale di serie C.
La scelta del sodalizio mesagnese, tuttavia, non deve essere vista come un passo indietro, ma come un momento di pausa dopo anni ai vertici della pallavolo pugliese. La crisi generata dal coronavirus ha intaccato le sicurezze di molte aziende del posto, spingendo il presidente Fabrizio Sportelli a rinunciare al titolo nazionale, che avrebbe necessitato di entrate che non potevano essere garantite in questo periodo di forti incertezze.
Il Mesagne Volley, quindi, non lascia ma riparte dalle sue giovani, risorsa inesauribile che in questi anni ha lanciato numerose atlete nei massimi campionati di serie A. Il condottiero di questa rinascita è una vecchia conoscenza della pallavolo mesagnese, Toni Maggiore, già tecnico gialloblu negli anni passati, sempre in serie C. A lui sarà affidato un progetto giovane, che mira a consolidare il ruolo di leader nel settore giovanile che la società messapica ricopre da anni.
Accanto al progetto della serie C, quest’anno sarà vagliato anche un progetto di Serie D/Prima Divisione, sotto la responsabilità di Antonio Fanelli, anche lui vecchia conoscenza del Palasport di via Udine.
Nuovo responsabile delle formazioni under, invece, è un nuovo acquisto, Marcello Presta, uno dei nomi più importanti della pallavolo salentina, con una ricchissima esperienza tra giovanili e prima squadra. Andrea Sportelli, Gabriella Carluccio e Ivana Ciullo saranno invece i formatori delle giovanissime leve gialloblu. Una garanzia di professionalità e capacità tecniche.
“Siamo contenti di questo nuovo inizio”, ammette il presidente Sportelli. “Non avremmo potuto scegliere una squadra migliore per riprendere le nostre attività. Lasciare la B ci è costato tanto, ma noi siamo una società seria e quindi abbiamo preferito ripartire con calma dopo questo dramma sportivo legato al coronavirus. Le giovani sono da sempre la nostra priorità, quindi era giusto ripartire con loro, dando fiducia alle nostre ragazze che, siamo certi, faranno parlare molto bene di loro. Le guide scelte per la stagione sono state accuratamente selezionate per le doti umane e tecniche. Toni ed Antonio sono di casa qui al Palasport, mentre grazie a Marcello proseguiremo la nostra collaborazione con il Taranto, iniziata lo scorso anno. Mesagne Volley è sinonimo di qualità a livello giovanile ormai da anni, quindi quest’anno ci aspettiamo una grande crescita del movimento, anche in relazione allo spazio che verrà dato alla nostra cantera”.
Nei prossimi giorni verrano presentati individualmente i nuovi tecnici e le giocatrici che formeranno il roster della serie C. Il Mesagne Volley riparte, più compatto ed agguerrito che mai. Stay Tuned.

Domani, 20 agosto, si celebra la Giornata Mondiale della Zanzara – il World Mosquito Day - l’appuntamento dedicato alla sensibilizzazione sul tema della lotta alle zanzare e alle malattie trasmesse da questi infestanti. Esattamente 123 anni fa, il 20 agosto 1897, il medico britannico Ronald Ross, premio Nobel per la medicina nel 1902 proprio per questa importante scoperta, trovò il collegamento fra le zanzare e la trasmissione della malaria, malattia febbrile provocata da un plasmodio parassita, ancora oggi non del tutto debellata.

Con il passare degli anni, le zanzare continuano ad essere il vettore principale di diffusione di altri virus e patologie oltre la malaria, come la febbre dengue, il virus del Nilo Occidentale, il virus Zika, la Chikungunya e la febbre gialla. Non stupisce quindi che nell’anno della pandemia di COVID-19 si sia diffusa la paura del contagio del virus Sars-CoV-2 attraverso questo insetto.

Secondo i dati dell’Osservatorio Rentokil, nel periodo da aprile a luglio 2020 c’è stato un incremento di visite del 40% sul sito Rentokil.it sulle pagine dedicate alla zanzara rispetto allo stesso periodo del 2019. L’aumento delle ricerche per ottenere informazioni sulla zanzara e sui metodi per prevenirne le infestazioni è in continuità con il trend registrato già lo scorso anno - +17% del 2019 vs 2018 - anche se quest’anno è stato anche probabilmente alimentato dal timore che le punture potessero trasmettere il virus del COVID-19.

Nonostante questo insetto possa essere vettore di molte malattie e virus, i risultati preliminari di un recente studio italiano, condotto dall’Istituto Superiore di Sanità e dall’Istituto zooprofilattico sperimentale delle Venezie[i], escludono la cosiddetta competenza vettoriale della zanzara, ossia la capacità di trasmettere il patogeno tramite la sua puntura, e questo vale sia per la zanzara tigre (Aedes albopictus) sia per la zanzara comune (Culex pipiens)” – commenta Ester Papa, Technical Manager di Rentokil Initial Italia. “La ricerca ha mostrato che il virus, una volta penetrato all’interno della zanzara mediante un pasto di sangue infetto, non è in grado di replicarsi e di superare la barriera intestinale dell’insetto. Non può quindi raggiungere le ghiandole salivari ed essere successivamente inoculato dalla zanzara all’uomo attraverso una puntura”.

Se quindi è possibile archiviare la preoccupazione di contrarre il COVID-19, è invece importante cercare di evitare di essere punti dalle zanzare e da altri insetti specie durante il periodo estivo, che possono sempre causare problemi alla nostra salute. Per ridurre il rischio di essere punti, è bene seguire alcuni accorgimenti e consigli che possono prevenire fastidi e problemi. Se vengono avvistate zanzare (o si sente il ronzio), è meglio indossare abiti di colore chiaro che coprano braccia e gambe, avere cura di chiudere le finestre o utilizzare le zanzariere per evitarne l’ingresso in casa. Inoltre, è necessario verificare la presenza di acqua ed altre fonti di umidità in casa o in giardino: gli ambienti umidi e la presenza di acque stagnanti rappresentano infatti l’ambiente ideale per la proliferazione delle zanzare. Attenzione anche, ad esempio, a grondaie, contenitori dei rifiuti e contenitori di scolo dei condizionatori, luoghi ideali per la deposizione delle uova.

Il primo passo è quindi quello di effettuare sempre il controllo e il monitoraggio dei propri ambienti, ma è importante affidarsi, in caso di necessità, a professionisti in grado di gestire la proliferazione di questi insetti in modo adeguato e sicuro.

 

Rentokil Initial

Rentokil Initial è il maggior fornitore al mondo di servizi per le aziende. Da oltre 90 anni l’azienda - nata dalla fusione di due società - si occupa di Pest e Hygiene Services. Attiva in oltre 65 Paesi al mondo - in Europa, Asia, Oceania, America e Africa - conta più di 35.500 dipendenti e un fatturato annuo di £ 1.9 miliardi. La filiale italiana opera oggi con due divisioni: Initial Hygiene, specializzata in servizi per l’igiene e marketing olfattivo, che si è ampliata grazie all’acquisizione di CWS-boco Italia, e Rentokil Pest Control, dedicata ai servizi per la disinfestazione e monitoraggio degli infestanti. Lo staff è composto ora da circa 600 dipendenti, con un personale tecnico suddiviso su molteplici filiali nel territorio nazionale, che prestano il proprio servizio ad oltre 27.000 clienti.

 

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I Carabinieri della Stazione di Oria hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari, emessa dal G.I.P. del Tribunale di Brindisi, nei confronti di Cera Alex, 19enne e Cera Emanuele, 18enne, entrambi del luogo, per lesioni personali in concorso, violazione di domicilio e danneggiamento. I due sono ritenuti gli autori dell’aggressione avvenuta la notte dell’11 agosto, quando, mediante la forzatura della porta d’ingresso, entrarono nell’abitazione di un 42enne di Oria, colpendolo con un bastone.

Si e' sfiorata la tragedia nel tardo pomeriggio di ieri lungo la direttrice stradale Mesagne /San Donaci poco fuori il centro urbano mesagnese . Una auto Fiat Fremont condotta da un giovane del 2000 residente a Veglie , per cause in corso di accertamento, carambolava piu volte finendo la corsa nelle vicine campagne. Il conducente , ancorato dalle cinture di sicurezza , subiva un "trauma toracico" . Immediato l'intervento del servizio 118  e di due pattuglie della polizia locale di Mesagne impegnate , in questi giorni , in azioni di controllo della circolazione stradale molto intensa nei vari snodi viari che interessano il grosso centro urbano di Mesagne. "Rinnovo le raccomandazioni alla guida in un periodo "caldo" in tema di traffico: cinture sempre allaciate, velocita commisurata al tipo di strada ed ai limiti prrevisti, rispetto degli obblighi sull'uso delle comunicazioni non solo telefoniche tenendo sempre entrambi le mani in presa sul volante", ha chiosato Teodoo Nigro, comandante della polizia locale.incidente via san donaci 19 08 2020 2